30dic2020 ore13:05 |
La mia solidarietà a Flavio Insinna che in questo momento é sotto
attacco perché si è permesso di dire in una trasmissione RAI che "la
caccia non è uno sport". (>>>)
Mi dispiace dirlo ai miei amici cacciatori: "ma
fate proprio schifo"!
Dovreste avere almeno il buon gusto di starvene zitti!! |
30dic2020 ore10:30 |
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29dic2020 ore11:22 |
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Anche quest'anno vi rompo le scatole per la
solita raccomandazione contro l'uso dei botti di capodanno.
Io mi auguro che un allevatore, che in teoria dovrebbe essere
più sensibile di altri al benessere animale, non faccia
esplodere petardi con il botto!!
Anzi, spero proprio che noi allevatori saremo i promotori e gli
alfieri del contrasto all'uso dei petardi con il botto!
I danni che causano alla fauna tutta, sia selvatica che
domestica, sono enormi, molti animali moriranno.
Un amico che abita a Roma mi diceva che ad ogni fine d'anno
perde gran parte delle covate di Agapornis pullarius perchè il
coglionazzo del piano di sopra si mette sul balcone a sparare
petardi!
I miei cani, come tutti i cani del mondo, che rispetto all'uomo
hanno una ricettività dell'udito superiore di quattro volte,
sono terrorizzati dallo scoppio dei petardi e ne soffrono
terribilmente.
Quindi i botti facciamoli con il tappo di una bottiglia di un
buon spumante italiano o al limite, con petardi luminosi ma
silenziosi!! |
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28dic2020 ore10:50 |
Con il Decreto Legislativo n.177 del 2016 (Riforma Madia) venne
sciolto il Corpo Forestale dello Stato ed assorbito dall'Arma dei
carabinieri. Qualche mese fa la Corte Suprema Europea ha
bocciato tale riforma. (>>>)
A parte i titoloni di stampa di giornata che comunicavano tale
bocciatura non se ne é saputo più nulla. Mi chiedo: è finita lì la
storia, oppure avremo il piacere di assistere a qualche eventuale
sviluppo?
Lo chiedo poiché in quanto allevatore di esemplari in CITES, sarei
leggermente interessato alla cosa.... |
27dic2020 ore11:10 |
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Questo più che un Gazzettino di informazione
ornitologico mi sa che sia diventato un mercatino delle pulci.
Un amico, ridotto alla disperazione, mi chiede di fare un
annuncio per avere informazioni utili al fine di poter reperire
scatole di ossi di seppia del tipo in foto o similari.
Trattasi di una confezione da due 2 kg. e contiene ossi di
seppia molto grandi (10-12 cm) particolarmente indicati per i
becchistorti.
Grazie fin da ora ...
28dic20 - ringrazio Elena che mi ha
inviato un link irlandese dove si possono ordinare i
cuttlefish bones: (>>>) |
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26dic2020 ore10:35 |
I cacciatori portoghesi non badano a spese: 540 fra cervi e cinghiali
uccisi in una sola battuta di caccia. Poi sono stati talmente coglioni
da pubblicare la foto del massacro. Il gesto ha giustamente generato
un'ondata di sdegno a tutti i livelli. Pare che dovessero fare spazio in
un'area per installare pannelli solari.
(>>>) |
24dic2020 ore17:25 |
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Buon
Natale!! |
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22dic2020 ore17:38 |
Sono stato in dubbio se pubblicare o meno questa notizia perchè con
questo tipo di informazioni si corre il rischio di terrorizzare gli
allevatori più sensibili e stimolarli a chiudere gli allevamenti.
Pubblico questo link (>>>),
ma se digitate su google "Paterno pappagallo australiano" avrete una
lunga serie di testate da visionare su questa storia assurda.
Un ragazzo ha messo in vendita su subito.it una rosella comune, che non
è una specie a rischio di estinzione ma è addirittura considerata
"specie facilmente e comunemente allevabile" e pertanto esente dalla
annotazione sul registro, e si è ritrovato una sanzione da oltre 20.000
euro e la denuncia penale.
Mi fermo qui perché sarei tentato di scrivere brutte cose e questo non
va bene .... |
22dic2020 ore10:42 |
|
A me gli uccelli
piacciono tutti, anche i pipistrelli, come dice l'inossidabile "vespone
nazionale" (Bruno Vespa).
Ho fotografato un nido con i primi tre "esotici" nati nel mio
volierone da osservazione. Si tratta di tre Diamanti mandarini
(Taeniopygia
guttata)
maggiorati, due bruni ed un grigio.
Anche questa specie conta una infinità di mutazioni e gode
dell'apprezzamento di una notevole schiera di allevatori che si
sono organizzati nel "Club
del diamante
mandarino".
In tempi migliori, il club è solito promuovere una mostra
specialistica a Reggemilia (Zebra's) di notevole interesse. I
diamantini sono molto facili da allevare ed insieme ai Passeri
del Giappone sono stati i primi uccelli che riuscii a riprodurre
negli anni della mia adolescenza.
Peccato che la mania del "maggiorato" abbia toccato anche questa
specie perchè, a mio parere, li ha resi
meno armonici (fianchi troppo pesanti) e un po' troppo goffi, in
ogni caso restano sempre graziosi ed è la specie che
consiglierei ai ragazzini come prima esperienza. |
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20dic2020 ore10:45 |
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Ho ampliato il numero delle specie che
allevo: dentro al secchio è in atto una riproduzione di
Drosophila suzukii (ahahah).
No, questa volta non si tratta di pennuti, bensì di moscerini
della frutta di cui vanno ghiotti tutti gli insettivori.
Ho messo il secchio contenente un po' di avanzi di frutta e
verdura nella voliera degli Usignoli del Giappone e si è subito
riprodotto il mangime per i miei uccelletti i quali si posano
sulla rete aspettandoli al varco: appena escono li fanno secchi
.
Devo ringraziare per i preziosi consigli l'amico Attilio che in
tema di alimentazione animale ne sa sempre una più del diavolo! |
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19dic2020 ore10:30 |
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Pubblico un quesito che mi è stato posto da
un allevatore perchè sono certo che interesserà a molti!
Questo qui sopra è uno stralcio del
Decreto interministeriale (ambiente e politiche agricole) del 5
ottobre 2010 con il quale è stata data la possibilità
agli allevatori di specie "facilmente e comunemente allevate in
cattività" (ora, 35) di evitare l'annotazione
sull'apposito registro a due condizioni
contestuali:
che sia stata presentata denuncia di
nascita e che l'esemplare risulti marcato. La
mancanza di uno dei due requisiti obbliga alla registrazione.
Un esempio: se Pinco mi cede una coppia di Agapornis fischeri
con
regolare documento di cessione, uno è marcato con anello estero,
quindi carenza della denuncia di nascita, e l'altro è senza anello,
entrambi dovranno essere annotati sul registro.
******
Nota aggiunta (ore 11:21): Su questo link (>>>)
troverete una dotta ed esaustiva analisi sull'argomento di cui
sopra, redatta dell'Avv. Francesco Dalba. |
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18dic2020 ore10:29 |
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Aggiornamento sul "Progetto lutino
faccia arancio". Ed eccolo il primo lutino della
stagione! (ahahahahha)
Ho voluto pubblicare la foto di questa stupenda cannella
(femmina) nata da una coppia di verdi ancestrali per richiamare
l'attenzione sul tema della
purezza. Per coloro che intendono allevare in selezione, avere
almeno una coppia di ancestrali puri è fondamentale per
potere rinsanguare il ceppo che si intende selezionare. La
condizione basilare per non avere inquinamenti nella specie che
si intende sviluppare è che i soggetti non portino nel genotipo
altre mutazioni. Trovare esemplari completamente "puliti" è
oramai estremamente difficile poichè, mentre le mutazioni
sessolegate si manifestano facilmente, quelle recessive invece,
possono trasmettersi anche per molte generazioni e si
evidenzieranno solo quando si metteranno in coppia due portatori della
stessa mutazione. |
Se fossi interessato alla
mutazione cannella avrei fatto bingo perché sono nate due
cannelline, anzi, cannellone, veramente belle ed accoppiandole
con il padre, che è un soggetto davvero notevole, si darebbe
origine ad un nuovo ceppo di cannella di ottimo livello.
In quanto ai lutini, in febbraio metterò i nidi e vedremo cosa
ne uscirà.... |
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17dic2020 ore10:42 |
Mi incoraggia il fatto che non è solo l'Italia ad approvare leggi
demenziali, anche l'Europa, ogni tanto, ci mette del suo. Come per
esempio con il Regolamento relativo al contenimento delle specie
invasive, che è totalmente condivisibile per quanto riguarda l'obiettivo
generale (contenere le specie alloctone per salvaguardare quelle
autoctone), ma molto discutibile per quanto riguarda i mezzi per
raggiungerlo.
In particolare per quanto riguarda le misure previste nei confronti
degli allevamenti che finiranno per produrre esattamente il risultato
opposto a quello sperato.
Un esempio pratico: supponiamo che i parrocchetti dal collare (che sono
esenti da CITES e dal marcaggio) vengano inseriti nella lista nera, a
quel punto un allevatore che ne possieda una coppia senza marcaggio
dovrà spendere diverse decine di euro per microcippare i soggetti presso
un veterinario per poi indicarne gli estremi sulla denuncia di possesso
che dovrà essere inoltrata al competente Ufficio CITES per la relativa
mappatura.
Da quel momento i soggetti non potranno più essere ceduti e l'allevatore
dovrà evitarne la riproduzione. Dovrà solamente alimentarli in attesa
del decesso naturale per poi darne comunicazione allo stesso Ufficio
CITES.
Mi ci gioco ciò che ho di più caro che quasi nessuno seguirà la
procedura sopraindicata: sarà molto più semplice e meno dispendioso
tagliare gli anelli (per quelli marcati) ed aprire gli sportelli delle
gabbie incrementando in tal modo la già vasta popolazione in natura.
E poi, io non ho mai conosciuto nessun allevatore che abbia
deliberatamente immesso in natura degli uccelli, magari ogni tanto
qualche esemplare può fuggire ed è stata certamente la causa che ha
generato le colonie che oggi si stanno espandendo in natura.
Credo piuttosto che sarebbe opportuno adottare metodi di cattura e/o di
abbattimento più efficaci di quelli previsti attualmente e questo vale
soprattutto per quelle specie che stanno provocando danni ingenti, non
solo alla fauna autoctona, ma anche all'ambiente. Parlo in particolare
delle nutrie ma anche dei pesci siluro e dei gamberi rossi. |
16dic2020 ore18:00 |
Porcacia la miseria, che brutta roba che vi sto
per dire! Il Ministero dell'Ecologia francese ha comunicato alla
COM Francia che ha intenzione di proporre il passaggio nella Black List
delle specie invasive ulteriori cinque specie di uccelli. (>>>)
Le specie sono le seguenti: Parrochetto dal collare, Parrocchetto
monaco, Agapornis roseicollis, Agapornis fischeri e Usignolo del
Giappone.
Vi rammento che dal 1 gennaio 2015 è in vigore nei paesi dell'Unione
Europea il Reg. n. 1143/14 che disciplina il controllo delle specie
invasive. (>>>)
Tale Regolamento prevede che ogni anno si riunisca l'apposita
commissione scientifica per aggiornare la Black List in base alle
proposte presentate dai diversi Paesi.
Una volta che una specie è stata immessa nella lista nera è vietato
commercializzarla e riprodurla: coloro che ne possiedono esemplari
dovranno semplicemente custodirli fino a morte naturale.
Probabilmente si tratta di una boutade che non avrà seguito: in
particolare penso che i colleghi francesi faranno sentire la loro voce
di dissenso, ma é bene che anche noi italiani ci mobilitiamo per
prevenire un eventuale allineamento del nostro Ministero a quello
francese. |
14dic2020 ore10:30 |
Andiamo a fare un giretto al grande mercatone di Zwolle? Con i tempi che
corrono (ma soprattutto che ci aspettano) coltivare qualche sogno non fa
male...
Non si farà più a Zwolle, ora la baracca l'ha presa in mano un nuovo
gruppo ed ha spostato la sede dell'iniziativa ad Hardenberg in un
capannone su due piani di ben 7.000 mq.
La prima manifestazione è stata programmata per il 27 marzo 2021 e la
seconda il 16 ottobre 2021, come appare dal comunicato pubblicato sul
sito (>>>).
