Il gazzettino ornitologico (2019)
31dic2019 ore11:11 |
Voi non ci crederete ma conosco gente che è riuscita a salutare
felicemente il nuovo anno facendo scoppiare un solo botto: quello di una
bottiglia di buon spumante italiano! Inoltre, ha pure risparmiato i soldi per l'acquisto dei petardi, non ha corso il rischio di fare male a se stesso o agli altri ed ha rispettato gli animali, sia quelli domestici che quelli in natura!! Provaci anche tu!! Buon fine d'anno a tutti i miei ospiti!! |
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30dic2019 ore14:26 |
Oggi scade il termine per la prenotazione degli ingabbi al 68°
Campionato Mondiale Ornitologico COM che si svolgerà a Matosinhos
(Portogallo) dal 18 al 27 gennaio 2020. (>>>) Il Portogallo è un po' lontano ... speriamo che vada tutto bene e che tornino gran parte degli uccelli che partono. Il calendario programmato dice che nel gennaio 2021 dovrebbe svolgersi in Turchia, ma se per caso vi dovesse rinunciare sembra certo che tornerà ancora in Italia. L'ultima volta se l'è aggiudicato Cesena .... a chi toccherà il prossimo? |
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29dic2019 ore10:22 |
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29dic2019 ore10:22 |
Questa notte è morto lo Zigolo Pio. Cara Roberta, se provi a raccontare
ciò che stai provando ad una persona che non abbia mai avuto un uccello
per amico, l'unica cosa che può fare è quella di consigliarti una visita
da un bravo specialista. Solo chi ha avuto un uccellino libero per casa
ti potrà capire... Tu non devi rimproverarti nulla, quando lo trovasti era destinato a morte certa, con le tue cure gli hai regalato 7 anni di vita trascorsi nel migliore dei modi. Forza!! |
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28dic2019 ore17:40 |
Si può dire che da Bari è iniziata la campagna elettorale per l'elezione
del nuovo organo dirigente della FOI. Le cordate saranno sicuramente
due: quella attualmente al governo, che si riproporrà sostanzialmente
con la stessa formazione, fatto salvo qualche nuovo innesto per
ricoprire le poltroncine vacanti, e quella del "calibro da 90" che
giocherà per portarsi a casa i tre punti. Entrambi hanno deciso di tenere ancora le carte coperte e non sono stati svelati i nominativi delle formazioni che scenderanno in campo. Secondo me, fanno bene a mantenere il riserbo soprattutto per evitare una campagna elettorale troppo lunga che finirebbe solo per esasperare gli animi. Naturalmente non conoscendo il nome dei titolari il pubblico sta inventando ogni tipo di formazione e se ne sentono un po' di tutti i colori, ma fa parte del gioco e va bene così. Fare un pronostico non è facile, io scrivo 1X2. Senza dubbio chi gioca in casa parte con i favori del pronostico ma la squadra ospite non va presa sotto gamba; è una squadra grintosa e con tanta voglia di rivincita che gode della simpatia di tutti coloro che sono stati recentemente bastonati (radiati) e che daranno tutto il loro appoggio per mandare a casa i responsabili delle loro disgrazie. |
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28dic2019 ore09:25 |
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26dic2019 ore10:55 |
Domani mattina accompagno Agostino Culletta in giro per l'Italia per
cercare di fare affari ornitologici. In questi giorni, nonostante l'atmosfera delle festività natalizie renda tutti un po' più sereni, l'ho sentito agitatissimo, ben oltre il suo personale livello di guardia. Siccome dovrò condividere con lui un sacco di tempo penso che al primo autogrill che incontreremo gli offrirò un caffè con dentro una buona dose di Valium... |
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23dic2019 ore19:22 |
"Ciao Daniele, intanto Buone Feste a te e famiglia. Il tuo post di
oggi mi ha lasciato letteralmente basito, non avrei mai immaginato che
la FOI, alla quale aderisco da tanti anni, avesse regole del genere.
Manca solo l'articolo relativo allo "ius primae noctis" poi siamo
a posto! Concordo con te che difficilmente saranno accolti i tuoi sensati suggerimenti, a parte forse l'ultimo punto che mi sembra proprio una roba feudale, perchè una volta raggiunto l'obiettivo, la situazione così com'è fa comodo a tutti. Mi chiedevo una cosa. Ma secondo te com'è stato possibile che i 236 presidenti delle associazioni territoriali abbiano approvato regole del genere? (omissis) Cari saluti Alessandro". Caro Alessandro, siamo vicino al Natale e non mi va di creare un gran putiferio ... te lo dico a voce la prima volta che ci si vede ... |
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23dic2019 ore08:30 | |||||||
22dic2019 ore07:12 |
Il futuro della mostra a Reggemilia .... (>>>)
Queste affermazioni del sindaco sommate a quelle dell'avvocato
dell'imprenditore che ha vinto l'asta dell'immobile della fiera,
confermano una disegno estremamente preoccupante per le sorti della
nostra internazionale di Reggio. Temo che gli spazi di manovra siano davvero pochi e le eventuali pressioni che la SOR potrebbe attivare non credo che possano sortire effetti positivi. Resto comunque ottimista, a Reggio o da altra parte cambierà poco per noi allevatori, la macchina SOR è ben collaudata e potrà parcheggiare senza danni anche altrove, chi sicuramente ci rimetterà, e non poco, sarà l'economia reggiana grazie anche al proprio sindaco... |
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22dic2019 ore07:12 |
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21dic2019 ore14:35 |
L'art. 31 del Regolamento Organico della FOI dice che i candidati che
intendano concorrere alla presidenza devono darne comunicazione alla
segreteria, unitamente alla lista dei collaboratori ed al programma di
governo, entro il 31 gennaio! Credo che non sia ancora pervenuta nessuna domanda ma pare certo che, oltre alla cordata degli attuali governanti, se ne presenterà anche un'altra capeggiata da un "pezzo da 90". Sarà una bella sfida. Anche se le "leggi" della Federazione sono antidemocratiche e sfacciatamente favorevoli al gruppo di potere dominante (l'attuale gruppo dirigente le ha trovate così ma si è guardato bene dal correggerle, così come faranno tutti coloro che in futuro arriveranno in cima alla piramide, per ovvie ragioni). So che il candidato concorrente sta lavorando per individuare i sei amministratori che intendano condividere con lui questa difficile competizione. Come già detto, questa volta non intendo assolutamente schierarmi, vista la clamorosa cantonata che mi sono preso con la precedente esperienza, ma seguirò con particolare attenzione gli sviluppi della situazione aggiornandovi con tutte le informazioni che mi perverranno. NB: in merito alle leggi antidemocratiche nei prossimi giorni vi dirò la mia opinione. |
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19dic2019 ore19:10 | Eccole le classifiche del 53° Campionato italiano di ornitologia di Bari (>>>) | ||||||
19dic2019 ore17:30 |
Vi ricordate che quest'estate mi ero posto l'interrogativo circa la
causa della morte dei pulli di rondine? (post del 16lug2019 e
20lug2019). Su Facebook mi sono imbattuto in un articolo molto interessante (>>>) che potrebbe spiegare la causa della morte anche delle mie rondini. In Belgio è stata condotta una ricerca che ha rilevato la presenza nei nidi con i pulli deceduti di 36 tipi diversi di pesticidi, fra cui il DDT. In merito è stata presentata anche una interrogazione parlamentare all'Assemblea UE di Bruxelles. |
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19dic2019 ore13:15 |
Sulla stampa locale di oggi viene riportata la notizia dell'acquisizione
all'asta delle Fiere di Reggio Emilia da parte di un imprenditore di
Correggio (RE) (>>>). Da come la notizia viene riportata non appaiono buone notizie per il futuro dell'ornitologia ed allora ho chiesto direttamente al Presidente della SOR come stiano davvero le cose. Questa è la risposta che mi ha dato: "Si tratta di una brutta tegola ed al momento non siamo in grado di valutarne le conseguenze, tuttavia, sapendo che possiamo contare sull'appoggio degli allevatori e della cittadinanza procediamo senza indugi per l'organizzazione delle nostre future manifestazioni". |
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17dic2019 ore19:59 |
Sul portale della SOR sono stati pubblicati i dati relativi alle
esportazioni di uccelli dell'ultima edizione della manifestazione
reggiana. (>>>)
I dati sono stati rilevati dai certificati sanitari internazionali pertanto dovranno essere rivisti al rialzo poichè molti allevatori non ne fanno richiesta. Dalla rilevazione è interessante osservare i paesi di destinazione con le relative quantità, ma io voglio evidenziare un solo dato che ritengo estremamente significativo: ben 64.300 uccelli "made in Italy" sono stato sparpagliati in 41 paesi di quasi tutti i continenti. Per fortuna che la SOR c'è! |
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16dic2019 ore19:55 | Mi dicono che al Campionato italiano FOI che si sta svolgendo a Bari i numeri di ingabbio non siano particolarmente positivi. Qualcuno sostiene che si sia registrato un calo complessivo di circa il 20% rispetto a Parma. Di becchistorti ne sono stati ingabbiati appena 850, di cui circa 350 ondulati. | ||||||
16dic2019 ore19:55 |
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09dic2019 ore12:33 |
Mi dispiace ma questa volta salto un giro, a Bari non ci vengo proprio,
sono troppo incazzato!!! Alcuni amici mi hanno chiesto di fare una smacchinata fino al campionato italiano di Bari (sabato 21 e domenica 22 dicembre) ma ho declinato l'invito. E poi, per giudicare i becchistorti hanno chiamato tutti i giudici più sfigati ... no, no, non ne vale la pena!! (aggiornamento ore 16:29) la mia battuta ironica, in riferimento alla giuria di Bari, non è stata compresa. Nel merito, ho ricevuto un sacco di messaggi e di telefonate che mi hanno consigliato di precisare meglio. La giuria convocata a Bari è la stessa (più o meno) che ha giudicato a Chivasso e che a suo tempo avevo definito "la migliore giuria in circolazione". Ora, per non essere ripetitivo, ma soprattutto per non lodare troppo ragazzotti di belle speranze che ancora si devono guadagnare la pagnotta, li avevo un pò denigrati ... forse un po' troppo ... A proposito, chi sa come stanno andando gli ingabbi a Bari? soprattutto nei becchistorti? Uhhmmm... |
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08dic2019 ore15:15 |
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06dic2019 ore13:05 |
Un convinto applauso alle F.F.O.O. che hanno condotto questa operazione
(>>>) Il delinquente in questione aveva diversificato la propria rete commerciale: ristoranti, per confezionare la maledetta "polenta e osei", cacciatori, per i richiami vivi, allevatori, per la fauna autoctona e veri e propri imbecilli che acquistavano uccelli impagliati. E che ci volete fare .... noi itaglioti siamo fatti così.... |
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03dic2019 ore13:15 |
Mi era sfuggito, ma un amico mi ha consigliato di andarmi a leggere il
redazionale di Italia Ornitologica n. 10 (>>>).
Riesco a non dirvi le mie considerazioni (mi compiaccio con me stesso), però vi rimando al sito dei guastafeste che stanno turbando i sonni di coloro che spero che fra poco tempo tornino alle loro abituali professioni a tempo pieno (>>>). |
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02dic2019 ore14:10 |
Marinella Lutri mi ha regalato uno suo scritto dove ha raccontato la
storia del canarino da canto Timbrado spagnolo e del
suo primo allevatore italiano, Calogero Baglione, suo marito. Marinella, con il suo lavoro, ne lascerà traccia per tutti, anche per coloro che avrebbero preferito che fosse caduto tutto nell'oblìo ... (>>>) |
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01dic2019 ore20:55 |
In primavera i presidenti delle associazioni affiliati alla FOI
voteranno per il rinnovo degli amministratori. Corre voce che sia in corso di formazione una cordata concorrente al gruppo dirigente in carica con a capo della lista un pezzo da 90 che potrebbe raccogliere un vasto consenso soprattutto nell'area dei giudici-presidenti. In diversi sostengono che potrebbe addirittura vincere. Io ho già commesso il grave errore di schierarmi nella campagna elettorale precedente e sicuramente non lo riperò, mi limiterò semplicemente a raccontare i fatti. |
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01dic2019 ore13:10 |
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29nov2019 ore14:08 |
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29nov2019 ore10:10 | Un amico è alla disperata ricerca di un Cacatua rosa (Eolophus roseicapilla), femmina, di almeno 2-3 anni di età. Se qualcuno l'ha disponibile mi dovrebbe contattare. Grazie!! | ||||||
29nov2019 ore10:10 |
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28nov2019 ore13:15 |
Ieri mi ha telefonato un allevatore della Provincia di Reggio Emilia per
dirmi che avrebbe dovuto presentare al competente ufficio regionale di
Mancasale (RE) la denuncia riepilogativa prevista per la detenzione
della selvaggina autoctona e siccome il funzionario addetto in un
precedente colloquio gli aveva comunicato l'obbligo della registrazione
sull'apposito registro anche per i cardellini major (carduelis carduelis
frigoris) mi chiedeva come avrebbe dovuto comportarsi. Gli ho confermato che i cardellini major (anche ancestrali) non vanno registrati in quanto non autoctoni e che il dilemma era stato risolto a suo tempo da una comunicazione inviata a tutte le sedi regionali dalla Responsabile Pianificazione e Osservatorio Faunistico della Regione Emilia Romagna. Qualche minuto fa l'amico di Reggio mi ha ritelefonato amareggiato poichè il funzionario dell'ufficio regionale di Mancasale (RE) gli ha imposto la registrazione anche dei major non prendendo in alcuna considerazione la lettera presentatagli (e da me inviatagli) con la quale si confermava l'esenzione. Dopo aver messo in rete il presente comunicato scriverò alla Responsabile P.O.F. della Regione Emilia Romagna per avvisarla di quanto avvenuto. |
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28nov2019 ore13:15 |
La SOR ha pubblicato un comunicato stampa sulle vicende relative alla
recente manifestazione che condivido. Apprezzo l'assenza nello stesso di
qualsiasi riferimento al sequestro dei farmaci e mi permetto di
insistere sulla questione dei furti. L'aggressione, da parte dei
malavitosi, che si è abbattuta sulla manifestazione è stata di portata
straordinaria ed ha dimostrato l'inadeguatezza delle misure di
prevenzione che erano state adottate dagli organizzatori. Per questa ragione è indispensabile pensare a misure di carattere straordinario capaci di mettere un freno a questo mal costume che rischia di compromettere il futuro della nostra meravigliosa iniziativa. Sempre a mio modesto avviso, gli organizzatori farebbero bene a rassicurare fin da ora i frequentatori della mostra sul fatto che per la prossima edizione saranno decisamente rafforzate le misure di protezione sia all'interno dell'area espositiva che all'esterno. Leggetevi il comunicato stampa SOR (>>>) |
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27nov2019 ore16:00 |
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26nov2019 ore14:14 |
"... perchè non hai fatto nessun riferimento ai farmaci sequestrati?" Semplicemente perchè è un'operazione che non ho condiviso! Sono da sempre incazzatissimo per gli esagerati prezzi di vendita dei farmaci per animali derivati dal fatto che non sono sottoposti a nessun calmiere pubblico come avviene per i farmaci ad uso umano e fanno leva sull'aspetto emotivo dei possessori di animali. Inoltre, dal primo gennaio per effetto della ricetta elettronica le farmacie non consegnano più nessun farmaco senza la debita ricetta. Ne consegue che oltre al costo del farmaco si deve aggiungere anche quello del veterinario che per effetto della complessità di emissione della ricetta, giustamente, pretende il compenso. Non credo assolutamente che i pochi farmaci equivalenti ceduti a minor prezzo dalle uccellerie siano più scadenti rispetto a quelli di marca, dato gli esagerati margini di profitto non c'è nessun bisogno di usare materie prime scadenti. Avrei preferito mille volte che i forestali a Reggio avessero fatto due verbali in più ai commercianti di cardellini di cattura e che avessero lasciato in pace i commercianti di prodotti. Più che proteggere gli interessi degli allevatori e dei relativi uccelli hanno protetto gli interessi delle multinazionali del farmaco e dei veterinari!! |
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25nov2019 ore20:50 |
I carabinieri forestali hanno fatto una vera e propria strage alla
Mostra Internazionale di Reggio Emilia. Hanno sequestrato la bellezza di 235 uccelli e denunciate all'A.G. 13 persone. Mi avevano informato che erano stati sequestrati diversi cardellini nostrani con anellini manomessi, ma non avrei mai immaginato numeri così elevati. Cosa volete che vi dica, io sono contento, e anche molto. E' ora (anzi, sarebbe stata ora da tanto tempo fa) che il nostro movimento prenda le distanze da quei soggetti che continuano a commettere azioni indegne di allevatori seri. Ne va della serietà e dell'affidabilità di tutti noi che tanto ci vantiamo di "allevare per proteggere". Ottima anche la collaborazione con LIPU e Legambiente con i quali mi auguro che si apra un tavolo di confronto su tutta la complessa problematica del nostro settore. (>>>) |
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25nov2019
ore15:25 |
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25nov2019
ore14:25 |
Fa male leggere sui social i resoconti dei furti e delle aggressioni
subite in questo week end a Reggio Emilia, ma quest'anno si è trattato
di un vero e proprio far west. I furti sono avvenuti a tutti i livelli ed in ogni circostanza, dalla sottrazione degli uccelli dalle gabbie in esposizione alle spaccate dei vetri delle auto, dal taglio delle tasche con la sottrazione del portafogli al trucco della foratura della ruota finalizzata alla conseguente aggressione. Qualche giorno fa avevo messo in guardia circa il rischio furti che si correva a Reggio Emilia, ma i fatti sono andati ben oltre. Quest'anno tutta la delinquenza a livello europea si è data appuntamento a Reggio Emilia. Per questa ragione, per la prossima edizione, gli organizzatori della manifestazione dovranno assumere misure straordinarie per fronteggiare un situazione straordinaria. Mi rifiuto di accettare l'idea che la nostra unica finestra ornitologica sul mondo venga messa in crisi da una banda di delinquenti. Dobbiamo assolutamente reagire, costi quel che costi!! |
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24nov2019 ore17:00 |
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24nov2019 ore17:00 |
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21nov2019 ore15:10 |
Mi corre l'obbligo di fare i complimenti ai miei amici (o meglio,
presunti) modenesi, Agostino Culletta e Fabio
Vitalbi, per i fantastici risultati ottenuti alla Mostra
Internazionale SOR di Reggio Emilia! Sono riusciti a piazzare i loro esemplari al primo posto in quasi tutte le categorie sbarazzandosi impietosamente della folta schiera di concorenti. Bravi, bravi davvero! |
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20nov2019 ore18:15 |
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20nov2019 ore17:30 | Azzzzzz. Più veloce della luce! Le classifiche della Mostra SOR di Reggemilia sono già state pubblicate (>>>) | ||||||
18nov2019 ore14:49 |
Leggo sui social che alla mostra di Reggemilia hanno rubato qualche
uccelletto nella fase dell'ingabbio. So bene cosa significa presentarsi davanti alle proprie gabbie e trovarle vuote, anche a me è capitato un paio di volte e vi posso assicurare che si passa un brutto momento! Purtroppo temo che non sarà neppure l'ultimo, per quanto si possa organizzare la vigilanza risulta estremamente difficile evitare che accadano questi spiacevoli fatti. La enorme concentrazione di uccelli e di persone, che si verifica a Reggio in quei tre giorni, rappresenta un invito a nozze per tutti i delinquenti d'Italia, anzi, d'Europa. Il fatto che ognuno entri in quei capannoni con il portafogli gonfio di euri (gli uccelli si pagano in contanti) per acquistare qualche uccello, rappresenta un invito a nozze per tutti i borseggiatori di ogni risma. Alcuni consigli: non mettere mai il portamonete nella tasca posteriore dei pantaloni o in quelle laterali dei giubbetti perchè, come è già successo in passato, con la lametta tagliano il tessuto. Non portatevi il borsello a spalla perchè, in mezzo alla ressa, diventa una facile preda. Infine, non lasciate nelle auto incustodite borse o simili e neppure uccelli in bella vista. Insomma, facciamo attenzione poiché sappiamo prima di partire da casa che in mezzo ad una marea di gente troveremo amici ma anche farabutti! |
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17nov2019 ore11:15 |
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17nov2019 ore11:15 |
Dal portale della SOR le ultime disposizioni in vista della imminente
manifestazione. (>>>) In particolare vi consiglio di leggere attentamente l'allegato intitolato "Invito agli espositori" Con la speranza di guadagnarmi il prestigioso riconoscimento SOR, faccio un po' di pubblicità a questa originale ed unica iniziativa ... (>>>) |
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15nov2019 ore10:27 |
Il Presidente della SOR mi ha passato una velina da pubblicare sul mio
blog che mi piace molto, mi avvisa che ci sarà: "inaugurazione sabato 23 novembre ore 12.30 con consegna di targhe ai presidi dei 2 Istituti che collaborano con noi , svolgendo importanti servizi per la mostra: servizio ai giudici ( così gli allevatori stanno lontani…) e servizio interpreti per gli oltre 700 visitatori stranieri che portano a casa uccellini acquistati a Reggio (l’anno scorso furono 53.000: una bella liberazione per gli allevatori!). Il Presidente mi ha anche promesso che se farò il bravo potrebbe anche insignirmi del distintivo dell'80° anniversario della Mostra SOR. Per me, sarebbe un grande onore! |
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14nov2019 ore19:15 |
Prepariamoci per Reggemilia - Istruzioni per l'uso Per evitare spiacevoli inconvenienti voglio ricordarvi alcuni obblighi da rispettare: 1) Il comune di Reggemilia ha emesso un ordinanza in base alla quale è vietato il commercio sul suolo pubblico senza relativa autorizzazione. Questo vale anche per i piazzali della mostra, per cui state bene attenti a non farvi pizzicare mentre trasferite da un trasportino all'altro qualche uccello, ma soprattutto quando passate di mano gli eurini del corrispettivo. Trovo giusta la misura, altrimenti nei piazzali si creerebbe un grande padiglione all'aperto fuori controllo, anche se colpisce coloro che devono semplicemente perfezionare un accordo già definito in precedenza. Vi dico come farò io, dovendo consegnare alcuni becchistorti. Mi faccio dare il trasportino dal collega, mi reco, da solo, presso la mia auto, gli metto dentro il soggetto poi torno in campo aperto per completare l'operazione (documento CITES, pagamento etc.). State attenti perchè alcuni miei amici sono stati multati!; 2) Dovete assolutamente compilare il famoso Mod. 4 - E' una cazzata, ma va compilato! Se non lo avete sotto mano scaricatelo da qui (>>>). In particolare i carabinieri-forestali controllano il possesso di questo documento e per farlo si appostano nelle vicinanze della fiera. 3) Se trasportate esemplari sottoposti alla normativa CITES ricordatevi di portarvi al seguito la documentazione che ne attesti la legittima provenienza (copia della denuncia di nascita oppure copia del documento di cessione). Per i soggetti in allegato A) è d'obbligo la presenza del "CITES giallo"; 4) Se cedete i vostri uccelli al tavolo vi consiglio di stamparvi una dichiarazione di esenzione fiscale che precisi la vostra posizione di allevatore amatoriale e sarebbe bene anche emettere una ricevuta semplice. La troverete su questa pagina (>>>) |
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12nov2019 ore10:33 |
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11nov2019 ore08:30 |
Gli estremismi sono i principali nemici delle stesse cause che si
propongo di difendere!. Questa è la mia convinzione, non solo per quanto
riguarda i gruppi di animalardi, ma come principio in generale. Però devo ammettere che di fronte a certi fatti si fa fatica a mantenere la barra al centro... Che si debba constatare che nella nostra società esistano ancora oggi fasce di inciviltà così vaste, è davvero una cosa disarmante! (>>>) Torno ad invitare i miei ospiti a denunciare quei locali che illegalmente continuano a servire la vergognosa "polenta e osei". Quel maledetto piatto promuove il massacro di una infinità di piccoli uccelli, parte dei quali protetti perchè in via di estinzione! |
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10nov2019 ore10:00 |
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09nov2019 ore10:00 |
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06nov2019 ore13:53 |
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06nov2019 ore10:45 |
Non telefonatemi più, va là! Ieri ho anticipato i becchistorti da cedere
in c/to commissione a Reggemilia ma nel giro di pochi minuti ho ceduto
le uniche due coppie disponibili. I monaci migreranno in Toscana e la
coppia di Lathamus in Piemonte, e sono strafelice perchè andranno tutti
presso amici che conosco bene e so come allevano. Mi restano tre
Lathamus maschi .... ma sarà dura! Come avrete notato sono un pessimo commerciante. Avevo appena stipulato un contratto di cessione che prevedeva la corresponsione delle commissioni in natura (2 gabbie) che ora mi tocca pagare anche se la vendita l'ho perfezionata io. A meno che non faccia come Trump che quando gli tira il culo si rimangia i contratti in quattro e quattr'otto ... ma no va là, non sono mica bastardo come quello lì! |
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06nov2019 ore10:45 |
Mi telefona un amico di Palermo e mi dice: "Sai che alla mostra
regionale in corso di svolgimento abbiamo dovuto rifiutare l'ingabbio di
tre cardellini!" Rispondo io: "Male, anzi malissimo, prima di
tutto, per principio, non si rifiutano mai gli ingabbi, piuttosto si
infilano nel sottoscala ... ed in ogni caso i cardellini non si possono
rimandare a casa, magari si fa rinunciare a qualche beccostorto..."
