02set2020
ore09:10 |
Inizio già ad agitarmi: domani nella mia Regione (Emilia-Romagna) si
apre la così detta "pre-caccia" e solo da postazioni fisse sarà
possibile sparare a cornacchie grigie, gazze, ghiandaie (ma a queste
nessuno sparerà) ma anche a tortore e a merli.
Domattina, dalle ore 7 attorno a casa mia scoppierà un Vietnam, spero
solo che non usino bombe al fosforo e napalm, poiché c'è un campo di
girasole (appena trebbiato) e centinaia di uccelli di tutte le specie ne
approfittano per cibarsi dei semi caduti a terra.
Ho notato almeno una decina di auto di cacciatori ispezionare la zona
per decidere dove posizionare il capanno e siccome dovranno stare ad
almeno una distanza di 150 m. l'uno dall'altro (e dalle abitazioni) la
vedo dura ...
Come ho più volte scritto io non sono contrario al sostantivo femminile
"caccia", perchè ammetto quella di selezione per mantenere
quell'equilibrio fra le specie che altrimenti non potrebbe più esistere,
ma ritengo dementi, minorati mentali, repressi sessuali coloro che
provano piacere a sparare ad un passerotto fermo su di un ramo ad una
distanza di 10 metri con una rosa di pallini di almeno 50 cm.
So già che domani telefonerò alle guardie venatorie provinciali per
chiedere il loro intervento perchè scorrettezze ne vedrò in quantità, ma
so anche che nessuno potrà raccogliere il mio invito perchè in Provincia
di Ravenna ci sono solo due pattuglie che, tra l'altro, non possono fare
straordinari.
Neppure le guardie zoofile potranno intervenire in materia di caccia poichè la lobby dei cacciatori non ha accettato come controllori questo
corpo di animalisti camuffati da pubblici ufficiali e dovranno limitarsi
a rompere i coglioni a noi allevatori sul tema del benessere animale.
I miei tre cardellini sono totalmente autosufficienti ma il rischio di
finire impallinati mi suggerisce di tenerli in gabbia almeno fino al 21
settembre, quando ci sarà l'apertura generale della caccia (il 20) e si
potrà sparare anche a lepri e fagiani.
Intanto gli riempio la gabbia di erbe selvatiche perchè imparino a
conoscerle ed a cibarsene.
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01set2020
ore15:40 |
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Non è vero che sono bravo solo a criticare
.... quando si fanno cose buone non ho nessun problema a
riconoscerlo. Questa iniziativa, deliberata nel CF del 16
luglio, è senza dubbio molto positiva. Si parte con la genetica
del canarino ma spero che si arrivi anche a quella dei
becchistorti, in particolare dell'Hagoromo. |
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30ago2020
ore11:11 |
Se tu dici la cosa più ragionevole e sensata di questo mondo, ma va
contro i miei interessi, ebbene, da quel momento diventi un mio nemico e
giù cazzate ...
Ho sempre pensato che noi allevatori fossimo migliori della società in
genere, per il fatto che chi riesce ad amare un uccellino dovrebbe avere
una maggiore sensibilità verso il prossimo.
Forse il mio errore sta nel fatto che non considero che tanti pseudo
allevatori siano più attaccati al denaro che ai propri uccelli che
finiscono per diventare un mezzo per soddisfare la loro vanità ed il
loro portafoglio.
I dirigenti che seguano, nelle loro decisioni, questi indirizzi avranno
tutta la mia disapprovazione.
Questo è un intervento a firma di Enrico Banfi postato su Facebook che
evidenzia le criticità dell'organizzazione delle mostre in tempi di
COVID. (>>>) |
29ago2020
ore13:35 |
Non so se vi è mai capitato di guardare una persona fissa negli occhi e
pensare ad alta voce che è un emerito imbecille. Ebbene, questa mattina
mi è capitato, e sono orgoglioso di me medesimo perchè sono riuscito a
comportarmi da persona educata e civile e non l'ho mandato affanculo
come mi avrebbe suggerito il mio istinto, anche se l'ho avvisato di
stare alla distanza di Legge da casa mia e di non uccidere specie non
ammesse perchè chiamerò le guardie venatorie.
Due cacciatori si sono avvicinati alla mia recinzione per chiedermi se
mercoledì notte possono mettere la loro auto vicino al mio capannone
perchè hanno intenzione di installare un capanno da caccia nelle
vicinanze.
Mi ero scordato che siamo di nuovo in apertura di caccia ed il mio
pensiero è corso immediatamente ai miei tre cardellini che avevo
ipotizzato di liberare proprio a metà della prossima settimana.
Ovviamente ne ritarderò la liberazione almeno fino a quando apriranno la
caccia anche a lepre e fagiani nella speranza che vengano risparmiati i
piccoli uccellini.
La mia casa è frequentata da una ventina di cardellini, centinaia di
passerotti e diversi merli ... l'idea che qualche idiota me li ammazzi e
che io non possa neppure ribellarmi, mi fa davvero girare i coglioni!!! |
28ago2020
ore21:00 |
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Ma come siamo
messi?
Fino ad ora ho fatto finta di non vedere le locandine che
annunciano mostre di ogni tipo perchè mi fanno letteralmente
schifo!
Davanti a questa qui a fianco non sono riuscito a girarmi
dall'altra parte perchè è troppo grossa:
1) il contagio del COVID è in costante crescita e non si capisce
dove potrà arrivare. La Calabria è
la Regione con un indice di contagio Rt più alto d'Italia (1,26)
(fonte ISS, nella settimana dal 17 al 23
agosto);
2) si organizza la mostra nella palestra di una scuola mentre
gli alunni stanno frequentando (primi di novembre);
3) il periodo di occupazione sarà molto lungo, non meno di 6-7
giorni;
Mi chiedo:
a) ma come è possibile che il Sindaco e l'AUSL concedano
l'autorizzazione per una roba del genere?
b) ma noi allevatori amatoriali (dovrebbe
essere un hobby per tutti) siamo così assatanati di sangue?,
pardon, di denaro?
c) se per un anno si annullassero tutte le mostre, morirebbe
qualcuno? o avremmo forse dato un esempio di serietà e di
civiltà? |
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26ago2020
ore08:25 |
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Aveva ragione il mio amico! Gli chiedo
scusa se ho dubitato della sua parola, evito di fare qualsiasi
commento e lascio a voi ogni valutazione in merito.... |
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26ago2020
ore08:25 |
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Non vorrei avere capito male, ma per come è
scritto sulla proposta di rettifica del nuovo art. 22 RGM al
punto c) "diametro superiore al massimo consentito", viene
abbandonato il concetto della responsabilità dell'inamovibilità
in capo all'allevatore per fissare un diametro massimo
inderogabile.
In concreto: il regolamento sui diametri stabilisce che il
roseicollis può portare un diametro da 4.5 a 5.5 mm, se in
mostra viene trovato un esemplare con un 6 mm. questo va escluso
e verbalizzato per atto doloso. Per il fischeri il range attuale
è 4,2-4,5 ... un po' pochino....
Dico sinceramente, a me piaceva di più il concetto
dell'inamovibilità con la responsabilità a carico
dell'allevatore, ma alla prova dei fatti di questi ultimi anni è
emersa con evidenza la difficoltà di avere in fase di giudizio
un comportamento determinato ed omogeneo, per cui, quasi quasi,
la soluzione del diametro massimo, per quanto riguarda il
controllo è molto più facile anche se a rimetterci saranno le
zampe dei nostri becchistorti..... |
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25ago2020
ore20:55 |
Se dovete telefonarmi per raccontarmi delle bufale siete pregati di
astenervi!!!
Oggi mi ha telefonato un allevatore (di quelli non nati sotto il cavolo)
per chiedermi la mia opinione sul convogliamento gratuito che la FOI sta
organizzando per una Mostra internazionale che si
svolgerà a Matosinhos (P) dal 23 al 25 ottobre. No, non mi sono
sbagliato, è proprio dal 23 al 25 ottobre, in concomitanza con diverse
manifestazioni che si svolgono sul territorio italiano (penso alla
mostra del tre mari a Palermo, per esempio).
La domanda che mi poneva il mio amico era questa: "ma ti pare
giusto che con i soldi degli allevatori italiani si paghi un
convogliamento fino in Portogallo per il vantaggio dei pochi soliti noti
e nel contempo sottrarre ingabbi alle associazioni nazionali (quindi
agli stessi allevatori) che organizzano mostre?"
La mia risposta è stata: "non ci credo, è una bufala!, mandami qualche
cosa di scritto che dimostri una roba del genere perchè tu mi vuoi
fregare"
Mi ha promesso che cercherà in tutti i modi di farmi avere "carta canta"
quanto prima ... staremo a vedere..... |
24ago2020
ore09:40 |
La gabbianella di Luis Sepùlveda e il gabbianone dell'Avv. Francesco
Dalba.
Quando si dice la fantasia di un giornalista .... (>>>) |
24ago2020
ore09:40 |
Oooohhhh, finalmente una cosa di buon senso!
Ho letto la proposta delle rettifiche all'art. 22 del RGM da parte
dell'Ordine dei Giudici (dovrà ancora essere ratificata dal CF) sul
verbale del 25 luglio 2020
(>>>).
Finalmente si propone che la presenza del doppio anello in un esemplare,
di diverso RNA, sia considerato atto doloso, così come l'anello in
acciaio di anni non più ammessi e l'anello troppo largo.
Direi che ora le regole sono abbastanza chiare, si tratta solo di
applicarle esattamente come sono scritte senza guardare in faccia a nessuno.
Colgo l'occasione per sollevare un problemino che potrebbe diventare
estremamente grave e dirompente per l'intero gruppo dei giudici:
immagino cosa potrebbe accadere se le
nuove regole fossero applicate solo da una parte di giudici....
Io conosco personalmente gran parte dei giudici e temo che il rischio
che ho sopra ventilato sia assolutamente presente!. |
23ago2020
ore12:55 |
Recitava Cecco Angiolieri (ed anche Fabrizio De André)
S'i fossi foco arderei 'l mondo
s'i fossi vento lo tempesterei
s'i fossi acqua i' l'annegehrei
s'i fossi amministratore della FOI:
> non investirei neppure un centesimo in immobili (di qualsiasi tipo);
> in caso di necessità li prenderei in locazione;
> destinerei tutte le risorse disponibili all'abbattimento dei costi per
gli allevatori (quota FOI di 35 €. e "cresta" sugli anellini) al fine di
avvicinare l'offerta FOI ai prezzi di mercato;
> solo in questo modo si potrebbe ipotizzare per il futuro un
abbattimento di quei muri che ogni giorno si stanno alzando sempre di
più a protezione di un monopolio che non ha più ragione di esistere. |
23ago2020
ore12:55 |
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Oramai ci siamo. Uno dei tre moschettieri è
completamente autonomo, mentre gli altri due prendono ancora
qualche imbeccata, ma roba da poco.
Penso che a metà della prossima settimana arriverà il momento
della verità. Ho deciso che aprirò i due sportellini
lasciandogli la possibilità di uscire uno per volta in tutta
tranquillità. In tal modo non dovrebbero allontanarsi dal salice
che li ha visti nascere e che può rappresentare la loro
salvezza. Metterò sulla gabbia diverse mangiatoie, compreso
quella dell'acqua, affinchè possano ristorarsi finché non
saranno capaci di districarsi in mezzo alla natura.
Conto anche sul contributo che potranno offrirgli i loro
genitori che continuano a presidiare il salice in attesa della
loro liberazione. |
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20ago2020
ore21:12 |
Si trattava di una panzana parziale perchè l'immobile in questione non é
una sede amministrativa, bensì un capannone per il ricovero di gabbie e
attrezzi.
Non ho letto il bilancio e non conosco le ragioni che hanno portato ad
una simile proposta pertanto non me la sento di esprimere un giudizio. |
20ago2020
ore15:25 |
Sicuramente mi hanno riferito una panzana ma ve la racconto ugualmente
perchè è troppo bella.
Qualche buontempone mi ha anticipato che il 6 settembre a Chianciano
all'assemblea dei presidenti delle associazioni aderenti a FOI
verrà chiesta una delega per l'acquisto di
una nuova sede al sud.
E adesso potete anche ridere ...... |
19ago2020
ore09:05 |
Se sentite suonare alla porta e dallo spioncino vedere una panda di
colore verde scuro con scritto sopra "Guardie zoofile", non aprite e
fingete di non essere in casa, quando si saranno stancati di suonare se
ne andranno e ritorneranno più in là.
Nel frattempo avrete tutto il tempo di "tirare a specchio" il vostro
allevamento poiché quando torneranno i tipastri vi controlleranno
l'aviario, in particolare, per quanto riguarda il benessere animale.
Fate molta attenzione alle alghe verdi che si formano nei contenitori
dell'acqua (soprattutto se esposti al sole) perchè anche se non sono
nocive vengono considerati sporchi e verbalizzati (le foto del beverino
con il verde dell'alga produce un grande effetto scenografico).
Qualche giorno fa, hanno fatto visita ad un contadino poco distante da
casa mia, che possiede animali di diverse specie, e gli hanno fatto un
verbale kilometrico.
Io non sono in grado di esprimere un giudizio sulla giustezza o meno
dell'intervento, però sono assolutamente prevenuto nei confronti di
gente (animalisti) che svolgono volontariato in operazioni di controllo
della legalità. Questa è una attività che non spetta a chi è mentalmente
schierato "contro", questa è un'azione che spetta alle forze dell'ordine
il cui compito é semplicemente quello di applicare la Legge . Punto. |
18ago2020
ore21:00 |
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Sono esattamente 15 giorni che li imbecco
ma non dimostrano ancora una gran voglia di fare da soli. I
genitori restano di frequente sul salice e li ho anche visti
nelle vicinanze della gabbia. E' quasi certo che per 3-4 giorni
ne abbiano alimentato uno (per 4 giorni ha rifiutato il mio
imbecco) poi però hanno smesso.
E' comunque positivo il fatto che restino vicini ai piccoli
perchè quando li libererò potranno fornirgli l'assistenza di cui
avranno bisogno.
L'unico alimento che iniziano a smangiucchiare sono i semi
germinati.
Sono curioso di scoprire come andrà a finire, resto fiducioso
circa l'ambientamento in libertà, mi piacerebbe però che si
ricordassero di me e che si lasciassero avvicinare almeno fino a
qualche metro, considerato che ora quando metto la mano in
gabbia ci saltano sopra tutti e tre alla ricerca dell'imbecco. |
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16ago2020
ore15:30
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La SOR si accinge a salutare il suo vecchio
gruppo dirigente che in tanti anni di lavoro l’ha resa, non
grande, ma immensa, per dare il benvenuto a quello nuovo, il
quale, senza ombra di dubbio, continuerà “nel solco della
continuità”, a dirigere il colosso reggiano.
La vita è fatta così, non possiamo farci
nulla, dobbiamo solo ringraziare “il vecchio” per quello che ha
fatto ed aiutare “il nuovo” a continuare a fare bene.
E’ proprio con questo
spirito che mi permetto di fare una considerazione: il grande
capolavoro di SOR è la Mostra Internazionale, o meglio, la
mostra scambio collegata all’esposizione internazionale, ma a
mio avviso ne ha
realizzato un altro ancora più
grande: è riuscita a farsi riconoscere da tutti gli allevatori
italiani come “LA CASA DI TUTTI”.
Si può chiedere a qualsiasi allevatore
italiano, indipendentemente dalla casacca che indossa, un parere
sulla SOR e nessuno si sentirà escluso, proprio perché il gruppo
dirigente ha sempre praticato una politica di apertura e di
rispetto delle altrui opinioni (e azioni).
Questa è la ragione principale per la quale
SOR rappresenta il perno dell’ornitologia italiana ed è pure la
ragione per la quale ha potuto diventare quello che è.
Per essere più chiaro faccio un esempio: se
avesse ubbidito all’“editto piacentino” che aveva persino
ordinato l’esclusione dalle manifestazioni di chiunque si
riconoscesse sotto un blasone diverso da quello FOI (ricordo un
caro amico del Nord-Est che venne gentilmente invitato ad uscire
dal Consiglio Direttivo in quanto simpatizzante AOE), oggi la
SOR sarebbe ben altra cosa.
Questo per dire che la SOR ha protetto con
forza ed orgoglio la propria autonomia (ricordo gli interventi
del Presidente Banfi alle assemblee FOI) pur fornendo assistenza
e mezzi tecnici a tutte le iniziative e manifestazioni più
importanti di FOI.
Io non ho sentori che il nuovo gruppo
dirigente abbia intenzione di scavare “un solco nuovo” e sono
certo che non lo farà, in ogni caso noi allevatori staremo
vigili su questo aspetto perché
non possiamo permetterci il lusso di distruggere
l’unica CASA COMUNE che abbiamo!!
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16ago2020
ore15:30
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Una delle cose più belle del nostro hobby è
che tutte le occasioni sono buone per fare delle grandi
abbuffate (a danno del colesterolo cattivo).
Alla vigilia di ferragosto dovevamo semplicemente incontrarci
per scambiarci un po' di becchistorti ed invece abbiamo
banchettato per mezza giornata poi è finita attorno al calcio
balilla, dove, incredibilmente quei due lì in foto, mi hanno
fatto perdere. Una sconfitta che brucia ancora...
Ago mi ha riportato alcuni dei faccia arancio del mio vecchio
ceppo ed in mezzo al gruppo c'è una bella femmina faccia arancio
che quasi certamente andrà a fare coppia con il lutino più bello
che ho. Ci sono diversi maschi all'altezza della situazione ma
le altre femmine, o sono portatrici di faccia arancio oppure non
mi convincono. Mi manca ancora una bella femminona faccia
arancio!! |
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14ago2020
ore06:03 |
Progetto lutino FA
Un po' di tempo fa Edoardo Bennato cantava: "...non capita tutti i i
giorni di avere due consulenti, due impresari che si fanno in quattro
per te..."
Ebbene, io mi sono messo nelle mani di due consulenti per la
realizzazione del mio progetto sul lutino FA: al gatto (Agostino
Culletta) ed alla volpe (Claudio Ghirlandi), che dite? mi sono messo in
buone mani?
Battute a parte, sono assolutamente convinto che il confronto con
persone competenti sia la marcia in più che ci aiuta a raggiungere
traguardi importanti. Anche quando si ha la certezza assoluta su
determinate valutazioni il parere di un altro può sempre farci notare
particolari che il nostro occhio non aveva rilevato.
Vi faccio un esempio: ieri sono andato con Ghirlandi a visitare
l'allevamento di Riccardo Tasini (che ringrazio per la cortesia e la
disponibilità) con l'obiettivo di scegliere qualche faccia arancio di un
certo livello. Ebbene, in due voliere piene di roseicollis abbiamo
"adocchiato" entrambi lo stesso soggetto ed una volta preso in mano lo
abbiamo analizzato in ogni particolare evidenziando pregi e difetti. Mi
sono portato a casa due maschietti niente male che potrebbero innestarsi
bene con gli esemplari che ho già in voliera. Quando dovrò fare le
coppie. dopo averle impostate, chiederò anche il parere del gatto e
della volpe, perchè in tal modo sarò costretto a giustificare i miei
ragionamenti con i loro punti di vista.
Questo è un consiglio che do a tutti i miei colleghi che allevano in
selezione: confronto, confronto e confronto. (possibilmente con i più
bravi...) |
13ago2020
ore19:50 |
Elezioni per il rinnovo delle cariche sociali in SOR
Il Consiglio diretto in data 18 maggio 2020 ha preso atto delle
dimissioni presentate dal Presidente Enrico Banfi, per motivi di salute,
e nei consigli successivi ha deliberato di rassegnare le dimissioni come
intero organo per agevolare il rinnovo dell'intera struttura
dirigenziale.
Pertanto i soci che vorranno proporre la propria candidatura in qualità
di amministratore o di membro del collegio sindacale potranno farlo
entro il 23 agosto.
Da domenica 30 agosto e nei giorni 4-6-11 e 13 settembre, sarà possibile
per tutti i soci di SOR esprimere il proprio voto presso la sede sociale
dell'associazione. |
13ago2020
ore15:05 |
La grande mostra di Reggemilia non si farà. I
dirigenti della SOR hanno diramato un comunicato (>>>)
con il quale informano circa la decisione di non effettuare la mostra
internazionale di novembre.
Condivido ogni parola scritta nel comunicato, anche se mi resta un po'
di amaro in bocca perchè questa decisione è arrivata tardi, male ed è
costata moltissimo!! |
11ago2020
ore21:47 |
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Vi ricordate che ne avevo parlato in un post
il 1lug2020 circa la trasmissione degli atti alla Commissione
disciplinare della COM per quando riguarda il comportamento
dell'ex presidente dell' OMJ, Roberto Rossi?
Come potete leggere nello stralcio della comunicazione di cui
sopra, la Commissione ha deciso di sospendere Rossi per 4 anni
da tutte le attività ornitologiche, pertanto non potrà più
ricoprire neppure l'incarico di Presidente OMJ.
Volevo complimentarmi con la COM per la procedura
particolarmente celere adottata per la valutazione delle
infrazioni ed anche per la consistenza della sanzione stessa.
Roba da fare impallidire la FOI che più di tre mesi non riesce a
comminare (possibilmente nel periodo senza mostre) neppure nei
casi più gravi e dopo istruttorie interminabili.
A titolo di esempio prendo il caso di Portoviro dove sono
trascorsi ormai due anni e fino ad ora sono volate solo delle
gran parole. |
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11ago2020
ore10:18 |
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Mi ha fatto davvero un
grande piacere ricevere la risposta di Enrico Banfi al mio
messaggio del 9ago2020.
Forza Presidente! datti una mossa, che questo nostro mondaccio
brutto e cattivo ha ancora bisogno di te!!
Niente da fare. I genitori dei tre moschettieri in foto sono
degli irresponsabili, lasciano l'onere dell'alimentazione tutto
a me, loro se ne fregano altamente. Stanno tutto il giorno sul
salice ma di avvicinarsi alla gabbia proprio non ci pensano.
Ho già dato avvio all'ultima fase, quella dello svezzamento.
Oltre ad alimentarli ogni 4 ore ho messo dentro alla gabbia un
po' di tutto: semi secchi, semi germogliati, pastoncino e perle
morbide, oltre ad una vaschetta d'acqua.
Non appena rifiuteranno l'imbeccata sarà ora di aprire lo
sportello, sperando che escano con calma e non si allontanino
troppo da casa mia, perché la zona è infestata da gazze e
ghiandaie e cosi piccoli ed inesperti al volo possono essere
facile preda... |
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10ago2020
ore17:50 |
Sarebbe bello indire un referendum per capire quanti allevatori siano
favorevoli ad effettuare le mostre in presenza del virus e quanti no. Io
credo che siano più o meno la metà.
Mi è capitato di parlare con un bravo organizzatore di mostre, che sa
far di conto, (ha già annullato la propria manifestazione) e mi diceva
che da un punto di vista economico, numeri alla mano, sarà un suicidio.
Senza considerare il minor incasso dovuto al (consistente?) calo degli
ingabbi, le norme di prevenzione impongono delle azioni estremamente
onerose: quella più pesante è relativa alla sanificazione dell'ambiente
nel quale avviene l'esposizione. E' necessario utilizzare una società
specializzata in sanificazione ambientale e deve essere usato un
prodotto specifico, non nocivo, oltre che per le persone anche per gli
uccelli. In sostanza viene a costare di più la sanificazione che
l'affitto dei locali.
Per quanto mi riguarda, fin dall'inizio avrei saltato pari pari il 2020
ed avrei dato appuntamento a tutti per il 2021, ma vedo in giro un vero
e proprio accanimento nel volere fare mostre a tutti i costi.
Vedo gli amici cesenati che sono "gasati come delle ponghe"
(detto romagnolo) nel volere organizzare il campionato italiano in
dicembre (video del sindaco, video del presidente dell'ente fiera,
aperture di credito da tutte le parti) e sinceramente gli auguro un
grande successo anche se sono convinto che successo (economico) non
sarà. Ovviamente, sarei felicissimo di sbagliarmi.
Non sono mai riuscito a capire, per quanto riguarda il campionato
italiano, se il risultato della gestione sia a carico dell'associazione
organizzatrice oppure della FOI. Va a finire che quest'anno lo imparo....
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09ago2020
ore15:00 |
Sferracavallo (PA) 12 giugno 2014 |
Caro Presidente, io e te non siamo sempre
andati d’accordo sui problemi che attraversavano il nostro mondo
impiumato, ma colgo l’occasione della tua decisione di
allontanarti dalle responsabilità che ricopri nella SOR per
dedicarti completamente alla tua salute, per dirti che ti ho
sempre considerato, e ti considero tutt’ora, un "Esempio".
La stragrande parte degli uomini attraversa
la vita senza lasciare nessun segno, tu invece, caro Enrico, hai
lasciato impronte profonde che il tempo non potrà coprire: a
partire dallo stile con il quale tu ed i tuoi collaboratori
avete gestito e fatto crescere la vostra Associazione.
|
La tua sobrietà, la scelta di operare sempre
sul concreto nell’interesse di tutti gli allevatori (non solo
della tua associazione) hanno portato la tua associazione ad
organizzare una mostra internazionale, che è la più grande in
assoluto, che rappresenta una delle più importanti valvole di
sfogo commerciali per l’intero allevamento italiano.
A differenza di altre organizzazioni, la SOR
ha sempre investito in beni e servizi utili e necessari
(capannone, attrezzature e gabbie, uffici con archivio,
promozione della mostra internazionale, etc.) per i soci e gli
allevatori, senza dimenticare mai il valore della
solidarietà (annuali donazioni a enti socialmente utili).
La SOR è l’unica Associazione ornitologica ad
avere ottenuto la veste di personalità giuridica essendo il
proprio bilancio sufficientemente garante verso i terzi,
per cui i propri amministratori sono gli unici in Italia a non
dover rischiare l’esborso personale in caso di squilibri di
bilancio: un esempio che, purtroppo, non è stato imitato da
nessuno.
Ho messo qui a fianco una foto che richiama
alla memoria la indimenticabile gita a Palermo-Ustica del 2014,
organizzata dagli amici dell’AOT, durante la quale ci divertimmo
un sacco a discutere dei problemi che attanagliavano il nostro
hobby.
Niente, ci tenevo a dirti queste cose e sono
certo che, superati gli acciacchi, rientrerai in gioco alla
grande!
Ti saluto con una poderosa gomitata, dato che
la stretta di mano non è più possibile, ed un sentito
ringraziamento per tutto ciò che hai fatto per l'ornitologia
italiana!
NB: sulla questione “mostre-coronavirus” sono
totalmente d’accordo con te….
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09ago2020
ore12:25 |
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Eccoli i tre moschettieri!!
Come si vede, mangiano come dei maiali e crescono a vista
d'occhio.
Li imbecco ben 5 volte al giorno...
Ho messo il nido dentro ad una gabbietta appesa al salice nella
speranza che i loro genitori mi aiutino un po' e invece stanno
tutto il giorno nei paraggi ma non si azzardano ad avvicinarsi
alla gabbia.
Fra poco usciranno dal nido e li lascerò dentro alla gabbia
appesa al salice dove metterò mangiatoie con semi ed altro
affinché imparino a mangiare da soli.
Quando saranno autosufficienti aprirò gli sportelli, così
potranno uscire e ricongiungersi ai genitori. |
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08ago2020
ore19:25 |
Quando ho letto il nuovo DPCM che aggiorna le misure anticovid, in
particolare per quanto riguarda le manifestazioni fieristiche, ho
pensato ai dirigenti della SOR di Reggio Emilia che in queste ore
dovranno decidere se tentare di organizzare o meno la mostra
internazionale di novembre.
Giuro che non vorrei proprio essere nei loro panni ...
La nuova normativa dice che dal 1° di settembre sarà possibile
effettuare le mostre nel rispetto delle indicazioni fornite da CTS
(tracciabilità, sanificazione ogni ora etc. etc.) ed in particolare ogni
persona dovrà avere a disposizione 1 mq. di spazio al netto da tavoli,
gabbie, stand e tutto il resto.
Non riesco ad immaginare quanti mq siano calpestabili, per capire quante
persone possano entrare, in ogni caso, rispetto al passato si tratterà
di una mostra scambio con pochi intimi che stravolge completamente il
senso delle vecchie edizioni. Non sarà la "nostra amata Reggemilia",
quella si rifarà il prossimo anno, sarà una roba che interesserà a
pochi. |
06ago2020
ore20:55 |
Devo decidermi dove acquistare gli anellini per il 2021.
La ragione principale per la quale avevo abbandonato il Gran
Galà dei Pappagalli per iscrivermi alla FOI era determinata dal
fatto che la legislazione della Regione Emilia Romagna, per quanto
riguarda l'allevamento degli esemplari autoctoni, prevede l'obbligo di
inanellare con anelli portanti il numero di matricola assegnato allo
stesso allevatore od in alternativa anelli di associazioni con RNA
pubblico, quindi necessariamente FOI.
Siccome ho deciso che continuerò ad allevare solo cardellini major
(quelli nostrani sono più belli sugli alberi), che sono esenti da
qualsiasi obbligo di Legge (in Emilia Romagna), oltre alle speci
assoggettate a CITES, sono libero di andare dove mi pare.
Non farò neppure mostre, perciò la mia libertà sarà totale ...
Domani mi metterò a sfogliare un po' di siti web e deciderò dove
iscrivermi anche se non ho ancora le idee chiare sulle specie e sulle
coppie che metterò giù per la prossima stagione. |
05ago2020
ore08:52 |
Un colpo alla botte e un colpo al cerchio o per dirla alla siciliana "Na
botta a la utti e na botta a lu timpagnu".
(la utti) Il compito principale delle "COM nazionali" è quello
di coordinare le molteplici Federazioni, presenti in misura più o meno
consistente in tutti i paesi, per rappresentare alla "COM Mondo" una
unica voce. In Italia questo non è possibile perchè le Federazioni da
rappresentare non sono tante, ma una sola (la FOI). Pertanto la COM
Italia è diventata uno efficacissimo strumento di difesa del MONOPOLIO
esistente (quando in un territorio esiste una sola entità si definisce
tecnicamente "Monopolio" e null'altro).
Non sto qui ad elencare le variazioni strumentali apportate al
regolamento dalla COM Italia per impedire l'accesso a COM Mondo, della
FEO prima e della FOASI ora.
Ritengo pertanto più che legittimo che FOASI cerchi di scavalcare
l'italico muro chiedendo asilo alla Spagna.
(lu timpagnu) Sulla carta FOASI è una Federazione grandissima,
sembra addirittura più grande della FOI, grazie al grande lavoro
dell'amico Marco Cotti che con i sui bellissimi loghi fa nascere
un'associazione al giorno.
Nella realtà però è ancora niente, per ora è tanto fumo e non si è
ancora visto l'arrosto. L'unica volta che ha tentato di metterne una
teglia in forno è uscita una roba da schifo. Parlo dell'esperienza di
Palermo.
A mio parere i dirigenti di FOASI farebbero bene a dedicare gran parte
del proprio impegno alla costruzione di associazioni territoriali in
grado di organizzare mostre di una certa rilevanza, perchè come tutti
sappiamo il "motore" che fa girare il nostro mondo ornitologico sono
solo ed esclusivamente le mostre.
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05ago2020
ore08:22 |
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Non badate alla temperatura segnalata dal
termometro perchè abbonda di almeno 10°. Come si vede, rispetto
al ritrovamento, hanno fatto un netto miglioramento e le piume
oramai ricoprono l'intero corpo. Ora sono molto più disponibili
a farsi imbeccare per cui il maggiore dei rischi che possono
correre è quello di contrarre qualche infezione oppure che la
formula da imbecco che gli somministro non sia adeguata.
Ringrazio i tanti amici che mi hanno consigliato come
comportarmi (dal metterli in un nido sul salice al metterli
dentro una cinciarella appesa al ramo dove c'era il nido) ma
ritengo che, non essendo ancora completamente impiumati, non possano
sopravvivere senza il calore della madre o di una camera calda.