E' auspicio di tutti noi che in marzo si possa tranquillamente viaggiare
per l'Europa ma temo che si tratti di utopia allo stato puro. |
13dic2020 ore12:35 |
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Ma quanto sono carini
i miei Cantori di Cuba (Phonipara
canora o meglio conosciuti con il sinonimo,
Tiaris canorus). Sono endemici
dell'isola di Cuba dove sono presenti in quantità sufficiente
per non destare alcuna preoccupazione in merito alla loro
esistenza in natura. |
Sono uccelli minuscoli, della
lunghezza di 6-7 cm e di pochi grammi di peso. Il loro canto è
debole e grazioso. Sono particolarmente docili. In cattività si
riproducono con una certa difficoltà anche in purezza. Io li ho
acquistati con l'intenzione di metterli in una grande voliera
insieme a diverse altre specie di esotici ma ho dovuto desistere
perché il maschio si è rivelato un incorreggibile attaccabrighe
nonostante le sue piccole dimensioni. Ora me li sono portati
nello studio, anche per ragioni di temperatura, e li ho
collocati in una volieretta di tipo inglese da 90x40x30, dove ho
inserito due nidi: uno a cassetta e l'altro a goccia nella
speranza che prima o poi ne facciano buon uso. Trascorro diverso
tempo nello studio ed è piacevole osservarli poiché non sono
assolutamente condizionati dalla mia presenza. Non so quanto
pagherei per potere osservare in diretta tutto il ciclo della
riproduzione fino allo svezzamento dei pulli .... |
|
12dic2020 ore12:35 |
"Le dico chiaramente che non apprezziamo
giochi infantili coinvolgenti l'attività degli allevatori e dei nostri
paesi membri. E questa non è altro che una mistificazione tipica dei
bambini piccoli!"
"In questo momento ci sembra importante, ancora una volta, sottolineare
che la federazione FOASI / FOCASI non è
riconosciuta dalla COM e quindi i suoi membri non saranno ammessi
ad alcuna attività della COM, compresa la partecipazione alle Mostre
Internazionali COM in tutti i paesi ed ai Mondiali COM.
La sua affiliazione alla COM-Spagna non è
valida e non verrà riconosciuta, poiché è contraria alle regole della
COM, come vi avevo già informato. Le ricordo che lei ha
dichiarato alla COM che la COM-Spagna non aveva in programma di
affiliare la FOASI"
Quanto sopra riportato non l'ho estrapolato dalla relazione annuale del
presidente della bocciofila di Roncalceci bensì dalla lettera che il 07
dicembre 2020 il presidente della COM Mondo ha indirizzato al presidente
della COM Spagna.
Sarei interessato a conoscere le considerazioni
del "direttivo" di FOASI in merito a queste durissime accuse che gli
sono state lanciate.
Sinceramente e con affetto: ho trovato l'ultimo comunicato FOASI, a dir
poco, avvilente. |
11dic2020 ore15:05 |
Mi sa che questa FOASI/FOCASI abbia combinato un casino del 48 non solo
in Italia ma anche in Spagna. Una amico spagnolo (ha molti miei
A.lilianae) che è un fedele lettore del mio blog e che ha letto il post
di qualche giorno fa con relativa corrispondenza allegata, mi diceva che
anche in Spagna c'è maretta. Mi spiegava che a differenza dell'Italia
dove esiste una unica Federazione, che di fatto sostituisce la COM
Italia, in Spagna ci sono un sacco di Federazioni che vengono realmente
coordinate dalla COM Spagna, in particolare per quanto attiene al
campionato del Mondo (nel 2021 è stato assegnato a Valencia).
Il fatto che il comitato direttivo di COM Spagna (mi ha riferito che è
composto da pochissime persone e nel caso dell'approvazione
dell'ammissione di FOCASI non ho capito bene cosa sia successo) abbia
ammesso una federazione italiana compromettendo i rapporti con l'Italia
e soprattutto con la COM (vedi lettera di Ramoa) sta diventando un casus
belli di una certa rilevanza.
Secondo lui nei prossimi giorni se ne vedranno delle belle (per modo di
dire) e, sempre a suo avviso, se le cose dovessero andare storte ...
qualche testa cadrà. |
09dic2020 ore18:45 |
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Informazione tratta dal "Corriera della
Sera"
Ottima notizia dall'Australia: per la prima volta da quando il
suo habitat é stato quasi interamente distrutto dagli incendi
del 2019, un raro opossum pigmeo é stato
rinvenuto in natura sano e salvo. E' accaduto nei giorni scorsi
sull'isola dei Canguri, al largo di Adelaide. Una scoperta
"estremamente eccitante" l'hanno definita gli ecologi, che
comunque non avevano mai perso le speranze. Ma in questo momento
la specie non é ancora fuori pericolo, anzi è ancora più
vulnerabile. Fino a quando la boscaglia non si sarà rigenerata,
infatti, gli opossum pigmei resteranno molto esposti ai
predatori. La difficoltà a trovarne uno era anche dovuta alle
sue minuscole dimensioni: pesante circa 7 grammi, è l'opossum
più piccolo del mondo. |
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08dic2020 ore11:00 |
Vi spiego per l'ultima volta la ragione per la quale mi limito a
registrare la cronaca sulla diatriba FOI-FOCASI senza prendervi parte,
poi dopo basta, però!!
Io sono contrario a qualsiasi tipo di monopolio in qualsiasi settore
della società, la mia esperienza professionale ha toccato con mano i
limiti e, a volte, persino la degenerazione a cui può portare un regime
di monopolio. Non mi piace neppure una esagerata proliferazione di
competitori, l'ideale sarebbero due, massimo tre concorrenti che si
confrontassero con lealtà.
Per questa ragione nel lontano 2008 fui tra i soci fondatori di AOE ma
quella esperienza mi fece toccare con mano una realtà che non conoscevo
fino in fondo: il monopolio FOI, a suo tempo, é stato protetto da una
serie di muri, cavalli di frisia, reticolati, campi minati e quant'altro
che lo rendono praticamente inespugnabile.
Questo riguarda sia i tentativi di scalate interne che la costituzione
di entità concorrenti esterne.
La FOI non può permettersi per nessuna ragione la nascita di un solo
concorrente perché sparirebbe in poco tempo: negli anni ha costruito una
macchina lussuosa e costosissima che necessita di quasi 1 milione di
euro ogni anno (che deve sottrarre dalle tasche degli allevatori fra
quote ed anelli) per potere sopravvivere ed è costretta a praticare
tariffe che sono più del doppio rispetto alla media del mercato!
L'unico nemico che può mettere in crisi il monopolio esistente è il
bilancio, è la riduzione del numero degli associati, altre possibilità
non ne vedo!
Queste sono le ragioni per le quali fin dall'inizio sono stato molto
scettico sull'iniziativa focasina e gli ultimi sviluppi mi stanno dando
ragione.
Gli allevatori che hanno seguito questa iniziativa ora si troveranno
nella condizione di smettere di allevare oppure di ritornare da "mamma
FOI" in ginocchio e con il cappello in mano.
Molto probabilmente la nuova Federazione tenterà di andare avanti anche
fuori dal circuito COM, organizzando mostre fra i propri iscritti ma
sappiamo tutti molto bene che senza competizione ad alti livelli il
futuro sarà molto incerto. |
08dic2020 ore07:45 |
Mi sa che ieri la corsa della FOASI/FOCASI verso la COM, attraverso la
COM Spagna, sia andata a sbattere contro un grosso muro.
Con una lettera di rara durezza (>>>)
il presidente COM ha azzerato tutto il lavoro che la neofederazione
italo-spagnola aveva portato avanti finalizzata all'adesione a COM.
Non solo Ramoa ha rigettato l'operazione di affiliazione ritenendola
illecita, ma ha anche chiesto alle due federazioni (italiana e spagnola)
di ricostruire un clima di leale collaborazione ed ha minacciato di
annullare la candidatura della Spagna dal prossimo campionato mondiale.
Ora i social si riempiranno di insulti e di improperi che finiranno per
coinvolgere anche noi allevatori in una guerra fratricida che sarebbe
stato meglio evitare... |
07dic2020 ore15:15 |
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Questa é una delle fotografie vincitrici del
concorso annuale 2020 di National Geographic, non so per voi ma
per me é di una bellezza e di un significato unico!! |
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06dic2020 ore10:30 |
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Abbiamo superato la degenerazione del
sistema, ora siamo nella fase della putrefazione!
Lo stralcio che ho postato qui sopra è ritagliato dal Modello
CITES SCT1/B, punto 3, che noi tutti utilizziamo per compilare
la denuncia di nascita degli esemplari inseriti in allegato B),
E' evidenziato, con una chiarezza inusuale per la burocrazia
italiana, che "per esemplari di allegato B
l'applicazione della marcatura non è obbligatoria ma consigliata".
Ciononostante, praticamente tutti gli Uffici territoriali CITES
pretendono il numero del marcaggio per ogni esemplare denunciato
in assenza del quale scatta un insopportabile ricatto: non viene
rilasciato il numero di protocollo.
Ogni Ufficio si comporta esattamente come cazzo gli pare in
funzione degli aspetti caratteriali e soggettivi dei singoli
operatori.
Pare che in un Ufficio CITES siano arrivati al punto di
accettare denunce di nascita compilate con modalità diverse in
funzione del grado di amicizia con i relativi allevatori. |
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05dic2020 ore18:15 |
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Ciao Walther, mi hai fregato, mi avevi
promesso che saremmo andati insieme in Olanda a prendere qualche
diamante di Gould ed invece questa mattina te ne sei andato
senza dirmi nulla.
L'ultima volta che ti ho visto mi avevi anticipato che avresti
dovuto tornare in officina per sostituire una valvola nel motore
perché non funzionava bene, ma mi eri sembrato tranquillo
considerandola "normale manutenzione", ma evidentemente ti
sbagliavi, oppure hai voluto fare il furbo con me...
Spero che il 2020 finisca in fretta prima che succedano altri
guai: è stato un anno che annoterò fra i peggiori in assoluto,
virus a parte e disgrazie varie, se ne sono andati diversi
amici.
Caro Walther, fai un buon viaggio e vedi di procurarti un po' di
gabbie lassù che quando arriverò anch'io metteremo su un
bell'allevamento!
|
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05dic2020 ore10:10 |
Influenza aviaria - La partita si sta facendo seria
anche su questo versante. Anche in Italia si sono già riscontrati casi
di infezione (Treviso H7N8, Pavia e Mantova H5N8). La Regione Emilia
Romagna ha diramato una nota nella quale vengono indicate le misure di
prevenzione da adottare al fine di prevenire l'infezione, in
particolare, per quanto riguarda noi allevatori amatoriali, ci viene
consigliato di spostare all'interno (o proteggerli dall'esterno) i
nostri volatili al fine di evitare qualsiasi contatto con gli uccelli
selvatici.
Forza & coraggio, da quando mondo è mondo, dopo la pioggia è sempre
tornato il sole....
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04dic2020 ore16:45 |
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E' sicuramente uno dei più bei pappagalli
esistenti, l'Ecletto (Eclettus roratus aruensis).
Originario dell'arcipelago indonesiano, questa sottospecie si
trova quasi esclusivamente sull'isola di Aru. E' una delle
sottospecie con la taglia più grande del genere Ecletto e può
arrivare fino ad una quarantina di cm. di lunghezza, compresa la
coda, particolarmente lunga.
Mi piace l'aruensis perchè possiede un becco
proporzionato e ben in armonia con il corpo, a differenza di
altri che ce l'hanno troppo lungo.
Ha un piumaggio, sempre tiratissimo, che assomiglia al velluto.
E' assolutamente necessario alimentarlo con molta frutta e
verdura per la struttura dello stomaco che necessita di molte
fibre. E' una specie molto docile ma anche particolarmente
rumorosa, anche se esprime una notevole variabilità di suoni.
La femmina (in foto) entra frequentemente nel nido ed essendo in
età fertile (4 anni) spero di trovare, prima o poi, una qualche
sorpresina. Il maschio è più riservato e si avvicina alla
mangiatoia solo dopo che mi sono allontanato, mentre la femmina
attende che chiuda la mangiatoia girevole e davanti a me ci si
butta dentro privilegiando sempre la frutta. |
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03dic2020 ore10:22 |
Oramai mi sono lasciato convincere che gli Agapornis fischeri e
personatus sono stati esclusi dalla normativa CITES come i
roseicollis.