(ahahah) Naturalmente il mio amico era entusiasta, contro ogni più rosea aspettativa (hanno dovuto subentrare a Siracusa quando già era stata avviata la propria mostra nazionale) hanno fatto il pienone. Non mi ha voluto dire il numero preciso, ma da quanto ho capito dovrebbe andare dai 3.300 ai 3.400 ingabbi. Un grande successo! Complimenti davvero!! Mi diceva anche che il numero dei becchistorti ingabbiati supera le 300 unità e che sono stati ingabbiati persino due turachi (>>>). Azzz... i turachi .... Ma quanto sono belli anche loro ... oltre ad essere di indole docilissima ... ma se provassi a chiedere ... magari facendo un piccolo mutuo ... si potrebbe vedere di fare qualcosa ... magari lanciando una sottoscrizione tramite il mio blog ... Beh. intanto ho chiesto al mio amico di interessarsi sulla disponibilità e sul prezzo ... intanto ci riflettiamo... |
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05nov2019 ore19:55 | Daniele, stattene zitto. non dire nulla, taciiiiiii !!!!!! (>>>) | ||||||
05nov2019 ore19:55 |
Vi auguro con tutto il cuore che la polenta con osei vi
vada di traverso!! Ma è mai possibile che ancora si ammazzino migliaia
di piccoli uccelli, in particolare pettirossi, per fare sto cazzo di
piatto? Guardate che roba (>>>) Giuro che se capito in un ristorante che serve questa schifezza faccio immediata denuncia ai carabinieri forestali perchè la Legge lo vieta. Cosa che vi prego di fare a tutti voi per una semplice questione di civiltà!! |
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05nov2019 ore10:35 |
Grande agitazione per la preparazione della Internazionale di Reggemilia.
Secondo me quest'anno non ci sarà posto per tutti i visitatori ... non
ho ancora sentito qualcuno dire che non ci sarà. Io ho concordato il programma con la banda degli scalmanati modenesi che prevede la mia presenza venerdì pomeriggio e domenica mattina. Ho stipulato con loro un regolare contratto di cessione in conto commissione per i becchistorti che ho intenzione di cedere: una coppia giovane di parrocchetti monaci (femmina blu e maschio grigio-verde) e cinque Lathamus discolor (parrocchetti veloci). Un paio di componenti della banda sono discreti giudici di becchistorti ma ottimi commercianti, ragion per cui ho delegato loro l'onere della liquidazione del mio surplus. L'accordo prevede che il valore della commissione sarà corrisposto in natura attraverso la cessione gratuita di due gabbie da 120 cm. Io sarò presente al tavolo nelle giornate su indicate ma non avrò alcun potere operativo, potrò fare solo marketing. Non appena verrò a conoscenza del numero del tavolo ve lo comunicherò tempestivamente. Cedo pure Annibal Lecter, (un maschio di Amazona leucocephala - Amazzone di Cuba) che dopo tre anni di perfetta riproduzione (10 novelli) è stato colto da raptus ed ha commesso un femminicidio (in linea con i tempi che corrono). Ovviamente non lo stresso portandolo a Reggemilia ma se qualcuno è interessato può contattarmi. NB: Per ragioni di budget ho deciso di non ampliare ulteriormente il mio parco carduelis ... ma se dovessi registrare una sopravvenienza attiva importante potrei anche pensare a qualche agatello... |
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03nov2019 ore13:44 |
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02nov2019 ore18:00 |
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02nov2019 ore10:33 | Un pensiero per i nostri cari che non ci sono più .... (>>>) | ||||||
02nov2019 ore10:33 | Piuttosto che pretendere di sparare alle Alzavole e ai Moriglioni nella Valle della canna, cari cacciatori, perchè non chiedete alle amministrazioni locali di approntare piani di abbattimento delle specie in esubero che non tengano troppo conto delle pressioni degli animalardi al fine di evitare episodi come questo? (>>>) | ||||||
01nov2019 ore16:30 |
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01nov2019 ore09:45 |
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31ott2019 ore09:20 |
Sempre sulla "Valle della canna"a Ravenna - Non sempre
condivido le posizioni di "Italia Nostra" ma in questo caso sono
assolutamente d'accordo con loro (>>>). Il Comune di Ravenna ha certamente le proprie responsabilità, soprattutto per aver affidato la gestione della valle al Parco del Delta, bravissimo ad organizzare biciclettate e braciolate, ma non a governare una valle, piuttosto che ad organizzazioni naturalistiche competenti in materia (vedi WWF), ma non capisco proprio che tipo di responsabilità possa essere imputata all'ISPRA! Boh! In ogni caso questi sono i deliranti messaggi lanciati dalla Federcaccia (>>>) con i quali si pretende il diritto poter di "ferire la natura con la loro passione" |
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30ott2019 ore16:30 |
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30ott2019 ore16:30 |
E' ora di scaldare i motori per l'internazionale della SOR! Per tre
giorni, da venerdì 22 a domenica 24 novembre, Reggemilia diventerà il
centro del mondo ornitologico. Date una sbirciatina sul sito della SOR dove si possono già vedere i partecipanti e gli stand commerciali (>>>). Io non ho nulla da cedere per cui non ho prenotato il tavolo anche se la "base" di ritrovo per tutti gli amici sarà quello delle trivelle modenesi, che vi dirò non appena sarà stato assegnato il numero. Arrivederci quindi a Reggemilia!! |
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26ott2019 ore23:10 |
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26ott2019 ore13:05 |
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23ott2019 ore19:42 | Mi giunge una notizia sconvolgente. E' scomparsa la moglie di Andrea Benagiano. Presidente dell'Ordine dei Giudici FOI. Non trovo le parole adatte per esprimere tutta la mia vicinanza ed il mio cordoglio ad Andrea e alla figliola. Coraggio... | ||||||
23ott2019 ore09:25 |
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18ott2019 ore15:40 |
ISTRUZIONI per gli allevatori che partecipano alle
mostre FOI Tenuto conto delle Leggi vigenti, degli usi e costumi adottati di fatto per lo svolgimento delle mostre vi suggerisco alcuni comportamenti da adottare al fine di vincere il primo premio in maniera assolutamente truffaldina e birbantesca, tenendo conto del benessere degli animali, e senza incorrere in sanzioni di alcun tipo: 1) acquistate uno o più soggetti competitivi da allevamenti blasonati; 2) con le appositi forbici che troverete presso tutti i negozi del settore più qualificati (costano un po' ma sono molto efficaci) tagliate l'anello in allumino o duralluminio e sostituitelo con un anello amovibile dello stesso colore. E smetteleta di martoriargli la zampa per inserirgli il vostro perchè le lesioni che gli procurate restano e si vedono per sempre. Per questa azione meritereste, non una squalifica, ma un tozzone fra i denti!! 3) vedo che siete talmente coglioni che, in molti casi, gli lasciate entrambi gli anelli costringendo il giudice, non dico a fare il verbale, ma a dire qualcosa, altrimenti i visitatori della domenica che vedranno un uccello regolarmente giudicato se la prenderanno con lo stesso giudice. Anche questa settimana il palazzo riceverà verbali attestanti la presenza del doppio anello provenienti dal sud di Italia: 4) nel caso il giudice cattivo si incaponisca e provveda a verbalizzare il reato ci sono ancora due soluzioni alternative per superare indenni la eventuale sanzione, al massimo di 3 mesi di sospensione: a) iscrivere per un anno alla FOI il figliolo o la mamma e concorrere con un diverso RNA; b) chiedere all'organizzazione mostra di non notificarvi il verbale di infrazione come previsto dall'54 del Regolamento mostre. In quest'ultimo caso la sanzione non vi sarà comminata per vizio di forma che sarà invece irrogata alla stessa associazione organizzatrice della mostra. A proposito, non ho visto da nessuna parte la comunicazione di sanzione per la APOR di Rovigo che nella mostra di anno scorso non ha provveduto a notificare un verbale di infrazione. |
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18ott2019 ore15:40 |
I fatti che mi raccontano mi fanno pensare che i dirigenti del
carrozzone non sappiano come funzioni la procedura del giudizio,
nonostante diversi di essi siano giudici. Ora ve la spiego in parole povere: mentre il giudice sta valutando i soggetti ha davanti a sé almeno un portagabbie, qualche allevatore interessato oltre agli eventuali pensionati in cerca di nuovi cantieri. Tutto ciò che succede, anche la più piccola stupidata, nell'arco di pochi minuti viene messa in circolazione e può assumere le forme più disparate, a volte, anche lontane dalla realtà dei fatti. Quello che è successo domenica scorsa a Cerea (VR) è da giorni sulla bocca di tanti e per fortuna che il Presidente di giuria (con la "P" maiuscola) ed il Direttore mostra (con la "D" maiuscola) hanno assunto una posizione chiara, coraggiosa e responsabile, che ha ridato il senso della correttezza e del rispetto delle regole, altrimenti sarebbe stato un guaio! Vi posso assicurare che hanno raccolto il (giusto) consenso di tutti gli allevatori venuti a conoscenza del misfatto, eccezion fatta per il furbastro di turno. Ora ve lo racconto: E' stato trovato un esemplare con due anelli: uno di un bravo allevatore e l'altro del proprietario. Si badi bene che l'allevatore in questione è recidivo e sul suo comportamento me ne hanno raccontato di ogni. Ovviamente è stato redatto apposito verbale ma pare che sia arrivata una telefonata dall'alto che consigliava di cestinarlo in quanto trattasi di atto non doloso. Il Presidente di Giuria ed il Direttore Mostra si sarebbero rifiutati di cestinarlo e l'avrebbero trasmesso a chi di dovere, che sicuramente cestinerà, ma almeno hanno lanciato un piccolo segnale al nostro mondo. Cari capoccioni del palazzo, io non vi capisco davvero! Vi siete incaponiti nel volere a tutti i costi lasciare campo aperto agli abusi ed alle furbate di ogni genere mettendo l'allevatore di fronte alla scelta: o commettere scorrettezze come e più degli altri oppure smettere di partecipare a mostre truccate. Ma siete veramente convinti che questa sia la strada giusta per dare prestigio al nostro hobby? E poi credetemi, questo è il modo per perdere velocemente stima e consenso, ve lo posso assicurare, le parole dei colleghi che mi hanno telefonato non lasciano dubbi in proposito! |
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16ott2019 ore20:25 |
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16ott2019 ore09:15 |
Se passo davanti ad una abitazione e vedo nel giardino un cane che mi
piace, salto la ringhiera, me lo porto a casa e sostengo di averlo
rubato perchè era maltrattato. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione, che ha annullato quella di condanna a 8-10 mesi per 12 animalardi, emessa dalla Corte di Appello di Brescia, lo si potrà fare! Il fatto in questione si riferisce alla famosa vicenda di Green Hill di Montichiari con i 67 beagle rubati dagli animalardi da un allevamento e dati in adozione ancor prima della sentenza del Tribunale... Secondo la Cassazione "l'atto è stato compiuto per salvare gli animali dai maltrattamenti e non per impossessarsene indebitamente". (>>>) |
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15ott2019 ore13:50 |
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14ott2019 ore09:15 |
Il titolo forte del Gazzettino di oggi è: "Tengono i
becchistorti, gli esotici e gli indigeni. Tracollo dei canarini di
colore". Questa è l'impressione che ho raccolto sommando i dati
provvisori che pervengono dalle varie mostre svoltesi fino ad oggi.
Nonostante la crisi del mercato sia generalizzata, il settore che
maggiormente ne risente è quello dei canarini di colore, il più
consistente, quello sul quale fino ad oggi il "sistema FOI" ha poggiato
le proprie basi. Oltre al crollo dei prezzi di mercato (quando i commercianti li ritirano lo fanno pagando i canarini qualche euro), a mio parere, c'è anche un problema generazionale: è il settore largamente più anziano rispetto a tutti gli altri nel quale non si è verificato alcun rinnovamento anagrafico. Il mix fra prezzi bassi da una parte, ed età alta dall'altra, può produrre effetti devastanti in tempi anche molto rapidi! Inoltre il nostro paese (come ho evidenziato nel resoconto del viaggio a Zwolle) si sta dimostrando apatico alle relazioni commerciali internazionali dopo aver perso i canali tradizionali, a differenza di altri che dimostrano maggiore vitalità nella individuazione di nuovi sbocchi. La FOI dovrebbe inventare qualcosa di nuovo e di importante ma con questo gruppo dirigente la vedo dura, anzi, la vedo proprio impossibile!! |
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14ott2019 ore06:25 |
Leggo sul portale della SOR un accorato intervento di Enrico Banfi sul
tema del "codice di azienda" da inserire nei documenti
di trasporto (Mod. 4) ed anche sulle ricette veterinarie informatizzate,
preteso da alcune Regioni. (>>>) Obbligare tutti gli allevamenti a registrarsi presso le rispettive AUSL è una roba assurda, mai come in questo caso la Regione Emilia Romagna ha adottato un regolamento efficace e di buon senso che assicura il pieno controllo di tutta la filiera attraverso il codice RNA e che andrebbe preso ad esempio da tutte le altre. Purtroppo ogni Regione agisce con la propria testa, spesso e volentieri vengono scelte proprio quelle strade che tendono a mettere in difficoltà il nostro settore. |
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13ott2019 ore15:10 |
Sfogliando il catalogo mostra ho notato qualcosa che non mi quadrava ...
Ho chiesto spiegazioni a tanti fino a quando ho trovato qualcuno che
conosceva tutta la storia, e mi ha raccontato.... Sapete da quanti membri e da chi è composta la "Commissione disciplinare" di FOI? Tenetevi stretti, anzi è meglio che vi sediate magari con un bicchier d'acqua in mano ... Ebbene, voi pensavate che la "commissione" fosse composta da almeno due persone e invece no! Quella della FOI è composta da una unica: dal presidente della FOI !!!!!!! Sono sempre più convinto che l'unico modo per risanare questa FOI sia quello di azzerarla e di rifarne un'altra completamente nuova!! |
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13ott2019 ore15:10 |
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11ott2019 ore19:20 |
Complimenti davvero agli organizzatori della mostra forlivese!! Hanno
finito da giudicare da poco e già sono state pubblicate le classifiche (>>>) Marco, (Vitalbi) hai visto che i tuoi ancestrali ti hanno dato la soddisfazione che ti è stata negata al BVA? |
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11ott2019 ore06:33 |
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10ott2019 ore09:40 | Ancora sulla strage di uccelli nella "Valle della canna" - Solo per dire ai cacciatori, che comunque vanno ringraziati per il contributo che hanno fornito per il recupero degli uccelli morti e moribondi, che è ora che si diano una calmata e che la smettano di presentarsi come i buoni samaritani salvatori della patria. Hanno veramente fracassato gli zebedei! Solo gli sprovveduti possono credere che il contributo che hanno prestato sia disinteressato ed esclusivamente frutto del grande amore che (di colpo) nutrono verso gli uccelli! La realtà è che la Valle della canna rappresenta il serbatoio che fornisce alle aree circostanti (valle delle Piallasse e "chiari" di cui è disseminata la zona limitrofa) la selvaggina che loro ammazzano! | ||||||
10ott2019 ore09:40 |
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09ott2019 ore21:30 | L'assessore di Oleggio non molla!! E' stato beccato in fallo nel dicembre scorso ma è tornato di nuovo a fare parlare di sé con un nuovo sequestro di pappagalli (>>>) | ||||||
09ott2019 ore20:50 |
Ricordo che anno scorso gli organizzatori della mostra di Forlì
pubblicavano con assiduità sui social il numero delle prenotazioni di
ingabbio, mentre quest'anno il silenzio regna sovrano... Mi auguro che non sia per colpa dei numeri poco soddisfacenti ... non ho nessuna informazione in merito ma io credo che se si raggiungeranno 1.400 ingabbi, sarà da considerarsi un buon successo. Mi giunge voce che il n.1 degli allevatori di Agapornis (Vignolo) non parteciperà alla manifestazione di Forlì. E' evidente che ognuno è libero di adottare le strategie che ritiene più opportune in merito al proprio programma mostre, tuttavia la considero una scelta che toglie interesse alla mostra ed anche al prestigio dello stesso allevatore. Mi dispiace davvero! Forlì. a mio parere. è la mostra di Agapornis più importante dopo il BVA dove partecipano i più bravi allevatori italiani e l'assenza del n. 1 si noterà sicuramente. |
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08ott2019 ore14:35 |
Sempre in merito alla Mostra di Asti, con calma e gesso, con mooolta
calma... (>>>) Provate a contare i secondi posti nel gruppo dei roseicollis e dei fischeri: su 20 categorie in totale, in ben 8 (in lettere, otto), corrispondente al 40%, non è stato assegnato il primo premio ma solo il secondo con 89 punti. NB: Almeno la metà dei soggetti classificati secondi li conosco bene e non mi si venga dire che sono uccelli da 89 punti, perchè potrei anche arrabbiarmi sul serio!!! |
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08ott2019 ore13:50 |
Domenica prossima tutti a Forlì. alla più grande mostra di becchistorti
a livello nazionale. Vi partecipano tutti i migliori allevatori poichè
vincere qualcosa in quella competizione significa dare una bella
lustrata al proprio blasone. Sarà anche l'occasione per verificare lo stato di salute del nostro settore dato che la manifestazione forlivese, nelle due precedenti edizioni, aveva raggiunto un certa stabilità negli ingabbi (circa 1.500 esemplari) secondo me, il massimo raggiungibile. Mi fermerò anche a pranzo per sparare 4 somarate con gli amici, ma soprattutto per recuperare qualche indiscrezione per il mio blog... Buon lavoro a tutti i giudici colà convocati! Strage nella Valle della canna - Con piacere leggo che è stata aperta una inchiesta ed il Procuratore ha già avviato le indagini. (>>>). Forse un giorno conosceremo i responsabili della strage... |
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07ott2019 ore07:40 |
A Ravenna volano gli stracci in merito al disastro della morìa delle
migliaia di uccelli nella Valle della Canna: nessuno vuole intestarsene
la responsabilità. Il Comune, che aveva affidato la gestione al Parco Delta del Po, tenta di svicolare, mentre la società affidataria se ne sta muta e le associazioni dei cacciatori sparano sul mucchio ad alzo zero. Alla "politica" non sembra vero che gli sia stato offerto un piatto così gustoso e strumentalizza l'impossibile con toni inaccettabili. Tornando ai fatti: l'Istituto Zooprofilattico di Lugo ha confermato come causa scatenante il botulino che avvelena gli uccelli producendo una morte non immediata, pertanto i cacciatori, che si sono offerti di recuperarli, portano a riva barche piene di malcapitati (anche le famose avocette, in via di estinzione) di cui una parte ancora vivi ma che in gran parte moriranno poi. (>>>) La comparsa del botulino è stata causata dalle acque putride e malsane in quanto non ricambiate ed ossigenate. Recuperare un danno alla flora ed alla fauna così imponente non sarà cosa facile e mi auguro che finalmente il buonsenso colpisca gli amministratori giallorossi e ne affidino la gestione al WWF! Andate a leggervi un bell'articolo di Luca Marani su questa pagina (>>>) |
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06ott2019 ore12:58 |
In merito ai giudizi della mostra di Asti alcuni amici mi hanno
telefonato pregandomi di stemperare i toni. Amici cari, vi ringrazio molto per i vostri consigli ma questa volta non ne tengo proprio conto! Questi "metodi d'altri tempi" non riesco proprio ad accettarli, è più forte di me! Ho avuto occasione di visionare gli esemplari esposti e vi posso assicurare che alcuni di essi sono stati sottostimati non meno di 4 punti!! Per questa strada non si va da nessuna parte e prego gli inquilini del "palazzo" di intervenire per dare un segnale di equilibrio e di correttezza!! |
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06ott2019 ore12:58 |
Sto seguendo con molta attenzione la vicenda della morìa di uccelli
nella Valle della canna. Non posso raccontarvi le voci che circolano in
merito alle responsabilità perchè non suffragate da elementi certi, ma
vi posso garantire che è una roba da voltastomaco. Intanto, leggetevi questo articolo e date un occhio al filmato (>>>) |
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06ott2019 ore09:45 |
Se date una scorsa alle classifiche della mostra dell'APACO di Asti (>>>)
troverete fra gli espositori allevatori del calibro di Calogero Spinella,
Agostino Culletta, Fabio e Marco Vitalbi. Quindi da Modena sono partiti
una certa quantità di becchistorti, percorrendo centinaia di km, per
partecipare ad una manifestazione non certo a carattere internazionale. Hanno deciso di partecipare per dare un loro contributo agli amici astigiani affinchè la loro associazione possa spiccare il volo per raggiungere alte vette. Chiedo scusa agli amici dell'APACO per questa mia considerazione in relazione ai giudizi espressi e visibili dalle classifiche, ma non riesco a tacere: conosco una buona parte dei "soggetti modenesi" esposti e sono rimasto letteralmente allibito leggendo i relativi punteggi. Voglio pensare che il giudice che li ha giudicati sia solo un incompetente perchè sarei portato a pensare di peggio. Mi auguro che il presidente della CTN prenda i provvedimenti del caso!! |
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03ott2019 ore15:23 |
Qualche giorno fa ci avevo accompagnato un amico rimediando una brutta
figuraccia. Di solito, dalla torretta di osservazione si possono vedere
decine di uccelli nei chiari circostanti ed invece apparivano
inspiegabilmente deserti e si notava pochissima acqua, visibilmente
malsana. E' un vero disastro ecologico che corre il rischio di compromettere una delle più belle ed interessanti zone palustri. E' evidente che ci sono responsabilità di coloro che avrebbero dovuto salvaguardare quel patrimonio e non l'hanno fatto. Mi auguro almeno che, fatti gli accertamenti del caso, coloro che hanno dimostrato una così evidente incapacità debbano cambiare mestiere, o almeno scrivania. (>>>) |
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03ott2019 ore09:35 |
Cosa volete che vi dica, a me fa anche piacere che si comincino a
scovare un po' di quegli irresponsabili che pensano che la Legge valga
solo per gli altri. A Carpenedolo hanno beccato un allevatore con
diversi esemplari compresi negli elenchi CITES sprovvisto della
documentazione che ne attesti la legittima provenienza (denuncia di
nascita oppure documento di cessione). (>>>) Anch'io ne conosco un paio che detengono considerevoli quantità di uccelli protetti senza alcuna posizione CITES. li ho anche consigliati di mettersi in regola perchè corrono il rischio di trovarsi nei guai seeri ... ma le mie parole sono volate al vento ... |
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02ott2019 ore20:48 | In fondo a questa pagina ho pubblicato qualcosa (>>>) | ||||||
01ott2019 ore20:20 |
I primi dati relativi agli ingabbi pare che siano in controtendenza rispetto al trend degli allevamenti. Leggo su Facebook che i dirigenti dell'associazione di Chivasso dichiarano 1.844 ingabbi totali, di cui 633 becchistorti, con un incremento del 24% (significherebbe + 367 ingabbi) rispetto al 2018. E' un ottimo risultato che ci fa ben sperare anche se credo che abbiano influito molteplici fattori locali, in primis l'alternanza dei dirigenti al vertice del Club degli Psittacidi, sponsor della mostra. Non ho ricevuto nessuna notizia su Ladispoli anche se leggendo le classifiche ne ho tratto una sensazione non molto positiva. Il prossimo weekend ci saranno Quarrata e Argenta (SOF di Ferrara) ... vediamo un po' cosa succederà. |
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29set2019 ore15:22 |
In questo weekend è iniziata la stagione mostre 2019. Le prime due,
entrambe specialistiche di becchi storti, sono state quelle di Ladispoli
e di Chivasso. Eccovi le classifiche: Ladispoli (>>>) Chivasso (>>>) Sarebbe interessante conoscere il numero degli ingabbi messo a confronto con quello di anno scorso, sia totale che inerente ai becchistorti. L'allevamento amatoriale nazionale è in profonda crisi (il numero di allevatori che hanno cessato di allevare negli ultimi tempi è molto elevato) e sarebbe curioso (e utile) verificare in quale misura si è ripercossa sulla partecipazione alle mostre. Se qualche buon'anima è in grado di fornirci questi dati ci farebbe una grossa cortesia. |
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24set2019 ore13:05 |
Alcuni amici mi hanno telefonato per chiedermi ulteriori informazioni
sui posti di blocco che abbiamo incontrato in Germania, quindi immagino
che la cosa possa interessare anche ad altri. A mio parere i due posti di blocco avevano finalità diverse: quello che abbiamo incontrato noi, all'una di notte circa, all'ingresso di una galleria super illuminata all'altezza di Monaco di Baviera, probabilmente era alla ricerca di qualche delinquente. Infatti la presenza dei nostri carabinieri (mi ha fatto molto piacere constatare la collaborazione della nostra arma più blasonata con la polizia tedesca) ed il controllo particolarmente attento sulle auto non tedesche, ci ha fatto pensare alla ricerca di qualcuno. Infatti avevano allestito un lungo tavolo appoggiato al muro della galleria sul quale erano stati posti tre computer e dai quali verificavano l'identità dei malcapitati. Nel nostro caso, una volta che hanno compreso che eravamo tutti e tre "make love, not war" si sono rilassati ed il dialogo è stato anche piacevole. Da evidenziare però che, nonostante avessero altri obiettivi, ci hanno comunque chiesto la certificazione sanitaria!! Invece il blocco nel quale è incappato il nostro amico, almeno una decina di ore più tardi, lascia pensare che l'obiettivo fosse proprio quello di verificare la regolarità degli uccelli. Nel gruppo di controllo era presente un esperto ornitologo che ha preteso la specifica documentazione degli esemplari in allegato A) e B) del CITES, oltre al certificato sanitario, controllato dettagliatamente. Hanno persino preteso di visionare il portafogli per verificare se fosse stata superata la soglia massima di contante ammissibile (10.000 eurini a persona). Sicuramente avranno beccato qualcuno (che ovviamente, non pubblicizzerà la cosa) poichè l'esiguo numero di allevatori che facevano la fila per ottenere il certificato sanitario rappresentano una goccia nel mare. Ad un amico che è stato beccato qualche tempo fa sprovvisto della necessaria certificazione, oltre alla sanzione prevista, gli hanno sequestrato gli uccelli, li hanno messi in quarantena dopo aver fatto le analisi delle principali malattie infettive, e gli sono stati riconsegnati al termine della quarantena a fronte del pagamento di una nota spese salatissima (costo delle analisi, costo dell'ospitalità, etc.etc.) Ho appena pubblicato un assaggio sul viaggio a Zwolle (>>>) |