Di conseguenza la strada fino all'avvenuto svezzamento credo sia
segnata: toccherà a me alimentarli.
Il problema si presenterà nel momento in cui dovranno
abbandonare la cattività per arrangiarsi in natura,
probabilmente, senza l'insegnamento dei genitori.
Ho pensato che quando saranno impiumati li metterò dentro ad una
gabbia abbastanza ampia e di giorno li appenderò in mezzo ai
rami del salice. Continuerò ad alimentarli attraverso le sbarre
finchè non saranno autosufficienti ed a quel punto aprirò lo
sportello in modo che possano uscire in tranquillità ed
eventualmente rientrare. In ogni caso metterò mangiatoie in
diversi punti attorno a casa mia per assicuragli
l'alimentazione. Resto però convinto che i loro genitori
continueranno a frequentare la zona e sono certo che li riconosceranno.
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04ago2020
ore12:00 |
La prima cosa che ho fatto questa mattina quando sono uscito di casa
è stata quella di buttare gli occhi sul salice ... è successo quello che
immaginavo: la coppia dei genitori era proprio lì che cercava
disperatamente il nido con i suoi piccoli. Una scena davvero commovente.
Li ho potuti osservare per circa un'oretta nei paraggi del salice, poi
non li ho visti più.
Con i tre pulli è più dura del previsto. Ieri dopo che li avevo
asciugati e messi in camera calda quando ho cercato di imbeccarli hanno
subito spalancato il becco, nonostante i due più grandicelli abbiano già
gli occhi aperti, questa mattina invece solo il più piccolo lo ha
aperto.
Dopo diversi tentativi e dopo aver adottato vari accorgimenti (non
toccare il nido, utilizzo di uno stecchino lungo da spiedini, etc.) sono
riuscito a farglielo aprire.
La loro selvaticità naturale li porta a nascondersi, per cui quando apro
la camera calda si accovacciano sul fondo del nido nascondendo in
particolare la testa e solo dopo diversi tentativi, sfregando la punta
dello stecchino sul becco, riesco a farglielo aprire. Vi terrò
aggiornati e alla prossima ve li mostrerò. |
03ago2020
ore20:18 |
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Oggi pomeriggio una improvvisa e violenta
grandinata si è abbattuta nella mia zona provocando ingenti
danni un po' a tutto.
La grandine era accompagnata da una bomba d'acqua e da un vento
fortissimo che mi ha persino divelto una pianta di fico.
Sono estremamente soddisfatto per la resistenza che hanno
dimostrato i miei manufatti che oltre a restare in piedi hanno
protetto adeguatamente tutti i miei uccelli.
Meglio che non parli dell'orto altrimenti mi viene da piangere
...
Pioveva ancora quando mi sono proiettato sotto il salice dove
avevo notato il nido dei cardellini perchè ero certo che la
violenza del nubifragio lo avesse abbattuto.
Quattro pulli ho trovato, apparentemente morti, tutti freddi ed
impregnati d'acqua.
Li ho asciugati con lo scottex ed il phon poi li ho stretti nel
palmo della mano finche tre dei quattro si sono ripresi, per il
quarto, probabilmente colpito da un chicco di grandine, non c'è
stato niente da fare.
Li ho messi in camera calda e si sono ripresi abbastanza bene,
poi gli ho dato un po' di pappina (si vede il gozzo pieno nella
foto sotto) e sembra che ce la possano fare.
Spero tanto di riuscire a tirarli su finchè saranno
autosufficienti, poi li farò liberare dai miei nipoti (uno per
uno) proprio sotto il salice dove sono nati, nella speranza che
i genitori, che bivaccano sempre nei paraggi di casa mia, li
riconoscano e li aiutino a sopravvivere in natura. Ovviamente
pubblicherò il video della liberazione affinchè tutti voi
possiate condividere la grande emozione dell'evento.
Speriamo che vada tutto bene .... |
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03ago2020
ore15:15 |
(Progetto Lutino faccia arancio - stato di avanzamento)
Ho cercato, per mare e per terra, due esemplari verdi faccia arancio con
le caratteristiche già descritte ma non c'è stato nulla da fare: alla
fine ho chiesto anche a Vignolo (secondo me il numero uno per quanto
riguarda i roseicollis) il quale mi ha simpaticamente risposto: " se
vuoi che ti freghi te li do volentieri, ma non ho i soggetti che ti
servono..."
Allora ho deciso che, per andare sul sicuro (parlo di purezza), chiedo
all'amico Agostino se mi ritorna quattro esemplari verdi FA provenienti
dal mio vecchio ceppo. Potrebbe già uscire la struttura a cui aspiro, in
ogni caso continuerò a cercare esemplari di un certo tipo poiché la
struttura è un difetto facilmente correggibile in poco tempo (1 o 2
anni).
Ho già impostato lo schema della formazione che scenderà in campo ed in
buona parte ho già individuato anche i giocatori, me ne mancano solo 4
(quelli in rosso). Farò 5 coppie, così composte:
1) Lutino x Verde FA
2) Verde FA x lutino
3) Verde x Verde FA
4) Verde FA x Verde
5) Verde (puro) x Verde (puro) |
03ago2020
ore14:31 |
Ringrazio i tanti amici che mi stanno inviando stralci di verbali e
schermate dal gruppo facebook con gli ultimi interventi sulla diatriba
FOI-FOASI, pregandomi di aggiornare il mio blog commentando queste news,
ma proprio non ce la faccio.
Vi dico sinceramente, per un certo periodo la cosa mi ha anche divertito
ma ora mi sta stancando davvero. D'altronde, ciò che sta succedendo ora
non è altro che la conseguenza logica della strategia adottata a suo
tempo da questo gruppo dirigente FOI: piuttosto che mettere mano ad un
progetto di riorganizzazione della federazione che riducesse il costi
del 30-40%, e riportare quindi la FOI alla competitività con il mercato,
scelse di "operare nel solco della continuità" con la
precedente conduzione. E questi sono i risultati.
Le condizioni esterne sono cambiate e la FOI è sempre più assediata
all'interno del proprio fortino medioevale con i suoi dirigenti che
hanno in testa un unico pensiero: come fare per mantenere il monopolio
attraverso il rafforzamento dei muri (già inespugnabili) e come
attaccare gli aggressori esterni con ogni tipo di arma, convenzionale,
ma preferibilmente non.
I dirigenti FOI non hanno compreso che con questa tattica hanno finito
per alimentare ogni giorno di più l'interesse e la curiosità del
"popolo" verso la nuova compagine.
E' mia convinzione che se FOASI è arrivata a questo punto, grande parte
del merito va ascritto ai dirigenti FOI che fino ad oggi non ne hanno
azzeccata una. |
28ug2020
ore15:15 |
Mamma mia che tristezza!!! Mi sono letto la lettera che la COM Spagna ha
inviato al presidente Ramoa sulla vicenda FOASI-FOI e sono rimasto
letteralmente allibito. Se questi sono i dirigenti dell'unica
federazione italiana, tanti auguri a noi allevatori italiani!
Ma cosa vi passa per la testa ? siete davvero convinti che le vostre
smargiassate da bulletti di quartiere aiutino gli allevatori italiani a
comprendere come stanno le cose? Ma vi rendete conto che quando una
persona normodotata capisce come stanno le cose non può fare altro che
allontanarsi da voi?
Se volete capirci qualcosa leggetevi la lettera che COM Spagna ha
inviato al Presidente Ramoa
(>>>) |
25lug2020
ore09:29 |
Ad un giovane allevatore di becchistorti è arrivata una sanzione dalla
FOI (tre mesi di squalifica, da settembre a novembre) perchè ha
ingabbiato soggetti che portavano anelli amovibili. Ha pubblicato su
Facebook copia della lettera con la quale chiedeva scusa per il gesto
compiuto e copia della comunicazione della sanzione. Ha pure manifestato
il suo disappunto per la sanzione che gli è stata comminata, come è
naturale che sia, soprattutto quando si è in buona fede come in questo
caso, ma deve riuscire a comprendere che le regole sono fondamentali per
tutti i contesti che governano i rapporti fra le persone e devono
assolutamente essere fatte rispettare.
Ho notato, con grandissimo piacere, che la stragrande parte degli
allevatori che sono intervenuti nella discussione hanno cercato di
convincere il giovane allevatore che deve accettare sportivamente la
cosa perchè è giusta.
Finchè sono in argomento mi preme rimarcare un altro tipo di
comportamento fraudolento che spesso viene commesso e che, a mio parere,
non viene adeguatamente sanzionato: parlo della
presenza del doppio anello di diverso RNA,
dello stesso anno. Ora viene considerata una infrazione commessa in
"buona fede" e non dolosamente, come invece dovrebbe essere.
Per i pochissimi che non avessero ancora capito il meccanismo del doppio
anello glielo spiego ancora una volta. Fino a qualche tempo fa gli
allevatori di modesta levatura si presentavano a casa degli allevatori
blasonati per acquistare la "coppia già formata" in grado di riprodurre
pulli vincenti per l'anno successivo. Negli ultimi anni si è compiuto un
ulteriore salto di qualità: l'allevatore sfigato si presenta a casa di
quello blasonato con una decina di propri anellini ed acquista un certo
numero di esemplari, che dovranno ancora nascere, per le mostre
dell'anno successivo. L'allevatore blasonato nel momento di inanellare
mette due anelli, uno per zampa, il proprio e quello dell'acquirente.
Quando i novelli mostreranno la loro livrea e quindi saranno valutabili,
il blasonato taglierà l'anello dello sfigato a quelli che deciderà di
tenere per sé. Lo sfigato è talmente sfigato che non riesce
neppure a comprendere che prima di ingabbiare l'uccello in mostra gli
deve tagliare l'anello del blasonato.
Ora, la FOI insiste nel voler classificare questo comportamento come in
buona fede, io credo che di buona fede ci sia solo la stupidità!
A proposito, com'è poi andata a finire la storia di Portoviro? L'ultima
puntata che ho visto si è conclusa con la commissione disciplinare che
avrebbe chiesto il nominativo del direttore mostra per comminargli la
sanzione per mancata notifica del verbale all'allevatore ... Non mi sarò
mica perso qualche puntata? |
24lug2020
ore20:11 |
La Corte Europea dei diritti dell'uomo ha bocciato la "riforma Renzi"
con la quale si era accorpato il Corpo Forestale dello Stato
nell'Arma dei carabinieri. (>>>)
E adesso si dovrà tornare indietro, per cui .... gran casino, ulteriori
soldi buttati via ... anche se noi allevatori possiamo stare tranquilli
poiché peggio di così non potremo andare!!
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24lug2020
ore19:30 |
Dopo pochi minuti dalla pubblicazione della corrispondenza di cui sotto,
sulla pagina di COM Italia, la FOASI ha risposto con un durissimo
comunicato accusando di gravi scorrettezze i dirigenti "monopolisti".
Qui potete leggere il comunicato (>>>).
In pratica i dirigenti di FOASI sostengono che la domanda posta da COM
Italia a COM è errata o addirittura pretestuosa, poichè nessuno ha mai
detto che FOASI Italia abbia chiesto di essere ammessa in COM Spagna,
invece ha sempre sostenuto di aver costituito una nuova FOASI con sede
in Spagna i cui dirigenti sono gli stessi, oltre a qualche spagnolo, di
quella tricolore.
Alla FOASI spagnola dovranno poi aderire gli allevatori italiani che,
come ho scritto ieri, si troveranno a dover superare il famigerato
ostacolo della residenza nello stesso paese dove si distribuiscono gli
anelli.
A questo punto possiamo dire che il quarto uomo ha rivisitato la VAR ed
ha ri-convalidato il goal foasino annullato in precedenza, ristabilendo
in tal modo il pareggio.
E il gioco continua .... gran partitone! |
24lug2020
ore17:11 |
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Colpo di scena! diceva il
Mike Bongiorno. Quella sopra è la risposta che Ramoa (Presidente
di C.O.M.) ha trasmesso a COM Italia in merito ai questi posti
da quest'ultima circa l'adesione di FOASI a COM Spagna. (>>>).
E' una partita davvero avvincente: FOASI aveva messo a segno un
bel goal che l'avrebbe momentaneamente portata in pareggio, ma
dall'esame della VAR è emerso che il goal era viziato da un
evidente fallo di mano ed è stato annullato.
La FOI, che gioca in casa, resta in vantaggio, ma la FOASI
continua ad attaccare a testa bassa dovendo dare soddisfazione
ai propri tifosi ai quali era stato promesso la partecipazione
ai campionati internazionali.
Bella partita, vedremo come finirà...... |
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24lug2020
ore16:28 |
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Quelli in foto sono quattro dei nove
rondinini morti in poche ore. Questa volta però ho capito la
ragione: attorno a casa mia c'è un campo di erba medica da seme,
qualche giorno fa il proprietario lo ha irrorato, presumo con un
insetticida, (sopra ai fiori dell'erba volano nuvole di insetti)
dopo di che, a distanza di poche ore, i pulli si gettavano dal
nido per morire a terra.
Questa era la terza cova e fortunatamente le altre due si sono
concluse felicemente.
Disastro totale per i miei cardellini nella voliera della
natura: entrambi i nidi, sia quello del gelsomino che quello del
giuggiolo, sono stati gettati a terra da un forte vento
accompagnato da una violenta pioggia. E' successo di notte ed
alla mattina ho trovato 4 piccoli, quasi pronti all'involo, per
terra annegati e sotto al giuggiolo le uova rotte con dentro i
pulli.
Durante la stessa notte è andato in malora anche un nido di
merli perchè uno dei miei cani me ne ha portato due sugli
scalini della porta di casa.
Insomma, il 2020 da un punto di vista ornitologico (e non solo)
è proprio un anno da dimenticare...
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23lug2020
ore14:04 |
Oggi affronto un argomento molto delicato
sul quale non sono preparato come dovrei, per cui siete pregati
di prendere le mie considerazioni con le "molle". Il tema è: "Riusciranno
i nostri eroi della FOASI a partecipare alle mostre
internazionali, nonostante il recente diniego della COM
all'adesione provvisoria?"
I dirigenti della FOASI hanno attuato un piano alternativo:
hanno costituito un'altra FOASI con sede in Spagna (alla quale
aderiranno gli allevatori italiani) la quale ha chiesto (ed
ottenuto) l'adesione alla COM Spagna che a sua volta chiederà
l'ammissione alla C.O.M.
Mossa astuta, secondo me, che scavalca a pié pari l'alto muro
che COM Italia aveva eretto per impedire l'adesione di FOASI
alla COM, anche se, a mio parere, resta ancora un grosso
ostacolo ed è quello descritto nel regolamento COM di cui
pubblico un stralcio di seguito.
In sostanza dice che: "per partecipare alle mostre
internazionali o al Mondiale con uccelli portanti anelli
consegnati (o stampati) in un paese membro, l'allevatore deve
OBBLIGATORIAMENTE avere il suo domicilio nello stesso paese". |
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Credo che questa norma, a mio parere
retrograda ed antieuropeista, tolga molte speranze ai sogni dei
foasini.
Ritengo però che ci possa essere un grosso spiraglio: qualche
anno fa la FOI chiese ufficialmente alla COM di derogare a
questa norma per permettere la partecipazione ai campionati
mondiali ad un allevatore, il quale arrabbiatosi per i fatti di
Matosinhos, aveva temporaneamente abbandonato la FOI per
inanellare i propri canarini con anelli spagnoli. Ebbene, la
deroga fu concessa e l'allevatore italo-spagnolo ingabbiò ai
campionati mondiali.
Questo rappresenta un principio che non potrà certamente essere
ignorato dalla Magistratura nel caso in cui i dirigenti di FOASI
fossero intenzionati a presentare ricorso contro una eventuale
bocciatura di COM del nuovo percorso spagnolo. Staremo a
vedere... |
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22lug2020
ore16:20 |
Un abbraccio a tutti gli amici che continuano ad inviarmi calorosi
messaggi per la mia Gigia. Ho scelto di pubblicarne uno per tutti,
quello di Marina:
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22lug2020
ore10:39 |
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E' il tempo della raccolta!
Questo è il periodo buono per fare scorta di pannocchie
di mais immature da mettere in freezer e da consumare
d'inverno e soprattutto nel periodo della riproduzione. I chicchi
delle pannocchie devono essere leggermente colorati (se sono
ancora bianchi, e quindi insapori, non sono graditi) ma
non troppo secchi,
Anche i girasoli ancora verdi , ma con i semi ben formati,
rappresentano una ghiottoneria per i nostri volatili (dal
cardellino all'ara).
Io me ne sono fatto una buona scorta avendo la fortuna di avere
alcuni campi vicino a casa coltivati a mais ed a girasole.
Ovviamente, ho chiesto l'autorizzazione ai proprietari (grazie
Barbara) per evitare di finire impallinato. |
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21lug2020
ore21:57 |
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Con il comunicato odierno la FOASI ha
assestato un pesante uppercut in pieno mento alla FOI.
I tre blasonati nominativi di giudici su indicati (ex giudici
FOI e OMJ) sono stati incaricati dal Consiglio Federale di FOASI
di organizzare l'Ordine dei Giudici della loro Federazione.
Il fatto che personaggi così stimati abbiano fatto il salto
dell'oca renderà la strada per la FOI molto più impervia, la
quale non potrà più giocare la carta degli "scappati di casa"
...
La partita comincia a farsi interessante .... |
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20lug2020
ore21:43 |
Sapevo che in molti di voi seguivate con interesse il decorso della
malattia di Gigia, ma mai avrei immaginato che in così tanti mi avreste
inviato messaggi o telefonate con pensieri, anche molto commoventi.
Mi sentivo preparato ad affrontare questo momento perchè la vedevo
spegnersi un po' tutti i giorni (si è ridotta ad un mucchietto di penne
ed ossa) ed era prevedibile ipotizzare che si trattasse di giorni ....
ma evidentemente non mi ero preparato abbastanza.
Trascorrevamo diverse ore della giornata assieme nel mio studio e fino
all'ultimo mi ha lanciato i suoi richiami, particolarmente acuti quando
mi chiedeva da mangiare: ora tutto mi sembra vuoto e terribilmente
silenzioso.
Vi ringrazio davvero tanto per la solidarietà che mi avete dimostrato! |
19lug2020
ore22:00 |
La storia di Gigia è finita qui ...
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15lug2020
ore20:50 |
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Zampe carnicine, codrione bianco (come il
latte) e remiganti candide (come la neve).
Sono davvero soddisfatto!
Il soggetto che vedete in foto sarà la matrice che farà nascere
il ceppo dei lutini faccia arancio. Le caratteristiche di base
più importanti ci sono tutte, ora devo cercare due esemplari
faccia arancio con una taglia, ma soprattutto una struttura, di
notevole livello. L'amico Agostino mi ridarà indietro qualche
soggetto faccia arancio proveniente dal mio vecchio ceppo che
sono ottimi sia di colore che di maschera ma non rappresentano
l'ideale per l'accoppiamento con questi lutini qua. Magari li
accoppio con dei verdi puri, anche questi sottratti con la forza
all'amico Claudio per farmi i portatori di faccia arancio.
Insomma, come avrete capito, dicevo proprio sul serio: ci
metterò qualche anno ma alla fine devo riuscire a tirare fuori
quel lutino faccia arancio che ogni tanto di notte mi appare in
sogno.... ahahhahah |
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14lug2020
ore18:05 |
Mettetevi il cuore in pace e studiate per bene come mettere giù gli
accoppiamenti per tirare fuori novelli di qualità per il prossimo anno.
Queste le ultime novità sulle misure di restrizione: "
Niente via libera a fiere, sagre, eventi pubblici e discoteche al
chiuso, inizialmente previsto per domani. Il Governo
proprio per l'incertezza di poter garantire il distanziamento sociale in
queste manifestazioni o luoghi, ha deciso di prorogare lo stop fino al
31 luglio. Quindi, per altre due settimane rimarrà in vigore il divieto,
a meno che non siano le Regioni ad autorizzarne la
riapertura". (>>>)
Considerato che si registrano segnali di ripresa del
contagio un po' in tutto il mondo, ed anche nel nostro paese,
appare difficile pensare che
da qui in avanti, tra l'altro, con le temperature che si abbasseranno,
la situazione si possa normalizzare al punto da autorizzare
manifestazioni pubbliche in luogo chiuso. |
13lug2020
ore17:55 |
Anche oggi ho ricevuto una telefonata di un allevatore di una certa età,
abbastanza disperato, perchè gli è stato comunicato che deve rifare la
denuncia di nascita che aveva presentato qualche tempo fa poichè mancano
i numeri degli anellini.
Era in evidente difficoltà a compilare una nuova denuncia (tra l'altro
sul nuovo modulo SCT1/B, aggiornato e scaricabile dal sito dei
carabinieri) con i dati richiesti, ed allora gli ho promesso che andrò a
visitare il suo allevamento e intanto gli darò una mano. In ogni caso mi
diceva che cederà tutti i suoi testa di prugna perchè si è stancato
della montagna di burocrazia ed ha soprattutto paura delle sanzioni
CITES. So che alcuni allevatori si sono rivolti al Presidente dei
piccoli commercianti del settore ornitologico affinchè intervenga presso
l'Ufficio di Forlì ma non so ancora se sia servito a qualcosa ...
Io ho chiuso il registro in allegato A) ed ho drasticamente ridotto gli
esemplari in allegato B). Per quel po' di roba che mi è rimasta
rispetterò pedissequamente la Legge: ho già presentato tre denunce
(27.04-01.06 e 13.07) senza aver ricevuto ancora nessun protocollo, e da
ora in poi ne presenterò una ogni 10 giorni esatti dalla nascita dei
pulli, sperando di fargli cosa gradita procurandogli un po' di lavoro
...
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12lug2020
ore10:20 |
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FUORI LA POLITICA DALL'ORNITOLOGIA!
Non devo aggiungere nulla a quanto già scritto da Patroncini e
da Cardellini: un altro scivolone molto grave dei dirigenti
FOI!!
Sul gruppo ufficiale Facebook della FOI un tipo ha pubblicato un
post politico e provocatorio al quale hanno fatto seguito una
serie di interventi altrettanto fuori luogo.
Molti sono stati coloro che hanno chiesto agli amministratori di
cancellare l'intera la discussione ma in questo momento
(dopo 11 ore e con oltre 50 interventi) il post è ancora attivo
ed ognuno può sbizzarrirsi a spararci sopra le cazzate che
vuole.
Io seguo con particolare attenzione le vicende politiche ed ho
idee ben precise in merito, ma non mi permetterei mai di
scrivere sul mio blog qualcosa di politico perchè
rappresenterebbe un colpo mortale per il nostro bellissimo
hobby.
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12lug2020
ore09:00 |
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Ieri sera, per mettere qualcosa sotto ai
denti in compagnia, sono andato a finire a Montagnana di
Serramazzoni (MO). Avevo chiesto di non fare foto per evitare
che la mia reputazione venisse irrimediabilmente macchiata ma mi
sono ritrovato sul cellulare questo scatto, fatto a mia
insaputa, ed allora ho deciso di anticiparne la pubblicazione
sul mio blog.
L'autore mi ha immortalato mentre stavo discutendo con Giorgio
Roccaro con il quale ho conversato a lungo anche se non sempre
siamo riusciti a trovare la condivisione dei nostri punti di
vista. In ogni caso confrontarsi con educazione e rispetto resta
sempre una delle regole basilari. In quanto alla restante parte
della comitiva, preferisco non svelare l'identità di coloro che
sono rimasti tagliati fuori dalla foto, a parte le due ex
trivelle (quella di Piumazzo sulla sinistra e quella di
Montagnana sulla destra) ce n'erano altri tre ... |
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11lug2020
ore16:35 |
A proposito di roseicollis lutino faccia arancio. Ho
trovato quel che cercavo: due lutini faccia rossa (un maschio e una
femmina) che hanno le caratteristiche di base che cercavo. E siccome un
ceppo che si rispetti deve sempre avere al proprio fianco qualche coppia
di verdi puri, mi sono preso anche una bella coppiona di verdi.
La prossima settimana è probabile che li porti a casa e vi prometto fin
da ora che posterò le foto più interessanti (zampe, remiganti e
codrione).
Ora sono alla disperata ricerca di due verdi faccia arancio, un maschio
ed una femmina, che dovranno essere di ottima taglia, ma non
eccessivamente brinati, e soprattutto non dovrebbero essere portatori di
mutazioni di nessun tipo (neppure la femmina). L'intensità del colore
della maschera non è un problema anche se non deve essere troppo corta.
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11lug2020
ore16:35 |
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Mai detto romagnolo fu più sbagliato di
questo: " T'é una testa come una galèna" Tradotto: "hai
una testa come una gallina", per dire che la gallina è stupida.
Non avevo mai avuto modo di gestirle direttamente ( le avevo
sempre viste da mia nonna, poi da mio padre) e non immaginavo
quanto potessero essere intelligenti.
Sono davvero soddisfatto per la scelta che ho fatto, oltre a
regalarmi 4 ovetti freschi tutte le mattine sono diventate il
passatempo preferito per il mio cagnone ed anche per i miei
nipoti. Purtroppo le galline ovaiole sono geneticamente
selezionate per produrre il massimo delle uova (una al giorno)
nel più breve tempo possibile (per un massimo di 2 anni) dopo di
che sono da buttare ...
La prossima volta chiederò al blasonato allevatore di galline (Patroncini)
se mi cede un po' di "gallinelle normali" con il relativo
maschietto perchè vorrei provare l'esperienza della
riproduzione. |
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10lug2020
ore17:15 |
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Volevo complimentarmi con il Consiglio
Direttivo dell'ASOC e delle altre associazioni aderenti al
gruppo LA FENICE per la decisione assunta in merito
all'annullamento della propria mostra.
Per me si tratta semplicemente di una decisione responsabile e
seria che si dissocia dall'ipocrisia di molti! |
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07lug2020
ore08:49 |
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Il crepuscolo del lutino,
questa volta, faccia arancio.
Ogni volta che vado in mostra mi piace osservare, con
particolare attenzione, i tipi di uccelli che ho amato di più:
il lutino faccia arancio è uno di questi.
Ho constatato che, nel caso di questa mutazione, lo standard FOI
(giustissimo), che ho pubblicato qui sopra, non
viene fatto osservare, in particolare per quanto riguarda tre
aspetti: il colore delle zampe, il colore del codrione e quello
delle remiganti.
Anche i giudici si sono lasciati coinvolgere da quella che è
oramai la moda del momento: la taglia esagerata e per i palati
più raffinati, la struttura (collo largo ed incassato, soggetto
corto), e si sono progressivamente allontanati dallo stardard.
Questa è la ragione per la quale sto cercando di recuperare,
sempre che sia ancora possibile, il "lutino come da standard".
Non sarà facile perchè per aumentare la taglia si sono fatti
meticciamenti con tutte le mutazioni possibili (purtroppo anche
con la serie blu) e si sono irremidiabilmente inquinati.
Per esempio: trovare zampe carnicine è praticamente impossibile,
sono tutte scure (dal verde scuro al nero), il codrione che
dovrebbe essere bianco, se va bene, è di uno azzurro splendente,
bellissimo, e le remiganti spesso e volentieri non sono bianche
con il vessillo esterno giallo, ma scure oppure nocciola.
Per costruire un ceppo nuovo è indispensabile partire con
soggetti che siano il meno possibile inquinati con altre
mutazioni perchè alcuni difetti sono recuperabili, altri invece,
come per esempio il colore delle zampe, é quasi impossibile da
correggere.
Devo riuscire a scucire qualche lutino faccia rossa all'amico
Claudio Ghirlandi perchè è uno dei pochi che alleva con un
criterio di selezione molto attento agli aspetti che ho sopra
indicato e gli ho visto in passato alcuni esemplari che
farebbero al caso mio.
Devo però trovare anche alcuni verde faccia arancio che non
siano troppo inquinati, di buona taglia (va bene anche brinato)
e senza gravi difetti nel disegno.
L'ideale sarebbe trovare un lutino intenso anche se di taglia
modesta. |
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05lug2020
ore16:35 |
Mi è venuta una voglia .... quella di rifarmi un ceppo come si deve di
roseicollis lutini faccia arancio!
Tranquilli, il caldo non mi ha mandato fuori di testa e non ho nessuna
intenzione di partecipare alle competizioni, tant'è che quest'anno non
prenderò neppure più gli anelli FOI, mi è solo venuta voglia di allevare
in selezione (cosa bellissima) con l'obiettivo di arrivare al soggetto
ideale, già presente nella mia fantasia.
Mi ci vorranno 4 o 5 anni (dipende molto dalla qualità dei soggetti con
cui partirò) e dalle relative compatibilità, ma sono convinto di potere
raggiungere la meta.
Sto cercando 8 - 10 esemplari per impostare le coppie-base che non
partiranno dal lutino faccia arancio ma da quello faccia rossa: ho un
amico che ha lutini che ritengo ottimi per il mio progetto e spero di
riuscire a estorcergliene qualcuno, anche per i verdi ancestrali puri (è
fondamentale che siano puri) ho qualche idea. Sono invece al buio per
quanto riguarda un paio di verdi faccia arancio che, tra l'altro, non
dovranno essere portatori di altre mutazioni. Nei prossimi giorni
inizierò a visitare qualche allevamento qui in zona e non è escluso che
faccia un salto fino in Piemonte, dove tempo fa vidi qualche soggetto
interessante...
Se riuscirò a trovare gli esemplari adatti per questa cosa condividerò
insieme a voi tutti i passaggi dei vari accoppiamenti: lo chiameremo "il
ceppo del blog". |
05lug2020
ore16:35 |
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Il grande mercatone di Zwolle è morto, in
sua vece sorgerà AVI MARKT EUROPE nella località di
Brabanthallen, più a sud rispetto a Zwolle e quindi più comodo
da raggiungere. Il mercato avrà luogo nel centro congressi, il
terzo più grande d'Olanda, con una superficie coperta di 16.000
mq.
Gli organizzatori hanno pensato bene di fissare la data della
manifestazione (la 72.ma) al 13 febbraio 2021. |
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03lug2020
ore09:12 |
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Questo comunicato di di Enzo mi
rende felice davvero: solo coloro che hanno avuto la fortuna di
avere per amico un pennuto possono comprendere che cosa si prova
... Sono felice per Enzo e sono certo che Fly recupererà
completamente la sua efficienza: le Ara hanno una fibra
fortissima!
Me lo sta dimostrando la mia Gigia che sta lottando
disperatamente per non abbandonarmi ... |
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01lug2020
ore09:08 |
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Ecchecazzo, ma cosa ha combinato il
pluripresidente cesenate?
Lo stralcio di cui sopra l'ho estrapolato da una lettera, datata
29 giugno 2020, con la quale il presidente COM informa tutte le
federazioni degli Stati membri che è stato deliberato l'avvio di
una indagine da parte dell'apposita commissione su fatti
relativi al campionato mondiale di Matosinhos (scaturiti da un
rapporto che denuncia comportamenti molto gravi, ritenuto
verosimile) che coinvolgono Rossi.
A titolo preventivo, Roberto Rossi è stato sospeso dalle
funzioni di presidente dell'OMJ ed anche dal ruolo di giudice
OMJ.
Corrono voci circa le misure che la commissione avrebbe adottato
ma non posso certamente scriverle prima che siano state
ufficializzate... |
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30giu2020
ore08:10 |
Il fondo l'abbiamo toccato, ora se vogliamo andare ancora più sotto
dovremo scavare a partire da lì ...
Quello che è successo ad Enzo Salvi ed alla sua ararauna ad Ostia è, a
dir poco, raccapricciante (>>>).
Anche Enzo é stato pesantemente infettato dal "piumavirus" e trascorre
parte del suo tempo a portare a spasso la sua Fly, contribuendo in tal
modo a fornire un immagine dell'allevamento amatoriale più umano e non
"carcerario" come gli animalardi vorrebbero far credere.
