La voce del Popolo (2018)

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31dic2018
ore:14:00

nido per basettini
Come ogni anno, al 31.12 redigo il bilancio annuo della mia vita dopo aver valutato e ponderato attentamente i vari centri di costo che lo compongono (salute, finanza, famiglia, hobby, sesso ... ahahah etc. etc.).
Al 2018 ho attribuito mediamente un bel 7.
Alla gestione dei miei pennuti invece ho dato un bel 9+. E' andata ver
amente bene: non ho avuto nessun problema sanitario (il mio amico dell'IZS di Lugo penserà che mi sia arrabbiato con lui), tutti gli esemplari in età riproduttiva hanno svezzato i pulli con successo (compreso i derbyana che anno scorso li ammazzarono), sono riuscito a cedere tutti i becchistorti piccoli prima di Reggemilia ed anche i novelli di quelli medi, la cassa ornitologica si è chiusa in assoluta parità, poiché tutti i proventi incassati li ho investiti in becchidritti.
Da oltre un mese ho inserito in allevamento le nuove specie (cardellini, cardinalini del Venezuela e basettini) e godono tutti di ottima salute.
 Infine devo dire che mi ritengo molto soddisfatto per la scelta che ho fatto: quella ci cedere i becchistorti piccoli per dedicarmi ai becchidritti, difficili da riprodurre.
Mi aspetto molto dal 2019! Prima di tutto sono giunti a maturità sessuale gli ararauna, i roseicapilla ed i caicchi e non vorrei dovere buttare tutti gli anelli che ho acquistato ... poi, parte la nuova esperienza con i cardellini in voliera e qualche novello devo tirarlo fuori per forza. Anche dai basettini mi aspetto qualche emozione forte (vedi il nido che gli ho preparato).
Ad aprile-maggio è quasi certo che porterò a casa anche un paio di coppie di averla piccola e sarà un anno di allenamento a caccia di lucertole e rane per prepararle alla stagione riproduttiva 2020.
Insomma mi aspetto dal 2019 grandi cose ... spero che almeno la metà trovino soddisfazione!!

            
BUON ANNO A TUTTI !! (e ricordatevi di evitare i botti!!)
30dic2018
ore:20:10
La lettura del comunicato di Paul Watson (capitano della flotta Sea Shepherd) mi ha completamente spiazzato. La notizia della decisione unilaterale del Giappone di uscire dall'accordo IWC, ormai da diversi giorni, era stata divulgata da tutti i principali organi di informazione con una interpretazione esattamente opposta a quella offertaci ora dal capo della S.S.. Addirittura qualcuno aveva manifestato preoccupazione per la possibile posizione di isolamento nella quale avrebbe potuto trovarsi il Giappone al prossimo G20.
Quando si dice dell'importanza della comunicazione!!
Io non credo che si sia trattato di strumentalizzazione volontaria, credo piuttosto che il primo giornalista che ha letto il comunicato diramato dal governo giapponese lo abbia interpretato non sulla base della competenza ma della logica e lo abbia postato su qualche importante agenzia di informazione.
Dato che oramai il 99% delle comunicazioni dei media sono originate dai lanci delle agenzie si è generato l'effetto del sasso nello stagno.
Per fortuna che Paul Watson conosce la materia a menadito, avendo speso 30 anni a speronare baleniere giapponesi ed il resto del suo tempo nei tribunali di mezzo mondo per difendersi, ci ha chiarito correttamente i termini della questione.
Questo fatto ci deve stimolare a riflettere sulla veridicità delle informazioni che ci vengono propinate e dovremmo sempre chiederci: "sarà vero?" per poi andare ad approfondirle cercando di avvicinarsi il più possibile alla fonte.
30dic2018
ore:07:35


Una nave di S.S. in azione contro baleniere giapponesi.
Intervento di Paul Watson copiato dal sito di Sea Shepherd:


"
Perché è positivo che il Giappone esca dalla Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene. Commentario del Capitano Paul Watson. Non mi è molto chiaro perché così tanti conservazionisti difensori delle balene siano turbati dall’annuncio odierno dell’imminente uscita del Giappone dall’IWC.

Dopo 16 anni di azioni contro il Giappone nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud questo mi sembra uno sviluppo molto positivo. Significa che la guerra per le balene in Oceano del Sud è finita e noi e le balene abbiamo vinto.

Lo scopo per cui abbiamo lottato è stato raggiunto: la fine della baleneria in Oceano del Sud. Il fatto che il Giappone esca dall’IWC permetterà all’IWC di votare e approvare l’istituzione del Santuario dei Cetacei in Atlantico del Sud.

Questo significa che l’intero emisfero australe sarà libero dai balenieri per la prima volta nella storia. Si tratta di un risultato notevole e meraviglioso. Questa decisione implica che il Giappone non potrà più nascondere le proprie attività di baleneria commerciale illegali sotto la maschera della “ricerca scientifica”.

Non hanno mai smesso di cacciare balene per scopi commerciali. Il Giappone ora entrerà a far parte con Norvegia, Islanda e Danimarca delle ultime nazioni baleniere sul pianeta e la baleneria commerciale continua ad essere illegale. Senza il pretesto della “ricerca” sarà più facile contrastare i giapponesi. Il Giappone ha continuato ad uccidere balene all’interno delle proprie acque territoriali per decenni. Nulla è cambiato. Non stanno riprendendo la caccia alla balena perché in realtà nel Pacifico Nord-Occidentale non hanno mai smesso di cacciare balene.

In altre parole i giapponesi, così come norvegesi, danesi e islandesi, sono stati riportati alle proprie coste. I balenieri del mondo sono in ritirata. Senza baleneria pelagica il Giappone non costruirà una nuova e costosa nave fabbrica. In Giappone è stata fatta molta pressione politica per non costruire questa nave e con questa decisione non saranno più obbligati a proseguire con questa trappola finanziaria.

Perché il Giappone sta agendo in questo modo? Per 5 motivi principali:

1. Pressione diplomatica internazionale sempre più aggressiva.
2. Crescenti costi di sicurezza per evitare l’intervento di Sea Shepherd.
3. Crescenti costi operativi con la necessità di dismettere la Nisshin Maru e di sostituirla con una nuova nave fabbrica.
4. Riduzione del mercato della carne di balena in Giappone.
5. Presa di coscienza del fatto che l’IWC non autorizzerà mai il ritorno della baleneria commerciale in Oceano del Sud.

Il Giappone ha deciso di fare ciò che Islanda e Norvegia hanno fatto dal 1987 e cioè di limitare l’uccisione delle balene alle proprie acque territoriali. La baleneria commerciale continua, ma senza il pretesto della ricerca scientifica il nostro compito di continuare a contrastare la baleneria in tutto il mondo diventa più facile perché non ci saranno più pretese di legalità. Qualsiasi attività di baleneria commerciale compiuta da chiunque in qualsiasi luogo del mondo è considerata illegale dal 1987.

Sea Shepherd continuerà a contrastare la baleneria illegale con una varietà di strategie e tattiche. Ma oggi festeggiamo un'enorme vittoria per le balene.  Il Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud sarà presto al sicuro e gli arpioni verranno fermati. Presto avremo un Santuario dei Cetacei in Atlantico del Sud. La baleneria nell’emisfero australe è finita.

Non serve lamentarsi di qualcosa che non è cambiato. Abbiamo invece bisogno di celebrare ciò che c’è di positivo. Metà di questo pianeta sarà al sicuro dagli arpioni. Tutte le tradizionali nazioni baleniere dell’emisfero australe hanno posto fine alle loro attività di baleneria, incluse Australia, Perù, Cile e Sudafrica. Il Giappone era l’ultima nazione a massacrare balene nell’emisfero australe. Questa decisione del Giappone è accolta positivamente da Sea Shepherd. Grazie Giappone, ma sappi che la lotta continua.

Sea Shepherd è intervenuta contro la baleneria illegale nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud in modo continuativo dal 2005 al 2017. Sea Shepherd ha inviato oltre un migliaio di volontari a bordo di svariate navi e ha salvato dagli arpioni oltre 6.000 balene. Ma, soprattutto, Sea Shepherd ha causato al Giappone un consistente aumento dei costi operativi e per la sicurezza oltre a rendere note al mondo intero, incluso il popolo giapponese, le attività illegali del Giappone in Oceano del Sud. "

SEA SHEPHERD, grazie per tutto ciò che avete fatto e per ciò che farete ancora!!!

30dic2018
ore:07:10
Vedrete che sarà proprio così ... (anche gli uccelli faranno ritorno). Lo ha detto anche il presidente del consiglio...  (>>>)
29dic2018
ore:21:05
Temo che anche i Fringillidi siano arrivati da buon ultimi al traguardo della crisi.
L'ottimo Alex Valentini ha pensato bene di organizzare una giornata di saldi per smaltire qualche pezzo da 90 rimasto invenduto dopo i mercati di Reggio Emilia e di Parma.
Io sono capitato nel suo aviario pochi giorni prima di Reggemilia ed ho avuto occasione di vedere i cardellini che aveva preso dai migliori allevatori europei (Rimaux, Capone etc.). Pure io che non ci capisco ancora nulla sono rimasto impressionato dalla taglia, dai colori e dalla perfezione dei disegni. Peccato che il prezzo sia molto alto anche per effetto del blasone ... La fortissima e qualificata concorrenza che quest'anno, e per la prima volta, si è incontrata a Reggemilia ha frenato pesantemente le vendite soprattutto dei pezzi più pregiati (e costosi).
Sono convinto che dal novembre 2018 siano fortemente cambiati i parametri del mercato dei cardellini major. Domenica 6 lo verificherò direttamente, sono curioso di vedere la % di sconto che sarà praticata su alcuni soggetti che ben ricordo...
Andrò sicuramente alla iniziativa anche se penso che acquisterò solo alimenti. Il tipo di allevamento che intendo fare io non prevede l'inserimento di major mutati, ma solo di nostrani ancestrali per i quali il mercato é sempre stato difficile. Al massimo potrei prendere una coppia di major agata per il solo fatto che l'abbinamento dei colori mi piace tantissimo, ma sono sicuramente sprecati. Si giustifica l'acquisto dei major principalmente per due ragioni: o per la selezione finalizzata alle mostre oppure per il denaro.
28dic2018
ore:17:45

Sappiate che i botti sono micidiali per tutti gli animali, domestici ma anche selvatici! La spiccata sensibilità del loro udito li rende particolarmente vulnerabili e si possono spaventare fino a procurarsi danni molto seri. Si stima che siano diverse migliaia gli uccelli che perdono la vita in queste occasioni. E se proprio non riuscite ad entrare nel 2019 senza accendere un qualcosa procuratevi almeno di quelli che non fanno il botto!!
26dic2018
ore:19:30
Maledetti giapponesi!!!!  Il pistolero yankee ha fatto scuola: si esce dai trattati internazionali poi si fa ciò che si vuole, in barba al rispetto dell'ambiente e della natura! Il Giappone ha dichiarato l'uscita unilaterale dalla Commissione Internazionale per la caccia alla balena (IWC), che vietava l'uccisione degli esemplari in via di estinzione, ed ha comunicato che dal luglio 2019 ne autorizzerà la caccia. (>>>)
L'unica speranza è che Sea Sherpherd, nota organizzazione che opera in difesa dei cetacei, si organizzi e vada a boicottare la drammatica mattanza.
Per quanto ci riguarda dovremmo pensare seriamente di boicottare i prodotti giapponesi, in particolare le auto (Suzuki, Toyota, Nissan e Mitsubishi)!! 
26dic2018
ore:07:50
Domenica 27 gennaio 2019 presso il Centro Vicinalis di Visnà di Vazzola (TV) si terrà la 9° edizione del Gran galà dei pappagalli.  Quest'anno gli organizzatori proveranno di lanciare anche la 1° mostra espositiva. Per ulteriori info potete andare su www.grangaladipappagalli.org
24dic2018
ore:07:50
Per iniziare a capire qualcosa sui cardellini  mi sono iscritto a diversi gruppi Facebook costituiti da allevatori esperti. Ho posto un quesito circa la diversa pigmentazione delle zampe fra i cardellini selvatici (più scura) e quelli domestici (più chiara) ma ho avuto risposte parzialmente convincenti. La conclusione é stata che l'affermazione corrisponde in buona parte al vero ma non completamente, poichè esistono soggetti nati in cattività con zampe scure e comunque di diverse tonalità. In molti hanno attribuito la causa della diversità all' alimentazione ed al sole. Qualcuno sostiene anche che le zampe (più scure) di un cardellino di cattura dopo un certo periodo trascorso in gabbia si schiariscono. Se qualcuno potesse chiarirmi questi dubbi gliene sarei veramente grato.
23dic2018
ore:09:42
A proposito di editoria ornitologica ... un uccellino mi ha detto che in quel di Palermo qualcuno sta pensando di rivitalizzare il "Corriere Ornitologico" edito dalla AOT di Palermo.
Credo che non sarà cosa facile anche perchè una rivista completamente realizzata da una singola associazione richiede un impegno finanziario non di poco conto e recuperare i tanti sponsor che in passato avevano dato la loro fiducia non sarà cosa facile. Anche perchè l'aggravarsi della crisi degli ultimi tempi è probabile che abbia ristretto ulteriormente i budget pubblicitari di diverse aziende.
In passato l'AOT aveva compiuto un vero e proprio miracolo, oltre a proporre una rivista di alto livello per i suoi contenuti, é riuscita ad autofinanziare l'iniziativa con i soli proventi degli sponsor, addirittura inviando gratuitamente il giornalino a tutti i suoi associati ed al domicilio di chiunque ne avesse fatto richiesta.  
Io credo che non sarà più possibile una roba del genere ... e sono convinto che molti di coloro che in passato hanno avuto il piacere di leggere qualche numero sarebbero sicuramente disposti a pagare qualcosa pur di poterlo riavere fra le mani.
Per esempio, si potrebbe chiedere la sottoscrizione di un abbonamento di 10 €. per ricevere 3-4 numeri.
Certo che per il nostro settore sarebbe una gran bella cosa ... ora siamo completamente al buio: Alcedo ha chiuso i battenti e Italia Ornitologica é diventato un ottimo surrogato di Activia!!
22dic2018
ore:10:42
Premesso che la legge di bilancio definitiva non è ancora stata approvata e che l'emendamento proposto dal governo relativo al taglio dei contributi all'editoria si riferiva alla legge di bilancio cestinata da Bruxelles, si può ancora sperare che possa cambiare tutto nelle prossime ore in sede di approvazione definitiva .... sperem...
Dall'elenco qui a fianco si scopre che FOI, per Italia Ornitologica, ha beneficiato di un contributo annuo pari a 40.240 €.
A questo punto viene spontaneo chiedersi: in quale posta di bilancio sono stati iscritti?
E un'altra domanda ancora: ma si può sapere quanto costa davvero Italia Ornitologica?
(40.000 €. di contributi pubblici, gli introiti pubblicitari, 35 €. che ogni socio paga per mantenere "il palazzo", ivi compreso I.O.)
Questa é l'ennesima dimostrazione che questo gruppo dirigente ha davvero lavorato nel solco della continuità... 
Una bella "operazione trasparenza" prima di chiudere il mandato, no eh?
 
21dic2018
ore:15:15
La foto qui a sinistra riprende uno scorcio della prima pagina di Italia Ornitologica. Come potete leggere, la testata ha fruito di contributi pubblici ai sensi della legge 250 del 7 agosto 1990. Vi metto il link della Legge nella quale sono specificati i parametri per definire l'ammontare del contributo spettante perchè pare che nessuno ne conosca l'entità (>>>).
Sui social si parla di cifre esagerate (fino a 70.000 €.), che non credo corrispondano a verità, ma dal bilancio   non si rileva la registrazione di alcun provento a titolo di contributi ai sensi di questa Legge.
E' venuto alla ribalta questo argomento perchè il governo gialloverde ha azzerato con un colpo di spugna tutti i contributi pubblici erogati alla editoria. Voi capite che diventa importante comprendere quanto abbia incassato la FOI ed in quale posta di bilancio siano stati registrati questi contributi.
Finchè dagli alti piani del palazzo non saranno forniti i chiarimenti del caso è normale che ognuno si senta legittimato a formulare le ipotesi più disparate che poi finiscono per nuocere ulteriormente alla causa comune.
Per concludere ... ci troviamo di fronte a due elementi certi: 1) la FOI prendeva contributi per I.O. 2) il governo ne ha deciso l'eliminazione, e ad un terzo elemento da definire... quanto incassava?. La risposta a questo interrogativo permetterà di comprendere se si chiuderà o si ridimensionerà I.O., oppure se i soci dovranno andarsi in tasca per versare cio' che non arriverà più dalle pubbliche finanze.
20dic2018
ore:7:55
Ci vorrebbe un piano nazionale finanziato dalla UE per stimolare l'allevamento e la riproduzione dell'averla in cattività!!
Da un recente studio è emerso che l'averla è un acerrimo nemico del nefasto "punteruolo rosso" (>>>)
19dic2018
ore:16:30
Sarà perché "La Voce del Popolo"  ha letteralmente ignorato le recenti vicissitudini dei giudici di becchistorti che in molti hanno sentito la necessità di raccontarmi gli ultimi fatti, dal proprio punto di vista.
Fino a qualche tempo fa ho creduto che si potesse realizzare il tanto atteso processo di cambiamento e vivevo questi passaggi con ansia e rabbia, oggi invece, che quel progetto é miseramente fallito, ascolto quasi divertito le diverse opinioni dei contendenti.
Non intendo scrivere più nulla su questi argomenti se non per saltuari aggiornamenti.
Al proposito, colgo l'occasione per fare i miei complimenti al "giudice romagnolo" che fra qualche mese verrà eletto quale Presidente di Collegio (o come cavolo si chiamerà) al posto di Luigi Vergari.   
 