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23set2019 ore19:40 |
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22set2019 ore16:19 |
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17set2019 ore14:45 |
E' ora che mi decida: mi riassocio alla FOI oppure mi faccio fare gli
anellini personalizzati? Questo è il dilemma. Se non avessi la necessità di dover inanellare gli autoctoni protetti dalla Legge Regionale E/R n. 8 del 15 febbraio 1994 con anelli portanti il mio codice personale (RA.O.256) oppure con quelli di una associazione avente un Registro Nazionale Allevatori pubblico, non avrei nessun dubbio. Non faccio mostre e non ottengo alcun servizio (per esempio, assistenza sui problemi CITES) per cui sono consapevole di buttare letteralmente al vento 55 euro (35 alla FOI e 20 all'associazione). Devo decidere cosa fare a breve per non arrivare in ritardo con la ricezione degli anelli ... Se qualcuno di voi ha qualche consiglio da darmi soprattutto in merito a ditte che stampino anelli personalizzati (quella inglese la conosco) mi farebbe una grossa cortesia. |
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16set2019 ore10:10 |
Nella mia zona le tradizionali macellerie, presenti in ogni paesino,
hanno chiuso tutte i battenti schiacchiate dai centri commerciali. A
parte quella di Santerno, gestita da un furbo e bravo toscano, il quale
l'ha caratterizzata per l'altissima qualità delle "fiorentine" , ma
anche delle altre carni, dove per essere serviti bisogna prendere il
numerello e mettersi in fila. Ecco. ieri mentre giravo fra i tavoli dell'iniziativa reggiana (Zebra's) mi è venuto in mente lo scenario delle macellerie. Secondo me nel nostro settore sta succedendo la stessa identica cosa; ho sentito gli allevatori e i commercianti che lavorano con alti standard di qualità (e/o con esemplari particolati e ricercati) soddisfatti per l'andamento del mercato, mentre per coloro che allevano nella "normalità" è stata notte fonda! Fra qualche settimana inizierà la stagione mostre ... staremo a vedere in quale misura la crisi commerciale inciderà sul numero degli ingabbi. Ho avuto occasione di seguire la vicenda legata al campionato regionale siciliano, assegnato dal relativo Raggruppamento a Siracusa e che gli organizzatori incaricati, a qualche settimana dall'inizio, vi hanno rinunciato. E' stato chiesto all' AOT di Palermo di rinunciare alla propria mostra nazionale, già in avanzato stato di organizzazione, per sostituirsi ai siracusani nella organizzazione del campionato regionale. Mi verrebbe da esternare tutto ciò che penso in merito ad alcune persone, ma non lo faccio perchè sono diventato un "buonista" , o forse semplicemente perchè questo mondo impiumato mi interessa e mi piace sempre meno, vorrei solo complimentarmi con i dirigenti di AOT che hanno avuto il coraggio e la capacità di virare in corsa accettando questa imprevista e pericolosa sfida. Gli auguro sinceramente un grande successo!! Oramai ci siamo, mercoledì sera partirà la carovana alla volta del Nord Europa con destinazione finale al mercatone di Zwolle (NL). Porto con me due scalmanati consapevole di dovere faticare non poco per tenerli a freno. Porterò anche la mia Nikon per scattare un po' di foto che metterò sul mio blog. Infine. Ieri a Reggio Emilia un sacco di lettori del mio blog mi hanno tirato le orecchie perchè scrivo poco... come vedete ho preso buona nota dei vostri rimproveri ed oggi ho postato ben 4 informazioni in un colpo solo ... ahhahaha |
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12set2019 ore17:55 |
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04set2019 ore16:15 |
Cardellino major batte cardellino nostrano 3 a 0. La mia esperienza con i carduelis è stata provocata dai "nostrani", quella era la specie che intendevo allevare con maggiore intensità, infatti mi sono preso solo una coppia di major, diventate in seguito due con l'acquisto di un "capone" (major agata), ma alla prova dei fatti devo dire che, al di là dell'aspetto economico-commerciale, non c'è confronto. I major sono molto più belli come fenotipo ma anche come comportamento, sono molto più docili e non temono la presenza dell'uomo mentre i "nostrani" mantengono ancora un certo grado di selvaticità nonostante da tante generazioni vengano allevati in cattività. Per quanto riguarda la stagione riproduttiva mi ritengo soddisfatto, mentre sono riuscito a svezzare un solo esemplare di "nostrano" (ora in muta), tra l'altro covato e svezzato da una coppia di canarini, ho svezzato 5 "major" e l'inesperienza mi ha fatto perdere un'intera nidiata di 5 esemplari. Nonostante avessi notato che la femmina li imbeccava male non ho voluto intervenire aiutandoli con qualche imbeccata manuale e così uno per volta li ho persi tutti. La cosa che invece mi entusiasma è che da quando li ho messi in voliera non ho più fatto nessun trattamento, a parte il Viruxan per una vola appena introdotti. Pertanto i novelli non hanno mai ingurgitato nessun farmaco, sono in forma splendida ed hanno quasi completato la muta (considerata una delle fasi più critiche). Ovviamente non ne cedo neppure uno e cercherò di costruirmi un ceppo a partire proprio da loro ... mi dispiace per i "nostrani" che dovranno passare in seconda fila. |
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02set2019 ore12:40 |
Conflitto FOI - FOASI Qualche giorno fa un amico mi diceva: "vedrai che arriveranno al punto da rinfacciarsi le questioni personali del tipo: - stai zitto tu che ti sei portato via la palla a metà partita! - Si. L'ho fatto perchè tu mi hai dato un calcio da tergo". Ebbene si, il mio amico aveva ragione. Leggete, se ci riuscite, questo pistolotto apparso come redazionale sul portale della FOI (>>>) .... semplicemente .... mi sento triste, molto triste .... |
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01set2019 ore22:00 | Oggi a Sacile si è svolta la 746°edizione della Sagra dei Osei (fiera degli uccelli da canto e da voliera), una delle più longevi sagre paesane densa di significati storici (>>>) che siamo riusciti a distruggere in pochi anni. Prima gli animalardi che per diversi anni hanno inscenato stupide pagliacciate, poi le demenziali leggi locali relative al benessere animale, infine la pressione costante dei forestali (anche quest'anno hanno controllato i due/tre allevatori presenti) sono riusciti a cancellare una manifestazione che si svolgeva ininterrottamente dal 1.274. Amici che l'hanno visitata mi dicevano che è davvero finita ... Tanta rabbia.... | ||||||
01set2019 ore08:55 |
Secondo me uno che si diverte ad ammazzare un passerotto ad 8-10 m. di
distanza nascosto dentro ad un capanno farebbe bene a farsi vedere al
più presto da un bravo specialista!! Da questa mattina alle 7 mi sembra di vivere nella guerra del Vietnam, sono circondato da capanni mimetici davanti ad ognuno ai quali é piantato un ramo e per terra ruotano uccelli di plastica come richiamo. Mi chiedo che razza di soddisfazione si possa provare ad uccidere un uccello in quelle condizioni ... abilità? necessità di procacciarsi il cibo? mah ... Tenete presente che io non sono un talebano, uno di quelli che manderebbero al rogo i cacciatori, sono favorevole alla caccia di selezione su piani di abbattimento predisposti dagli enti preposti per il riequilibrio delle specie, potrei persino essere d'accordo alla caccia in riserve con soli animali allevati in cattività (se uno preferisce ammazzare un fagiano con una doppietta piuttosto che tirargli il collo sono affari suoi) ma sono assolutamente contrario a qualsiasi tipo di caccia in natura!! E' semplicemente una questione di civiltà!! Diceva Mahatma Gandhi: "La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali"... |
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29ago2019 ore15:05 |
In Veneto i Carabinieri forestali non scherzano; alla fiera di Annone
Veneto hanno fatto un blitz unitamente ai veterinari della locale USL
per un controllo a tappeto, sia per la normativa CITES che per il
benessere animale. (>>>) Hanno elevato un verbalone a carico di un commerciante per mancato rispetto della normativa CITES relativamente a 20 kakariki a fronte rossa (Cyanoramphus novaezelandiae). Non si capisce bene quale sia il reato contestato poichè l'articolista o ha omesso la parte più importante del fatto, oppure ha scritto una baggianata "la violazione penale prevista per la detenzione/commercio, in assenza senza la prescritta documentazione CITES, di nr. 20 (venti)kakariki fronte rossa". Mi spiego. Il kakariki f.r. è compreso in allegato A), declassato in allegto X) con l'art. 62 del Reg. CE 865/2006, in quanto specie in via di estinzione in natura ma facilmente riproducibile in cattività. Perciò l'unico obbligo è quello della presenza dell'anello inamovibile ed in tal caso non è necessario effettuare nè la denuncia di nascita e tantomeno il documento di cessione, quindi è esente da qualsiasi documentazione!! Non vorrei invece che il giornalista avesse omesso di evidenziare il vero problema, ossia l'assenza degli anelli che riporterebbe i Karakiri in allegato A) con tutti gli obblighi conseguenti ... ed in tal caso formulo i più sentiti auguri di buona fortuna al commerciante... |
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27ago2019 ore07:30 |
Premesso che mi considero un amico dei tedeschi (la mia cultura amministrativa mi porta ad apprezzare molti dei loro comportamenti), tuttavia in occasione del Campionato Europeo Ondulati, che si è appena concluso a Karlsruhe, l'hanno combinata grossa. A parte la diversità degli standard fra Italia e Germania (in Italia, taglia più piccola) che ha fortemente penalizzato gli oltre 150 esemplari italici che vi hanno concorso, mi riferiscono alcuni amici andati fin lassù che, a noi italiani, è stato riservato un trattamento davvero poco ospitale. Ne dico solo qualcuna delle tante che mi hanno raccontato ... dopo aver speso 16 euro per ogni ingabbio, ad un allevatore italiano, al momento dello sgabbio, è stato chiesto un risarcimento danni di 40 €. perché la gabbia in cui era custodito l'uccello risultava danneggiata.
Lo stesso personaggio che ha chiesto il denaro (un giudice) durante
la mostra di Zebras è stato servito e riverito (forse fin troppo)
dall’organizzazione della mostra e dal club amici dell’ondulato.
Inoltre faccio fatica a credere che gli stessi convogliatori abbiano
dovuto pagare 14 € per entrare in mostra dopo aver convogliato
animali per la mostra dalla Sicilia fino a Karlsrhue.
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26ago2019 ore09:34 |
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24ago2019 ore09:20 |
Ci sono giornate, come oggi, in cui ti viene voglia di smettere di
allevare, poi ti passa e si riprende come al solito, ma a volte é
veramente dura!! Questa mattina mi affaccio alle voliere degli insettivori e mi trovo davanti una scena da far west ... tutti spiumati, visibilmente terrorizzati, un maschio di usignolo del Giappone con una zampa spezzata, una femmina di basettino letteralmente sparita ... Non riesco a capire chi sia stato il responsabile di questo massacro, nella mia zona ci sono rapaci (tantissimi falchetti), volpi ed anche gatti selvatici, ma ritengo improbabile che sia riuscito a tirarmi fuori dalla voliera un uccello. Tutte le voliere sono foderate con doppia rete a distanza di 2-3 cm. l'una dall'altra, inoltre, oltre la metà della parte superiore é ricoperta da pannelli. Ho pensato ad una biscia (vedo ogni tanto qualche biancone) ... ma se può essere giustificabile la sparizione del basettino non riesco a capire come possa aver procurato la rottura alla zampa dell'usignolo. |
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21ago2019 ore12:30 |
Se volessi sfruttare l'argomento del giorno (la nascita di una nuova
federazione) il contatore del mio blog volerebbe. Potrei fare il furbo,
mettendo a confronto le contrapposte posizioni, ma non ce la faccio
proprio, non riesco ad appassionarmi. Da una parte si ostenta un carniere stracolmo di selvaggina (un gruppo di giudici già passati di campo, un numero cospicuo di associazioni in procinto di cambiare padrone, adesioni individuali che volano, anellini megagalattici a basso prezzo, fratellanza ed amicizia per tutti etc. etc.) mentre dall'altra si risponde che con la selvaggina catturata si farà molto fumo ma poco arrosto ... Un amico mi faceva notare che a tutt'oggi non è stato ancora pubblicato l'atto costitutivo e lo statuto ... Io non ci credo, come si fa a chiedere a qualcuno di aderire ad un qualcosa di cui non si conoscono neppure i dati anagrafici... |
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17ago2019 ore09:45 |
Sabato 21 settembre si svolge a Zwolle (NL) il grande mercatone degli
uccelli. Io l'ho visitato per ben due volte e per colpa del proverbio
(non c'è due senza tre) mi tocca tornare per la terza volta, l'ultima.
Per un allevatore che lavora in selezione non ha molto senso andare fin lassù per acquistare qualcosa in quel mercato dove si trova di tutto ma non certo l'eccellenza qualitativa. Per cercare quella si devono visitare gli allevamenti più blasonati... Io sono interessato perchè cerco roba strana ... specie particolari e difficili da riprodursi. So bene che si dovranno tenere gli occhi aperti per evitare imbrogli e uccelli irregolari, ma nella moltitudine si possono trovare anche allevatori seri con uccelli sani e non di cattura. Mi sono lasciato convincere da una banda di scavezzacollo, gente poco raccomandabile, che intende fare una veloce puntatina con partenza al mercoledì sera e rientro alla chiusura del mercato. Oltre ai trasportini, porterò con me la mia vecchia reflex e scatterò un bel po' di foto per poi trasmettervi il resoconto del viaggio. |
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11ago2019 ore16:20 |
Va là va là che gli organizzatori della mostra di Chivasso non sono mica
nati sotto il cavolo!! Quando si è trattato di farsi eleggere nella CTN hanno preso i voti dagli asini, ma quando si é trattato di scegliere i giudici per la propria mostra gli asini li hanno lasciati agli altri e loro se ne sono presi quattro dei migliori!! Se avessi becchistorti da mostra giuro che quest'anno li porterei fino a Chivasso, certo della qualità dei giudizi! Complimenti (davvero) ai dirigenti piemontesi ... il mondo è fatto per i furbi ed i coglioni é bene che restino nelle mutande! |
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10ago2019 ore05:50 |
Un amico mi comunica che è stato ritrovato in zona Torre Pedrera un "derbyana"
(Psittacula derbyana) portante regolare anello marcato 84CZ. Chi lo ha smarrito può contattarmi. |
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10ago2019 ore05:50 | Aviaria - Per questa volta ci è andata bene ... le restrizioni decadono il 23 agosto, ma incrociamo le dita sperando che si sia trattato di una sola rondine.... (>>>) | ||||||
05ago2019 ore19:40 |
Da quando ho pubblicato alcuni post sulla questione delle due (o tre)
Federazioni ornitologiche il contatore del mio blog ha ripreso a
macinare visite... Potrei sfruttare l'occasione per riportarlo ai
numeroni di un tempo, semplicemente pubblicando i tanti comunicati e
controcomunicati che giornalmente vengono diramati un po' da tutte le
parti, ma sinceramente non riesco ad appassionarmi a questa cosa.
Probabilmente perchè ho poca stima nell'attuale gruppo dirigente della
FOI e ancora meno nelle soluzioni alternative che vengono prospettate.
"Eccola di nuovo .. che mi fa ciao" ... così diceva una vecchia canzone dei Rokes, e così dice l'influenza aviaria che ha fatto la sua ricomparsa in una cittadina del modenese. Per saperne di più leggete le news della SOR (>>>) |
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04ago2019 ore11:00 |
La SOR si è (giustamente) incazzata perchè non vuole essere tirata per
la giacchetta. Per mano del suo Presidente ha reso noto sul suo portale un comunicato che prende nettamente le distanze dalla fantomatica nuova federazione (>>>). Tranciante e definitivo è il giudizio che viene espresso: un bel logo con scritto sopra una brutta denominazione e "con sotto il vestito, niente" (regia di Carlo Vanzina) |
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03ago2019 ore14:10 |
L'allarme lanciato dalla Coldiretti pugliese mi sembra un po' esagerato
nel sostenere che in Puglia è in atto una invasione di parrocchetti
monaci (Myiopsitta monachus) che sta mettendo a rischio l'intera
produzione di mandorle, (>>>)
tuttavia il problema esiste, non tanto ora quanto in prospettiva. Ho avuto occasione di affermare più volte, su questa pagina, che la coppia di monaci che ho potuto monitorare nel mio volierone ha dimostrato particolari caratteristiche che sviluppate in cattività possono in breve tempo aumentarne a dismisura la popolazione. Sono uccelli intelligenti, prolifici e solidali fra di loro... Ovviamente su questo tema ognuno di noi ha una propria rispettabile opinione ma credo che prima si interverrà per limitarne l'espandersi e meglio sarà per l'ecosistema e anche per gli agricoltori e non solo pugliesi. Quando il Parlamento europeo approvò la direttiva per il controllo ed il contenimento delle specie alloctone ed invasive si dava per scontato che nella black list (aggiornata annualmente da una apposita commissione scientifica) fossero compresi anche i monaci ed i collari, poi non si capisce bene per quale motivo (o forse si capisce), non furono inserite. Ecco, io credo che sia ora di aggiungerle prima che sia troppo tardi... |
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02ago2019 ore13:55 |
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01ago2019 ore18:35 |
E' con grande piacere che apprendo dal Comitato di Redazione del
Corriere Ornitologico, edito dall'AOT di Palermo,
che anche sul prossimo numero (n. 10), che uscirà a breve, verrà
pubblicato un mio contributo. Ci tenevo davvero molto a fare un po' di pubblicità ad una forma di allevamento alternativo che trovo molto interessante e coinvolgente. |
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01ago2019 ore09:20 |
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31lug2019 ore18:30 |
Uuuhhhmmmm ... brutta storia quella fra i dirigenti FOI ed un
gruppo di fuoriusciti che ha già costituito una nuova Federazione. Di quanto ho scritto qua sotto non rinnego una sola riga, dalla mia solitaria e perenne lotta per un "dimagrimento consistente delle spese di bilancio" al più totale dissenso per ogni forma di monopolio. Tuttavia prima di saltare su di un carro del quale non si conoscono né i buoi e neppure i bovari, bisogna stare attenti, molto attenti! Io sto osservando la partita da spettatore disinteressato e ritengo che i fumi che si vedono levarsi in cielo provengano da bombe carta e da mortaretti che non produrranno effetti concreti. I paletti piantati in passato a sostegno del muro sono forti e resistenti e sarà difficile, se non impossibile, per chiunque riuscire ad abbatterli: anche se ci dovesse essere qualche "interferenza russa" la COM Italia farebbe certamente buona guardia. In ogni caso questo aspro conflitto che si sta consumando agli alti livelli non farà sicuramente bene al nostro mondo impiumato. |
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29lug2019 ore14:15 |
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28lug2019 ore16:10 |
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25lug2019 ore09:25 |
La SOR di Reggio Emilia compie la bellezza di 80 anni!!! Le formulo i miei migliori auguri e la ringrazio per il grande supporto che ci ha sempre dato. Per l'occasione è stato pubblicato un bellissimo fascicolo che, fra l'altro, riepiloga il medagliere della mostra internazione dal 2001 fino ad oggi. (>>>) |
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24lug2019 ore18:30 |
Robe (preziose) d'altri tempi ... La mia vecchissima camera calda (avrà 15 anni) non funzionava più da tempo ed allora ho chiesto a Tiziano Bassoli se mi ci dava un'occhiata. Ho concordato una mia visita a Correggio per questa mattina ma quando Tiziano ci ha messo le mani dentro ha rilevato problemi alla scheda elettronica di difficile riparazione ed allora mi ha accompagnato al laboratorio di un suo amico a S. Martino in Rio (RE), un certo Imer Castagnetti. Una persona più o meno della mia età con grande professionalità che ha subito riparato il pezzo sostituendone alcune parti. Mentre lavorava abbiamo confrontato le nostre idee sulla situazione politica e sulle prospettive del nostro paese. Non abbiamo le stesse idee ma sono rimasto colpito dalla preparazione, dalla chiarezza e dalla calma con cui esponeva il suo punto di vista. Non mi succedeva da tanto tempo di ritrovarmi in una discussione di quel tipo, nel quadro politico odierno non ci sono più tante sfumature ed il confronto è divenuto praticamente impossibile: o si sta di qua o si sta di là. E' stata per me una sensazione piacevolissima che mi ha richiamato alla memoria le infinite discussioni politiche che si facevano fra studenti mentre si andava a scuola in corriera. Quando ho chiesto quanto gli dovevo per la riparazione sono rimasto basito dalla risposta. Mi ha detto: "Niente, mi hai già pagato con la bella discussione che ci siamo fatti!" Più o meno la stessa cosa mi ha risposto Tiziano Bassoli nonostante gli abbia fatto perdere una mattinata. La morale: ... forse abbiamo dato una grande importanza a questo gesto (fra persone civili dovrebbe essere normale) proprio perchè ci rendiamo conto che il tasso di incomprensione nella nostra società ha oramai raggiunto livelli preoccupanti... |
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21lug2019 ore14:33 |
Io non so se questo gesto sia (duramente) sanzionabile ai sensi del codice etico, tuttavia un giudice in carriera, anche fuori dal tavolo da gioco, dovrebbe astenersi dall'assumere atteggiamenti volgari e burini che vadano a ledere la reputazione e l'immagine dell'intero corpo di appartenenza. E con questo mi auguro che certi riprovevoli comportamenti non si debbano più ripetere!! |
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20lug2019 ore09:15 |
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18lug2019 ore07:50 | Visto che alcuni allevatori mi
hanno chiesto informazioni sulle norme che regolano il benessere animale
in Emilia Romagna colgo l'occasione per ripescare la delibera che la
Giunta regionale ha emanato per l'applicazione della Legge regionale 17
febbraio 2005 n. 5 "Norme a tutela del benessere animale". La parte che interessa a noi allevatori è a pagina 11. (>>>) |
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18lug2019 ore07:50 | Per quanto riguarda i pulli di
rondine ho ricevuto alcune conferme, una dal cesenate, un'altra dal
mantovano e la e-mail che pubblico di seguito. Il fatto che siano stati
pochi coloro che hanno confermato il comportamento anomalo in questa
stagione cove mi fa pensare che il fenomeno sia stato piuttosto
limitato.
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16lug2019 ore08:25 |
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13lug2019 ore14:10 |
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10lug2019 ore09:19 |
Gli allevatori di ondulati e di esotici sono invitati a partecipare alla
ZEBRA'S International 2019 che si svolgerà dal 13 al 15
settembre presso la Fiera di Reggio Emilia. Oltre a diamantini, passeri del Giappone e cocorite in concorso, funzionerà anche una importante mostra-mercato, l'antipasto della internazionale di novembre. |
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09lug2019 ore18:45 |
Proposta indecente: visto e considerato che è saltata la mostra del BVA
(nel senso che i miei amici non vanno) perchè non organizziamo una bella
gitarella al grande mercatone di Zwolle (NL)? Io ci sono già stato due volte ma ne sono sempre uscito un po' deluso. Era colpa mia però, era colpa del mio morboso attaccamento al mondo della selezione degli Agapornis. E a Zwolle non si va per acquistare un nigrigenis di alto livello ma per gustarsi l'esposizione di tantissime specie di uccelli difficilmente presenti da altre parti. Certo, si devono tenere entrambi gli occhi aperti perchè alcuni sono illegali, ma ora che ho aperto la mente a tutti gli uccelli (ora allevo pappagalli, fringillidi, insettivori etc. etc.) sono convinto che me lo godrei davvero. Lancio persino una idea di programma: partenza (in auto) mercoledì sera, giovedì e venerdì visita ad alcuni allevamenti, giovedì sera pernottamento dove capita e venerdì nei sobborghi di Amsterdam. Sabato mattina si visita il mercatone per poi ripartire a mezzogiormo. Se guido io in poco tempo arriveremo a casa se in vece guiderà "qualcun altro" ...arriveremo quando arriveremo... |
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08lug2019 ore14:25 |
Ciao Daniele,
ho letto il tuo interessante quesito di stamattina.
Da un punto di vista CITES, le richieste di "certificati di
cremazione", "visionare gli anelli relativi ai soggetti deceduti" e
"decessi formalmente certificati da un veterinario" non trovano
riscontro.
Tuttavia esiste la problematica dello smaltimento degli animali
morti ed è confusa, soprattutto perchè legata a regolamenti locali.
Bisogna vedere se tali verifiche sono a carico dei controllori per
il CITES.
Io ho risolto tutto questo, da qualche anno, in modo molto
pragmatico:
TUTTI i miei soggetti deceduti vengono inviati all'Istituto
Zooprofilattico di Lugo (dal Dott. Frasnelli, come mi hai
consigliato tu), ovviamente mantenendo l'anellino identificativo per
cui a a me non rimane. Questo perchè principalmente mi interessa
sapere quali siano le cause di morte attraverso autopsie ed analisi
di laboratorio eseguite da professionisti e, cosa di non poco conto,
anche per smaltire legalmente le carcasse.
Ad un eventuale controllo dei Carabinieri Forestali, esibirei
tutti i certificati di analisi che ricevo per ciascun decesso.
Poi ci sarebbe un altro "escamotage"... Basta dire che, anziché
morti, ti sono fuggiti e i controllori non possono pretendere altro.