Ho appena ricevuto la terza telefonata in pochi giorni da colleghi
allevatori che mi chiedono la ragione per la quale non abbia ancora dato
la notizia sul mio blog.
Alla mia domanda: "Ma a quale normativa devo fare riferimento, é stato
pubblicato qualche nuovo Decreto?" la risposta è sempre la stessa: "L'ho
letto su Facebook"
Dico io: "Ah beh allora, chiedo scusa per il ritardo e vado subito a
pubblicarla!", quindi vi comunico ufficialmente che per effetto del
combinato disposto di alcuni post resi pubblici su Facebook sono stati
esclusi dal CITES etc. etc.
Io l'ho buttata sul ridere perchè l'alternativa è piangere, ma piangere
forte!!! |
01dic2020 ore10:44 |
Quest'anno non ci facciamo proprio mancare niente: per completare il
quadro mancava solo uno spennellatina di influenza aviaria
(>>>) |
29nov2020 ore10:00 |
Chiedo per un amico ...
Cercasi due femmine di Brotogeris tirica e uno
o due maschi di Brotogeris jugularis.
Ringrazio fin d'ora chi vorrà aiutarci.
*****
Questa mattina ho colto l'assassino in flagranza di reato: non era il
gheppio come avevo ipotizzato in una prima fase delle indagini, ma una
civetta! |
28nov2020 ore18:14 |
Agapornis pullarius |
Un grande amore non si scorda mai .. e a
volte può capitare che succeda come nella famosa canzone di
Adriano Pappalardo ...
Otto anni fa ero riuscito ad averne una coppia, poi sono stato
così coglione da avvelenarli somministrandogli un fico secco
imbottito di micidiali tossine.
Da diverso tempo mi ero iscritto nella lunghissima lista di
attesa di Luciano Socci (il padre dei pullarius) e, se
tutto andrà per il verso giusto, quest'anno potrei ri-coronare
un vero e proprio sogno.
In vita mia ho allevato un po' di tutto, ma l'uccello più bello
ed affascinante in assoluto é senza dubbio l'Agapornis
pullarius!
E' un pappagallo difficilissimo da riprodurre in cattività,
tant'é che si contano sulle dita di una sola mano gli allevatori
che a livello europeo riescono nell'impresa.
Nel 2012 ho avuto il grande piacere di accompagnare 5 esemplari
di Luciano fino al Master del BVA in Belgio dove mai prima erano
stati esposti pullarius e dove rappresentarono la
principale attrazione. Fu un grandissimo successo!. |
|
27nov2020 ore10:11 |
Ogni tanto qualche buona notizia!! (>>>)
Le sanzioni ci sono e sono severe, c'è solo da augurarsi che le
lungaggini ed il mancato rispetto delle formalità non rendano vano questo
ottimo intervento delle forze dell'ordine con la collaborazione delle
associazioni ambientaliste più serie.
|
26nov2020 ore10:25 |
|
"Adesso basta, ora gli tiro una
schioppettata! "
Questa è stata la mia reazione di questa mattina quando, sotto
al salice vicino alle voliere, ho trovato per l'ennesima volta i
resti di un passero.
Ce l'ho con un gheppio che bivacca per tutto l'anno nel prato
attorno a casa mia. E' bello da guardare mentre volteggia sopra
le prede (di norma, topolini)per poi buttarsi a pesce una volta
individuate, però in questo periodo che scarseggiano le vittime
in campagna, si avvicina alle mie voliere e non ha difficoltà a
catturare qualcuno dei tanti passeri che stazionano in mezzo ad
alberi e cespugli.
Lo so che é costretto a seguire le leggi della natura (che é
bellissima ma anche estremamente violenta)ma mi indispone il
fatto che se ne approfitti della mia collaborazione perchè gli
metto a disposizione tante prede ed anche più docili della
norma.
Comunque, anche se mi fa arrabbiare tanto, non potrei mai fargli
del male, vedrò di spaventarlo con rumori vari anche se temo che
non mi prenderà sul serio. |
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24nov2020 ore10:15 |
|
Un vecchio e saggio detto romagnolo recita:
"E Signor ui fa e pù ui acumpàgna" (Dio li fa e poi li
accompagna).
Ho postato la foto di questi giovani sventurati non tanto perchè
un giorno potranno (forse) diventare mediocri giudici, ma perchè
dai loro sorrisi si può capire il clima che si respirava alla
festa di Reggemilia esattamente un anno fa.
Solo quando un qualcosa, o un qualcuno, non si può avere ci si
rende conto del suo valore reale ... e quest'anno avremo
l'occasione di renderci conto dell'importanza di quella
manifestazione al di la degli aspetti commerciali. |
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23nov2020 ore18:48 |
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Mentre chattavo con un amico sulla questione
del cenerino timneh è venuta fuori la considerazione
che ho riportato qui a fianco.
Mi sono letto e riletto quello che ho scritto per tentare di
capire se per caso la mia riflessione poteva essere fraintesa ma
sinceramente non saprei cosa correggere.
In ogni caso lo Psittacus timneh
è attualmente considerato in allegato A) e dubito
fortemente che possa essere declassato in B) per effetto di una
semplice circolare.
Mi fa molto piacere apprendere che la FOI sta predisponendo un
quesito da presentare al Ministero proprio su questo argomento.
|
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21nov2020 ore15:30 |
Hai ragione anche tu, amico mio, per essere troppo sintetico ho
fatto un po' di casino.
Devo chiarire come funziona il meccanismo della nomenclatura: di solito
per definire gli animali si utilizza la nomenclatura binomiale, che si
compone di due parole, la prima, con la lettera iniziale maiuscola,
indica il Genere, mentre la seconda, con la lettere iniziare minuscola
indica la specie.
Per indicare la sottospecie è necessario usare la nomenclatura
trinomiale (Genere-specie-sottospecie) tutte scritte in
carattere corsivo.
Se vengono indicate solo le prime due, tutte le sottospecie si intendono
comprese.
Ciò premesso, vengo alla questione del cenerino timneh: se
viene considerato una sottospecie la sua nomenclatura corretta sarà: "Psittacus
erithacus timneh", mentre se viene considerato specie sarà: "Psittacus
timneh timneh", o anche solo le prime due.
Non vi sarà sfuggito che l'estensore della circolare del C.T.S, non solo
ha dichiarato che il timneh è stato separato dall'erithacus,
ma lo ha definito (più volte) con la nomenclatura binomiale (P.timneh)
quando Cop17 si era limitata ad inserire in elenco lo P.erithacus,
comprendendo quindi anche la sottospecie.
I membri della Commissione Tecnico Scientifica dovrebbero essere i
massimi esperti nella materia che trattano e faccio fatica a credere che
non conoscano neppure l'ABC della nomenclatura. |
21nov2020 ore11:25 |
|
Questa circolare
(>>>)
emessa dalla Commissione Tecnico Scientifica presso il Ministero
dell'Ambiente in merito alle "Linee
guida per le domande di trasferimento di Psittacus erithacus"
(cenerino) ha ingenerato
non pochi dubbi in merito alla collocazione dello
Psittacus erithacus timneh
in allegato B) piuttosto che in allegato A).
Premetto che, dalla Cop17
(Conferenza fra le parti di Johanensburg del 2016) si è sempre
considerato lo Psittacus
erithacus timneh una
sottospecie dello Psittacus
erithacus, infatti nei
documenti ufficiali che hanno deliberato lo spostamento dello
Psittacus erithacus
dall'allegato B) all'allegato A)
viene citata solo la specie che, ovviamente, comprende anche la
sottospecie.
La circolare di cui sopra afferma in modo perentorio che "Il
Pappagallo cenerino Psittacus etithacus (Linneo,1758) -
recentemente separato dal P. timneh ..."
confermando che esistono due specie ben distinte di cenerini e
non una specie con relativa sottospecie. |
Siccome il Reg. (CE) n.
338/97 afferma che tutte le specie non incluse nell'allegato A)
ricadono nell'allegato B), va da sé che lo
Psittacus
timneh si debba considerare in
allegato B) con tutto ciò che ne consegue.
Seguirò con particolare attenzione questa vicenda e vi terrò
aggiornati sulle eventuali novità. |
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20nov2020 ore16:40 |
Pare proprio che la FOI abbia intenzioni serie!
Su Italia Ornitologica in uscita, a pagina 42 (>>>),
é stata pubblicata la mia proposta in merito al progetto di assistenza
agli allevatori denominata "SOS*CITES".
Il fatto che i dirigenti abbiano deciso di renderla pubblica mi fa
pensare che ci sia davvero la convinzione di concretizzarla e ciò rende
felice non solo me ma tutti gli allevatori interessati all'argomento (e
sono tanti) |
17nov2020 ore13:00 |
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Sinceramente, non riesco ad appassionarmi
allo scontro in atto fra FOI e FOASI, di conseguenza, pubblico
il minimo sindacale sulla diatriba in atto oramai da diverso
tempo.
Questa però è importante: finalmente anche gli allevatori
italiani, che hanno aderito alla nuova federazione, potranno
considerarsi associati alla C.O.M. grazie alla COM spagnola che
li ha ammessi fra i propri associati.
Ora si tratta di vedere come andrà a finire con il famoso
"paletto" del regolamento COM che vieta la partecipazione alle
mostre COM (in particolare al campionato mondiale) degli
allevatori i cui uccelli risultino inanellati con anelli non
riconducibili alla federazione del paese di residenza.
Mi sa che per conoscere il risultato finale dovremo attendere
l'esito di qualche Tribunale.... |
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16nov2020 ore14:40 |
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Vi ricordate la foto che ho pubblicato il
27ott2020 che commentai dicendo che aveva turbato la mia
fantasia? Ebbene, questo è il risultato finale: una
voliera per esotici di 3x3x2,5 m.
Ho già acquistato una decina di coppie di esotici di diverse
specie che domattina libererò nel volierone con la speranza di
vedere qualche pullus nascere in purezza.
Per ora li ho messi in volierette lunghe due metri per abituarli
a volare e devo dire che sono rimasto sorpreso dalla non
litigiosità di tutte le specie.
A parte i cantori di Cuba, maschio in particolare, che sono
fetenti per quanto sono piccoli e belli ed ho dovuto isolarli
perchè mi avevano inquinato la buona armonia della voliera.
Sono davvero soddisfatto, ora avrò modo di trascorrere
piacevolmente il mio lockdown... |
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15nov2020 ore17:55 |
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Quando il contatore del mio blog batte la
fiacca sparo qualche cazzata sui giudici O&aP e lui si impenna
vertiginosamente!!
Questa volta mi sono divertito a buttarla lì a caso, per vedere
l'effetto che fa, ma ciò è bastato a scatenare un vero e proprio
putiferio. |
Vi assicuro che non era mia
intenzione fare danni, soprattutto perché non me ne frega
proprio niente degli equilibri del gruppo: per me potete
eleggervi come capo anche Topolino...
Ho apprezzato molto i messaggi che mi sono arrivati da un paio
di giudici i quali hanno preso la cosa per il verso giusto. Se
fate i bravi e non litigate in futuro vi prometto qualche altra
battuta altrimenti mi tocca parlare solo di CITES... |
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14nov2020 ore16:50 |
Ve lo ricordate il P.P.S.? Il Partito della Pacca sulla Spalla al quale
aderivano la maggioranza dei giudici del settore psittaciformi?.
Ebbene, mi giungono notizie che si è ufficialmente sciolto poichè alcuni
dirigenti non riscuotevano più la fiducia di diversi iscritti. In vece
sua é stato costituito un vero e proprio sindacato e come tutti i
sindacati si pone l'obiettivo di difendere i propri associati a
prescindere. Si chiama S.P.S (Sindacato della Pacca sulla Spalla)
e come simbolo si è dato uno scudo medioevale.
In tempo di covidde non è stato possibile organizzare cene elettorali e
adunate varie pertanto si è proceduto alla nomina del segretario
attraverso il web e da quanto mi dicono pare sia stato eletto un giudice
romagnolo.
Mi sono permesso di condurre un po' di sondaggi e devo dire che questa
nuova formazione sindacale (ha raccolto consensi trasversali rispetto ai
precedenti partiti) pare che sia riuscita a guadagnare la fiducia della
maggioranza dei giudici.
