Birdmarket Zwolle 2019
(21 settembre 2019)
Scusatemi, ma ho commesso una grossa somarata. Ho
scaricato, o pensato di scaricare, le 166 foto che ho scattato in
occasione del viaggio a Zwolle ma sono andate inspiegabilmente perse.
Anche l'esperto al quale mi sono rivolto per un aiuto mi ha confermato che
non c'è nulla da fare.... Va beh, dovrete accontentarvi delle poche immagini che ho scattato con lo smartphone e di quelle che hanno scattato i miei compagni di disavventura che vedete in foto: Agostino Culletta e Marco Vitalbi (qui insieme ad un allevatore di Agapornis belga), che voglio ringraziare per avermi sopportato per tutto il tour. Così avrò più spazio per raccontarvi le mie impressioni sul mercatone di Zwolle. |
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Con l'ausilio di queste tre foto cercherò di
raccontarvi qualcosa sul viaggio. Nella foto in alto Marco ha ripreso
Ago in un momento di profondo relax. Bisogna dire che il Culletta é
stato un ottimo "pilota diurno", mentre con il calare del sole perdeva
lucidità e lasciava a me e a Marco il piacere della guida notturna. I servizi igienici in Germania, Belgio e Olanda, nelle aree di servizio autostradali, sono tutti a pagamento (no monetina da 50 o 70 cent., no pisciare). Inoltre, per fornire il massimo confort all'utente, hanno pensato bene di collocare in una posizione strategica un display che proietta per tutto il tempo della minzione immagini pubblicitarie. Un vero spasso ... anche se qualcuno, in segno di disapprovazione, alza il tiro... Approfitto della terza foto per fare i complimenti ai governanti dei Paesi Bassi per come hanno trattato, e trattano, l'ambiente. Quello in foto è un bellissimo fungo che abbiamo rinvenuto all'uscita da un allevamento allorché ci siamo addentrati in un bosco per espletare impellenti necessità fisiologiche. Abbiamo percorso molte strade sia in Olanda che in Belgio ed abbiamo osservato moltissimi boschi ben tenuti. Le piste ciclabili sono innumerevoli e molto frequentate. Ci hanno colpito anche l'ordine e la pulizia che caratterizzano i piccoli paesini e le tradizionali case con i tetti spioventi. Un rilievo negativo: lo snodo stradale di Bruxelles è un ingorgo perenne, peggio dell'A14 nel budello di Bologna!!! |
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Ora vi esplicito le mie considerazioni
sul birdmercatone di Zwolle. Agli amici che mi chiedono com'era la
mostra olandese rispondo senza indugi; "una schifezza!".
E' la terza volta che visito quella iniziativa ma non avrei mai
immaginato che potesse raggiungere un così basso livello, sia in termini
di quantità che di qualità. Le ragioni sono molteplici ma la più grave dipende dalla inettitudine degli organizzatori. Quando sono riuscito ad entrare, alle 9 circa, dopo mezz'ora di fila selvaggia, totalmente disorganizzata. mi sono ritrovato davanti ad uno scenario impressionante .... la metà dei tavoli erano vuoti. Ma come? se a luglio i tavoli risultavano tutti prenotati! Com'è possibile una roba del genere? Ebbene si, gli organizzatori sono riusciti a compiere un capolavoro di stupidità! Hanno approvato un regolamento che prevede l'apertura della mostra, alle ore 6 per gli espositori, o meglio, per i possessori della prenotazione per il tavolo, ed alle 8,30 per il pubblico. Il costo per ogni tavolo è di 25 €. per persona, con un massimo di due. In pratica si tratta di un invito per tutti a prenotare il tavolo e per soli 25 €. (contro gli 8 del biglietto) è possibile entrare senza fare fila, ma soprattutto è possibile avere a disposizione 2-3 ore per scegliere gli esemplari migliori senza troppa confusione attorno. Ecco spiegata la ragione per la quale metà dei tavoli risultano deserti: gli allevatori prenotano non per esporre ma per entrare prima e nel frattempo, fra i pochi esemplari esposti, hanno la possibilità di scegliere i più belli. Di questo passo ed a queste condizioni fra qualche anno tutti i tavoli saranno disertati! Io ero interessato all'acquisto di: una femmina di basettino, una coppia di negriti della Bolivia, una coppia di rigogoli, una coppia di upupe ed eventualmente una coppia di averla piccola. Ebbene, alla fine mi sono portato a casa una coppia di cardinali perchè non ho trovato nulla di ciò che cercavo. Ho visto una gabbia con 8-10 negriti in condizioni di salute pessime (delicati come sono difficilmente avrebbero superato il confine), ed una coppia di upupe con anelli palesemente taroccati. Ho chiesto al proprietario (della repubblica ceca) di poter visionare l'anello e quando gli ho fatto notare che era largo e manomesso mi ha proposto uno sconto notevole. Mi piacerebbe sentire anche le opinioni di altri amici presenti a Zwolle. |