Ciao, Roberto
Ciao Roberto, e grazie mille per il tuo prezioso contributo. Mi fa piacere sentirmi confermata l'inesistenza di qualsiasi norma (parlo di CITES) che obblighi ad una particolare gestione dei defunti ... Tu rappresenti il modello ideale di allevatore; per non sapere nè leggere e nè scrivere, hai unito l'utile al dilettevole . Hai trovato la soluzione ideale sia per lo smaltimento delle carcasse (problema reale di solito regolamentato a livello comunale) sia per conoscere la causa di morte (importantissimo!). Anch'io applico il tuo metodo (autopsia dei morti) ma non sempre, solo quando ritengo di non conoscerne la causa. Da quando non allevo più inseparabili, ma solo becchistorti medio-grandi e tutta un'altra marmaglia di becchidritti, non ho più avuto occasione di andare a trovare il Dott. Frasnelli (dovrò telefonargli per tranquillizzarlo sul fatto che non sono arrabbiato con lui ma non mi muoiono più uccelli). Grazie ancora e attendo la tua visita per mostrarti il mio nuovo stile di "allevamento nature". |
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08lug2019 ore08:55 |
Chiedo lumi!!! Per favore, qualcuno mi illumini la questione dei decessi
dei soggetti compresi negli elenchi CITES perchè non ci capisco più
nulla! Qualche tempo fa a Palermo si pretendeva, per ogni decesso, il certificato di cremazione con tanto di riferimento al numero di marcaggio. Giorni fa, i carabinieri-forestali, in occasione di un controllo in un allevamento nel bolognese, hanno chiesto di poter visionare gli anelli relativi ai soggetti deceduti. Ieri, un amico mi ha scritto dicendomi che il suo ufficio CITES pretende che ogni decesso venga formalmente certificato da un veterinario. Io sono tornato a spulciare un po' di normative ma su questo argomento non ho trovato nulla. Abbandoniamo per un attimo le Leggi e mettiamo mano alla logica, al buon senso, alla diligenza del buon padre di famiglia. Per nessuno allevatore al mondo, neppure per il più farabutto, l'uscita di un esemplare rappresenta un problema. Mille sarebbero i modi per documentare una uscita in maniera formalmente incontestabile. Il problema è quello di controllare le entrare, per evitare che vengano regolarizzati uccelli di cattura!!!. A mio parere, sempre sulla base del buon senso, le procedure corrette dovrebbero essere le seguenti: > esemplari in allegato A) - si deve presentare all'Ufficio CITES di competenza la "comunicazione di decesso" sull'apposito modello SCT5 con allegato "certificato giallo" in originale. Va inoltre registrato il movimento in uscita nell'apposito registro con causale "A" (morte); > esemplari in allegato B) - va registrato il decesso nell'apposito registro CITES con causale "A" (morte) > esemplari in allegato B) (lista dei 35 esonerati dalla registrazione) - in questo caso visto e considerato che non c'è la necessità di "quadrare il registro" é consigliabile scrivere sul relativo documento di entrata (documento di cessione o denuncia di nascita) la data del decesso. |
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07lug2019 ore09:40 |
Quando l'anno scorso mi dissero che gli organizzatori del Masters BVA
avevano autorizzato degli italiani a sgabbiare alla domenica mattina,
saltai sulla sedia! Evitai di fare polemica sul mio blog perchè in quel
periodo avevo già troppi cantieri polemici aperti ma anche perché non
volevo dare l'impressione di avercela con i beneficiati dal permesso. Questo vizietto degli organizzatori belgi di privilegiare qualcuno rispetto ad altri non porta lustro alla loro manifestazione anche perchè quest'anno hanno dovuto negare il consenso a tutti coloro che hanno fatto la stessa richiesta già autorizzata anno scorso. Ve lo immaginate se di domenica, giorno di maggiore afflusso di visitatori, si va a visitare una mostra e metà delle gabbie sono vuote perchè liberate alla mattina di buon ora per permettere agli allevatori di tornare a casa con comodo? Io nutro sincera ammirazione per i dirigenti del BVA però a volte commettono degli errori davvero incomprensibili!! |
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06lug2019 ore08:35 |
Visti i risultati che sto ottenendo con i miei carduelis mi sento in
dovere di ringraziare Alex Valentini. Devo dire che mi ha dato la spinta
per partire in modo corretto ed anche onesto. Quando si presenta in
negozio un novizio della specie, la tentazione di appioppargli qualche
ciofeca é grande, ma nel mio caso devo dire che mi ha ceduto dei bei
soggetti, sani e soprattutto a prezzi umani. Non è che in pochi mesi sia diventato un profondo conoscitore della specie però ci sto facendo l'occhio e mi sento di dire che ho già un buon impianto e volendo si potrebbe arrivare a livelli competitivi senza grandi sforzi. Il fatto che Alex sia prima allevatore e poi commerciante lo mette in condizione di dare consigli puntuali e corretti: io ne ho approfittato in diverse occasioni. Ho anche fatto un acquisto online di prodotti tramite il suo portale (>>>) e devo dire che i prezzi sono abbastanza competitivi anche se le procedure sono un po' ferraginose (modalità di pagamento in particolare). |
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05lug2019 ore09:50 |
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05lug2019 ore09:50 |
Scorrendo il calendario mostre 2019 ho notato che l'AOPN di Pordenone
organizzerà la propria mostra a Cordenons (PN) dal 10 al 13 ottobre.
Seguendo il dettaglio della manifestazione ho visitato il sito
dell'associazione ed ho scoperto che a dirigerla è tornato, in qualità
di presidente, Michele Abrescia. Per alcuni anni l'AOPN non ha organizzato la propria mostra ma si era aggregata a quella internazionale di Udine. Oltre all'AOT di Palermo, Pordenone è stata per me un'altra esperienza da ricordare. Ho frequentato quella mostra per 6 anni consecutivamente, dal 2006 al 2011 (vedi palmares >>>), ricordo che i miei inseparabili si sono sempre comportati bene, a parte la prima volta (proprio a Cordenons dove feci un solo primo posto) e l'ultima, quando mi massacrarono lo stamm dei nigrigenis reduce dal Best in show al BVA. (>>>) Ricordo la formula innovativa che venne adottata dagli organizzatori nei locali della fiera di Pordenone, quando oltre agli uccelli erano presenti tantissimi altri animali (cani, gatti, rettili, equini etc.) oltre agli ottimi prodotti del territorio. Fu un successo di partecipazione strepitoso! (>>>) Purtroppo gli animalardi presenti in forze da quelle parti e particolarmente influenti sui dirigenti della pubblica amministrazione misero fine a quella entusiasmante esperienza. Fu un vero peccato!! |
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04lug2019 ore17:45 |
Alcuni amici mi hanno chiesto quali siano stati i ritorni della "Storia
della CTN O&P". Poco e niente. Mare calmo, piatto. A parte Giovanni Fogliati che ha puntualizzato alcune cosine e per il resto qualche approvazione, qualche accusa di essere stato troppo "buonista" e nient'altro. D'altronde, la storia é storia e non si discute, va solo imparata e ricordata. Ne approfitto per fare una precisazione in merito al ruolo di Fogliati. E' stato a lungo membro della vecchia CTN con un ruolo squisitamente tecnico. Tutta la parte tecnico-scientifica era roba sua; era l'articolista ufficiale e tutto ciò che è stato pubblicato in quel periodo era farina del suo sacco. Ricordo ancora che apparve un articolo su Italia Ornitologica, palesemente suo, ma a firma di un suo collega. In ogni caso non imputo a Giovanni nessuna responsabilità in merito alla "gestione politica" del gruppo, inoltre godrà della mia perenne riconoscenza per aver compiuto un gesto, a dir poco. clamoroso!! Credo che sia stato l'unico giudice a rassegnare volontariamente le dimissioni ed a restituire il magico tesserino federale, quello che ha il potere di trasformare letteralmente le persone!! |
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01lug2019 ore22:05 |
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27giu2019 ore08:45 |
#salvailnido In certe occasioni mi sento orgoglioso della mia regione (Emilia Romagna): ho posto il quesito ad un dirigente circa la possibilità di applicare anche alla fauna autoctona il test tramite DNA per verificare la discendenza genetica (come si fa per gli uccelli in allegato A) del CITES) ed ho avuto la risposta praticamente in tempo reale. Ne pubblico uno spezzone: "Credo che la diffusione di una "proposta" di questo tipo sarebbe senz'altro opportuna e praticabile senza modifiche normative. Il compito della vigilanza sugli allevamenti non é in capo alla Regione ma alle polizie provinciali o ai carabinieri forestali e, (omissis) opportunamente stimolati e nell'ambito delle loro indagini, a qualcuno verrà voglia di farlo...". Amici e compagni vicini e lontani, da oggi in poi occhio alla penna!! Che pistola che sono, avevo la soluzione in mano e non l'avevo mica vista! Già oggi ci sono le condizioni per cui, soprattutto i carabinieri forestali (già esperti in questa procedura) in collaborazione con la polizia provinciale, possano entrarvi in allevamento e farvi il DNA sugli esemplari sospetti. Aspetto con ansia di pubblicare sul mio blog il primo caso del coglione che verrà beccato con questa procedura!! |
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26giu2019 ore11:20 |
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24giu2019 ore08:28 |
Sul portale FOI è stato pubblicato l'elenco degli psittaciformi con
relativo diametro degli anelli ed altre informazioni utili. (>>>) Ho notato che è radicalmente cambiato il metodo di inanellamento: fino ad ora la FOI proponeva un calibro a titolo indicativo ed attribuiva la responsabilità all'allevatore circa la scelta del diametro più adeguato. L'unica condizione era che l'anello non avrebbe dovuto sfilarsi dalla zampa neppure se sottoposto a leggera pressione. Oggi invece si propone uno o più diametri per ogni specie e/o sottospecie e si pretende che alle mostre non vengano ingabbiati esemplari portanti diametri superiori a quelli indicati, pena l'esclusione. Qualcuno mi ha telefonato incazzatissimo perchè i roseicollis vengono proposti con un diametro di anello massimo del 5,5 mm. quando in realtà molti vengono già inanellati con il 6 mm. Io però non me la sento di dare pollice verso alla nuova versione anche se a farne le spese saranno la salute e le zampe dei nostri becchistorti. L'esperienza sul campo ha dimostrato che (per varie ragioni che non voglio dire per non polemizzare come al solito) coloro che avrebbero dovuto verificare la condizione dell'inamovibilità non sono stati capaci di farlo. Evito di raccontarvi diversi casi accaduti nel corso dell'ultima stagione mostre ma é stata una cosa oscena! Con questo nuovo metodo viene enormemente semplificato il compito del giudice che dovrà solo verificare se il calibro dell'anello corrisponde a quello indicato. Punto. E' auspicabile che i furbastri che fino a ieri facevano i giochetti con gli anellini si trovino un po' più in difficoltà. |
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23giu2019 ore17:15 |
Ogni promessa é debito ... Su questa pagina (>>>) ho pubblicato la storia della CTN O&P Naturalmente chiunque abbia qualcosa da dire può inviarmi un messaggio che pubblicherò all'istante. |
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23giu2019 ore08:15 |
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20giu2019 ore09:05 |
E' meglio che non scriva nulla.... |
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19giu2019 ore15:00 |
Sul portale FOI è stato caricato il programma mostre 2019 (>>>) E' apprezzabile il rinnovamento effettuato con il filtro che permette di limitare la ricerca a quanto di interesse ed il dettaglio delle singole iniziative con relative locandine e classifiche. Per poterlo aprire basta cliccare sul titolo della mostra. |
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19giu2019 ore15:00 |
Questa mattina un mio amico ha ricevuto la visita (preannunciata) di tre
carabinieri forestali (in borghese) per il controllo di routine. Vi dico
subito che al termine dei lavori hanno redatto apposito verbale dal
quale non risultano infrazioni di alcun tipo. Il controllo tuttavia è
stato severo ed approfondito: si sono presentati con l'ultima denuncia
di nascita ed hanno controllato che tutti i pulli dichiarati fossero
presenti e regolari. Hanno poi prelevato a campione diversi esemplari di
varie specie e si sono annotati i marcaggi, quindi sono passati al
controllo degli stessi sia sul registro che sul documento di carico
(nascita o cessione). Hanno controllato tutte le annotazioni sul registro, in particolare la presenza degli estremi delle denuncie di nascita. Poi hanno chiesto una cosa non prevista da nessuna legge, ossia, gli anelli degli uccelli deceduti. Spero si trattasse di una battuta perchè è una baggianata, gli uccelli morti vanno annotati sul registro, se previsto, e come causa di uscita va indicato il codice "A". Per quelli in allegato A) oltre all'annotazione è fatto obbligo di presentare denuncia di morte all'ufficio CITES competente su apposito modulo. Se é compreso nella "lista dei 35" va buttato direttamente nel bidone dell'umido senza fare nulla. * * * * * In merito al post di ieri, un allevatore mi ha chiesto quali siano i dati indispensabili da scrivere sul documento di cessione. Tre, sono tre: l'ufficio CITES presso il quale é stata presentata la denuncia, il numero di protocollo e la relativa data. Sarebbe ancora meglio allegare alla cessione una fotocopia della denuncia di nascita. Attraverso queste informazioni i controllori possono verificare in tempo reale se é stata presentata regolare denuncia di nascita in cattività. |
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18giu2019 ore09:20 |
Ancora sul CITES - Ogni tanto vi rompo i cabasisi con
sto CITES ma a voi non ve ne frega assolutamente nulla, continuate a
fare cazzate come se niente fosse ... Datemi retta, state attenti, i
rischi sono davvero notevoli, assolutamente sproporzionati rispetto alla
gravità del reato, ma così è la Legge e la dobbiamo
rispettareeee!! In questi giorni i carabinieri forestali stanno facendo i programmati controlli di routine visitando e controllando un certo numero di allevamenti. Alcuni amici mi hanno chiesto un mio parere circa la regolarità di alcuni documenti di cessione ... Mi sono reso conto del livello di irresponsabilità che alberga anche in mezzo a noi allevatori. Ho visto un documento di cessione che riporta tutti gli estremi del marcaggio (FOI) e poi candidamente dichiara sotto che non è stata presentata denuncia di nascita perchè "esemplari nati in un paese esente da denuncia". Ne ho visto un'altro che riporta tutti gli estremi del marcaggio senza nessun riferimento alla denuncia di nascita salvo poi dichiarare che "è stata presentata denuncia di nascita presso il competente Ufficio CITES". (ma non è vero) So di un allevatore che non possiede nessuna posizione CITES ma rilascia documenti di cessione con dati interamente inventati. Mi fermo qui ... vi voglio solo ricordare che con i soldi di una sanzione potreste comprarvi l'auto nuova... |
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17giu2019 ore10:15 |
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15giu2019 ore12:00 |
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14giu2019 ore12:29 |
Uno degli amici più simpatici mi scrive: "....mezza Italia spera che
piova e qualcuno si augura che non piova più... " Tranquillo, non dirò assolutamente nulla di nuovo e tantomeno di sconvolgente, voglio solo raccontare come sono andate lo cose ... senza rancore per nessuno, ovviamente!! |
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14giu2019 ore12:29 | Una bruttissima notizia! Il simpatico pappagallo Kakapo rischia l'estinzione in natura (>>>) | ||||||
12giu2019 ore09:25 |
Ho appena ricevuto l'ennesima telefonata di un amico che mi chiede di
"riprendere in mano" la questione del giudici O&aP perchè, a suo dire,
da quando ho abbandonato questa pagina di cronaca (nera) non c'è più
informazione ed anche il mio blog è diventato meno attraente. Lo so bene che sto perdendo colpi e contatti, e me ne dispiace molto, non è una questione di non volere, é che proprio non sono più interessato ad un progetto finito, non ne ho più voglia, non mi stimola più. Ho promesso al mio amico che il primo giorno che pioverà (così avrò tempo) mi metterò alle tastiere e scriverò la storia della sezione giudici O&P che pubblicherò sul blog, solo come memoria storica, ma la partita é chiusa definitivamente, il PPS ci ha mandato a casa battendoci per 3 a 0!!! |
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12giu2019 ore08:45 |
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09giu2019 ore21:00 |
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07giu2019 ore22:10 |
Una brutta storia finita (abbastanza) bene. Dei miei parrocchetti monaci
e del suo nido ve ne ho già parlato nei post del
14e23apr2019. Ve ne riparlo ora per aggiornarvi sull'ultimo atto.
Siccome due novelli erano usciti dal nido già da una settimana, ed ero
certo che ce ne fosse dentro ancora almeno uno, ho aperto lo spioncino
ed ho cercato di allargare la fitta siepe di ramaglie per vedere
qualcosa. A quel punto ho sentito svolazzare nervosamente ... ho subito
immaginato che fosse rimasto impigliato in qualche cosa. Senza indugi ho preso le tenaglie ed ho tagliato i rami che ostruivano il passaggio. Non uno, bensì due pulli erano rimasti impigliati con le zampe in un pezzo di spago. Dopo un bel po' di lavoro e di ... beccate ... sono riuscito a liberarne uno. L'ho tirato fuori per togliere i fili che erano avvolti alla zampa poi l'ho rimesso nel nido con l'intenzione di prendere anche l'altro. Come ho aperto il pugno è volato verso di me infilando il buco che avevo prodotto nelle ramaglie. Si è alzato alto nel cielo ed è volato lontano finchè i miei occhi non sono più riusciti a seguirlo. E' stato il suo primo grande volo!! Considerato che non era ancora autosufficiente, che volando così lontano avrebbe perso l'orientamento e che non avrebbe più sentito il richiamo degli altri, mi sono messo subito il cuore in pace. Ho poi liberato l'altro che era in condizioni abbastanza gravi: il filo gli aveva strozzato la zampa da diverso tempo ed anche se non c'erano ancora segni di necrosi appariva segnata dal filo, gonfia ed arrossata. L'ho messo in voliera e dopo qualche capocciata nella rete si è messo tranquillo sorreggendosi su di una zampa sola (oggi va molto meglio). Mentre, verso sera, passavo vicino al volierone, con immenso stupore ho visto l'evaso svolazzare nei paraggi. Era riuscito incredibilmente a ritrovare la strada di casa. La giornata di oggi l'ho trascorsa a costruire trappole per cercare di catturare l'evaso ma il fatto che non sia ancora svezzato e quindi non attratto da nessun tipo di alimento ha reso l' impresa difficilissima. In pratica, seguiva la madre da sopra il tetto della voliera richiedendo sempre più disperatamente l'imbecco. Una scena troppo penosa! Oramai mi ero rassegnato rinviando ogni velleità a domani quando l'ho visto entrare in una piccola voliera posizionata a fianco del volierone ... L'ho preso e l'ho liberato con gli altri ... mi dispiace di non aver filmato l'incontro con la madre ... una roba davvero commovente. |
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06giu2019 ore13:55 |
Ciao Daniele, ...... ho visto che allevi anche i cardinalini, ti
volevo fare una domanda. Mi sono nati due cardinalini ma quando sono
usciti dal nido mi sono accorto che uno ha perso l'anellino. Come posso
fare? ......" Sono cazzi amari amico mio, ma molto amari!! Come tu sai il Cardinalino del Venezuela (Carduelis cucullata) essendo in pericolo di estinzione in natura é stato, giustamente, inserito nell'allegato I del CITES (allegato A), poi, siccome in cattività si riproduce con una certa facilità è stato spostato in allegato VIII reg. CEE 1808/2001 insieme al kakariki fronte rossa ed al dissimilis. Il predetto decreto stabilisce che la sola presenza dell'anello inamovibile sostituisce tutti gli obblighi previsti per gli esemplari inseriti in allegato A). Per maggiore chiarezza: se il cardinalino porta l'anello inamovibile non si deve fare nulla, neppure la denuncia di nascita, se invece ne é sprovvisto si devono seguire tutte le procedure previste per l'allegato A) Intanto dovresti microchipparlo poichè i soggetti in allegato A) devono essere assolutamente marcati poi dovresti presentare denuncia di nascita sul modello SCT1/A, con la probabilità di beccarti una sanzione per ritardata denuncia (oltre i 10 giorni dalla nascita). E' prassi che alla prima denuncia di nascita di esemplari in allegato A) i carabinieri-forestali ti vengano a fare i prelievi delle piume sia del soggetto denunciato che dei riproduttori per verificare la discendenza genetica. Se tutto risulterà corretto ti rilasceranno il famoso "CITES giallo". Se non cedi il soggetto oppure se lo cedi a titolo gratuito non sei obbligato a richiedere il Registro previsto per l'allegato A). Se sei intenzionato a regolarizzarlo, prima di compiere qualsiasi azione, ti consiglierei di recarti presso il tuo Ufficio CITES e di sottoporgli il caso, la buona fede si vede ad occhio nudo e sono anche cose che capitano frequentemente, nella peggiore delle ipotesi sarai sanzionato per il ritardo della denuncia. |
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05giu2019 ore16:40 |
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03giu2019 ore09:55 |
Il Birdwatching a casa mia ... Sempre di più mi diverto ad osservare il comportamento dei miei uccelli in un ambiente che assomigli il più possibile a quello naturale. Ogni giorno scopro qualche cosa di nuovo che mi era sfuggita in quello precedente. Oggi vi racconto qualche curiosità sui parrocchetti monaci e sui cardellini major. Il parrocchetto monaco è una specie particolarmente intelligente, dominante ed aggressiva, forse proprio per queste sue caratteristiche è riuscita in poco tempo a radicarsi sul nostro territorio scalzando tutte le altre specie. Io li ho presi perchè ho visto diversi alberi a Roma praticamente ricoperti da un'enorme fascina di sterpi dentro al quale avevano costruito tantissimi nidi. Mi sarebbe piaciuto vedere nel mio volierone una nidificazione simile. Pur avendo messo a disposizione il materiale necessario ed imbastito la fascina base, hanno scelto di nidificare dentro ad un nido chiuso e protetto dalle intemperie rivestendolo internamente con rami per evitare che vi si possa accedere. Tant'è che non ho potuto mettere gli anelli ai novelli e sarò costretto a microchipparli. Ancora non so quanti siano ... per ora ne ho visti 4 ma dovrebbe essercene ancora uno. In voliera convivono con altre specie (parrocchetti dal collare, port lincoln, conuri del sole, amazzone di Cuba, nigrigenis, lilianae) ma i P.M. le dominano tutte. Non aggrediscono per il piacere di farlo ma solo quando vengono disturbati i loro interessi, per esempio, quando stanno sulle mangiatoie non accettano nessuno nei paraggi, ed ora che sono usciti dal nido i novelli, pretendono attorno a loro una distanza di sicurezza di almeno un paio di metri, e guai a chi osa avvicinarsi. Insieme ai parrocchetti dal collare rappresentano una minaccia per le specie autoctone e qualche anno fa si temeva che fossero inseriti nella lista delle specie invasive e dannose stilata da una Commissione scientifica nell'ambito di una direttiva UE. Lo dico a malincuore ma penso proprio che si debbano prendere le misure opportune per contenerne una prevedibile proliferazione incontrollata. Sui cardellini major ho imparato un sacco di cose sul loro comportamento ma mi limito a riferirvi alcune curiosità relative alla parte alimentare. Da un nido sono usciti da una settimana 4 pulli per cui le mangiatoie sono sempre molto affollate. Quando somministro il menù del giorno fornisco sempre un mazzo di erbe, oltre ai semi, alle perle, ed al pastoncino. Entrambe le coppie prediligono le erbe (spighe di scagliola verdi, loietto, tarassaco, ortica con semi) prima di ogni altra cosa e nell'ordine che le ho elencate. In seconda battuta si indirizzano sugli altri alimenti senza particolari priorità. Ho notato però una cosa molto interessante: la coppia che imbecca i pulli alterna i semi o le perle/pastoncino con una provvista di grit, miscelato con sali minerali. Per cui l'alimento che viene rigurgitato nel becco del pullus risulta abbondantemente mescolato con il grit. Questo a conferma della tesi secondo cui il grit rappresenta una componente essenziale per agevolare il metabolismo nei giovani nati. Prova ne è che fuori dallo svezzamento dei novelli è un alimento poco apprezzato. |
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02giu2019 ore08:55 |
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30mag2019 ore20:25 |
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30mag2019 ore10:05 |
Gli yankee esportano democrazia in ogni parte del mondo e noi italiani esportiamo colà la cultura ornitologica!! Speriamo che il pistolero ossigenato non metta i dazi anche su quella!! |
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29mag2019 ore19:45 |
Un aggiornamento sui miei cardellini nostrani in natura. Da diversi
giorni non vedevo più il maschio stazionare nelle vicinanze del nido ed
ho pensato che avessero abbandonato tutto. Ho preso la scala per andare a controllare. Mentre salivo, la femmina, che stava covando, è volata via lasciandomi intravvedere 5 uova. Dopo essermi allontanato ha fatto prontamente ritorno alla cova. A questo punto la morte del maschio é divenuta una certezza e mi auguro che la femmina riesca ad allevare da sola i 5 pulli che presto nasceranno. Vorrei tanto poterla aiutare, domani proverò a mettere una mangiatoia piena di semi appesa alla rete di recinzione nelle vicinanze del nido ma temo che non servirà a nulla. |
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29mag2019 ore19:45 |
Commento: Mah!! |
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28mag2019 ore20:30 |
Per catturare uccelli in questo periodo bisogna
proprio essere dei delinquenti incalliti poiché significa
distruggere anche le relative nidiate!! La Guardia di Finanza, a Monfalcone, ha sequestrato 133 cardellini pare, su indicazione del CABS (una associazione antibracconaggio con sede a Bonn ma con rappresentanza anche in Italia) (>>>) Io sono moooolto prudente nel valutare questo tipo di notizie poiché non sempre corrispondono al vero, però in questo caso, a parte il valore attribuito ai soggetti catturati, che è esagerato (é più verosimile se si toglie uno zero ....), mi sembra che non ci sia nulla da obiettare, anzi in un caso come questo servirebbero davvero punizioni esemplari!! |
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27mag2019 ore10:20 |
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25mag2019 ore08:55 | Eccovi le classifiche di Colorado (>>>) | ||||||
23mag2019 ore21:35 |
Domenica 26 maggio ci vediamo a Reggemilia presso la sede della SOR in
Via F.lli Manfredi 57/3 dove si svolgerà la ormai classica mostra di
Ondulati (Colorado).