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13nov2020 ore15:10 |
Con tutti i mezzi di protezione del
caso, oggi siamo andati a fare visita all'ottimo allevamento di
Elio Bernardi sulle colline pesaresi (specializzato in
brotogeris) per vedere se era possibile combinare qualche
affare. La meravigliosa coppia di Ecletti (mai visti di così
belli) qui sotto stanno a dimostrare che ne è valsa sicuramente
la pena. |
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Abbiamo trascorso una piacevole mattinata e
mi ha fatto piacere rilevare che l'allevatore-operatore di
commercio (qui sopra con la mascherina nera personalizzata) ha
dimostrato di possedere un buon tasso di educazione civica
porgendomi il braccio per aiutarmi a superare il percorso
particolarmente accidentato.
Come si può osservare dalla foto in alto mostro con orgoglio il
documento di cessione intestato al sottoscritto anche se il
finanziatore occulto dell'acquisto è stato Agostino.
Mi spiego: siccome Ago non ha voliere disponibili gliene ho
affittato una delle mie per l'uso della quale mi riconosce un
canone di affitto oltre al compenso per il mantenimento.
La coppia è in età riproduttiva perciò spero di riuscire a
vedere nascere qualche eclettino ...
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12nov2020 ore15:05 |
Questa mattina alle 5:35 ho ricevuto il messaggio con il quale gli
organizzatori del Campionato Italiano FOI ne comunicavano
l'annullamento.
Era prevedibile che sarebbe andata a finire così ... già da qualche
mese. Da quando la pandemia ha ripreso vigore nonostante un dozzina di
scienziati, tutti laureati all'università dell' imbecillità, avessero
dichiarato la morte clinica dello stesso virus.
Capisco che una volta che la nave è salpata ed é già in mare aperto
diventa estremamente difficile invertire la rotta per rientrare ma, a
mio parere, queste decisione si poteva già prendere diversi mesi orsono.
E per fortuna che i locali della fiera sono risultati impegnati per il
mese di gennaio 2021 altrimenti l'agonia si sarebbe protratta
ulteriormente.
I fatti stanno dimostrando che ognuno di noi ha una diversa sensibilità
rispetto alla pandemia: chi ancora la nega e chi vive nel terrore.
Per quanto mi riguarda nella scala delle mie priorità, fin dal primo
momento, avevo messo in primo piano la salute piuttosto che le mostre
ornitologiche: ora pensiamo a risolvere questo maledetto problemaccio
poi potremo tornare a Reggemilia e in tutte le altre manifestazioni come
abbiamo sempre fatto.
Buone cove a tutti!
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10nov2020 ore17:45 |
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Complimenti al mitico Presidente della SOR!!
La COM gli ha giustamente tributato il "gran premio d'onore COM
2020" quale migliore allevatore dell'anno.
Non sto qui a raccontare cosa ha fatto e cosa non ha fatto
perché lo sappiamo bene tutti quanti.
Dico solo che ha impresso sul terreno dell'ornitologia una serie
di impronte che il tempo non potrà mai cancellare!
Grande Enrico!! |
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08nov2020 ore20:05 |
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Noto con piacere che il Consiglio Federale
FOI ha approvato, nella seduta del 2-3 ottobre, la proposta che
gli avevo sottoposto (>>>) in merito
all'assistenza da prestare agli associati sulle problematiche
CITES.
Mi permetto di precisare che, a mio parere, il progetto può
funzionare a condizione che si costituisca a livello centrale
"una testa" che funga da perno rispetto a tutti gli
interlocutori interessati (consulenti, avvocati, delegati
territoriali, etc.).
La sola delega di compiti (tra l'altro delicatissimi) a
rappresentanti territoriali non potrà fornire risposte
qualificate ed omogenee.
Non mi dilungo oltre poichè da una sintesi di poche righe non è
possibile comprendere le reali intenzioni degli amministratori.
*****
Approfitto dell'occasione per precisare le mie ragioni agli
amici che mi contestano il fatto di aver presentato alla FOI, e
non ad altri. il progetto SOS*CITES.
Bisogna partire dal fatto che tutti gli allevatori che hanno a
che fare con la normativa CITES non sono più in grado di
resistere alle pressioni di un groviglio di norme partorite con
lo scopo prevalente di ridimensionare l'allevamento in
cattività.
Molti colleghi hanno già chiuso l'allevamento oppure si sono
spostati su specie esenti dalle predette normative.
La FOI, ci piaccia o meno, é l'unica Federazione in Italia che
possieda i titoli per rappresentare gli allevatori nei confronti
dei Ministeri e delle Istituzioni.
Inoltre, la FOI possiede le risorse necessarie (risorse umane,
finanziarie e organizzazione) per realizzare un progetto così
impegantivo.
Io mi auguro che si riesca a realizzare un strumento che svolga
principalmente due funzioni: l'assistenza agli associati da una
parte ed un serio e deciso confronto con le Istituzioni,
dall'altra.
E' evidente che se il progetto non dovesse decollare o si
dimostrasse insufficiente al raggiungimento degli obiettivi
prefissati non avrei nessun problema a rivolgermi ad altri per
concretizzare almeno un parte del progetto, quella relativa
dell'assistenza agli allevatori.
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06nov2020 ore18:58 |
Rivolgo un caloroso invito agli amici giudici di psittaciformi (>>>) |
06nov2020 ore18:58 |
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Un limite che riconosco a me stesso è quello
della limitata testardaggine, di conseguenza quando mi trovo di
fronte a situazioni come questa non posso che apprezzare
incondizionatamente.
Il campionato italiano è diventato una questione di vita o di
morte, "s'ha da fare a tutti i costi".
Mi avete convinto: d'ora in poi anch'io promuoverò l'iniziativa,
anzi, prometto che darò il mio contributo in qualità di
visitatore.
Ora che ci penso, considerato che quest'anno ho inanellato FOI,
potrei persino partecipare alla competizione con un cardinalino
del Venezuela.
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03nov2020 ore16:15 |
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Anche coloro che non sanno l'inglese avranno
capito che quello sopra è uno stralcio della lettera con la
quale il presidente della COM ha comunicato la cancellazione del
campionato mondiale in Portogallo.
Per gli ultras della curva sud delle mostre resta solo la
flebile speranza cesenate.
Gli organizzatori cesenati sono un po' come quel giapponese che
rimase solo su di un isolotto sperduto e per diversi anni, dopo
che la guerra era finita, continuò tenacemente a difendere la
posizione... |
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03nov2020 ore12:26 |
Mi sa che abbia ragione il mitico Gigi Proietti,
alla fine della fiera andrà proprio a finire così: (>>>)
Su iniziativa della Senatrice Depetris, (>>>)
il Senato ha delegato il Governo a introdurre restrizioni e divieti al
commercio di specie selvatiche (e va bene) ed esotiche (qui si parla di
noi...), quindi oltre alle "ulteriori restrizioni al commercio" saranno
pure "inasprite le sanzioni".
Al di là delle buone intenzioni dichiarate nei titoli va sempre a finire
che alla fine pagano dazio i soliti allevatori amatoriali poiché "gli
animalisti al potere". (la Depetris è una di quelli) approfittano di
ogni occasione per infilarci dentro qualche intralcio che renda sempre
più difficile l'allevamento in cattività.
Così come avviene per i cacciatori che possono contare sull'appoggio di
molti parlamentari presenti in tutte le forze politiche e che stoppano
ogni iniziativa contraria ai loro interessi, noi allevatori siamo
completamente indifesi e, come è sempre successo, ci hanno bastonato in
tutte le occasioni.
Colgo l'occasione per invitare gli amici "canarinai" ad informarsi
meglio prima di sparare cazzate, come qualcuno sta facendo sul gruppo
Facebook della FOI, e sarebbe bene che lavorassero per una maggiore
solidarietà e coesione perché noi allevatori di specie sottoposte a
diversi controlli di Legge siamo in trincea, ma subito dietro di noi ci
sono loro. |
30ott2020 ore20:35 |
Sempre in tema di CITES - un altro grosso problema.
Non mi risulta che sia stata divulgata qualche nuova Legge che
obblighi gli allevatori a presentare
denuncia esclusivamente tramite e-mail, eppure molti
uffici CITES stanno boicottando le altre modalità, in particolare la
trasmissione via fax.
E' chiaro che l'informatica aiuti molto in termini di tempestività e di
qualità ma non è giusto obbligare ad utilizzare questo mezzo coloro che
non hanno dimestichezza con l'informatica.
E si tratta di trasformare la denuncia cartacea in un file .pdf e di
inviarlo via e-mail, poiché mi risulta che non vengano accettate le foto
della denuncia scattate da smartphone.
Molti chiedono aiuto ai figli o ai nipoti ma non tutti hanno questa
possibilità e per loro diventa davvero problematica la presentazione
della denuncia.
Questo problema, che interessa tutti a livello nazionale, credo che
debba essere affrontato in primis all'interno della FOI con l'intento di
dotare le associazioni territoriali di una organizzazione che gli
permetta di raccogliere e presentare le denunce per conto dei soci in
difficoltà.
Non ho neppure preso in considerazione l'ipotesi di chiedere ai
carabinieri forestali di fare un piccolo sforzo in più e di perdere
cinque secondi per scannerizzare le poche denunce che gli pervengono a
mezzo fax.... |
29ott2020 ore13:55 |
In merito a questa vicenda il nostro amico Avv. Francesco Dalba
ci ha regalato un'altra perla delle sue:
Caro Daniele, nessuna fonte normativa prevede che venga riportato il
numero di protocollo.
E' utile averlo perché può capitare (ed è capitato) che degli allevatori
inviino la denuncia di nascita ad indirizzi errati. Però attenzione....
"La lettera di presa d'atto ovvero la suddetta copia della denuncia
di nascita, corredata dell'attestazione, in calce ad essa, di presa
d'atto del servizio CITES competente, può essere ritenuta una prova ai
sensi del combinato disposto dell'art. 47 del DPR 445/2000 e articolo
483 codice penale e fino a prova contraria della acquisizione degli
esemplari denunciati in conformità della citata regolamentazione
comunitaria, a condizione che il denunciante abbia preventivamente
sottoscritto e presentato al competente Servizio CITES una scheda
informativa/dichiarativa (modella SCT2/B) nel quale siano state
riportate tutte le informazioni ritenute necessarie alla conoscenza
della conformità dell'allevamento ai requisiti dell'art. 54 del Reg.
(CE) 865/06."
Quella che ti ho citato é la circolare del 2014.
Vedi, se hai il protocollo la prova è semplificata, corredata dalla
presa d'atto da parte del CITES altrimenti, come nel tuo caso, si dovrà
risalire alla vecchia denuncia ed al numero di protocollo.
Ma la cosa può complicarsi se:
1) il protocollo é andato smarrito;
2) se la denuncia é stata compiuta erroneamente o non è mai pervenuta al
destinatario.
Ciò non toglie che tu abbia operato conformemente alla Legge, L'unica
cosa é che la prova dell'effettuazione della denuncia é adesso a tuo
carico (e non per colpa tua, ma a seguito delle difformi modalità di
interpretazione della disciplina da parte dei diversi uffici e del
diverso grado di adesione alle circolari che, rammentiamolo, non sono
fonte normnativa.
|
29ott2020 ore13:10 |
Vi aggiorno sui risultati della mattinata.
Prima considerazione: i forestali si sono recati presso il commerciante
per consegnarli un nuovo registro CITES (quando fece richiesta lo
avvisarono che glielo avrebbero portato loro) e nel frattempo gli hanno
controllato a campione diversi esemplari presenti, fra cui i miei due
nigrigenis.
Quando hanno verificato la documentazione comprovante la legittima
provenienza dei soggetti campionati hanno contestato la mancanza del
numero di protocollo, sostituito dalla data della e-mail, ed hanno
preteso di poter visionare la copia della relativa e-mail con allegata
denuncia.
Il commerciante mi ha confidato che quando sono risaliti al mio
nominativo uno dei due ha dichiarato all'altro che mi conosce e che sono
un bravo e serio allevatore. (Grazie per la manifestazione di
stima)
Ho inviato copia della e-mail con relativi allegati al commerciante il
quale ha provveduto a girarla all'Ufficio CITES di Forlì. Vedremo come
andrà a finire.
Quasi quasi non mi dispiace se mi vengono a fare visita, anzi, direi che
sarebbe l'occasione per dimostrargli che ho un allevamento in super
regola con tutte le Leggi di questo mondo (CITES, benessere animale,
Regionale per autoctoni etc.), ma sarebbe anche l'occasione per fargli
notare che se continuano a comportarsi in tal modo in poco tempo faranno
chiudere gran parte degli allevamenti in zona.