Credo che tutti noi allevatori dovremmo ringraziarlo per ciò che sta
facendo ed essergli vicino in questo momento di difficoltà, augurandogli
che la sua amata Fly possa riprendersi velocemente dal grave incidente
che ha subito! Forza Enzo!! |
26giu2020
ore16:49 |
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Fra i tanti messaggi di solidarietà che ho
letto sui social in merito alla privazione della benemerenza al
giudice Passignani, ho scelto quello che ho postato qui a fianco
per la sua semplicità e la sua chiarezza. |
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26giu2020
ore08:51 |
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In questi ultimi anni credo di essere
diventato uno dei più quotati allevatori di pipistrelli.
Davanti alla porta di casa ne possiedo un vero e proprio branco
composto da almeno una trentina di esemplari: si infilano fra il
muro e la trave che sostiene la pensilina e lì restano per tutto
il giorno per uscire solo di notte. Non vi dico quanto concime
(escrementi) raccolgo ogni giorno dal marciapiede.
Se quanto affermano gli esperti corrisponde al vero, ogni notte,
dovrebbero fare fuori non meno di 100.000 zanzare, altro che
flit!!
Questo è il periodo della riproduzione e siccome la trave di
sostegno sopra alla quale si nascondono presenta una fessura dal
lato inferiore, spesso e volentieri mi ritrovo qualche neonato
sul marciapiede. Le prime volte mi sono trovato in grosse
difficoltà nel tentativo di salvarli, mentre ora ho trovato una
soluzione davvero efficace: ho preparato delle piccole assi di
legno con un rialzo da un lato in modo che il piccolo possa
nascondersi dai raggi del sole durante il giorno, e che possa
uscire di notte quando la mamma lo andrà ad allattare. A
volte restano sotto l'asse anche 3-4 giorni. Quello che vedete
in foto, caduto sulla panchina, è praticamente pronto per
volare, infatti questa mattina non c'era più. |
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25giu2020
ore17:15 |
Non intendo mettere la politica nel mio blog, per cui evito di
commentare gli "Stati Generali" che sono stati convocati recentemente da
Giuseppi per delineare il progetto di rilancio per il paese in seguito
ai disastrosi effetti prodotti dal COVID 19. Tuttavia mi colpisce il
fatto che siano stati convocati proprio tutti, o quasi, per portare il
proprio contributo di proposte: sono state ascoltate persino le
associazioni ambientaliste e animaliste.
Mentre si può sopportare la presenza di WWF e Legambiente, che tra
l'altro hanno promosso argomenti di grande attualità, quella della LAV è
proprio uno schiaffo al buon senso. Leggete un po' cosa hanno proposto:
(>>>) |
24giu2020
ore21:20 |
Apprendo con dolore della scomparsa dell'amico Valentino
Siniscalchi.
Oltre ad allevatore e commerciante di becchistorti, Valentino è stato un
grande esperto di cavalli. Ha trionfato ad alti livelli come fantino per
poi trasmettere le sue conoscenze facendo l'istruttore a tanti giovani
cavallerizzi.
Ricordo che spesso mi telefonava per avere indicazioni sugli
accoppiamenti degli inseparabili e di solito concludeva la telefonata
dicendomi: "un occhio capace di accoppiare cavalli è capace di
accoppiare anche inseparabili e te lo dimostrerò!"
Grande Valentino! Ci mancherai molto! R.I.P. |
24giu2020
ore08:22 |
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Questo è un estratto del verbale del CF
della FOI del febbraio di quest'anno.
Io mi chiedo, ma come si fa a non capire che queste
"smargiassate" qua non fanno altro che allontanare gli
allevatori dalla Federazione e dall'ornitologia.
Mi chiedo: a parte il perverso piacere di colui che ha inforcato
la penna per scrivere "ad altro non meglio definito consesso
ornitologico" a chi può giovare una roba del genere?
E poi Passignani, che piaccia o no, ha scritto un pezzo di
storia dell'ornitologia italiana ed anche se in questa fase ha
manifestato opinioni lontane da quelle di questo gruppo
dirigente, siete davvero convinti che la boiata che avete fatto
faccia giustizia ed avvicini gli allevatori?
Anche se non condividessi neppure una sola idea di
Passignani mi sentirei in dovere di offrirgli tutta la mia
solidarietà, cosa che faccio con questo post!!. |
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24giu2020
ore08:22 |
Di solito, quando leggo di queste notizie sui giornali vado molto cauto
ad esprimere giudizi perchè spesso e volentieri, oltre alla
comprensibile "colorazione" del fatto da parte del giornalista per
rendere l'articolo più accattivante, ci si trova di fronte a vere e
proprie "montature".
In questo caso direi che non c'è nulla da obiettare: i bracconieri
beccati devono essere puniti senza pietà. (>>>)
ore 18:55 - In
seguito alla precisazione pervenutami dalla segreteria dell'associazione
che avevo citato, ho provveduto alla rettifica, naturalmente scusandomi,
in quanto completamente estranea ai personaggi oggetti della denuncia. |
21giu2020
ore20:10 |
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Oramai i cardellini, attorno a casa mia, non
provano più vergogna!
Quello in foto è il terzo nido che hanno fatto: uno sul
gelsomino dal quale dovrebbero involarsi i piccoli a breve, uno
sul salice sopra alla voliera delle Ara e quello in foto, sul
giuggiolo.
Ho notato che la femmina resta tranquillamente a covare anche se
armeggio in officina (a qualche metro di distanza), fugge solo
se mi fermo sotto all'albero ad osservare il nido.
Sta succedendo ciò che speravo: con la crescita degli alberi
attorno a casa gli uccelli si sentono più riparati e stazionano
tranquillamente. C'è un piccolo problemino però, non riesco più
a mangiare i frutti dei miei alberi ed anche dell'orto (ho due
gelsi ma non sono ancora riuscito ad assaggiarne uno). Sto
pensando a come fare per proteggere il mio bel filare di viti di
uva da tavola per non ritrovarmi solo i raspi.
***
Molti mi chiedono le condizioni di Gigia: disperate, fa
terribilmente pena anche se sembra non soffrire. Prima o poi
spero di trovare la forza per regalarle un grande atto di amore. |
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17giu2020
ore20:36 |
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Le mie "cubane" hanno appena raggiunto la
loro nuova abitazione: il nuovo proprietario, un giovane e
promettente allevatore di becchistorti palermitano (Mirko Burgio)
mi ha appena comunicato che sono arrivate alla meta in perfetta
forma. Mirko ha intenzione di lavorarci sopra seriamente
infatti, per risolvere il problema della consanguineità, ne ha
preso due coppie da allevatori diversi.
L'Amazzone di Cuba è un pappagallo molto bello anche se sta
attraversando un periodo critico ed il suo valore commerciale si
è più che dimezzato, ma sono in diversi a sostenere che fra
qualche anno sarà destinato a recuperare i livelli che merita
nonostante sia inserito in allegato A) del CITES. |
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13giu2020
ore13:10 |
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Tutto il mondo é paese ...
Non solo negli inseparabili, ma anche in tutte le altre specie
l'inquinamento degli ancestrali con le diverse mutazioni è molto
diffuso.
Pensavo di possedere cardinalini del Venezuela ancestrali puri
ed invece, in questa covata, mi sono ritrovato la sorpresa:
eccovi in foto un pastello bruno (almeno credo, dato che non
sono uno specialista di questa specie).
Vi confesso che ero un po' in difficoltà (i cardinalini in
gabbia sono litigiosissimi) finchè ho deciso di liberare le tre
coppie che possiedo in voliera (4x2x1) ed è stata una decisione
azzeccatissima: se le sono date di santa ragione per un paio di
giorni finchè non hanno definito la piramide gerarchica,
dopodiché la voliera è diventata un'oasi felice, convivono senza
problemi i vecchi con i novelli e continuano a sfornare pulli a
ripetizione ...
NB: i cardinalini del Venezuela sono compresi in allegato A) del
CITES, poi spostati in allegato X), per cui se sono inanellati
non si deve fare nulla, neppure la denuncia di nascita. (come i
kakariki) |
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13giu2020
ore13:10 |
Sinceramente. che si facciano o meno le diverse mostre nazionali ed
internazioni a me interessa abbastanza poco ... Sono invece molto
interessato alla mostra di Reggemilia: l'unica manifestazione che
fornisce ossigeno vitale all'allevamento amatoriale nazionale. Seguo
pertanto, con particolare attenzione, il sito della SOR (>>>)
per gli aggiornamenti del caso. Vedo pubblicata una recente ordinanza
della Regione Emilia Romagna con la quale si forniscono alcune
indicazioni di massima circa le misure che dovranno essere adottate in
merito alle manifestazioni pubbliche ....
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09giu2020
ore16:48 |
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Ve lo ricordate il mio bel maschio di
cardellino agata (detto, il "capone") che aveva fatto le uova in
società con una femmina ancestrale?
Ebbene, metà delle uova si sono rivelate infeconde e dalle
restanti sono nati questi fantastici quattro moschettieri di cui
tre dovrebbero essere agata e uno (quello più sotto) bruno.
Il merito di tutto questo ben di Dio di agata non è da
attribuire alla femmina "capone", bensì al maschietto, che oltre
ad essere portatore di bruno (come mi era stato detto), è
portatore anche della mutazione agata.
Essendo entrambe le mutazioni sessolegate significa che il bruno
è sicuramente femmina, mentre gli agata possono essere sia
dell'uno che dell'altro sesso, possedendo i riproduttori
entrambi la mutazione agata (il maschio nel genotipo e la
femmina nel fenotipo).
Dopo tutte le disgrazie di quest'anno (maschi che sono
diventate, come per incanto, femmine) una bella gioia. A mio
parere, la mutazione agata è ancora più bella del tipo
ancestrale. |
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08giu2020
ore20:30 |
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Oggi sono stato costretto a compiere un
fatto da vomito; ho dovuto andare fino a Pesaro, dall'amico
Dott. Nicola Ridolfi, per inserire il
microchip in tre derbyana per soddisfare,
non la Legge, ma l'abuso di potere dell'ufficio CITES di Forlì.
Voi non ci crederete ma questa cosa mi costa un casino: per la
mia natura, i ricatti sono indigeribili!!
Finchè ero lì, Nicola ha fatto anche il sessaggio endoscopico, e
vedere sul monitor l'interno di un pappagallo, resta sempre una
cosa molto interessante.
La foto sotto rivela chi ho trovato dal veterinario ... quel
ragazzo lì spende un capitale in veterinari ... mah!
Ho concluso anche un affare con Dario: siccome, proprio oggi, mi
è andato a monte un contratto di cessione che sembrava già
chiuso per le mie tre "cubane", e la cosa mi ha fatto capire che
sarò anche un discreto allevatore ma sicuramente sono un pessimo
commerciante ed allora, le ho cedute a Dario. Lo scrivo perchè
in questi giorni in diversi me le avevano
chieste per cui se siete ancora interessati sapete a chi
rivolgervi. |
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07giu2020
ore20:10 |
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E anche questa esperienza me la sono fatta!
Un amico, per problemi famigliari, ha dovuto urgentemente
allontanarsi da casa e mi ha lasciato il compito di accudire la
sua ara ararauna, che aveva portato a casa da pochi giorni.
Oramai sono tre settimane che la imbecco tre volte al giorno e
devo dire che non avrei mai immaginato che l'imbecco di un'ara
fosse così complicato. Dopo pochi giorni che l'imbeccavo
regolarmente, una bella mattina ha deciso di rifiutare il cibo:
non ne ingoiava un briciolo, lo rigurgitava appena messo in
bocca. E' stato solo grazie ai consigli dell'ottimo Dario Loreti
che sono riuscito a risolvere il problema: mi ha consigliato di
cambiare il tipo di alimento e di miscelarlo in una tisana di
finocchio. |
Il suggerimento ha funzionato ed
ha ripreso a mangiare ma devo preparare la pappina da imbecco,
oltre che al giusto grado di temperatura, con una particolare
densità: se è troppo densa la rifiuta e se é troppo liquida la
respira e comincia a starnutire. Credetemi, allo stecco ho
allevato uccelli un po' di tutti i tipi (ora sto allevando un
cardellino major dal primo giorno di vita) e non avrei mai
immaginato che fosse così complicato con un pappagallo così
grande.
Ho anche capito che non alleverò mai per me una ara da
compagnia, ha una intelligenza ed una sensibilità forse
superiore a quella di un cane o di un gatto. Riconosce le
persone e si affeziona in un modo impressionante e pretende
attenzioni che non sempre si ha il tempo per assecondarle.
La morale è un po' questa: prima di adottare un'ara come amico
pensateci bene perchè è davvero un grosso impegno ed é un essere
vivente che pretende le vostre attenzioni tutti i giorni anche
quando non avete tempo e neppure voglia... |
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05giu2020
ore08:40 |
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Mi dispiace davvero molto! Anche perchè
alcuni miei amici (o presunti tali) quest'anno si sarebbero
presi delle belle soddisfazioni ... Sarà per il prossimo anno e
complimenti agli organizzatori del BVA per la tempestività e la
serietà dimostrata. |
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05giu2020
ore08:40 |
Comunicato di servizio: ho terminato tutti i becchistorti che
intendevo cedere, mi restano solo tre novelli di parrocchetto di Lord
Derby (Psittacula derbyana) ancora da microcippare e da sessare.
Se qualcuno ha un maschio di cardellino major ancestrale spaiato da
cedere (che non sia una ciofeca e possibilmente non imbottito di
antibiotici), lo prendo io ... Grazie |
04giu2020
ore10:15 |
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Dato che sono intenzionato a non aderire a
FOI, in questi giorni, mi sono dato da fare per cercare qualche
associazione alternativa presso la quale ordinare gli anellini
per la prossima stagione.
Mi sono accorto che, a parte il Gran Galà dei Pappagalli,
che presenta un sito particolarmente trasparente con tanto di
costi (>>>),
le altre maggiori Federazioni tengono nascosti i prezzi (alla
faccia della trasparenza) per non "svegliare" gli "allevatori
dormienti".
Sinceramente anch'io non avevo notato che neppure sull'ordine
degli anelli il prezzo è visibile. Pensate che è stato costruito
un programma excel, utilizzato dalle associazioni territoriali,
che tiene nascosta la formula in modo da rendere invisibile il
costo unitario.
Cosa volete che dica, sarò fatto anche male, ma queste cose mi
fanno incazzare da matti!!!! |
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01giu2020
ore16:20 |
Ogni tanto qualche amico che segue il mio blog mi chiede info sul come
fare per associarsi a FOASI ma non so cosa rispondergli perchè sul sito
c'è scritto di tutto e di più, ma non le cose che interessano davvero.
Sarò anche sprovveduto ma certi tatticismi non li comprendo proprio ...
Non capisco perchè una Federazione che si pone l'obiettivo di crescere
velocemente non metta in bella evidenza, in Home Page, un schemino molto
semplice che fornisca le info basilari, quali:
1) a quanto ammonta la quota di adesione alla FOASI e quanto quella
dell'associazione federata;
3) il costo degli anellini è l'altra informazione fondamentale;
4) inoltre è importante presentare un elenco di tutti gli anelli
disponibili suddivisi per diametro e per tipo di materiale. (>>>) |
31mag2020
ore09:30 |
La lettera del presidente FOASI indirizzata a
quello di COM Italia è un po' troppo lunga, ma vale la pena leggerla
perchè contiene diverse verità. Intanto do io una prima risposta: COM
Italia ha fatto, e farà anche in futuro, semplicemente il suo mestiere,
che è quello di fare il cane da guardia al
monopolio della FOI, essendo quest'ultima fuori mercato
da sempre ed una eventuale concorrenza la condannerebbe alla immediata
estinzione. E non si pensi di ottenere sostegno dalla COM, che della
democrazia ornitologica in Italia non gliene frega una beata ......, a
lei interessa una forte partecipazione ai campionai mondiali, perciò
sarà disponibile a trattative e a compromessi, più o meno sotto banco,
fino alla fine.
Credo che la soluzione (se così si può definire)
arriverà grazie alla malattia di cui soffre la FOI. Si chiama "Sindrome
da megacefalo". E' una patologia molto comune in
tempi di stagnazione o recessione economica: rende sproporzionato il
peso della testa con la capacità degli arti inferiori di sorreggerla.
Mentre la testa (costi del palazzo) rimane uguale sia per volume che per
peso, le gambe (allevatori) si atrofizzano progressivamente fino a
rendersi incapaci di sostenerla. Nelle aziende private, questa patologia
viene trattata con adeguate e dolorose terapie con alte probabilità di
successo, mentre nelle ONLUS e nelle coop, risulta essere incurabile e,
in molti casi, letale.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA COM-ITALIA
IGNAZIO SCIACCA
Nel leggere il
Comunicato della COM-Italia mi sono emozionato, anzi probabilmente
qualcosa in più … mi sono commosso! Una sensazione provata, devo
confessarlo, in poche occasioni nella mia vita.
A parte il matrimonio e la nascita dei miei figli, mi è capitato prima
(chiedo venia per il paragone solo apparentemente irriverente)
unicamente nel Giubileo dell’anno 2000 (in quello del 1975, invece, ero
ancora troppo piccolo per comprendere bene).
Infatti il
Comunicato pubblicato, oggi, dalla COM-Italia è un fatto storico, quasi
epocale. Difatti dalla costituzione della Confederazione Italica sono
dovuti passare quasi venti anni per avere il piacere di leggerne uno che
trattasse di politica ornitologica. A tutt'oggi infatti non esiste,
peraltro, una pagina web della COM-Italia (dove attingere a eventuali
statuti e regolamenti) e abbiamo dovuto aspettare il 30 maggio 2020 per
vedere un gruppo Facebook. Un po’, appunto, come la cadenza degli Anni
Santi.
E’ comprensibile, quindi , la mia grande
commozione.
Ovviamente voglio anche complimentarmi con l’amico Ignazio Sciacca,
oltre che per la splendida iniziativa, anche per il fluente “avvocatese”
che usa nel suo comunicato. Ignoravo le sue, evidentemente grandi,
capacita forensi e ne sono felicemente meravigliato.
Mi perdonerà, nondimeno, se nel
rispondergli userò, semplicemente la lingua Italiana. Ho avuto la,
forte, tentazione di chiedere una consulenza (per esporre al suo
livello) a qualcuno tra i legali che stanno accompagnando la FOASI in
quest’avventura, ma ritengo che sia più opportuno che utilizzi la mie
più modeste capacita linguistiche.
Poiché sono stato contattato da alcuni
Allevatori Italiani che non hanno ben compreso “l’avvocatese forbito”
utilizzato nel comunicato della COM-Italia, chiedo ulteriore venia, se
proverò a rendere il ragionamento potabile (comprensibile) anche per
coloro che non frequentano, solitamente, le aule di tribunale.
Veniamo alla questione trattata: Poiché
la COM-Italia è, in termini di legge, un associazione privata può
legittimamente fare (a mio parere) tutte le modifiche che ritiene utile
e non è su questo che la FOASI vuole entrare nel merito.
Piuttosto è anomalo il fatto che la
COM-Italia abbia la possibilità di determinare l’accesso di altre
Federazioni alla COM (internazionale) secondo le proprie regole e non
secondo quelle della COM. La prima domanda che vorrei porre a
soprattutto a me stesso è: Ma in Italia valgono le regole che sono
ritenute legittime nel resto del mondo ornitologico, e che hanno
consentito in tutte le nazioni ontologicamente importanti la nascita di
più federazioni e quindi di un vero pluralismo??? O no?
Quello che è anomalo è anche che, come
comunicato dal Presidente della COM allo scrivente, ben tre delle
quattro federazioni della COM Italia non sono riconosciute dalla COM.
Quindi per l’accesso di altre Federazioni ornitologiche in COM
deliberano e decidono quelle Federazioni che della COM non ne fanno
parte?? O no?
Quello che è anomalo è che una tra le
Federazioni facenti parte della COM-Italia non ha imbarazzo nello
scrivere (il 15 di luglio del 2019) che “si impegnerà ad evitare il
riconoscimento di eventuali altre Federazioni, dapprima da parte della
COM-Italia e successivamente da parte della COM e, comunque, in ogni
sede”. La COM-Italia è una Confederazione di garanzia per tutti o
esclusivamente per una parte? Ma soprattutto è normale che una delle
Federazioni facenti parte della COM-Italia parli in nome e per conto
della Presidenza della stessa COM-Italia? E’ normale che parli in nome e
per conto della COM?
Successivamente, Presidente Sciacca, non
ho letto di nessun suo comunicato con il quale ella prendeva le distanze
da queste affermazioni moto gravi (per chiunque abbia un minimo di
cultura democratica) come quelle sopramenzionate! Forse mi sarà
sfuggito.
Sarebbe interessante sapere molte cose,
tra queste sarebbe soprattutto interessante sapere perché il 27 di
ottobre 2019 (non novembre come ella scrive) a seguito della modifica
dell’ statuto della COM-Italia non ha trovato opportuno emettere un
comunicato per informare tutto il mondo ornitologico italiano di questa
modifica. Infatti tale modifica è rimasta, evidentemente, custodita
gelosamente nei suoi cassetti.
Le rammento che ho dovuto attendere DUE mesi per avere sua una risposta
alla mia richiesta di chiarimenti, per mail, e che ella mi ha comunicato
della avvenuta modifica solo il 27 di Marzo 2020 (cinque mesi dopo
l’avvenuta modifica).
Complimenti per la trasparenza e la celerità!
In merito alla nostra richiesta di
affiliazione le ricordo, Egr. Presidente, che in data 11/04/ 2020 ella
ha ricevuto la richiesta formale di affiliazione della FOASI, alla
stessa non erano allegate le certificazioni notarili previste poiché,
come ella (sicuramente) avrà avuto modo di leggere ciò che le abbiamo
scritto, ci siamo riservati di inviarle in un secondo tempo. Dal momento
che abbiamo ritenuto opportuno; visto il costo molto alto di queste
certificazioni, di produrle successivamente alla disponibilità di
accoglimento dell’istanza, giacché la FOASI ha molto a cuore l’utilizzo
dei denari dei nostri associati e non si intendeva gettare nel pattume
2/3 mila euro in presenza di una, probabile, chiusura pregiudiziale alla
AFFILIAZIONE richiesta (come documentato dalle deliberazioni ufficiali
di Federazione affiliata alla COM-Italia) .
Noi, infatti, non utilizziamo con
superficialità le quote associative dei nostri allevatori. Altri possono
agire diversamente, ovviamente.
Ho letto con, molta, attenzione la sua
nota e non ho potuto non rilevare quanto lei scrive in merito alla
motivazione per l’avvenuta mancanza di risposta della COM-Italia alla
FOASI . Nello specifico lei afferma che ha: “ritenuto di non produrre
alcuna ripetitiva ed inutile ulteriore nota di risposta”. Rispondere,
probabilmente, è inutile per lei, ma non lo è mai per il resto del
mondo. Non posso comunque che prendere atto di questa sua frase scortese
e irrispettosa nei confronti della FOASI, dei suoi dirigenti e dei suoi
associati.
Verosimilmente ella preferisce
interloquire, esclusivamente, con coloro che posseggono un fluente
abilità scrittoria in “avvocatese puro”! In questo caso avrebbe
perfettamente ragione; io, per fortuna, non posseggo questa incredibile
e soporifera capacità.
Per coloro che ancora non lo avessero
compreso questo è il mondo con il quale la FOASI si sta confrontando.
Quello che mi domando è: se un organismo
di garanzia dell’ornitologia Italiana debba operare a tutela di tutti o
a garanzia esclusiva di chi vuole, di fatto, imporre il monopolio. In
questo secondo caso ella sta operando splendidamente. Questo lo voglio
affermare con chiarezza!
Prediamo atto di quello che la COM-
Italia sta facendo e, ovviamente, stiamo agendo conseguenzialmente in
rigida osservanza delle norme Comunitarie, Nazionali e della COM secondo
quanto consigliatoci dai nostri consulenti legali.
Possiamo dunque tranquillizzarla poiché
la FOASI non arretrerà di un passo e se qualcuno spera che questa
vicenda possa vedere l’epilogo di altri precedenti avvenimenti resterà
fortemente deluso.
Noi intendiamo tutelare la libera scelta
degli allevatori Italiano di iscriversi liberamente a qualunque
Federazione essi desiderano. Vogliamo riportare l’ornitologia Italiana a
quei numeri ai quali era abituata, e che merita. Vogliano consentire di
partecipare al nostro splendido Hobby a tutti, liberamente senza diktat
ne avvertimenti più o meno velati.
Gli allevatori italiani meritano
rispetto! E, certamente, non si rispettano le persone erigendo mura o
seminando zizzania.
Egregio Presidente Sciacca colgo
l’occasione per inviarle i miei più cordiali saluti.
Il
Presidente federale della FOASI
Giuseppe IELO
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30mag2020
ore10:45 |
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Ma guarda te dove sono andati a
farmi il nido i miei carduelis carduelis, quelli che
tengo nel grande volierone della natura!!
Erano mesi che gli davo la caccia per scoprire dove avessero
fatto il nido ma, per la prima covata, mi sono fatto fregare,
non sono riuscito ad individuarlo. Oltre ai 4 cardellini adulti
che vedo costantemente svolazzare attorno a casa ed ai novelli,
appena usciti dal nido, che si fanno imbeccare dai genitori su
qualche filo o ramo, non mi hanno dato la soddisfazione di
godermi le fasi della riproduzione in diretta.
Questa mattina mentre passavo sotto al gelsomino, attorcigliato
al grigliato che si vede in foto, è volata via dalla chioma in
alto una cardellina.
A quel punto ho preso la scala ed ho ispezionato la pianta
finchè ho scoperto il nido con dentro 4 uova.
Questo comportamento dei cardellini ci deve fare riflettere non
poco: pur di sfuggire alle aggressioni dei loro predatori
(ghiandaie in primis, ma anche gazze e taccole) si sono
avvicinati all'uomo come hanno già fatto i merli. Pensate che di
fronte a casa mia c'è una vecchia casa con attorno giganteschi
alberi ed arbusti di ogni tipo, ma è anche il regno
incontrastato delle ghiandaie che si sono impadronite del
territorio cacciando persino le gazze. I cardellini hanno capito
che le ghiandaie a casa mia non hanno il coraggio di venire
perchè per un paio di volte le ho pregate gentilmente di
starsene alla larga e siccome sono uccelli molto scaltri hanno
imparato subito la lezione e se la stanno ricordando...
Anno scorso mi ero complimentato con i miei carduelis
per la intelligente posizione in cui avevano posizionato il nido
(nella biforcazione di tre rami di salice) ma quest'anno mi
hanno deluso ... costruirlo in mezzo a sottilissimi rametti di
gelsomino è pericolosissimo perchè alla prima folata di vento
forte può cadere tutto. Io mi terrò pronto, ma se cadranno le
uova ci sarà ben poco da fare... |
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28mag2020
ore10:35 |
Pubblico un interessante intervento che il Dott. Stefano Figurella ha
pubblicato su Facebook L’INNESCO DELLE UOVA
La maggior parte degli allevatori di psittacidi, di canarini o di
uccelli ornamentali in genere ignora il fenomeno chiamiamolo di “innesco
termico” dell’uovo. Tale fenomeno viene spesso trascurato
nell’incubazione artificiale (psittacidi) o nel baliaggio (altre
specie). In sostanza il processo è relativo al comportamento dell’uovo
al momento della deposizione e nelle prime ore che seguono la
deposizione: esso fuoriesce dalla femmina ad una elevata temperatura e
necessita di un periodo di qualche ora/un giorno di raffreddamento
(temperatura ambiente) per potersi “innescare” e dare il via alla
moltiplicazione cellulare dell’embrione. Se questo “raffreddamento” non
avviene l’uovo verrà classificato come non fecondo anche se non lo è e
si imputerà il fallimento ai riproduttori. Normalmente in natura la
femmina che ha deposto l’uovo concede a questo un periodo di
raffreddamento per “innescarlo”. Nella pratica veterinaria si osserva
che le uova estratte o deposte da femmine con ritenzione dell’uovo da
alcuni giorni se poi incubate e feconde presentano una durata di
incubazione normale, della durata pari agli stessi giorni di uova
deposte normalmente (in teoria se non esistesse tale meccanismo di
innesco avrebbero dovuto svilupparsi gli embrioni già nel periodo dello
stazionamento in utero e i giorni di ritenzione dovrebbero essere
scalati dalla durata totale dell’incubazione ma ciò non avviene). La
problematica si manifesta maggiormente tra gli allevatori più attenti,
più presenti in allevamento o chi impianta telecamere nei nidi delle
coppie riproduttrici per rilevare la deposizione in tempo reale.
L’errore è che una volta recuperato l’uovo si corre a posizionarlo in
incubatrice pensando di non fargli subire shock termico, oppure
l’allevatore di canarini o altri uccelli che sorprende la femmina appena
dopo la deposizione e sposta l’uovo sotto una balia in piena fase di
cova.
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28mag2020
ore10:35 |
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Oggi per tutti i miei volatili,
verdura fresca di campo. Io sono un fissato per le erbe
selvatiche da somministrare ai miei uccelli ed in questo periodo
si trova abbondanza di loietto (lolium italicum), foto
a destra, del quale vanno ghiotti tutti gli uccelli
indipendentemente dalla specie, dai cardinalini del Venezuela
fino alle Ara. E' una graminacea particolarmente utile per le
sue caratteristiche nutrizionali e viene ampiamente utilizzata
per l'alimentazione delle vacche da latte per la produzione del
Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Cresce spontaneamente
lungo i fossi e nei prati. A sinistra un mazzetto di spighe di
scagliola che semino nel mio orto e che somministro in
particolare ai cardellini ed ai cardinalini. Naturalmente,
insieme a questi due, il tarassaco non manca mai! |
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25mag2020
ore09:06 |
Ho appena pubblicato in Home Page un lungo articolo, forse troppo, nel
quale ho cercato di tracciare la storia del CITES fin dalle origini, per
comprendere le ragioni per le quali in Italia non rappresenta, come
negli altri paesi, un disincentivo al prelievo in natura, ma si è
trasformato in una mazza per bastonare gli allevatori.
Se vi va di leggerlo, questo è il collegamento (>>>)
e mi piacerebbe molto conoscere la vostra opinione.
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24mag2020
ore09:23 |
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Ed eccoli i miei primi tre canterini per
eccellenza!
Quelli che vedete in foto sono pulli dei famosi
Timbrado spagnoli provenienti dal primario allevamento
di Calogero Baglione.
Il padre è un gran canterino ma da quando sono stato costretto a
separarlo dalla femmina perchè pretendeva inopportune ed
intempestive prestazioni sessuali, ha moltiplicato sia il volume
che i tempi delle sue serenate.
In particolare quando accendo la radio, si mette in competizione
con la musica ed è bagarre.
So che per "pulire" il canto e renderlo più armonioso, gli
esperti utilizzano tecniche particolari che io non intendo
mettere in pratica.
In ogni caso è piacevole ascoltare un canto così arzigogolato,
peccato che quando il maschio è in presenza della femmina, come
tanti uomini, si ammutolisca... |
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22mag2020
ore09:13 |
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Ieri ho assistito al 2° incontro
WEBINAR organizzato da Chiara Alessandrini
(Passione Pappagalli) con la relazione svolta dal buon
Dario Loreti su temi di genetica e non solo. Voglio
complimentarmi con Chiara per l'ottima iniziativa che ha messo
in campo ma soprattutto con l'istrione della situazione,
il poliedrico ed ubiquitario Dario
Loreti.
Questo ragazzotto è uno di quelli che sa davvero, e non fa solo
finta come molti dei suoi colleghi, usa un linguaggio semplice e
comprensibile, anche ai meno afferrati, su di una materia ostica
per natura come la genetica. |
E' un peccato che abbia troppo
da fare altrimenti potrebbe prendere a mano l'intero settore dei
becchistorti e fargli fare un bel salto di qualità, anche
rappresentandolo attraverso i magici schermi televisivi: è anche
uno di quei personaggi che, come si dice in gergo, "buca il
video".