19dic2018
ore:10:11
Ed eccolo il bottino della giornata ... questa mattina sono andato per campi alla ricerca di qualche seme selvatico da dare ai miei uccelletti.  Mi sono fatto una buona scorta di cardo selvatico (cirsum averse) e di pennacchi di canne palustri. Il cardo è graditissimo ai cardellini che sminuzzano in poco tempo recuperando i minuscoli semi che si nascondono all'interno della pannocchia. E' uno dei semi migliori in assoluto poiché contiene una notevole quantità di sali minerali e di protidi ed è un ottimo depuratore per il fegato.
I microscopici semi contenuti nei pennacchi delle canne non so cosa contengano esattamente, so solo che i basettini ne vanno ghiotti e trascorrono gran parte della giornata appollaiati sulla spiga.
In questo periodo somministro anche ortiche fresche (apprezzatissime dai cardellini) e centocchio.
Io sono un "fissato" delle erbe selvatiche e dei suoi semi che somministro a tutti i miei uccelli tutto l'anno in relazione alle disponibilità che la natura ci offre.
In natura, i semi immaturi rappresentano l'unico alimento di cui gli uccelli possano cibarsi, i semi essiccati che gli forniamo sono una comodità per noi, ma se potessero scegliere sono sicuro della loro preferenza!
18dic2018
ore:11:15
Mangiatoia multifunzione per voliere - Quasi quasi vado a depositare il brevetto !! (ahahah) Sto mettendo a punto i particolari nelle voliere che fra un paio di mesi ospiteranno i miei cardellini, basettini & co., e faccio tesoro di tutto ciò che ho visto durante le mie visite presso gli altrui allevamenti per renderle più accoglienti ed adeguate possibile. In foto le mangiatoie che ho predisposto delle quali vi illustro le caratteristiche: 1) per evitare che i topi entrino in contatto con gli alimenti ho invitato la parte superiore ad una barra di ferro alta 150 cm; 2) ho messo un cassetto che raccolga i semi che vengono scartati per evitare che cadano per terra, si inumidiscano e trasmettano malattie; 3) 1/4 della griglia di una gabbia da 60 cm. l'ho lasciato all'esterno dove posizionerò periodicamente la vaschetta per il bagno così che gli spruzzi di acqua cadano per terra; 4) un altro quarto della griglia l'ho piegato verso l'alto, finendolo con un posatoio, in modo tale che sia possibile l'aggancio dei beverini, di piccole mangiatorie e di linguette varie.
Mi ritengo soddisfatto del lavoro che ho fatto, tra l'altro interamente con materiale di recupero, in ogni caso se qualcuno di voi ha qualche osservazione è bene accetta!!
17dic2018
ore:15:20
Ho già ottenuto dalla Regione Emilia Romagna l'autorizzazione all'allevamento del Rigogolo (Oriolus oriolus), in dialetto romagnolo "arghebal", ma ci ho già rinunciato. Anche l'arghebal come il farlòt (averla piccola) è uno di quegli uccelli che mi hanno sempre affascinato fin dall'infanzia. Se ne vedevano tantissimi, ricordo quanto fosse particolare il loro nido: costruivano una specie di amaca e l'appendevano ad una biforcazione di rami.
E' all'incirca della dimensione di un tordo (lungo 23-25 cm e pesa circa 70 gr.), si nutre di insetti e di frutta (viene detto anche "beccafico" proprio per la sua predilezione per i fichi). E' presente in quasi tutta Europa ed è in diminuzione come tutti gli insettivori. Non sopporta il freddo per cui nei mesi invernali emigra in Africa per poi tornare a nidificare nei mesi di maggio/giugno.
Credo che dopo al cardellino sia uno degli uccelli più belli di tutta l'avifauna europea. Mio malgrado ho rinunciato al suo acquisto perchè mi è stato riferito che è uno dei pochi uccelli che risulta non essersi mai stato riprodotto in cattività.
I pochissimi esemplari che si trovano in commercio (non in Italia) sono tutti di cattura e vengono in qualche modo "legalizzati" tramite l'inserimento forzato dell'anello (ci sono veri e propri specialisti in questo). Ho trovato un commerciante che me li avrebbe procurati, sono talmente belli che avrei anche accettato la non riproduzione in cattività, ma la certezza di mettere in gabbia soggetti prelevati dalla natura mi ha fatto desistere... 
14dic2018
ore:17:10
La potenza del mio blog!!! Un amico dopo aver letto il post qui sotto mi ha inviato un messaggio con il nome di un allevatore di Aosta, che a suo dire avrebbe potuto aiutarmi nella ricerca dell'Averla piccola e del Rigogolo. Ho trovato il numero di telefono tramite google e l'ho chiamato ... mamma mia ... in 40 minuti di telefonata mi ha lasciato pronunciare non più di una ventina di parole ... un istrione, un cavallo pazzo. Uno di quelli che conosce tutti coloro che operano nel nostro mondo (davvero) e che ne sa a pacchi per quanto riguarda l'allevamento di tutta la fauna indigena europea.
Mi ha assicurato che riuscirà a trovarmi ciò che sto cercando, regolarmente inanellati e con certificazione al seguito, però gli devo lasciare il tempo necessario per trovarli  essendo uccelli difficilissimi da riprodurre in cattività. Mi ha confermato che la mia é una sfida molto difficile e che farei meglio a cambiare specie. Mi è venuta la tentazione di prendere l'auto e di andarlo a trovare subito ma mi ha detto che stava partendo per le canarie, dove svernerà fino a marzo/aprile, per cui dovrò attendere fino ad allora.
Nel frattempo vi mostro queste stupende foto di Angelo Fumagalli con le quali ha documentato la deposizione e la schiusa delle uova delle sue averle ... (>>>)
14dic2018
ore:10:15
Come promesso vi aggiorno sulla situazione ed i programmi del mio allevamento.
Ho ceduto tutti i piccoli becchistorti (canus, nigrigenis, lilianae, roseicollis, forpus xanthops, aymara) ed ho tenuto quelli di taglia medio-grande: (Ara ararauna, amazzone di Cuba, Port Lincoln, roseicapilla, derbyana, conuri del sole, caicchi, parrocchetti veloci, parrocchetti dal collare e parrocchetti monaci).

Invece per quanto riguarda i becchi dritti ho i seguenti esemplari: 4 coppie di cardellini nostrani ancestrali, 1 coppia di cardellini major, due coppie di cardinalini del Venezuela e due coppie di basettini. Sono tutti in forma splendida! e sono fiducioso sul fatto che, dopo due mesi dall'immissione nel mio allevamento abbiano trovato un buon equilibrio per quanta riguarda sia l'alimentazione che l'ambiente. Vi devo confessare però che il mio aviario è diventato la succursale della farmacia comunale di Alfonsine per la quantità di farmaci che ho acquistato.
Il primo obiettivo che mi sono posto è quello di "pulirli", condizione molto importante per il successo riproduttivo, dalle conseguenze che i tanti medicinali assunti gli hanno procurato nel fisico. Da una parte sto riducendo gradualmente la somministrazione di farmaci (anticoccidiosi, in particolare) e dall'altra sto fornendo un alimentazione che rafforzi le difese immunitarie (semi di cardo mariano, perilla, foglie di tarassaco, di ortica etc.). Faccio uso anche di un farmaco (Viruxan 5%) che stimola e rafforza le difese e che in passato ha avuto un buon successo con i miei canus.
Oltre a controllare giornalmente la vitalità, l'occhio ed il comportamento di tutti i soggetti, osservo con particolare attenzione le feci, che devono essere asciutte e la parte bianca deve essere ben distinta da quella più scura. In ogni caso, fra qualche giorno confezionerò un bel cartoccio di cacche e le porterò dal mio amico dell'IZS di Lugo affinché ci dia un'occhiatina.
Ho solo una coppia di basettini che mi sta facendo impazzire: si autodeplumano entrambi. Ho provato a separarli ma continuano a strapparsi le penne e le piume. Non riesco proprio a capirne la ragione anche perchè l'altra coppia è perfetta.
Attendo con impazienza di poterli liberare nelle voliere che gli sto preparando (febbraio/marzo) che ricostruiscono il loro ambiente naturale e nelle quali dovrebbero ritrovare il loro equilibrio. 
 

Due parole sui miei programmi futuri. Sto cercando disperatamente una coppia di Averla piccola (Lanius collurio) ed una di Rigogolo (Oriolus oriolus) che non riesco a trovare da nessuna parte. Mi toccherà tornare a Zwolle... Queste "specie dimenticate" e praticamente scomparse, rappresentano la mia scommessa più importante, il giorno che dovessi riprodurne almeno uno avrei vinto il mio campionato mondiale. So che un allevatore di Lecco (Fumagalli) qualche anno fa era riuscito a vedere nascere i pulli di Averla piccola che poi furono uccisi dal maschio. Ora non li tiene più.
Naturalmente nell'attesa di trovarli non posso lasciare vuote le voliere, per cui ho deciso che prenderò un paio di coppie di Usignoli dei Giappone (Leiothrix lutea) (lista dei 35 allegato B) CITES) e di Negrito della Bolivia (Spinus atratus o carduelis atrata).
13dic2018
ore:09:23
Ho appena chiuso il telefono con uno degli amici che mi ha raccontato come si è svolto il giudizio ai Campionati di Parma per quanto riguarda il settore Ondulati & altri Psittaciformi ...
A differenza di altre volte che di fronte a situazioni vergognose (come in questo caso) mi arrabbiavo terribilmente ... questa volta l'ho presa con una filosofia che non mi è propria ... boh! sarà mica che sto invecchiando davvero?
A proposito, buon divertimento per la riunione a cui parteciperete sabato  (ahahahahah)
13dic2018
ore:09:10

Buonasera Daniele, seguo il suo blog praticamente ogni giorno da un paio di anni e quando non posso torno poi indietro a rivedere i messaggi che mi sono perso. Non le ho mai scritto anche se a volte avrei voluto farlo, per esempio quando parlava del giusto prezzo dei pappagalli o dei suoi bellissimi amazzoni di Cuba, che non ho mai visto dal vivo, oppure quando diceva che non riusciva a vendere i Port Lincoln, dei quali mi sono innamorato dopo averli visti selvaggi in Australia (anzi quando avrò il posto, se li alleverà ancora, mi piacerebbe prenderne una coppia). 

Vengo al punto: sarebbe molto brutto se lei decidesse davvero di non scrivere più sul blog perché ha idee giuste, tanta passione ed è un peccato perdere un punto di riferimento così.

Io ho sempre allevato di tutto: dalle tartarughe ai piccoli uccelli, dai criceti e cincillà ai fagiani dorati, colini della california, pesci rossi, pesci tropicali, diamanti di gould, A. roseicollis, e decine e decine di altre specie che ormai ho perso il conto.

Non ho MAI partecipato ad una mostra e non mi sono mai iscritto a nessuna associazione.

Ho sempre allevato per il semplice gusto di veder nascere una nuova vita, non tengo mai soggetti singoli ma cerco di riprodurre tutto: dai pesci dell’acquario ai fagiani, dai diamanti alle cocorite ecc… senza badare agli standard ma tenendo conto solo della bellezza soggettiva, giusta taglia (non troppo piccoli ma nemmeno troppo grossi: ad esempio niente ondulati inglesi), salute, robustezza; anche perché se “allevare è proteggere” allora è un controsenso chiamare “ancestrale” ad esempio un A. roseicollis grosso come un pollo, che niente ha a che fare con i suoi parenti selvatici. 

Le dico questo perché forse, e dico forse, questa sua poca voglia di scrivere sul blog magari viene dal vedere le ingiustizie e le beghe che esistono in ogni mondo, anche quello ornitologico, quando si lavora a certi livelli (intendo espositivi ad esempio). Però l’allevamento secondo me è anche soprattutto altro: stare nel locale con i tuoi animali, osservarli, vederli nascere. E allora, se e quando ne avrà voglia, scriva dei suoi piccoli, delle cove, pubblichi foto dei nidi, dei soggetti, mi piacerebbe ad esempio sapere come andrà l’allevamento dei basettini e delle altre specie che prenderà in futuro per sostituire i piccoli pappagalli. In un allevamento succede ogni giorno qualcosa, sono sicuro che gli spunti non mancheranno come sono sicuro che questo sia solo un momento di stanca (succede a tutti, è successo anche a me) e poi le ritornerà l'entusiasmo (magari quando vedrà le prime uova di basettino o dei nuovi fringillidi).

E a quel paese mostre, premi, punteggi. Ai nostri animali non importa nulla di tutto ciò.

Intanto grazie per tutto il tempo che ha dedicato ad informare ed aggiornare le persone che visitano il suo blog.

Cordialmente, Matteo Borghese 

Caro Matteo, ti ringrazio tantissimo per la bella e-mail che mi hai indirizzato ma ci tengo a precisare che la necessità di "sedermi per un po'" non mi é stata dettata dalla ragione, bensì dall'apatia che provo quando mi siedo davanti al PC con l'intenzione di scrivere qualcosa... mi riesce sempre più difficile trovare gli argomenti da trattare. Certamente, messaggi come il tuo mi fanno riflettere, anche perchè mi stimoli proprio sui quei progetti che in questo periodo mi stanno prendendo con un certo entusiasmo. Vorrà dire che nei prossimi giorni ti aggiornerò su quanto sta accadendo nel mio pentolone ornitologico...

Ti voglio anche dire che gran parte dei miei lettori sono più interessati alla "ornitologia agonistica" che a quella "naturalistica" ed apprezzano in modo particolare gli scontri, le discussioni accese e soprattutto le "pasquinate". Ne sono certo poichè il contatore può schizzare dai 200 "contatti abituali" ai quasi 400 nell'arco di poche ore in relazione alla tipologia di argomento trattato.

Forse il mio blog ha resistito alla "ruspa" di Facebook perchè ho sempre cercato di postare notizie a 360° di interesse per il nostro pennuto mondo: dalla legislazione del settore alle mostre, dai consigli di allevamento alle iniziative più interessanti inerenti il settore, dai comportamenti dei giudici (in particolare O&aP) alla partecipazione a diverse campagne elettorali.

Ora proverò a ripartire restringendo il campo di azione prevalentemente alle cose che mi interessano di più ... ma temo che a leggere "La Voce del Popolo" resteremo io, te, Roberto Giani e pochi altri...