Devono comprendere che la linea di demarcazione fra un atteggiamento
duro ed uno disponibile sta tutto nel comportamento doloso o meno
dell'allevatore.
Se uno fa il furbo va bastonato (anche se le sanzioni restano comunque
sproporzionate) ma se uno ha commesso errori formali in buona fede
bisogna tenerne conto.
|
28ott2020 ore13:10 |
Lo sapevo che prima o poi ci avrei litigato con i carabinieri forestali
di Forlì.... e temo che sia arrivata l'occasione.
Un paio di ore fa mi telefona un allevatore al quale avevo ceduto una
coppia di nigrigenis l'11.8.2015 pregandomi di mettermi in contatto con
un commerciante al quale li aveva recentemente ceduti perchè la
forestale di Forlì, esaminando il documento di cessione, aveva
contestato l'assenza della data e del numero di protocollo perchè in sua
vece avevo indicato l'Ufficio di destinazione della denuncia (Modena),
il tipo di comunicazione (e-mail) e la data della denuncia.
Naturalmente ho trovato tutta la documentazione (copia della denuncia di
nascita e copia dell'e-mail) e domani mattina la consegnerò direttamente
al commerciante perchè voglio anche capire che tipo di controlli stanno
facendo.
Siccome si sono annotati gli estremi del mio documento di cessione, che
hanno dichiarato essere incompleto, me li aspetto sotto casa da un
giorno all'altro. Mentre sono fuori domani mattina é bene che faccia un
salto in farmacia per fare una buona scorta di Valium!!
Vi racconto come è andata la storia del mancato protocollo a Modena.
Io risiedevo a Ravenna (sotto il distretto CITES di Forlì) e alle
denunce di nascita che presentavo a mezzo fax corrispondeva sempre una
ricevuta con numero di protocollo inviato direttamente a domicilio.
Per ragioni di lavoro presi casa a Modena ed alla prima denuncia
all'ufficio modenese non ricevetti nessun protocollo. Mi presentai
personalmente all'ufficio CITES per capire come funzionava il meccanismo
e un forestale giovane e preparato mi disse testualmente: "vada
tranquillo, lei indichi sul documento di cessione l'ufficio presso cui
ha presentato la denuncia e la data di presentazione e questo sarà
sufficiente per rintracciare la sua denuncia. Se qualche mio collega
vorrà verificare dovrà solo telefonarmi ed io sarò in grado di
soddisfare la sua richiesta".
Poi mi mostrò come si era organizzato; quando riceveva la denuncia gli
apponeva sopra il timbro con il datario dove risultava il numero di
protocollo di arrivo e lo archiviava in ordine di data in faldoni sul
dorso dei quali aveva scritto la data di inizio e quella finale.
Gli feci i complimenti per come si era organizzato e me ne andai
tranquillo.
Ora a sei anni di distanza mi trovo a dover ..... Daniele, stai
calmooooooooooooooooooooo!! |
27ott2020 ore15:32 |
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Ho visto questa foto di un allevamento belga
su Facebook. La cosa che mi ha messo in moto tutte le rotelle
della mia testa é stato il poggiolo della sedia che si scorge in
basso a destra.
Ho ancora le idee particolarmente confuse ma oramai mi conosco
bene e sono certo che anche questa volta ne combinerò un'altra
delle mie.
Non appena sarò riuscito a dare un minimo di forma a tutte le
fantasie che mi frullano in testa ve ne renderò partecipi. |
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24ott2020 ore10:10 |
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Evito di fare apprezzamenti sugli
amministratori del gruppo Ufficiale Facebook della FOI perché
sarebbero troppo pesanti ma queste cose non possono accadere in
una Federazione che dovrebbe essere autenticamente apolitica.
E' ancora visibile, dopo la bellezza di 10 ore, un video postato
da un "signore" che inneggia alla protesta a Napoli!
La protesta contro le misure restrittive adottate dalla Regione
Campania sono state organizzate dall'estrema destra ed hanno
procurato danni alla città ed alle forze dell'ordine.
Io credo che sarebbe opportuno, non solo cancellare
immediatamente il post, ma bannare l'autore e pubblicare un
comunicato ufficiale con il quale si prendano le distanze da
qualsiasi manifestazione di carattere politico.
Almeno questo principio nella Federazione va salvaguardato!! |
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22ott2020 ore18:10 |
Questa pandemia ha dimostrato che ognuno
di noi ha una propria ragione di vita, che può andare
dalla salvezza di una vita umana alla vittoria di una medaglia di
cartone in una mostra ornitologica.
E mi fermo qui ...
In un post del 3ott vi avevo comunicato che il Portogallo si è
sostituito alla Spagna nell'organizzazione del campionato mondiale di
ornitologia avendovi quest'ultima rinunciato causa COVID.
Il luogo prescelto é Santarém, proprio dove sta succedendo quanto si
legge in questo articolo (>>>).
Buon divertimento a tutti i partecipanti! |
22ott2020 ore10:41 |
|
La foto fa schifo, ve lo anticipo io prima
di essere cacchiato da voi, ma detesto spaventare i miei
uccelletti per prenderli dalla voliera per fargli una semplice
foto. Nei prossimi giorni li dovrò portare da un esperto per un
esame approfondito ed in quella occasione vi prometto che li
metterò nella gabbia-foto e li immortalerò come meritano.
Vi posto la foto nella speranza che qualcuno di voi possa
illuminarmi nella definizione della mutazione che appare
alquanto incerta. Li ho già mostrati ad un esperto (uno di
quelli che commercia in cardellini) e dopo aver consultato il
testo di Monopoli non ha saputo classificarli.
Anno scorso ho messo in una voliera due presunte coppie (tre
ancestrali ed un agata), considerando il bell'Agata di Capone un
maschio, il quale alla prova della cova si è rivelato una
femmina. |
Ovviamente si è accoppiata con
un ancestrale del quale non conosco la discendenza e sono nati
tre esemplari, probabilmente femmine, con una diluizione molto
elevata e progressiva fra le tre. In foto, quella a destra ha
poche tracce di melanina mentre sua sorella (a sx) è un po' più
scura.
Io ho pensato che il maschio potrebbe portare l'isabella e si
potrebbe essere generato il crossing-over e magari qualcuno dei
tre è anche maschio. Mi fermo qua per non dire altre baggianate
e aspetto che qualche cardellinaro mi illumini .... Grazie. |
|
22ott2020 ore09:46 |
CITES - dai messaggi che ricevo da alcuni colleghi mi rendo conto che
regna un po' di confusione circa la possibilità di
movimentare soggetti in allegato B) anche senza aver ottenuto il
numero di protocollo da parte degli uffici CITES.
Probabilmente l'incomprensione è causata dal fatto che
gli esemplari compresi in allegato A) non
posso essere movimentati se non accompagnati dal famoso "CITES giallo".
Ho notato anch'io che sui social si parla molto di questo problema
perchè coloro che allevano cenerini finalizzati al pet, e quindi hanno
la necessità di cederli anche in fase di imbecco, si trovano in grande
difficoltà perchè devono attendere il rilascio dell'apposito
certificato.
Invece, per tutti gli esemplari fuori dall'allegato A) si possono
tranquillamente cedere anche senza la ricevuta del numero di protocollo
perchè il documento che regolarizza e fa
testo è la denuncia di nascita.
Pertanto é sufficiente indicare sul documento di cessione la data di
presentazione della denuncia e l'Ufficio presso il quale è stata
inoltrata e, ad abundantiam, si può allegare copia della stessa
denuncia di nascita. Nel momento della ricezione della ricevuta di
denuncia con relativo numero di protocollo lo si può comunicare
all'acquirente per il completamento del documento di cessione. |
21ott2020 ore15:15 |
Anche le mostre di Bari e di Morciano (Fringillia) sono state annullate.
A Morciano cercheranno di organizzare solo una mostra scambio.
Sono davvero poche le manifestazioni che si sono svolte regolarmente,
come appare dal calendario mostre della FOI (>>>).
Per il momento resistono stoicamente in trincea solo gli organizzatori
del Campionato Italiano che dovrebbe svolgersi a partire dal 5 dicembre
presso i locali della Fiera di Pievesestina (Cesena). |
19ott2020 ore10:20 |
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E adesso come farò ad assoldare un killer
che me la faccia fuori?
Tutte le mattine quando custodisco le voliere esterne apro il
box delle galline e loro per una mezz'oretta razzolano sotto
alla siepe alla ricerca di bigatti e sbecchettano l'erba. Quella
in foto, invece, non va con le altre ma segue me in tutto il mio
itinerario, aspettandomi fuori da ogni voliera, per prendere i
semi dalla mano.
Tra l'altro, come si vede dallo sguardo di Rio, ha già provocato
una crisi di gelosia che non vorrei sfociasse in una reazione
violenta....
Come si sa le galline ovaiole sono programmate per deporre uova
al massimo per due anni dopodiché vengono messe in pentola e
sostituite con altre.
Prima di queste ne avevo ereditate alcune da mio padre ed ho
risolto il problema "regalandole" (vive) ad un amico, ma con
questa asina qua temo che la stessa soluzione non sia
praticabile ... |
|
18ott2020 ore10:35 |
|
Tanti miei colleghi si tengono in casa il
pappagallo più bello della collezione: io invece mi tengo
Paolina che non è proprio il massimo della bellezza.
E' un pyrrhura molinae di 5 anni, sanissimo di salute, ma con
grossi problemi di piumaggio causati da una incompatibilità
genetica dei genitori.
Lo, anzi "la" perché é una femmina, (sessaggio molecolare) tengo
in una gabbietta con lo sportellino sempre aperto così può
entrare ed uscire a piacimento. Non volando si arrampica da
tutte parti come un topo ed è, come molti pappagalli,
particolarmente intelligente.
Ogni volta che vuole qualcosa da mangiare, oppure che vuole
essere presa in mano, urla a squarciagola finchè non viene
soddisfatta.
E' particolarmente selettiva nelle relazioni con noi umani e se
non sopporta qualcuno gli fa assaggiare la consistenza del suo
becco. |
|
16ott2020 ore19:45 |
Siccome oggi è stata una brutta giornata e non ho potuto lavorare
all'aperto ne ho approfittato per buttare giù due righe su cosa penso
della FOI. Se vi va, dateci un'occhiatina (>>>)
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14ott2020 ore19:02 |
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Leggo che il direttivo ha deliberato di
cacciare via tutti gli allevatori tesserati FOI che hanno
ingabbiato alla mostra di Palermo organizzata dalla FOASI. (>>>)
Oggi non ho voglia di sviluppare un ragionamento serio (che mi
impegno a fare nei prossimi giorni) ma ho l'impressione che la
misura adottata abbia segnato un cambio di passo che porterà lo
scontro ad un livello dal quale sarà praticamente impossibile
rientrare e che coinvolgerà tutti gli allevatori, anche quelli
che avrebbero preferito starsene in disparte.
Credo che la vignetta qui a fianco sia particolarmente indicata
per la decisione assunta... |
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14ott2020 ore12:30 |
Dopo la commissione disciplinare COM anche
l'ordine dei giudici tricolore invita l'ex Presidente OMJ Roberto Rossi
a starsene in panchina per un paio di anni. (>>>).
Se avete un po' di tempo vi consiglio di leggere la memoria difensiva
dell'ex giudice (in allegato a fine delibera) perché, a mio parere, è un
capolavoro di ipocrisia confezionato in maniera semplicemente perfetta.
Pretende di convincerci che gli asini possono anche volare e magari
qualcuno ci crederà anche .... |
13ott2020 ore10:07 |
Achtung minen!!
Da più parti mi dicono che sono in corso controlli CITES da parte dei
carabinieri-forestali e rispetto al passato, quando si limitavano ad
accertare la legittima provenienza degli esemplari presenti in
allevamento, (registro laddove richiesto, denunce di nascita e documenti
di cessione) attualmente verificano anche i movimenti a ritroso nel
tempo attraverso la quadratura del registro con la presenza fisica dei
soggetti presenti, controllando e incrociando le vecchie cessioni.
Non mi è dato sapere se trattasi di una indicazione fornita dall'alto,
in ogni caso è bene che ognuno di noi provveda a controllare a dovere i
propri documenti simulando la quadratura ed eventualmente registrando
gli esemplari deceduti entro i termini previsti.