Se non mi credete potrete assistere al prossimo appuntamento
WEBINAR semplicemente scaricando la App "Zoom" ed inviando un
messaggio con la richiesta di partecipazione, a mezzo Whatsapp,
al seguente numero: 328.7760438. |
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22mag2020
ore09:13 |
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Marinella ha raccontato la storia di Gigia
alla piccola Giulia la quale gli ha dedicato questo bel
ritratto.
Vi aggiorno sullo stato di salute perchè siete in tanti a
chiedermi notizie ...
E' ancora particolarmente vispa anche se continua a dimagrire e
a perdere sempre più l'equilibrio.
Riesce con difficoltà a reggersi sul posatoio e per non cadere
(ogni tanto succede) si aggancia con il becco alla rete.
Quando deve spostarsi verso la mangiatoia si trascina con
l'aiuto del becco aggrappandosi alla rete.
Da quando non la scoccio più con le iniezioni è diventata molto
affabile, si lascia accarezzare il becco ed anche le unghie.
Quando ha fame mi chiama emettendo urla fortissime.
Ha una fibra davvero forte e penso che resisterà ancora a lungo
....
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21mag2020
ore09:40 |
Azzzz, mi sono messo in una bega grossa come una
casa: spiegare ai non addetti ai lavori il funzionamento
dell'ammortamento è una cosa quasi impossibile!
Ma ci proverò anche perchè qualcuno di voi me l'ha chiesto.
E' difficile da comprendere poichè il principio contabile della
competenza esula dal nostro agire quotidiano e consideriamo l'esborso
finanziario anche come copertura totale del costo.
Faccio un esempio pratico: se acquistiamo una gabbia che costa 50 euro,
una volta pagata consideriamo risolto il problema, e invece se noi
volessimo fare le cose per bene, come dovrebbero fare le aziende sulla
base del codice civile e dei princìpi contabili, dovremmo
considerare i 50 €. non un costo bensì un patrimonio (infatti,
se la rivendiamo dopo qualche tempo recupereremo una parte del nostro
esborso finanziario) e stabilire per quanti anni intendiamo utilizzarla.
Se ipotizziamo di rottamarla dopo tre anni, significa che ogni anno e
per tre anni, dovremo imputare nella voce "ammortamenti" del nostro
bilancio dell'allevamento 1/3 del valore iniziale della gabbia, quindi
16,66 €. (il 33%di 50). Di conseguenza, nel nostro patrimonio, il valore
della nostra gabbia dopo tre anni sarà pari a zero e quando la butteremo
non avremo nessuna plusvalenza o minusvalenza del cespite.
Un altro esempio: immaginiamo che la FOI, nel 2019, abbia acquistato
gabbie per un valore di 10.000 €. dovrà iscrivere l'intero valore nelle
immobilizzazioni dell'attivo patrimoniale e procedere al relativo
ammortamento dopo averne stabilito la durata e quindi la percentuale
annua.
Siccome il CF ha già deliberato che saranno ammortizzate al 5%,
significa che ha stabilito che quelle gabbie dureranno 20 anni
(100/5=20) e procederà ad iscrivere nei costi dell'esercizio una quota
di ammortamento annua pari a 500 €.
Supponiamo che trascorsi 5 anni quelle gabbie non siano più utilizzabili
e quindi da rottamare, andranno eliminate dal bilancio con le seguenti
conseguenze contabili: 10.000 valore iniziale al quale vanno sottratte
le quote ammortamento accantonate nei 5 anni, corrispondenti a 2.500 €,
(5anni*500€.= 2.500 €.). Perciò, alla fine del quinquennio quelle gabbie
avranno prodotto una minusvalenza pari a 7.500 €. (10.000-2.500) il che
significa un conseguente aggravio di bilancio.
Se invece si fossero ammortizzate ad un tasso del 20% annuo, alla fine
dei 5 anni non ci sarebbe stata nessuna alterazione del risultato
(10.000-(2000*5)=zero). |
19mag2020
ore20:45 |
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Se io fossi
al posto del Presidente dell'Ordine dei Giudici mi incazzerei
come una iena!! Il Direttivo dell'Ordine aveva
approvato e chiesto, nella seduta del 21.12.2019, al CdF di
ratificare due punti da me applauditi con entusiasmo nel mio
post del 04mar2020: quello relativo alla
infrazione del direttore mostra di Portoviro che non ha
notificato il verbale ad un allevatore rendendo così nulla la
sanzione e quello relativo alla proposta di comporre una
Commissione disciplinare seria, che non sia una presa per i
fondelli come quella attuale (ora è composta dal solo
presidente).
Ebbene, il Consiglio Federale nella seduta del 14-15 febbraio
2020 (>>>)
ha respinto senza indugi la proposta di comporre una commissione
disciplinare degna di tal nome ed ha formulato una decisione in
perfetto stile legal-politichese dalla quale non ci ho capito
una beneamata minchia!
NB: se qualcuno mi trasmette copia del
bilancio gliene sarei infinitamente grato, mi sembra di leggere
fra le righe della delibera che stia emergendo qualche
problemino ... ammortizzare le gabbie in 20 anni (al 5%)
significa accumulare delle sopravvenienze passive o minusvalenze
sui cespiti (in altri termini, vuol dire spostare in
avanti perdite di esercizio) ... |
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19mag2020
ore09:10 |
Questo è il comunicato SOR in relazione al decreto
di apertura (>>>).
Io resto della mia opinione ... è inutile alimentare impossibili
speranze...
*****
I soliti pseudoamici, di cui mi sono circondato, hanno lanciato l'idea
di organizzare un'abbuffata a casa mia per festeggiare la fine del
locdaun ed il ritorno alla normalità.
Pur con mille riserve ho dato la mia disponibilità di massima mettendo
alcuni punti fermi, però:
1) non voglio partecipare alla stesura della lista degli invitati, ma mi
riservo il diritto di approvare e controfirmare il documento finale. Mi
è già stata inviata una bozza e, come immaginavo, ci sarà da ridere;
2) voglio che sia chiaro a tutti coloro che decideranno di partecipare,
che attraverso questo mio blog riesco ancora a rendermi insopportabile a
molti (anche a primari dirigenti), la qual cosa potrebbe macchiare il
percorso di carriera per coloro che l'avessero eventualmente
intrapreso;
3) data la situazione commerciale dei nostri allevamenti, che appare
molto critica, qualcuno ha proposto di predisporre un menù a base di
becchistori (roseicollis allo spiedo, fischeri ripieni di pancetta in
padella, etc. etc.) in ogni caso, sarà un pranzo a base di carnazza.
Non è stata fissata la data poichè ho suggerito di attendere qualche
giorno per verificare i risultati dell'infezione in seguito alla
riapertura del mondo. Non vorrei che dovessimo organizzare l'abbuffata
per teleconferenza ...
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18mag2020
ore16:00 |
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Che casino che ho combinato!!
E adesso come faccio?
Vi ricordate il mio bel maschio "capone" agata che si
autocompiaceva della propria bellezza ma disdegnava l'altro
sesso?
Ebbene, è quella (non quello) nel nido in foto che sta covando,
dopo aver fatto 9 uova in compartecipazione con un'altra
femmina.
In una voliera ho messo: due femmine ed un maschio ancestrale e
"capone", convinto di formare due coppie. Mi sono accorto che
"capone" aiutava la sua femmina nella costruzione del nido poi,
con stupore, ho notato che l' avvicendava anche nella cova
quando questa usciva per mangiare. Oggi, ho guardato nel nido ed
ho trovato ben 9 uova di cui alcune sicuramente feconde!!
|
Perciò mi ritrovo un maschio che forse si è "fatto" tre femmine,
di queste, una cova per conto suo e due covano in cooperativa.
E' evidente che non riusciranno ad allevare tutti i pulli e
vedrò di escogitare qualche soluzione.
NB: è evidente che gli allevatori di cardellini penseranno
(giustamente) che non riconoscere un maschio da una femmina sia
una cosa grave e non posso certamente negarlo. Posso sono
chiedere l'attenuante per essermi fidato dell'errata valutazione
del mio Maestro (anche i grandi possono sbagliare) |
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16mag2020
ore10:50 |
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Per quanto riguarda l'allestimento di un
allevamento CITESfree, ringrazio gli amici che
mi stanno suggerendo diverse soluzioni. Quel simpaticone di
Giovanni non perde occasione per propormi i suoi ondulati
inglesi come pure un altro caro amico che mi suggerisce di
riprendere ad allevare e selezionare gli Agapornis roseicollis
faccia arancio.
Non è escluso che prima o poi ritorni sui miei passi (i grandi
amori non si scordano mai, ed i faccia arancio lo sono stato) ma
ha poco senso allevare in selezione per poi non partecipare alle
competizioni.
Il mio amico Sergio, grande allevatore di parrocchetti dal
collare, mi ha proposto di fare una cooperativa e realizzare un
grande progetto con le nuove, bellissime e costosissime,
mutazioni. Ho una coppia di collari e devo ammettere che sono
proprio belli, ma è una specie con la quale non riesco ad
entrare in sintonia: sono diffidenti e selvatici e non c'è verso
di renderli più docili.
Continuerò ad allevare i cardellini, i cardinalini, i basettini
(nessun problema con la Legge Regionale e neppure con i
funzionari addetti al controllo) e magari mi farò anche qualche
voliera multicolor di esotici. Per quanto riguarda i
becchistorti non li mollerò di certo, ma non ho fretta di
decidere ... vedremo come girerà il mondo nel prossimi tempi ...
*****
Per quanto riguarda le problematiche CITES continuerò a seguirle
e, come ho sempre fatto, mi renderò disponibile per aiutare gli
amici che me lo chiederanno.
Dai numerosi contatti avuti in questi ultimi giorni ho tratto la
conferma di aver fatto la scelta giusta: nei prossimi tempi,
nella mia zona, succederanno guai!!
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15mag2020
ore10:00 |
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Anche le galline hanno un'anima!!
Non avevo mai considerato le galline da un'ottica diversa
rispetto a quella che mi aveva insegnato mia nonna. Pensavo che
la loro esistenza fosse ineluttabilmente collegata alle nostre
esigenze alimentari e che fossero "stupide come le galline" e
invece sto scoprendo che non è così. o almeno, non è solo così.
La "bionda" che vedete in foto (le altre tre sono più rossicce)
in pochi giorni è riuscita ad accattivarsi le mie simpatie. Ogni
mattina quando entro nel box per darle da mangiare viene a
cercare le coccole strusciandosi contro i miei piedi. E
nonostante la cacci via in malo modo, preavvisandola che fra
qualche anno sarò costretto a tirarle il collo, continua
imperterrita a scodinzolare attorno a me.
Ho deciso che non appena avrò recuperato un po' di spazio
prenderò da un amico reggiano un galletto con un paio di
gallinelle di quelle belle, perchè voglio sperimentare tutto il
ciclo, dalla cova fino alla nascita dei pulcini.
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Vi ho aggiornati sulla mia
esperienza con il pollame per dimostrarvi che ci si può
divertire anche così ... Scherzi a parte, presto vi aggiornerò
sul futuro assetto che intendo dare al mio allevamento in stile
"CITESfree" |
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14mag2020
ore16:35 |
Su questo link (>>>)
potrete leggere il comunicato che FOASI ha diramato in seguito alla nota
vicenda del rigetto della domanda di adesione alla COM. |
14mag2020
ore13:45 |
Rileggendo ora il post che ho pubblicato ieri e dopo aver ricevuto una
infinità di telefonate e di messaggi di amici che mi chiedono di
ripensarci, ritenendo la mia decisione una reazione di impulso, sento il
dovere di precisare meglio con tutta la calma del caso.
Ho sempre ritenuto una pazzia allevare uccelli sottoposti alla normativa
CITES, in primo luogo, perchè sono previste sanzioni fuori da ogni
logica (si va da 10.000 euro in su con eventuale processo penale) ma
soprattutto perchè non c'è un quadro di riferimento legislativo, ed
anche operativo, sufficientemente chiaro. All'interno di questa cornice
si muovono le forze dell'ordine, preposte alle pratiche burocratiche ed
ai controlli, nella più assoluta autonomia imponendo comportamenti
diversi e personalizzati per ogni singolo ufficio territoriale. Il
povero allevatore non ha nessunissima possibilità di fare valere le
ragioni di Legge poichè viene sottoposto ad un ricatto difficilmente
spendibile in sede di giudizio (non fai quel che voglio io e io non ti
do il numero di protocollo). Inoltre, l'allevatore si trova
completamente solo a fronteggiare queste ingiustizie non essendo
assistito, tanto meno difeso, dalla propria associazione di categoria,
come avviene per tutte le arti e i mestieri di questo mondo.
Ho sempre scritto sul mio blog che, nonostante quanto sopra, mi sentivo
tranquillo perchè all'Ufficio CITES di Forlì operavano due funzionari
che, pur essendo un po' pignoli, conoscevano bene la Legge, e questo per
me rappresentava una garanzia di non poco conto.
Nel momento in cui ci si trova a confrontarsi con operatori che fanno
valere più la forza dei gradi che portano sulle mostrine rispetto alla
forza della Legge, l'esperienza mi insegna che è giunto il momento di
fermarsi un attimo a riflettere e a chiedersi se ne valga la pena ...
Perciò, la mia non è stata una reazione di impulso ma una decisione
ponderata che ritengo di buon senso: in questa situazione non vale la
pena allevare uccelli sottoposti alla normativa CITES, dato che se ne
possono allevare tanti altri liberi da vincoli di Legge.
Un amico mi ha consigliato di continuare ad allevare rispettando la
Legge in ogni suo dettaglio per evitare di incorrere in eventuali
sanzioni. Ebbene, anche questo non è possibile, e ve lo dimostro. La
Legge CITES italiana è stata scritta da una mente perversa, da un
imbecille che passava di lì per caso ... Con l'intento di colpire gli
allevatori non si è reso conto che avrebbe caricato l'amministrazione
CITES di una montagna di burocrazia imponendo la denuncia entro i 10
giorni dalla nascita dei pulli.
Infatti, tutti gli uffici CITES, dalle Alpi alle Piramidi e dal
Manzanarre al Reno, hanno immediatamente compreso che in questo caso la
Legge andava "interpretata", altrimenti ogni allevatore avrebbe
presentato una denuncia di nascita ogni 10 giorni con il conseguente
carico amministrativo a carico loro. Ed allora con un tacito accordo
(suggerito) si è deciso che tutti gli allevatori italiani possono
presentare (in barba alla Legge) denunce di nascita con cadenza,
all'incirca, mensile.
Ebbene, se io, volendo rispettare la Legge, presentassi denunce di
nascita ogni 10 giorni, sono certo che sarebbe considerata una
provocazione con tutte le conseguenze del caso.
Chiudo con questa: un amico mi ha appena consigliato di non prendermela
più di tanto perchè in un Ufficio CITES piemontese chiedono persino di
allegare alla denuncia di nascita le foto degli anelli (mi auguro che
non sia vero...) |
13mag2020
ore15:19 |
Dicono i miei amici romani: "basta, me so rotto er cazzo!!"
Mi appare sul display dello smartphone una chiamata dal CITES di Forlì,
apro, ed una voce sconosciuta mi dice gentilmente che la denuncia di
nascita che ho presentato qualche tempo fa risulta incompleta e che è
necessario integrarla. Istintivamente gli chiedo se per caso sia
cambiata la Legge poichè l'ho sempre presentata in quel modo e non ho
avuto mai problemi. Mi è stato risposto che la Legge non è cambiata ma
che è cambiato il responsabile dell'ufficio per cui, da ora in poi, le
denunce dovranno essere compilate in un certo modo. Entriamo nel merito
e mi fa notare che ho annotato il numero del marcaggio dei due conuri
del sole ma non ho indicato le matricole dei microchip che ho dichiarato
di aver messo ai tre derbyana. Gli ho fatto notare che la Legge non
prevede l'obbligo di applicare l'anello e siccome i riproduttori
derbyana mi uccidono i piccoli appena inanellati, ormai da tre anni
applico il microchip quando saranno svezzati e dopo che sarà trascorso
il tempo necessario (4-5mesi) affinchè sia riconoscibile il sesso. Ho
indicato sulla denuncia "microchip", in sostituzione del numero
dell'anello, per un eccesso di diligenza ma avrei potuto non mettere
nulla.
Evito di raccontarvi il seguito della discussione per arrivare alla
conclusione che è stata questa: "io tengo in sospeso la sua denuncia e
le comunicherò il numero del protocollo non appena mi avrà inviato le
matricole dei microchip..."
Mi dispiace, ma la mia natura mi porta a ribellarmi alle sopraffazioni,
ho sempre applicato diligentemente una Legge da schifo che solo la
immensa fantasia della burocrazia italiana ha saputo partorire, ma non
posso, neppure volendo, obbedire ai tiramenti di culo del primo che
passa per la strada!
Se poi considero che in materia di CITES ci sono sanzioni che vanno da
10.000 euri in su, e che non ho nessuna assistenza o tutela da parte
della Federazione alla quale aderisco pagando 35 euro di quota di
adesione (ma che non pagherò più) diventa abbastanza scontata la
decisione finale: cederò tutti gli
esemplari compresi negli allegati CITES.
Pertanto metto in vendita: 1 coppia di Port Lincoln
(B), 1 coppia di Roseicapilla (B) (già ceduta),
1 coppia di derbyana con 3 pulli (B), 1 coppia di
Amazzoni di Cuba (A) 1 maschio di Amazzone di Cuba
(B), 2 coppie di conuri del sole (B),
1 coppia di caicchi testa gialla (B), 1 coppia di
parrocchetti monaci (B) |
13mag2020
ore07:13 |
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Oramai quadrare il bilancio di un
allevamento di becchistorti è diventata una roba impossibile.
Per cui, a volte, per recuperare qualcosina viene la tentazione
di risparmiare anche sul costo dell'alimentazione somministrando
i prodotti che costano di meno. E' un errore gravissimo, perchè
le conseguenze possono essere anche molto peggiori, come nel
caso del mio amico che si è trovato l'allevamento impestato
dalla candida con una notevole morìa di pulli.
Ha fatto analizzare il misto di semi, confezionati da una delle
più note aziende del settore che commercializza prodotti
non certificati, e quindi perfettamente in regola con
le normative del commercio per uso animale, e vi ha trovato
dentro più muffe che semi!
Di norma le aziende che certificano il prodotto da un punto di
vista sanitario dichiarano, tra l'altro, una presenza di muffe
inferiore a 1000 UFC/g, in questo caso siamo in presenza di
74.000 UFC/g, un valore che metterebbe in crisi persino un bue!
Si consideri che un beccostorto può sopportare senza manifestare
gravi conseguenze fino a 10.000 UFC/g circa. |
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12mag2020
ore09:55 |
Il post qui sotto mi ha procurato una telefonata, di un'oretta
abbondante, con un caro amico che non riesce a comprendere il mio
atteggiamento: "sparo" sulla FOI, ma non salto neppure sul carro delle
nasciture possibili concorrenti.
Riflettendoci su, mi sono reso conto che, se non lo spiego chiaramente,
qualcuno potrebbe tacciarmi di qualunquismo e la cosa mi dispiacerebbe
assai. Provo pertanto a a sintetizzare con poche parole (se ci riesco)
il mio pensiero:
1) per principio e per esperienza professionale, sono assolutamente
contrario ai monopoli: anche nelle migliori delle ipotesi possono
generarsi gravi ed inique distorsioni;
2) proprio in virtù di tale principio, nel lontano 2008 fui uno dei soci
fondatori di AOE (ora FEO), nonchè membro del Comitato Direttivo. La
nuova compagine si poneva l'obiettivo di fondare in Italia una seconda
Federazione oltre alla FOI. Questa esperienza mi ha insegnato
moltissimo: primo, che la nuova compagine deve essere capace e coesa,
secondo, questa FOI non ha scrupoli, pur di salvarsi è disposta a
qualsiasi cosa (ricordo che COM Italia, baluardo inventato per impedire
che si possa accedere direttamente alla COM, modificò il proprio statuto
nottetempo, elevando il numero dei soci necessari da 500 a 2000 quando
si accorse che il numero minimo richiesto era stato raggiunto);
3) la stessa cosa si è ripetuta più o meno in questi giorni: COM Italia
per il timore che FOASI potesse in qualche modo baypassarla, ha
apportato ulteriori modifiche al proprio statuto, rendendo di fatto
impossibile il superamento dei vincoli a chicchessia. Inoltre, è
opportuno rammentarsi che alla COM sta bene una FOI così com'è, dato che
le garantisce uno dei più elevati ingabbi ai campionati mondiali. Perciò
è assolutamente inutile pensare alla costruzione di un alternativa
seguendo questa strada;
4) è altrettanto inutile pensare di costruire una opposizione
dall'interno della FOI, capace di mandare a casa l'attuale gruppo
dirigente. Il sistema elettorale e gestionale, che si è costruito nel
corso del tempo, garantisce la rielezione del gruppo dirigente in
carica, a vita, come il Papa.
Non sto qui a ripetermi, chi è interessato può andarsi a leggere il post
che ho pubblicato in merito, il 23dic2019.
5) E' mia convinzione che il castello FOI sia inespugnabile sia
dall'interno che dall'esterno. L'unico punto
debole è il bilancio. FOI è una lussuosa macchina costosissima
(sede faraonica, museo, esercito di impiegati, Italia Ornitologica con i
suoi problemi etc. etc) ed è sufficiente che si squilibri qualche
parametro, per creare turbolenze, che un gruppo dirigente totalmente
inesperto dal punto di vista manageriale, non sarà in grado di gestire.
Sono convinto che basti un pugno di sabbia per inceppare gli ingranaggi.
Ecco, su questa parte bisognerebbe lavorare: l'abbondante "cresta" sugli
anellini ed i 35 euri di quota sociale, sono le principali fonti che
forniscono il carburante, sarebbe sufficiente che un certo numero di
allevatori, per un paio di anni, non aderissero ed i risultati
arriverebbero. Nel frattempo sarebbe opportuno che, all'interno del
movimento, si organizzasse un nuovo gruppo dirigente pronto ad
accogliere la successione. |
11mag2020
ore11:35 |
In catene, esposto alla gogna sulla pubblica piazza con attaccato al
collo un cartello con su scritto: "questo è quello che succede ai
traditori pentiti. Serva da lezione a tutti voi e non vi azzardate a
ribellarvi al sovrano!" Questa è l'immagine che ne ho tratto seguendo in
questi giorni la "vicenda Paparella".
Eh si, la lettera di richiesta di re-iscrizione del ribelle è "uscita"
dal protocollo della segreteria FOI per finire su Facebook con tanto di
pistolotto del presidente in persona con il quale si dichiara disposto
al perdono tombale. (sic!)
A parte l'azione, a mio parere, di pessimissimo gusto, mi sembra
anche una grave scorrettezza nei confronti di tutti gli altri
amministratori che quando si troveranno a deliberare sul caso
dovranno sciogliere il seguente dilemma: tagliamo faccia al presidente
oppure fissiamo un principio che in futuro potrà diventare pericoloso?
W il libero mercato, W la democrazia!! |
10mag2020
ore16:30 |
Ed ecco a stretto giro di posta la risposta della FOASI. Si ringrazia e
si saluta Paparella e si nomina in vece sua Daniele Cospolici, al quale
auguro buon lavoro e tanta fortuna! |
10mag2020
ore12:55 |
Questo è davvero un altro brutto colpo per la FOASI: dopo l'uppercut di
Ramoa andato a segno in pieno volto (con la lettera COM) è arrivato il
pugno del KO definitivo. E penso che a questa lettera ne faranno seguito
altre ...
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08mag2020
ore13:20 |
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Un associato sul gruppo Facebook della FOI,
dopo aver letto la lettera COM in risposta alla richiesta FOASI,
ha posto le domande di cui sopra. Visto e considerato che dopo 5
giorni nessuno gli ha dato una risposta provo a dargliele io:
1) In altre nazioni esistono più associazioni a livello
nazionale perché vige un sistema pluralistico che permette la
nascita e la concorrenza di diverse associazioni che trovano la
sintesi nelle rispettive COM nazionali;
2) La risposta é compresa nella domanda stessa: la FOI è la più
bella del reame perchè nel reame, per Legge, può esistere solo
lei, tutte le potenziali concorrenti vengono soffocate appena
nate dalla COM Italia;
3) La COM Italia non è altro che il muro, il fossato, la
trincea, pensata e nata con l'unico obiettivo di difendere il
ducato della FOI, tutte le altre comparse ... non servono a
nulla;
4) Si, in Italia può esistere solo la FOI perchè è un monopolio
che assicura l'esistenza in vita di un'azienda, da sempre fuori
mercato, che sarebbe immediatamente spazzata via in caso di
libera concorrenza;
5) In Italia non è possibile il pluralismo come in tutte le
altre nazioni perchè la situazione così com'è fa comodo a tutti
fuorchè agli allevatori che devono pagare, fra quote sociali. e
creste sugli anellini, tre, quattro volte in più dei loro
colleghi europei. |
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04mag2020
ore19:30 |
Con la proposta che ho avanzato l'altro giorno sul "Pensionato
per uccelli" temo di essermi inguaiato!!
Si sono fatti vivi due allevatori di provata serietà, uno con degli
esotici ed uno con dei parrocchetti dal collare. Il problema è che si
sono presentati anche tre personaggi residenti nel modenese, assai poco
raccomandabili, che tra l'altro vanno in giro autodefinendosi amici miei
e che mi hanno proposto il pensionato per un consistente numero di
becchistorti con una formula alquanto dubbia: tutta l'alimentazione a
carico mio con il saldo di un conto unico finale.
Uhhmmmm mi sa che chiederò una fidejussione bancaria ... |
03mag2020
ore09:28 |
Leggo sul sito della SOR (>>>)
della scomparsa dell'ex presidente FOI, Riccardo Coffetti.
Unisco alle condoglianze di tutti gli allevatori anche le mie ... |
02mag2020
ore11:44 |
Ho letto sul portale della FOI che il Campionato Italiano 2020 (che si
dovrebbe svolgere in dicembre) è stato assegnato all'Associazione di
Cesena poichè Montichiari (BS) ha rinunciato.
Come già vi avevo detto, il Raggruppamento lombardo, al quale va tutta
la mia ammirazione, ha deliberato che per quest'anno non si faranno
mostre. Punto.
Mi rendo conto che quella decina di commercianti-allevatori, per i quali
l'annullamento della stagione mostre sarebbe un disastro economico,
facciano pressione per ritardare fino all'ultimo la fatale decisione.
Capisco anche che costoro abbiano un peso importante nella FOI, ma credo
che a tutto ci sia un limite. Siamo già in maggio ancora in piena
pandemia e con la quasi certezza che la imminente parziale apertura,
dovuta più a ragioni economiche che sanitarie (tutti i virologi sono
perplessi), rimetterà in circolo il virus contro il quale non esistono
farmaci efficaci e del vaccino se ne parlerà il prossimo anno.
Sarà mai possibile ipotizzare che fra quattro o
cinque mesi saranno autorizzati assembramenti di persone in
manifestazioni fieristiche?
Piuttosto che lasciare i dirigenti e gli organizzatori delle
manifestazioni in uno stato di incertezza, che in alcuni casi può
tradursi in esborsi di denari (che andranno persi),
non sarebbe il caso di prendere una decisione di
buon senso comunicando ufficialmente l'annullamento dell'intera stagione
mostre 2020 ? |
02mag2020
ore11:10 |
Sento ogni giorno amici allevatori che si lamentano disperatamente
perchè non sanno dove mettere i novelli: non sono possibili scambi ed i
commercianti non ritirano neanche una piuma, quelli della prima covata
hanno già riempito tutti gli spazi e non si sa dove mettere quelli della
seconda.
Io invece, che non allevo più uccelli di piccola taglia, se non quelli
che non riproducono proprio, ed i pappagalli grossi che
intelligentemente, mi hanno regalato un sacco di uova infeconde, mi
trovo con una notevole disponibilità di spazi.
Da qui l'idea di convertire una parte dell'aviario in un "PENSIONATO
PER UCCELLI", vale a dire che sono disposto ad ospitare uccelli
di piccola taglia assicurandogli vitto e alloggio ad un prezzo da
convenire, caso per caso. La contrattualistica che ho predisposto
prevede due tipi ricovero: con alimentazione a carico del proprietario
oppure con mantenimento completo a carico mio.
Considerato il modesto valore commerciale dei soggetti e soprattutto le
prevedibili difficoltà di smaltimento in un prossimo futuro è
obbligatorio il pagamento anticipato del canone che avrà cadenza
mensile.
Chi fosse interessato mi contatti.
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30apr2020
ore07:58 |
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Pare evidente che Valendino con il suo
intervento abbia lanciato una bomba di tipo "SRCM". Quando ho
fatto il militare a Firenze, nei Lupi di Toscana, ero stato
assegnato alle truppe di assalto ed eravamo dotati di queste
bombette, di colore rosso e grandi come un pacchetto di
sigarette, la cui funzione era quella di spaventare il nemico,
perchè producevano solo un gran botto ed un sacco di fumo.
Dalla lettera di risposta della COM alla richiesta di adesione
di FOASI (>>>),
che cercava di bypassare il muro di COM Italia, appare chiaro, e
per molti versi prevedibile, che alla COM
stia benissimo la situazione così com'è! e rimanda i
richiedenti a tentare di saltare l'insormontabile ostacolo
tricolore che ho l'impressione sia stato ulteriormente
rafforzato con cavalli di frisia e fili spinati.
Ho questa impressione leggendo la sibillina fra che ho riportato
sopra dove Ramoa dice: so che COM Italia ha rivisto recentemente
lo statuto ma non ho visto le variazioni
apportate e quindi non l'ho approvato", inoltre
i regolamenti della FOI andrebbero
rivisti.
Ecco, per prendere le distanze in un modo così netto
immagino che le misure apportate da COM Italia
(nottetempo, come quella dei 2000 soci? ahahahah) siano
davvero esagerate.
Ma prima o poi dovranno vedere la luce del sole ed a quel punto
avremo la possibilità di renderci conto di come siamo messi
..... |
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30apr2020
ore07:58 |
Sulla pagina dell'AOT l'amico Gianni Matranga ha
pubblicato un interessante articolo sui fattori di iscurimento nei
pappagalli che vi consiglio di non perdervi. Andate su questa pagina (file.pdf)
e cliccate sul titolo del file.pdf "Fattori di iscurimento".
Potrete scegliere se leggere direttamente l'articolo oppure se scaricare
il file. Buona lettura. |
29apr2020
ore19:50 |
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L'ottimo Dario Loreti, domani alle 18:30,
sarà a vostra disposizione su WEBINAR, insieme ad dott. Tommaso
Collarile e Chiara Alessandrini, per darvi le risposte alle
domande che vorrete porgli sulla genetica e non solo.
Questa originale iniziativa merita di essere seguita con
attenzione per misurarne i risultati. |
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28apr2020
ore10:30 |
Voglio riprendere la questione della COM Italia che ho pubblicato due
giorni fa attraverso il copia-incolla dell'intervento che Giuseppe
Valendino su Facebook per dire che quanto esposto riflette il pensiero
dell'autore e non del sottoscritto.
Com'è mia consuetudine pubblico sul mio blog scritti di diversi
allevatori e frequentatori del nostro mondo impiumato dando sempre per
scontata la possibilità per chiunque del diritto di replica.
La partita "COM Italia" è intricatissima ed è giocata da più parti senza
esclusioni di colpi con l'utilizzo di qualsiasi tipo di armi,
convenzionali o meno.
Sono convinto che nei prossimi giorni, anche se "quarantenati" per colpa
del coronavirus, avremo una quantità notevole di argomenti su cui
discutere.... |
28apr2020
ore08:32 |
In Germania un batterio classificato come "Suttonella ornithocola" ha
ucciso in 12 giorni bel 12.000 cinciarelle blu. Tale batterio, che non
si trasmette nè all'uomo e neppure agli animali domestici, provoca la
polmonite ed il decesso per gran parte degli uccelli colpiti.