11dic2018
ore:19:45
Ringrazio i lettori del mio blog che in questi giorni mi stanno telefonando e messaggiando preoccupati del fatto che ultimamente scrivo poco e mi sollecitano a darmi una mossa per ridare smalto in particolare a "La voce del popolo".
Ho ricevuto messaggi anche da persone che mai avrei immaginato che perdessero il loro tempo per leggere queste pagine e vi assicuro che mi ha fatto un grande piacere!
Se andate a leggere il contatore delle visite sulla Home Page vi accorgerete che il mio blog ha compiuto i quindici anni già da qualche mese, infatti è nato il 20 giugno del 2003.
Attualmente conta dalle 200 alle 300 visite ogni giorno e ciò costituisce per me un motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Nonostante la devastante presenza dei social network, che hanno monopolizzato l'informazione distruggendo tutto il resto (forum. siti, portali etc.), il mio blog ha stoicamente resistito a questa incontenibile ondata di tecnologia.
Dico questo per farvi comprendere quanto ci tenga alla sopravvivenza di queste pagine ma sono entrato in una fase di apatia e di disinteresse che mi impedisce di lavorare, come succedeva in passato, per aggiornarvi tempestivamente sugli accadimenti del nostro mondo piumato.
Naturalmente ho sempre interpretando i fatti dal mio punto di vista ed in modo schietto e questo mi ha  procurato tante antipatie al limite dell'odio, ma anche tante amicizie importanti.
Spero di ritrovare quanto prima gli stimoli giusti per ripartire alla grande ma per il momento sento la necessità di stare un po' seduto ....
10dic2018
ore:09:55
Ho appena letto su Facebook il post qui a fianco e ci sono rimasto malissimo!! Daniele Cospolici ha ricoperto fino a poco tempo fa la carica di segretario dell'AOT (Associazione Ornitologica Trinacria) di Palermo, ora me lo ritrovo a promuovere la nascita di una nuova associazione in concorrenza con la precedente. Con Gianni Matranga, lo stesso Cospolici e tutti gli altri ragazzi del direttivo ho collaborato per diversi anni per fare crescere la mostra palermitana trascorrendo momenti indimenticabili. Nel 2014, insieme alla ASOC di Correggio, gli amici palermitani organizzarono una memorabile gita a Ustica (>>>).
A questo punto immagino che l'AOT si troverà di fronte ad un passaggio particolarmente difficile, dato che il Presidente Gianni Matranga ha dovuto abbandonare la carica per motivi di salute ed il segretario, non solo ha abbandonato la segreteria, ma addirittura ha fondato una nuova associazione. Io non conosco (e non voglio neppure conoscere) le motivazioni di tali scelte ... dico solo che, a mio avviso, per la nostra ornitologia non è una cosa buona ... quando i tempi sono difficili, come quelli che stiamo attraversando, ci si deve unire e non dividere... Ne sono dispiaciutissimo!!!
09dic2018
ore:13:00
Sto cercando disperatamente la voglia di scrivere sul mio blog ma l'ho persa e non riesco pa ritrovarla! Ho cercato da tutte le parti ma non so proprio dove possa averla imboscata ... appena la ritrovo, se la ritrovo, tornerò a scrivere...
04dic2018
ore:15:05
Questa è davvero una bella combricola: Paolo Bernini (deputato 5stelle) coscialungaconautoreggenti (........) Paolo Stoppa (Striscia la notizia) e Antonio Colonna (delinquente incallito) che da anni continuano indisturbati a taglieggiare e a depredare allevatori e commercianti, spesso senza nessuna colpa. Sono stati denunciati più volte ma a nulla è servito ...
Il brutto ceffo é stato messo ai domiciliari ma statene certi che anche in questo caso riuscirà a farla franca ... anche questa è Italia  (>>>)
04dic2018
ore:10:18
Finalmente, pressato dagli inquirenti, Michele Misseri ammise: "Ebene si, ho stato io ha fare il reato".
Pare incredibile ma nessuno vuole assumersi il patrocinio dell'approvazione di uno degli standard dell'hagoromo.
Gli inquirenti stanno indagando a 370 gradi, (10 gradi in più non fanno mai male...) anche se appare fin troppo chiaro l'intervento di una "manina" che ha incanalato la procedura e le carte in un certo modo...
Dai primi accertamenti effettuati in loco sembra scontato che si tratti di un gomplotto ordito da una vera e propria organizzazione malavitosa che può contare su forti e consolidati legami con i servizi segreti, sicuramente nazionali, ma quasi certamente anche di una o più potenze straniere.
La Voce del Popolo seguirà questo caso con particolare attenzione (ed apprensione) e ne darà, su questa pagina, tempestiva comunicazione degli eventuali sviluppi...
04dic2018
ore:07:42
E adesso qualcuno dovrà pagarmi la scommessa .... ancora una volta il "Maciste ornitologico" ha vinto la sua battaglia. Devo fargli i complimenti perchè in queste cose è davvero molto bravo, sa usare gli strumenti giusti in relazione agli ostacoli che si trova di fronte ...

03dic2018
ore:09:04
"Mi hai deluso" è una affermazione che non ho mai fatto, che non faccio e che non farò mai perchè ognuno ha il diritto di essere ciò che vuole, mi sembra più corretto dire che "mi sono sbagliato"!!
Mi sono sbagliato, per l'ennesima volta, a valutare alcune persone e ad incasellarle nel riquadro sbagliato della piramide di Sciascia, il mio parametro per relazionarmi con la società. (uomini, mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo e quaqquaraqqua).
Quando qualcuno di coloro che ho inquadrato nei livelli bassi della piramide adotta comportamenti stupidi e opportunisti non me la prendo più di tanto, anzi è una ulteriore conferma circa la correttezza di quell'inquadramento .... invece soffro terribilmente quando mi vedo costretto a precipitare qualcuno dalla casella di vertice a quella più bassa!!
02dic2018
ore:19:40
Dal verbale dell'ordine dei Giudici del 29.09.2018

02dic2018
ore:15:45
In più di una occasione mi sono trovato a leggere post come quello che ho inserito qui a fianco. In pratica si riferisce alla diffusa pratica di sottrarre i pulli di cardellini dai loro nidi in natura per poi farli allevare dai canarini.
Si sostiene che i soggetti prelevati dalla natura siano più delicati di quelli nati e cresciuti in cattività
Io non riuscivo comprenderne le ragioni ... finchè leggendo il libro di De Baseggio "Allevamento di Fringillidi" ho trovato le motivazioni: "i soggetti domestici, allevati da decenni in cattività, dovendo affrontare condizioni ambientali spesso difficili e non sempre igieniche hanno sviluppato anticorpi e, quindi, i loro organismi sono immunizzati contro l'attacco di numerosi germi patogeni".
Mentre le specie selvatiche non hanno questa necessità, potendo scegliere la tipologia di alimentazione, non dovendo sopportare la cattiva igiene della gabbia e neppure l'eccessiva carica batterica del locale. Ne consegue che il loro sistema immunitario sia molto più debole di quelli domestici. Una ragione in più per non prelevare dalla natura!!
30nov2018
ore:15:30
Oltre all'autorizzazione per i basettini ho chiesto anche quella per l'Averla piccola (Lanius collurio), in dialetto romagnolo "e farlot".  Non ne vedo più da decenni, anche se in  alcune zone del paese è ancora presente, ma quando ero bambino è stato uno degli uccelli che ho martoriato più di ogni altro. Ricordo che faceva un nido molto grande sui tralicci delle viti ed era molto ben visibile. Quando i pulli erano quasi pronti per l'involo prendevo il nido e lo mettevo dentro ad una gabbietta affinchè i genitori potessero alimentarli attraverso le sbarre nella speranza che si abituassero al becchime che mettevo nella mangiatoia, ma o cessavano di alimentarli oppure li avvelenavano considerato che non avrebbero potuto uscire. Diversi anni più tardi imparai che non sono granivori bensì insettivori o addirittura carnivori. Oltre a cibarsi di qualsiasi tipo di insetto riescono a catturare topi, rane e soprattutto lucertole, che infilzano sui rovi per poterli mangiare nell'arco di qualche giorno. Proprio per questa sua caratteristica é stato citato da diversi poeti e scrittori in più di un'opera.
E' poco più grande di un passerotto (lungo 17-18 cm e pesa 35 grammi circa) il maschio (in foto) viene definito anche "il bandito" per la sua aggressività ma anche per la mascherina nera che porta sugli occhi.
E' una specie in forte diminuzione per colpa della riduzione dell'habitat. Dalle ultime stime è stato fissato in 2,5 mln il numero delle coppie presenti in Europa di cui dalle 50.000 alle 120.000 in Italia. E' una specie considerata vulnerabile (VU) ed è inserita nella Lista rossa IUCN.
Una coppia la prenderei volentieri anche se non so neppure se venga allevata in cattività. Spero che qualcuno dei miei lettori abbia qualche notizia in merito e che possa passarmi qualche utile indicazione. Ho già trovato il rovo da mettere in voliera sul quale appendere le prede ... un bel biancospino....
28nov2018
ore:18:18

Caro Giuseppe, il tuo “sfogo” mi permette di esprime ciò che penso in modo schietto sulla mostra di Reggemilia e non solo. Per ragioni di chiarezza espongo il mio pensiero per punti:

1)   Premiazione alle mostre – quando l’allevatore decide la propria partecipazione alle mostre, opera le sue scelte  in base a due tipologie di “ritorni”: il “ritorno di immagine” oppure il “ritorno di pancia”. Quest’ultimo si vince nelle piccole e medie mostre ed è costituito da premi in natura (prosciutti, salami, formaggi, vino etc.), mentre la spolverata al blasone (ritorno di immagine) si ottiene partecipando a mostre di alto livello, tipo: campionato mondiale, campionato italiano, internazionale di Reggio Emilia ed alcune mostre specialistiche. In queste mostre il premio è simbolico (una medaglia di nessun valore intrinseco, una targa, un diploma). Chi partecipa sa bene che il ritorno in termini di soddisfazione ma, soprattutto economico (valorizzazione dei propri uccelli), sta nella riuscire a piazzarsi ai vertici delle classifiche. Pensa che al BVA in Belgio non c’è nessun premio (a parte la foto con il proprio soggetto vincitore del Best), il premio più ambito è quello di riuscire a piazzare i propri esemplari sul catalogo (non vengono menzionati i soggetti giudicati insufficienti);

2)   Presenza dei venditori esteri – comprendo il tuo disappunto e  comprendo ancora di più quello di quei commercianti di cardellini che avevano fatto scorte importanti che la presenza di competitor esteri molto agguerriti hanno messi in difficoltà, ma non si può pensare di tenere fuori dalla porta i venditori per fare entrare solo i compratori. D’altronde il grande successo della mostra reggiana, soprattutto in una fase di crisi che non è solo italiana, è destinato ad attirare l’attenzione degli allevatori esteri. La cosa importante è essere severi nel pretendere il rispetto delle nostre leggi e regolamenti ed il segnale che è stato dato quest’anno è stato molto importante. Chi vuole venire da noi potrà farlo, ma deve sapere che non si accettano i furbastri!

3)   Organizzazione della mostra - Sai piuttosto qual è un grosso problema difficilmente risolvibile? E’ che la fiera di Reggio è oramai ampiamente insufficiente per ospitare un evento che ha assunto una dimensione enorme. La carenza di spazi, dai capannoni ai servizi, dai parcheggi agli spazi per la ristorazione, moltiplica le difficoltà organizzative in modo esponenziale. Per quanto riguarda i furti ho già detto in altro post, qui voglio solo ribadire la necessità di organizzare meglio la sorveglianza notturna e nel padiglione espositivo, perché quando si affidano i propri uccelli alla sorveglianza di altri non possono assolutamente succedere certe cose … 

4)   Crisi di mercato – Hai perfettamente ragione quando dici che la crisi del canarino significa che il Titanic sta prendendo acqua. Purtroppo il canarino rappresenta il motore di tutto il sistema e la sua crisi può portare nei guai in tempi più rapidi di quanto si possa pensare. Ti dico sinceramente: io temevo che non si presentassero neppure i commercianti, come succede per gli inseparabili e che gli allevatori, dopo aver speso tutti i soldi che hai detto tu, dovessero tornare a casa con i trasportini pieni. Sarebbe stato un disastro. Non è che vendere per pochi euro sia stato un grande affare, ma almeno ora le voliere sono vuote, si consuma meno becchime e si è recuperato lo spazio per la nuova cova. E’ evidente che ognuno valuterà come programmare il proprio aviario per la prossima stagione cove ed è prevedibile che più di uno ceda anche le gabbie e che molti riducano, anche fortemente, il numero di esemplari riprodotti;

5)   Crisi del sistema – la “crisi del canarino” può provocare la crisi del “sistema FOI” in tempi abbastanza rapidi. Ho sempre sostenuto che la FOI è da sempre fuori mercato e che si è sempre difesa alzando i muri del monopolio. Mentre da una parte i canarini si cedono per pochi euro, dall’altra si continuano a pagare 35 €. per aderire alla FOI, dai 20 ai 30 €. per aderire alla associazione territoriale, 19 €. a soggetto per ingabbiare ai mondiali, 9 €. per ingabbiare ai campionati italiani e 7 €. a Reggio Emilia … Per un attimo ho sperato che questo gruppo dirigente avesse  almeno iniziato a mettere le mani sulle fondamenta (costo del personale, costo di Italia Ornitologica, costo del museo) ma mi ero sbagliato. Poco o nulla è stato fatto e quel po’ di pittura fresca che era stata spennellata sui muri (mi riferisco ai giudici O&aP) sta già cadendo giù unitamente all’intonaco malsano. Siamo alla vigilia del rinnovo del gruppo dirigente,ma temo che le prospettive non siano delle migliori: il vecchio gruppo ha già dimostrato ciò che sa fare e di nuovi dirigenti capaci e con l’intenzione di lavorare per il bene comune e non per quello personale, ne vedo davvero pochi.

Caro Giuseppe, temo proprio che l’immagine del Titanic che si inabissa sia molto azzeccata!!

28nov2018
ore:13:46
Pubblico una lettera inviatami da Giuseppe Valendino, che ringrazio, anche perchè mi offre l'opportunità di esprimere le mie valutazioni in merito alla preoccupante situazione in cui ci troviamo. Datemi il tempo di buttarla giù....

Caro Daniele, ho letto il tuo post di ieri inerente Reggio 2018. Ma i problemi non sono stati solo i furti di cui hai scritto. Quest’anno c’è stata una sollevazione popolare contro Reggio Emilia mai accaduta in passato: a mio parere meriterebbe un approfondimento. Non facciamo come Sposito e la sua Italia Ornitologica dove trovano spazio solo buone notizie tutto il resto, critiche comprese, non è contemplato.

La premiazione di quest’anno che già è globale - vinci un terzo o 14 primi il premio è lo stesso – era imbarazzante. A fronte, non dimentichiamocelo, di 7  euro a soggetto ingabbiato: in questo caso potevano evitare di buttarsi la zappa sui piedi; venire a Reggio per prendere i soldi che ti offre il commerciante della tua zona non conviene più neppure se parti dalla Brianza, figurarsi per gli amici del Centro/Sud: tre giorni di sbattimento da paura, trasferta, vitto, alloggio, 130 euro un tavolo per il quale devi penare per averlo, stai a casa, fai prima, ci guadagni in salute e stress. Questo, a mio parere, il fattore scatenante delle critiche, devo dire non sempre centrate: la gente domenica sera è uscita dal mercato di Reggio Emilia scontenta. Sai bene che la stragrande maggioranza di noi alleva canarini.

Non nascondiamoci dietro un dito: certi problemi a Reggio Emilia ci sono sempre stati. Partecipo a mostra e mercato ininterrottamente dai primi anni 90, scrivo a ragion veduta. Fino a quando, bene o male, riuscivi a cedere il surplus a prezzi dignitosi, tutto andava bene, non ci badavi più di tanto, mandavi giù i bocconi amari, sopportavi tutte le fatiche e gli sbattimenti. Che iniziando dalla prenotazione in poi non sono pochi. E’saltato il mercato ha provocato anche questi effetti collaterali destinati, purtroppo, ad aumentare se non si pongono rimedi. Non occorre una Laurea in Sociologia per sapere che questi comportamenti umani sono vecchi come il mondo: quando la gente è incazzata, scontenta, poi tira dentro tutto i parcheggi, il caro biglietti, i borseggiatori; o il lamentarsi dei furti agli stand durante lo smantellamento la domenica sera tutte problematiche su cui SOR non ha nessuna responsabilità.

Il mercato è quello che è, ma la SOR, in questi ultimi anni, ci ha messo del suo aumentando i tavoli a dismisura e consentendo ai commercianti stranieri di venire a vendere Reggio congestionando un mercato già in forte difficoltà. Reggio Emilia di qui, Reggio Emilia di là, ma se poi il 60-70% dei canarini finisce all’uccellaio il quale ti offre i soldi che prenderesti al negozio sotto casa capisci bene che salta tutto per davvero. Con il mercato, almeno per quanto riguarda i canarini fermo, se la gente inizia a stare a casa, si innesca un effetto domino facilmente immaginabile. E non c’è come colpire sulle tasche le persone per fargli capire le cose. Daniele scriviamolo chiaramente: il Re è nudo.

Anche a Reggio con i canarini non si vende più niente o quasi. Due anni così e salta tutto. Siamo come agli ultimi giorni di Pompei. Su Piacenza non ho aspettative e non mi aspetto nulla li paragonano ai musicisti dell’orchestrina che sul Titanic continuavano a suonare mente il Transatlantico affondava:  ma dalla SOR mi aspetto una reazione, dei cambiamenti funzionali ai noi bistrattati allevatori. E ai tempi in cui stiamo vivendo.

