La storia della C.T.N. O&P
Per oltre un decennio la vecchia CTN Ondulati e Psittacidi ha governato il gruppo dei relativi giudici sulla base di princìpi più improntati all’amicizia ed al fideismo che alla competenza. Bastava ubbidire e non contestare le scelte fatte dai vertici che tutto andava bene, anche se i giudizi espressi in qualche mostra erano scandalosamente sbagliati, c’erano sempre mille modi per giustificarne l’operato. Ricordo un allievo giudice che ebbe l’ardire di contestare un giudizio di un fischeri in una mostra romagnola e venne impietosamente bocciato alla prova di esame. Credo che sia stato l’unico caso. Quella CTN poteva compiere qualsiasi atto di qualsiasi genere, perché sapeva di essere difesa e protetta dagli stessi vertici della Federazione. Ricordo un incontro, al quale partecipai io stesso, che si svolse presso la sede di Piacenza, fra i rappresentanti dell’allora Club degli Agapornis e la CTN, con la presenza del più qualificato degli esperti del settore ed i massimi dirigenti della FOI, con l’intenzione di mettere mano agli standard, che si concluse alla fine con un nulla di fatto, con l’allontanamento dell’esperto dal settore psittaciformi e con l’appoggio incondizionato alla CTN da parte dell’allora presidente. Le prove di ammissione erano vere e proprie commedie (una volta un allievo non fece la prova di preesame insieme agli altri, perché fu interrogato dal commissario, mentre lo accompagnava in auto a Piacenza!): per corsi di aggiornamento si intendevano delle grandi abbuffate e via di questo passo. Le conseguenze di questa politica gestionale sono facili da immaginare: il livello medio di competenza del gruppo giudici si era attestato a diversi punti sotto la sufficienza. Naturalmente ho sempre denunciato e contestato questa situazione, ottenendo più o meno la considerazione del cane che abbaia alla luna … convinto com’ero, come sono tutt’ora, che la qualità del corpo giudici influisca sullo sviluppo e sulla prospettiva dell’intero settore dei becchi storti. Ritrovai queste mie convinzioni sostanzialmente condivise da un candidato che stava organizzando un gruppo per concorrere alla guida della Federazione. Da qui scaturì il mio convinto sostegno attraverso il mio blog, alla cordata che poi risultò vincente all’assemblea FOI del 24 aprile 2016. In un primo tempo il responsabile del settore giudici del nuovo gruppo dirigente applicò letteralmente quanto aveva dichiarato in campagna elettorale, pretendendo la piena applicazione del regolamento, anche laddove esigeva la partecipazione alle mostre da parte dei giudici. Per questa infrazione, nel settembre del 2016, venne allontanato l’allora presidente della CTN e fu nominato in qualità di commissario il segretario della stessa CTN, nell’attesa che l’assemblea rieleggesse i nuovi membri della CTN. Nel corso della stagione mostre 2016, il commissario venne incaricato più volte da parte dei suoi superiori, di recarsi presso diverse mostre nelle quali si erano manifestati problemi, per verificare la qualità dei giudizi per poi rendicontare il tutto ai vertici FOI. Il commissario in un primo tempo si rifiutò di trasmettere i verbali ai superiori e solo a decisione sanzionatoria praticamente assunta, credo presentasse uno scritto di scarso interesse. I vertici FOI si limitarono a revocargli l’incarico di commissario, senza infliggergli nessuna sanzione come invece avrebbero dovuto! Questo è stato il primo gravissimo errore che è stato commesso, permettendo all’ex segretario-commissario di ripresentarsi come capolista alla successiva campagna elettorale, forte di uno slogan inattaccabile indirizzato al suo popolo: “per salvare noi, si è fatto cacciare!” Fu nominato commissario Maurizio Manzoni il quale diede avvio fin da subito al nuovo “progetto di rinnovamento” che prevedeva la sollecitazione del corpo giudici ed un preciso percorso di crescita tecnica attraverso l’organizzazione di master, incontri, verifiche dei giudizi etc. etc. Il mio blog ha seguito questa fase con particolare attenzione, schierandosi decisamente dalla parte del nuovo gruppo, poiché si toccavano con mano i miglioramenti, come risulta da questo mio intervento del 21.08.2017 (>>>) La campagna elettorale per la elezione della nuova CTN è stata lunga e difficile, si sono presentati due candidati presidenti: il nuovo commissario che capeggiava il gruppo dei giovani (e secondo me dei più preparati) e quello precedente che, a mio avviso, coagulava la parte vecchia, per intenderci coloro che sono stati promossi più per una pacca sulla spalla che per meriti tecnici. Come dicevo, ho sentito più di un giudice schierarsi con convinzione con il P.P.S. (Partito della Pacca sulla Spalla) poiché si sentiva più protetto senza dovere dimostrare niente a nessuno (basta con i carabinieri in mezzo alle cavalle a controllare i miei giudizi!) La maggioranza dei giudici aveva dichiarato privatamente e riservatamente di votare per Manzoni, che sembrava potesse vincere agevolmente (si stimava 18 a 14), ma tre giudici nel segreto dell’urna (segreto mica tanto, perché con le schede di voto divise per le due specializzazioni è stato facile risalire agli autori) hanno votato per il PPS ribaltando il risultato. Questo è successo il 21 aprile 2018. Se il gruppo soccombente fosse rimasto unito la partita si sarebbe potuta ancora giocare, da qui la rimpatriata che ho organizzato a casa mia il 10 giugno 2018, (>>>) ma diversi fattori hanno concorso al disfacimento del gruppo di opposizione: in primis il forte sentimento di buonismo che ha colpito i dirigenti FOI, (probabilmente sentendo aria di prossime elezioni) che hanno assecondato fin da subito la squadra vincente, abbandonando di fatto tutto il percorso di crescita avviato da Manzoni. In secondo luogo la natura di noi italiani, che ci vede particolarmente predisposti a correre in soccorso del vincitore (si sono visti casi di scilipotismo a dir poco ripugnanti) che in poco tempo hanno letteralmente squagliato il gruppo emergente. Ora i 17 che hanno votato PPS possono stare tranquilli, non si dovranno più preoccupare di elevare il loro livello professionale e non saranno neppure più disturbati nel loro operato. Ed è così che vissero tutti felici e contenti … Ho voluto riepilogare come si sono svolti i fatti, perché rendono bene l’idea di come stanno le cose e di quali prospettive si possono prefigurare, per cui vi prego di non chiedermi più di schierare il mio blog sulla questione dei giudici: per quanto mi riguarda la partita è definitivamente chiusa!! Alfonsine, 23/06/2019 |