Stupisce il fatto che colpisca solo questa particolare specie (>>>) |
27apr2020
ore09:15 |
Eccolo qua, il tanto atteso intervento che
Giuseppe Valendino ha postato su Facebook e del quale Cotti è
rimasto così frastornato! Embé, non aveva mica tutti i torti ... Non
intendo aggiungere un'altra fascina sul fuoco altrimenti prende fuoco il
camino ....
IL FRUTTO AVVELENATO
Ovvero: una Generazione di Fenomeni
“Dum , dum , dum, dum. Qui Radio Londra”! Cominciavano cosi i
comunicati degli “Alleati” durante il secondo conflitto Mondiale.
E anche oggi si sta consumando un scontro, sull’Italico terreno, del
variegato universo ornitologico.
Orbene, da “Radio Londra” sembrano giungere notizie esplosive!
Parrebbe che la COM- Italia non sia mai stata in regola con le direttive
della casa madre (la COM) poiché ben tre, su quattro, delle sue
federazioni (le due dei colombi e quella degli avicoli) non siano mai
state riconosciute dalla COM, e di conseguenza in Italia non
sussisterebbe una COM-Italia ma una sola Federazione riconosciuta in
ambito COM: la FOI.
Sembra che la COM si appresti a certificare, ufficialmente, che
l’unica “Entita- Nazionale” legittimata a rappresentare l’Italia in seno
alla COM , attualmente, è la FOI. E la COM- Italia verrebbe cancellata!
Tutto bene potrebbero pensare gli ingenui sostenitori della
Federazione Monopolistica Italiana.
Niente di più sbagliato, invece! Quello che sembra un grande favore
da parte della Presidenza della COM all’ingenuo Presidente FOI potrebbe
rivelarsi né più né meno che una mela avvelenata!
Tutto questo comporterebbe in realtà :
1. Un addio all’attuale presidente della COM-Italia.
2. Diventando automaticamente il presidente della FOI presidente del
“paese-membro” (cioè colui che rappresenterà l’Italia in seno alla COM),
per regolamento non potrebbe essere più candidabile a nessun ruolo nella
COM. E di conseguenza il presidente della COM non avrebbe più avversari
italiani consistenti nella prossima tornata elettorale.
3. Secondo i regolamenti COM dovrà comunque essere attuato un
percorso per formare una Confederazione Nazionale (COM-Italia). Un
autogol clamoroso.
Se cosi fosse, dovremmo fare i più grandi
complimenti agli
strateghi dell’Ornitologia Italica Monopolistica! Più passano i mesi e
meno gli Italiani hanno, qualsivoglia peso, nel panorama ornitologico
Internazionale.
Una generazione di fenomeni!
Invece, complimenti
VERI al Presidente della COM. Più astuto che capace, ma di un altro
livello rispetto ai dirigenti di “Casa Italia”.
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26apr2020
ore17:50 |
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???
Cosa sarà mai successo?
Conosco bene l'amico Marco Cotti, perchè insieme abbiamo
condotto battaglie davvero difficili, e vi posso assicurare che
per agitarlo in questo modo ci vuole roba davvero esplosiva ...
Ora inizio ad indagare, non appena recupero info ve le
pubblico... |
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25apr2020
ore15:10 |
Dal sito della SOR una nota che condivido completamente (>>>) |
25apr2020
ore15:10 |
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Devo proprio dire che questi due conuri del
sole sono nati "con la camicia"!!
Li ho letteralmente riportati in vita dopo che la madre li aveva
inspiegabilmente abbandonati (il terzo non ce l'ha fatta), sono
stati coccolati e vezzeggiati finché li ho ceduti a Barbara, una
ragazza che abita qui alle Alfonsine e che ama gli animale più
di me!
Li ha portati a casa ieri, non ancora completamente svezzati, e
questa mattina mi ha trasmesso un video che li vede giocare con
il cane come se fosse la loro madre.
Ogni volta che cedo un uccello provo sempre un certo dispiacere,
in particolare se cresciuto a mano, perchè vorrei che fosse
trattato bene. Mi è capitato più di una volta di rifiutare la
cessione quando non ritenevo convincente la destinazione, in
questo caso, invece, sono stato strafelicissimo della sorte del
miei pappi. |
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24apr2020
ore09:30 |
Cara Gigia, da oggi in poi non ti torturerò più con iniezioni e farmaci
vari, ti darò anche da mangiare ciò che ami particolarmente (noci e
arachidi), voglio che almeno gli ultimi giorni della tua vita te li
passi nel migliore dei modi.
Fino all'ultimo ho rifiutato di accettare il tuo costante deperimento ma
ora appare talmente evidente che non è più possibile rinnegarlo.
Passeremo gli ultimi giorni insieme nel migliore dei modi .... |
24apr2020
ore09:05 |
Pubblico questo interessante articolo che Stefano Figurella ha
postato su Facebook sia perchè dice cose veramente interessanti ma
anche perchè ho provato il suo prodotto da imbecco per psittacidi e
devo ammettere che è veramente buono. E detto da uno come me che è
abbastanza contrario alle alimentazioni in polvere...
PROBLEMATICHE NUTRIZIONALI DEI PULLI
La maggior parte
degli allevatori di canarini ed uccelli esotici in genere ignora
l’anatomia e fisiologia dell’apparato gastrointestinale
e le esigenze nutrizionali dei pulli in accrescimento. Nonostante
infatti all’aiuto dell’esperienza spesso va in contro a devastanti
problematiche nutrizionali e di gestione alimentare. Per comprendere
meglio questo delicato meccanismo che è la digestione e la
nutrizione dei piccoli nel nido vorrei partire dalla fine, cioè dai
problemi che si vedono nella pratica veterinaria degli allevamenti.
Le principali problematiche sono relative a tre grandi condizioni:
1) Impaccamento del ventriglio dovuto ad alimenti duri o con
granulometria elevata;
2) Fermentazioni anomale dell’alimento nel gozzo;
3) Problemi nutrizionali veri e propri.
1 - Lo stomaco muscolare o ventriglio del canarino, del pappagallo,
del granivoro in genere, è rappresentato da un sacco cieco con un
piccolo foro di uscita in alto, dalle pareti spesse e muscolose per
macinare gli alimenti. Nei pulli appena nati però la muscolatura del
ventriglio non è ancora sviluppata, l’acido e gli enzimi digestivi
non sono prodotti con efficienza dallo stomaco ghiandolare (che
precede il ventriglio), ed il foro di uscita ha un calibro
piccolissimo (1 mm) quindi ciò che finisce in questo stomaco esce
solo se di granulometria tipo talco altrimenti rimane lì. I
pappagalli sopperiscono a questo problema producendo il latte di
gozzo (alimento fluido che viene destinato ai piccoli nei primi 2-3
giorni di vita), i canarini forniscono alimenti triturati e morbidi
con grandi quantità di acqua. Ed ecco una delle cause maggiori di
mortalità neonatale, l’impaccamento. Se la femmina di canarino per
gusto proprio o perché non accetta l’alimento in polvere (pastoni,
unifeed, ecc.) imbecca con semi il piccolo appena nato lo uccide. Il
pullo non ha alcuna possibilità di utilizzare questo cibo ma, cosa
ancor più grave, non potrà più inviare alimento nell’intestino per
un blocco a monte (impaccamento). Tipicamente si hanno morti a 2/3
giorni di vita, magari a gozzo pieno (il pulcino muore letteralmente
di fame). Solitamente la cosa che si può apprezzare nei deceduti è
lo stomaco che “punta” cioè si vede che protende ed è pieno (dal
lato opposto al fegato e di colore chiaro).
La presenza di semi tal quali nelle gabbie in corrispondenza delle
nascite rappresentano un rischio perché sono sufficienti pochi
semini per bloccare uno stomaco di un pullo appena nato. Molte
uccisioni involontarie sono dovute all’imbeccata a mano
dell’allevatore che il primo giorno o il secondo cerca di sopperire
ad una madre poco incline all’imbeccata; La pratica è giusta, è la
consistenza che spesso è errata: la pappina dovrebbe avere la
consistenza di un thè (acqua sporca di pappina), già alla
consistenza di uno yogurt è ad alto rischio (dopo il terzo giorno va
chiaramente addensata, questa ad esempio è pratica comune
nell’allevamento a mano degli psittacidi). Immaginatevi di avere una
siringa piena di olio e di dover farlo uscire da un ago da insulina,
immaginatevi la forza che ci vuole…immaginate ora che dentro la
siringa vi siano oltre all’olio dei semini e che l’addetto alla
siringa sia un bambino di 2 anni con la sua forza…
2-Il gozzo rappresenta la “tramoggia di
carico” dell’apparato digerente degli uccelli. Esso non ha
funzioni digestive serve solamente per inumidire e stoccare il
cibo prima dell’utilizzo. Ora all’interno del gozzo assieme
all’acqua vi è una temperatura elevata e la presenza di alimenti
che per quanto poco contaminati o sterili (perché ad esempio
cotti all’origine) faranno crescere miliardi di microrganismi in
quanto stazionano ore a quelle condizioni. Tali microrganismi
potranno essere utili / innocui (es quelli dello yogurt) o
nocivi, in grado di produrre tossine o addirittura aggredire la
mucosa ed entrare nel torrente circolatorio (setticemia) o
riuscire a superare la barriera gastrica e dare enteriti.
Converrete con me che sia lo yogurt che il latte andato a male
sono entrambi latti “marci” con cariche microbiche elevate, solo
che il primo ci fa bene mentre il secondo tutt’altro… Il piccolo
nasce sterile, con un gozzo sterile perché mai venuto in
contatto con l’esterno, se è presente un batterio nell’uovo
solitamente uccide l’embrione prima della schiusa (salvo rare
eccezioni). Nel momento della prima imbeccata incomincia la
proliferazione batterica che se correttamente indirizzata sarà
addirittura utile, se lasciata al caso può sfociare in un grave
problema. Quest’ultima proliferazione batterica avrà bisogno
però di un tempo di incubazione perché per fare danno i batteri
cattivi devono poi essere molti, devono avere cioè il tempo per
proliferare. Tale problematica si visualizza dal 4-5 giorno in
poi. Di qui la pratica comune di utilizzare antibiotici in
questa fase.
3-I problemi nutrizionali veri e propri fanno
comparsa almeno dopo la prima settimana di vita. Ogni animale ha
bisogno di determinati tenori proteici e di grassi oltre a
valori dose di vitamine, macro e microelementi, se queste
esigenze non vengono soddisfatte o per contro vengono
somministrate dosi eccessive di un nutriente si possono avere
danni molto seri. Deviazioni agli arti, epatopatie da eccesso
proteico o steatosi epatiche da carenza, ecc. rappresentano
reperti molto frequenti negli allevamenti. Qui il discorso si fa
lungo e complicato ed occorrerebbero settimane per svilupparlo
in modo appena sufficiente.
Proteine, grassi, zuccheri, Calcio, Fosforo (e loro rapporto)
Magnesio, Ferro, Zinco, Rame, Manganese, Iodio; Vitamina A, D,
E, K, B1, B2, B5, B6, B12, H, PP, Acido Folico, Colina.
Tutti questi elementi hanno una dose utile, alcuni hanno una
dose tossica.
Ricordo infine che le patologie infettive
(sempre in linea di massima) colpiscono dopo un periodo di
incubazione (se il patogeno è nell’uovo come già prima ricordato
porta alla morte il piccolo che non nasce nemmeno), se lo prende
i primi giorni di vita deve avere un periodo per svilupparsi.
Volevo sfatare due miti: coccidiosi e megabatteriosi non
colpiscono i piccoli sotto 15 giorni perché non passando
nell’uovo possono entrare nel piccolo al più presto al 1° giorno
di vita e sotto le 2 settimane non possono per le
caratteristiche di moltiplicazione proprie di questi due
patogeni aver raggiunto numeri per dare sintomi.
Ora mi devo togliere un paio di
sassolini dalla scarpa alla luce proprio di questo scritto, e
vista la consulenza gratuita che ho fatto credo che io possa
permettermelo. L’alimento UNIFEED VITA ed ALLEVAMENTO formulato
e prodotto dal Laboratorio Ornitologico Reggiano srl rappresenta
un alimento per pulli che risolve le problematiche relative a
questi 3 punti principali che ho qui sopra descritto. Una volta
ingeriti dal piccolo si sciolgono ovviando al problema
dell’impaccamento, presenta pre e probiotici che selezionano la
popolazione microbica nel gozzo prevenendo le infezioni, hanno
la composizione di una pappa completa e che quindi canarino o
pappagallo che sia se alimentati con essi hanno uno sviluppo
corretto.
Ma hanno una dose, una dose totale!!! La dose è ciò che
distingue il tecnico dall’appassionato. Se il piccolo mangia al
giorno 0 il VITA poi la femmina trova una canala di scagliola
può impaccarlo e ucciderlo. E’ colpa dell’UNIFEED? No della
femmina e dell’allevatore, anzi solo dell’allevatore.
Noi mettiamo sull’etichetta che è possibile aggiungere altro
perché esiste effettivamente la femmina che non imbecca con i
nostri prodotti, ma è rara, è molto più frequente l’allevatore
che non riesce ad aspettare senza forzare la mano in sicurezza e
mette un po’ di tutto già all’inizio.
Se crescono dei coliformi nei gozzi di un allevamento quando ciò
non succede in migliaia di pulli alimentati nelle prove da me
personalmente eseguite e negli allevamenti più ortodossi alla
pratica UNIFEED sarà colpa degli UNIFEED o dal fatto che le
sostanze che noi mettiamo per pilotare le fermentazioni sono
state “tagliate” dall’allevatore che non resiste a non
aggiungere qualcosa? Pre e probiotici hanno una DOSE!!
Se i piccoli hanno problemi nutrizionali tardivi è colpa
dell’UNIFEED che rappresenta una commistione di ingredienti per
dare un mangime completo o dell’allevatore che usa un mangime
completo come un ingrediente di una commistione di sua
invenzione?
La tecnologia UNIFEED LOR rappresenta una standardizzazione
dell’alimentazione ma standardizzazione non significa mediocrità
ma standardizzazione sui livelli massimi di salute e
accrescimento, sono delle pappe da imbecco formulate per essere
raccolte e rigurgitate dagli adulti. L’allevatore dovrebbe
pensare alla selezione dei soggetti ed agli arricchimenti
ambientali nelle gabbie piuttosto che mix alchemici degli
alimenti. Se è completo ogni volta che integro sbilancio, se è
completo è un ossimoro integrarlo.
Un plauso agli allevatori di psittacidi a mano che forse
anagraficamente sono per la maggior parte cresciuti nell’era
delle formule da imbecco per psittacidi e che non si sognano di
tagliare le pappine con ingredienti diversi per “metter la
firma” sulla crescita dei loro beniamini.
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22apr2020
ore14:50 |
Quasi tutti i miei colleghi sono oramai rassegnati a considerare la
stagione mostre 2020 persa. La prospettiva della pandemia di allunga e
pare oramai accertato che il "bigattino" non sarà debellato a breve, per
cui ci dovremo in qualche modo convivere per diverso tempo. Saranno
pertanto vietate le manifestazioni e le iniziative che comportino
assembramenti di persone.
In proposito, mi dicono che il Raggruppamento lombardo abbia già deciso
di annullare tutte le manifestazioni in programma per il 2020.
Grande preoccupazione invece per quanto riguarda il collocamento dei
novelli: quest'anno toccheremo con mano l'importanza della mostra
internazionale di Reggemilia...
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19apr2020
ore15:25 |
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Vedo che sui social gli organizzatori del
69° campionato del mondo di ornitologia promuovono la loro
iniziativa come se non fossimo tutti impestati da questo
maledetto virus.
Da qui a gennaio del 2021 ci sono ancora tanti mesi e mi auguro
che a quel tempo saranno permessi gli assembramenti di persone
in qualsiasi parte del mondo, ma nutro qualche perplessità...
Ma anche nella ipotesi migliore temo che non tutti gli
allevatori se la sentano di andare fino a Valencia (E).
Non vorrei essere nei panni degli organizzatori che saranno
costretti ad anticipare eurini con il rischio che vada tutto in
malora.
Speriamo bene. |
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16apr2020
ore10:13 |
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Siete davvero tanti a seguire la vicenda di
Gigia e spesso mi chiedete se stia recuperando.
Oggi ho completato il terzo ciclo di iniezioni (il primo da 35
ed altri 11 da 15 per complessive 200 iniezioni).
Non lo so come sta ... ci sono giorni che la vedo bene ed altri
che la trovo insicura nei movimenti, continua a non prendere
peso e mangia sempre peggio.
Si diverte a sbriciolare gli estrusi ed i savoiardi che gli
somministro e ne ingoia pochi.
Oramai ha capito quando mi avvicino alla gabbia per fare
l'iniezione, e allora starnazza come un'oca capitolina, e quando
invece per porgerle il cibo.
Nella foto qui a fianco sta guardando incuriosita, a non più di
10 cm di distanza, l'obiettivo dello smartphone mentre la
riprendevo. |
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14apr2020
ore14:59 |
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Quando leggo di queste cose mi piace
considerarmi parte di un mondo hobbistico che pensa ancora che
portare aiuto a coloro che sono in difficoltà rappresenti un
valore.
L' AOP di Pordenone ha donato 1.500 euro alla Protezione Civile
del FVG. |
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14apr2020
ore14:59 |
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In queste giornate di quarantena forzata
trovo anche un po' di tempo per spulciare in mezzo alle casse
dei ricordi e mi sono ritrovato tra le mani questo vecchio
cimelio del 1987!
Vinsi alla Mostra dell' ARC di Forlì con uno stamm di Ardesia,
Ricordo che in quel tempo allevavo canarini verdi, ardesia e
bronzi (nomenclature tutte superate dal tempo) e, soprattutto
con i verdi intensi raggiunsi ottimi risultati.
Mi piace ricordare l'amico Leonida Casadio (scomparso troppo
presto) che fu il mio primo maestro nell'arte di allevare i
canarini e con me condivise tanti momenti piacevoli in giro per
le varie mostre.
Ne approfitto anche per ringraziare l'allora presidente
dell'associazione alla quale ero iscritto, l'AOR di Ravenna, il
mitico Tiziano Rambelli, uomo di grande disponibilità e di
specchiata onestà! |
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13apr2020
ore14:50 |
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Un amico, che ringrazio, mi ha trasmesso
questo ritaglio del "Giornale di Vicenza" del 7.4.2020 che
riferisce di una sanzione di 20 mila euri di sanzione irrogata
ad una coppia di vicentini che hanno avuto l'ardine di
acquistare una coppia di Agapornis lilianae, via internet, da un
allevatore di Firenze.
Faccio alcune considerazioni:
1) l'Ufficio CITES di Vicenza è sicuramente tra i più preparati
d'Italia ma a volte i più bravi finiscono per peccare di
strafottenza. |
Chi mi legge sa bene che sono
un convinto sostenitore dell'applicazione della Legge perciò se
l'allevatore toscano ha ceduto uccelli senza aver fatto la
denuncia di nascita è giusto che venga sanzionato, ma mi sembra
che difficilmente si possa sostenere la correità degli
acquirenti che non sono neppure venuti in possesso degli uccelli
essendo stati sequestrati dai forestali;
2) inoltre esiste un principio giuridico che afferma che la
gravità della sanzione deve essere proporzionata al reato
commesso: ebbene 20 mila eurini per questo caso mi sembra una
cifra fuori da ogni grazia di Dio. A proposito, ricordo che
diversi anni fa qualcuno tentò di portare il problema in sede
europea per rimuovere la sproporzione delle sanzioni in materia
di CITES ma la cosa non sortì nessun effetto e cadde nel
dimenticatoio. Sarebbe bene che qualcuno la riprendesse in mano
.... non so poi chi...;
3) a mio parere i coniugi vicentini dovrebbero cavarsela
agevolmente in sede giudiziaria anche se dovranno tribolare
diverso tempo fra tribunale e avvocati ...
L'ennesimo invito ai miei colleghi allevatori di specie in
CITES: non prendete sotto gamba gli obblighi di questa Legge
perchè quando capita il guaio .... è un guaio grosso grosso !!
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12apr2020
ore09:40 |
Innanzitutto Buona Pasqua ai credenti e buon giorno a tutti gli altri.
In questi giorni mi sono scambiato gli auguri e tante chiacchiere con
moltissimi amici allevatori. E' inutile dirvi che la grande
preoccupazione per il nostro futuro è unanime, siamo oramai convinti
che, superata l'emergenza sanitaria, cambieranno profondamente i
parametri economici e sociali e non certamente in meglio. Figuriamoci se
non cambierà profondamente anche il nostro mondo impiumato!!
Nessuno di noi però è in grado di immaginare di quanto possano cambiare
le nostre abitudini e qui, ognuno formula previsioni anche estremamente
distanti le une dalle altre. Cosa sarà di noi lo scopriremo solo vivendo
(come cantava il grande Lucio Battisti)...
Ragionando nel breve periodo però è pressoché unanime la convinzione che
quest'anno sarà un anno da dimenticare, non solo per il fatto che non si
faranno mostre, (tutti pensano all'Internazionale di Reggio Emilia) ma
sarà quasi impossibile cedere qualche novello, pertanto la cosa più
logica da fare sarebbe quella di togliere i nidi e prendersi un anno di
riposo sperando in un futuro migliore...
Per mantenere saldi almeno i legami personali fra noi allevatori, dato
che non avremo occasioni per incontrarci alle mostre, abbiamo deciso che
non appena sarà terminato il periodo della quarantena, organizzeremo
un'abbuffata di buon auspicio a casa mia.
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07apr2020
ore20:30 |
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Di norma le aziende che riescono a
ristrutturarsi anticipando la crisi sono quelle che ne escono
più rafforzate.
Sulla base di questo principio ho pensato bene di rivedere
l'impostazione del mio allevamento cercando di ottimizzare
l'intero processo in una unica filiera integrata.
Nello schema che ho riportato qui a fianco si notano bene i tre
poli interessati ed interagibili fra di loro: l'allevamento
degli uccelli, l'orto e le galline.
L'anello che mi mancava per chiudere la catena erano le galline
ma le ho già prenotate e le ritirerò il 15 di questo mese.
Vi illustro il processo: le galline saranno alimentate
prevalentemente con gli scarti dei semi dell'allevamento, che a
loro volta produrranno i preziosi escrementi (pollina) che
distribuirò nell'orto rendendolo più fertile. Da quest'ultimo
|
ricaverò verdure e sementi verdi
che somministrerò agli uccelli.
Infine, con i risparmi procurati dalla produzione di uova potrò
acquistare le sementi per l'orto e i mangimi per l'allevamento.
Che ne pensate? gira il progetto?
E se la cosa funzionerà come spero non è detto che sviluppi
ulteriormente il settore pollame con l'acquisto di un bel
galletto per giungere alla produzione dei pulcini ...
Anche perchè se non riesco a cedere un giovane pappagallo è un
problema, mentre se non riesco a cedere un bel galletto il
problema è più facilmente risolvibile ... basta una pentola ... |
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04apr2020
ore20:12 |
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Cosa volete che vi dica, per me è un
orgoglio essere iscritto ad una associazione che della
solidarietà e dell'aiuto al prossimo ne fa uno degli obiettivi
principali.
Sono solo dispiaciuto dal fatto che mi sono allontanato troppo
da Correggio e non sono più in grado di frequentare fisicamente
la sede sociale. |
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02apr2020
ore07:45 |
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I due pollastrelli (Conuri del sole)
crescono bene e da qualche giorno li ho tirati fuori dalla
camera calda.
Come sapete non mi piace assolutamente allevare i pappagalli
allo stecco ma in questo caso ho dovuto farlo per forza.
A parte il fatto che mi ci affeziono e diventa doloroso
disfarsene, sono contrario perchè ritengo che venga stravolta la
loro natura che in molti casi porta a spiacevoli conseguenze
(depressione, autodeplumazione, continua ovideposizione etc.).
Sono pertanto alla ricerca di qualcuno che li voglia e se trovo
qualcuno che li prenda entrambi, per poi mantenerli insieme, gli
faccio anche lo sconto.
E ciò per evitare che perdano completamente la relazione con la
propria specie. |
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01apr2020
ore14:10 |
Anche Valendino dice la sua sulla questione delle mostre ...
"Caro Daniele, ho letto il post, pubblicato oggi, scritto da Matranga.
Lo condivido, anche se l'autore ha dimenticato, quando si è occupato
degli adempimenti da parte delle associazioni, del famigerato anticipo
Giudici.
Non solo, in questa situazione, vanno prenotati locali, alberghi per i
giudici, gli stampati, i cataloghi e le brochure, va anche versato alla
FOI, entro il 30 giugno, l'acconto per i giudici, acconto che, come
capitato noi a Monza 4 anni fa, non ti viene restituito, neppure se poi
la mostra viene annullata causa forza maggiore. Non è un dettaglio. A
tanti giudici, presidenti di Associazione, probabilmente non frega un
fico secco, ma a tutti gli altri penso di si. E trovo corretto che lo
sappiano prima di versare l'acconto Giudici.
Un caro saluto.
Giuseppe Valendino" |
01apr2020
ore09:44 |
Vi riporto le considerazione che Gianni Matranga
ha postato su Facebook in merito alle probabilità di effettuare le
mostre nell'autunno di quest'anno: "Volevo
condividere con voi queste mie riflessioni:
In questi ultimi giorni si rincorrono le domande
sulla possibilità che la stagione delle mostre ornitologiche possa
saltare. Le Mostre Ornitologiche sono delle manifestazioni, al pari di
quelle sportive, che prevedono un concentramento di pubblico tale da
essere comprese in quei raduni esclusi per decreto. E’ presumibile che
ciò sia protratto ancora per qualche tempo (un mese, due….) in
relazione, chiaramente, alla evoluzione della pandemia in atto ancora
molto sostenuta. Si parla di un nuovo decreto che prorogherebbe lo
status quo fino alla fine del mese di aprile e da proiezioni auspicabili
ma che non rappresentano certezza alcuna, si potrebbe pensare,
ottimisticamente che, il mese di maggio, possa essere decisivo per un
ritorno anche parziale ad una certa normalità. Dobbiamo cercare a questo
punto di capire il concetto di normalità a livello di tempistica.
Infatti la normalità complessiva si potrà raggiungere in maniera
progressiva fatta di steep per settori garantendo una gradualità che
metta come priorità sempre la sicurezza sanitaria ma che possa prevedere
nel contempo per esempio il ritorno al reddito delle tante famiglie già
piegate da questa calamità. Naturalmente bisognerà identificare
categorie e rapportare il rischio con il bisogno. Non voglio entrare
troppo nel merito e nell’eventuale esame di tutte le procedure che
bisogna adottare attraverso la scelta dei vari settori produttivi che
dovranno man mano riattivarsi che lascio volentieri al governo. Mi
chiedo solo: quando sarà possibile ripristinare anche le manifestazioni
che possano prevedere la presenza di spettatori o partecipanti (Fiere,
manifestazioni sportive, Mercati, Musei, Mostre, Concerti, Teatri ecc…)?
Rispetto alla gravità dell’emergenza Sanitaria e Sociale che stiamo
vivendo ritengo che, seppur importanti perché ormai incastonati nel
nostro modo di vivere, questi avvenimenti, subiranno sicuramente una
spostamento della loro effettuazione a quando vi sarà quella sicurezza
sanitaria che tutti, oggi, agogniamo. Ѐ sicuramente legittimo sperare
che questo possa avvenire entro l’estate o fine di essa. Se tutto questo
si verificherà, è possibile poter programmare una stagione mostre
dignitosa? Ricordo, a chi non è avvezzo alle dinamiche che portano
all’organizzazione di una Mostra Ornitologica che:
· bisogna organizzare una assemblea delle
Associazioni per ogni Raggruppamento per stabilire un calendario (in
Sicilia doveva avvenire (a febbraio/marzo). Ora quando sarà possibile?
· successiva approvazione e pubblicazione del
calendario nazionale da parte della FOI
· assegnazione dei giudici per ogni singola Mostra (i
giudici poi dovranno organizzarsi per raggiungere le sedi delle mostre
attraverso la prenotazioni di treni, navi, aerei)
· in tutto questo nel 2020 doveva essere approvato un
bilancio FOI, elezioni del nuovo Consiglio Federale, elezioni del nuovo
presidente dell’Ordine dei Giudici e delle diverse Commissioni Tecniche
ed altro ancora.
In funzione di quanto sopra le Associazioni dovranno,
anche loro organizzarsi, richiedere e prenotare i locali per le Mostre,
alberghi per i giudici, stampa manifesti e brochure e quanto altro
previsto. Tutto questo si svolge di norma, nell’arco temporale di
parecchi mesi e pertanto sarebbe messo fortemente in crisi. Quindi, in
base a quanto ho evidenziato brevemente, ho l’impressione che la
stagione Mostre possa essere fortemente compromessa e, comunque, se
potesse essere recuperata con così poco tempo si rischierebbero parecchi
flop. Non credo che ci siano Associazioni disposte a rischiare denaro ed
immagine. L’Internazionale di Reggio Emilia sarebbe a rischio (Reggio
con Piacenza è in zona rossa) così come l’Italiano a Montichiari,
provincia di Brescia, anch’esso in zona rossa. Ancora nulla è certo e
deciso ma, sicuramente, un po' di incertezza e dubbi incominciano a
sorgere. VOI CHE NE PENSATE?"
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31mar2020
ore10:28 |
In queste giornate di clausura si trascorre un sacco di tempo al
telefono a parlare con gli amici. Serpeggia la grande preoccupazione
circa la collocazione dei novelli che stanno nascendo proprio in questo
periodo. Questa maledetta pestilenza sta distruggendo l'equilibrio
sociale ed economico che fino ad oggi ci aveva permesso di sopravvivere
in qualche modo.
Non ci vuole un esperto per capire che quando si uscirà dall'emergenza
sanitaria si piomberà in quella economica, che diventerà anche sociale,
con conseguenze sicuramente pesanti, ancora oggi non ipotizzabili. Io
credo che tutti i beni, cosìdetti voluttuari, come il nostro hobby,
subiranno un drastico ridimensionamento e ciò non solo nel nostro paese
ma in tutto il mondo.
In molti si chiedono che fine faranno le mostre di quest'anno, ed in
particolare cosa ne sarà di Reggio Emilia, che rappresenta per noi
allevatori (e anche commercianti) l'unica valvola di sfogo commerciale.
Non voglio apparire troppo pessimista ma consiglierei i miei colleghi di
ragionare fin da oggi come se non si facesse nessuna mostra e quindi di
allevare quella quantità di uccelli che si ipotizza di cedere anche
senza manifestazioni, poi se si farà qualche iniziativa, sarà tanto di
guadagnato. |
30mar2020
ore11:05 |
Eh va beh, questa volta non è andata bene, ma siamo sulla buona strada!
Non volevo buttare via le 4 uova degli Usignoli del Giappone, avrei
preferito che avessero abbandonato loro la cova, ma al 18° giorno non ho
resistito e le ho prelevate.
E' stato triste osservarli tornare nel nido alla vana ricerca delle
proprie uova ma ho voluto evitare che la femmina si debilitasse invano.
La letteratura su questa specie dice che le uova dovrebbero schiudersi
al 12°-13° giorno dalla deposizione, io le ho prelevate al 18° ed erano
tutte infeconde.
Comunque sono fiducioso nel prossimo tentativo che mi auguro accadrà a
breve.
Hanno dimostrato un ottimo affiatamento ed un attaccamento al nido
notevole e queste sono premesse per un buon risultato in un prossimo
futuro.
La ragione della infecondità potrebbe essere determinata dal fatto che
il maschio non era ancora pronto per la fecondazione avendo deposto il
primo uovo il 10 marzo, troppo presto.
Escluderei problemi all'apparato riproduttivo per eccessivi trattamenti
antibiotici prima del mio acquisto poichè sono uccelli che non
necessitano di cure particolari, escluderei pure ragioni di anzianità
poichè le squame delle zampe (sono senza anello, ovviamente) appaiono in
buono stato.