Un caro saluto. Giuseppe Valendino

28nov2018
ore:07:35
Ieri sulla stampa locale l'Internazionale di Reggemilia l'ha fatta da padrona ... (>>>)
I militari della forestale in collaborazione con gli organizzatori hanno fatto un buon lavoro ed il  messaggio che ne è uscito é stato forte e chiaro: a Reggemilia sì ....ma nel rispetto delle regole e del benessere animale.
Il grande business di questa iniziativa stimola gli interessi di mezzo mondo, la manifestazione é diventata davvero internazionale, ed il rischio di ritrovarsela inquinata da presenze poco raccomandabili (come succede a Zwolle) è davvero molto alto.
27nov2018
ore:11:30
Vi racconto un'altra puntata sui miei basettini.
Come vi dicevo nel post del 24, l'amico Agostino mi ha prenotato la coppia rimasta.
Domenica, appena arrivato in mostra mi sono precipitato presso lo stand interessato per il ritiro ma il titolare mi dice che gli sono stati sequestrati, insieme ad un'altra coppia di un suo collega, dai carabinieri-forestali per accertamenti e controlli.
Dopo alcune ore mi ha telefonato avvisandomi che erano stati riconsegnati senza nessun problema: a quel punto ho comprato anche l'altra coppia.
Gli ho chiesto dove li avessero acquistati (provengono tutti da uno stesso allevatore) e mi hanno riferito che conoscono un solo allevamento che li riproduce (ora non ricordo il nome ma lo recupererò e quando tornerò in Olanda cercherò di fargli visita), ha una voliera-serra gigantesca che copre alberi, arbusti e un lago ed in quell'ambiente, praticamente naturale, riproducono senza difficoltà.
Sono davvero felice di averli presi ... li ho messi a coppia in due volierette inglesi da 1 mt. e dallo spioncino della porta riesco ad osservare tutti i loro atteggiamenti: sono davvero simpatici.
Li ho soprannominati "Speedy Gonzales" perchè non stanno fermi un attimo, saltellano in continuazione anche quando mangiano ... una beccata in una mangiatoia e una in un'altra, poi una nella spiga di panico e un'altra nella pannocchia di canna palustre.
Prima di mettergli il beverino con le vitamine gli ho messo a disposizione una vaschetta per il bagno ... gli si sono tuffati dentro entrambi contemporaneamente vuotandola quasi completamente. Ne sono usciti che facevano pena, il loro corpo è più che minuto e le piume bagnate lo evidenziavano in modo impietoso. Ciò sta a confermare quanto ho letto in merito al loro comportamento in natura, vivono praticamente sulle canne in mezzo alle paludi per cui hanno un ottimo rapporto con l'acqua. Ne terrò conto quando preparerò la loro voliera.

Questa mattina mi sono recato alla sede di Ravenna della Regione E/R (ex Provincia) per presentare la domanda di implementazione delle specie autoctone assoggettate al controllo regionale ed oltre ai basettini ho richiesto anche l'autorizzazione per altre due specie di cui vi parlerò prossimamente.
 Vi dico solo che mi sono messo "alla ricerca degli uccelli perduti" visto che vanno tanto di moda i "frutti perduti", l'esperienza del mercatone di Reggemilia di quest'anno mi ha spinto ulteriormente alla ricerca di soddisfazioni più "naturali" e meno "commerciali"!!
  
26nov2018
ore:10:47
Mi ero seduto davanti al PC per aggiornarvi sui miei basettini ma sfogliando Facebook mi sono reso conto che il tema del giorno è costituito dai furti alla Mostra di Reggemilia e non posso non dire la mia...
La concentrazione di decina di migliaia di persone stipate in tre capannoni, rappresenta di per se una forte attrazione per tutti i ladri, non solo d'Italia.
Se poi consideriamo che la tipologia degli scambi comporta necessariamente il pagamento in contanti (è impossibile l'uso di carte di credito) significa che più o meno tutti i portafogli sono gonfi di euri). Quindi oltre ad essere la fiera degli allevatori ornitologici diventa automaticamente anche la festa per tutti i ladri, i borseggiatori e gli scippatori di questo mondo.
Su questa tipologia di furti direi che non si può imputare la responsabilità alla SOR ... Io, per esempio, ho girato con il borsello a tracolla posto sul petto con la mano sopra e non mi è capitato nulla ..
Direi che anche per quanto riguarda i furti degli uccelli nell'area della mostra-scambio durante l'apertura al pubblico tenderei ad escludere la responsabilità degli organizzatori poichè vale in buona parte il discorso di prima.
Mentre i furti che sono avvenuti durante gli orari di chiusura e nel padiglione dell'esposizione sono senz'altro dovuti alla insufficiente sicurezza offerta dagli organizzatori.
In questi casi devono assolutamente essere individuate ed applicate soluzioni idonee ad impedire che ciò si ripeta, in particolare per quanto riguarda i furti notturni.
25nov2018
ore:17:45
Com'é andata a Reggemilia? Bene, benissimo, male ma anche malissimo! Queste sono le risposte che ho ricevuto dai tantissimi colleghi ai quali oggi ho chiesto com'era andato il week end reggiano.
Se dovessi esprimere un giudizio generale con un voto, darei un 6+.
Vi dico come ho visto io la situazione: hanno venduto bene i bravi commercianti (per bravi intendo coloro che oltre a presentare stand di alta qualità possiedono anche un buon livello di competenza) e gli allevatori blasonati che proponevano determinate specie che ancora "tirano" mentre per quelli che operano con specie in crisi é stata dura.
Per esempio ho visto una marea di cardellini major, addirittura due stand molto appariscenti, provenienti uno da Malta e uno dalla Spagna, che proponevano ottimi esemplari a prezzi molto competitivi. Temo che anche per questa specie si sia arrivati a pochi centimetri dal muro, più o meno come per gli Agapornis, roseicollis in particolare.  Per i canarini é notte fonda ... vicino al nostro tavolo c'era un allevatore che proponeva diverse centinaia di bei soggetti ma in due giorni non l'ho visto cederne neppure uno. Poi oggi a mezzogiorno ha dato tutto ad un commerciante straniero ... non so a che prezzo, ma sicuramente non alto e credo al di sotto dei 10 euro.
Insomma, non si è verificato il temuto disastro ma non è venuto neppure quel segnale positivo che ci si augurava ...
Invece per il tavolo della "Cooperativa delle ex trivelle" è sempre festa anche se non si vende nulla. Come si vede dalla foto ci siamo abbuffati con specialità, oltre che locali, anche piemontesi e friulane. Si sono aggiunti al gruppo anche il mitico Benatelli ed il piemontese Bisco ... ed hanno subito recepito i peggior vizi degli individui meno raccomandabili del gruppo....
Arrivederci al prossimo anno!!
24nov2018
ore:17:00
Cantava Ornella Vanoni .... "Domani è un'altro giorno e si vedrà...." Speriamo che sia domani il giorno buono perchè oggi non è andata benissimo. Qualcosa si è mosso ma poco e a macchia di leopardo... Alcuni generi e specie sono completamente fermi mentre altri hanno girato un po' di più, in particolare se provenienti da allevamenti blasonati.
Molto pubblico (più o meno come anno scorso) ma con i trasportini (ed i portafogli) mezzi vuoti.
Devo rammentare che una volta il sabato era il giorno in cui si vendeva "la qualità" mentre la domenica era il giorno dei "prezzi stracciati": in pratica al sabato si coprivano le spese e alla domenica si vuotavano i trasportini .... una volta....
Arrivederci a domani al tavolo 173 pad. D
24nov2018
ore:14:20
Continuo a sostenere che il nuovo modello 4 per il trasporto di uccelli è una roba senza senso, una formalità che ha lo stesso valore della cintura di sicurezza inventata da un napoletano (foto qui a fianco). Racconta di cose scontate, inutili e comunque mai dimostrabili, in parole povere, una inutile rottura di coglioni!  (>>>)
Inoltre é anche mal concepita ... Stavo preparando il modello per gli uccelli che domani dovrò portarmi a casa da Reggemilia: li ho comprati da un commerciante e provengono dall'Olanda.... nel riquadro A) relativo alla "Identificazione" cosa devo scrivere che è impostata solo per l'allevatore che deve spostare gli uccelli da casa propria?
24nov2018
ore:09:25
Missione compiuta ... ma solo a metà! ... ieri a Reggemilia ho visto in una gabbietta di un commerciante 3 coppie di basettini (Panurus biarmicus). Erano in perfetta forma e molto vispi. Sono di provenienza olandese, inanellati e accompagnati da regolare certificato.
Avrei preferito prenderli da un allevatore, ma sono davvero poco allevati dato che si riproducono con estrema difficoltà.
Siccome oggi non posso andare fino a Reggio per concludere l'affare, ho incaricato l'amico Agostino di prenotarmeli anticipando un congruo acconto ... domattina poi andrò a ritirarli.
Mi ha appena telefonato per confermarmi l'acquisto ... di una sola coppia però, perchè le altre due sono già state cedute. Peccato!!!
Mi sono deciso (in ritardo) anche perchè ho chiesto informazioni circa il rispetto della normativa regionale per quanto riguarda la fauna autoctona e mi è stato confermato che è possibile acquistarli anche prima dell'ottenimento dell'autorizzazione a patto che non vengano messi in condizione di riprodurre. Purtroppo devo ripetere tutta la trafila che ho già seguito per i cardellini, ma non sarà un problema.
Intanto inizierò a costruire nella voliera a loro dedicata un habitat a loro congeniale. Interrerò una vasca e dentro ci pianterò almeno un paio di metri quadrati di canne palustri... chissà se un giorno riuscirò a vedere qualche pullus sbucare fuori dal canneto....  (>>>)
23nov2018
ore:16:50
Una bella notizia. il grande mercatone olandese di Zwolle  cambia gestori e riprende a vivere.
Sul nuovo sito tutte le info del caso:
www.zwollevogelmarkt.nl
23nov2018
ore:16:50
Sono tanti gli amici che hanno lo stand o il banchetto a Reggemilia che mi hanno scritto o detto di mettere sul mio blog che è un disastro... non si è venduto nulla di nessuna specie.
Io non lo scrivo per due ragioni: la prima é che oggi é stato il primo venerdì in cui la mostra ha aperto i battenti al pubblico per l'intera giornata, per cui mi piace pensare che la presenza sia stata più di "venditori" che di "compratori".
La seconda è che mi rifiuto di dare per acquisito un crollo così repentino e profondo: é vero che anno scorso erano venuti preoccupanti segnali di pesantezza ma non può essere che in un solo anno si sia verificata una roba del genere.
Questa volta voglio essere ottimista ... domani andrà sicuramente meglio!!
Purtroppo domani non potrò essere in mostra ma diversi amici mi terranno aggiornato ed io girerò le informazioni su questa pagina. 
Nota: un grande grazie a Marinella.
21nov2018
ore:20:10
Ed ecco le classifiche ufficiali della mostra internazionale di Reggemilia (>>>)
21nov2018
ore:16:50
Gianni Matranga rilascia una interessante intervista al PalermoToday sui pappagalli in libertà in Sicilia (>>>)
20nov2018
ore:13:55
Mi auguro che questa foto, appena scattata a Reggemilia, non faccia arrabbiare nessuno...
 
20nov2018
ore:11:05
La mia adolescenza l'ho trascorsa in mezzo alla campagna ravennate. Attorno alla mia casa c'erano enormi buche scavate dalla fornace di Mezzano per produrre i mattoni che il tempo aveva coperto di canneti e di erbe palustri.
Fra i tanti uccelli (e rane) che popolavano questi stagni il "basettino" (Panurus biarmicus) era fra i più presenti. Saltavano da una canna all'altra con un'agilità impressionante, mi sembra ancora di vederli ... ne ho poi osservato qualcuno, non molto tempo fa, nell'oasi di Punte Alberete, sempre nel ravennate.
Mi sono un po' documentato ed ho rilevato che anche questa specie è in forte diminuzione: nel decennio che va dal 1996 al 2006 si stima che sia calato del 30-40%.
Stime recenti indicano in 240.000 le coppie attualmente presenti in Europa, di cui in Italia dalle 590 alle 840, la quasi totalità in tre regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna.
Questa mattina un amico mi diceva che conosce un allevatore che è riuscito a riprodurli in cattività, in una prima fase mettendo le uova in incubatrice poi si sono riprodotti in voliera.
Secondo voi, potrò mai farmi scappare un progetto del genere?  Decisamente no!!
Ricostruirò in una voliera di mt 4x1x2 l'habitat ideale per loro, posizionerò una vasca e la riempirò di canne ed altre erbe palustri affinchè possano costruire il loro tipico nido legandolo a tre canne.
Nel frattempo cercherò di capirne di più su questa specie, magari contattando l'allevatore già esperto. Dovrò anche ripresentare la pratica alla Regione per ottenere l'autorizzazione come ho già fatto per i Carduelis carduelis dato che anche il Panurus barmicus è una specie inserita in quelle autoctone da proteggere.
20nov2018
ore:07:30
Ecco i numeri della manifestazione di Reggemilia che confermano il primato assoluto, anche in relazione al campionato mondiale.
La speranza di tutti noi è che anche i numeri a consuntivo relativi agli scambi mantengano fede alle aspettative!!
Io ci sarò venerdì 23 e domenica 25 e sarò rintracciabile al tavolo della "Cooperativa delle ex trivelle" il:

          n. 173 pad. D
19nov2018
ore:06:15
Ringrazio Gianni Matranga per avermi trasmesso un interessante articolo inedito, redatto da Irene Lorenzo e tradotto dallo stesso Matranga, sull'Ara glaucogularis.
Da non perdere (>>>)
18nov2018
ore:15:20
Ecco la mia coppia di ancestrali "major" . A me sembra molto bella, anche per quanto riguarda il rispetto dello standard, ma non avendo ancora "l'occhio", mi piacerebbe che qualche intenditore della specie mi desse qualche dritta. Mi sembra che la mascherine rosse siano buone entrambe (intensità del colore, disegno, mancanza di sbavature), Il "T nero" sulla nuca in foto non si vede ma mi sembra discreto, almeno nel maschio, ed il "fungo bianco" sul petto é decente nel maschio e un po' meno nella femmina.
Il mio blog è seguito in prevalenza da amanti dei becchistorti ma spero che qualche "cardellinaio" ci capiti per caso e mi dia il suo parere. Grazie.
18nov2018
ore:09:50
Venerdì 7 dicembre alle ore 20,30 la ASOC organizza presso la sua sede di Correggio - Via Nuovo Cimitero, 2 una grande grigliata di carne. Tutto compreso fino all'ammazzacaffè si spendono solo 15 €. a cranio. Possono partecipare tutti, anche i non soci ... e poi leggo anche sulla locandina che "sono gradite le signore". Mi sa che per questo strano slogan chiederò spiegazioni a quel signore che indossa il grembiule da lavoro con scritto sopra: "nato per scopare ma condannato a cucinare..."
Per info e prenotazioni telefonate a : Ferrari Giuseppe 349.4033559 - Palazzi Lori 346.491.6083 - Sabattini Roberto 347.520.9433 
16nov2018
ore:09:52
Per ingabbiare un uccellino al campionato mondiale che si svolgerà a Zwolle, in Olanda, si spenderanno la bellezza di 19 €., mentre per presentarlo ai campionati italiani di Parma ne serviranno solo, si fa per dire, 9 €..
L'amico Gianni Matranga, in un suo intervento di qualche giorno fa, lo definiva "il solco della continuità". E' proprio così. Succede quando il gruppo dirigente di un qualsiasi ente non riesce a leggere i cambiamenti esterni alla propria azienda e non provvede ad adeguarla di conseguenza. Continua lungo la strada già tracciata (il solco, appunto) incapace di governare l'indispensabile cambiamento ed adeguamento.
Gli allevatori italiani, ma anche quelli di altri paesi (ho visto che nei banchi della mostra-scambio di Reggemilia ci saranno un sacco di allevatori esteri), stanno attraversando una crisi profondissima, molti hanno già chiuso i battenti ed altri hanno ridotto la produzione di novelli. Se dal weekend reggiano (oramai l'unico sbocco) non arriveranno segnali positivi saranno guai ancora più seri.
Ebbene, nonostante un quadro generale così negativo non ci si sposta dal solito solco di un millimetro e si ripropongono gli stessi prezzi impossibili di sempre!
Per non essere accusato di volare alto e di pontificare sui princìpi entro nel merito: il costo per l'ingabbio ai mondiali dovrebbe essere ridotto di almeno un 30-40%.
E non serve neppure Cottarelli per redigere una Spending Review capace di raggiungere tale obiettivo. Non ho numeri e dati precisi, ma so, per esempio, come è stata gestita la voce "ospitalità" al recente campionato di Cesena: solo su quella voce si possono recuperare almeno un paio di euro a soggetto! Non si può continuare a fare i gradassi, come é stato fatto a Cesena (un numero smisurato di invitati alloggiati negli alberghi più lussuosi di tutta la riviera), sulle spalle degli allevatori in ginocchio!
E poi si devono mettere le mani anche sulla durata della manifestazione sfruttando l'aiuto della automazione e dell'informatica con l'obiettivo di ridurla di diversi giorni.
Se noi allevatori non fossimo condizionati dai nostri egoismi ed interessi particolari (c'è gente che deve assolutamente partecipare al fine di lucidare il proprio blasone indispensabile per mantenere il business), si potrebbe buttare un bel macigno nel solco e costringere i buoi a cambiare direzione...
Come si fa per mettere il macigno? Semplice, si decide di boicottare la manifestazione!!
15nov2018
ore:06:37
La mia pupilla, coscialungaconautoreggenti, mi dispiace doverlo dire, ma si sta comportando davvero maluccio!!
In qualità di deputata della Repubblica Italiana è riuscita a stabilire un record difficilmente eguagliabile: nel corso dei sette mesi dell'attuale legislatura é riuscita a mettere a segno un bel 99,93% di tasso di assenteismo!
In pratica, si é seduta sugli scranni di Montecitorio una sola volta!
Comprendo bene che con tutti gli uccelli (intendo, ovviamente, quelli con le penne....), capre, gatti e Dudù, che deve accontentare, le resti poco tempo ma mi sembra che stia davvero esagerando. 
Leggete un po' qua (>>>)
14nov2018
ore:16:30
Arrivederci a Reggemilia venerdì 23 e domenica 25 al tavolo n. 173 del padiglione D. Non ho più becchistorti da cedere per cui sarò presente al tavolo della "Cooperativa delle trivelle" per consegnare quelli prenotati e per fare due chiacchiere con gli amici ma ... anche con gli altri ... 
14nov2018
ore:16:30