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A sinistra in alto la foto di rito con un allevatore
belga di Pyrrhura (Peter Werner), a destra una delle tantissime fattorie
che allevano vacche da latte allo stato brado. Qui a fianco, intirizziti dal freddo, mentre facciamo la fila per entrare alla mostra. Una considerazione: ho notato che quasi tutti gli allevatori dei Paesi bassi specializzano i propri aviari su una specie (con tutte le mutazioni), massimo due, a differenza di noi italiani che tendiamo a crearci il "giardinetto" con una molteplicità di specie. Secondo me hanno ragione loro ... Di seguito pubblicherò una serie di foto che mi ha passato Agostino e che non sono state scattate dentro al mercatone bensì dentro ad un capannone di un grossista. Più avanti vi descriverò com'è strutturato il mercato delle piume in Olanda e Belgio. |
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Il principale obiettivo del nostro
viaggio era il mercatone di Zwolle ma anche le visite a diversi
allevatori, a supermarket specializzati nel settore ornitologico e ad
alcuni grandi grossisti che raccolgono e commercializzano uccelli. La
delusione di Zwolle è stata ampiamente compensata dalle visite che
abbiamo fatto dalle altre parti perchè mi hanno permesso di farmi una
opinione sullo stato di salute dell'allevamento amatoriale nei Paesi
Bassi con relativo confronto con quello del nostro paese. Innanzitutto visitando gli allevamenti ho notato che la stragrande maggioranza di essi sono specializzati in una, massimo due, specie di uccelli, mentre in Italia tendiamo a spaziare su diverse specie. La monospecie permette una più elevata competenza e specializzazione e non è un caso che il livello di preparazione tecnica dei nostri colleghi del Nord sia mediamente superiore alla nostro. Ho detto mediamente, perchè in Italia abbiamo poche eccellenze e tantissimi manovali... La folta presenza di allevamenti, sia in Olanda che in Belgio, agevola la presenza di grossi supermarket che forniscono di tutto, dalle reti ai mangimi, dagli uccelli ai medicinali. Ho visto prezzi davvero interessanti in particolare sui tubi in alluminio (da noi inavvicinabili). In Italia non mi risulta che esistano strutture del genere, magari abbiamo delle uccellerie che sono divenute grandi grazie al talento dei proprietari, ma credo che in tutto il paese si possano contare sulle dita di una mano. Se mai dovessi tornare nel nord Europa andrei sicuramente a visitare i più importanti centri di raccolta dove si possono trovare esemplari molto belli a prezzi anche ragionevoli. Le foto che ho pubblicato sopra sono state scattate in uno di questi centri, (altre le pubblicherò di seguito). Gran parte dei commercianti italiani vanno ad approvvigionarsi proprio presso questi centri. Ne abbiamo visitato due dei più importanti e vi posso assicurare che il "giro" di uccelli è davvero molto elevato ed i clienti provengono da diverse parti del mondo. Siamo capitati in uno di questi capannoni, il cui titolare è un turco, ed abbiamo notato due voliere piene zeppe di roseicollis ancestrali, lutini e opalini lutini, saranno stati 300. Io che ho sempre avuto un debole per i lutini sono stato tentato di prenderne un paio di coppie tanto erano belli, sia Marco che Ago avevano messo gli occhi su diversi ancestrali ed avremmo sicuramente riempito i trasportini. Quando abbiamo chiesto il prezzo, il "turco" ci ha risposto che non poteva cederne neppure uno perchè erano stati tutti comprati da un cinese (per spedirli in Cina) e che da li a poco sarebbe passato a ritirarli. Avevamo chiesto ad alcuni allevatori amici se potevamo passare dai loro allevamenti ma ci hanno risposto che non avevano nulla da cedere perchè attraverso i contatti del BVA sono riusciti ad attivare un canale commerciale con il Burkina Faso ed hanno esportato tutte le loro eccedenze al prezzo di 75 euro a soggetto. Queste rappresentano altre ragioni per cui a Zwolle si trovano solo gli scarti degli scarti, a parte gli esemplari provenienti dall'Est con ben altri problemi. In conclusione, nonostante la crisi economica rivesta un carattere europeo ho notato una vitalità assolutamente invidiabile in tutta la filiera dell'allevamento amatoriale a differenza di quanto avviene nel nostro paese dove stiamo andando a fondo serenamente, senza neppure agitarci, come se la cosa fosse ineluttabile. L'allevamento italiano oramai dipende quasi esclusivamente dalla manifestazione novembrina di Reggio Emilia!! |