Staremo a vedere... |
29mar2020
ore13:25 |
Qualche giorno fa mi ha telefonato un giovane allevatore per chiedermi
lo standard degli Agapornis fischeri ancestrali. L'ho
invitato a visionare il sito della FOI nella pagina relativa agli
standard dove avrebbe trovato quello che cercava debitamente aggiornato.
Poco fa mi ha richiamato facendomi notare che non riusciva a trovarlo.
Ho subito pensato non bene del mio interlocutore e l'ho invitato a
seguire con me sul computer i passaggi per arrivare allo standard
ricercato ...
Arrivato alla pagina degli standard, questa, (>>>)
mi sono cadute le braccia ... aveva ragione lui, la pagina con gli
standard dei fischeri non c'è più, è scomparsa ... |
25mar2020
ore10:28 |
Se siete tappati in casa e non sapete cosa fare, potreste andare sul
sito SOR per ascoltarvi un po' di canti di uccelli (>>>)
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24mar2020
ore14:44 |
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Questa notte è accaduto quel che non doveva
accadere e che molti di noi temevamo.
Il -1 che vedete in foto è di questa mattina alle ore 7, ma
durante la notte la temperatura è scesa ben al di sotto.
Lo si capisce dalle piante sensibili al freddo (banano, piantine
di fava provenienti dal tunnel, germogli freschi delle piante
ornamentali, etc.)
Purtroppo lo si capirà ancora meglio quando dalle piante da
frutto inizieranno a cadere i fiori ed i germogli già troppo
avanti per effetto delle alte temperature delle settimane
precedenti.
Mi dispiace soprattutto per gli agricoltori della zona che in
una sola notte hanno visto falcidiati i loro ricavi.
Persino l'acqua nelle ciotole delle voliere esterne aveva uno
strato abbastanza spesso di ghiaccio.
Per quanto riguarda gli uccelli non ho notato nulla di strano
anche se sicuramente sbalzi di questo genere non portano nulla
di buono! |
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23mar2020
ore20:10 |
In attesa che la FOI assuma un nuovo impiegato per
fornire agli associati le informazioni utili su come ci si debba
comportare in tema di sicurezza contro il coronavirus, vi anticipo
alcune informazioni che vi potrebbero fare comodo. Coloro che risiedono
in un luogo diverso dal sito in cui è ubicato l'allevamento, per
giustificare il trasferimento, è opportuno che compilino il certificato
di autodichiarazione inserendo come motivazione la formula seguente:
A questo riguardo, dichiara che: lo
spostamento è giustificato per motivi di necessità ai sensi
dell’articolo 1 comma 1 lettera a) del Decreto del Presidente del
Consiglio del 17 Marzo 2020 ai fini di accudire animali che si trovano a
________ Via ___________ n. ___, 13 di cui sono responsabile ai sensi di
Legge e per non incorrere in maltrattamento e uccisione di animale
con condotte omissive ai sensi e per gli effetti degli art. 544 bis e
544 ter del codice penale.
L’allevamento hobbystico è stato
regolarmente dichiarato al Corpo Forestale dello Stato – Servizio CITES
di __________ con scheda informativa//dichiarativa Prot. nr _______ del
________ di cui si allega copia
Inoltre, per ogni altra informazione in merito al
comportamento che noi allevatori dobbiamo tenere su questo delicato
argomento potete visitare il sito dell'OIPA!
|
23mar2020
ore11:05 |
Per noi allevatori infettati dal "piumavirus" questo
periodo di clausura è meno pesante rispetto a coloro che sono sani, non
infettati! Quando non sappiamo cosa fare ci mettiamo davanti alle gabbie
o alle voliere ed osserviamo il comportamento dei nostri uccelli, e
questo è più che sufficiente per distendere i nervi e rilassarci.
Io vado dicendo che per un pensionato, essere contagiato da questo virus
(non da quell'altro) è una fortuna sfacciata: vedo i miei coetanei che
non sanno mai cosa fare e si trascinano tra il bar ed il controllare il
cantiere più vicino.
Io invece, non solo perdo un sacco di tempo per accudirli, ma vengo
anche stimolato alle relazioni con altri allevatori, ho un sacco di
amici con i quali, oltre alle lunghe telefonate, ogni tanto ci si rivede
per piacevoli abbuffate. Ancora mi ritrovo a viaggiare, in Italia e
all'estero, per visitare allevamenti o per cercare qualche esemplare
nuovo. Sono costretto a leggere molto e a documentarmi anche per potere
mantenere l'aggiornamento di questo blog. Insomma, questo hobby mi
mantiene vivo!!
La situazione generale che abbiamo di fronte si preannuncia
particolarmente critica: superata l'emergenza sanitaria dovremmo
affrontare quella economica (e sociale) che sarà ancor più difficile e
metterà a dura prova tutto ciò che non sarà di interesse primario, come
il nostro hobby.
Dovremo stringere i denti e non mollare ...
|
22mar2020
ore15:00 |
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Un cane coglione!!
Dalla mattina alla sera si apposta davanti alla pianta di
Mahonia per cacciare api e vespe.
Il fatto è che se le mangia proprio! Può essere che si sia
autoimmunizzato dalla puntura di vespe? Aveva pochi mesi quando
prese una puntura sul labbro da una vespa, in poco tempo si
gonfiò talmente tanto da sembrare un buldog. Per fortuna che
avevo in casa del cortisone che gli somministrai subito e se la
cavò senza troppi danni.
Da allora gli ha dichiarato guerra ... ma non prende più punture
e se le prende non gli fanno nessun effetto. |
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20mar2020
ore14:45 |
Dovrei seguire di più l'insegnamento dei
proverbi, in particolare quello che dice: "Non dire mai "Gatto!"
finchè non è nel sacco!!".
Qualche giorno fa gioivo per il comportamento della mia coppia
di Conuri del Sole, ebbene, questa mattina me l'ha combinata
grossa!
Circa alle 8 mentre mi accingevo a dargli da mangiare ho notato
che la femmina era fuori dal nido (di solito usciva solo dopo
avergli somministrato il cibo) allora ne ho approfittato per
controllare la nidiata dallo spioncino, erano tutti e tre, uno
vicino all'altro, ed uno ha mosso la testa. Non li ho toccati,
ho chiuso lo spioncino ed ho proseguito i miei lavori.
Alle 9 mentre accudivo le voliere a terra ho notato che entrambi
i conuri stavano stranamente nella parte esterna della voliera a
prendere il sole.
Mi sono insospettivo e li ho tenuti sott'occhio. Alle 11 li ho
rivisti di nuovo all'esterno ed allora ho capito che qualcosa
non andava.
Ho aperto il nido ed ho trovato i tre pulli praticamente morti,
freddissimi e con il gozzo completamente vuoto. Li ho stretti
nel pugno (il calore della mano è miracoloso) e ne ho sentito
uno che dava segnali di vita, poi anche un'altro ha iniziato
piano piano a muoversi, mentre il terzo, il più grande, dopo
diverso tempo ha dato un flebile segnale per non muoversi più.
|
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I due sopravvissuti una volta
riscaldati li ho messi in camera calda ad una temperatura di 30°
e gli ho somministrato, con grande difficoltà, un po' di
pappina, praticamente liquida, affinchè si riattivasse
l'apparato digerente. Dopo un'oretta, considerato che avevano
digerito il poco alimento, li ho imbeccati con una normale
quantità come appare dal gozzo in foto.
Li ho "presi non per i capelli, ma per le piume" come dice il
proverbio, ed ora sono certo che ce la faranno.
Mi resta da capire questo strano comportamento della femmina ...
proprio non riesco a darmene una ragione! |
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17mar2020
ore10:45 |
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Eh eh eh, ce l'ho fatta, li ho fregati!!
Il primo uovo l'ho visto il 10 marzo ed in tutti questi giorni,
nonostante gli abbia fatto una posta pressante, non sono mai
riuscito a beccarli fuori dal nido.
Questa mattina ho gettato per terra, sotto al nido un cucchiaio
di camole della farina, ed anche il maschio che stava nel nido
non ha resistito.
Ne ho approfittato per infilare il cellulare in mezzo al canneto
e riprendere queste belle quattro ovette. Mi danno l'impressione
di essere feconde e mi sembra quasi di poterne stabilire anche
l'ordine di deposizione: la prima potrebbe essere quella sulla
destra, la seconda quella di fronte, la terza quella sopra e
l'ultima quella sotto.
Mi direte che sto farneticando ... ebbene sì, mi piace
illudermi, e vi dirò di più, ho già preparato 4 anellini di tipo
X (ahahahah).
Scherzi a parte, sono preparato anche al peggio, "allevare è
anche questo"!! |
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16mar2020
ore11:30 |
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Niente da fare! La mia coppia di Conuri del
Sole non riesce a fare poker, anche quest'anno 4 uova e tre
pulli. E' sempre il 4° uovo che non schiude, temo che la ragione
sia dovuta al fatto che lo depone 2-3 giorni dopo il terzo, per
cui la nascita dei primi ne ostacola il mantenimento della
temperatura.
La femmina derbyana cova già da 12 giorni con le oramai abituali
4 uova fertili e questi sono una garanzia. Non posso inanellarli
perchè la femmina cessa di alimentarli e dovrò mettere il
microchip.
I Port Lincoln hanno deposto questa mattina il 2° uovo e
procedono benissimo come sempre. Anno scorso hanno fatto due
covate (7 pulli).
I parrocchetti dal collare (viola/codabianca x blu/codabianca)
hanno deposto il primo uovo ieri. |
I cacatua roseicapilla
continuano a fare petting e a riempire il nido di rametti di
salice, spero che un giorno o l'altro capiti qualcosa.
Le Amazzoni di Cuba si imbeccano sfacciatamente dalla mattina
alla sera e mi aspetto di entrare in allevamento e di non vedere
più la femmina poichè sono i pappagalli più lazzeroni in
assoluto. Non portano nel nido neppure un ramoscello, non fanno
il "buco" come quasi tutti gli altri pappagalli, la femmina si
limita ad entrare nel nido per la prima volta per deporre l'uovo
e lì resta fino alla schiusa. Esce solo di mattina di buon ora
per defecare. E guai a farla scappare dal nido perchè c'è il
rischio che non vi rientri più.
Infine i caicchi testa arancio ... penso che un giorno o l'altro
li metterò in pentola ... o magari li presto all'amico Fabio
Vitalbi per vedere se con la fortuna che si ritrova riesce a
fare riprodurre anche quei due lì. |
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13mar2020
ore14:30 |
Cosa è successo ad Italy Pet?
Da qualche tempo il suo sito figura in manutenzione ... (>>>)
Se qualcuno sa qualcosa .... grazie mille. |
13mar2020
ore13:35 |
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Ultimamente trascorro un sacco di tempo
davanti a questa voliera, lunga 4 m., larga 1 m. e alta 2 m. per
osservare il comportamento dei miei Usignoli del Giappone in
fase di riproduzione ed osservo atteggiamenti davvero curiosi.
La cosa più strana è che la femmina resta pochissimo tempo nel
nido (se dovessi esprimerlo con una % direi un 20%) nonostante
sia in fase di deposizione. Oggi non ho controllato quante uova
ci siano nel nido per non disturbarli, ma avendo deposto il
primo uovo il 10 immagino che ce ne siano almeno un paio.
L'alternanza nel nido fra di loro (mi verrebbe da dire lo
scambio di testimone, come in una staffetta 4x100) avviene in
tempi rapidissimi, uno si avvicina al nido e l'altro esce.
Quando il maschio è libero dalla cova canta a squarciagola
mentre quando entra nel nido resta in perfetto silenzio,
immobile e con il becco rivolto verso l'alto.
Avrete notato che il fondo della gabbia è completamente privo di
erba, la ragione è presto detta: prediligono cibarsi da terra
raccogliendo insetti e vermi di ogni genere e per farlo
sollevano e strappano i cespugli di erba. Il principale alimento
che gli somministro (un pelettato per insettivori inumidito) non
lo mangiano dalla mangiatoia perchè preferiscono raccoglierlo da
terra il giorno successivo. |
Hanno costruito un nido-capolavoro nascosto
in mezzo ad un mazzo di canne di bambù secche in una zona della
voliera completamente scoperta per cui quando piove saranno guai
(vedi cerchio in rosso).
Gli avevo preparato un nido a cassetta, uno a coppa ed un altro
infrascato in mezzo alle canne e al riparo dalle intemperie ma
loro hanno preferito arrangiarsi da soli.
Per quanto riguarda l'alimentazione gli somministro un patè
specifico per insettivori della Orlux, una tazza con grit e
zeolite (sali minerali) ed un alimento pelettato ed inumidito
sul quale metto una decina di camole della farina.
Le camole se le pappano in pochi minuti (non bisogna esagerare
perchè riscaldano molto) poi smangiucchiano un po' di patè ed
aspettano che la mattina successiva gli butti per terra il
pelettato da dove lo raccolgono.
Quasi ogni giorno gli rinnovo l'acqua nel catino nel quale si
tuffano per bagnarsi ma solo se l'acqua è ben pulita.
NB: mentre osservo il comportamento degli Usignoli ogni tanto
butto l'occhio sinistro nella voliera dei basettini e mi sembra
che si stanno comportando molto bene... |
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12mar2020
ore10:00 |
Maledetti bastardi, figli di puttana !! (>>>) |
11mar2020
ore17:00 |
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"Come sta Gigia?"
Questa è una delle prime domande che spesso mi pongono i miei
interlocutori.
Devo dire che questa storia ha interessato un sacco di gente e
la cosa mi fa molto piacere perchè dimostra la presenza di una
certa sensibilità ... e con i tempi che corrono è una merce
alquanto rara!
La foto che ho messo qui a lato rende bene l'idea: il piumaggio
è ancora scomposto e non prende peso però è leggermente
migliorata per quanto riguarda l'aspetto neurologico, non trema
più ed è più sicura nei movimenti.
Proprio ieri mattina mentre l'ho presa per fare l'ennesima
iniezione (finirò il secondo ciclo martedì 17) ha voluto
dimostrarmi di aver recuperato una buona forza nel becco
piantandomelo nel pollice destro. Un altro paio di volte,
all'inizio, mi aveva pizzicato, ma con molta meno intensità.
Per fortuna che mi sono attrezzato con un paio di guanti in
pelle ben foderati che attutiscono di molto gli effetti anche se
vi confesso che si prova una sensazione per niente piacevole.
Le ho posizionato la gabbia di fronte alla finestra così quando
vuole può prendere il sole: si attacca con il becco alla rete,
chiude gli occhi e resta lì immobile a godersi i raggi sulle
penne.
Naturalmente vorrei vedere miglioramenti in tempi rapidi che non
ci sono, anche se il piano terapeutico prevede un trattamento
per 12 mesi e siamo solo al terzo. |
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10mar2020
ore20:28 |
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Dopo tanto sbirciare sono finalmente
riuscito a beccarli entrambi fuori dal nido e, come speravo, vi
ho trovato la sorpresa! (il primo uovo)
Più volte ho notato la femmina che portava nel becco fili di
erba e foglie secche ma non avrei mai immaginato che stesse
costruendo il nido in una posizione così strana (attaccato alla
rete ed in mezzo ad un mazzo di canne di bambù secche).
Anno scorso ha tentato più volte di costruire il nido in mezzo
ai rami ma lo ha sempre fatto in modo goffo e senza mai riuscire
neppure modellarlo.
Quello in foto è una vera opera di ingegneria architettonica: lo
ha ancorato alla rete ed alle tre canne più resistenti con fili
d'erba intrecciati in modo assolutamente perfetto. La parte
esterna è foderata con arbusti più grossolani mentre per il
rivestimento interno ha scelto sterpaglie finissime.
La coppia è molto affiatata e perfettamente integrata
nell'ambiente che gli ho creato: sono fiducioso!! |
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10mar2020
ore12:50 |
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La vedete quella testolina che spunta in
mezzo alle foglie? Ebbene, si! è quella del maschietto di
Usignolo del Giappone!!
Sono felicissimoooooo!!
Questa mattina sono entrato nel blocco delle voliere degli
insettivori e come al solito ho lanciato uno sguardo a tutti i
miei uccellacci, ma non ho visto la femmina di Usignolo.
Preoccupato, sono entrato in voliera e con piacevole sorpresa ho
visto il nido che hanno costruito all'interno di un fascio di
canne di bambù.
Anno scorso la stessa coppia ha tentato più volte di farsi il
nido in diverse parti della voliera ma sono sempre stati
abbandonati a metà dell'opera, ora invece lo hanno costruito
raccogliendo le erbe secche presenti in voliera, di notevole
fattura. Non ho fatto uscire la femmina dal nido ma ho atteso
fuori dalla voliera che uscisse autonomamente per cibarsi della
camole della farina di cui è ghiotta, per potere ispezionare il
nido. E invece sono rimasto fregato perchè non appena è uscita è
stata sostituita dal maschio (quello in foto). Ovviamente gli
farò la posta finchè non avrò visto cosa c'è dentro al nido ...
Ve lo dirò .... |
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08mar2020
ore15:05 |
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Volevo condividere una curiosità che
riguarda i parrocchetti di Lord Derby (Psittacula derbiana).
Nella foto ho evidenziato con un cerchio giallo l'angolo del
nido smangiucchiato. Ebbene, quel buco gliel'hanno fanno quattro
anni fa, prima della deposizione, e non l'hanno mai più toccato.
Ciò significa che i derbiana prediligono nidi con due uscite,
una anche di sicurezza. Infatti la femmina entra sempre nel nido
dall'angolo in alto ed esce dal buco centrale dalla parte
opposta. Consiglio pertanto agli allevatori di questa specie di
predisporre i nidi con due buchi.
In foto si vede a destra la testa del maschio mentre mangia i
semi appena serviti insieme al mio aiutante di campo che sta ben
attento a non farsi pizzicare. La femmina ha deposto questa
mattina il quarto uovo ed ha iniziato la cova. Coppia perfetta,
anche se non accetta l'anello ai pulli e devo mettere il
microchip. |
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07mar2020
ore10:41 |
Permettetemi di esulare, per una volta, dal nostro mondo impiumato per
esprimere il mio pensiero su di problema di grande attualità che ritengo
particolarmente delicato e che richiede la massima attenzione da parte
di tutti noi. Copio e incollo un intervento che ho da poco postato su
Facebook: Ho alzato il mio livello di preoccupazione sulle
conseguenze del CORONAVIRUS per queste ragioni:
1) È oramai accertato che il contagio avviene anche senza sintomi
evidenti (vedi virus di ritorno in Cina) per cui è difficilissimo, se
non impossibile, il contenimento. Vedi risultati delle due zone rosse in
Lombardia e Veneto;
2) E’ vero che l’80% dei contagiati non avrà problemi, ma è altrettanto
vero che almeno il 10%, fra cui persone anche giovani e senza altre
patologie, per sopravvivere dovranno essere ricoverati in terapia
intensiva i cui posti iniziano a scarseggiare e, neppure volendo, sarà
possibile ampliarli più di tanto;
3) Il personale sanitario del sistema pubblico, pur maltrattato da anni
di tagli, si sta dimostrando estremamente efficace anche se allo stremo
delle forze. Le regioni Lombardia e Veneto hanno chiesto ed ottenuto la
collaborazione di personale delle ONG (Emergency e Medici senza
frontiere hanno già dato la loro disponibilità);
4) Oramai è accertato che la diffusione di questo virus (con almeno due
mutazioni, una più aggressiva dell’altra) avrà carattere, nazionale,
europeo e mondiale. Non è possibile neppure ipotizzare la fine che
comunque ci sarà;
5) Il governo di sgangherati fino alla emergenza del virus, sta dando
prova di capacità e di efficienza pur in un quadro molto difficile
insieme alla Protezione Civile (vi consiglio di ascoltare la conferenza
stampa di Borrelli ogni sera alle 18) ed all’Istituto Superiore di
Sanità. Giustamente il governo si affida alle indicazioni degli esperti
in materia ed emette decreti equilibrati e di buon senso;
6) Per quanto riguarda l’economia sarà un disastro, un paese fermo e
indebitato come il nostro uscirà da questa vicenda con le ossa rotte. Ma
di questo ne parleremo in seguito.
Per queste ragioni vorrei dare un paio di consigli i miei amici:
1) Il problema che abbiamo di fronte è serio e difficile da superare,
abbandoniamo pertanto gli schieramenti politici (vedo che restano
immutati e duri, purtroppo) perché in questa fase rendono ancor più
difficile il superamento della crisi. Uniamoci
invece per combattere e vincere questo maledetto virus che non farà
distinzioni politiche, dopo di che ritorneremo a dividerci;
2) Applichiamo, con la massima diligenza, i 10
punti comportamentali che ci sono stati suggeriti. Sono
importantissimi e rappresentano l’unico
deterrente allo sviluppo dell’infezione. Sento amici parlare e
comportarsi come se i problemi riguardassero altri. Non è così. Oramai
il virus può colpire chiunque di noi.
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06mar2020
ore10:14 |
Un interessante articolo pubblicato da Marco Cotti sul Diario
Ornitologico che tratta del traffico illecito di animali nel mondo. (>>>)
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05mar2020
ore15:30 |
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Ogni tanto qualche bella notizia!
Quelle che vedete in foto sono un gruppo di 52 Ara di
Spix, 49 nate presso ACTP in Germania e 3 presso Pairi
Daiza in Belgio, che stanno partendo dall'Europa alla volta del
Brasile.
Per tutto il 2020 saranno preparate per poi essere immesse in
natura nel 2021.
Sono certo che queste notizie per tutti gli allevatori (degni di
tal nome) siano di grande soddisfazione!!! |
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04mar2020
ore10:00 |
Una bella notizia,
anzi, due! Leggo sul verbale dell'Ordine dei Giudici del
21.12.2019 due punti che ritengo estremamente importanti e mi
auguro che vengano integralmente recepiti dal Consiglio
Federale.
Si tratta della "questione di Portoviro" e di una proposta sulla
commissione disciplinare (>>>)
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Se non venisse adottata nessuna misura
punitiva nei confronti del direttore mostra, che ha avuto il
torto di non notificare il verbale all'allevatore interessato,
si creerebbe un precedente molto
pericoloso perchè si consegnerebbe nella mani dei
direttori mostra la decisione di punire o meno l'allevatore che
ha commesso una infrazione vanificando in tal modo l'operato dei
giudici. |
|
In questo caso posso solo applaudire questa
deliberazione. Non so se vi ricordate, ma questo argomento
l'avevo sollevato in un mio post del
13ott2019 ore 15:10 poichè è una roba che non sta né in
cielo, nè in terra, neppure il Re Sole era dotato di simili
poteri!
Mettere nelle mani del rappresentante dell'organo di gestione
anche il potere sanzionatorio rappresenta un'offesa alla logica
ed al buon senso.
La soluzione di nominare tre giudici non più attivi mi sembra
una buona cosa. |
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03mar2020
ore13:34 |
Leggo sul sito della SOR un comunicato relativo all'influenza aviaria
che ritengo non chiaro e temo che possa ingenerare confusione. Sarebbe
bene che fosse fatta chiarezza. (>>>
cliccare su Allegati 2020.su aviaria). Faccio riferimento ad una
affermazione contenuta nell'allegato dove si afferma che: "
"In data 7 febbraio 2020, le autorità
sanitarie tedesche hanno confermato un nuovo caso di influenza aviaria
ad alta patogenicità (HPAI) sottotipo H5N8 in
un allevamento rurale nel distretto Hohenlohekreis.
L’allevamento coinvolto ospitava 49 galline ovaiole, 6 anatre e 2 oche.
In aggiunta, 9 canarini
e 3 fagiani erano presenti come specie ornamentali.
Le misure di controllo ed eradicazione sono state prontamente
implementate come previsto dalla vigente normativa Europea.
L’abbattimento degli animali e la distruzione delle carcasse, seguite
dalle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione, sono in corso."
Fino ad ora abbiamo sempre sostenuto che quel tipo di virus non
contagia gli uccelli da affezione ma solo i polli e gli anatidi e questa
è la ragione per la quale abbiamo (giustamente) richiesto alle autorità
sanitarie nazionali di separare i due gruppi ed emanare misure meno
stringenti per i nostri uccelli.
Il fatto che in quell'allevamento di polli fossero presenti anche
dei canarini e che abbiano seguito la stessa sorte dei primi non
significa che fossero infettati. Li hanno accoppati solo perchè
portavano addosso delle piume ma non certamente l'H5N8.
E' bene precisarlo anche perchè nello stesso
articolo si fa una allusione al mercato di Zwolle lasciando
intendere che si potrebbe correre il rischio di portarsi a casa soggetti
malsani.
A questo punto è importante capire se gli uccelli da affezione
possono prendersi il virus oppure no e questo ovviamente deve valere sia
per l'Italia ma anche per l'Olanda.
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02mar2020
ore10:20 |
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In allevamento ho installato una
videocamera, che ruota a 180°, e mi permette di osservare in
qualsiasi momento il comportamento dei miei uccellacci.
Questo è il momento migliore per sbirciare dentro alle voliere
poichè quasi tutti i suoi ospiti si stanno predisponendo alle
cove.
Le caratteristiche comportamentali sono estremamente diverse, si
passa dagli eccessi erotici dei derbyana (possono avere anche
4-5 rapporti quotidiani con durata di diversi minuti e con grida
disperate) alla riservatezza dei Port Lincoln (il maschio soffre
di coito precox pur non avendo mai trovato un uovo infecondo). I
roseicapilla sono campioni di petting anche se mi auguro che
prima o poi tanta dolcezza si trasformi in un qualche cosa di
più concreto. Le Amazzoni di Cuba fanno una danza d'amore
esagerata; alzano le piume della testa, aprono a spazzola le
timoniere, si pongono in posizione quasi orizzontale e cantano a
squarciagola (tipo raglio dell'asino). Nel maschio tutti questi
comportamenti sono particolarmente enfatizzati, mentre nelle
femmine varia da soggetto a soggetto. In alcuni casi le femmine
si comportano quasi come i maschi, infatti anno scorso temevo di
avere accoppiato due maschi per poi scoprire che uno dei due ha
deposto un uovo.
Nell'insieme sembra che la stagione parta abbastanza bene: le 4
uova dei conuri del sole dovrebbero iniziare a schiudersi da
mercoledì 4, i derbyana hanno deposto questa mattina il secondo
uovo, i Port Lincoln hanno predisposto un buco nel nido che di
norma precede la deposizione di qualche giorno ... |
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01mar2020
ore19:50 |
E' da almeno una decina di giorni che vedo svolazzare sugli alberi di
casa mia due coppie di cardellini. Li vedo sempre su alberi diversi,
come se stessero cercando quello giusto per costruirci il nido. Gli
alberi però sono ancora tutti spogli ed è probabile che l'elevata
temperatura di queste ultime settimane li abbia stimolati ad una
deposizione anticipata.
Non vorrei che andassero a costruire i nidi in mezzo alla siepe, unico
cespuglio con le foglie, perchè é troppo basso e mi troverei in
difficoltà a difenderli da eventuali attacchi di gatti selvatici e
gazze.
Anno scorso l'avevano costruito sopra ad un salice ed ho avuto il
piacere di vedersi involare ben due covate, vediamo quest'anno. |
01mar2020
ore19:50 |
Neppure il coronavirus ha fermato il mercatone di Zwolle. Sabato scorso
si è svolto regolarmente con una buona partecipazione di pubblico come
si vede dal filmato (>>>).
I miei amici, che avevano prenotato tavoli e biglietti aerei, vi hanno
rinunciato per gli elevati rischi che comportava una missione del
genere.
So di qualcuno che ha avuto il coraggio di avventurarsi fin lassù
trovandosi in qualche difficoltà nell'attraversamento della Germania,
dove in questo periodo vedono gli italiani un po' come noi italiani
vediamo i cinesi...
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24feb2020
ore20:47 |
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Se volete leggervi i programmi dei candidati
alle elezioni FOI, andate su questa pagina (>>>),
scendete fino in basso ed aprite il file in .pdf che vi
interessa.
Oggi, per passarmi il tempo mentre attendevo il mio turno in una
sala d'aspetto mi sono letto tutti i porgrammi. Come promesso ad
inizio anno non intendo essere polemico più del necessario però
qualcosa devo pur dire. Sopra, ho pubblicato due stralci del
programma del nuovo consiglio direttivo.
Per quanto riguarda il museo è stata riportata una frase che ho
già sentito una volta in passato ("Alle attività museali verrà
dedicata una figura specifica") e che costò l'assunzione di un
nuovo dipendente a tempo pieno, con un ottimo stipendio, che
avrebbe dovuto "rilanciare" il museo ed i suoi incassi. Se non
ricordo male gli incassi, se non regredirono, rimasero
all'incirca sui livelli dell'anno precedente (200-250 euro).
Mi auguro che non si tratti di una nuova assunzione ma che il
dipendente assunto a suo tempo con questa mansione la torni a
coprire.
Sul CITES e rapporto con Enti pubblici meglio stendere un velo
pietoso. Che l'unica Federazione italiana non presti
nessunissimo servizio agli associati su questi delicatissimi
argomenti è una vergogna assoluta. Non perdo neppure più tempo a
riproporvi per l'ennesima volta una soluzione (facile e poco
onerosa) perchè è perfettamente inutile, non la prendereste
sicuramente in considerazione come avete sempre fatto!
La costituenda commissione è l'ennesima ................
In quanto al "veterinario di vicinato" invito i mie lettori a
visitare il sito FEO (>>>)
dove è stato fatto un eccellente lavoro di catalogazione dei
veterinari specializzati in aviaria sparsi sul territorio
nazionale e prima di suonare al campanello di qualcuno di loro
vi consiglio di chiedere informazioni a qualche allevatore
esperto della zona. |
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22feb2020
ore10:40 |
Speciale elezioni - Qualche tempo fa dico ad un amico
di solito ben informato: "Corre voce che i candidati alla presidenza
dell'Ordine dei Giudici siano tre ..." E questo di rimando: "Tranquillo,
ti posso assicurare con assoluta certezza che i candidati sono solo
due!".
Io mi sono fidato non trasmettendovi l'indiscrezione...
Sono andato a vedere il sito della FOI dove è stato pubblicato l'elenco
dei candidati (>>>)
ed ho scoperto che oltre a Benagiano e ad Abrescia c'è anche Nisi
Massimo Alberto Giuseppe.
Per quanto riguarda il resto nulla di nuovo: lista unica per il
direttivo e Cuppone e Roccaro per i rappresentanti di collegio.
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20feb2020
ore11:25 |
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Un po' di storia ...
Vent'anni fa o giù di lì è iniziata la mia esperienza con gli
Agapornis. La prima coppia me la regalò Paolo Lugaresi di
Castiglione di Ravenna (in foto a destra) e per aiutarmi a
conoscere questa nuova specie mi prestò un suo quaderno, che io
fotocopiai integralmente, sul quale erano riportate gran parte
delle formule genetiche relative alle principali mutazioni dei
roseicollis.
L'autore del libro, intitolato "Agapornis e le loro
mutazioni in parole e immagini", era un certo Alkmaar e
l'aveva scritto nel 1991 in lingua olandese e Paolo l'aveva
fatto tradurre da una turista olandese in vacanza a Milano
Marittina.
A quei tempi non esistevano i calcolatori genetici grazie ai
quali anche l'allevatore più sprovveduto può calcolare le
discendenze dei propri accoppiamenti.