Ed eccoli i nuovi arrivati! Sopra, le due femmine di origine romagnola (Rimini) e sotto i maschietti che cinquettano in tedesco di Carduelis cucullata.
Sono molto soddisfatto, belli davvero!!
Questa mattina sono andato a trovare Alex Valentini a Riccione e mi ha mostrato i cardellini che sta preparando per Reggio Emilia (saranno esposti nel suo stand - Hobby Natura - al centro del padiglione D)....
Ho visto major di tutte le mutazioni provenienti dai migliori allevamenti (Capone & co) che sono fa-vo-lo-si!!
Vade retro Satana!!! Nella mia mente stanno vagheggiando orribili pensieri che senza ombra di dubbio riuscirò a sconfiggere, anche se non sarà cosa facile!  Fortissima è la tentazione di cimentarmi di nuovo con la selezione, ma non lo farò, ho detto basta e basta sarà!
Devo solo pazientare qualche mese e quando potrò osservare i mie cardellini nostrani nidificare in un ambiente praticamente naturale (oramai le voliere sono piene di vegetazione, passiflora, cipresso, pyracantha) saprò godere di questo spettacolo dimenticandomi di tutto il resto.
13nov2018
ore:16:43
Ciao Daniele, allora quanti carduelis sono sopravvissuti?
(...) Ti volevo chiedere se hai avuto qualche riscontro alla proposta che hai avanzato qualche giorno fa di collaborazione con il WWF per realizzare un progetto per la reimmissione in natura di cardellini nostrani nati in cattività. Mi sembrava una proposta molto intelligente, forse troppo per essere presa in considerazione  (...)
Amico mio, ero certo che quella proposta (del 30sett2018) non avrebbe avuto nessun ritorno ... è proprio nel DNA della FOI il distacco dalle relazioni politiche. E' da 30 anni che ci autocompiaciamo rimirandoci l'ombelico. FOI é una potenza che conta, credo, 17-18.000 associati, ma al di fuori del nostro orticello, non siamo nessuno, contiamo come il finocchio nella salsiccia... 
In quanto ai cardellini godono tutti di ottima salute! In questi giorni ho trascorso ore ad osservare il loro comportamento e li sto apprezzando sempre di più.
Ti confesso che ero prevenuto nei confronti dei major, ma rispetto ai "nostrani" hanno una marcia in più ... forse anche due. Oltre ad avere colori molto più vivaci e puliti, anche nel comportamento sono più accattivanti. Nell'alimentazione i major sono un po' come i Forpus xanthops, mangiano qualsiasi cosa gli metti davanti, mentre i nostrani sono più schizzinosi.
Mi sono convinto che il differente successo fra i due tipi per quanto riguarda l'allevamento dipenda, oltre che dai vincoli burocratici a cui sono sottoposti i nostrani, anche dalla maggiore bellezza dei major.
13nov2018
ore:09:40
Ferrari Mirco ha deciso di cimentarsi con una nuova specie di Agapornis, per cui cede tutto il suo premiato allevamento di Agapornis personatus.
Chi è interessato può contattarlo al n. 320.264.2564
10nov2018
ore:18:05
Cari "gemelli del diritto..." è ora che la smettiate di cincischiare (e sono stato buono...) sul problema delle sanzioni per le irregolarità alle mostre e mettiate mano urgentemente all'art. 22 del Regolamento Generale Mostre per aggiornarlo come si deve. E' necessario:
1) scrivere regole chiare, semplici e comprensibili per tutti; 2) divulgarle sia ai giudici che agli allevatori; 3) controllare che vengano applicate; 4) comminare le conseguenti sanzioni.
Non passa weekend che non venga osservata qualche infrazione sugli anelli: proporrei di aggiungere al monte premi di ogni mostra il "trofeo del miglior truffatore"!
Credetemi, se farete finta di nulla questi fenomeni tenderanno a moltiplicarsi con il risultato di compromettere il futuro del nostro hobby.
Sappiate che la sanzione che, grazie all'ambiguità dell'art. 22, state consigliando in ogni occasione, vale a dire il non giudizio del soggetto, non rappresenta un deterrente ma uno stimolo a truffare ancora di più.... Il pensiero che viene naturale all'allevatore é: "tanto nella peggiore delle ipotesi non mi giudicano un soggetto, ma tutti gli altri passano..."
Per cui consiglierei di applicare la "sanzione per colpa" solo ai pochissimi casi di palese distrazione, in tutti gli altri deve essere applicata quella "dolosa" con conseguente verbalizzazione e sospensione.
Provo a fare qualche esempio:
A) casi con colpa: anello colorato di un anno non ammesso, ma non dello stesso colore degli anni ammessi; assenza di anello; presenza di due anelli entrambi con RNA dell'allevatore proprietario;
B) casi con dolo: anello con RNA di altro allevatore; anello tagliato; anello largo che fuoriesce dalla zampa, visibile manomissione dell'anello.
Con una stesura così semplice l'allevatore conoscerebbe con certezza le conseguenze dei propri gesti ed il giudice potrebbe operare senza chiedere ogni volta infauste interpretazioni autentiche ai propri superiori.
09nov2018
ore:06:22
Leggendo sui vari social gli interventi di influenti personaggi politici ornitologici si capisce bene che la campagna elettorale, per il rinnovo dei gruppi dirigenti COM e FOI, è già iniziata.
Questa volta il  mio blog non si schiererà come ha fatto in passato, ma si limiterà a raccontare i fatti con assoluto distacco.
Mi dispiace molto, detesto chi non si schiera, vorrei tanto poterlo fare, ma il mio medico mi ha diagnosticato un preoccupante calo di fiducia nel prossimo e mi ha consigliato di stare a riposo ...
08nov2018
ore:08:35
Domenica 4 novembre fra le ore 17 e le ore 18 i ladri sono entrati nella mia proprietà scavalcando la recinzione. Sono entrati in un capannone dal quale hanno asportato alcuni attrezzi, fra cui due picconi, con i quali si sono introdotti nella casa di un mio vicino.
Stavano smurando la cassaforte quando fortunatamente il rientro del padrone di casa li ha messi in fuga. Io ero in casa, e precisamente al computer, con entrambi i cani sdraiati sotto la scrivania (mi seguono sempre) e non hanno percepito nulla.
Ora dormo con un occhio aperto e l'altro pure ... nella speranza che non debba mai accadere che per cause di forza maggiore sia costretto ad abbandonare il mio "progetto cardellini"....
06nov2018
ore:07:15
Chi mi cede un paio di coppie di Carduelis cucullata (Cardinalino del Venezuela)? Domenica a Fringillia ne ho osservato alcuni veramente belli (solo ancestrali, però!!) e mi sono messo alla ricerca di informazioni sul web.
Considerato che sono già entrato nel mondo dei fringillidi ... carduelis più o carduelis meno non mi cambierà di certo la vita. E poi ho un intero locale (ex inseparabili) completamente vuoto che dovrò in qualche modo rivitalizzare ...
06nov2018
ore:07:15
No. Non é possibile scegliere se autorizzare la pubblicazione o meno dei propri dati personali sul data base FOI, si può solo scegliere se aderire alla FOI oppure no, perchè la firma che autorizza la pubblicazione dei propri dati é obbligatoria nel momento in cui si compila la richiesta di iscrizione.
Si tratta di una scelta politica della Federazione che condivido assolutamente: la decisione di rendere l'elenco degli associati, e di conseguenza degli uccelli che ognuno di noi riproduce, pubblico, trasparente ma soprattutto tracciabile, la ritengo una cosa importantissima.
Rappresenta la base da cui partire per il confronto con le amministrazioni pubbliche e con gli organi di controllo.  
05nov2018
ore:19:00
Sotto accusa la banca dati di FOI che sul proprio portale offre la possibilità di accedere, attraverso il codice RNA, ai dati di residenza di tutti gli associati. (>>>).
Ho letto su Facebook di qualcuno che non vorrebbe che i propri dati apparissero al pubblico, ritenendoli sensibili.
Intanto dovremmo definire cosa si intende per "dati sensibili" ... su questa autorevole rivista (>>>) viene descritta una casistica che non comprende tra di loro quelli resi pubblici da FOI (codine RNA, cod. associazione e indirizzo di residenza) ed in ogni caso ritengo che il servizio messo a disposizione rappresenti una delle cose più utili e interessanti in assoluto.
Chi di noi, grazie al numero di RNA apposto sull'anellino, non è mai andato a visionare quel servizio per conoscere il nome del proprietario di un uccello appena acquistato?
Quest'anno ho deciso di aderire alla FOI proprio per questo tipo di servizio: avendo acquistato dei cardellini nostrani (sottoposti a controllo da una Legge regionale) sarò costretto ad inanellarli con anelli riportanti o la sigla personale che mi é stata assegnata dalla regione E/R oppure con anelli FOI come recita l'art.5 DGR 1509/03 (LR 8/1994 art.62, comma 1, lett.c):

La Legge parla anche di "altra Associazione legalmente riconosciuta" ma sul piano concreto è difficilmente praticabile poichè non sarebbe possibile risalire ai proprietari dei soggetti attraverso la consultazione di data base (come quello FOI), oppure di cataloghi depositati presso la regione.
In ogni caso sono convinto che la stragrande maggioranza degli allevatori apprezzi questa forma di pubblicità.
Credo però che vada anche rispettata la scelta di coloro che non intendono apparire e sul piano pratico non costerebbe molta fatica: basterebbe optare per tale scelta nel momento in cui ci si iscrive o si rinnova l'iscrizione presso la propria associazione di base.
04nov2018
ore:20:50
Questo è l'intervento del presidente FOI, postato sul gruppo Fascebook della COM, in risposta alla lettera del presidente COM che ho pubblicato in data 02nov.
Io sono fuori dai giochi per cui non possiedo elementi che mi consentano di esprimere una mia opinione, tuttavia scazzi del genere, resi pubblici, non fanno sicuramente bene al nostro mondo ornitologico.

Caro Presidente Carlos Fernando Ramôa,
intanto sarebbe corretto pubblicare l'intero testo della lettera e non solo l'intestazione per modo da consentire agli interessati di esaminarne il contenuto. Il risultato che da te viene ostentato in chiave evidentemente elettorale come l'aver affrontato i problemi dell'ornitologia amatoriale è in realtà un risultato di minima che giunge come al solito con un anno di ritardo rispetto alla necessità di intervenire prima che fossero emanate le ultime stringenti norme europee in materia. Dovresti infatti ricordare che fui io nella riunione bilaterale (COM - COM Italia) che tenemmo a Reggio Emilia (Hotel Cristallo), partecipata da dieci persone fra Dirigenti COM e Dirigenti COM Italia-FOI, nel novembre del 2017, a consigliarti e ad indicarti di attivare un contatto con i preposti Organismi UE al fine di far comprendere loro la particolarità del nostro movimento e la netta differenziazione degli uccelli da noi allevati a fini amatoriali e sportivi con gli animali da reddito e la conseguente necessità di una speciale ed apposita regolamentazione. Ti suggerii in quella occasione di richiamare i dati sul punto esistenti secondo i quali esistono casistiche infinitesimali (praticamente non esistono) di accertamento di influenza aviare su uccelli provenienti da allevamenti amatoriali ed in generale da passeriformi e psittaciformi. In un precedente post avevi comunicato che il tuo interlocutore in sede UE ti aveva riferito che di quelle norme si sarebbe nuovamente discusso nel 2021. Mi domando per quale strano motivo il comitato specializzato sugli aspetti regolamentari e sanitari a sostegno del Comitato Direttivo COM non sia stato costituito prima al fine di precorrere l'emanazione di quelle norme che oggi attanagliano l'ornitologia amatoriale mondiale. Infine forse non sai o quantomeno ti sfugge che esiste una regola secondo la quale le proposte programmatiche non debbano esorbitare il limite temporale del proprio mandato in quanto non vi è certezza della rielezione. Per essere eletti e soprattutto rieletti bisogna infatti dimostrare di avere capacità, bisogna diventare punto di riferimento, essere liberi da qualsiasi condizionamento e non tentare di creare brillanti attrattive. Ovviamente poi questa tua scelta, in linea con la tua concezione monarchica della funzione del Presidente Generale della COM, non è stata preventivamente concordata, discussa ed approvata dagli altri componenti del Comitato Direttivo. Così non va bene!

e dopo qualche minuto la risposta di Ramoa:

04nov2018
ore:16:30
Questa mattina sono andato fino a Morciano di Romagna per vedere la mostra "Fringillia" (questa é la classifica >>>), un vero spettacolo!!
Per l'occasione il buon Alex Valentini mi aveva preparato il "pacco", (speriamo non in senso metaforico) con dentro una coppia di cardellini major provenienti dal suo allevamento, due coppie di nostrani provenienti da Napoli e due coppie sempre di nostrani romagnoli (riminesi).
Non sono ancora in grado di valutarli come si deve, ma mi piacciono molto, soprattutto i major.
Non sono andato alla ricerca dei campioni perchè prima devo farmi un po' di esperienza di allevamento ma ho cercato di partire con un ceppo abbastanza buono dal quale si possa eventualmente migliorare.
Alex mi ha detto che oggi e domani sono i giorni critici (cambio di ambiente, alimentazione, stress per il viaggio etc.) se domani sera staranno ancora sul posatoio vuol dire che il peggio dovrebbe essere alle spalle.
Io sono fiducioso. Dopo qualche ora di volieretta (in coppia) li ho visti calmi e tranquilli.
NB: un altro uccellino che mi attira molto è il cardinalino del Venezuela ancestrale (carduelis cucullata)...
02nov2018
ore:15:00
Cari allevatori cari amici:
Sono lieto di annunciare che dopo i contatti e le riunioni con la DG Salute della Commissione Europea sulle questioni dei regolamenti specifici sulla nostra attività e anche sul movimento degli uccelli tra i paesi UE e i movimenti di ingresso e di uscita l' Unione Europea, ha appena ricevuto una risposta formale da parte del Commissario Europeo sua eccellenza, signor Vytalnis Andriukaitis, responsabile per la gestione di questi dossier al massimo livello.
Per la prima volta la commissione è considerata rappresentante della nostra attività dall'Unione Europea.
Nella sua lettera il commissario Andriukaitis ha scritto che riconosce che la normativa attuale non consente di considerare le nostre attività di esposizione e di concorso separate,
[pollame e tacchini separati dagli altri volatili] il che può causare difficoltà sullo sviluppo della nostra attività e che la commissione lavorerà ora prendendo in considerazione le nostre preoccupazioni "
Pertanto posso dirvi che, in seguito agli altri contatti con la dg salute, si è assicurato che la discussione avverrà nel "Comitato di consulenza sulla salute degli animali" della DG Salute, entità che discuterà e produrrà i testi delle proposte sul regolamento europeo.
Se non si tratta ancora di una soluzione per i nostri problemi, ritengo che con questa risposta si inizi veramente una relazione istituzionale che potrà portare alla COM il riconoscimento che aveva bisogno e potrà certamente permettere di risolvere i nostri problemi e preoccupazioni nel futuro.
Per consentire di continuare il lavoro e di dotare la nostra Confederazione delle risorse umane e tecniche necessarie, proporrò al congresso statutario COM di Zwolle 2019, l'organizzazione di una riunione COM con i nostri paesi membri nel giugno 2019, con l'obiettivo costituire un comitato specializzato COM sugli aspetti regolamentari e sanitari del nostro hobby, che potrà fornire il suo sostegno tecnico e di competenza al Comitato Direttivo per il futuro.
Ulteriori informazioni saranno fornite ai delegati nazionali presenti al congresso Com a Zwolle 2019
Con i miei complimenti illustrissimi e amicizia
Carlos F. Ramoa (presidente COM)

Certamente non rappresenta la soluzione ai nostri problemi, però va dato atto al presidente Ramoa di aver raggiunto un primo obiettivo molto importante: la nostra presenza nei punti decisionali è il primo passo per fare sentire la nostra voce e difendere i nostri legittimi interessi.
Quello che avremmo dovuto fare in Italia nei decenni trascorsi....
02nov2018
ore:11:44
Vi voglio raccontare una storia che mi é capitata qualche tempo fa... Il fatto é successo in Belgio: andai a trovare uno dei migliori allevatori di inseparabili per acquistare qualche soggetto. Per averli si doveva prenotare ed attendere la stagione successiva. Dopo essersi appuntato il memo per la quantità e le mutazioni l'amico belga mi chiese: "mi mandi i tuoi anelli o no?". Dico io: "fammi capire, perchè dovrei mandarti i miei anelli?". A quel punto mi confidò la procedura precisando anche che non era più una novità poiché era praticata da quasi tutti i suoi colleghi.  In cosa consiste:
1) l'allevatore italiano invia (o porta) al collega venditore un numero di anelli, riportanti il proprio RNA, superiore al numero di uccelli prenotati;
2) quando nascono i pulli l'allevatore estero inserisce due anelli (uno per zampa), il proprio in una e quello dell'allevatore italiano, nell'altra;
3) quando i pulli mostrano il loro fenotipo gli viene tagliato l'anello italiano, nel caso sia particolarmente bello, oppure quello del proprietario nel caso in cui non interessi.
L'amico belga mi svelò anche l'identità di alcuni allevatori italiani che praticavano questo metodo.