Ricordo sempre che le sanzioni sono pesanti. |
13ott2020 ore10:07 |
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Quello sopra è uno stralcio dell'art. 31 del
Regolamento dell'Ordine dei Giudici.
Per quanto riguarda l'immoralità il concetto è
abbastanza chiaro, ossia, il giudice non può farsi le seghe
sotto al tavolo mentre giudica.
Mentre per quanto attiene l'applicazione delle
prescrizioni tecniche il discorso è un po' più
complesso ed ho qualche difficoltà a comprenderne la sfera di
applicazione. tuttavia nei prossimi giorni, molto probabilmente,
verrà pubblicata una interpretazione autentica.... |
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12ott2020 ore19:45 |
C'era una volta ....
Una volta, (non più di 4-5 anni fa) la femmina di roseicollis con una
maestrìa unica fra le nove specie di Agapornis si costruiva il nido
strappando con il becco listarelle di corteccia da un legnetto di
salice, se ne infilava un bel mazzetto fra le piume del codrione e le
portava nella cassetta dove intrecciava un nido voluminoso e ben
foderato.
I vantaggi di questa operazione erano molteplici: innanzitutto era
possibile individuare in maniera certa i maschi dalle femmine. Solo le
femmine riuscivano a portare nel nido veri e propri mazzi di corteccia
mentre per i maschi era un'operazione impossibile. Qualcuno, per
imitazione, tentava la stessa operazione ma solo i più bravi riuscivano
a portare nel nido solo poche striscioline.
I nidi ultimati apparivano molto spessi e ciò li rendeva soffici,
evitando in tal modo lo schiacciamento dei pulli da parte della femmina
(i maggiorati sono particolarmente pesanti) con conseguente
divaricazione delle zampe.
La corteccia di salice utilizzata era ancora verde e ciò assicurava il
mantenimento del giusto livello di umidità dentro al nido durante tutta
la fase della cova.
Infine, la corteccia del salice contiene acido salicilico (il principale
principio attivo dell'aspirina) che produce innegabili effetti benefici
da un punto di vista sanitario.
Ebbene, ora le femmine di roseicollis si comportano più o meno come le
cocorite: fanno le uova direttamente sul fondo del nido e se, come ho
fatto io, si imbottisce il nido con trucciolo o simili, lo spostano per
deporre direttamente sul legno.
Robe da matti! Ho messo in cova 5 coppie alle quali, dopo aver appeso il
nido, ho messo a disposizione rametti di salice contorto fresco (il top)
lunghi una decina di centimetri, ma nessuna li ha presi in
considerazione.
Questa mattina due coppie hanno deposto il primo uovo direttamente sul
legno...
Di solito il tempo aiuta a progredire, in questo caso invece abbiamo
fatto passi da gigante .... ma all'indietro .... |
11ott2020 ore12:55 |
Amico mio, (Avv. Francesco Dalba) mi sa che questa volta ti sei cacciato
in un bel guaio ...
Le tue considerazioni relative al registro CITES, che hai regalato al
mio blog, hanno registrato un gran successo al punto che molti lettori
mi stanno fracassando gli zebedei perchè sono impazienti di leggere la
seconda puntata.
Se non credi che siamo tanti posso dimostrartelo suggerendo agli ospiti
del mio blog di sollecitarti direttamente presso qualche tuo recapito
che provvederò a suggerirgli (ahahhahah) ...
(aggiornamento ore 15:30)
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08ott2020 ore20:02 |
Questo furbastro passerà dei guai seri: ha tentato di vendere tre
cenerini (che sono in allegato A)) nati però da una coppia di
riproduttori il cui "CITES giallo" li inquadra in fonte W.
(che sta per Wild), vale a dire che sono di fonte selvatica, di
conseguenza la relativa prole non è cedibile! (>>>)
Ne approfitto per consigliare a tutti coloro che
acquistano esemplari in allegato A) di accertarsi che l'origine, il
punto 9 del CITES giallo, sia classificato con C. (che sta per
Captivity) in questo caso la prole é liberamente commercializzabile.
Ci sono 4 tipi di classificazioni per quanto riguarda l'origine:
C (riprodotto in cattività) W
(di origine selvatica) F (non conforme art.54)
R (proveniente da operazioni di ranching)
Nota aggiunta: è opportuno pure accertarsi che al punto 19. sia barrata
la casella b) (esenzione dell'esemplare da divieti relativi all'attività
commerciale...)
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08ott2020 ore13:20 |
Dall'osservatorio del mio blog mi sento di affermare che il settore dei
becchistorti (quello maggiormente esposto sul versante CITES) è ormai
arrivato alla frutta, anzi, all'ammazzacaffè!
Ho inoltrato alla FOI la proposta che allego (>>>)
nella speranza che venga presa in considerazione, in caso contrario sarà
notte fonda .... |
04ott2020 ore17:19 |
Non posso
abbandonarli un attimo che mi combinano subito dei casini!
Questa mattina i miei amici (o presunti tali) modenesi sono
andati per allevamenti in Toscana e si sono trovati in mano un
roseicollis con l'anello magistralmente manomesso come appare
dalla foto di sinistra. L'anello (5 mm.) è stato palesemente
allargato con l'uso di una piccola fresa (lavoro da artista) al
fine di renderlo sufficientemente largo per inserirlo nella
zampa. Da osservare che il pappagallo evidenzia la rottura del
4° dito nell'altra zampa, probabilmente a causa del maldestro
tentativo di forzarne l'inserimento.
Come si può osservare, l'anello manomesso oltre ad aver perso la
colorazione sia nella parte interna che nel bordo, mostra uno
spessore sensibilmente ridotto.
Un amichevole invito all'artefice di questo autentico
capolavoro: statte accuorte perchè se porti in mostra
un anello del genere sei fottuto! |
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04ott2020 ore16:30 |
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Questa mattina ai miei
uccelletti ho somministrato una macedonia da leccarsi i
baffi; pyracantha rosso, mele, mais lattiginoso, giuggiole,
finocchio e peperoncini.
Praticamente tutte le specie lo apprezzano moltissimo al punto
che in breve spazzolano la mangiatoia.
Se avete un po' di tempo fatelo anche voi, ve lo consiglio! |
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03ott2020 ore18:40 |
Non ho parole....
La Federazione spagnola ha rinunciato ad organizzare i campionati
mondiali di ornitologia per colpa dell'infezione di COVID, programmati
per il gennaio 2021.
Apprendo con assoluto stupore che la
Federazione portoghese ha chiesto ed ottenuto dalla COM di potersi
sostituire alla Spagna nell'organizzazione della manifestazione che si
dovrebbe svolgere a Santarem, a 60 km da Lisbona.
Posso solo augurarmi che le autorità sanitarie portoghesi dimostrino più
buon senso dei dirigenti ornitologici e non concedano le autorizzazioni
necessarie. |
03ott2020 ore09:25 |
E' successo allo zoo di Boston in Inghilterra. Hanno dovuto ritirare
dalla vista del pubblico 5 pappagalli cenerini perché insultavano i
visitatori con parolacce pesanti. (>>>) |
02ott2020 ore18:10 |
Ho aperto Facebook ed ho trovato
questo incredibile post dell'amico Luigi Cicero, titolare dell'Emporio
degli animali di Scicli (RG) con il quale comunica a
tutti i suoi clienti che, per motivi etici, non venderà più pet
parrot.
Qualche tempo fa vi avevo promesso che avrei scritto qualcosa in
merito alla mia avversione al pet, ebbene, Luigi mi ha
risparmiato questo lavoro con il suo lucidissimo intervento.
Nel 2020 trovare una persona che rifiuta
il denaro per ragioni etiche non è cosa facile.
Luigi, sei un GRANDE!! |
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Fine dell’allevamento a mano dei
pappagalli presso l’emporio degli animali.
Carissimi amici clienti e allevatori, sono anni che desideravo
scrivere questo mio post, ammetto che ho tentennato anche oggi,
ma dopo un consulto con il mio amico fraterno Massimo e lo staff
dell’emporio siamo arrivati alla decisione di porre fino alla
vendita di Baby pappagalli ancora dipendenti dalla siringa nei
nostri punti vendita.I motivi sono diversi che ora di seguito
potete leggere .
Il motivo che più mi ha spinto verso
questa decisione è squisitamente Etico, dall’esperienza
acquisita in questi 32 anni di attività commerciale nel mondo
degli animali e l’allevamento di animali esotici mi sono reso
conto che la maggior parte dei pappagalli
allevati a mano vanno a finire a persone non
|
in
grado di gestire tale animale, ma cosa ancor più grave a mio
parere è la trasformazione comportamentale del soggetto
acquistato che perde completamente le sue
caratteristiche naturali che quasi
sempre riconosce come suo simile l’umano. Questo suo carattere
acquisito dall’allevamento a mano (imprinting) risente molto dal
tempo che viene dedicato giornalmente all’animale negli anni, e
vista la longevità di alcuni soggetti ( fino 50 anni e più)
spesso vengono trascurati con gravissimi
danni alla salute mentale dell’animale stesso.
Non a caso in alcuni stati è vietato questo tipo di allevamento
tranne nei casi in cui è reso indispensabile per la mancanza di
capacità ad allevare da parte delle coppie riproduttive, ma che
comunque non sono destinati a diventare dei pet
Altro motivo che
mi preoccupa dell’allevamento a mano e il commercio di questi
pet parrot, è
la
perdita che
avremo del patrimonio genetico
che abbiamo acquisito durante il
prelievo in natura negli anni passati, si perché se oggi
l’allevatore spinto dal facile ricavo della vendita di soggetti
imprintati e dal numero di soggetti allevati tramite
incubatrice, non lascia che le coppie allevino i loro piccoli in
voliera, che diventerebbero sicuramente con gli anni anche essi
riproduttori, se continua cosi con la naturale morte dei
riproduttori avremo poche coppie disponibili per l’allevamento
in futuro di alcune razze, dunque il discorso di preservare e
proteggere la biodiversità lascia il tempo che trova.
Ma l’etica miei cari amici davanti
al vile denaro va a farsi fottere, perché alla
fine siamo tutti pressati dai ricavi , dalle spese e oggi senza
soldi capisco che è difficile vivere, ma anche questo motivo ha
inciso nella mia decisione.
Oggi abbiamo internet , i social, i gruppi dei allevatori
“seri”, quelli onesti e non come il sottoscritto squallido
commerciante, allevatori onesti che cedono tutto “GRATUITAMENTE”
sono i nuovi benefattori del settore, non vendono mai ,Cedono!
Sono cosi generosi che cedono pulli di pappagalli a tutti e
anche, anzi quasi sempre solo le coppie che riproducono, ma
ritornando alla mia scelta visto che io riproduco pochi
pappagalli e mi rifornisco solo da alcuni miei amici e fidati
allevatori che puntualmente emettono ricevuta occasionale,
soggetti che non sono tenuti a vendere con iva , ma che io
commerciante alla vendita devo versare giustamente allo stato .
Ora siccome voglio spiegarvelo farò un esempio pratico in modo
da farvi capire qualcosa.
L’allevatore
“tizio” mi vende un Ara di 70 giorni con ricevuta a 850€, io per
non essere fuori mercato riesco forse a venderla 1200€ , io in
questo caso avrei un margine di lordo di 350€ di cui devo
versare allo stato di solo iva 217€, rimangono ancora € 133
mettiamo 20 € di pappetta ( il mio tempo non vale nulla),
restano 113€ di utile a cui vado a pagare il 55% di tasse ,
finalmente ho la consapevolezza di aver guadagnato 50€ , con
queste 50€ mi devo sorbire tutte le telefonate di chi compra
l’Ara, assumere il rischio d’impresa, eventuale morte del pullo,
scrivere in quell’odioso registro (che un errore costa 10000 €
di multa), e continuare a essere in concorrenza con gli onesti
allevatori che cedono?
Allora miei carissimi amici spero di non avervi annoiati, ho
ancora prenotati presso i miei allevatori altre 2 ara , dunque
sono disponibili 2 Ara ararauna e un Ara chloroptera baby, dopo
metterò nei miei profili commerciali la disponibilità dei baby
di pappagalli che potrete ritirare direttamente presso i miei
allevatori, concordando con loro i prezzi e modalità di consegna
con eventuali garanzie, il sottoscritto con tutti i miei
collaboratori nel periodo dei baby andremo al mare o a funghi.
Il mio non uno sfogo, nemmeno una lamentela, forse è un aiuto a
tanti miei colleghi che convinti di fare numeri, non si rendono
conto che è solo un illusione.