(>>>) Ci sarà anche la mostra-scambio, per fortuna non di soli ondulati. ed una discreta presenza di commercianti del settore. La manifestazione si concluderà con la tradizionale abbuffata reggiana (gnocco fritto, salumi e lambrusco) |
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21mag2019 ore09:30 |
"ciao Daniele, contavo di incontrarti sabato all'incontro con il
CITES di Vicenza ma non c'eri. Mi piacerebbe conoscere il tuo parere su
questo incontro (omissis) " Ciao carissimo, avevo messo in conto di venire, ma imprevisti me l'hanno impedito. Su quella iniziativa esprimo un giudizio molto positivo e perciò vanno ringraziati gli organizzatori ed in particolare i carabinieri forestali di Vicenza per la loro disponibilità. Non è stato detto nulla di nuovo (perchè nulla di nuovo c'è ... purtroppo) ma il fatto che ogni allevatore abbia avuto le risposte ai propri quesiti ed in forma pubblica é una cosa molto importante. In ogni caso i problemi di fondo restano tutti lì e nessuno si pone neppure il dubbio di come affrontarli. Il primo problema è che manca il comando centrale della sezione CITES nell'ambito dell'arma dei carabinieri, perciò ogni sede territoriale si arrangia in totale anarchia imponendo comportamenti agli allevatori dei più disparati e stravaganti. A parte Vicenza e Forlì (dove il clima è cambiato da quando i forestali sono diventati carabinieri), dove il caso ha voluto che capitassero operatori competenti, per il resto è buio pesto. L'altro gravissimo endemico problema è rappresentato dal totale menefreghismo della FOI su queste problematiche. Non ci sono mai stati grandissimi contatti con gli Enti e i Ministeri competenti ma attualmente siamo a zero, anzi, sotto zero!! |
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20mag2019 ore08:45 |
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15mag2019 ore09:50 |
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14mag2019 ore20:40 |
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12mag2019 ore09:50 |
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11mag2019 ore19:03 |
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10mag2019 ore18:35 |
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10mag2019 ore09:10 |
Sulla bacheca di Roberto Garavaglia ho trovato
questo interessante intervento che credo debba essere apprezzato e
sostenuto da tutti gli allevatori d'Italia:
Ministero dell'Ambiente - Una buona notizia! Illeciti contro gli uccelli
selvatici: report sul piano d'azione italiano "L'Italia è il primo Paese del Mediterraneo
ad adottare piano d’azione”. Così il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa
al meeting sul bracconaggio degli uccelli. Si apre oggi presso la tenuta presidenziale
di Castel Porziano il meeting internazionale sul bracconaggio degli
uccelli, un fenomeno che interessa particolarmente i Paesi del
Mediterraneo. Lo rende noto il Ministero dell'Ambiente. Durante
l’incontro - da oggi fino al 10 maggio 2019- si discuterà in via
prioritaria del prolungamento del Piano d’azione di Tunisi (2013-2020)
sviluppato contro il bracconaggio dalla Convenzione di Berna (sulla
conservazione della vita selvatica in Europa) e dalla Convenzione di
Bonn (sulle specie migratrici). “Due giorni fa il rapporto sulla biodiversità
pubblicato dall’ONU ha lanciato l’allarme sull’enorme perdita di specie
a causa dell’impatto umano" ricorda il Ministro dell'Ambiente Sergio
Costa.Un milione di specie sono a rischio di estinzione, "più che in
ogni altro momento nella storia umana"- spiega. Il Piano d’azione Nazionale per il contrasto sugli illeciti contro gli uccelli selvatici prevede 32 azioni, ripartite in cinque aree di intervento: contrasto diretto (11), contrasto indiretto (9), prevenzione (5), monitoraggio (5) e cabina di regia (2). Particolare rilevanza assumono l’impegno a un maggiore coordinamento degli interventi, in particolare nei sette black-spot individuati per la particolare concentrazione di atti di bracconaggio, il rafforzamento dei controlli da parte dei Carabinieri Forestali e dei Corpi di Polizia Provinciali, un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. |
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09mag2019 ore08:55 |
Applausi ai Carabinieri forestali che hanno effettuato questo intervento
(>>>) Leggo nell'articolo che i carabinieri hanno fermato l'auto per un normale controllo ed avendo rinvenuto a bordo degli uccelli hanno richiesto l'intervento dei carabinieri-forestali, esperti nella materia. Mi è venuto in mente un fatto che mi è capitato in Olanda e che potrebbe essere di insegnamento alle forze dell'ordine autoctone. Nel parcheggio di un supermercato aprimmo il portellone del furgoncino per dare aria ai pappagalli che stavamo trasportando. Qualcuno indispettito dal fatto che trasportavamo uccelli, o forse dall'aspetto poco rassicurante dei miei tre soliti compagni di viaggio, fece intervenire una pattuglia di polizia. I tre poliziotti, con il cellulare, scattarono una serie di foto ai pappagalli, agli anelli ed ai documenti e li inviarono in centrale all'ornitologo esperto affinchè verificasse se fosse tutto corretto. Dopo pochi minuti ci dissero che dalla centrale gli avevano confermato che era tutto regolare... In questo tipo di procedura si può rilevare la tempestività. l'efficienza, la competenza ed i costi contenuti. Chissà se anche gli amministratori del nostro paese un giorno o l'altro avranno l'umiltà di scopiazzare le cose fatte bene... |
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09mag2019 ore08:55 |
Ogni tanto qualche buona notizia ... Grazie Matteo.
Buongiorno Daniele,
rinnovo i complimenti per il blog, sempre interessante, e scrivo
per comunicarti una bella notizia:
ho visto su un gruppo facebook che un paio di giorni fa sono
stati ritrovati alcuni dei pappagalli di Aniello Iovino, non tutti
ma 26 coppie su 35 e molti pulli... alcuni non sono in buone
condizioni ma almeno è qualcosa.
Vai alla pagina facebook "Allevamento pappagalli Giardini Donna
Lucrezia"
Buona giornata,
Matteo
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06mag2019 ore18:10 |
I lettori del mio blog apprezzano lo sforzo che sto compiendo per
mantenerlo vivo ma mi accusano di essere diventato disgustosamente
"buonista". Per dimostrare loro che sono ancora reattivo (se opportunamente stimolato) comincio con il rompere i cojoni (come dicono i romani) ai gemelli del diritto, ma soprattutto, del rovescio. In passato, quando i vertici della FOI perseguivano l'obiettivo di migliorare il livello tecnico dei giudici O&P, organizzavano corsi di formazione, denominati "Masters", dove gli stessi partecipanti concorrevano (giustamente, a mio parere) con il 40% delle spese di viaggio e con l'intero costo del vitto. In compenso gli fu promesso che, a fine corso, a quelli meritevoli gli sarebbe stato consegnato un bel Certificato attestante la partecipazione allo stesso Masters. I tempi sono poi cambiati e sono cambiate pure le priorità, l'obiettivo della crescita tecnica é stato accantonato e sostituito dal sempre attuale "volémose bene e démose una bella pacca su la spalla" e il tutto é passato in cavalleria. Comunque, state tranquilli perchè ho già chiesto ad un amico grafico la cortesia di predisporre le pergamene personalizzate che il mio blog, violentando il proprio budget, vi farà dono. |
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06mag2019 ore09:50 |
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06mag2019 ore09:50 | |||||||
05mag2019 ore20:30 |
E' da oggi pomeriggio che nel ravennate piove copiosamente con un forte
vento proveniente da nord-est che ha abbassato le temperature di diversi
gradi. Il termometro esterno di casa mia indica 6°. In questo periodo gli alberi stanno arricchendo la chioma per cui, pur avendo rami molto elastici, patiscono tantissimo il vento. Per ora le mie voliere, con relativi ospiti, sembra che non abbiano subito danni visibili anche se le conseguenze di sbalzi di temperatura così elevati si manifesteranno nei futuri comportamenti, trovandoci ora in pieno periodo di cove. Sono terribilmente dispiaciuto per tutti quei nidi che erano stati costruiti sugli alberi poiché quasi nessuno di loro sarà stato risparmiato dalla furia del vento che avrà sbattuto per terra uova e piccoli. |
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04mag2019 ore16:25 |
Che tristezza! Quasi ogni volta quando vado a trovare i miei nipoti mi
capita di rivedere sui rami di qualche pino "Piero" ed i suoi genitori.
Se non vi ricordate la storia della tortora comune che abbiamo salvato
dalle gazze e poi rimesso in libertà andate alla notizia del 12ago2018.
Quest'anno per ben due volte i suoi genitori hanno fatto il nido per poi vederselo puntualmente devastato dalle gazze!! Ho deciso che condurrò una mia personale battaglia per ridimensionare il numero delle gazze in quella zona ed avrei bisogno di qualche consiglio tecnico per confezionare una gabbia-trappola efficace, oppure dove posso comprarla... Grazie |
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03mag2019 ore18:10 |
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02mag2019 ore09:20 |
Sul Corriere Ornitologico dell'AOT ho letto, tra gli altri, due
bellissimi articoli, uno sul Birdfeeding (alimentazione degli
uccelli) del Dr. Urzì e l'altro sul Birdwatching (osservazione
degli uccelli) di Gianni Matranga. Condivido moltissimo i suggerimenti proposti dagli autori, credo anch'io che dall'osservazione, e magari anche dalla fotografia, degli uccelli in natura si possa trarre grande piacere. Ogni tanto anch'io faccio qualche puntatina nell'Oasi di Punte Alberete (una valle laterale alla SS Romea all'altezza di Marina Romea) dove è possibile osservare una ampia gamma di uccelli acquatici dalle comode postazioni disseminate lungo il percorso. Proprio in questo periodo si vedono le cucciolate di anatroccoli che seguono le madri con comportamenti davvero simpatici. Il mio stesso aviario l'ho ristrutturato adottando una filosofia che cerca di imitare l'ambiente naturale e trascorro ore incollato allo spioncino per fare birdwatching con i miei uccelli. Vorrei però aggiungere una considerazione al concetto di osservazione ... per esempio, se ci si pone l'obiettivo della riproduzione non basta guardare per la sola delizia degli occhi, ma diventa indispensabile interpretare i comportamenti, riuscire a comprendere il motivo per cui quell'uccello si comporta in quel determinato modo e non come vorremmo noi. Trovo questa tipologia di allevamento veramente appagante e formativa e la consiglio a tutti coloro che possono godere di un certo spazio disponibile. |
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01mag2019 ore18:22 |
Il post qui sotto era volutamente provocatorio e molti amici hanno
reagito immediatamente. Lo so che singolarmente presi sono molti gli
allevatori arrabbiati con la FOI, ma questo malessere individuale non
riesce a trovare uno sbocco collettivo e resta, totalmente inoffensivo,
rinchiuso nella "pancia" del singolo. Ciò che ho detto sotto é vero. La sede assembleare è il luogo per eccellenza nel quale vengono evidenziate le problematiche che stanno alla base, ma dall'andamento dell'ultima assise (a parte l' ABC di Bologna che è stata completamente isolata) non si direbbe proprio che siano emersi segnali di malcontento, anzi. Faccio finta di cadere dal pero ma conosco benissimo le caratteristiche ed i limiti di noi allevatori: l'individualismo e gli interessi personali vengono prima dell'interesse più generale ed è estremamente difficile riuscire a costruire il "gruppo". Lo so per esperienza, una decina di anni fa riuscimmo a compiere un vero e proprio miracolo, riunimmo attorno ad un tavolo, per discutere dei problemi del nostro settore, ben 27 allevatori, vedere per credere ... (>>>). Ma erano altri tempi, oggi purtroppo le telefonate ed i messaggi che ricevo mi confermano che si continua a ragionare sempre di più in termini individuali: molti arrivano persino ad ipotizzare la chiusura del proprio aviario ma nessuno pensa di mettersi in gioco per organizzare il malcontento. Io che ho avuto la fortuna di essere colpito dalla "nausea da mostre" e provo il mio piacere ad allevare in modo strano, posso permettermi di osservare il campo, dal mio blog, con un certo distacco. |
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29apr2019 ore20:40 |
"Caro Daniele. Spiace che hai liquidato la questione anelli in modo così sbrigativo, quando, invece, è una questione cruciale: hai scritto che nessuno ci obbliga a prendere per forza gli anelli FOI. E’ vero in parte, dato che in Italia la sola FOI è riconosciuta come Federazione in ambito COM, quindi, o hai gli anelli della FOI, o al mondiale non puoi partecipare, così come a tutte le altre mostre organizzate dalla FOI. Non è cosa da poco per chi, contrariamente a te, ama partecipare alle mostre. " Oggi ho ricevuto un paio di contestazioni sul modo con il quale ho liquidato la questione degli anelli come da frase sopra riportata. Sono pienamente d'accordo con le affermazioni in essa contenute ma per quanto mi riguarda devo ammettere di aver esaurito tutte le mie riserve belliche. Quando un allevatore, proprio per effetto del monopolio FOI, paga quote associative più che doppie rispetto a tutto il mondo, paga gli anelli a peso d'oro, e da quest'anno mi dicono che in qualche mostra nazionale si pagheranno 6,5 eurini per ogni soggetto ingabbiato, poi manda a Chianciano il presidente della propria associazione ad applaudire un gruppo dirigente che presenta un bilancio con 190.000 €. di utile, soldi che lui stesso si è tolto dalle tasche, credo ci sia poco da dire. Se poi aggiungo che si pensa di aumentare ulteriormente il prezzo degli anelli ancor prima di rinnovare il contratto con il fornitore (che in base ai miei conti ed alle mie informazioni dovrebbero diminuire), é sicuramente meglio tacere!! Infine, se chiedo in giro quante cordate si presenteranno alle prossime elezioni per tentare di mandare a casa questo gruppo dirigente e mi si risponde: "nessuna" ... Beh! allora significa che i problemi ce li ho io e non gli allevatori della FOI!! |
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29apr2019 ore07:44 |
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28apr2019 ore20:00 |
Su questa pagina potrete leggere un mio intervento pubblicato sul
Corriere Ornitologico edito dalla AOT di Palermo (>>>) Tratta della legislazione relativa alla tenuta della fauna autoctona. Ho fatto una raccolta di quasi tutte le normative regionali e ci terrei molto a mantenerla aggiornata con gli aggiornamenti che eventualmente mi fossero sfuggiti. Ringrazio fin da ora chiunque mi darà una mano. |
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24apr2019 ore10:30 |
Ciao Daniele, ho letto anche io l'interessante articolo di Focus sulla scomparsa dei passeri e pur trovandomi in accordo vorrei aggiungere qualcosa che ho notato sul campo. Quando ero bambino, 50 anni fa, i passeri facevano i loro nidi nei fienili tra il fieno e la paglia ammassati, poi con l'avvento delle balle, notai che nidificavano negli interstizi tra una balla e l'altra. Ricordo ancora quando perdevo pomeriggi interi ad osservarli nel loro andirivieni al nido e quanti nidi dismessi si trovavano durante i mesi invernali mentre le balle di Fieno e Paglia venivano tolte dai fienili per essere utilizzate nelle stalle. Gli stessi fienili erano rifugio invernale per i passeri che per cibarsi affollavano i pollai. Oggi tutto questo non c'é più; niente fienili per svernare o per nidificare, niente pollai da razziare; le Rotoballe sono conservate sotto enormi teloni che ne impediscono o ne limitano fortemente l'accesso. Nei confronti degli Storni credo che il problema non ci sia. Da noi gli Storni nidificano sotto i coppi (ho il tetto della torre pieno), mentre i passeri non hanno la forza per sollevarli, lo Storno si. Gli storni sono insettivori e frugivori (vedi i danni all'uva in maturazione), ma in pratica mangiano quello che trovano (ho visto Storni banchettare con una Nutria morta). I Passeri sono perlopiù granivori; cibandosi parzialmente di insetti nella fase di allevamento dei piccoli, ma dalle mie parti con le bonifiche gli insetti non mancano (vedi il passaggio dei Gruccioni che stanziano da noi almeno 10 giorni, vedi l'Upupa che da noi nidifica, vedi i Merli che da noi abbondano ecc.) senza dimenticare i Pipistrelli. I gatti ci sono sempre stati e sempre ci saranno; anzi una volta si dovevano arrangiare per nutrirsi, oggi non mancano crocchette o altro. Piuttosto vi è una mancanza di piante (vedi i lunghi filari di Viti alternate agli alberi di sostegno che una volta abbondavano mentre ora sono sostituiti da piloni in cemento), Pioppi, Querce, Frassini se ne vedono sempre meno e quelli potrebbero essere un buon rifugio. Da noi vi sono alcune colonie di Passeri; una vicino a casa mia presso il boschetto dell'Acquedotto, l'altra in Paese intrufolata fra le siepi di Piracanta e una presso un vecchio casolare con il fienile pieno di vecchie balle ammuffite. Salutoni Gio Caro Giovanni, ti ringrazio per la tua lettera-ricordi che mi ha riportato indietro almeno di mezzo secolo, quando il rapporto con la natura, e con gli uccelli in particolare, faceva parte del vivere quotidiano. Ciò che dici é assolutamente vero, solo chi come noi ha vissuto l'evoluzione delle tecniche agricole può rendersi conto di quanto siano state sfigurate le nostre campagne! Ricordo i lunghi filari di viti sorretti prevalentemente da olmi ai quali si appoggiavano pali, di noce o castagno, (in romagnolo... i canò da vit) per allargare verso l'esterno il vitigno. Rappresentavano il luogo di nidificazione per tantissime specie di uccelli: ricordo bene che l'averla piccola (è farlòt) nidificava all'esterno del filare con nidi grossi come cappelli da prete che si vedevano da lontano un miglio. Inoltre mentre la femmina covava, il maschio se ne stava appollaiato nei pressi del nido, quasi per proteggerlo. Era invece difficilissimo trovare il nido del passero d'Italia (e pasaròt) perchè prediligeva i buchi degli olmi e per questa ragione, a mio parere, è stata una delle specie che ha risentito meno di altre delle aggressioni dei predatori. |
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23apr2019 ore08:15 |
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23apr2019 ore08:15 |
Ho trovato su Focus un interessante servizio sulla
scomparsa del Passero d'Italia (>>>). Ricordo da bambino che nella mia zona (Romagna) c'erano praticamente solo di quelli, oltre a pochissimi esemplari di Passero domestico. L'autore del servizio attribuisce una delle cause della scomparsa al possibile avvelenamento determinato dagli insetti avvelenati di cui si cibano nel periodo dell'imbecco dei pulli. Io non ne sono tanto convinto, credo piuttosto che la colpa sia da imputarsi alle mutate tecniche agricole che hanno alterato i processi colturali di moltissime piante. Ricordo che quando i contadini seminavano il grano (di cui i passeri ne sono ghiotti) i campi si riempivano di passeri che razzolavano alla ricerca dei semi appena piantati. Ricordo pure che quei semi avevano il colore naturale, ora invece sono di tutti i colori (rossi, blu, verdi) perchè prima di essere messi a dimora vengono trattati con insetticidi ed anticrittogamici. Ricordo anche che qualche tempo fa collocai una vaschetta con semi di grano avvelenati per i topi in prossimità di una voliera ignorando il fatto che i topi portano in giro i semi ... Lo imparai qualche giorno dopo allorché trovai due nigrigenis morti avvelenati. Ecco secondo me i Passeri d'Italia hanno fatto la fine di quei nigrigenis. |
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21apr2019 ore14:10 |
A proposito dell'equazione "gabbia = galera" tanto
amata dagli animalardi vi voglio raccontare questa: in una voliera lunga
4 m., alta 2 m. e larga 1 m. ci ho messo dentro due coppie di cardellini
major dopo aver svernato nelle rispettive volierette da 120 cm. per
affiatare e consolidare la convivenza. Il maschio ancestrale si è subito invaghito dell'altra femmina ed é successo un gran casino. Era un litigio continuo. Allora ho attaccato nella voliera una gabbia da 120 cm. e gli ho messo dentro il "Capone" (maschio Agata bellissimo) con la femmina ripudiata. Dopo una decina di giorni ho provato ad aprire la gabbia, lasciando le sportello aperto, per vedere cosa sarebbe successo. Per fortuna i bollenti spiriti del maschio ancestrale si sono acquetati e la pace è tornata a regnare sovrana... Però ho notato un comportamento della coppia che avevo rinchiuso in gabbia che mi ha lasciato basito ... per mangiare, e non solo, ritorna dentro!! La morale: pur avendo a disposizione la libertà, praticamente, (una voliera di 8 mc. ottimamente piantumata) per alimentarsi scelgono di rifugiarsi dentro la loro gabbia perchè la considerano, non una galera come gli animalardi, bensì la loro casa che gli offre protezione e cibo. |
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20apr2019 ore14:48 |
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20apr2019 ore08:10 |
Pubblico un quesito che mi ha sottoposto un allevatore perchè potrebbe
essere di interesse generale. Domanda: come faccio
a presentare la denuncia di nascita per pappagalli in allegato B) CITES
se ho intenzione di non inanellare ma di mettere il microchip e se
l'Ufficio della forestale pretende il numero del marcaggio? Gli operatori del tuo Ufficio CITES di riferimento non conoscono la Legge! In Italia (uno dei pochi paesi al mondo) non è obbligatorio, per gli esemplari compresi in allegato B), mettere l'anello per cui il problema non esiste. Ti racconto la mia esperienza. La mia coppia di Psittacula derbyana, due anni orsono, mi ha lasciato morire 4 pulli per il fatto che li avevo inanellati, perciò anno scorso non ho messo l'anello ma li ho fatti microchippare. Ho presentato regolarmente la denuncia di nascita entro i 10 giorni come previsto e, per sola cortesia, ma potevo anche evitarlo, in sostituzione del numero di marcaggio ho scritto "microchip". L'ufficio di Forlì, che conosce bene la Legge, mi ha regolarmente rilasciato il relativo certificato senza fare storie. Quando i novelli sono divenuti autosufficienti li ho portati da un veterinario che gli ha applicato il microchip (piccolissimo, con una apposita siringa) con relativo anello amovibile di sessaggio. Nel momento in cui li ho ceduti, sul documento di cessione ho indicato luogo, data e numero di protocollo dell'avvenuta denuncia (ancora meglio allegare una copia della denuncia di nascita) applicando pure l'etichetta relativa al numero del microchip. Mi sento in una botte di ferro!! |
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19apr2019 ore09:45 |
Più passa il tempo e più divento "orso"!! Saranno le conseguenze
dell'età che avanza ma mi sento sempre di più in sintonia con i miei
cani e i miei uccelli e sempre di meno con il "mondo intero"... Lo so, la cosa non è bella, la socialità é un aspetto importante della vita che andrebbe vissuta intensamente, ma non ci posso fare nulla. Anche il mio blog ne risente e, come avrete notato, lo trascuro anche troppo ma spesso non trovo la voglia neppure di accendere il computer. Mi piacerebbe raccontarvi dei miei uccelli, ma sono sicuro che la cosa interessa un numero limitato di amici, e dai fatti più generali non sono più attratto. L'altro giorno ho ricevuto una telefonata di un allevatore di Gela che mi chiedeva alcuni consigli e mi diceva di avermi conosciuto attraverso il mio blog e che ne condivide il taglio ... Ecco, queste cose mi aiutano molto a non perdere il filo ... anche voi datemi una mano però ... se vi passa sotto mano qualche notizia interessate inviatemela che la pubblico.... |
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14apr2019 ore17:50 |
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11apr2019 ore09:10 |
Il Gran Galà dei Pappagalli ha organizzato con i funzionari dell'Ufficio
CITES di Vicenza un incontro con gli allevatori interessati sulle
problematiche relative alla normativa CITES. Tale incontro si terrà
sabato 18 maggio alle ore 16,30 in Fontana di Villorba (TV) Vicolo
Mazzini, 4. Per fortuna che qualcuno ogni tanto rammenta ai dirigenti della FOI che su tutto il territorio nazionale è ancora vigente la normativa CITES, anche se non gliene può fregar di meno come è sempre successo. Colgo l'occasione per chiedere se esiste qualcuno fra i vari caporioni che sia stato incaricato di curare le relazioni con gli Enti pubblici sui temi inerenti le Leggi che interessano il nostro settore. E se esiste, a che punto sta l'agenda dei lavori ... Ricordo che una volta qualcuno immaginava anche per l'Italia l'adozione dell'anello inamovibile (per l'allegato B) come prova di nascita in cattività ... Mah ... è meglio che vada a fare i nidi per i miei basettini, va là! |
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09apr2019 ore12:28 |
Uno stringato resoconto sui lavori dell'assemblea FOI di
Chianciano. Erano presenti il 58% delle associazioni aventi
diritto al voto, il bilancio 2018 ed il budget 2019 sono stati approvati
con una vera e propria standing ovation (qualcuno è ricorso alle cure
dei sanitari per lenire il dolore alle mani in seguito agli smodati e
prolungati applausi) e sono state approvate le variazioni allo statuto
inerenti alla mutata normativa delle ONLUS. E' stata messa ai voti la mozione di sfiducia nei confronti del presidente FOI presentata dall' associazione bolognese (ABC) ed è stata respinta con l'unanimità dei votanti ad eccezione del solo voto contrario dell' ABC e di quattro astenuti (di cui uno per errore, la mia associazione che aveva delegato altri) |
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08apr2019 ore20:20 |
Sinceramente a me interessa abbastanza poco conoscere le scontate
conclusioni dell'assemblea di bilancio FOI tenutasi a Chianciano Terme
domenica 7 aprile, tuttavia diversi amici mi hanno chiesto di informarli
su quanto sia accaduto. Se qualche buon anima presente colà, fosse così gentile da raccontarmi qualcosa ve la girerei immediatamente... |
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08apr2019 ore10:58 |
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07apr2019 ore10:25 |
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06apr2019 ore16:00 |
Vi giro pari pari la risposta pervenutami in merito al mio invito di ieri. Suggerisco alla Juventus di mettere più attenzione nella selezione della propria tifoseria... NB: Volevo informare Andrea che ho bloccato il suo indirizzo e-mail dalla mia rubrica. |
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06apr2019 ore00:28 |
Persino Dario Loreti, che ringrazio, partecipa per dare
lustro al mio blog con un puntuale intervento sull'argomento del giorno.