Vi ho raccontato questa storia non a caso ... se vi capita di vedere in qualche mostra un beccostorto con due anelli ora ne conoscete la ragione e se riuscite a leggere l'RNA su entrambi gli anelli non vi sarà difficile risalire all'"allevatore bravo" ed all'"allevatore asino"!!
Nei prossimi giorni tornerò decisamente sulla questione degli anelli, in particolare per riuscire a distinguere gli atti dolosi da quelli colposi!!
  Fatta la Legge, trovato l'inganno ... Mi riferisco alle legislazioni regionali inerenti alla difesa della fauna autoctona. La legiferazione in materia di caccia e pesca é di competenza delle Regioni ed ognuna di esse ha approvato leggi difformi che vanno da "nessuna limitazione" a "nulla si può fare".
La Regione Emilia Romagna ha emanato una buona legge, a mio parere, (LR 8/1994) che, tra le altre cose, si pone l'obiettivo di impedire il prelievo dalla natura delle specie autoctone.
Pone delle limitazioni in termini di numeri di esemplari riproduttori (max 16) ed obbliga l'allevatore a richiedere l'autorizzazione preventiva con conseguente assegnazione di un codice di allevamento e relativo registro da vidimare annualmente.
Io ho completato tutto l'iter e devo dire che non ho incontrato nessuna difficoltà avendo avuto anche la fortuna di incontrare dei dipendenti pubblici consapevoli di essere al servizio del cittadino, a differenza di quanto succede qualche volta con i carabinieri-forestali.

Fatta questa premessa volevo sottolineare i limiti di questa normativa che, sul piano formale è quasi perfetta, ma su quello sostanziale lascia aperti ampi spazi per i truffatori.
Sono purtroppo molti coloro che prelevano le uova e/o i pulli dai nidi dei cardellini, li mettono a balia sotto le canarine, mettono l'anello regolare e li registrano in carico sul registro dichiarandoli provenienti dalle coppie regolarmente detenute.
Questa pratica è ampiamente diffusa in ogni parte di Italia ... mi dicono che allevatori, più che allevatori li definirei banditi, pagano un certa somma ai ragazzini per ogni nido che riescono a recuperare.

Questo problema sarebbe facilmente risolvibile introducendo nella normativa la possibilità di verificare a campione la discendenza genetica dei novelli presenti in allevamento in un determinato momento: in pratica copiando quanto viene già fatto per gli esemplari inseriti in allegato A) del CITES. Ossia, prelievo delle piume dei novelli e dei riproduttori ed invio all'ISPRA per la verifica del bagaglio genetico tramite DNA.
Mi rendo conto che si tratterebbe di spendere qualche soldo in più ma piuttosto che mantenere in funzione una macchina burocratica che nella sostanza non raggiunge gli scopi per i quali è nata, credo convenga fare qualche ulteriore sforzo.
01nov2018
ore:10:28
Questa è una ulteriore dimostrazione che siete voi ad impaginare il giornale del popolo ... Io mi limito ad inserire i vostri suggerimenti. Sono molto soddisfatto di questa cosa perché in questo modo tutti possono conoscere e valutare le diverse situazioni che si vengono a determinare nel nostro mondo a penne e a piume. Grazie a tutti!!
In merito al "comunicato del direttore" della mostra di Faenza (sezione Bologna) un amico mi ha fatto notare che oltre agli articoli già pubblicati ieri, c'è anche l'art. 3 del Regolamento Generale Mostre che descrive nel dettaglio le caratteristiche delle varie tipologie di mostre.
Per i più pigri che non hanno voglia di andarsi a leggere l'intero articolo (>>>) incollo di seguito uno spezzone relativo alle mostre specialistiche nazionali ed internazionali:

01nov2018
ore:06:30
Ricevo dall'amico Gianni Matranga, che ringrazio tantissimo, la breve "riflessione postuma", come la definisce lui, che pubblico di seguito. Non aggiungo altro perchè Gianni ha colpito perfettamente il centro del bersaglio ... nella speranza che possa servire a tutti "gli uomini di buona fede"....

"Io ritengo che la polvere è sempre meglio lasciarla vedere dove si trova piuttosto che metterla sotto il tappeto. Prima o poi si scoprirá ed allora si perderà tutta la credibilità che si poteva avere. Meglio pulire giorno per giorno con lungimiranza, per non dire altro, non si sa mai.

Ma per uscire dalle metafore e similitudine, la costanza sull'applicazione di regole statuite e da osservare è dovere di tutti noi. La richiesta, a seconda dei casi, di flessibilità, tolleranza significa dare segnali distorti di come applicare comportamenti costanti e statuiti proprio per far adeguare e seguire coloro che partecipano a qualsiasi tipo di manifestazione che comporta una competizione di qualsiasi tipo.

Comunque, regole, regole, regole da osservare e per tutti eguali senza se e senza ma. Troppi sono stati abituati ad immunità in funzione del "peso" politico o di vicinanza a chi gestisce il "sistema", altri direbbero il "potere". Si può dare continuità a questo tipo di atteggiamento, oppure è ormai irrinunciabile adottare il sistema tipico della democrazia.  Tutti uguali, trattati nelle stessa maniera a prescindere dai territori e del "peso" delle persone.

Riflettete, la "continuità" e lavorare nel suo solco é una cosa a dir poco rischiosa. I tempi cambiano in fretta ed i solchi vengono rinnovati ogni anno e si adattano al tipo di coltura da effettuare. Quindi, a parte il fatto che si può anche ereditare un modello, ma, inevitabilmente lo si deve plasmare, modificare, adattare e perché no cambiare del tutto od in parte in funzione delle mutate condizioni, che ci sono, e che si evolvono in continuazione.  

Ci sono, è vero, anche buone iniziative, poche purtroppo, ma in un settore molto importante per tutto il movimento, quello dei giudici. Settore nevralgico, che proprio per questo, deve avere direttive e conoscenze generali più adeguate e certe. Non voglio più dilungarmi anche perché sono cose molto conosciute da tutti.

Quanto esposto è solo una ulteriore riflessione postuma ma sempre attuale che prende anche spunto da alcuni presunti comportamenti posti in essere recentemente che, se fossero veritieri e sottolineo se, costituirebbero sicuramente un esempio di continuità da non seguire da qualunque parte essi provengano.  

Cari saluti, Gianni

31ott2018
ore:16:22
Sempre sul "comunicato del direttore mostra" - Un lettore del mio blog é andato a scartabellare in mezzo alle leggi e ai regolamenti che governano la nostra comunità piumata e mi ha inviato un paio di articoli tratti dal Regolamento dei Club di Specializzazione che non conoscevo, ma che forniscono importanti elementi di valutazione. La questione non é così scontata come poteva apparire a prima vista...
Vi pubblico alcuni spezzoni dell'art. 6 e dell'art. 14:




31ott2018
ore:11:25
Precisazione in merito al comunicato pubblicato qui sotto. Quest'anno la tradizionale iniziativa romagnola organizzata dalla AOF di Faenza e dall' AOR di Ravenna ha visto anche la partecipazione dell' ABC (Associazione Bolognese Canaricultori) che insieme hanno condiviso i locali soprattutto per una ragione di riduzione dei costi. La manifestazione dei romagnoli si è svolta in un capannone mentre quella dei bolognesi in un altro. Le giurie e l'organizzazione delle due mostre erano diverse ed ognuna si è nominato un proprio direttore mostra. Il comunicato in oggetto, che è stato pubblicato a scoppio ritardato fra lo stupore dei tanti che avevano "gestito" il problema davanti alle cavalle, è relativo solo alla parte bolognese.
31ott2018
ore:06:58
Il comunicato ufficiale qui a fianco é stato diramato dal Direttore Mostra di Faenza.
E' evidente che un grosso nervo si sia accavallato ... Mi chiedo: ma come é possibile che si sia arrivati alla compilazione delle classifiche ed alla premiazione con un problemone del genere sul tavolo?
Io non ho approfondito la questione ma credo che "i punti di vista" siano facilmente riconciliabili ... basta semplicemente andare a spulciare le carte scritte.
Comunque, ad occhio, mi sento di propendere per la impossibilità di partecipazione a mostre nazionali (seppure con la presenza di club di specializzazione) da parte di non iscritti FOI.
Se così non fosse non avrebbero più senso le mostre internazionali.
30ott2018
ore:06:46
"E' finita!". Questo è la valutazione che ha fatto Vignolo (uno dei maggiori conoscitori del nostro mondo piumato), sabato a Faenza, in merito alle prospettive del nostro hobby.
Al termine della oramai imminente manifestazione reggiana sapremo se quella perentoria affermazione corrisponde al vero oppure no.
Gli organizzatori della manifestazione di Reggemilia hanno fatto il pienone in ogni ordine di posti ... i tavoli per la mostra scambio sono stati aumentati fino ad 850 (al prezzo di 130 €. cadauno) ma non sono bastati a soddisfare tutte le richieste.
Da queste note (>>>) si capisce bene che l'unico sbocco per lo smaltimento delle eccedenze dei nostri allevamenti é rimasto Reggemilia.
Io mi auguro che tutti gli allevatori presenti alla mostra-scambio tornino a casa con i trasportini vuoti perchè solo in questo modo si può ridare un po' di ossigeno alla nostra passione ... in caso contrario avrebbe davvero ragione Vignolo.
29ott2018
ore:06:50
Sabato 27 ottobre alle ore 14,40 mi sono presentato alla cassa della Fiera di Faenza, ho pagato 7 €. (vedi biglietto qui a sinistra), sono entrato, e dopo essermi fatto una valanga di chiacchiere con amici veri (e  qualcuno anche finto) mi sono messo a guardare i soggetti esposti con relativi giudizi. Ho scattato diverse foto che avrei potuto mettere sul Pasquino ma mi sono limitato ad inserire solo quelle incontestabili. Tutte quelle che riguardano la tonalità di colore (verde-verdescuro, pallid- isabella etc. etc.) non le ho pubblicate per evitare discussioni. Di solito sono altri colleghi ad inviarmi le foto, in questo caso è roba mia.
29ott2018
ore:06:50
Ricevo e pubblico sul Pasquino un prezioso contributo dell'amico e Presidente Gianni Matranga sul tema del personatus pastello/pezzato.
L'intervento è inserito di seguito a quello di Orazio (>>>)
28ott2018
ore:12:45

"Caro Daniele, ho letto il tuo post di oggi inerente l'articolo 45 e quanto successo a Faenza. Non entro del merito della vicenda. Scrivo solo che hai descritto i gemelli del diritto ma soprattutto del rovescio, come se fossero dei paladini della giustizia, del rispetto delle regole, della legge uguale per tutti. E il presidente Sposito, con il quale, a scanso di equivoci, non mi lega nessuna particolare amicizia, come una sorta di Berlusconi ornitologico.

Ricordo a tutti che il presidente dell'Ordine e il vice presidente FOI, all'indomani dello scandalo degli esami Giudici Arricciati a Ercolano, non esitarono un istante a cambiare le regole, a partita in corso, giustificando l’ingiustificabile, solo per salvare e difendere l'operato dei loro colleghi giudici Internazionali. 

 D'accordo: l'Italia è un Paese di contemporanei, senza antenati ne posteri perché senza memoria, ma fare passare i gemelli come dei martiri sulla strada della giustizia e Sposito una persona non rispettosa delle regole è veramente fuori luogo. Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Un caro saluto  Giuseppe Valendino "

Caro Valendino, pubblico la tua e-mail come da te richiesto e ti ringrazio per l’interesse che dimostri nei confronti del  mio blog.  Ti devo però rispondere perché non condivido nulla di quanto hai scritto e cerco di spiegarti il perchè:

premessa: io non ho nessun interesse personale nella FOI, non ho nessuna ambizione di carriera e non intendo neppure diventare giudice ma mi diverto semplicemente ad osservare quanto succede in questo mondo che frequento da tanti anni e cerco di scrivere le cose che vedo sforzandomi di essere il più equilibrato possibile. Non ti garantisco di riuscirci sempre, ma ci provo. Non entro nel merito della questione di Ercolano perché non la conosco:

1)   Non è mia intenzione  beatificare “i gemelli del diritto e del rovescio” come li definisci tu. Non immagini quante volte mi fanno arrabbiare perché non condivido determinati comportamenti ma non posso non  riconoscergli che dall’inizio della legislatura, per il settore psittacidi, hanno fatto cose importanti! Hanno tentato di spostare, ed in parte ci sono riusciti, i titoli di merito dal fideismo alla competenza … roba non di poco conto. Prima del loro governo nel settore psittacidi regnava incontrastato  il Partito della Pacca sulla Spalla (PPS) che aveva fatto del fideismo la regola basilare, oggi purtroppo è ancora al governo il PPS ma si è costituito un forte partito di opposizione che lascia intravvedere qualche speranza per il futuro;

2)  Un presidente, degno di tal nome, non deve mai contraddire i propri collaboratori, soprattutto se trattasi di posizioni di alto livello, anche nel caso in cui dovessero avere torto marcio. In questo caso addirittura ha invitato i giudici a boicottare un articolo di un regolamento che lui stesso ha approvato;

3)  Il comportamento che il presidente ha tenuto  a Faenza, oltre a ledere l’immagine dei propri colleghi, è stato quanto meno  irrispettoso nei confronti degli organizzatori di tutte le altre manifestazioni e di tutti gli allevatori che si sono visti declassare i propri uccelli. Perché in tutto il mondo no  … e a Faenza si?

4)   Infine. Qualsiasi tipo di società per convivere civilmente deve rispettare delle regole, se sono sbagliate si cambiano, ma bisogna rispettarle sempre ed in ogni caso, anche alla bocciofila di San Pancrazio !!

28ott2018
ore:09:37
Faccio i miei complimenti agli organizzatori della Mostra specialistica di Pizzoli (AQ) ed al CIAA per la felice programmazione degli eventi.
Questa mattina alle ore 10,30 i tre giudici che hanno giudicato nella mostra (Maurizio Manzoni, Dario Loreti e Orazio Curci) terranno una conferenza con all'ordine del giono: le mutazioni e la genetica degli Agapornis e l'applicazione dell'art. 45, considerato che in quella mostra sono stati numerosi i soggetti declassati.