Ho sempre considerato Paolo una delle poche "teste pensanti" del
nostro mondo impiumato perchè, a differenza di tanti, si è
cimentato fin dall'inizio partendo dalla conoscenza tecnica
piuttosto che affidarsi agli assemblaggi casuali. |
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Ricordo che da principiante il primo scoglio
che incontrai fu quello di riconoscere le tante mutazioni (oggi
si sono moltiplicate) con le relative nomenclature. Tant'è che
dopo qualche tempo insieme a Miriam Bisiacchi ci ponemmo
l'obiettivo di predisporre un catalogo composto da schede
tecniche per tutte le mutazioni con relative caratteristiche
genetiche, ma l'iniziativa naufragò prima di decollare perchè
non trovammo l'accordo sulla nomenclatura principale da indicare
nelle schede. Miriam voleva utilizzare la nomenclatura
internazionale o Mutavi, che dir si voglia. Più tardi, nel 2007,
l'amico Gianni Matranga pubblicò il suo libro "Il colore degli
inseparabili" con illustrate le schede per ogni mutazione
proprio come intendevamo fare noi. A proposito, non sarebbe una
cattiva idea quella di aggiornare ad oggi le schede delle
mutazioni con relative foto, comportamenti e caratteristiche
gentiche. |
Per i giovani potrebbe
costituire un ottimo strumento per la conoscenza di questi
bellissimi uccelli anche perchè l'esplosione delle nuove
mutazioni (che a mio parere andrebbe decisamente limitata dalla
relativa CTN) ha reso esagerato il ventaglio di opzioni
possibili con differenze davvero impercettibili. |
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18feb2020
ore07:15 |
A proposito di CITES - Vi informo che sulla Gazzetta
Ufficiale (UE) del 13.02.2020 è stato pubblicato il
Regolamento UE 2019/2117 del 29.11.2019
con il quale si comunica il passaggio di diverse specie di animali fra i
diversi allegati.
Per tutte le specie che sono state spostate dall'allegato B) all'A) è
indispensabile, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione in G.U.,
comunicarne il possesso all'Ufficio CITES competente.
In particolare si deve allegare:
- mod. SCT6;
- copia della documentazione comprovante la legittima provenienza;
- copia del documento di identità del detentore;
- versamento PPTT di €. 20,00
Per visionare le specie interessate aprite il seguente link (>>>)
e scorretelo fino alla parte finale. |
18feb2020
ore07:15 |
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Ieri è scaduto il primo periodo di cura, sto
continuando la somministrazione del farmaco per il recupero del
fegato fino al 19 marzo (bustine in acqua da bere) e per 15
giorni non le farò più l'iniezione come è avvenuto ogni mattina
per ben 35 giorni.
Sono certo che nei prossimi giorni il nostro rapporto migliorerà
ulteriormente dato che non dovrò più catturarla con la forza.
Secondo il parere del veterinario è molto positivo il fatto che
non manifesti più segni di squilibrio e che le condizioni
generali non siano peggiorate: significa che ha ben reagito al
farmaco mirato al recupero dei danni causati dalla PDD.
A suo dire, sia il recupero del peso che
del piumaggio è una questione di lungo termine, non a
caso la durata complessiva del trattamento supera i 12 mesi.
Purtroppo non riesco a farle ingurgitare gli alimenti
particolarmente raccomandati, gli estrusi per grandi pappagalli
della Unifeed e mangia poca frutta e verdura.
Ho provato persino a sbriciolare sulla macedonia di frutta gli
estrusi che gradisce, ma non ne vuole sapere.
Comunque, l'aggiornamento del veterinario mi ha tranquillizzato
molto, io sono impaziente e vorrei un recupero immediato, vorrei
rivederla bella com'era prima, ma questa malattia, da tutti
considerata incurabile, si combatte (sperando di vincerla) in
tempi molto lunghi.
Fa niente, cara Gigia, vorrà dire che ci armeremo di pazienza ed
andremo avanti finchè non tornerai ad essere la più bella del
reame!
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17feb2020
ore14:30 |
Il voto "contro"
Ieri a Reggemilia ho avuto occasione di parlare con diversi elettori che
fra qualche settimana esprimeranno il proprio voto per eleggere il
Consiglio Federale, il Presidente dell'Ordine dei Giudici ed i
Rappresentanti di Collegio della FOI.
Mi ha colpito una cosa: non ne ho sentito neppure uno esprimersi a
favore di un candidato piuttosto che di un altro perchè lo ritiene in
grado di ricoprire adeguatamente la posizione.
Tutti, ripeto, tutti, dichiarano di votare l'uno perchè l'altro è una
sciagura o anche peggio. Ho avuto la netta impressione che per qualcuno
il voto rappresenti una vera e propria ritorsione per presunti torti
subiti.
Addirittura un presidente di associazione mi ha confessato che per
quanto riguarda il rinnovo del Consiglio Federale, visto e considerato
che sarà presente solo la lista degli amministratori in carica,
voterà scheda bianca "per dare l'unico
segnale di contrarietà possibile" e si augurava che tanti altri
lo imitassero.
Ho riflettuto a lungo su questa cosa e sono giunto alla conclusione che
siamo davvero messi male.
Tutti quanti, me compreso, stiamo andando avanti
con lo sguardo rivolto all'indietro ed una società che si muove
in questo modo non può avere un gran bel futuro, vale per la società in
generale così come vale per il nostro mondo impiumato. Auguri a tutti
noi!
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17feb2020
ore10:40 |
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Ed eccolo il mio nuovo acquisto: una coppia
di Timbrado (canarini da canto di origine
spagnola) acquistati da Calogero Baglione, il "padre italiano"
di questa specie.
Mi dispiace che nessuno dei miei amici allevatori di
becchistorti abbia compreso il significato del mio gesto e che
qualcuno abbia addirittura manifestato l'intenzione di bannarmi
dagli amanti dei becchistorti.
Li perdono perchè sono ancora giovani e sono dotati solo di
"buoni sentimenti", ma non ancora di "nobili sentimenti" ...
quelli arrivano con gli anni, con la riflessione, ma soprattutto
con la continua ricerca di se stessi.
Non sono più attratto da un bel piumaggio di un inseparabile
grazie ad uno spray allo shampoo e allo stripping delle piume,
ma preferisco quello di un basettino dopo un anno di voliera,
ottenuto grazie alla pioggia ed al sole.
Non sono più attratto dal comportamento di un inseparabile che
sta fermo sul posatoio in una certa angolazione in attesa di
essere valutato solo perchè per settimane è stato costretto con
un bastoncino a salirci sopra, ma |
preferisco quello dei miei
usignoli del Giappone che amano prendere i vermi da terra
piuttosto che dalla mangiatoia. Non sono più attratto da uccelli
rinchiusi in piccole gabbie che non possono esercitare l'arte
del volo ma da quelli che volando secondo natura mettono in
mostra le loro migliori caratteristiche.
Ora, sarà per colpa dell'età che avanza ma mi interessa scoprire
più a fondo un aspetto dell'allevamento che fino ad ora ho
trascurato: quello del canto.
Il canto è musica e la musica trasmette sensazioni profonde,
lasciatemi provare ... |
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16feb2020
ore17:15 |
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Comunque, prima di pubblicare questa foto
sul mio blog ho fatto firmare una liberatoria ai tre ragazzi che
appaiono con me, all'uscita di un ottimo ristorante oggi a
Reggio Emilia, nella quale li preavviso delle conseguenze che si
potrebbero determinare per la loro immagine e la loro carriera e
rinunciano formalmente ad avvalersi di ogni tipo di rivalsa nei
miei confronti.
Scherzi a parte, oggi alle Fiere di Reggemilia è stato un vero
successone. Ci si pestava i piedi come nella mostra di novembre,
ho rinunciato ad acquistare alcuni aggeggi per le prossime cove
perchè non mi andava di fare file interminabili davanti ai
banchi dei commercianti di prodotti e accessori ornitologici.
Per la prima volta dopo tanto tempo ho osservato scambi vivaci
di uccelli (dei prezzi non so dirvi) un po' di tutti i Generi.
Ho avuto il piacere di incontrare un sacco di amici e scambiare
valangate di chiacchiere; una bella giornata davvero!
Per quanto riguarda i miei acquisti .... ne ho combinata
un'altra ... Per ora vi dico solo che i miei amici allevatori di
becchistorti mi hanno letteralmente insultato. Domani vi dirò
.... |
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14feb2020
ore17:00 |
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Che meraviglia!!!
Il mio basettino pazzo ideato e riprodotto alla perfezione da
Marinella. mettendomi in tal modo in grande difficoltà; non
riesco a trovare le parole giuste per ringraziarla di un simile
gesto.
Cara Marinella. il tuo regalo lo considero la mascotte del mio
allevamento e sono certo che mi porterà quel pizzico di fortuna
che serve per vedere riprodotti gli esemplari più difficili
(come i basettini).
Mi auguro che il tempo rafforzi ulteriormente il nostro
importante rapporto di amicizia.
Ancora Grazie. |
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13feb2020
ore14:15 |
Un amico mi ha trasmetto copia di una diffida che un ex socio FOI (ora
socio FOASI) tramite il suo legale ha fatto pervenire alla FOI ed alla
propria associazione territoriale al fine di ottenere il rimborso delle
quote sociali e del corrispettivo valore degli anelli in quanto è stato
considerato decaduto essendo incompatibile l'iscrizione ad altra
Federazione con quella della FOI.
Non sono per nulla stupito della cosa e penso che in futuro questi casi
saranno destinati a ripetersi poichè la FOI dovrà, per ragioni di vita o
di morte, difendere il muro del proprio monopolio.
Dovrà farlo poichè il giorno che dovesse crollare ne andrebbe della sua
stessa sopravvivenza.
Ho sempre sostenuto che la FOI è
drammaticamente fuori mercato e non è assolutamente in
grado di competere con il mondo esterno in termini di costi/servizi.
Le quote sociali FOI sono superiori a quelle degli
altri di almeno di 3-4 volte ( 60-70 euro contro 20-25) ed il costo
degli anellini e quasi il doppio rispetto alla concorrenza.
Da quando frequento questo mondo impiumato sono sempre stato ipercritico
nei confronti della strategia di sviluppo della Federazione
basata quasi esclusivamente sull'immagine
(sede faraonica, inutile museo, esercito di impiegati etc. etc.)
piuttosto che sullo sviluppo dei servizi
(presumo che in Federazione siano convinti che il CITES sia un the
inglese) ma soprattutto sulla riduzione dei costi
a carico degli allevatori (minore "cresta" sugli anellini e quota
sociale più bassa) e delle mostre (minor costo dei giudici).
Nel lontano marzo 2014, quando ero convinto che il nuovo gruppo
dirigente avesse intenzioni serie, avevo perso tempo a stilare un
programma di lavoro che riducesse i costi di almeno il 30% (>>>)
ma mi sbagliavo di grosso: come onestamente dichiarato più volte dal neo
presidente nel corso della campagna elettorale, il nuovo gruppo
dirigente ha lavorato nel solco della continuità.
Le conseguenze sono ora più visibili rispetto a qualche tempo fa:
la testa è sempre più grossa (costi fissi della
federazione) ed il corpo che la deve sorreggere (allevatori) è
sempre più debole.
Non è difficile prevedere come potrà andare a finire ....
In questo scenario la FOI non potrà in alcun modo permettersi il lusso
che arrivino FEO, FOASI o chi per loro, ad operare sullo stesso terreno
e nel prossimo futuro saranno gli studi legali a beneficirne.
Grazie al trattato di Schengen sono stati eliminati i confini per il
transito degli uomini e delle merci, ma non quello degli uccelli!! |
12feb2020
ore15:33 |
Domenica mattina tutti a Reggemilia alla mostra scambio di San
Valentino!!
Qualche anno fa é partita una roba che sembrava uno scherzo ed invece è
arrivata alla bellezza di 500 tavoli prenotati.
Leggo sui social che un sacco di gente sarà presente alla breve (mezza
giornata) rimpatriata reggiana.
Io purtroppo non ho nulla da cedere, devo solo acquistare qualche
accessorio per le imminenti cove e sono incerto se partire da casa con
il portafogli vuoto o pieno ...
Ho tutte le voliere occupate, ma mi frullano per la testa certe idee
.... va là, sarà meglio che per questa volta mi porti solo i soldi del
viaggio e poco più...
Naturalmente incontrerò un sacco di amici e spero di riuscire a portarmi
a casa qualche news interessante per rivitalizzare il mio blog che
ultimamente sta trasmettendo troppo gossip. |
11feb2020
ore17:15 |
Cari amici Foasini, vi comprendo e non vi biasimo. So bene cosa
significhi credere fino in fondo nella "causa"; la si difende con le
unghie e con i denti a prescindere.
Ve lo dico con fraterna amicizia e con alle spalle la stessa esperienza
che state vivendo in questo magico (per voi) momento.
Sono stato uno dei soci fondatori di AOE (ora FEO) ed a quel tempo
credevo talmente tanto in quel progetto che lo difendevo in ogni sede e
con ogni mezzo, anche quando non sarebbe stato il caso.
Perciò vi capisco molto bene e per non farvi arrabbiare vi prometto che
nel prossimo post scriverò che a Palermo è stato un successo, prima però
dovete cancellare da youtube il video con il quale voi stessi ne avete
documentato il fallimento, altrimenti sarete voi stessi a smentirmi. |
11feb2020
ore07:55 |
No, non è andata decisamente bene la "prima" della FOASI a Palermo.
Più che dare credito alle battute (anche troppo ironiche) da parte di
qualche amico, faccio riferimento a questo video che mi è stato
segnalato. (>>>)
Intanto dal filmato si possono notare due cose: la scarsa partecipazione
di pubblico e l'esiguo numero di gabbie occupate da uccelli (qualcuno
parla di una settantina), ma la cosa che più mi ha colpito è la
ricorrente frase pronunciata dall'autore "tutte le gabbie
prestate dalle associazioni".
E' fin troppo chiaro l'intento di voler lanciare un messaggio
subliminale a qualcuno, a un non so chi ...
Forse si vuole evidenziare il fatto che diverse associazioni aderenti
alla FOI hanno prestato le gabbie alla FOASI?
Ma se per dare un simile messaggio (che trovo interessante, ma non
devastante) si gira un video che mette in piazza il fallimento
dell'iniziativa, forse non ne valeva la pena, o no?
Mah! aiutatemi a capire.
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10feb2020
ore15:35 |
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In foto il sindaco di Palermo, Leoluca
Orlando, mentre consegna a Gianni Matranga un riconoscimento
personale per il suo contributo associativo e culturale offerto
alla comunità palermitana in occasione della ricorrenza del 60°
anniversario della costituzione dell' AOT.
*****
Contestualmente alla iniziativa dell'AOT si è svolta, a pochi km
di distanza, la prima mostra espositiva e scambio organizzata da
FOASI. Il 09gen2020 scrivevo nel mio post col quale ne davo
comunicazione: "
Sarà moooolto interessante osservare come andrà a finire questa
manifestazione."
Purtroppo non sono riuscito a raccogliere nessun resoconto
sull'andamento di quella manifestazione neppure sui gruppi
Facebook della stessa FOASI. Questo mi fa pensare che non sia
andata tanto bene, in ogni caso attendo informazioni da chiunque
ne sia in possesso. Grazie! |
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10feb2020
ore08:05 |
Ieri l'amico Marco Cotti ha pubblicato un post su
Facebook con il quale comunica che non aderirà più alla FOI. Qualcuno ha
tentato invano di convincerlo a restare poiché le battaglie per il
cambiamento si conducono dall'interno e non da fuori, anche se questa
affermazione è valida e condivisibile laddove esistano le condizioni per
un confronto democratico, ma non certo in questa FOI.
Come ho cercato di dimostrare nel mio post del 23dic2019, in passato si
è costruito attorno alla Federazione un muro di protezione che la rende
inespugnabile sia dall'interno ma anche dall'esterno!
Comprendo ed approvo la sofferta decisione del mitico Marcone, una delle
figure più belle del nostro modo impiumato.
Come ho già detto qualche tempo fa anch'io non rinnoverò l'adesione alla
FOI almeno finchè non verrà eletto un nuovo presidente (fra qualche
settimana verrà rieletto per un nuovo mandato).
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09feb2020
ore12:45 |
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Marinella Lutri qualche giorno
fa mi ha chiesto se le inviavo un primo piano di un basettino.
Fare foto ai basettini non è cosa facile poichè sono sempre in
movimento, infatti, come si può vedere, le ho inviato una foto
orrenda. Ciononostante è riuscita a riprodurlo in maniera
eccellente. E' un pezzo bellissimo ed anche unico, per cui
domenica a Reggemilia, costi quel che costi, cercherò di
accaparrarmelo!!!
A proposito, l'esemplare in foto è bellissimo anche se se la
tira in un modo indecente. Non riesco a fargli accettare una
femmina, anch'essa molto bella ma priva di un occhio.
Ora ho liberato la femmina nella volierona ed ho messo il
maschio in una gabbia da 120 nella speranza che gli si calmino i
bollenti spiriti. Fra qualche giorno riprovo a metterli insieme.
vi dirò. |
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07feb2020
ore07:54 |
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Forza, vecchia mia! Daje che ja famo!
Fino ad oggi ho fatto a Gigia la bellezza di 25 iniezioni, e ne
dovremo fare ancora 175, ma sono fiducioso che finirà tutto per
il meglio.
Da qualche giorno è sempre più attiva e vivace, mangia estrusi,
frutta, verdura e savoiardi (senza zucchero).
Non è facile calcolare il peso ad occhio ma ogni mattina quando
la prendo in mano cerco di capire se è un po' ingrassata, e mi
pare proprio di si.
Il piumaggio è ancora malmesso però non si gratta più come prima
e le piume hanno smesso di cadere.
Le feci sono perfette e non v'è traccia di alimenti non digeriti
il che significa che l'apparato digestivo funziona bene.
Il 17 febbraio scadono le 5 settimane e, secondo il parere del
veterinario che l'ha in cura, dovrebbe capirsi se ha reagito
bene al farmaco e quindi se se la caverà....
A proposito, segue con attenzione la musica, in particolare
quella di Vasco Rossi e di Carlos Santana... |
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06feb2020
ore12:30 |
A livello commerciale sono proprio una frana! L'altro giorno ho messo
un post nel quale proponevo in vendita un maschio di Amazzone di Cuba
... non solo non l'ho venduto, ma ne ho trovato un altro da piazzare
assieme al mio.
Fortunatamente è una femmina del 2013, pertanto formerebbe una coppia
perfetta con il mio maschio e sarebbe anche pronta per la riproduzione
(entrambi hanno riprodotto senza problemi).
Il prezzo per la coppia è certamente "un prezzo da amico".
Sarei tentato di tenerla per me, cosa che non escludo se non riesco a
cederla, ma ne ho già un'altra e non ho più voliere disponibili.
E poi mi sto riempiendo di cardellini e comincio a sbirciare anche gli
esotici ... una bella volierona piena di esotici di varie specie non
sarebbe male, o no?
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05feb2020
ore17:16 |
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Io mi considero un eccellente potatore di
piante di pero (sono stato a scuola), sufficiente con le viti e
me la cavo discretamente con le piante da giardino.
Con le altre piante da frutto, ma soprattutto con l'ulivo sono
una frana. All'ulivo che vedete in foto non so quanti giri gli
ho fatto attorno con le forbici in mano senza riuscire a
tagliargli neppure un rametto.
Ho chiesto una mano al mio amico, Maestro Claudio, che è un
artista della potatura, ed in pochi minuti ha compiuto un vero e
proprio capolavoro. L'ho seguito con la massima attenzione ma
dubito di riuscire a ripetere l'impresa il prossimo anno senza
il suo contributo.
Potare mi piace tantissimo. significa ridare vita alle piante,
però bisogna conoscere ogni pianta e sapere dove vanno eseguiti
i tagli. Claudio ha una esperienza trentennale e in questo campo
è una vera e propria enciclopedia. |
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04feb2020
ore15:30 |
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Mi dispiace molto perchè è il primo "cubano"
che è entrato nel mio allevamento ma mi tocca cederlo perchè è
spaiato!!
L'ho alloggiato in una voliera molto spaziosa ma vederlo da solo
in atteggiamenti palesemente amorosi mi dispiace molto.
E' del 2012 ed ha riprodotto nel mio allevamento per tre anni.
E' munito di regolare "CITES giallo" che lo classifica in Fonte
"C".
Lo cedo ad un prezzo davvero interessante! |
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02feb2020
ore16:48 |
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Mahatma Gandhi diceva che "la
civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli
animali"....
Ogni commento è superfluo! |
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01feb2020
ore08:45 |
Speciale elezioni - Ed ora può partire la campagna
elettorale, le liste sono state presentate regolarmente entro il termine
ultimo delle ore 24 di ieri.
Per il consiglio federale si è presentata una sola
lista composta dai seguenti membri: Soncini, Crovace, Iannucilli,
Nunziata, Spadarotto, Badalamenti, Sposito.
Per la presidenza dell'ordine dei giudici si sono
presentati due candidati: Andrea Benagiano (in carica) e Michele
Abrescia (sfidante)
Per il rappresentante di collegio O&aP due sono i
candidati: Giorgio Roccaro da Siracusa e Michele Cuppone da Forlì
Come avrete notato, mi sono seduto in tribuna e mi divertirò ad
osservare le partite nella più totale imparzialità, ovviamente
pubblicherò tutte le info che riuscirò a carpire. |
01feb2020
ore08:25 |
Ero a conoscenza del fatto diversi allevatori somministrano ai propri
uccelli estrogeni per aumentarne la taglia, ma mai avrei immaginato che
qualcuno avesse pensato a doparli per farli cantare di più. Non ho
parole (>>>) |
30gen2020
ore10:35 |
Speciale elezioni - Domani scade il termine ultimo per
la presentazione dei candidati alle diverse cariche direttive in FOI.
Non ho grosse novità da raccontarvi rispetto all'ultima informazione che
vi ho dato, posso solo precisare che i due candidati che si
presenteranno per la carica di rappresentante di collegio per la
categoria O&aP saranno Michele Cuppone da Forlì e
Giorgio Roccaro da Siracusa.
Il buon Luigi Vergari non ripresenterà la propria candidatura.
Ed ora partirà la campagna elettorale porta a porta, anzi, telefono a
telefono, ed ognuno dei due candidati si compilerà la propria lista dei
colleghi con a fianco di ogni nominativo una ics oppure un pallino sulla
base della falsa promessa elettorale.
Mi permetto di dare un consiglio ad entrambi i candidati: non perdete
tempo a telefonare per chiedere il voto poichè tutti ve lo prometteranno
(non costa nulla e non si rovina l'amicizia) poi nel segreto dell'urna
ognuno voterà chi gli pare.
Ve lo dico perchè ho già sentito circolare un po' di liste sulle quali
figurano più o meno gli stessi nominativi... |
29gen2020
ore16:20 |
Mi fa veramente piacere che molti di voi si siano presi a cuore la
storia di Gigia e mi chiedano di essere informati sul decorso della
malattia. Vi prometto che lo farò, almeno quando riscontrerò qualche
variazione; in ogni caso è una malattia che, anche nelle migliori delle
ipotesi, sarà lunghissima e lascerà i suoi segni. Oggi le ho fatto
l'ultimo trattamento per l'escheritia coli e mi sembra che sia servito a
debellare l'eccessiva presenza di batteri, tant'è che le feci sono
tornate assolutamente normali. Continuo la cura per il fegato, che dovrò
fare ancora per un mese e mezzo, ma ho l'impressione che il combinato
farmaco+nuova dieta (estrusi, frutta e verdura) stia producendo i suoi
effetti positivi.
Per quanto riguarda l'aspetto neurologico è molto più difficile notare
miglioramenti repentini, in ogni caso mi sembra di vederla più vivace e
con un discreto appetito. Non si gratta più e di conseguenza non si
depluma ulteriormente, rimane però un evidente stato di magrezza, e
questo è uno dei problemi principali: riprendere peso.
Stiamo diventando amici, a parte il quarto d'ora della mattina quando
devo farle l'iniezione, è sempre più disponibile e socievole. Quando si
mette sulla mangiatoia riesco persino ad accarezzarle le unghie e presto
ci riuscirò anche con il becco.
Non ho ancora trovato nessuno che abbia gradito il nome che le ho dato e
quasi tutti mi chiedono di cambiarlo. A me invece piace moltissimo
poichè ho un debole per i nomi che ci rimandano alle nostre radici. L'ho
chiamata "Gigia" perchè questo era il nome dell'asina
che il mio amato nonno possedeva quando faceva il contadino.
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28gen2020
ore16:24 |
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Azzzz che ricordi che riesco a tirare fuori
dall'archivio del mio blog! Dopo una lunghissima ed estenuante
campagna elettorale, senza esclusione di colpi, per la direzione
del Club, a Firenze, il 18 aprile del 2010 la mia squadra perse
irrimediabilmente la partita (79 voti contro 94)!
Sulla pagina del mio blog destinata alle elezioni postai il
messaggio di cui sopra... "Un po' di silenzio" ... in effetti
sono stato di parola poichè solo ora riprendo il discorso per
dire poche cose,
La prima, credo che mai sconfitta fu più opportuna di quella; se
malauguratamente avessi vinto, mi sarei portato a casa un
impegno particolarmente gravoso che mi avrebbe tolto il sonno.
Mario Bonanni e Paolo Bernardi sono stati i due predestinati che
in tutti questi anni hanno portato avanti la baracca in modo più
che dignitoso prendendo sagge decisioni via via che i tempi
cambiavano (dalla rivista cartacea a quella virtuale, dalla
(drammatica) gestione del forum alla impostazione di un sito web
semplice ma di qualità. Il costo di adesione di 15 €. permette
di godere di una buona convenzione per il sessaggio e di tenere
i conti di bilancio in perfetto ordine.
Per cui sento il dovere di ringraziarli per tutto il lavoro che
hanno fatto fino qui ed anche per come stanno gestendo il
passaggio delle consegne al nuovo gruppo dirigente.
Sono convinto che questo cambio di guardia contribuisca a ridare
ulteriori stimoli al Club essendo il nuovo gruppo davvero in
gamba. Il nuovo presidente, Marco Vitali e Fabio Baesi sono dei
veterani che conoscono bene il club, il nostro ambiente ed anche
i personaggi che ci girano dentro, per cui sono certo che
faranno un buon lavoro. Perciò un "grazie" ai vecchi ed un "buon
lavoro" ai nuovi!! |
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26gen2020
ore17:15 |
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Cari amici della FOASI, con tutta la mia
buona volontà ho tentato di comprendere il significato di questo
comunicato ma ci ho rinunciato, troppo complicato per me!
Avete lanciato accuse perchè sostenete che qualcuno va in giro a
dire falsità (se ho capito bene, a sostenere che non
avete ancora presentato la documentazione necessaria per
il riconoscimento COM) e poi ad un certo punto candidamente
ammettete: " (FOASI) Lo farà nei
prossimi giorni."
Ma se non li avete ancora presentati dove sta la falsità?
E badate bene che non ve lo dice un "difensore" della FOI, anzi,
tutt'altro. Sono convinto che farà di tutto e di più, usando
qualsiasi mezzo, per salvaguardare il proprio monopolio senza il
quale finirebbe in disgrazia in breve tempo. Per difendersi ha
eretto un muro di protezione (la COM Italia) il cui unico
obiettivo è quello di impedire a chiunque di oltrepassare le
Alpi!
Io, a suo tempo, ho avuto il piacere di vivere l'esperienza
AOE/FEO e ne so qualcosa ... |
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25gen2020
ore11:50 |
Sto cercando di fare l'impossibile per salvare la mia Gigia perciò mi
sto documentando in tutti i modi su questa terribile patologia (Proventricolite
PDD). Ringrazio Serena Barsanti che mi ha fatto notare la
presenza di un articolo su questo argomento a firma di Federica
Ardizzone su Italia Ornitologica n. 8-9 dell'agosto-settembre 2019. E'
un buon articolo che rende abbastanza bene l'idea del tipo di malattia e
dei suoi effetti. Anche l'autrice ha evidenziato l'aspetto più
interessante per quanto riguarda la cura. Parla di "una terapia
antinfiammatoria basata sulla somministrazione di inibitori selettivi
delle COX-2" che può migliorare la qualità e l'aspettativa di vita.
E' la strada giusta.
Un amico mi ha trasmesso un articolo apparso su di una rivista
specializzata americana che illustra i risultati di una ricerca condotta
da un laboratorio USA con la collaborazione di una nota Università
italiana e dello stesso veterinario che assiste la mia Gigia, che non
posso pubblicare per evidenti ragioni di copyright, dove vengono
presentati risultati che fanno ben sperare.
I risultati di uno dei tre gruppi di pappagalli sottoposti a test
appaiono molto incoraggianti, infatti: "Gli anti.COX-2 associati a
microbatteri reprimono le infiltrazioni della periganglia ed i
pappagalli recuperano lentamente il loro peso corporeo. Dopo due anni
sono sopravvissuti il 90,6% dei pappagalli"
Nel caso di Gigia però vanno presi in considerazione due aspetti, uno
negativo e l'altro positivo.
Il negativo è che mi sono reso conto della malattia con colpevole
ritardo e ciò ha aggravato molto il quadro generale con l'insorgere di
patologie associate (escheritia coli ed infiammazione al fegato), mentre
la positiva è che dall'esame delle feci non sono apparsi residui di
granaglie indigerite, il che significa che, pur essendo il proventricolo
particolarmente dilatato, funziona ancora bene.
Mentre scrivo sto osservando Gigia che se ne sta appollaiata sulla
mangiatoia, con un occhio seleziona il cibo e con l'altro guarda me ...
e sto pensando che non ho nessuna intenzione di perderla!
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25gen2020
ore10:00 |
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L'AOT di Palermo è la mia associazione di
adozione; mica posso esimermi dal pubblicizzare l'anniversario
dei 60 anni della sua fondazione! Lo faccio anche se non mi
piace molto il programma in calendario dato che prevede una
eccessiva presenza del vertice della FOI che, come ho più volte
detto, ritengo inadeguato a guidare un movimento complesso e
difficile come il nostro.
Gruppo dirigente che dovremo sorbirci per almeno altri 4 anni,
dato che non ci sarà nessun'altra cordata che si candiderà per
le prossime elezioni di primavera.
*****
Per quanto riguarda invece le elezioni per il rinnovo del
rappresentante di collegio (O&aP) sembra prendere sempre più
piede una "candidatura di peso" che potrebbe raccogliere un
consenso trasversale e mettere fuori gioco il candidato
romagnolo. |
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24gen2020
ore14:05 |
|
Confermata la mostra scambio di San
Valentino per domenica 16 febbraio presso i padiglioni della
Fiera di Reggemilia.
Partita dal nulla è diventata in pochi anni una importante
occasione di scambi e di acquisti (moltissime le ditte
specializzate del settore presenti).
E' anche l'occasione per incontrare gli amici sparsi un po' per
tutta Italia.
Quest'anno poi sarebbe l'occasione ideale per festeggiare i
campioni del mondo reduci da Matosinhos.
Io non intendo tirare per la giacchetta a nessuno, però vi
assicuro che se io avessi vinto una medaglia d'oro con 95 punti
non avrei certamente badato a spese ed avrei offerto un buon
pranzo a tutti gli amici.
NB: ogni riferimento a fatti e/o a persone non è puramente
casuale. |
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24gen2020
ore09:54 |
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Prima di tutto mi corre l'obbligo di
ringraziare i 383 ospiti che ieri sono venuti a visitare il mio
blog. Un bel numero davvero, considerati i tempi che corrono...
*****
In foto la nuova coppia di Ara ararauna (la nuova femmina é a
sx) che si è dimostrata fin da subito molto affiatata.
L'aggressività che il maschio aveva manifestato nei confronti di
Gigia mi aveva un po' preoccupato ma evidentemente era solo
dovuta al fatto che rifiutava la presenza della compagna
ammalata. Oramai non temono più la mia presenza all'interno
della voliera ed appena esco volano entrambi sulla mangiatoia
per dividersi le due noci che ogni giorno gli metto a
disposizione.
*****
Gigia sta meglio. La cura per l'escheritia coli (oramai a metà)
e quella per il fegato cominciano a dare i suoi frutti e le feci
appaiono decisamente migliori. E' assolutamente prematuro
esprimere valutazioni sull'efficacia della terapia per la PDD
anche se alcuni segnali (non si strappa più le piume e la vedo
più vivace) mi sembrano incoraggianti. Ogni mattina continua la
nostra lotta in occasione della quotidiana iniezione. |
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23gen2020
ore19:25 |
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Eccovi il medagliere.