Il suo eccellente lavoro lo potrete leggere in fondo alla pagina
seguente (>>>). Leggendolo mi sono reso conto che ho fatto una cazzata ... non avrei dovuto pubblicare un intervento anonimo, quello dell'ondulato di esposizione. Ho dato per scontato che dietro allo "staff dell'ondulato di colore" ci fosse un gruppo di allevatori ed invece sono andato a verificare sul sito ufficiale ma di nomi non ho trovato traccia. Questo é il sito (>>>). Sono certo però che l'autore dell'intervento ci metterà la firma. |
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05apr2019 ore17:05 |
Mi è pervenuto un intervento a firma dell' Ondulato di Esposizione che
pubblico in fondo a questa pagina (>>>) anche
se non mi piace e non ne condivido i contenuti. Mi sembra che sia andato completamente fuori tema rispetto all'esperienza esposta da Agostino il quale intendeva dimostrare una sola cosa: che anche con l'Ondulato Inglese é possibile operare una selezione finalizzata al rafforzamento fisico-strutturale. Punto. Lo stesso Fogliati nel suo intervento ha ammesso che i suoi primi riproduttori li ha acquistati da un allevatore il cui metodo di allevamento si avvicinava molto a quello proposto da Agostino, perchè da bravo allevatore qual é, sa bene che per passare alla fase due, ossia, alla selezione del fenotipo, è molto importante lavorare su uccelli sani e resistenti. |
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04apr2019 ore20:30 |
Anche Giovanni Fogliati mi ha fatto pervenire un suo intervento sugli
ondulati inglesi provocato da quello di Agostino. Lo ringrazio per il
suo immancabile e qualificato contributo. Lo potrete leggere in fondo a
questa pagina (>>>) In questo preciso istante mi é arrivato un messaggio con l'elenco dei giudici, con specializzazione ondulati, che giudicheranno a Colorado. La mia reazione?: basito!! |
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02apr2019 ore14:25 |
Ringrazio l'amico Agostino Culletta per l'interessante contributo che mi
ha trasmesso in merito alla sua esperienza di allevamento con gli
ondulati inglesi. Siccome ritengo rappresenti un importante stimolo alla riflessione per molti allevatori di ondulati gli ho riservato una pagina apposita. Se lo volete leggere andate qui (>>>) Ovviamente il mio blog è sempre aperto ed ospitale per eventuali altri contributi.... |
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31mar2019 ore16:45 |
Amico mio, so bene quanti rospi stai ingoiando ... e quanti ne dovrai
ancora mandare giù. Finché servivi e facevi comodo eri stimato e riverito, ora che sei diventato "obsoleto" vieni ignorato ed emarginato!! Tu fai fatica ad accettare questa cosa perchè sei un "buono", ma queste sono le regole di questa nostra nuova società: quel che conta é arrivare, il come è solo un particolare, un ininfluente dettaglio... Presto passo a trovarti.... |
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30mar2019 ore15:40 |
Aiuto! il mio blog è stato invaso dagli
"ondulisti"! Il post qui sotto mi ha procurato tre messaggi nel giro di
pochi minuti; uno dal Piemonte, uno da Roma ed un interessante
contributo di Giovanni Fogliati che pubblico di seguito: Ciao Daniele, interessante il tuo post della discussione avuta con Agostino sugli Ondulati; in effetti in questi ultimi 15 anni si è avuto uno sviluppo delle dimensioni e del piumaggio non indifferente, però da parte di alcuni allevatori si è avuta la percezione che la selezione non deve essere solo mirata alla taglia, ma anche alla resistenza alle malattie, alla fertilità, alla longevità e alla capacità allevatoria. Certo, gli Ondulati attuali hanno bisogno di maggiori proteine in virtù della loro taglia che non è proprio naturale, ma mentre per alcuni la somministrazione proteica si avvale dell'industria chimica e farmaceutica, per altri la svolta naturista è stata una scelta ponderata. Personalmente io sono tra i secondi avendo radiato da almeno 15 anni ogni prodotto chimico industriale e... con ottimi risultati. Il pastoncino me lo preparo io da almeno 30 anni utilizzando almeno una ventina di ingredienti: Biscotti sbriciolati, fette biscottate sbriciolate, Germe di Grano, Farina di Ceci, Farina di Lupini, Farina di Cocco, Farina di Krill, Farina di Pesce, Farina di Riso, Fiocchi di Avena, Sali minerali, Un composto sfarinato di erbe e spezie di mia concezione composto da 7 erbe e spezie, Miele, Lievito di birra secco. I blocchi minerali me li preparo io perchè so cosa c'é dentro (e mi costano molto meno), Nell'acqua uso come additivo una miscela in parti uguali di Melassa e Aceto di Mele (un cucchiaio per litro) e dò tanta frutta e tanta verdura oltre alle immancabili spighe di Panico. Ogni settimana dò una linguetta per gabbia di Fonio e un tozzo di pane secco. I miei animali sono decisamente migliorati... più grossi, più piumati, più fertili, più robusti e più bravi ad allevare. Lavorano bene anche i Gigantoni tutta piuma, però ho fatto una selezione spietata per diversi anni ed ora ne sono contento. Salutoni Giovanni |
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29mar2019 ore19:45 |
Oggi mi sono fatto una bella discussione con Agostino Culletta in merito
agli ondulati inglesi. Sostiene che da un paio di anni sta facendo una
selezione della specie finalizzata non tanto alla correzione del
fenotipo quanto al rafforzamento della struttura fisica. A suo dire ha già raggiunto risultati apprezzabili. I pochi allevatori di questa specie sanno bene quanto sia difficile riprodurli, proprio per la loro debolezza fisica, e sono costretti a fare ricorso a massicce dosi di proteine per tenerli in piedi. Ho chiesto ad Ago di buttare giù qualche riga sulla sua esperienza perchè sono convinto che possa interessare a molti. Mi ha promesso che lo farà ... aspettiamo con ansia ... |
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28mar2019 ore21:25 |
Nel nostro mondo piumoso ci sono un po' di allevatori e commercianti
abbastanza onesti ma ci sono anche dei veri e propri banditi che per due
soldi farebbero qualsiasi cosa... Sentita questa. Un amico mi telefona per chiedermi a chi debba rivolgersi per sessare una amazzone di 4 anni (acquistata per femmina) con tanto di certificato di sessaggio riportante correttamente il numero del marcaggio. Il comportamento però é palesemente da maschio!! Faccio presente, per coloro che non sono esperti di becchistorti, che le amazzoni femmine, pronte per la riproduzione, sono praticamente introvabili. Spulciando con attenzione il certificato di sessaggio, il mio amico si é accorto che la data di emissione dello stesso risale ad appena un mese prima della cessione ... ... e uno tiene in casa un amazzone per quattro anni e poi la sessa tramite DNA un mese prima di cederla? Direi che la cosa è assolutamente improbabile ... è più verosimile che il furbastro di turno abbia preso qualche piuma da una femmina accertata e l'abbia inserita nella bustina riportante i numeri di anello del maschietto... Il mio amico non vuole fare casino e mi ha pregato di non fare nomi ... ma mi prudono le dita... vedrò se riuscirò a convincerlo perchè gente del genere dovrebbe sparire dal nostro mondo ... |
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25mar2019 ore20:05 |
Ho promesso che avrei scritto qualcosa sul bilancio FOI 2018 e mi tocca
farlo, ma non ne avrei proprio voglia... me ne frega sempre di meno ...
Inizio col dire che una buona parte dell'utile di 196 mila €. proviene da fatti straordinari (utile di Cesena, fondi utilizzati e non ricostituiti, etc. etc.) e poi mi viene da rammentare che F.O.I. non significa Finanziaria Operante in Italia, il cui obiettivo potrebbe essere quello di garantire la rendita più elevata possibile ai sottoscrittori delle quote, ma é una Federazione di allevatori amatoriali il cui scopo é quello di assicurare servizi di qualità a costi contenuti e soprattutto di garantire la tenuta e lo sviluppo del settore. In quanto ai servizi ... soprattutto gli allevatori di uccelli in CITES e di fauna autoctona protetta, credo che possano considerarsi ampiamente insoddisfatti, ma anche sotto l'aspetto economico le cose non sono andate molto meglio: chi come me si auspicava una consiste riduzione dei costi per gli allevatori e per le loro associazioni ha dovuto prendere atto che si è andati per il verso opposto. Infatti l'aumento del costo degli anellini di 5 centesimi ha assicurato un maggiore introito annuo alla Federazione per un centinaio di migliaia di eurini, ipotizzando che si stampino all'incirca 2 milioni di anelli. Avevo fatto campagna elettorale sostenendo gli attuali amministratori ma sinceramente mi aspettavo tutta un'altra cosa ... va beh ... sbagliando si impara ... vorrà dire che non farò più campagne elettorali per nessuno!! |
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23mar2019 ore09:40 |
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20mar2019 ore19:50 |
Altri numeri di bilancio FOI Avrei voluto darvi il costo di gestione del museo ma il criterio con cui é stato redatto il bilancio (valido ai sensi di legge, ma inadeguato per il controllo di gestione) non mi ha permesso di farlo. Gli amministratori attuali hanno continuato ad utilizzare il vecchio schema ... nel solco della continuità, come promesso a suo tempo. Mi limito pertanto a riportare alcuni dati in merito al costo dei giudici, di Italia Ornitologica e del personale. Costo giudici - la FOI nel 2018 ha rimborsato ai giudici, per le missioni alle mostre, 214 mila €. (nel 2017, 220 mila €.) e ne ha recuperato dagli organizzatori delle mostre 129 mila €. (nel 2017, 115 mila ...€.). Pertanto la somma che é rimasta a carico del bilancio FOI é stata di 85 mila €., mentre nel 2017 fu di 105 mila €., 20 mila €. in meno, determinati da 6 mila €. di minori rimborsi ai giudici e da 14 mila €. incassati in più dalle associazioni. Costo Italia Ornitologica - Per la stampa, la spedizione e altro, nel 2018, sono stati spesi 181 mila €. (184 nel 2017) dei quali ne sono stati recuperati 40 mila €. a titolo di pubblicità e 38 mila €. come contributo pubblico all'editoria. Il saldo a carico del bilancio è rimasto pertanto di 103 mila €. Si evidenzia un calo negli incassi della pubblicità di oltre il 17% (meno 8,6 mila €.) Costo del personale - Anche qui gli amministratori hanno arato nello stesso solco del passato, cinque impiegati erano (3 fissi e 2 a metà tempo) e cinque sono rimasti, nonostante siano stati installati nuovi programmi informatici che hanno automatizzato i lavori più importanti (ordinazione degli anelli direttamente dalle associazioni, rimborsi giudici in automatico, palmari ai giudici con trasmissione diretta dei dati etc.). Su questa parte qua se dovessi assegnare agli amministratori un giudizio in voti, gli darei un 8+ sulla innovazione informatica e un 1+ per quanto riguarda la gestione del personale. Io credo che in una situazione del genere anche il più sprovveduto degli imprenditori avrebbe chiesto una consulenza ad una società esperta nella gestione delle risorse umane per ridefinire carichi di lavoro, organico, mansioni e responsabilità, e invece niente .... Anche perchè il costo del personale non é una quisquiglia ... ammonta complessivamente a 189 mila €. Di quegli 80,75 €. che nel 2018 ogni socio ha versato nelle casse FOI, ben 10,9 €. sono serviti per retribuire il costo del lavoro. Ciò significa che per pagare gli impiegati si rendono necessari i versamenti delle quote di ben 5.426 associati! |
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18mar2019 ore19:45 | Questi sono fuori come dei balconi ..... (>>>) | ||||||
17mar2019 ore20:25 |
Un po' di numeri del bilancio FOI 2018. I 17.344 soci (in calo rispetto al 2017 di 412 unità) hanno versato alla FOI, nel corso del 2018, la bellezza di 1.400.664 eurini. (unmilionequattrocentomilaseicentosessantaquattroeuro) Di questi, 604.205 sono costituiti dalle quote di adesione (35 € e 20 € per i giovani) e 796.459 dal "costo degli anelli" (per l'allevatore). In pratica, ogni socio ha versato una somma media di 80,75 €. Dell'importo versato per gli anelli, una parte la FOI li ha utilizzati per pagare la Demerio Carla sas (462.692 €) ed una parte se li è messi in tasca. La "cresta" che si é fermata a Piacenza è stata di 333.767 €. con un aumento di 62.798 €. rispetto al 2017, perciò con un incremento del 18,8%!! In sintesi, degli 80,75 €. che ogni socio ha pagato, 26,60 €. sono andati al fornitore degli anelli e 54,15 €. sono rimasti in FOI! (quota+cresta anelli) Ho deciso di non commentare i numeri che ho esposto lasciando al lettore il compito di interpretarli come vorrà, nei prossimi giorni pubblicherò altri numeri e dirò il mio parere solo alla fine. |
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17mar2019 ore12:35 |
Naturalmente ieri scherzavo: Agostino é e resterà un amico ...
nonostante abbia il grave difetto di possedere il tesserino da giudice
O&aP. Ed a mio avviso è anche un bravo giudice con ampi spazi di
crescita. E' un istrione, ed in quanto tale deve possedere per forza una
certa dose di pazzia, ma ha anche un buon occhio e soprattutto possiede
una dote veramente notevole: quella della memoria!! Non esagero se dico che non ho mai incontrato nessuno che riesca ad incamerare nel proprio archivio mentale immagini e parole (in particolare la nomenclatura scientifica) con tanta efficacia. E' una roba davvero impressionante!! Sul tesserino da giudice, invece, ho fatto un po' come Fasulén (Fagiolino, la simpatica maschera bolognese) il quale diceva la verità ridendo e scherzando... Quel piccolo pezzo di plastica sembra proprio che possieda proprietà taumaturgiche e che possa arrivare persino a stravolgere la personalità di chi lo detiene. Non è sicuramente il caso di Ago che, a mio parere, è uno dei pochi che potrebbe restituirlo da un momento all'altro senza problemi... |
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16mar2019 ore15:00 |
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15mar2019 ore13:55 |
Voglio ringraziare la Dott.ssa Maria Luisa Zanni
(Responsabile P.O. Pianificazione e osservatorio faunistico) la Dott.ssa
Simona Caselli (Assessore all'Agricoltura, caccia e
pesca) e tutta la Regione Emilia Romagna perchè in questo caso hanno
dimostrato di avere, non una, ma due marce in più rispetto alle
amministrazioni di altre regioni. Io, semplice allevatore, che non rappresento niente e nessuno, ho evidenziato agli amministratori alcuni problemi che si verificavano in sede di applicazione di una Legge, e questi, dimostrando serietà e competenza, hanno provveduto a fornire senza indugi i chiarimenti del caso. Per cui da oggi, in Regione Emilia Romagna, i Carduelis carduelis frigoris (cardellini major) sono da considerarsi esenti dagli obblighi di cui alle Legge Regionale n. 8 del 15 febbraio 1994. Leggetevi il documento ufficiale appena inviatomi su questa pagina >>> |
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14mar2019 ore20:15 | Oggi mi ha telefonato un allevatore aderente all'associazione di Cesena per chiedermi chiarimenti sul bilancio della FOI. Quando gli ho detto che nei 196 mila euro di utile del bilancio 2018 sono compresi anche i 65.000 euro di utile netto risultante dalla gestione del Campionato Mondiale svoltosi a Cesena si è leggermente agitato (ahahhahahahah) Bbbbbooni, state bboni ... che siamo tutti fratelli!! | ||||||
14mar2019 ore20:15 | Mi sto ribaltando dalle risate!!! Alla fine della fiera avremo tutti e tre gli standard dell'Hagoromo che tanto clamore avevano destato a suo tempo! (>>>) Da quando si é sciolto il partito del POC per confluire in blocco in quello del PPS (Partito della Pacca sulla Spalla) si compiono atti osceni in luogo pubblico senza più un minimo di decenza... | ||||||
12mar2019 ore16:50 |
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12mar2019 ore11:25 | C'è posta per te!! Ho appena spedito una letterina all'Assessore dell'Agricoltura della Regione Emilia Romagna. Chi la vuole leggere la troverà in fondo a questa pagina (>>>) | ||||||
11mar2019 ore20:16 |
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10mar2019 ore09:00 |
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09mar2019 ore09:10 | Dedicata, con affetto, ad alcuni amici .... (>>>) | ||||||
07mar2019 ore08:55 | Confermo, il comportamento non lascia dubbi!!. Ho messo in coppia due maschi di Amazzone di Cuba (Amazona leucocephala) per cui cerco una buonanima che sia disposto a fare uno scambio, possibilmente con una femmina un po' matura ... | ||||||
06mar2019 ore09:15 |
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05mar2019 ore19:45 | |||||||
05mar2019 ore14:33 |
L'argomento "alimentazione degli uccelli ornamentali"
sta suscitando notevole interesse: diversi sono stati colleghi che mi
hanno contattato per parlare di questa cosa. Più o meno in tutti
traspare l'interesse che ho manifestato nel mio intervento, ossia,
creare l'occasione per ascoltare i punti di vista anche di altri esperti
sul tema che é stato posto dal Dott. Figurella. E' risaputo che ogni allevatore alimenta i propri beniamini con un menù personalizzato nella convinzione che sia il migliore in assoluto. Io sono uno di quelli: decenni di esperienza sul campo, attribuendo all'alimentazione un interesse maniacale, mi hanno portato ad autoconvincermi che sto fornendo ai miei becchistorti il meglio del meglio. Ciò non toglie che sarei il primo ad assistere ad un meeting, con estremo interesse, dove si parlasse di alimentazione a livello tecnico-scientifico. Poco fa parlando con un amico si fantasticava di organizzare una tavola rotonda con la presenza di Figurella e di altri esperti della materia, con un moderatore di alto livello, per approfondire questo tema, importantissimo per tutti gli allevatori. Se qualche mio ospite ha qualche idea in merito mi farebbe una cortesia se mi contattasse ... Magari potremmo tentare di organizzare un bel convegno... |
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04mar2019 ore15:15 |
Ho apprezzato l’intervento del Dott. Stefano Figurella perché ha introdotto elementi di riflessione sul delicatissimo tema dell’alimentazione dei nostri amici piumosi che ci costringono a ragionare. Io non possiedo la competenza per contestare sul piano tecnico le affermazioni che sono state fatte, mi auguro che altri lo facciano data l’importanza dell’argomento, mi limito solamente a sviluppare alcune riflessioni, il cui obiettivo è quello di integrare quanto affermato da Figurella. La prima considerazione che mi viene da fare è che non mi risulta che siano mai stati fatti studi e ricerche sull’alimentazione degli animali da compagnia, per il semplice fatto che non producono nessun ritorno sul piano economico. Esistono invece valanghe di studi sull’alimentazione degli animali da reddito (carne, uova, latte, etc. etc.) poiché si va alla ricerca del menù alimentare miracoloso (per ogni specie di animale e di allevamento) che assicuri il miglior risultato possibile in termini di resa nel tempo minore possibile! Nel corso dei decenni le ricerche che sono state fatte hanno prodotto risultati sempre più convenienti, riducendo drasticamente i tempi di attesa. Questa è la principale ragione per la quale, secondo me, è sbagliato prendere a riferimento i dati relativi all’alimentazione degli animali da reddito: le finalità dei nostri allevamenti sono completamente diverse. Una seconda questione che mi sembra incontestabile è data dalla difficoltà di “misurare” i ritorni in termini di vantaggi per i nostri uccelli, in relazione ai diversi tipi di menù somministrati. Mentre per una gallina ovaiola o per un maiale da ingrasso è facilissimo valutare il ritorno in termini di resa (costo della formula alimentare/ricavo per il maggior incremento), per i pappagalli è molto più difficile, direi quasi che si possa tradurre il tutto in una questione di impressione dell’allevatore. Questa è la ragione per la quale i produttori di alimenti del nostro settore non sono tanto interessati allo sviluppo della ricerca, quanto all’immagine ed al marketing dei loro prodotti. Mi pare pertanto evidente che ognuno cerchi di tirare l’acqua al proprio mulino, ivi compreso il Dott. Figurella in qualità di produttore di alimenti per uccelli. Nello specifico, per quanto riguarda i germinati, io non li uso più da circa un decennio: mi convinse uno studio commissionato da Gianni Matranga, se non ricordo male, all’Università o all’Istituto Zooprofilattico di Palermo, che dimostrava i vantaggi/svantaggi dell’uso dei germinati. Mentre da una parte la germinazione del seme produceva qualche punto di aumento delle proteine, dall’altra dimostrava il contestuale sviluppo delle muffe nell’apparato radicale, con tutti i rischi che ne comporta. Una volta usavo tantissimi integratori seguendo programmi particolareggiati, spendendo una marea di soldi e con risultati non sempre entusiasmanti. Ora somministro a tutti i miei uccelli un menù, molto spartano composto da: semi, pastoncino (fatto da me), frutta e verdura, moltissime erbe e semi selvatici immaturi. Una delle cose che maggiormente mi soddisfa è lo stato sanitario del mio allevamento... ed anche il conto cassa dell’allevamento! In quanto alla scelta e al periodo di utilizzo dei semi naturali, prendo lezione dagli uccelli in libertà: quando iniziano a mangiare i semi di girasole, le spighe di panico oppure il seme del radicchio selvatico, li raccolgo anche per i miei uccelli, immaginando che siano commestibili. Penso anche che gli uccelli in natura non si cibano di estrusi, sfarinati e pellettati, ma di semi allo stato immaturo e anche che sia la cosa più naturale ed equilibrata di questo mondo. |
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02mar2019 ore08:56 |
Ho trovato questo intervento su Facebook del Dott, Stefano Figurella che mi é sembrato meritevole di approfondimento e riflessione. Per ora ve lo pubblico senza fare commenti ... attendo i vostri... Uno scorcio di “realta” nell’alimentazione animale Visti i recenti articoli comparsi sull’Italia Ornitologica
dove si esaltano le forme ed i colori delle verdur...e
per curare patologie d’organo, nonché le proprietà miracolose dei
semi germinati, mi sono sentito stimolato a scrivere il seguente.. |
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01mar2019 ore18:20 |
Un paio di amici mi hanno chiesto di pubblicare la
"lista dei 35" dell'allegato B) del CITES a cui ho fatto
riferimento in un post di ieri. Il secondo Decreto, che ha implementato il numero delle specie "facilmente e comunemente allevate in cattività" portandole a 35, risale al 16 dicembre 2013 ed é stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 gennaio 2014. (>>>) Rammento che per le specie comprese nell'elenco in oggetto non è obbligatoria la registrazione sull'apposito Registro CITES a due condizioni coesistenti: 1) che portino l'anello inamovibile; 2) che sia stata presentata denuncia di nascita. Fate attenzione agli esemplari provenienti dall'estero perchè alcuni Uffici CITES li considerano privi di denuncia di nascita (non obbligatoria in altri paesi) e quindi è bene registrarli. Anche se per le 35 specie sono esenti da registrazione resta obbligatoria la denuncia di nascita e l'eventuale documento di cessione. |
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01mar2019 ore13:15 |
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28feb2019 ore14:25 |
Rammento a tutti i colleghi che allevano esemplari inseriti negli
elenchi CITES che i carabinieri-forestali stanno continuando i controlli
a campione in diversi allevamenti. In questi giorni hanno fatto visita (per una intera giornata) ad un allevatore facendo questo tipo di controllo: hanno catturato gran parte dei soggetti presenti in allevamento sia dalle gabbie che dalle voliere, si sono annotati i numeri dei marcaggi poi sono passati alla parte burocratica per il controllo della regolarità. Per quanto riguarda gli esemplari in allegato B), compresi nella "lista dei 35" (esenti dalla registrazione), hanno controllato la legittima provenienza attraverso il documento di cessione in entrata, mentre per gli altri esemplari con l'obbligo di registrazione sul registro, oltre alla verifica della registrazione del documento di cessione o della denuncia di nasciata, hanno fatto pure "la quadratura" (numero di entrati - numero di usciti = numero di uccelli in aviario). So che non tutti hanno seguito con la dovuta attenzione questa parte burocratica ma vi consiglio caldamente di cogliere l'occasione per sistemare la vostra amministrazione perchè sono previste sanzioni strampalate che potrebbero mettervi in difficoltà. |
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27feb2019 ore18:00 |
Ogni promessa é debito! Ed eccovi in anteprima assoluta la copertina del
Corriere Ornitologico n. 9 Seguirà a breve il sommario. |
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27feb2019 ore13:05 |
L'ABC (Associazione ornitologica bolognese) da una parte, e la FOI
dall'altra, continuano a darsele di santa ragione in conseguenza dei
fatti accaduti alla mostra di Faenza 2018. Fino ad ora ho assistito alla violenta tenzone con un certo distacco (ve l'avevo promesso che avrei fatto il bravo...) e vi ho risparmiato la pubblicazione degli stracci che son volati, ma gli ultimi accadimenti mi spingono a dire qualche cosa poichè credo che si sia superato il limite... Pare che l'ABC abbia rinunciato ad organizzare la Mostra programmata per il 2019 (qualcuno dice che i dirigenti siano stati costretti a tale scelta dal fatto che nessun club di specializzazione abbia assicurato la partecipazione) e tale decisione produce una serie di conseguenze negative, secondo me anche per la stessa ABC (corre il rischio di uscire dal circuito delle manifestazioni) in particolare mette in difficoltà le associazioni romagnole che dovranno coprire interamente i costi del nolo dei locali dell'Ente fiera per la loro mostra. Finchè si trattava di uno scambio fra le due fazioni di parole pesanti, sanzioni, ingiurie e querele, la cosa per quanto spiacevole, toccava fino ad un certo punto l'interesse degli allevatori ... queste ultime misure invece si scaricano direttamente sugli allevatori, su quelli romagnoli ma anche su quelli bolognesi... |
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26feb2019 ore12:25 |
Vi aggiorno sull'andamento della stagione cove dei miei becchistorti.