Nota aggiunta: Dario Loreti non ha giudicato.
28ott2018
ore:06:35
Il presidente FOI, in qualità di presidente di giuria della mostra di Faenza, è riuscito a dare il peggio di sè. Ha "tagliato faccia" al vicepresidente, nonchè responsabile del settore giudici, ed al presidente dell'ordine dei giudici!!
Mentre questi ultimi due stanno cercando, con alterne fortune, di bonificare la "palude dei giudici", in primo luogo cercando di fare rispettare le regole, giuste o sbagliate che siano, il presidente mena pesanti picconate su quanto sono riusciti a costruire fino ad oggi.
Il presidente dovrebbe sapere che da quest'anno il suo corrispondente dell'ordine aveva chiesto a tutti i giudici di applicare senza sconti l'art. 45 del regolamento Ordine dei Giudici che prevede il declassamento dei soggetti ingabbiati in categorie errate.
Fino ad oggi in tutte le mostre che si sono svolte questo articolo è stato puntualmente applicato nonostante i prevedibili "mal di pancia" degli organizzatori.
A Faenza invece, il presidente ha chiesto ai giudici di non applicarlo e solo qualcuno ha giustamente ubbidito alla Legge e non al diktat presidenziale!!
Ritengo questo fatto gravissimo anche se mi rendo sempre più conto che ognuno di noi ha una diversa sensibilità per quanto riguarda il rispetto delle regole: c'è chi è allergico, chi le rispetta e chi le vorrebbe rispettate solo a casa degli altri...
27ott2018
ore:18:22
Aggiornato il Pasquino (>>>)
27ott2018
ore:07:45
Ecco le classifiche della Mostra di Faenza (>>>)
26ott2018
ore:10:23
Sabato 3 novembre le gabbie qui a fianco saranno occupate da 5 coppie di cardellini, tutti ancestrali, 4 "nostrane" e 1 "major". Voglio ringraziare gli amici che in questi giorni mi hanno raccontato le loro esperienze e dato i loro utili consigli. Ora mi sento un po' più tranquillo sul come dovrò trattare i nuovi inquilini. Innanzitutto li ospiterò in un locale chiuso formando le coppie incrociate (un napoletano con un riminese) per ragioni di consanguineità, e le metterò ognuna in gabbie da 120 cm.
Li farò svernare accoppiati così quando in febbraio-marzo li metterò in voliera i rapporti saranno già definiti e non dovrebbero più litigare. Metterò due coppie per ogni voliera. Per quanto riguarda il pericolo principale (la coccidiosi) mi è stato suggerito un farmaco che mi sembra davvero ottimo e che non dovrebbe provocare danni collaterali. Parlo del Coxivet 10% della Chemifarma, il cui principio attivo è l'Amprolium cloridrato, molto efficace ma facilmente assorbibile. 
Ho già ordinato il prodotto, unitamente ad un probiotico, che gli somministrerò fin da subito: lo stress causato dallo spostamento, dal cambio di ambiente, di clima e di alimentazione porteranno sicuramente i coccidi a livelli molto alti per cui un primo trattamento sarà indispensabile. Ovviamente raccoglierò anche le feci e le farò analizzare dall' IZS di Lugo per avere un quadro più completo e certo.
Ho volutamente pubblicato i dettagli dei trattamenti che ho intenzione di fare perchè se qualche ospite ha qualche osservazione e/o consiglio da darmi è sicuramente gradito. Grazie.
25ott2018
ore:09:14
Tony Silva è uno dei più qualificati esperti di ornitologia a livello mondiale. E' uno degli studiosi e ricercatori migliori: é stato per molti anni consulente del Loro Parque ed ha appena pubblicato un manuale sui pappagalli (Psittaculture).
Come vedete sul suo avatar ha sostituito la sua faccia con il "NO World Parrot Trust" e sta lanciando accuse pesantissime contro questa importante organizzazione mondiale. A suo dire WPT i contributi che riceve dai cittadini non li destina alle rilevazioni sul territorio bensì alle spese amministrative (stipendi elevati per il presidente e la segretaria e viaggi aerei incontrollati). Silva attribuisce a WPT la responsabilità di avere suggerito al CITES il passaggio del cenerino dall'appendice II alla I che, secondo le sue fonti, sta producendo danni gravissimi ed irreversibili a questa specie. Il blocco della commercializzazione regolare ha fatto lievitare i prezzi incentivando di conseguenza le catture illegali per alimentare un mercato nero sempre più fiorente. 
24ott2018
ore:08:15
"Stai attento perché tutti ti diranno che non sono trattati con antibiotici ma non é vero. La coccidiosi nei cardellini è una patologia endemica, pertanto è sufficiente un piccolo stress (cambiamento di alimentazione, ambiente, umidità, temperatura etc.etc.) perchè produca i suoi nefasti effetti. Preparati per tempo!"

Questa frase, pronunciata da un allevatore piemontese che mi chiedeva canus perchè sta abbandonando i cardellini per sostituirli con gli inseparabili, mi ronza continuamente in testa ... e mi preoccupa assai.
Ho approfondito l'argomento sul web ed ho trovato ampi riscontri. Pare proprio che dovrò affrontare questo tema in modo serio.
Ho capito che esistono due scuole di pensiero per gestire questo problema: c'è chi somministra farmaci leggeri periodicamente e costantemente per mantenere in equilibrio i coccidi e chi invece somministra un potente antibiotico (Baycox) solo in presenza della degenerazione della patologia.
Considerato che il mio obiettivo é quello di riportare gli esemplari in condizioni naturali senza l'ausilio di farmaci mi ritrovo con le idee particolarmente confuse e siccome il 3 novembre andrò a Morciano di Romagna alla più grande mostra di fringillidi (Fringillia) conto di trovare qualche allevatore serio e preparato che mi consigli per il verso giusto!   
23ott2018
ore:20:25
Qualche tempo fa qualcuno aveva gioito per la decisione della Ministra giulia grillo di costituire un "sottosegretario per la tutela degli animali". Ecco, come intenda muoversi la ministra appare ancora più chiaro in questa clip (>>>) dove è stata la prima firmataria di una petizione contro le gabbie.
22ott2018
ore:20:33
Mi sono state inviate alcune foto di un paio di parrocchetti dal collare che nell'ultimo weekend sono stati esposti in una mostra, vincendo nella propria categoria.
Mentre gli esemplari portavano l'anello del 2018 la completezza della muta dimostrava inconfutabilmente un età ben superiore. Anch'io ho qualche collare e vi posso assicurare che solo dal 2° anno (3° è anche meglio) la muta si completa!
 Non l'ho messo sul Pasquino perchè mi interessa affrontare un altro argomento, quello dell'amovibilità degli anelli. Dopo aver suggerito al giudice di tenere gli occhi bene aperti ed all'allevatore di evitare di compiere azioni del genere che non fanno bene nè alla sua immagine e neppure al nostro mondo, vorrei spendere qualche parola sugli anelli.
La CTN O&aP, per evitare l'obbligo di mettere anelli con un diametro prestabilito e quindi con il rischio
di compromettere la zampa dell'uccello in caso di anello stretto, ha fornito indicazioni sui diametri precisando quanto segue:
 


E' ovvio che "responsabilità della scelta" significa che il requisito dell'inamovibilità dovrà essere
verificato nelle esposizioni ed è in quella occasione che si dovrà punire l'eventuale difformità
. L'art. 22 del Regolamento Mostre dice che in caso di irregolarità i soggetti vanno esclusi dalle classifiche e dalla premiazione, se si tratta di buona fede, mentre se si tratta di dolo (punto c) anelli manomessi) il giudice dovrà compilare un verbale. Sarebbe bene che i dirigenti FOI chiarissero meglio la casistica dell'anello amovibile, vale a dire se sia da considerarsi un atto in buona o in cattiva fede. Nel caso di cui sopra, il dolo è addirittura clamoroso!!
Il


Mi sembra ovvio che il giudice che vorrà controllare il requisito dell'inamovibilità dovrà seguire quanto indicato dall'art. 41 del Regolamento Generale Mostre:



Sono veramente stupito di sentire strampalate baggianate da parte di giudici di alto rango che sostengono che non si possa tirare fuori l'uccello dalla gabbia per non incorrere in una eventuale denuncia per maltrattamento da parte dell'allevatore in caso di decesso e consigliano di adottare un comportamento assurdo, meschino e fuori da ogni logica: quello, in caso di dubbio sul diametro dell'anello, di assegnare un giudizio di merito basso indipendentemente dalla qualità del soggetto.
Mi auguro che anche su questa questione venga fatta chiarezza per evitare comportamenti eterogenei e gravi incomprensioni fra gli stessi giudici e gli allevatori.
22ott2018
ore:07:40
Il grande mercatone olandese di Zwolle è morto ...

"Oggetto: arresto dello Zwolse Vogelmarkt.

Con la presente vi informiamo che l'associazione di amanti degli uccelli De Volièrevriend Zwolle ha deciso che non è più possibile organizzare il Zwolse Vogelmarkt nell'IJsselhallen di Zwolle.

Il contratto per gli anni 2016 fino al 2018 incluso con Libéma (IJsselhal Zwolle) è terminato alle 18:00 del 22 settembre 2018....
Il Bird Market del 22 settembre di quest'anno è stata anche l'ultima edizione!

Un certo numero di membri del comitato del mercato, tra cui il presidente e il segretario, hanno dichiarato che non possono più rendersi disponibili al comitato di mercato di Volièrevriend Zwolle. L'associazione, salvo un membro, non è stata in grado di trovare persone per le posizioni vacanti.
Ciò è in parte dovuto all'invecchiamento all'interno dell'associazione e al fatto che tale organizzazione comporta la necessaria responsabilità.
Quindi non ci sono abbastanza persone che si dichiarano disposte ad essere in grado di organizzare un evento così importante per conto dell'associazione De Volièrevriend Zwolle!

Tutti i dati personali in nostro possesso, ecc. Dei partecipanti al Vogelmarkt rimangono all'interno del Consiglio e non saranno distribuiti a terze parti.

L'associazione De Volièrevriend Zwolle continua ad esistere."

20ott2018
ore:08:15
Domenica a Forlì se ne è andata la mia ultima coppia di Agapornis nigrigenis. E' partita per la Francia, grazie a Jérémy Pellerin è stata consegnata a Denis Reeb. E' una buona coppia e mi auguro che il collega francese riesca ad ottenere il meglio e magari a ripresentare i discendenti al BVA dove i nonni si sono fatti tanto onore. (nel 2011 vinsero il primo Best in Show "italiano").
Ho apprezzato molto la lealtà degli amici francesi ... diverso tempo fa consegnai una coppia di roseicollis faccia arancio a Dorian Longato il quale é riuscito a tirare fuori esemplari vincenti che hanno raggiunto dei traguardi importanti (anche a Forlì si sono piazzati bene) e mi inviò una bella lettera di ringraziamento. Mi auguro che anche a Denis Reeb capiti la stessa cosa.
Quando entro in allevamento e vedo tutte le gabbie vuote vado un po' in crisi ma poi penso che molti di loro sono finiti in buone mani (anche italiane) e che potranno continuare a farsi valere.
Infine, l'ultimo ringraziamento a tutti i miei nigrigenis per le grandi soddisfazioni che mi hanno regalato!!
19ott2018
ore:12:30
Promosso!!! Questa mattina alle 10,20, previo preavviso telefonico, ho ricevuto la visita di due tecnici della Regione Emilia Romagna per il controllo delle voliere destinate all'allevamento dei cardellini. Ovviamente hanno dato un occhio anche a tutta la parte dei becchistorti ed alla fine si sono complimentati sia per la qualità degli ambienti che per la bellezza degli esemplari.
Non nascondo che mi ha fatto molto piacere anche perchè abbiamo scambiato e condiviso molte opinioni sul nostro mondo ornitologico.
Ora potrò partire...
Ieri ho ricevute pure la telefonata dell'Ufficio CITES di Forlì per il ritiro dei "CITES gialli" delle Amazzoni di Cuba. 
19ott2018
ore:07:06
Ecco le classifiche della Mostra "La Fenice" di Correggio (>>>)
Ci sono stati meno ingabbi delle precedenti edizioni, la qualità dei becchistorti esposti mi dicono essere molto elevata ed i giudizi dovrebbero essere stati di buon livello.
Ovviamente saranno gli allevatori che sabato e domenica diranno l'ultima parola.
Sono stati declassati ai sensi dell'art. 45 pochissimi uccelli grazie al controllo preventivo effettuato dagli organizzatori che conoscono bene i becchistorti. 
17ott2018
ore:15:34
Parliamo di donne, di calcio, di politica, di quello che volete .... ma non parlatemi più della mostra di Forlì. Ne ho sentite di tutti i colori, anche cose che mi hanno fatto male, essendo coinvolti dei cari amici.
Sono davvero costernato. Mi sono ripromesso di non aprire polemiche e non lo farò ma prima della prossima edizione voglio dare qualche consiglio agli organizzatori...
15ott2018
ore:12:40
Ho ricevuto da un amico una mail con la quale mi gira una nota anonima dove si afferma che sono stati commessi errori nei giudizi della Mostra di Niella Tanaro.
Ovviamente non la prendo in considerazione per due ovvi motivi: 1) non è pensabile che si possano prendere per serie denunce anonime. Chiunque la faccia deve dichiararsi e può richiedere l'anonimato per quanto riguarda la pubblicazione sul mio blog. Io comunque voglio conoscerne l'identità!!.
2) senza foto dei soggetti e del cartellino mi sembra evidente che non si possa prendere per buona nessuna denuncia.
Grazie comunque.
15ott2018
ore:08:50
Orazio sul "Pasquino" ahahahah (>>>)
14ott2018
ore:14:30
Di ritorno dalla Mostra di Forlì - Avrei diversi spunti (alcuni anche seri) per aprire polemiche sulla manifestazione forlivese ma non intendo farlo poiché ritengo che in questo momento sia prioritario l'interesse più generale.
Innanzi tutto plaudo agli organizzatori dell'intera manifestazione: l'esposizione dei becchistorti rappresenta una piccola parte dell'iniziativa; c'era la mostra felina, dimostrazioni di agility dog, cavalli montati da bambini, serpenti, tartarughe, pesci, capre, galline, bancarelle con i prodotti tipici locali, insomma tutto ciò che riguarda il mondo animale con annessi e connessi.
Pensate che quando sono uscito a mezzogiorno c'era ancora la fila alla biglietteria composta per la quasi totalità da famiglie con bambini.
Tornando al padiglione dei becchistorti ... ho visto esposti esemplari di altissimo livello un po' in tutte le specie. Non vado al BVA da qualche anno per cui mi è difficile fare confronti, ma sono convinto che il livello che è stato raggiunto non sia sicuramente inferiore a nessuno.
Ho apprezzato tantissimo la sezione relativa ai canus per la distinzione che è stata fatta fra le due categorie: canus canus e canus ablectaneus.
Oltre agli organizzatori, che con questa scelta hanno surclassato persino i maestri del BVA (dove non c'è distinzione alcuna), voglio fare i complimenti agli allevatori che si sono cimentati nella selezione di questa specie ottenendo in pochi anni risultati significativi.
Anche il più sprovveduto che si affacci alle gabbiette dei canus riesce a distinguere i grigi canus canus dai violacei canus ablectaneus. La strada per arrivare alla purezza è ancora lunga ma l'importante é avere chiari gli obiettivi.
Grande preoccupazione invece per quanto riguarda la mostra-scambio. Nonostante gli sforzi compiuti, questa importante sezione non decolla. Eppure anche qui ho visto in vendita soggetti di alta qualità a prezzi davvero interessanti ed anche con RNA superblasonati.
Niente da fare ... oramai c'è solo Reggio Emilia, vedremo in novembre cosa succederà...
12ott2018
ore:20:10
Ecco le classifiche di Forlì (>>>)
12ott2018
ore:17:09
Ultime notizie dalla Mostra di Forlì - Mi dicono che i giudizi si sono conclusi senza particolari problemi. Non sono state rilevate irregolarità importanti anche se, come previsto, diversi soggetti sono stati declassati in base al famigerato art. 45.
Il clima fra gli stessi giudici, nonostante le preoccupazioni che avevo espresso, è stato sostanzialmente buono e non si sono verificate divergenze degne di nota.
Gli organizzatori non hanno interferito sui lavori dei giudici.
La qualità dei soggetti esposti è molto alta con punte di vera eccellenza ... domenica andremo a vedere..
Mi fa davvero piacere che tutto si sia svolto nel migliore dei modi.
Appena verranno rese note le classifiche le linko. 
11ott2018
ore:07:30
Gli organizzatori della mostra forlivese hanno comunicato il numero della prenotazione degli ingabbi: sono risultati 1535.
E' un numero che non mi piace, anche se leggermente superiore a quello di anno scorso (credo che fosse di 1509) perchè il lavoro che è stato fatto per attrarre "gabbie estere" (so che ci saranno diversi francesi) è stato completamente eroso dal calo della presenza italiana.
Se a questo dato sommo le notizie che mi giungono relativamente alle prenotazioni in altre mostre il quadro appare particolarmente preoccupante!
Si consideri inoltre che Forlì rappresenta oramai l'unica mostra specialistica che, oltre alla coccarda e alla medaglia, fornisce lustro al proprio blasone, di conseguenza sarà l'ultima mostra ad essere abbandonata.
Domani ci saranno i giudizi e per quanto possibile vi terrò informati sugli sviluppi, intanto auguro buon lavoro a tutti i giudici ... anche a quelli sfigati!!
10ott2018
ore:14:44
Avevo promesso agli amici del Club Italiano Allevatori Agapornis (CIAA) di spendere due parole su di loro ed eccomi qua. Se non ricordo male il Club è nato attorno agli anni 2000, se non è maggiorenne manca poco, e con i suoi alti e bassi è arrivato fino ai giorni nostri ancora in buona forma.
Il merito maggiore credo vada attribuito a Paolo Bernardi e Mario Bonanni, rispettivamente attuali segretario e presidente, i quali hanno saputo mantenerlo vivo nonostante lo tsunami dei social abbia travolto tutto ciò che si è trovato davanti (forum, siti personali, club etc. etc.)
Ciononostante sono riusciti a ridurlo al minimo essenziale ma nel contesto di una logica di equilibrio anche di bilancio.
Dal sito ufficiale (>>>) si possono vedere le attività principali che sono: l'assegnazione della qualifica di specialistica a tre mostre, con tutto quanto ne deriva in termini di convogliamento, materiale per premiazioni, scelta dei giudici etc., una interessante convenzione per il sessaggio tramite il DNA, l'organizzazione di momenti di studio ed approfondimento sugli argomenti utili per gli allevatori, l'informazione relativa alla applicazione della normativa CITES.
La quota di adesione é di soli 15 €. e, nonostante i due Signori sopra citati si siano ritagliati stipendi da favola, il bilancio chiude sempre con un buon utile.
Mi tocca farvi i complimenti perchè siete stavi davvero bravi!