Ci siamo comportati molto bene, siamo arrivati terzi con 713
medaglie dietro alla Spagna (916) ed il Portogallo (740).
Dietro di noi è arrivato il Belgio (524) e la Francia con appena
348 medaglie.
Le classifiche le trovate anche sul sito FOI (>>>) |
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23gen2020
ore14:30 |
Finalmente le classifiche
(>>>) |
23gen2020
ore14:02 |
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Non andate a
cercare le classifiche perchè non sono ancora state pubblicate.
Il mio blog, con i suoi potenti mezzi, è riuscito a collegarsi
con il proprio inviato a
Matosinhos che mi ha anticipato alcuni risultati, in particolare
dell'amico Agostino
Culletta
al quale faccio i miei complimenti per i fantastici risultati
ottenuti:
1° con 95 p.ti con un A. roseicollis aqua
1° con 94 p.ti con un A. roseicollis opalino aqua
poi un altro 1° con 93 p.ti, un secondo ed un terzo posto.
A breve ulteriori aggiornamenti. |
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23gen2020
ore11:15 |
E' inutile che mi messaggiate per chiedermi di pubblicare le classifiche
di Matosinhos perchè ancora non sono state pubblicate.
E vi dirò di più, non riesco neppure a trovare il sito dedicato al
campionato mondiale se non questo (>>>),
per cui non saprei neppure dove andarle a cercare.
Grande delusione! Sia dagli organizzatori portoghesi che dalla COM (>>>)
che, al pari dei portoghesi, sembra che abbia bisticciato con
l'informatica. |
22gen2020
ore10:30 |
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Ma quanto è bello (e altezzoso) il mio
maschio di basettino (Panurus biarmicus).
Qualche tempo fa mi è scomparsa la sua femmina dalla voliera
(non ho mai capito come sia successo) e da allora mi sono dato
da fare in tutti i modi per trovargli una nuova metà. Neppure al
mercatone di Zwolle (NL) sono riuscito a trovargliela.
Finalmente il buon Simone (Simba di Cervia) mi ha fatto la
cortesia di scoppiare una coppia per darmi una femmina, ma è
priva di un occhio e messa anche maluccio.
L'ho messa in una volieretta all'interno e nel giro di qualche
settimana l'ho rimessa in gran forma, quindi l'ho liberata in
voliera insieme al maschio convinto che le facesse una gran
festa, invece per un giorno intero non l'ha degnata di uno
sguardo e dal giorno successivo ha iniziato a menarla di brutto.
L'ho rimessa nella volieretta rinviando in avanti il prossimo
tentativo, e se andrà di nuovo male, com'è probabile, li metterò
entrambi in una voliera con il divisorio nella speranza che
prima o poi il signorino si accontenti di quello che passa il
convento... |
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21gen2020
ore15:14 |
|
Due sono le cene diventate famose presso la
mia associazione, la "fiorentinata" e la "polentata".
Rappresentano dei momenti di socialità veramente piacevoli,
oltre che ottimi da un punto di vista culinario.
Purtroppo mi solo allontanato dalla sede dell'ASOC di 140 Km e
fare tanta strada, dopo aver bevuto l'ottimo lambrusco che viene
servito, si corrono molteplici rischi.
Per la polentinata difficilmente riuscirò ad organizzarmi ma per
la fiorentinata, vedremo un po' cosa si può fare .... |
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20gen2020
ore14:00 |
Domani mattina al Campionato Mondiale COM in Portogallo inizieranno le
valutazioni degli esemplari presentati a concorso.
Per quanto riguarda i giudici dei becchistorti, a rappresentare i colori
nazionali, sono stati convocati: Patroncini, Vergari e Pocecco.
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19gen2020
ore07:50 |
|
Cara
Gigia,
io e te dobbiamo
farci un bel discorsetto perché dobbiamo assolutamente
comprenderci, così non può andare avanti!.
Io ti devo fare 200 iniezioni, una al
giorno per 5 settimane, poi una per 15 giorni al mese per la
bellezza 11 mesi. Fino ad ora te ne ho fatto 5, per cui te ne
devo ancora fare ben 195. E’ mai possibile che ogni volta che
mi vedi mettere i guanti per tirarti fuori dalla gabbia inizi a
sbraitare come una pazza?
E lo fai anche con cattiveria, oltre ad
usare il becco, cerchi pure di graffiarmi con i tuoi possenti
artigli.
Va a finire che un giorno o l’altro mi
farai anche male.
Trascorriamo insieme diverse ore del
giorno, tu sul tuo posatoio dentro alla gabbia ed io davanti al
mio computer. Non distogli lo sguardo neppure un attimo dalle
mie attività, in particolare quando mi avvicino alla gabbia per
darti qualche crocchetta o qualche pezzo di banana.
Sei molto intelligente, e siccome
riesci a comprendere quando mi avvicino con intenzioni non
bellicose, ti metti bella |
tranquilla limitandoti ad emettere
qualche piacevole gridolino.
Sai che mi sto affezionando a te,
nonostante il nostro contatto ravvicinato sia roba di pochi
giorni, sono certo che guarirai e che finiremo per diventare
amici.
Oggi ti ho vista bella vispa
giocherellare con il posatoio e persino a lisciarti le penne
della coda.
Da due giorni non trovo più piume
sul fondo gabbia, il che significa che non senti prurito come
prima e di conseguenza non ti gratti fino a strapparti le piume.
Questo è un bel segnale!
Mi fai un po’ penare con l’alimentazione,
ma sono certo che presto gradirai anche i nuovi estrusi e
finirai per capire che la frutta e la verdura (mela, kiwi,
banana, finocchio, carota, etc.)te la devi mangiare perchè ti fa
bene.
Ti prego pertanto di essere più
disponibile e meno aggressiva quando ogni mattina ti prendo
fuori dalla voliera per farti l’iniezione. Lo 0,1 ml di liquido
oleoso che ti inietto nel petto è proprio quello che ti salverà
la vita per cui, volente o nolente, lo dovrai sopportare, tanto
te lo inietterò in ogni modo, con le buone o con le cattive. Fai
te!
|
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19gen2020
ore07:50 |
Uhhhhmmm mi sono poi informato sull'allevatore veneziano beccato qualche
giorno fa dai carabinieri del nucleo CITES. Da quanto mi dicono si
tratta di superficialità nella gestione amministrativa e quando si
tratta di documentazione relativa all'allegato A) i guai diventano
grossi davvero.
Chi maneggia esemplari compresi in quell'allegato deve essere ben
preparato sugli obblighi di Legge e li deve anche rispettare
pedissequamente!!
Al proposito, vi rinvio ad una nota sull'argomento che avevo scritto
qualche tempo fa (>>>) |
18gen2020
ore09:30 |
Speciale elezioni FOI -
Più andiamo avanti e più aumentano le incertezze. Per quanto riguarda la
squadra sfidante gli attuali amministratori, nebbia fitta. Mi sembra
strano che a pochi giorni dalla data di scadenza di presentazione delle
candidature ancora non si conosca nessun nominativo in un mondo di
pettegole come il nostro. Va a finire che il "calibro da 90" non è
riuscito a mettere in campo una squadra decente ed ha mollato l'osso.
Sono invece noti a tutti i nominativi dei tre nuovi giocatori acquistati
dalla squadra di casa (un giovane reggiano e due giudici di una certa
età).
Per la presidenza dell'ordine non ci sono novità: da più parti mi arriva
la conferma che saranno due i candidati, l'attuale presidente e un ex
presidente.
Infine l'elezione per il rappresentante di collegio O&aP. Un candidato
ha già presentato formalmente la propria candidatura e sta già
promuovendo la propria campagna elettorale presso i colleghi che lo
dovranno votare. Non si conosce ancora il nominativo dello sfidante ma a
quanto si vocifera potrebbe essere un "candidato di peso" capace di
raccogliere il consenso di molti. Se andrà come penso non ci sarà storia
... |
17gen2020
ore08:05 |
La mia esperienza con la PDD
(di Serena Barsanti)
|
La mia esperienza con la PDD inizia esattamente il 13 agosto
2013. Ero in ferie, avevo lasciato tutti i miei soggetti
(Agapornis e calopsite) in custodia a mia mamma. Mi chiama
trafelata: un mio soggetto era collassato.
Quindi, a distanza (al momento stavo a 250 km da casa)
iniziano le operazioni per farlo riprendere. Non sapevo che
sarebbe iniziato il suo calvario.
Il soggetto si chiamava Sunny, un maschio ibrido Agapornis
personatus x nigrigenis lutino di 6 anni. Era con me
dall’aprile 2011 e fino ad allora pareva in ottima salute.
Nessun sintomo evidente, fino a quel giorno. Per qualche
mese non diede altri sintomi, finché non iniziò ad avere
crisi epilettiche. Ho iniziato a tastarlo: scorsi subito un
preoccupantissimo petto a lama. Lo metto sulla bilancia: 45
grammi, fortemente sottopeso.
|
Lo visitò un noto veterinario di fiducia, mi disse che dai
sintomi era evidentemente PDD; per una sua diagnosi certa al
100% sarebbe servita una biopsia del gozzo, di fatto non
possibile perché era in una fase tale che non avrebbe
superato l'anestesia.
Perciò, di comune accordo, ci limitammo alla radiografia che
confermò la dilatazione del proventricolo e all'esame delle
feci, nelle quali erano presenti cibo non digerito. Era
certamente più indicato che mangiasse estrusi, ma mai li
accettò e potergli garantire un'idonea alimentazione era
difficile.
Le crisi epilettiche, di fatto, erano un sintomo
direttamente collegato perché l'infiammazione non consentiva
un corretto assorbimento degli elementi nutritivi, tantomeno
del calcio, responsabile di problemi di natura neurologica,
muscolare e ossea (anomala crescita del becco).
Iniziamo quindi una cura di antinfiammatori, ma Sunny non
rispondeva come avremmo voluto alle terapie perché in fase
cronica.
Progressivamente si indebolì, le crisi epilettiche erano
aumentate a quasi una al giorno. Provai quindi a sfruttare
il fatto che fosse un soggetto bonaccione e regalargli
quelli che, credevo, fossero gli ultimi giorni di vita. Con
l'arrivo del bel tempo, sapendo che non riusciva più a
volare, lo portavo fuori casa a prendere qualche raggio di
sole, ovviamente in modo che non potesse scappare (con altri
soggetti sicuramente non lo farei, ma questo era un
"eccezionalissimo caso"). Apprezzava questa sua evasione
dalla casa e dalla gabbia, tanto da sembrare più reattivo
per tutta la giornata successiva all'uscita. Non ci diedi
grosso peso e non capii subito perché, ma negli anni
successivi alla sua dipartita: i raggi solari stimolavano la
produzione di vitamina D e veniva aiutato nell'assunzione
del calcio che, come detto a inizio racconto, autonomamente
non riusciva più a fare.
Sunny lasciò questo mondo il 13 agosto 2016, esattamente tre
anni dopo i primi sintomi, arrivando a pesare appena 39
grammi. Uno scheletro.
Potrei paragonare il decorso della sua malattia come la
fiamma di una candela che consuma lentamente la cera. Era
arrivato ad essere quasi un vegetale, ho pensato molto
spesso al poter soffiare su quella debole fiammella e
regalargli un ultimo atto d'amore ponendo fine alle sue
sofferenze. Ho visto in lui una grande tenacia ed un forte
attaccamento alla vita. L'unica cosa che possiamo fare è
monitorare costantemente lo stato di salute dei nostri
soggetti, fare test preventivi per poter prendere per tempo
queste patologie. Basta poco e i nostri compagni piumati ne
gioveranno.
|
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16gen2020
ore13:05 |
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Che spettacolo!!
Questa è la foto delle ovaie della femmina di Ara ararauna
che Dario mi recapiterà nei prossimi giorni.
Sento suonare il segnale di ricevimento messaggi di WhatsApp,
vado a leggere, e ti trovo questa immagine con uno scritto di
Dario che dice: "Prepara il nido che domani te la porto!"
E' un vero e proprio spettacolo, raramente si vede un'ovaia così
in salute e piena di uova ...
Devo ammettere che Dario è riuscito a piazzare la sua attività
al livello più alto in termini qualitativi. Mi diceva che per
l'intera giornata di ieri ha avuto presso il suo allevamento il
Dott. Collarile (il suo vet di fiducia, Nicola Ridolfi era in
ferie) che gli ha controllato tutti gli esemplari che portato a
casa dal recente viaggio in Olanda. E' evidente che se avessi
acquistato un Ara proposto in vendita sul web, avrei speso
qualche euro in meno, ma sicuramente avrei avuto tutti i dubbi
del caso ... e quando si acquistano uccelli di un certo valore
.... |
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16gen2020
ore12:10 |
Beh, 150.000 euri è una sparata un po' esagerata, in ogni caso le
sanzioni, soprattutto nel caso di esemplari protetti dall'allegato A)
del CITES, sono davvero pesanti. (>>>)
L'Ara glaucogularis è in allegato A) per cui faccio i migliori
auguri al malcapitato.
Ne approfitto, per l'ennesima volta, per consigliare i miei lettori di
rispettare le Leggi perchè ....va tutto bene finché uno non ci capita
sotto .... poi sono dolori ... |
16gen2020
ore08:17 |
|
Questa è stata la diagnosi : Total
body LL e V.D: dilatazione del proventricolo (PDD).
Dalla radiografia qui a lato anche un inesperto riesce a capire
che le dimensioni del proventricolo sono esagerate. Inoltre le
analisi del sangue, con prelievo dalla giugulare, hanno
confermato anche una infiammazione del fegato.
Purtroppo la malattia è in atto da diverso tempo e le
probabilità di recupero sono molto ridotte rispetto al 90% che
il veterinario ritiene possibile in caso di intervento
tempestivo. Purtroppo sono stato tratto in inganno dal
comportamento del maschio che, oltre a spiumarla, le impediva di
mangiare e solo quando è rimasta sola ho compreso che il
problema era di altra natura. |
La terapia: 1) evitare di
somministrare semi di qualsiasi genere, ma solo estrusi
(consigliata una marca ben precisa), frutta e verdura (banane in
particolare).
2) tenerla in un ambiente caldo con una temperatura non
inferiore ai 14-15°;
3) somministrare un farmaco (bustine da sciogliere nell'acqua)
per 2 mesi per la cura del fegato;
4) iniettare tutti i giorni intramuscolo 0,1 ml. di un farmaco
per 5 settimane poi 15 giorni ogni mese per 11 mesi per la cura
del PDD.
Al termine delle 5 settimane si potrà comprendere se e fino a
che punto l'esemplare potrrà guarire.
Nei prossimi giorni vi aggiornerò sul decorso, intanto voglio
ringraziare Dario Loreti ed in particolare Agostino per la
preziosissima collaborazione. |
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15gen2020
ore16:48 |
Mi sembra strano che un allevatore che detiene Cacatua delle palme ed
Ara giacinto (il cui valore è davvero moooolto elevato) sia così
sprovveduto da non essere in regola con la normativa CITES.
Cercherò di capire chi è ... e di cosa si tratta, poi vi dico. (>>>)
|
15gen2020
ore13:10 |
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Sono tristissimo!!
Qualche giorno fa vi ho parlato della mia femmina di Ara
ararauna cobalto. L'ho separata dal maschio perchè la
disturbava, la deplumava e non la lasciava mangiare, mi
aspettavo un rapido recupero sia del peso che del piumaggio che
non c'è stato.
Qualche giorno fa ho fatto analizzare le feci per verificare la
presenza di eventuali batteri ma l'esito è risultato negativo.
Parlando con Dario Loreti della nuova femmina che mi porterà nei
prossimi giorni ho colto l'occasione per chiedergli un parere
sullo stato di salute della mia ara visto e considerato che ne
manipola in continuazione.
Non mi ha neppure lasciato finire di descrivere i sintomi che mi
ha dichiarato la sua sentenza: "Non ho nessun dubbio!
Trattasi di PDD ossia, Proventricolite. Negli ultimi
tempi ho visto tantissimi casi del genere e purtroppo non c'è
molto da fare..."
Mi sono caduti gli zebedei ....
Intanto vi metto un link nel quale il Dott. Melillo illustra
abbastanza bene questa patologia (>>>).
Parlo della questione con l'amico Agostino Culletta il quale
dopo aver disquisito a lungo sulla cosa migliore da fare mi
propone: "Portala a me, ci penso io. Fidati". |
Gliel'ho portata e lunedì
mattina l'ha fatta visitare da un veterinario che lui ritiene
essere il numero uno. Domani vi racconto com'è andata a finire
.... |
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11gen2020
ore11:28 |
Mi ha appena telefonato un amico un po' burlone per natura per chiedermi
cosa ne pensassi di un certo veterinario inserito nell'elenco
raccomandato dalla FOI e recentemente pubblicato sul suo sito (>>>).
Appena ho terminato di ridere sono andato a visionare l'elenco proposto
... beh, diciamo che è stato fatto un buon lavoro in termini di raccolta
di recapiti, divisi per regione ed inseriti in base alla semplice
richiesta di adesione.
Sconsiglierei tassativamente gli allevatori di
recarsi direttamente presso i laboratori consigliati senza prima aver
sentito l'opinione di qualche allevatore esperto della zona.
Nell'elenco ci sono veterinari ottimi, bravi, bravini, sfigati,
sfigatissimi e molti che non conosco ... |
10gen2020
ore20:44 |
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Ho consegnato il campione all' IZS di Lugo
questa mattina all'incirca alle 10 ed oggi pomeriggio alle 16:06
ho ricevuto la e-mail con allegato l'esito delle prove.
Come potete notare, niente di niente! Ed io sono felicissimo di
avere perso un po' di tempo e speso un po' di euro per farmi
dire che sono troppo apprensivo!!
I tanti anni di esperienza mi portano spesso a fare diagnosi
"faidame" ma quando ho qualche dubbio non esito a consultare chi
può rassicurarmi.
Purtroppo sento molti amici che non possono, neppure volendo,
consultare veterinari competenti e possibilmente onesti, perché
sono rari come le mosche bianche ed in diverse aree del paese
totalmente assenti!!
Se vi raccontassi le confidenze che mi vengono fatte in merito
al comportamento di molti, troppi veterinari, sia in termini di
competenza ed anche di veri e propri furti con relative
parcelle, vi rendereste conto di quanto sia grande e
difficilmente risolvibile il problema dell'assistenza
veterinaria!! |
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10gen2020
ore15:00 |
Chi aprendo il mio blog pensava di trovarsi
di fronte ad una bella immagine di Ara macao è rimasto
sicuramente deluso!
Quelle che vedete in foto sono le feci della mia femmina di Ara
ararauna cobalto che ho recuperato questa notte.
Non mi piacciono proprio: vedo una presenza eccessiva di urine,
con urati troppo liquidi ed un verde troppo brillante nella
componente fecale, considerato che si alimenta con semi secchi e
gradisce poco la frutta e la verdura.
Ieri sera ho collocato un foglio di carta in alluminio nel punto
dove abitualmente defeca e questa mattina ho recuperato il tutto
ed l'ho portato al mio amico dell'Istituto Zooprofilattico di
Lugo.
Appena ricevo il referto ve lo mostro. |
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10gen2020
ore13:55 |
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Un po' di pubblicità per la meritevole
iniziativa dell'amico Walter Bisco |
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09gen2020
ore16:27 |
Domani ci sarà un vertice di maggioranza di governo con all'ordine del
giorno, tra le altre cose, anche la definizione dell'iter per
l'approvazione delle nuove norme del Piano Nazionale
Antibracconaggio.
Io ho firmato questa petizione proposta dalla LIPU (>>>)
indirizzata al Presidente del Consiglio, FIRMALA ANCHE TU!!
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09gen2020
ore09:37 |
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Oplà! Guarda cosa ti trovo su Facebook.
La nascitura associazione palermitana "Domus Aurea", (che piace
a Daniele Cospolici) aderente alla FOASI, organizza il primo
evento espositivo con annessa mostra-scambio.
Sarà moooolto interessante osservare come andrà a finire questa
manifestazione.
Intanto faccio i miei complimenti agli organizzatori per aver
scelto una delle zone più fertili per questo tipo di iniziativa
con proposte concrete ed attuali, mostra scambio in particolare.
Il mitico e amico Marcone Cotti non si smentisce mai e riesce
sempre a dare il meglio di sé per quanto riguarda l'arte
grafica. |
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08gen2020
ore14:00 |
Echecazzo, oooh Dariooo, trattamela bene!
Che fai? Ci tiri il collo?
Dai, mi sembra che ci siamo ... direi che come taglia andiamo
abbastanza bene: considerato che Dario è una mezza sxxa alto non
più di 165 cm, più o meno la mia ara dovrebbe stare sui 90 cm.
Va meno bene per quanto riguarda l'aspetto finanziario, dopo
aver fatto un veloce sondaggio presso gli ospiti del mio blog
con previsioni di incasso quanto meno disastrose, questa mattina
mi sono recato in banca ed ho acceso l'ennesimo mutuo.
Ho dovuto ipotecare la futura prole della coppia per almeno tre
anni.
Se per caso non dovessero riprodurre, finirò sul lastrico... |
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07gen2020
ore15:36 |
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Ora, ditemi voi se questa non si chiama: "efficienza"!
Ho inviato un telegramma a Dario, via blog, alle ore 13:40 e
questo in neppure due ore ha trovato il tempo di sfogliare il
mio blog e di individuare la femmina.
Sono molto contento e spero che la bestia sia in buone
condizioni, comunque ho avuto occasione di visitare i luoghi
dove Dario va a fare compere e devo ammettere che sono tutti di
primissimo livello.
Non ho ancora avuto il coraggio di chiedere il prezzo ...
magari, se mi trovo in difficoltà, lancerò una colletta qui di
seguito.... contando sul vostro buon cuore... |
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07gen2020
ore13:40 |
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Siccome la befana non mi ha portato nessun
regalo, neppure il carbone, ho pensato bene di farmelo da solo!
Proprio in questi giorni il mitico Dario Loreti è a spasso per
l'Europa a caccia di becchistorti da comprare per poi
rifilarlceli a noi poveri allevatori, e ne ho approfittato per
inviargli un telegramma perentorio; "comprare femmina
Ara ararauna almeno 3 anni! - Stop".
Cinque anni fa ho preso la coppia dall'amico Enzo Patanè (sono
due fratelli), il maschio (in foto) è un vero e proprio gigante
(lungo più di 1 mt.) e la femmina ha un fattore scurente.
La femmina ha deposto due uova due anni fa (una per terra e
l'altra era infeconda) e niente anno scorso. Ultimamente il
maschio la disturbava (non la lasciava mangiare e le ha
strappato diverse piume dal collo) così ho deciso di separarli,
lei l'ho lasciata nella abituale voliera ed il maschio l'ho
messo nel volierone grande (10x4x3). Nel vederlo volare in uno
spazio cosi ampio ho immaginato lo spettacolo nel poterlo
osservare con la femmina e magari anche con i novelli.
Per ora stiamo a vedere come si comporterà con la nuova compagna
(sempre che Dario faccia il suo dovere), poi se dovesse andare
bene mi vedrei costretto a trovare anche il maschietto per la
femminuccia.
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07gen2020
ore13:15 |
La parola ai nuovi proprietari degli immobili
delle Fiere di Reggio Emilia (>>>) |
07gen2020
ore08:13 |
Non c'è bisogno di aggiungere nulla, sapete già tutto.... |
06gen2020
ore19:00 |
Aggiornamento sulla Fiera di Reggemilia (>>>) |
05gen2020
ore15:40 |
Speciale elezioni - Fra qualche mese la FOI dovrà
rinnovare il proprio vertice. Oltre all'organo amministrativo si
dovranno eleggere il presidente dell'ordine dei giudici ed i
rappresentanti di collegio delle diverse discipline.
In quanto alla elezione più importante non ho novità di rilievo
sufficientemente verificate per essere pubblicate, le liste in
competizione restano le solite due, per la composizione delle quali
circolano i nomi più strampalati. Lo impareremo presto poichè entro il
31 gennaio dovranno pervenire alla segreteria sia la composizione delle
liste che il programma.
Anche per quanto riguarda l'elezione del presidente dell' OdG i
candidati dovrebbero essere due: l'attuale ed un "volto noto" che si
ripresenta sulla scena con tanta voglia di vincere. Non c'è dubbio che
avrà un certo seguito ma non sarà facile vincere una partita così
importante e per di più giocata fuori casa. Mentre per la prima partita
ho giocato un 1X2, per questa metto un 1 fisso.
Per quanto riguarda i rappresentanti di collegio (parlo ovviamente per
quello dei becchistorti) non mi risulta che sia stato definito ancora
nulla, i potenziali aspiranti potrebbero essere tre, ma alla fine credo
che, per evitare il "fuoco amico", potrebbero restare solo due.
Anche qui si vedrà una bella partita e credo che si tratti di un altro
1X2, indipendentemente dalla scelta del secondo candidato.
Ci divertiremo in ogni caso ... |
04gen2020
ore07:44 |
(>>>)
(>>>) |
03gen2020
ore08:25 |
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Errata corrige: la partenza sarà il
28 febbraio e l'arrivo domenica 1 marzo.
E' con piacere che pubblico un comunicato della mia associazione
relativo alla possibile trasferta, in febbraio, al grande
mercatone di Zwolle.
Io non ho più il fisico per fare una roba del genere ma se
qualcuno pensa di averlo ne potrebbe approfittare!
Il costo non è male e se si riesce a mettere in piedi un po' di
comitiva ci si potrebbe anche divertire.
Il buon Sacchetti è già collaudato nell'organizzazione di queste
cose, l'ho beccato anno scorso nella mostra-scambio di novembre
mentre stava concludendo affari a tutto spiano ...
Vi do un consiglio spassionato.
Se andate, scegliete l'opzione dei due posti a 190 euro (a meno
che non andiate con la morosa o equipollenti) perchè
il viaggio è terribilmente lungo ... |
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03gen2020
ore08:25 |
Ho inserito in Home Page il link relativo ad un articolo di Luca Marani
che tratta del problema delle voliere all'aperto nel periodo invernale.
Vi consiglio di leggerlo perchè è interessante davvero (>>>) |
02gen2020
ore15:10 |
Siccome corre voce che a Reggio Emilia, per effetto dell'avvenuta
cessione dei padiglioni, salterà la mostra scambio di San Valentino ho
fatto una verifica ed è emerso che:
1) oggi hanno finito si preparare la sede della SOR in Via
F.lli Manfredi 57 dove sabato 4 e domenica 5 gennaio
si svolgerà "Small&Porto's", mostra espositiva
con ben tre specialistiche; arlecchino portoghese, llarguet spagnolo e
canarino di razza spagnola;
2) si conferma lo svolgimento della grande
mostra-scambio di San Valentino presso i padiglioni della Fiera di
Reggemilia, dove andremo tutti anche per avere qualche
notizia in diretta circa le prospettive della mostra internazionale;
3) i dirigenti ornitologici reggiani continuano a sostenere che non si
arrenderanno tanto facilmente e che venderanno cara la pelle anche se
fatico a vedere eventuali vie di uscita .... |
02gen2020
ore08:08 |
Un giovane allevatore mi chiedeva consigli
su come debba comportarsi per crearsi un proprio "ceppo" di
Agapornis.
Ne approfitto per richiamare alla memoria un articolo pubblicato
sul mio blog, nel lontano 2014, proprio in merito all'allevamento
in selezione.
Concettualmente è una cosa molto semplice anche se di non facile
realizzazione per la difficoltà di reperire soggetti "puliti", e
non con il genotipo inquinato da infinite mutazioni, che
finiscono per alterare in misura più o meno evidente il
fenotipo.
Naturalmente è necessario conoscere i princìpi della genetica ed
avere un discreto "colpo d'occhio".
Quando ho detto al giovane allevatore che per fissare i
caratteri migliori è necessario lavorare in consanguineità è
entrato in crisi profonda, poichè è contrario per principio a
questa pratica.
Come dice lo stesso Darwin, la consanguineità sicuramente non
rafforza la struttura fisica degli uccelli, tuttavia se
utilizzata con moderazione (mai oltre il 50-60%) produce
risultati molto positivi sul discendenti (esaltando le
caratteristiche attese attraverso la selezione dei caratteri)
senza indebolire più di tanto la struttura. |
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01gen2020
ore10:35 |
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Beh. I numeri che ci fornisce l'ottimo
Garavaglia sono sicuramente incoraggianti.
Dimostrano che è stata superata la terribile vicenda di
Matosinhos di 4 anni fa (quantità di decessi esagerata per colpa
del trasporto male organizzato) e che gli allevatori, anche
italiani, nonostante la crisi ripongono nel Campionato del mondo
notevole fiducia nella speranza di rilanciare il blasone del
proprio aviario.
3.461 uccelli non sono pochi e con una media di ingabbi pro
capite di quasi 10 uccelli (in aumento) significa che si è
investito un capitale nella speranza di un avere un ritorno di
immagine importante.
Anche se lì in mezzo ci sono interessi più di portafoglio che di
ornitologia, va bene lo stesso, l'importante è mantenere la
macchina in movimento poiché alla fine ne beneficiamo tutti.
Auguro ai 375 colleghi tricolori di raggiungere ottimi
risultati!! |
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01gen2020
ore08:10 |
Buongiorno e Buon Anno a
tutti!!
Come da consuetudine ad ogni inizio di anno vi tocca sorbirvi il solito
mio pistolotto denso di promesse e di buoni propositi. Anche quest'anno
non poteva mancare.
Il 20 giugno di quest'anno, questo mio blog, compie la bellezza di 17
anni da quando è stato lanciato nello spazio, robe da pazzi! Chi lo
avrebbe mai immaginato che avrebbe stoicamente resistito a tutte le
travolgenti novità che la tecnologia ha via via sfornato.
Ricordo che a quei tempi quasi tutti gli allevatori si erano dotati di
un proprio sito attraverso il quale proporre il proprio allevamento. Se
cliccate sul bottone dei "link", sulla mia Home Page, vi troverete di
fronte ad un lungo elenco di "siti amici", praticamente tutti morti,
ammazzati prima dall'avvento dei Forum e poi recentemente dei social
network, Facebook in particolare.
Grazie a Voi, grazie alla vostra testardaggine, questo blog riesce
ancora a sopravvivere con circa 250 contatti quotidiani.
Non osservo più le statistiche con l'attenzione di un tempo, ma ho
notato che vi piace molto la polemica: quando butto qualche sasso nello
stagno le visite per qualche giorno si impennano superando anche i 300
contatti per poi calare sotto i 200 quando "faccio il bravo".
A proposito di fare il bravo, ricordo che il primo di gennaio del 2019
vi promisi che sarei stato molto più tranquillo rispetto agli anni
precedenti e che avrei rotto meno gli zebedei, soprattutto ai giudici
dei becchistorti. Dovete darmi atto che ho mantenuto la promessa quasi
completamente!
Ora, molti di voi mi accusano di essere diventato un "buonista da
salotto" che ha tradito le aspettative di molti lettori. Addirittura un
giovane giudice di becchistorti mi ha confessato di rimpiangere "il
Pasquino" perchè, a suo dire, rappresentava uno stimolo a non sbagliare,
e nel corso dei giudizi la battuta più in voga era: "stai attento a non
sbagliare perchè vai a finire sul Pasquino!". Chissà se era davvero
convinto di ciò che mi diceva?
Per concludere in bellezza dovrei promettervi qualcosa per il 2020 ma mi
trovo un po' in difficoltà: ogni tanto attraverso periodi di stanca nei
quali perdo la voglia di scrivere e solo grazie ai vostri solleciti
riesco a rimettermi in moto. Ho perso molte delle ragioni che in passato
mi portavano a curare il blog con particolare interesse ed è perciò che
chiedo a voi di continuare stimolarmi con i vostri racconti e le vostre
esperienze! Per quanto mi riguarda, continuerò a comportarmi bene, ve lo
prometto!! |
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