Nell'arco di pochi giorni hanno deposto i Port Lincoln, i Conuri del
Sole e i Derbyana. I Caicchi, i Roseicapilla ed i Parrocchetti veloci
hanno già fatto "il buco" nel nido e mi aspetto di raccogliere uova da
un giorno all'altro. La coppia di Ara ararauna mi sta facendo
arrabbiare: ogni giorno devo rattoppare il nido che regolarmente mi
bucano per procurarsi materiale fresco per il nido. Quest'anno sono nel
pieno della maturità sessuale (5 anni) per cui o mi fanno le uova oppure
li metterò in pentola! Con le Amazzoni di Cuba ho tentato un esperimento ... ho messo in coppia due maschi .. se riuscirò a farli riprodurre mi guadagnerò di sicuro le prime pagine dei giornali!! Sto cercando di buttarla sul ridere ma sono incazzato come una vipera!! Consiglio agli allevatori di becchistorti, in particolare per quanto riguarda le specie che raggiungono la maturità sessuale dopo due-tre anni, di non fidarsi del sessaggio tramite DNA ma di fare l'endoscopico!! Per colpa di un sessaggio sbagliato mi ritrovo con tre maschi ed una femmina (ho ceduto tutte le femmine) NB: i becchidritti sono ancora fermi ai blocchi di partenza in attesa che venga la bella stagione.... |
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25feb2019 ore10:05 |
Il contratto di cessione in esclusiva di un mio articolo alla redazione
del Corriere Ornitologico edito dalla AOT di
Palermo, stipulato a suo tempo, prevedeva fra le altre cose (un
cospicuo accredito dei diritti di autore su di un conto cifrato in una
banca nelle Isole Cayman, la pubblicazione in anteprima della copertina
della rivista sul mio blog, etc. etc.) una intervista al Direttore
responsabile Gianni Matranga per dare un spennellata di
lustro al mio blog. Eccola qua: Direttore, a che punto stanno i lavori della nuova rivista? Siamo in dirittura di arrivo, é questione di pochi giorni ancora. Il buon Marco Cotti sta ultimando il lavoro di impaginazione e di perfezionamento della parte grafica. Ti posso assicurare che ne uscirà un vero e proprio capolavoro. A parte il mio articolo, che immagino sarà collocato al centro della rivista, quali altri autori vi hanno partecipato? Il tuo intervento sulla legislazione della fauna autoctona fornisce utili indicazioni a tutti gli allevatori che si trovano alle prese con le varie legislazioni regionali e credo che possa servire per diradare la fitta nebbia che grava su questo argomento. Sono molto soddisfatto per i contributi che i tanti amici ci hanno messo a disposizione. Non sto qui ad elencarteli ma ti posso assicurare che rappresentano il meglio che c'è sulla piazza, posso solo dirti che apparirà anche un interessante articolo sui cardellini. In ogni caso insieme alla copertina che ti trasmetterò in anteprima ti allegherò anche il sommario. Immagino che non sarà stato facile trovare la copertura finanziaria per un simile progetto ... con i tempi che corrono le aziende tendono a tagliare i budget delle promozioni. Tu non ci crederai ma mi sono trovato in difficoltà a ritagliare nella rivista tutti gli spazi da riservare agli sponsor. Purtroppo non siamo riusciti a soddisfarli tutti e qualcuno dovrà attendere la pubblicazione dei prossimi numeri. Per quanto riguarda gli introiti abbiamo superato le previsioni e siamo in grado, oltre che di confezione la rivista, anche di spedirla gratuitamente a tutti coloro che ne faranno richiesta pur se non associati ad AOT. Naturalmente i primi a riceverla saranno i nostri soci. Una ultima domanda extra rivista. Sento dire che AOT ha qualche difficoltà ... In questi ultimi tempi si sono concentrati diversi problemi, dall'uscita del vecchio segretario, alle mia assenza per un lungo periodo per problemi di salute, ma soprattutto alla indisponibilità di locali adeguati per effettuare le nostre manifestazioni. Da qualche tempo pare che la ruota abbia concluso il suo giro negativo e che ora stia girando decisamente in positivo: finalmente l'amministrazione comunale ci ha messo a disposizione locali adeguati per le nostre esigenze che ci permetteranno di rientrare nel calendario delle mostre importanti. Quest'anno faremo la nazionale con due specialistiche e dal prossimo saremo in condizione di rientrare nel giro delle internazionali, il mio stato di salute é decisamente migliorato ma la cosa più importante è che il nuovo gruppo dirigente si è compattato attorno alle nuove sfide che avremo di fronte ed ha già attivato un percorso di sensibilizzazione dei soci che é stato inaugurato con la riuscitissima abbuffata di qualche giorno fa. Certamente, il quadro generale di riferimento è particolarmente difficile ma sono convinto che AOT abbia ancora ampi spazi di crescita. |
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24feb2019 ore09:10 |
Un amico, per ragioni di lavoro, é costretto a cedere 4 coppie di
Agapornis canus. Chi è interessato può telefonare al 320.26.42.564 |
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24feb2019 ore09:10 |
Il mio blog é davvero una potenza!! In merito alla "questione
del cardellino major", l'amico Pino mi ha richiesto la
documentazione inviata all'URP della Regione E/R che la trasmetterà ad
un suo conoscente che dice di possedere il grimaldello per scassinare i
meandri della burocrazia regionale, Roberto mi ha trasmesso l'indirizzo
della segreteria dell'assessore .... insomma, siamo davvero a buon
punto. Questo potrebbe essere il programma dei lavori: lasceremo una decina di giorni di tempo allo scassinatore di burocrazia, se non otterremo nessun risultato scriveremo una colorita e-mail alla segreteria dell'assessore e se neppure il tentativo "politico" avrà dato frutti ci arrenderemo, non prima però di aver riepilogato l'esperienza alle redazioni della stampa locale... NB: fra qualche mese ci saranno le elezioni regionali.... |
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24feb2019 ore09:10 |
Che bello!! Quest'anno, il 7 aprile, andremo tutti a Chianciano a fare
un po' di cure ma soprattutto per partecipare all'Assemblea Generale
della FOI. (>>>) Se qualche amico mi facesse la cortesia di inviarmi il file del bilancio, oltre ad offrirgli il caffè, gliene sarei grato all'infinito. |
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23feb2019 ore08:55 |
Con il mio voto non assumo né i dipendenti e neppure i funzionari della
Regione (quelli resteranno al loro posto indipendentemente dai politici
di turno) ma scelgo gli amministratori che mi ispirano più fiducia e da
loro mi aspetto il miglior governo possibile. In data 15 gennaio ho trasmesso all' URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) della Regione Emilia Romagna un quesito-proposta sulla questione del "cardellino major", integrato successivamente, in data 1 febbraio, con un sollecito-precisazione (>>>), ma alla data odierna non ho ricevuto alcun riscontro. Siccome non ho nessuna intenzione di mollare la questione, prima di renderla ancora più pubblica (magari attraverso la stampa locale) vorrei portarla a conoscenza dell'Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca, competente in materia. Si tratta di Simona Caselli, ma non riesco a trovare il suo personale indirizzo e-mail poichè le richieste di contatto vengono convogliate tutte all'URP. Ancora una volta chiedo aiuto a voi ... se qualcuno riesce a recuperare l'indirizzo mi farebbe una grossa cortesia. Grazie! |
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22feb2019 ore19:20 |
Io credo che sia ora di farla davvero finita con la storia delle
nutrie. Oramai hanno invaso il territorio da ogni parte,
soprattutto in prossimità dei canali, procurando danni ingentissimi. Colture a parte, tutti gli argini dei fiumi e canali sono ridotti ad un vero e proprio groviera. A parte i rischi conseguenti alle piene, si spendono barcate dei soldi per ripristinare gli argini con palafitte e massicciate (solo questa estate a Mandriole, per evitare che la strada franasse nel fiume, sono stati rinforzati diversi km di argine) (>>>) L'Amministrazione comunale è intimorita e paralizzata da gruppi animalisti che nel ravennate hanno fatto molti proseliti in seguito alla costruzione dello Zoosafari di Mirabilandia. E' ora che l'Amministrazione comunale pubblichi il resoconto economico dei danni causati dalle nutrie e si assuma la responsabilità di formulare un piano di abbattimento serio e risolutivo!!!" |
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20feb2019 ore10:55 |
Questa é la conseguenza dei visoni liberati da un blitz animalista in un
allevamento di Noceto in provincia di Parma. Un ecosistema già
irrimediabilmente compromesso viene ulteriormente danneggiato per
l'azione di un branco di invasati. (>>>)
Io sono totalmente contrario alle pellicce di animali da ostentare come "capo di abbigliamento dimostrativo"! Ho sempre apprezzato le manifestazioni, anche abbastanza spinte, tese a sensibilizzare l'opinione pubblica per l'abbandono di questa stupida abitudine. Difendersi dal freddo con una pelliccia di montone é una cosa, alimentare il bracconaggio di felini rari o allevare animali per strappargli la pelle per farne una pelliccia pregiata, é un'altra. Ancora una volta mi trovo in disaccordo con la mia amica coscialungaconautoreggenti che ha presentato una proposta di legge che vieta l'allevamento degli animali da pelliccia. (>>>). Sono invece convinto che vada promossa una campagna di persuasione circa l'immagine negativa che la pelliccia procura in coloro che la indossano. Non so se capita anche a voi, ma quando incontro qualche "pippona" che indossa una pelliccia mi viene spontaneo guardarla in faccia con il ghigno sulle labbra e pensare: "ti credi di essere una gran strafxxx ed invece sei una povera frustrata con un tasso di intelligenza non eccessivamente elevato". |
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19feb2019 ore09:10 |
Nella mattinata di sabato 23 febbraio si svolgerà a Zwolle (NL) il
tradizionale mercatone-scambio. Ora che sono interessato alle specie
particolari e difficilmente reperibili sul mercato tradizionale, mi
piacerebbe tornare a fargli visita. Là dentro ci si trova veramente di
tutto ... é importante tenere gli occhi aperti e scegliere bene, prima
il venditore e poi gli uccelli, perchè si può concludere il grande
affare ma anche la fregatura del secolo ... Vediamo se si riesce ad organizzare qualcosa per l'edizione autunnale ... |
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19feb2019 ore09:10 |
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17feb2019 ore19:45 |
Questa mattina sono stato a Reggemilia alla mostra-scambio organizzata
dalla SOR. A parte il piacere di incontrare i tanti amici (e ospiti del
mio blog) ne sono uscito con una buona impressione. Era da tempo che non vedevo passare di mano così tanti uccelli, sono stati davvero pochi coloro che sono tornati a casa con i trasportini ancora pieni. Ovviamente ci sono specie che "tirano" più di altre, ma mi piace pensare che S. Valentino sia stato un buon segnale per il futuro. Alex Valentini (Hobby Natura) mi diceva che in passato ha allevato i basettini e mi ha raccontato la sua interessante esperienza. A suo dire è una specie che attribuisce un valore importante ai legami parentali ma che sopporta mal volentieri gli estranei. Mi raccontava che se si riesce ad azzeccare la "coppia giusta" si possono ottenere risultati molto soddisfacenti. Lui lasciava tutti i figli nella stessa voliera e capitava di frequente che i pulli della prima covata aiutassero i genitori ad imbeccare quelli della covata successiva. Chissà se mai un giorno .... |
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15feb2019 ore20:00 | Le ultime disposizioni sulla ricetta elettronica veterinaria (>>>) | ||||||
14feb2019 ore10:25 |
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12feb2019 ore09:10 | Ai carabinieri-forestali in questo caso va tributata una standing ovation ... (>>>) | ||||||
12feb2019 ore08:50 | Messaggio subliminale per gli interessati: siete anche vigliacchi, non avete neppure il coraggio di assumervi la responsabilità delle vostre azioni!! | ||||||
12feb2019 ore08:50 |
Nell'attesa che venga emanato il decreto attuativo della Legge sul
"Registro delle opposizioni" (dovrebbe impedire le telefonate moleste
soprattutto relative al telemarketing) ho deciso che non
risponderò più alle telefonate in arrivo da numero fisso. Perciò se qualche qualcuno di voi ha necessità di telefonarmi è pregato di utilizzare un cellulare. Grazie. |
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11feb2019 ore08:10 |
Devo ringraziare il buon Roberto Garavaglia che ieri ha fatto un
copia-incolla del post qui sotto e l'ha pubblicato su Facebook
provocando una sbrodolata di discussioni, alcune delle quali con poco
senso. Provo a rispondere da qui cercando di chiarire le ragioni per le quali ho pubblicato il post: 1) la commissione scientifica CITES svolge un ruolo importantissimo soprattutto per quanto riguarda gli orientamenti della legislazione in materia di allevamento, detenzione e commercio degli uccelli. Noi allevatori, che ne siamo i destinatari e quindi i più esperti, siamo esclusi dalla commissione e siamo comandati da coloro che vorrebbero "gli uccelli sui rami e non nelle gabbie"; 2) da sempre, sul mio blog, sono stato ipercritico nei confronti della FOI che da decenni ha snobbato il rapporto con le istituzioni, mantenendo un basso profilo ed evitando accuratamente di fare valere il proprio peso elettorale, l'unico argomento verso cui sono sensibili i politici moderni. (18.000 iscritti x 3 membri a famiglia = circa 50.000 voti); 3) gli animalisti, che sono una lobby trasversale a tutti i partiti, si sono intrufolati da anni dentro la burocrazia della pubblica amministrazione arrivando a ricoprire posizioni dirigenziali, c'erano con il precedente governo e ci sono anche con questo; 4) sul mio blog non ho mai fatto politica e neppure intendo farla poiché ritengo che l'hobby debba essere apolitico, ho solo evidenziato il fatto che, in quanto allevatore, ho visto andare deluse le aspettative mie e di coloro che speravano che la Lega ripetesse, almeno in parte, a livello nazionale quanto aveva dimostrato nelle amministrazioni locali da essa governate. Per intenderci: in Veneto la Lega Nord ha sempre sostenuto a spada tratta gli interessi dei cacciatori contro quelli degli animalisti, la Lombardia é l'unica regione di Italia dove si possono detenere 30 silvani protetti senza richiedere l'autorizzazione, ebbene, arrivata a Roma ci ha dato due segnali esattamente opposti: a) i carabinieri forestali, ancora una volta, hanno firmato un protocollo di collaborazione con gli animalisti per l'assistenza specialistica; b) hanno prodotto quello schifo di decreto che ho pubblicato ieri. |
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10feb2019 ore12:40 |
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10feb2019 ore07:30 |
Dopo aver letto la notizia del 30gen relativa alla possibile
pubblicazione di un mio intervento sul CORRIERE ORNITOLOGICO
della AOT di Palermo immagino che stavate in ansia nell'attesa
di una eventuale conferma. Ebbene, potete tranquillamente rilassarvi
poichè é stato raggiunto l'accordo economico con annessi e connessi,
pertanto avrete il piacere di leggere il mio articolo-vademecun che
tratterà della legislazione regionale relativamente alla salvaguardia
della fauna autoctona. Vi consiglio di prenotare per tempo la rivista che uscirà a breve, perchè le 2.000 copie che saranno stampate andranno sicuramente a ruba! Ne approfitto per fare i miei complimenti a Gianni Matranga il quale, nonostante i tempi particolarmente difficili per il nostro settore, é riuscito a raccogliere le sponsorizzazioni necessarie per la copertura dei costi. |
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09feb2019 ore07:25 |
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08feb2019 ore18:05 |
Robe da non credere ... io dentro la voliera che tentavo di pacificare i
basettini e loro che continuavano (tutti e quattro) a darsele di santa
ragione. Il maschio che era fuggito nella voliera degli usignoli dopo
aver litigato per un paio d'ore con l'altro attraverso la rete é
riuscito a rientrare. Una caporetto. Le due coppie si sono azzuffate con una violenza indicibile. Per fortuna che ho assistito al rientro del maschio nella voliera dei loro simili e sono intervenuto prontamente catturando una delle due coppie per rimetterla nella volieretta dov'era prima (Terenziani100x50x50cm) Ero convinto anch'io che potessero convivere in colonia perchè in natura se ne vedono di frequente dei gruppetti numerosi che saltano da una canna palustre all'altra. Evidentemente in cattività, o in determinati periodi, non accettano la convivenza con altri loro simili. E va beh ... è andata male... ora però devo trovare una soluzione adeguata per la seconda coppia ... dato che non ho più voliere disponibili... |
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08feb2019 ore12:42 |
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07feb2019 ore20:40 |
Non vorrei essere accusato di stalking nei confronti di
coscialungaconautoreggenti, ma me ne combina una al giorno ... non so
più cosa fare con sta ragazza? Questa é una proposta di Legge intitolata "Codice delle disposizioni per la tutela degli animali di affezione" che ha presentato a suo tempo e che a breve sarà discussa in Parlamento, leggete che roba propone (>>>) Vi copio parzialmente due degli articoli più significativi:
Art. 23. (Obblighi per la detenzione per finalità
economiche e divieti).
1. Le attività concernenti la vendita, l'allevamento, l'introduzione da Paesi dell'Unione europea nonché da altri Paesi e la custodia di animali non possono essere esercitate con forme giuridiche limitative delle responsabilità di soci o associati. Tali attività sono sottoposte ad autorizzazione e devono garantire: a) una idonea fideiussione proporzionata al numero di animali detenuti e censiti annualmente, utilizzabile dall'amministrazione comunale per il mantenimento e la cura degli animali nei casi in cui il gestore sia impossibilitato al mantenimento degli animali in forza di un provvedimento amministrativo o giudiziario. L'importo di tale fideiussione è individuato con apposito provvedimento dal Ministero della salute; b) la nomina di un direttore sanitario che provveda a redigere un piano sanitario della struttura a disposizione degli organi di vigilanza, garantendo almeno tre visite a settimana nella struttura e il servizio di pronto soccorso ventiquattro ore al giorno; c) un registro di carico e scarico degli animali che deve essere aggiornato contestualmente ad ogni carico e scarico, corredato della documentazione sanitaria e vidimato dal servizio veterinario ufficiale. Il registro è conservato, presso la struttura stessa, per cinque anni e deve essere prontamente esibito a richiesta degli organi di vigilanza; d) un archivio delle cartelle cliniche di tutti gli animali aggiornato quotidianamente, tenuto a cura del direttore sanitario attestante: i dati identificativi dell'animale, eventuali patologie, data e tipologia delle terapie somministrate e degli interventi chirurgici, certificati di morte, timbro e firma del veterinario che segue l'animale; e) lo smaltimento delle carcasse degli animali deceduti, tramite incenerimento presso impianti autorizzati. 3. Negli esercizi commerciali è vietata la vendita di cani e gatti, la detenzione di animali in conto vendita nonché l'esposizione di animali nelle vetrine o all'esterno del punto di vendita. Gli animali detenuti devono essere registrati entro dodici ore dall'inizio della detenzione nel registro di carico e scarico e devono essere costantemente riparati dal sole e regolarmente riforniti di acqua e cibo a seconda della specie. La permanenza degli animali nel negozio non deve superare i sessanta giorni, decorsi i quali il gestore deve regolarmente e periodicamente ricercare idonea collocazione degli stessi, dandone comunicazione scritta al servizio veterinario ufficiale e al comune entro sette giorni dal trasferimento. Il medesimo onere permane in capo al gestore nei casi di chiusura dell'attività. 4. Le attività commerciali non possono detenere più di duecento animali. 5. Sono vietate le attività ambulanti e occasionali inerenti la vendita diretta o indiretta di animali. 6. È vietato l'allevamento di animali per la sperimentazione o al fine di ottenere pellicce. 7. È consentita la riproduzione e la vendita di animali esclusivamente agli allevatori previamente autorizzati. 8. L'allevatore è responsabile del benessere degli animali allevati. È consentita la riproduzione esclusivamente di animali certificati perché privi di difetti fisici o psichici. 9. È vietata la cessione di animali ai minori di anni diciotto, ai soggetti interdetti alla detenzione o a soggetti che non ne garantiscano la corretta custodia e gestione nonché a soggetti che non diano garanzie di buon trattamento in quanto non compatibili per carattere, età e capacità specifiche, con la specie oggetto di cessione. 10. Le attività di cui al presente articolo, già autorizzate alla data di entrata in vigore della presente legge, devono conformarsi ai requisiti prescritti dalla medesima legge, entro il termine di diciotto mesi dalla data della sua entrata in vigore. Art. 24. (Fiere, mostre e manifestazioni con l'utilizzo di animali). 1. Sono vietate le fiere e le manifestazioni itineranti aventi ad oggetto animali. 2. Le mostre di animali, le esposizioni, i concorsi, le prove e le gare, che prevedono la presenza di animali di affezione possono svolgersi solo previa acquisizione del nulla osta rilasciato dal servizio veterinario ufficiale a seguito dell'accertamento delle condizioni igienico-sanitarie e dei requisiti tecnici necessari ai fini della tutela del benessere animale. Tutti gli animali devono comunque essere provvisti di certificazione medico-veterinaria di buona salute riportante la copertura vaccinale e i trattamenti contro endoparassiti ed ectoparassiti. o) far riprodurre e cedere a qualsiasi titolo animali di affezione fra privati non autorizzati; p) vendere animali attraverso la rete internet, giornali o riviste; |
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06feb2019 ore09:05 |
Guai in vista per coscialungaconautoreggenti e per il suo papà ...
accusati di bancarotta fraudolenta per il fallimento, nel 2009,
dell'azienda di famiglia. Avevano fatto un buchetto da 55 mln. di euro ... ma in questo paese chi ha soldi può permettersi i migliori e più "intrallazzati" avvocati ed una infinità di gradi di giudizio ... Ora ricorreranno alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, poi si vedrà dove ricorrere ..... (>>>) |
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05feb2019 ore16:43 |
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05feb2019 ore10:40 |
Sul sito della SOR sono state pubblicate le statistiche ed alcune
valutazioni sulla Mostra internazionale del novembre u.s.
(>>>). I dati, se mai ce ne fosse stato bisogno, confermano che le sorti dell'ornitologia italiana dipendono dagli esiti di quella manifestazione. L'unico sbocco commerciale aperto in questi tempi di vacche scheletriche, soprattutto grazie alla sua internazionalizzazione, è quello reggiano. |
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01feb2019 ore11:30 |
Come promesso ho appena inviato all'URP della Regione Emilia Romagna un
secondo messaggio in relazione alla questione del cardellino major. Se vi interessa la cosa, l'ho pubblicata qui (a fondo pagina) (>>>) |
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31gen2019 ore11:10 |
Ricevo una e-mail dal Presidente del Gran Galà che pubblico:
Ciao Daniele, ho visto la polemica sui giudici FOI.
L'idea di fare una mostra è partita da un iscritto Dario Loreti,
e per la stima che ho nei suo confronti ho voluto portare avanti
questa idea, al consiglio direttivo hanno giudicato l'idea
fattibile, avremmo giudicato noi una commissione del GRAN GALÀ, ma
nel frattempo abbiamo inviato alla FOI anche una domanda di
affiliazione, da lì la richiesta di poter avete i giudici, i tempi e
qualche inghippo non ci hanno permesso di essere in regola, NOI ogni
anno invitiamo la FOI, anche per l'amicizia che abbiamo con i
vertici e i GIUDICI, perciò come già detto una commissione del GRAN
GALÀ DI PAPPAGALLI di esperti allevatori, hanno giudicato e
compilato le schede, ed assegnato il primo, secondo, e terzo, i
giudici presenti FOI hanno solo controllato come avevamo proceduto,
in onor dell'amicizia che ci lega.
Il mio obbiettivo e quello di questa fantastica associazione e
quello di coinvolgere il più possibile tutti gli appassionati, ed
essendo anche Presidente FOI Queste polemiche mi fanno solo
sorridere.
