Muri che cadono e muri che si alzano...
L'accordo di Schengen ha eliminato
le dogane unificando i territori degli Stati europei aderenti
all'unione, il trattato di Maastricht ha sostituito le monete
nazionali di molti Paesi, con una unica, la FOI, invece, continua a
lavorare per fortificare i muri in difesa del proprio Impero. Un allevatore olandese, belga o tedesco, associato al BVA, può tranquillamente venire nel nostro paese senza che ai confini nessuno gli chieda nulla, e senza dover convertire nessuna moneta, ma non potrà esporre un suo uccello ad una mostra italiana, anche se definita internazionale. Naturalmente questo vale solo per le manifestazioni organizzate dalla FOI sul territorio italiano poiché in tutti gli altri paesi, dove, di norma, convivono più Federazioni, è possibile ingabbiare qualsiasi uccello indipendentemente dalla federazione o club che gli abbia marcato l'anellino. Questa cosa mi fa molto arrabbiare e non perché io, che marco i miei uccelli con anelli del BVA, non possa partecipare alle mostre nazionali, ma per il fatto che l'ornitologia italiana ha imboccato la strada peggiore che potesse prendere; |
il costruendo muro israelo-palestinese |
quella della
difesa del monopolio piuttosto che quella dell'apertura al
confronto. La storia ha ampiamente dimostrato che le economie monopolistiche sono destinate a fallimento certo, poiché l'unico obiettivo che perseguono è quello di difendere se stesse e i propri privilegi, piuttosto che aprirsi al confronto attraverso il miglioramento della qualità e dei prezzi dei beni e/o dei servizi che offrono. In parole povere, con una FOI sola, ogni allevatore, che voglia allevare per partecipare alle mostre, è costretto a subire le condizioni dettate dal monopolista, se invece di FOI ce ne fossero due, tre o anche di più (come negli altri paesi) ognuno potrebbe scegliere quella che offre i migliori servizi al minor prezzo....e da qui l'obbligo di una sana competizione. A conferma di quanto sopra ci sono esempi clamorosi da citare; l'accanita resistenza della COM Italia e della COM mondiale, dove il potere è detenuto, direttamente o indirettamente, dagli stessi dirigenti, all'ammissione nel circuito ornitologico nazionale di altre Federazioni (U.I.O prima e F.E.O poi) per il solo fatto che romperebbero il monopolio. La FOI è attentissima alla difesa del proprio "territorio" ed impedisce qualsiasi apertura, anche la minima! Pensate che non può accettare che neppure un anellino, marcato BVA, venga ammesso in qualche mostra FOI sul territorio nazionale perchè romperebbe un princìpio che con il tempo potrebbe diventare pericoloso. Anno scorso non ho rinnovato la tessera FOI preferendo aderire al BVA, per cui i miei esemplari erano tutti marcati con "anellini BVA". Siccome sono legato a Palermo, ed alla relativa associazione ornitologica, da un rapporto particolare e negli ultimi anni avevo dato il mio contributo per lo sviluppo della loro mostra internazionale con uno specifico interesse rivolto agli Psittacidi, ho chiesto se potevo ingabbiare i miei uccelli inanellati con anelli BVA. Ho precisato che i dirigenti del Club belga mi avevano comunicato quanto segue: Hello Daniele, BVA is a member BOU and also a member COM Tradotto, il BVA è membro BOU (la FOI belga) e anche un membro COM. Ciononostante gli amici palermitani, dopo aver consultato la direzione della FOI, mi hanno risposto "ciccia", dicendomi che non corrispondeva al vero l'affermazione circa l'adesione del BVA alla COM. Rattristato dal dovere abbandonare il "progetto Palermo", nel quale credevo molto, ho preso atto ed ho continuato per la mia strada. Qualche tempo fa, controllando le classifiche generali del recente Campionato Mondiale di Hasselt (Belgio) mi sono accorto che gran parte degli allevatori belgi avevano ingabbiato i loro uccelli con anelli "BVA" (vedi qui >>> la classifica) come Guido Kempeneers (BVA1267) e Braet Andres (BVA2323) oltre a tanti altri, non visibili, in quanto non hanno guadagnato il podio. La prima cosa che ho pensato è che gli amici palermitani fossero stati indotti a raccontarmi una balla e che gli ingabbi del mondiale confermavano, senza tema di smentita, che la ragione stava interamente dalla parte degli amici del BVA... Naturalmente ho immediatamente evidenziato l'accaduto agli amici palermitani ri-ponendo il quesito, i quali, hanno preso tempo e non mi hanno ancora dato risposta. Nel frattempo mi è capitata sotto mano la bozza del nuovo "Regolamento Generale Mostre" in corso di discussione e di approvazione da parte degli organi direttivi della Federazione il quale mi ha destato alcune perplessità'. Per quanto riguarda le mostre internazionali l'art.3) punto D recita testualmente: "...Aperta alla partecipazione di tutti i soci iscritti alle Federazioni riconosciute dalla COM"....e fin qui tutto regolare... La polpetta avvelenata viene servita al successivo art. 33) laddove si afferma: "Possono essere esposti solo soggetti con anello inamovibile FOI, o per il Campionato Mondiale e le Mostre Internazionali di altre organizzazioni affiliate alla COM. La FOI pubblicherà annualmente l'elenco di tali organizzazioni e le corrispondenti sigle identificative delle stesse utilizzate sugli anelli" Ora non vorrei che dall'elenco annuale, che la direzione FOI diramerà ogni anno a tutti gli organizzatori delle mostre internazionali, sparisse la sigla "BVA" nonostante, oggi, compaia nell'elenco degli "anellini stranieri" presenti sul sito della stessa FOI!! Amici dell'AOT, cosa dite, posso prenotare il traghetto o è meglio che aspetti? (ah ah ah) |