Vi saluto e vi do appuntamento al prossimo post di
disponibilità.
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30set2020 ore17:38 |
Caro Presidente Banfi, non avrai mica intenzione di sparire dalla
circolazione?!
Ogni tanto vado a leggere le News del sito della SOR ma le trovo sempre
ferme al 13 giugno 2020, com'é naturale che sia. Ti confesso che mi
mancano le tue considerazioni ed allora pensavo che potresti darmi una
mano a migliorare il mio blog inviandomi ogni tanto qualche tuo scritto.
Mi auguro che la tua salute vada bene. Ciao e grazie |
29set2020 ore19:03 |
Una ottima operazione condotta dalle guardie
zoofile ENPA di Verona insieme ai carabinieri: hanno sanzionato un
cacciatore per maltrattamento degli uccelli da richiamo che deteneva
(come tutti i cacciatori) in minuscole gabbiette e al buio.
Purtroppo questi poveri uccelli vengono tenuti in condizioni davvero
pessime. In merito a ciò, concordo pienamente con quanto affermato
dall'ispettore guardie ENPA di Verona:
"Questi uccelli, presumo che il
cacciatore li veda solo come delle cose inanimate da usare quando
servono. Diversamente non si spiegherebbe perché non pensi minimamente
al loro benessere. Il quadro legislativo è chiaro, questi animali non
devono più essere maltrattati. Se i cacciatori
vorranno utilizzarli dovranno metterli nelle gabbiette esclusivamente
per il trasporto e l'uso, al ritorno vanno liberati in voliera, o in
spazi che gli permettano il volo;“ (>>>) |
27set2020 ore18:05 |
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Non é facile, ma mi devo decidere!
Non vorrei farlo perché in fondo (ma in fondo, in fondo) sono
anche dei bravi ragazzi, ma andare a pranzo con questi qua c'è
solo da farsi compatire e la mia linda reputazione ne esce
decisamente compromessa.
La stessa foto rende bene l'idea di cosa intendo dire...
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26set2020 ore20:00 |
Campionato italiano di Cesena: OK, il prezzo é giusto!
Gli organizzatori della manifestazione hanno pubblicato la scheda di
ingabbio ed il costo per ogni esemplare è stato fissato in 9 euri.
Secondo me è stato proposto un "prezzo politico" giusto, in linea con
quelli dei precedenti anni e che non costituisce una barriera per
l'ingabbio. Le barriere saranno sicuramente altre...
Sono sempre più convinto che alla fine ci sarà qualcuno che dovrà pagare
il conto ... |
26set2020 ore06:30 |
Ho inserito in Home Page il collegamento con una pagina sulla quale
l'Avv. Francesco Dalba illustra approfonditamente un tema
particolarmente delicato: "Il registro CITES".
Ho pubblicato una prima parte, alla quale ne faranno seguito altre, dove
verrà illustrata la compilazione pratica dei registri.
Voglio ringraziare l'amico Francesco per il prezioso ed utile contributo
che ha offerto al nostro blog. (>>>) |
25set2020 ore15:50 |
Spero che i miei amici pappagallari non mi
insultino per questo post, ma ho voluto divertirmi un attimo ad
allevare timbrado. (Ottimi riproduttori
provenienti dal blasonato allevamento di Calogero Baglione)
E poi un allevatore degno di tal nome deve essere poliedrico!
In ogni caso ho una decina di soggetti da cedere a prezzi
davvero da "fuori tutto".
Chi fosse interessato non esiti a contattarmi.
NB; Per sentire un po' di musica ho separato il maschio dalla
femmina per un'oretta ... neppure con le cuffie si
sopporta ... |
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21set2020 ore09:15 |
Eccovi i nuovi amministratori della SOR con
relative mansioni.
Un sincero augurio di buon lavoro.
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20set2020
ore15:05 |
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Ed eccolo il capostipite del mio futuro
ceppo di lutini faccia arancio!
Proviene dall'allevamento di Claudio Ghirlandi, è maschio ed é
del 2019.
Come si può vedere dalla foto ha le zampe carnicine, le
remiganti bianche ed anche il codrione è bianco. Nel genotipo
non porta nessuna mutazione.
Ho appena formato la coppia con una femmina verde FA, anch'essa
molto bella, ma non all'altezza del maschio.
Sono curioso di osservare i pulli che nasceranno: il 50% saranno
maschi, tutti verdi, portatori di faccia arancio e di lutino ed
il restante 50% saranno tutte femmine lutino portatrici di
faccia arancio.
Perciò non ci sarà neppure bisogno di fare il sessaggio.
Anche se per l'ottima qualità dei due fenotipi dovrebbero
nascere novelli di buon livello, non è sempre detto: bisogna
vedere la compatibilità fra i caratteri del genotipo perché se
non è buona potrebbe generare esemplari anche più scarsi dei
riproduttori. |
Inoltre, essendo completamente
assente qualsiasi legame di sangue, la prole sarà sicuramente
molto diversificata essendo diversi i caratteri. Per cui ogni
covata andrà valutata attentamente e nel suo insieme per
definire la validità della coppia. Bisogna però stare molto
attenti perchè finchè non c'è un minimo di consanguineità le
sorprese possono sempre arrivare: magari dopo 9 ciofeche può
nascere un esemplare bellissimo. |
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19set2020
ore15:55 |
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Posso dire in tutta tranquillità
che il mondo impiumato mi ha regalato dei momenti davvero
indimenticabili! Le foto sopra evidenziano uno (ho scritto "uno"
e non "il") dei punti di massima depravazione. Una decina di
anni fa, e per 5-6 anni, io, Agostino ed i fratelli Vitalbi,
organizzavamo ogni anno un viaggio in occasione del Master BVA
ad Aalst (B) che era un vero e proprio spasso.
Prendavamo un camper a noleggio, lo riempivano di provviste
alimentari e di becchistorti, e si partiva di martedì sera.
Prima di arrivare ad Aalst per l'ingabbio visitavamo almeno 3-4
allevamenti di grandi allevatori poi divenuti amici (Burkard
Roeder, Dominique Veeckmans etc.). Il giovedì si continuava con
le visite ad altri allevamenti per poi finire immancabilmente a
fare gli asini ad Amsterdam.
Di nuovo, di venerdì nel viaggio di ritorno verso Aalst ancora
visite per giungere in tempo utile alla festa organizzata presso
i locali della mostra.
Dirk van der Abeele, presidente del BVA, (in foto in mezzo ad
Ago e Fabio) leggeva i risultati del concorso mentre
venivano distribuiti i cataloghi, dopodiché si passava alla
ristorazione fai da te: si formavano tavolate per i vari paesi e
si mangiavano cibi e bevande portati da casa.
Il nostro tavolo era il più frequentato: sotto la sapiente
direzione di Fabio presentavamo un menù composto da tigelle,
affettati e squaqquarone, accompagnati da un buon lambrusco. Ci
scambiavamo assaggi un po' con tutti. Ricordo che i francesi (Lecomte,
Pellerìn etc.) ci offrivano sempre dei digestivi imbevibili per
l'altissima gradazione.
Quindi con Dirk alla consolle partiva la musica e noi tutti a
ballare travestiti da qualsiasi cosa e ubriachi come le
seppie!Si finiva a tirarci gavettoni di acqua in mezzo al
cortile antistante la mostra.
C'era un clima di amicizia e di allegria davvero invidiabile poi
si ruppe qualcosa e la festa del venerdì andò gradatamente a
scemare.
Sono stati momenti che non si possono scordare, mi verrebbe la
tentazione di riproporre un ultimo viaggio sul fac simile di
quelli di un tempo, ma temo che non ci siano più le condizioni
...
Per ridere un po' (>>>)
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19set2020
ore09:40 |
Quest'anno era la 747° edizione della Fiera dei osei di Sacile.
Fin dal 1274, ai primi di settembre, si organizza questo mercato degli
uccelli (da richiamo e da canto) che nel tempo aveva assunto dimensioni
notevoli, poi il combinato disposto fra animalardi da una parte e
amministratori locali (con Leggi sul benessere animale assurde) e
forestale dall'altra, sono riusciti a distruggerla.
Questo intervento del Questore di Pordenone (>>>)
lo approvo incondizionatamente!!
Ricordo che per colpa degli stessi animalardi (e degli amministratori
filoanimalardi) andò in malora la prima mostra ornitologica italiana
sperimentale (integrata con iniziative collaterali), organizzata dall'
AOP, proprio a causa del grande successo che riscosse.
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16set2020
ore18:35 |
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Quello sopra è il testo della lettera
indirizzata da COM Spagna a COM per comunicare l'annullamento
del Campionato del Mondo che avrebbe dovuto svolgersi nel
gennaio 2021, causa COVIDDI.
Si da l'arrivederci a gennaio 2022.
Il buon senso è arrivato anche in Spagna ... |
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16set2020
ore14:33 |
C'è anche chi se le va a cercare!! (>>>)
Ma come cavolo si fa a tenere 4 cenerini senza documentazione!!!
Ora gli faranno un mazzo come un paiolo e sarà difficile che riesca a
scansarla: sequestro degli esemplari, 10.000 euro di sanzione e processo
penale.
Dal 2017 il cenerino è passato in allegato A), di conseguenza qualsiasi
esemplare, anche se detenuto da un privato cittadino a fini di pet, deve
essere accompagnato dal famoso "CITES giallo".
Mi dispiace per il malcapitato perché le sanzioni sono davvero
spropositate, ma questo fatto serva da monito per tanti altri che in
maniera troppo disinvolta snobbano gli obblighi CITES.... |
16set2020
ore14:33 |
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E' successo ciò che temevo: in seguito al
grave incidente capitato a Fly (l'Ara ararauna di Enzo Salvi,
colpita da una pietra lanciata da uno sciagurato mentre stava
facendo volo libero - vedi post del
3lug2020) i riflettori dei media sono stati puntati su
questa vicenda che, essendo particolarmente commovente, é subito
risultata utile per alzare l'audience.
Domenica mi è capitato di vedere Enzo Salvi e Chiara
Alessandrini, ospiti di Barbara d'Urso, con i loro stupendi
pappagalli, mostrare quanto possa essere gratificante il
rapporto con questi animali.
Mentre li osservavo provavo ad immaginare quanti bambini in quel
momento stavano chiedendo ai propri genitori di potere avere,
pure loro, un simile pappagallo. Il seguito ve lo potete
immaginare ...
La mia contrarietà al pet ed alla sua promozione è dovuta al
fatto che ancora una volta si appagano gli egoismi delle persone
a scapito del benessere di questi poveri animali, la stragrande
maggioranza dei quali é destinato a finire in malo modo, come
dimostrato da un recente studio effettuato negli USA.
Non sto qui a dilungarmi sulle ragioni che compromettono la loro
salute, lo farò in un apposito intervento a breve, per ora mi
basta rammentarvi che l'Olanda ha tassativamente vietato
l'allevamento a mano degli uccelli, se non autorizzato da un
veterinario esclusivamente per motivi di sopravvivenza.
Il nostro settore avrebbe tanto bisogno di andare dalla D'Urso,
ma per promuovere ben altro.... |
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15set2020
ore12:00 |
Palermo (giugno 2014) |
Caro Presidente Gianni
Matranga, ho notato che non compari più nell'elenco dei nuovi
amministratori della tua AOT di Palermo.
Non è mia intenzione entrare nel merito delle ragioni che hanno
portato a questa situazione, dico solo che ne sono enormemente
dispiaciuto. Con te alla guida l'AOT aveva raggiunto una
posizione di assoluto rilievo e prestigio nel panorama
ornitologico italiano.
Per diversi anni è stata anche la mia associazione ed ho cercato
in tutti i modi di aiutarla a crescere (ricordo la FIAT multipla
che si fermava ad ogni porta per raccattare uccelli da portare
giù alla mostra di Palermo) promuovendone l'immagine in ogni
modo.
Credo che tu possa ritenerti soddisfatto per i risultati che hai
raggiunto e che ora sarà compito dei nuovi amministratori
portare avanti, augurandoci che ne abbiano le capacità.
Appena sarà passato "U COVIDDI" ti aspetto in Romagna. |
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15set2020
ore11:30 |
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Oramai troppo frequentemente l'amico Dario
pubblica post come questo qui a fianco, e la cosa ci deve
preoccupare non poco!
Sono davvero tanti gli allevatori che decidono di chiudere
baracca e burattini, quelli di becchistorti in particolare.