Buona serata Maurizio Bavaresco
Caro Presidente, non intendo assolutamente alimentare la polemica e con il sorriso sulle labbra ti dico che quando si pesta una cacca, e può capitare a tutti, la cosa migliore è dire: "Opss, l'ho pestata, la prossima volta dovrò stare più attento.." |
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31gen2019 ore09:15 |
La ricetta elettronica veterinaria avrebbe dovuto
salpare il 1 gennaio 2019 ma è ancora in alto mare ... Il 15 gennaio si é tenuto un incontro presso il Ministero con le associazioni interessate per mettere a punto le procedure, in ogni caso non si partirà prima di due-tre mesi. Nel frattempo si potrà utilizzare sia la ricetta cartacea che elettronica, a secondo del tipo di farmaco, come risulta chiaramente da questo articolo (>>>) |
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30gen2019 ore09:25 |
Con la storia del cardellino major mi sto facendo una bella esperienza
sulla legislazione relativa alla protezione della fauna autoctona. Mi
sto spulciando le leggi emanate dalle diverse Regioni italiane e saltano
fuori cose davvero interessanti. Fino ad oggi ho pensato che non fosse possibile trovare normative più incasinate di quelle relative al CITES ma mi sbagliavo di grosso!! Al riguardo, sto buttando giù alcune cose in uno scritto che dovrebbe apparire sul prossimo numero del "CORRIERE ORNITOLOGICO" edito dalla AOT di Palermo, sempre che si riesca a trovare l'accordo economico sui diritti (dovrò pagare per farmelo pubblicare....) In assoluta anteprima ho il piacere di comunicarvi che presto potrete tornare a leggervi questa bella rivista che l'accoppiata Cotti/Matranga sta rimettendo in piedi con tutti i miglioramenti del caso. |
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29gen2019 ore16:00 |
Su ragazzi, fate i bravi, va là..... Vi allego uno stralcio del verbale del Consiglio Direttivo Federale tenutosi in data 21-22 settembre 2018 (punto 12 - Varie ed eventuali): |
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29gen2019 ore07:15 | Un interessante aggiornamento sulla "questione del cardellino major" (>>>) | ||||||
28gen2019 ore10:33 |
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28gen2019 ore07:35 |
In data 15gen2019 ho inviato all'URP della Regione Emilia Romagna un
quesito-proposta semplicissimo. Ho chiesto di chiarire a tutti gli
operatori distaccati sul territorio regionale ed agli allevatori
interessati se il carduelis carduelis frigoris (cardellino
major) debba considerarsi fauna autoctona oppure no, considerato che le
interpretazioni degli operatori sono eterogenee. Sono trascorsi oramai 13 giorni e non ho ricevuto nessuna risposta. Credo che sia un mio diritto in quanto cittadino (ed allevatore di carduelis) di questa regione, avere una interpretazione autentica di una norma la cui applicazione risulta ambigua. Se alla fine di questa settimana non sarà pervenuta alcuna risposta provvederò a sollecitare mettendo sul piatto della bilancia anche il peso del nostro "Gazzettino ornitologico". |
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25gen2019 ore17:00 |
Le manifestazioni da non perdere: Domenica 27 gennaio c'è il Gran Galà dei pappagalli al Centro Vicinalis a Visnà di Vazzola (TV). Oltre ad una esposizione di pappagalli di grande qualità si svolgerà anche la tradizionale mostra scambio di notevole livello. Domenica 17 febbraio presso la fiera di Reggemilia si svolgerà la 14° edizione della mostra scambio di San Valentino. Sono già stati prenotati 200 tavoli e 60 operatori commerciali hanno confermato la loro presenza. |
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23gen2019 ore19:35 |
In questi giorni ho concluso affari importanti! Mi sono portato a casa
ben due coppie di Usignoli del Giappone acquistati da
due primarie uccellerie romagnole. Entrambe le coppie sono sprovviste di anello ma sono tranquillo perchè mi è stato consegnato il regolare documento di cessione ... nel pieno rispetto della legge della minxxxx italiana. Non ho fatto le foto per non agitarli più del necessario ma sono veramente belli, appena li libererò nelle voliere (una coppia in ognuna) farò un bel servizio fotografico e lo pubblicherò. A proposito, se qualcuno volesse qualche coppia mi può contattare che gli giro il recapito dell'uccelleria che li cede con regolare documento e ad un prezzo veramente onesto!! |
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21gen2019 ore09:40 |
Per gli amanti delle baruffe... Continua l'aspra polemica fra l'ABC
(Associazione bolognese) ed il Consiglio Federale FOI in merito ai fatti
accaduti alla mostra di Faenza 2018. Sul sito dell' ABC é stata
pubblicata una durissima requisitoria confezionata da un suo dirigente (>>>)
Se siete interessati ad approfondire la questione potete andare a leggere i post che ho scritto il 31ott2018. La mia natura mi porterebbe a saltare in mezzo alla polemica a piedi pari ... ma ad inizio anno vi ho promesso che sarò buono ed intendo mantenere l'impegno... almeno per ora.... |
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20gen2019 ore08:15 |
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19gen2019 ore16:30 |
Ultimamente i miei orizzonti ornitologici si stanno espandendo a
dismisura... Vi racconto cosa ho imparato sugli Usignoli del
Giappone. Ci sono un sacco di colonie in libertà un po' in
tutta Italia, mi confermano grosse concentrazioni in Toscana, in Liguria
e nel Lazio. In natura si riproducono con estrema facilità mentre in
cattività sono molto difficili. Un mio amico mi diceva che in passato li ha avuti ed è riuscito a riprodurli, ma richiedono voliere molto ampie con molto verde, sono molto territoriali per cui mal sopportano la presenza di altri esemplari. Anche l'alimentazione va dosata con particolare attenzione facendo uso di diversi tipi di bigattini a secondo del periodo (stimolazione alla riproduzione e imbecco dei nidiacei). Questa é la ragione per la quale la quasi totalità degli esemplari che si trovano in commercio sono di cattura. Se ne trovano a prezzi bassissimi (40-50 euro l'uno) senza anello e senza nessun documento ed altri con anello e relativi documenti (?) a prezzi più elevati. In seguito al mio post di ieri, nel quale mi dichiaravo interessato all'acquisto di una coppia, mi ha telefonato un allevatore (che ringrazio) dicendomi che la sua uccelleria di fiducia li cede senza anello ma con regolare documento di cessione estero e che secondo lui sono regolari essendo stati controllati più volte dalla forestale. Io nutro tutte le mie perplessità che sia regolare una roba del genere ... in quasi tutti i paesi europei non esistono registri e burocrazia varia, ma vige l'obbligo del marcaggio quale unica prova di nascita in cattività (per l'allegato B) mentre in Italia foraggiamo una montagna di burocrazia ma non è obbligatorio l'apposizione dell'anello. Di conseguenza potrei trovare un sacco di amici tedeschi, belgi oppure olandesi disposti a farmi pervenire una dichiarazione nella quale affermano di avermi ceduto degli usignoli senza nessun rischio da parte loro dato che quel documento nel loro paese non ha nessun valore. |
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19gen2019 ore09:00 | Queste sono le cose che mi piacciono.... (>>>) | ||||||
18gen2019 ore17:22 |
Questa mattina ho telefonato alla mia amica farmacista per chiederle se
mi faceva la cortesia di passarmi un medicinale per animali come ha
sempre fatto in passato. Non mi ha insultato prechè mi vuole bene ma ha cominciato ad inveire contro tutto e contro tutti perchè dal 1° gennaio è entrato in vigore l'obbligo della ricetta elettronica anche per le ricette veterinarie ma il sistema non funziona e gli addetti ai lavori (veterinari, farmacisti) non sanno come comportarsi. Decreti attuativi, emendamenti e quant'altro, sono ancora ben oltre l'alto mare... Ho trovato questo articolo su portale dell' ANMVI che vi linko (>>>) |
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18gen2019 ore09:40 |
Tutto il mondo é paese ... anche nel nostro (piumoso) ci sono
commercianti seri, come Dario Loreti e Luigi Cicero nei becchistorti ed
Alex Valentini nei becchi dritti, e quelli meno seri .... che mi
verrebbe la tentazione di elencare ..... va beh, lasciamo stare che é
meglio ... *** Sto cercando una coppia di Usignoli del Giappone (Leiothrix lutea), inanellata e con regolare documentazione al seguito. Spero di trovarla a Reggemilia il 17 febbraio... |
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18gen2019 ore09:40 | Un bellissimo album di foto di Mary & Gino (>>>) | ||||||
17gen2019 ore18:30 | Domenica 17 febbraio presso la Fiera di Reggemilia la SOR organizza la 14° Mostra scambio di San Valentino. Vi rammento che si svolgerà solo nella mattinata e si concluderà con il tradizionale spuntino. | ||||||
15gen2019 ore10:22 |
Ho preparato una richiesta di chiarimenti/proposta da inviare alla
Regione Emilia Romagna in merito alla questione del cardellino major. La pubblico su questa pagina (>>>) e siccome sono ancora abbastanza sprovveduto su questa materia vi chiedo di darci un'occhiata e di farmi presente eventuali castronerie che possa aver scritto. Grazie fin da ora per la collaborazione. (aggiornamento delle ore 14:09) - Ringrazio gli amici che con il loro prezioso contributo mi hanno permesso di mettere a punto la missiva per la Regione E/R. L'ho appena inviata ... ora vediamo che cosa ci risponderanno i nostri interlocutori ... |
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15gen2019 ore09:40 |
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15gen2019 ore08:00 | Per conto di un amico. Cerco femmina di eupsittula pertinax pertinax di 2/3 anni ed una femmina di eolophus roseicapilla di 3/4 anni. Grazie | ||||||
14gen2019 ore13:33 |
Sulla questione del "cardellino mayor", che viene considerato autoctono
in mezza Regione Emilia Romagna, ci sto lavorando ... Venerdì scorso ho inviato una e-mail ad una Dott.ssa del distaccamento di Ravenna (che reputo molto preparata) con la quale avevo sbrigato tutte le pratiche relative alle concessioni ma ho ricevuto, per conoscenza, l'inoltro del mio quesito ad altro ufficio in quanto la mia interlocutrice risulta assente per malattia e ne avrà per molto... Sono in attesa che qualcuno mi risponda anche se temo che non otterrò soluzioni definitive. In ogni caso, entro la settimana porrò il quesito direttamente alla Regione Emilia-Romagna. Per non scrivere delle baggianate mi sto documentando, anche se più entro nell'argomento e più mi accartoccio. Per risalire alla "Legge madre" sono partito dal documento finale, quello che indica le procedure per la concessione delle autorizzazione, il DGR 1519/03, in pratica le direttive operative necessarie per l'applicazione della L.R. 8/1994, art. 62, comma 1, lett. c. Questo documento, all'art. 1 (ambito di applicazione) dice che si applica "alla fauna selvatica autoctona omeoterma rientranti nel campo di applicazione della L.n. 157/1992". Se andiamo a leggere l'art.2 comma 1 lett. b) della Legge 157/1992 (>>>) troviamo un elenco di specie "particolarmente protette" fra le quali non figura nessun fringillidae. Un altro indizio lo troviamo all'art. 5 dello stesso DGR 1519/03 dove si parla dell'obbligo della marcatura dei capi allevati e recita testualmente: "devono essere marcati con apposito contrassegno i capi presenti in allevamento che: - appartengono a specie non incluse nell'elenco delle specie cacciabili di cui all'art. 18 comma 1 della L 157/1992..." Se andiamo all'art. 18 della Legge 157/1992 (specie cacciabili...) troviamo l'elenco di tutte le specie cacciabili con relativi periodi ma non sono citati i fringillidi. In buona sostanza dice: vanno marcati tutti gli esemplari delle specie di fauna autoctona ad eccezione di quelle cacciabili ed elenca solo queste ultime. Insomma, finito il gioco dell'oca sono ritornato al punto di partenza: non esiste da nessuna parte un elenco ufficiale con le specie da proteggere!! Per un attimo mi sono messo nei panni degli operatori locali che si trovano a dover applicare concretamente la predetta normativa ... e mi hanno fatto tanta pena ... *** Un ultimo grave errore che commettono i legislatori e/o gli esperti del nostro settore nella definizione della fauna è quello di indicare la nomenclatura binomiale (Genere e Specie) e non quella trinomiale (Genere, Specie e sottospecie) per cui nel caso del cardellino major, che è una sottospecie, si deve per forza fare ricorso al buon senso contra legem poichè nelle binomiale vengono comprese anche tutte le sottospecie. *** Proprio mentre ultimavo queste considerazioni ho ricevuto la telefonata del Dott. Mazzolani, funzionario della ex provincia di Ravenna, in riferimento al quesito di cui sopra. Abbiamo concordato che la cosa migliore da fare è interessare la Regione Emilia Romagna. |
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13gen2019 ore20:30 | La serata di gala ai campionati mondiali COM di Zwolle con tanto di orchestra e ballerine brasiliane.. Buon divertimento a tutti!! (ahahahhahah) (>>>) | ||||||
13gen2019 ore10:15 |
Voglio socializzare un interessante scambio di opinione che ho avuto con
un caro amico riguardante il comportamento che si dovrebbe adottare per
quanto riguarda la fauna alloctona nel nostro paese. Su questo argomento le sensibilità di ognuno di noi possono essere estremamente diverse e credo anche che tutte debbano essere rispettate ed accettate. In merito agli Usignoli del Giappone dicevo al mio amico che ho rifiutato l'acquisto dei soggetti di cattura solo perchè ritengo che si debba rispettare la Legge sempre ed in ogni caso, anche quando si ritiene sbagliata. Trovo pericolosissimo che ognuno di noi decida se applicarla o meno in base al proprio giudizio di legittimità. Lo ritengo un principio molto grave che si scontra con i basilari principi della convivenza civile. Ci si deve impegnare per farla cambiare piuttosto... Dicevo che non avrei avuto nessuno scrupolo morale a rinchiudere in cattività esemplari prelevati da un ambiente che non gli appartiene. Io sono un convinto sostenitore della necessità di recuperare un ambiente naturale originale con tutte le sue tipicità, dalla flora alla fauna a tutto il resto. Purtroppo da secoli l'uomo si è divertito a devastare il territorio mandando in frantumi la catena biologica (distruzione degli habitat, utilizzo sfrenato di insetticidi, inquinamento di ogni tipo, introduzioni di specie alloctone etc. etc.) ed oggi assistiamo all'espandersi a dismisura di alcune specie a discapito di altre con danni ambientali ed anche economici gravissimi (si pensi alle nutrie, ai pesci siluro, ai gamberoni rossi etc. etc.). Soprattutto nelle aree di pianura dove non esiste quasi più vegetazione, oppure viene trattata con antiparassitari e insetticidi, constatiamo la totale scomparsa di moltissime specie di uccelli mentre altri aumentano a dismisura: nella mia zona non esistono più fringuelli, cardellini e simili, le stesse gazze stanno per essere sopraffatte dalle invadenti e feroci ghiandaie comuni. Non ci sono più i predatori (rapaci diurni e notturni, le volpi, uccise in buona parte dai cacciatori) ai quali la filiera biologica aveva affidato il compito di mantenere l'equilibrio. E' oramai impossibile recuperare i vecchi equilibri, ma ritengo che sia necessario agire fin da subito per cercare di interrompere questo trend che ci porterebbe alle "monospecie e macchia di leopardo" Io abolirei la caccia tradizionale, tutta e su tutto il territorio nazionale e formerei con appositi corsi dei "cacciatori selezionatori" con il compito di abbattere quelle specie che ogni ente territoriale (una volta esistevano le Province...) dovrebbe indicare attraverso appositi piani di riequilibrio redatti annualmente. |
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13gen2019 ore09:10 | Ricevo il seguente Fonogramma dal nostro corrispondente da Zwolle (NL): "Elezioni presidente COM - STOP - asfaltato presidente FOI - STOP - 12 voti a favore e 30 contro - STOP - grande dolore e costernazione - STOP - vi tocca tenervelo in FOI - STOP - Auguri- STOP" | ||||||
12gen2019 ore15:00 |
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11gen2019 ore18:45 |
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10gen2019 ore08:40 |
Per anni ho avuto a che fare (ho ancora...) con la normativa CITES resa
complicatissima da norme cervellotiche e soprattutto dal fatto che ogni
Ufficio territoriale applica la Legge in base ai propri convincimenti
dato che non esiste un coordinamento centrale degno di tal nome.
Ora mi sto facendo una nuova esperienza con le Leggi regionali, che in forza dei Regolamenti europei per la salvaguardia della selvaggina autoctona, legiferano sulla materia in assoluta autonomia. E fin qui ci può stare ... Mi sono letto quasi tutte le leggi della Regione Emilia Romagna e le considero complessivamente di buon senso anche se presentano qualche buco. La cosa che non sono riuscito a trovare da nessuna parte è l'elenco delle specie selvatiche che la Regione intende proteggere che secondo me avrebbe dovuto essere allegato alla stessa legge di riferimento. Se qualcuno dei miei lettori riesce a trovarlo gli regalo un Port lincoln. Ora il grave problema è questo: ogni ex provincia (ora distaccamento regionale) interpreta l'elenco delle specie da proteggere a proprio piacimento. Per esempio, i funzionari della ex provincia di Ravenna non mi hanno concesso l'autorizzazione per i Carduelis carduelis frigoris (cardellino major) poichè, a mio parere giustamente, non è considerato selvaggina autoctona, ma solo del Carduelis carduelis carduelis (cardellino nostrano). I funzionari ravennati di fronte alle mie richieste di conferma hanno consultato un vademecun (penso che sia in possesso di tutte le ex-provincie) sulla base del quale mi hanno confermato l'esclusione del major dall'obbligo di legge. So per certo che funzionari di altre provincie, invece, considerano il "major" compreso nelle specie da proteggere. Chi volesse approfondire la questione può iniziare a leggersi la Tassonomia su Wikipedia (>>>) Niente, da oggi inizierò a rompere le scatole al prossimo per cercare di dare una soluzione a questo problema: inizierò dai funzionari della ex-provincia di Ravenna ... anche perchè se dovessero avere torto, in questo momento mi trovo ad essere un fuorilegge, un bandito!! |
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09gen2019 ore10:04 |
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09gen2019 ore09:28 |
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08gen2019 ore19:55 |
Mi sono divertito a spulciare la classifica dei Campionati Mondiali e
come ad ogni edizione saltano agli occhi i risultati del mitico
Rudi Bleyen, che, come al solito, ha stravinto. Tra l'altro, ha vinto nonostante la presenza di tutti i migliori allevatori che sono abituati a farla da padrone al Masters BVA. Bleyen non ha mai partecipato al Master e non certo per timore di non ben figurare ma perchè, a suo dire, per preparare i pappagalli per i mondiali gli necessitano almeno sei mesi. E' chiaro pertanto che non si tratta di una questione di genetica e di selezione bensì di "preparazione".. Nessuno è mai riuscito a carpirgli il segreto e da sempre si ipotizzano le cose più strampalate che non sto qui a dirvi perchè prive di fondamento. In passato ho visitato il suo allevamento dove ho potuto osservare sia la sala riproduttiva (tipi di accoppiamenti) che le voliere con i novelli: senza dubbio c'erano degli esemplari molto belli ma lontani anni luce da quelli presentati alla mostra. |
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08gen2019 ore12:50 |
Qualche anno fa quando si andavano a visitare gli allevamenti belgi e
olandesi, il rispetto per i maestri suggeriva di tenersi il cappello in
mano... Le classifiche dei Campionati di Zwolle (>>>
cliccare sul file.pdf)
ci dicono che da ora in poi potremo tenerlo tranquillamente in testa. La truppa tricolore ha fatto una bellissima figura (parlo sempre di becchistorti) dimostrando di essere al top in diverse specie di Agapornis. Come promesso faccio i miei più convinti complimenti a tutti i nuovi campioni del mondo, in particolare all'amico Calogero Spinella che con i suoi becchistorti farà suonare l'italico inno per ben sei volte!! Ha vinto con tutto, con i fischeri, i lilianae ed anche con i nigrigenis ma non con quelli che mi sarei aspettato. Bene, vorrà dire che ho fatto il mio tempo e che potrò dedicarmi ad altro senza rimpianti... |
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05gen2019 ore10:45 |
Faccio i miei complimenti, fin da ora, a tutti gli italiani che
riusciranno a salire sul podio al Campionato mondiale di Zwolle!! A parte la notevole quantità a concorso (di becchistorti) mi confermano che ci sarà anche tanta qualità poiché parteciperanno tutti i big a livello europeo: coloro che vinceranno questa competizione potranno dire davvero di essere i campioni del mondo. Parlo, ovviamente, di becchistorti... Non so quali italiani abbiano ingabbiato, so solo che l'amico Calogero Spinella parteciperà con una ventina di soggetti. Caro Calogero, penso che con i Fischeri ed i Lilianae sarà dura, perchè conosco il livello della concorrenza, soprattutto per quanto riguarda i Lilianae, ma dai Nigrigenis mi aspetto molto, anzi, moltissimo e sono certo che se saranno ben giudicati ascolteremo l'inno italiano! |
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04gen2019 ore11:03 |
Boom di becchistorti al Campionato Mondiale di Zwolle!
Su quasi 25.000 ingabbi circa 5.000 sono di becchistorti. Gli
organizzatori sono corsi ai ripari richiedendo ulteriori giudici per la
specializzazione O&aP, per l'Italia sono tre: Montebelli, Sabattini e
Pagliasso. Sono anche convinto che il livello della qualità sarà molto alto, oltre al fenomeno Bleyen, parteciperanno i migliori allevatori belgi e olandesi considerato che la grande vetrina dei mondiali a pochi passi da casa esercita una forte attrazione. |
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04gen2019 ore 07:40 |
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03gen2019 ore 07:40 | Mi sa proprio che abbia ragione la forestale
... Penso di aver capito chi sia il famoso allevatore di
Oleggio di cui ho parlato l'altro ieri; l'ho visto aggirarsi fra tavoli
e stand alla internazionale di Reggemilia insieme a due suoi amici, di
cui uno famosissimo nel mondo FOI. Un amico che conosce bene storia ed antefatti mi ha raccontato di come stiano veramente le cose. Per ovvie ragioni, non posso dirvi nulla, tuttavia mi auguro che le forze dell'ordine facciano il loro dovere fino in fondo senza lasciarsi condizionare dal polverone politico che é stato sollevato su questo caso. Per quanto possibile cercherò di seguire questo caso e di mantenervi aggiornati. * * * Ne approfitto per lanciare l'ennesimo strale contro i "commercianti abusivi" che stanno impestando il nostro ambiente. E' interesse di tutti noi, allevatori non commercianti, prendere le distanze da questi signori poichè, oltre a fare concorrenza sleale a coloro che legalmente e onestamente esercitano l'attività, creano le condizioni affinchè vengano introdotte norme che limitino il nostro hobby. Capisco bene che acquistare un uccello a qualche euro in meno per effetto della mancata applicazione di IVA e imposte rappresenti uno stimolo non da poco, non intendo lanciare messaggi che invochino il rispetto dell'etica e del senso civico, voglio solo che impariamo a fare il nostro interesse che vada un po' più in là di quello immediato ... Se continua ad andare avanti con questo andazzo prima o poi i commercianti ritireranno fuori dal cassetto una proposta che qualche tempo fa avevano ventilato (anzi, proposto alle Istituzioni in una pubblica assemblea) che é quella di stabilire per Legge il confine fra commerciante ed allevatore, vale a dire un numero massimo di coppie riproduttive, come esiste già in alcune regioni per cani e gatti e fauna indigena. Anche se io stesso dovrò dimezzare il mio allevamento lo farò volentieri perchè non si può continuare ad andare avanti così, è una vera schifezza!!! |
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02gen2019 ore 12:24 | A Zwolle (NL) è in corso la 67° edizione del Campionato Mondiale COM che si concluderà domenica 13 gennaio. Il totale degli uccelli iscritti è di 24.828, di cui circa 3.200 provenienti dall'Italia, ben lontano dal record di Cesena di anno scorso che superò i 32.000 ingabbi. (>>>) | ||||||
01gen2019 ore 14:00 | Ed ecco il suono dell'altra campana ... Ringrazio
Clay Valeri che mi ha indicato il link. (>>>) Mi sa che in questo caso abbia ragione la forestale: nel comunicato si ammette l'assenza dei 40 documenti che attestino la legittima provenienza dei pappagalli sequestrati, anche se vengono ridimensionate alcune delle accuse che avevano amplificato il caso. Ne approfitto per lanciare l'ennesimo invito ai miei colleghi poichè so che molti di loro prendono sotto gamba la regolamentazione CITES: "non snobbate questa Legge, anche se quella italiana fa schifo, perché prima o poi può capitarvi il guaio e vi assicuro che non è come dice Ermanno Giudici; le sanzioni sono pesantissime!!" |
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01gen2019 ore 10:25 | Ad Oleggio sono stati sequestrati 40 pappagalli in
un aviario di un giovane allevatore. Se erano davvero privi della
prevista documentazione non c'è nulla da dire ... anche se ho imparato a
diffidare di certi scoop e prima di trarre delle conclusioni mi
piacerebbe sentire anche la versione dell'altra "campana" ...
(>>>) Ho pubblicato questo articolo per farvi notare con quanta maestrìa l'autore abbia esposto il caso: da quanto scrive si capisce che è uno che conosce bene la materia e tecnicamente non dice corbellerie o stupidi slogan, come tanti animalisti, ma orienta la conclusione ad un obiettivo ben preciso ... "in ogni caso non acquistate pappagalli anche se riprodotti in cattività". L'autore é Ermanno Giudici, presidente dell' ENPA di Milano, capo delle guardie zoofile di quella città nonchè formatore degli operatori delle forze dell'ordine. |
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01gen2019 ore 09:20 | Buon 2019 a
tutti gli amici (ma anche agli "altri") infettati dal virus
della piuma, vi prometto che a partire da quest'anno sarò più buono e
non romperò più i coglioni a nessuno, neppure ai giudici O&aP (mi sembra
di vedere almeno 17 giudici scattare in piedi ed esclamare: "evviva,
evviva, era ora!!" ahahah) Prenderò un po' meno sul serio il mio blog e ci scriverò sopra solo quando ne avrò voglia, insomma sarà un gazzettino molto più tranquillo che farà arrabbiare molto meno. Ho detto "molto meno" ... non ho detto che non farà arrabbiare per niente! Naturalmente la vostra collaborazione sarà preziosa come sempre e conto che vorrete continuare a darmi una mano. |
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Tu sei l'ospite n. dal 20.06.2003 |