Le ragioni, a mio parere, sono molteplici: in primo luogo i
bilanci degli allevamenti che vanno sempre più in rosso (i costi
non diminuiscono a differenza degli incassi che negli ultimi
anni hanno registrato un vero e proprio tracollo). Parlo
ovviamente dei piccoli pappagalli che rappresentano la massa
importante del nostro settore. In questo periodo i commercianti
e le uccellerie stanno ritirando ma a prezzi davvero provocatori
(6 euri per i roseicollis e 8 per i fischeri).
Negli ultimi anni abbiamo sempre gridato "al lupo, al lupo!", ma
con il COVID il lupo è arrivato davvero e molte famiglie sono
cadute in serie difficoltà economiche. |
E' evidente che le spese
superflue sono le prime ad essere tagliate.
Una seconda causa è sicuramente determinata dai rischi
conseguenti alle sproporzionate sanzioni fissate dalla normativa
CITES e quando corre voce che a Tizio e a Caio sono stati fatti
verbali da 10.000 eurini, la tentazione di chiudere tutto è più
che comprensibile.
Io non la vedo bene in prospettiva, sono molto preoccupato,
anche perchè trovare vie di sbocco in un simile contesto non è
sicuramente cosa facile ed ho l'impressione che le diverse
Federazioni, che ci rappresentano, siano impegnate più a far
danni che a risolvere problemi. |
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14set2020
ore09:48 |
Nel lasciare, dopo 28 anni, la Presidenza di SOR sento
il dovere ed il piacere di salutare e ringraziare tutti gli
allevatori sportivi, innanzitutto, che con la loro passione,
pazienza e abilità hanno dato vita, oltre 80 anni fa, a
questa magnifica esperienza comune. Sono certo che loro,
come me, hanno trovato, nell’allevamento e nello stare
assieme, straordinari motivi di vita, di soddisfazioni e di
serenità, elementi rarissimi, purtroppo, nel nostro tempo e
nella nostra società. A loro va il mio augurio che questa
passione e la socialità che porta con sé non vadano
disperse: sono e devono rimanere un punto di riferimento ed
una certezza per la nostra società civile, sopratutto in
questi momenti particolarmente tribolati.
Agli operatori commerciali ed industriali che hanno
messo il loro studio e la loro abilità a disposizione della
nostra passione di allevatori sportivi, consentendoci di
realizzare risultati impensabili, va un grande
ringraziamento e tutta la mia stima. Sono stati anni di
proficua collaborazione che hanno consentito di creare
condizioni ottimali per gli allevatori sportivi ma anche,
d’altro canto, di produrre, da una passione, una rete
produttiva e commerciale che portano nel mondo il genio e il
frutto dello studio, della ricerca e del lavoro
collaborativo degli italiani. Apprezzatissimo, come
tutti sappiamo. Senza di loro, le iniziative di SOR non
avrebbero avuto il successo che hanno ottenuto e ,
soprattutto, saremmo stati tutti un tantino più poveri. E
non solo sul piano economico.
Un particolare, ma specialissimo, ringraziamento a dei
collaboratori specialissimi, sorprendenti ed apprezzati da
tutti gli allevatori, italiani e stranieri, che hanno avuto
modo di utilizzare la loro disponibilità, competenza e
freschezza: i ragazzi degli Istituti scolastici cittadini,
Pascal e Zanelli, che, con la loro disponibilità,
professionalità e serietà hanno dato un’immagine piena di
entusiasmo e speranza alle nostre manifestazioni. Credo che,
da questo punto di vista, siamo in buone mani: il futuro fa
meno paura.
Un grazie di cuore per questi bellissimi anni ed un
invito a tutti: non molliamo! E,
soprattutto, stiamo uniti. E rispettiamoci.
Enrico Banfi
Reggio E. 13 settembre 2020.
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Caro Presidente, (con la
"P" maiuscola ed in grassetto)
G R A Z I E !! |
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14set2020
ore09:48 |
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"Una
mostra si può rinviare, una morte é irrecuperabile".
Con questa breve e semplice frase è stato ripristinato il valore
ed il senso delle cose, collocandole al giusto livello di
priorità!
A fianco ho postato uno spezzone del comunicato del consorzio
dei Tre mari con il quale si comunica l'annullamento
dell'iniziativa che avrebbe dovuto svolgersi a Palermo.
Ho apprezzato molto tale decisione ed in particoalre la
chiarezza e la genuinità con cui ne sono state esposte le
ragioni.
Purtroppo anche nel nostro mondo ornitologico ci sono persone
convinte che "non ce n'é u coviddi!", com'è
normale che sia.
La cosa grave succede quando sono gli stessi dirigenti che
cercano di assecondare gli interessi di questa sparuta (spero)
minoranza a spese di tutti gli altri.
NB: è chiaro che queste considerazioni valgono per tutti coloro
che cercano di organizzare mostre, indipendentemente dalla
federazione di appartenenza. |
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12set2020
ore14:55 |
Può anche darsi che i carabinieri forestali prima, e l'articolista poi,
abbiano rappresentato la realtà per quella che è, ma le vicende del
passato mi hanno insegnato ad essere molto prudente nell'esprimere dei
giudizi su questa roba qua. (>>>)
La dimensione, ma soprattutto la pulizia delle gabbie sono argomenti
molto delicati che vengono valutati con una grande dose di soggettività.
L'allevatore sanzionato risiede a Bologna, probabilmente in zona
Galliera, ed ha 53 anni.
Se qualcuno dei miei lettori avesse informazioni di prima mano sul caso
mi farebbe una enorme cortesia se mi dicesse qualcosa. Grazie mille! |
12set2020
ore14:55 |
Ho appena finito di parlare con un amico avvocato, particolarmente
preparato sulla legislazione CITES, il quale mi esprimeva tutto il suo
disappunto sulle sanzioni, ma soprattutto sull'entità di queste ultime,
in materia di CITES.
Anche per infrazioni formali vengono elevati
verbali da 10.000 euro (in lettere, diecimilaeuro). Mi diceva che
sta assistendo un vecchietto che è stato sanzionato con una simile
ammenda per il semplice fatto di avere errato la numerazione delle
pagine.
Gli ho chiesto se mi può scrivere qualche riga da pubblicare sul mio
blog proprio sul tema "tenuta e compilazione dei registri"
poichè sono tantissimi i colleghi che mi chiedono chiarimenti su questo
argomento e noto che c'é una preoccupante e diffusa impreparazione oltre
ad una irresponsabile sottovalutazione. |
11set2020
ore16:40 |
Ho dato una sbirciatina al programma mostre sul sito della FOI (>>>)
.... oramai è tutta una chiazza rosa (mostre annullate) e nei prossimi
giorni altre prenderanno la stessa tinta.
La testardaggine ostentata è andata a sbattere contro la realtà, una
realtà che ancora ci dice che il percorso di risanamento dal maledetto
virus è ancora lungo e pericoloso.
Continuano i preparativi e la promozione del campionato italiano che
dovrebbe svolgersi a Cesena ai primi di
dicembre anche se ancora non è stato pubblicato il catalogo dal quale
finalmente potremo conoscere il costo dell'ingabbio. Sui social si parla
di cifre assurde alle quali non credo perchè significherebbe una vera e
propria autocastrazione.
In ogni caso, fissare la quota di ingabbio sarà uno dei principali
problemi poichè è facile immaginare che il numero complessivo degli
ingabbi sarà sensibilmente inferiore a quello delle precedenti edizioni
ed i costi saranno più elevati (si pensi solo alla disifestazione).
Per cui il costo proposto non potrà che essere un "costo politico" e non
il frutto delle risultanze del bilancio preventivo, con la certezza di
una perdita gestionale che qualcuno (chi?) dovrà poi coprire.
Faccio un esempio con i numeri: di solito il costo agli italiani era di
8/9 euro a soggetto, a mio avviso, a Cesena non potrà superare i 10/11
euro anche se il bilancio preventivo dovesse indicare 18/20 euro per
chiudere a pareggio. |
08set2020
ore16:35 |
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Più veloce della luce.... Ho spedito la
e-mail con allegato l'ordine per gli anelli e la ricevuta
dell'avvenuto bonifico alle ore 15:14, alle ore 15:55 mi sono
ritrovato la ricevuta sul cellulare.
Non intendo fare polemica con nessuno, ma mi piace precisare che
oltre alla quota sociale di 25 euri ho speso la bellezza di
0,32 eurini per ogni anello in durallumino colorato
(da 3,8 mm fino al 6,5 mm). |
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08set2020
ore15:20 |
Ho appena spedito l'ordine degli anelli con relativo bonifico,
comprendente anche la quota sociale, al GRAN GALA' DEI PAPPAGALLI.
Non parteciperò più alle mostre e non alleverò più specie autoctone
regolamentate dalla normativa regionale per cui posso tornare
tranquillamente all'ovile recuperando il mio vecchio RNA...GG078
Mi è venuto un dubbio però, ... chissà se al BVA si potrà partecipare
anche con anelli extra COM? |
05set2020
ore13:00 |
Ho deciso. Domani alle ore 13,01 aprirò lo sportellino della gabbietta
ai tre moschettieri. Ormai sono completamente autosufficienti: oltre ai
semi secchi e germinati mangiano anche diversi tipi di semi di erbe
selvatiche che gli ho messo a disposizione per abituarli
all'alimentazione in natura. Hanno recuperato la loro naturale
selvaticità e quando mi avvicino alla gabbia svolazzano troppo. Gli
aprirò lo sportellino e mi allontanerò affinché possano uscire senza
paura e prendere dimestichezza con l'albero che potrebbe rappresentare
la loro salvezza. Sopra alla gabbia metterò le mangiatoie con gli
alimenti che già conoscono nella speranza che, almeno per un certo
periodo, tornino per rinfocillarsi.
Avranno tre giorni e mezzo di tempo per ambientarsi in sicurezza perchè
domani alle 13 si chiuderà la seconda giornata di massacro ai poveri
uccelletti e la terza si aprirà giovedi prossimo alle ore 7.
Da giovedì scorso sono letteralmente scomparsi tutti i cardellini sugli
alberi di casa mia, spero che non me li abbiano uccisi tutti, ma
soprattutto mi auguro che non uccideranno i miei tre moschettieri. |
03set2020
ore12:40 |
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La Sagra del paese .... quelle in foto sono
le auto dei cacciatori parcheggiate nel cortile di una casa
disabitata a 200 metri da casa mia. Tutti quei cacciatori lì
sono concentrati in un campo di girasole di una superficie
complessiva non superiore ai 2.000
mq.
Nel tardo pomeriggio di ieri "l'avvocato" del gruppo (forse lo è
proprio perchè parlava un buon italiano) è venuto a suonare al
mio campanello per avvisarmi che oggi sarei stato disturbato da
colpi di fucile e per invitarmi alla braciolata che stavano
preparando in attesa della notte che hanno trascorso nelle auto.
Evidentemente si é sparsa la voce che sono un anticaccia
rompicoglioni...
Ci siamo fatti una lunga chiacchierata con toni assolutamente
civili ed ho concluso con queste parole: "Io sono contrario alla
caccia ma sono vigenti Leggi che vi permettono di cacciare per
cui devo per forza adeguarmi, voi però siete obbligati a rispettarle,
pertanto se non lo farete chiamerò le guardie venatorie."
Mi ha chiesto se, a caccia conclusa, gli farò visitare il mio
allevamento, richiesta che ho accettato di buon grado.
Devo però dire che si sono comportati abbastanza bene: hanno
iniziato a sparare alle 6:55, quindi con soli 5 minuti di
anticipo sull'orario stabilito ed hanno posizionato i capanni
con le spalle verso casa mia (per evitare che mi cadano i
pallini in testa).
In quanto alle specie abbattute, immagino che abbiano colpito
anche le farfalle: delle cinque cacciabili, tre sono di corvidi
ai quali non avranno sparato perchè non commestibili, di merli
ce ne sono pochissimi (mi avranno ammazzato i miei che coccolavo
tanto) e le tortore sono poche.... e di prima mattina pareva
davvero un Vietnam.... |
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03set2020
ore12:40 |
Ho dovuto spezzare in due parti il Gazzettino del
2020 perchè è diventato troppo pesante ed alcuni amici hanno difficoltà
a caricarlo sul loro PC.
La prima parte resta comunque visibile cliccando sopra, nel riquadro del
draghetto, sull'apposito link. |