Vorrei solo aggiungere un suggerimento. Attraverso il mio blog ho la possibilità di relazionarmi con molti allevatori di becchistorti ed appare sempre più indispensabile che qualcuno offra un "Servizio di assistenza alle problematiche CITES". Siccome avete già entrambi una ottima preparazione sulla materia perchè non sviluppare ulteriormente, tramite il sito, questo servizio di assistenza?
Non sarebbe il caso che il Club individuasse qualche Avvocato, gesperto della materia, con il quale stipulare una convenzione finalizzata all'assistenza dei soci in eventuale difficoltà?
In modo tale che qualsiasi socio che ha dubbi o problemi possa telefonare o inviare e-mail per avere chiarimenti e nel caso si ritrovi un verbale in mano sappia a chi può rivolgersi per ottenere una adeguata assistenza legale a prezzi convenzionati?
08ott2018
ore:07:25
Oggi i miei pappi si leccheranno i baffi!!
Ecco la macedonia che gli ho preparato: mela, pyracantha, foglie di verza, peperoncino fresco e frutto di palma.
Almeno un paio di volte alla settimana inserisco nel menù questo miscuglio che risulta essere apprezzatissimo.
In questo periodo non aggiungo null'altro, però in altri momenti lo arricchisco con semi (canapa, per esempio) o integratori (Breedmax, per esempio)
06ott2018
ore:18:20
Ho messo il vetrina gli ultimi pezzi ... i più pregiati  (>>>)
05ott2018
ore:18:35
Questa mattina con il mio amico Sergio siamo andati fino ad Ostra per visitare l'allevamento dell'enciclopedia Tre-cani ... Dario é davvero una l'enciclopedia ornitologica dei becchistorti per eccellenza: in poco tempo é riuscito ad accumulare un notevole bagaglio di esperienze che lo mette in condizione di dominare il difficilissimo mercato sul quale opera con grande sicurezza. Possiede pure un ottimo "sbuzzo" imprenditoriale che gli permette di sviluppare la propria attività in un momento in cui l'allevamento amatoriale, non solo italiano, vive una crisi davvero profonda.
Ho visto un'ampia varietà di pappagalli, anche di elevato valore, tenuti veramente a regola d'arte. Il mio amico Sergio si è portato a casa un bellissimo esemplare di parrocchetto dal collare.  
Bravo Dario!!
05ott2018
ore:06:30
Nel weekend appena trascorso si è tenuto a Cervia un incontro della OMJ, l'organizzazione mondiale dei giudici, che ha visto la presenza di tutte le C.T.N. italiane. Naturalmente era presente anche quella degli O&aP, rappresentata dal suo presidente e dal membro degli "Ondulati" ... risultava assente quello degli "altri Psittaciformi".
Terminati i lavori cervesi la C.T.N. O&aP ne ha approfittato per fare un salto a Quarrata per dare un'occhiata a quella mostra ... ma mancava sempre il terzo uomo, quello degli "altri Psittaciformi".

Mi rendo conto di essere un rompicoglioni e di stressarvi continuamente, ma su questa questione non mollo!! Lo so che non cambierà nulla, anche perchè é stata operata una "presa per i fondelli" quasi legale, ma che si abbia almeno il coraggio di renderla nota ufficialmente!!
04ott2018
ore:09:40
E' notte fonda!!! Ho postato in un gruppo Facebook, dedito esclusivamente alla cessione di uccelli che conta la bellezza di 8.687 membri, due proposte di vendita, una per due coppie di Psittacula derbyana, già presente nella vetrina di questo sito, e l'altra per tutto il mio ceppo dei Psilopsiagon aymara (più tardi metterò foto e dettagli in vetrina) con risultati, a dir poco, disastrosi!
Entrambi i post hanno ricevuto una trentina di "mi piace" ed ho risposto complessivamente ad una mezza dozzina di messaggi privati che chiedevano o il prezzo oppure info.
Immagino che starete pensando che mi sono tenuto troppo alto con i prezzi, ebbene ora ve li dico: per i derbyana chiedo 270 per una coppia e 500 per entrambe (i commercianti mi dicono che il loro "prezzo di mercato" è di 400 a coppia) e per gli aymara chiedo 80 alla coppia (sempre i commercianti mi parlano 180-200). Sono triste ...
03ott2018
ore:14:30
Questa mattina sono stato a far visita ad Alex Valentini (Hobby natura) di Riccione, il "Dario Loreti" dei cardellini per intenderci, con il quale mi sono fatto una lunga e proficua chiacchierata sui carduelis carduelis... Più entro in questo nuovo mondo e più mi rendo conto che cambiano le formule genetiche ma la sostanza resta la stessa. Confermo che i "nostrani" ancestrali sono marginali e sono allevati da pochissimi, mentre tutto ruota attorno ai "major": tantissime mutazioni, indebolimento della struttura fisica all'inverosimile (muoiono per un nonnulla e si riproducono per non più di 3-4 anni) e prezzi alle stelle!!
Ho chiuso l'accordo con Alex: prenderò quattro coppie di "nostrani ancestrali" ed una sola coppia di "major ancestrali". La coppia di major proviene dall'allevamento di Alex (ho visto il maschio che é bellissimo) due coppie di nostrani in arrivo da Napoli (per consegna a Fringillia) e due coppie romagnole.
Purtroppo mi è stato consigliato quanto già temevo ... è meglio evitare di metterli in voliera in questo periodo (freddo alle porte) ed è consigliabile ospitarli in gabbie, al chiuso ed in coppia, per poi liberarli in voliera in febbraio/marzo.
Ho preferito prendere cardellini di buon ceppo (due per i nostrani), ma non campioni, in modo da poter concentrare il mio primo sforzo sulla compatibilità con l'ambiente naturale evitando l'uso di qualsiasi farmaco per poi eventualmente migliorare il fenotipo.
Questa nuova esperienza mi sta prendendo ... 
02ott2018
ore:15:55
Anch'io quest'anno salterò Reggio Emilia. Purtroppo la considerazione di Nicola rappresenta la realtà: fra viaggio, pernottamento, pasti, tavolo etc. bisogna mettere in conto una spesa complessiva di non meno di 500 €. Pertanto gli incassi delle cessioni dovranno tenere conto di questo valore ... e non tutti sono in grado di esporre un patrimonio così elevato ... a prezzi calanti  e magari con il rischio di riportarsene a casa una buona parte come accade sempre più spesso.
Io ho ceduto quasi tutto ed i pochi esemplari che mi sono rimasti non giustificano la presenza per i tre giorni. Naturalmente andrò a visitarla perchè Reggio rappresenta la Mecca degli allevatori ... sicuramente domenica e forse anche venerdì.   
Purtroppo mettere in piedi una organizzazione del genere costa un pacco di soldi ed è ovvio che siano coloro che ne usufruiscono a pagarne i costi. E poi il costo del tavolo (che include il biglietto di ingresso) rappresenta l'incidenza minore e può essere ulteriormente ridotto dividendolo con un amico. Sono mesi che sento gli amici allevatori invocare Reggio Emilia poichè da diverso tempo non passa più di mano neppure una piuma e l'unico sbocco é Reggio. Speriamo bene ....
30set2018
ore:10:25
Il mercato sopporta mal volentieri regole e paletti ... e questo vale anche per quello degli uccelli: succede per le specie regolamentate dal CITES, in particolare dall'appendice I, così come accade per le specie autoctone regolamentate dalle leggi regionali.
Sto iniziando a conoscere il mondo dei cardellini e mi sono reso conto che gli esemplari sottoposti al controllo per evitare che vengano prelevati dalla natura, Leggi che condivido, anche se andrebbero un po' sburocratizzate, sono assolutamente marginali rispetto alle specie senza vincoli.
Il loro prezzo di mercato la dice lunga: un "major" ancestrale costa dai 300 ai 400 €., mentre un "nostrano" ancestrale vale 40 - 50 €.
Tutti gli allevatori più blasonati orientano i loro aviari sui "major"  sviluppando una notevole gamma di mutazioni che fanno schizzare in alto il loro valore.
Siccome io sono un testone e voglio fare le cose che piacciono a me e non quelle che piacciono al mercato, sto cercando almeno 4 coppie di ancestrali nostrani possibilmente nati in voliera esterna.

Il quadro che ho sopra descritto, unito al fatto che i cardellini in natura sono in via di estinzione (nella mia zona dove qualche anno addietro se ne vedevano molti, non se ne vedono più) mi è venuta la solita idea fantasiosa ed irrealizzabile.
Mi sono chiesto ... ma perchè la FOI non collabora con qualche associazione per la difesa della fauna, il WWF per esempio, sulla base di un progetto per la reimmissione in natura di esemplari allevati in cattività?
Con poche migliaia di euro si potrebbe individuare un'area del paese libera da minacce (magari un oasi WWF), affidare a qualche allevatore, assistito da un veterinario, il compito di predisporre i cardellini allevati in cattività alla vita selvatica e chiedere ai propri associati di aderire al progetto.
Io aderirei immediatamente e sarei disponibile a mettere a disposizione i miei soggetti a costo zero. In ogni caso si potrebbero reperire dagli allevatori aderenti al progetto per poche decine di euro.
Questo progetto, oltre a contribuire al ripopolamento di una specie bellissima destinata ad estinguersi, rappresenterebbe un messaggio fortissimo per l'opinione pubblica ed anche per gli animalisti perchè dimostrerebbe concretamente la nostra volontà di "allevare per proteggere!!
29set2018
ore:15:20
Non possiedo i numeri, ma mi dicono che il primo giro di mostre non é andato molto bene ... a Quarrata si è fatto, più o meno, lo stesso numero di ingabbi del precedente anno, mentre a Chivasso si é registrato un vero e proprio crollo.
A questo punto attendiamo con ansia il "numero" di Forlì anche se come detto in altra parte potrebbe non essere rappresentativo della situazione generale.
Ho notato che sul gruppo Facebook "Psittacus Forlì", che vi consiglio di andare a vedere, è stata pubblicata la composizione della giuria. Ripeto: questa bella abitudine dovrebbe essere seguita anche da tutti gli altri organizzatori.

Anche a Quarrata e a Chivasso é stato applicato alla lettera l'art. 45 e sono risultati davvero tanti i soggetti declassati .... persino un caro amico che, nonostante anni e anni di vittorie ai massimi livelli, non riconosce ancora un verde da un verde scuro.... occhiali, amico mio, occhiali!!   ahahhahahah
29set2018
ore:07:30
Eccovi le classifiche ufficiali delle mostre di Chivasso (>>>) e di Quarrata (>>>)
28set2018
ore:19:50
Giustamente oggi mi sono beccato un bel rimprovero dal segretario del CIAA al quale sono associato. In effetti sia Paolo che Mario Bonanni (il presidente) stanno continuando a lavorare per il Club da tanti anni con impegno e sacrificio e si meriterebbero maggiore considerazione. Nonostante il periodo di vacche magre, anzi magrissime, l'attività del Club, ed anche il bilancio, sono nettamente\ positivi. Per farmi perdonare nei prossimi giorni dedicherò un intero post alla promozione del Club.
Comunque il CIAA ha concesso le tre specialistiche a Quarrata (PT) dove mi dicono che sia andata molto bene in termini di ingabbi, a Forlì il 13-14/10, la mostra numero uno dei becchistorti e a Pizzoli (AQ) il 27-28/10.
Nota: mi dicono che a Chivasso ci siano stati pochi ingabbi... attendo info. Grazie,
27set2018
ore:08:55
Pronti... via!! Parte la stagione mostre 2018 ... Già da domani  a Quarrata (PT) quattro giudici O&aP (Manzoni, Curci, Montebelli e Calligari) inizieranno a mettere in fila tutti i becchistorti che sono stati iscritti a concorso. Il numero degli ingabbi dovrebbe essere incoraggiante dato che in un primo tempo erano stati prenotati 3 giudici per poi essere integrati all'ultimo minuto.

Fra due settimane si svolgerà a Forlì la mostra regina dei becchistorti dove sarà convogliato il meglio dell'allevamento nazionale e speriamo anche internazionale.
E' una manifestazione che merita di essere visitata per l'alto livello qualitativo degli esemplari esposti  anche se non è affiancata da una adeguata mostra scambio.
Quest'anno sono state apportate ulteriori modifiche che speriamo servano a rilanciare un settore strategico della manifestazione.
Nota dolente sui giudici ... dalla elezione della nuova CTN si sono prodotte tensioni nel gruppo che potrebbero palesarsi proprio nella manifestazione romagnola. Mi auguro che gli organizzatori siano all'altezza della delicata situazione, intanto pero' ho notato che, a differenza del passato, non è stato pubblicato l'elenco dei giudici convocati.... e questo non è bene!!
26set2018
ore:20:00
Mah.... non ho parole. Un collega allevatore voleva convincermi che ho sbagliato a trattare la notizia che ho pubblicato qui sotto con sarcasmo perchè potrebbe essere una buona occasione per fare sentire la nostra voce ...
Non l'ho offeso, ma mi sono limitato a ricordargli che la ministra Grillo si trova seduta su quella poltrona per caso e che dalla sua testa non è uscita nessuna idea .... sempre che ne possa uscire qualcuna...
Come si capisce bene dall'articolo è farina del sacco del Sig. Walter Caporale, presidente degli "animalisti italiani" che ha, da tempo, schierato le sue truppe, insieme a coscialungaconautoreggenti, nel cuore dell'amministrazione pubblica.
Dopo aver messo a segno un accordo di collaborazione fra la sua associazione e i carabbinieri (>>>) è riuscito in un impresa che sembrava impossibile: si è fatto costruire un sottosegretariato ad hoc.
C'è proprio da brindare e da stare allegri....
Vedremo nei prossimi giorni se la Ministra della salute, così sensibile ai problemi del benessere animale,  verrà a risolvere i nostri problemi.
Robe da matti!!!
25set2018
ore09:20
Gira e rigira, alla fine va sempre ad infilarsi nel solito "fondoschiena" ... quello degli allevatori amatoriali (>>>)
24set2018
ore19:30
La raccapricciante foto qui a destra riprende una strage di cenerini catturati da bracconieri, probabilmente dal nido.
Tony Silva sostiene che in seguito al passaggio dello Psittacus erithacus in appendice 1) del CITES, che ha reso molto più complicata la commercializzazione dei soggetti nati in cattività, il prelievo in natura si è notevolmente incrementato.
Pertanto il rischio di estinzione aumenta in modo esponenziale.
22set2018
ore13:35
Dario sta girando da una settimana, in lungo e in largo, Belgio e Olanda alla ricerca di becchistorti interessanti per ricostituire il proprio magazzino.
Ho copiato questo post che ha scritto su Facebook perché lo trovo molto interessante e nel contempo molto preoccupante. 
Se anche nei paesi di antica tradizione di allevamento (e di commercio) chiudono i battenti ... significa che il "male" non è localizzato ... ma ha già prodotto metastasi in tutto il corpo...
22set2018
ore13:35
Mi sono cacciato in un guaio... volevo parlare di carduelis e mi ritrovo sommerso dagli ondulati. Ringrazio "Ondulato da esposizione" che mi ha inviato la serie blu delle tre mutazioni in discussione che permette un confronto visivo molto più lineare....

 

Ala Chiara Azzurro

Colore del Corpo Uniforme e Intenso come nei Normali

Macchie della Maschera (spots) Grigio Chiaro o Assenti

Marchi Guanciali Viola

Ondulazioni Grigie il meno marcate possibili

Ala Grigia Azzurro

Colore del Corpo diluito del 50%

Macchie della Maschera (spots) Grigie

Marchi Guanciali Grigio Azzurro

Ondulazioni Grigie

Diluito

Colore del Corpo diluito del 80%

Macchie della Maschera (spots) Grigie diluite del 80%

Marchi Guanciali Azzurro Viola

Ondulazioni Grigie diluite del 80%
21set2018
ore07:11

ala chiara

diluito
Questo é il risultato che ho conseguito dopo giorni di discussione sugli ondulati: "Per i poteri che mi sono stati conferiti ti nomino sull'istante Ondulatista Onorario! ahahahah" .... non male.
Un altro amico, che ringrazio, mi ha inviato due foto che mostrano la differenza dei barbigli fra l'ala chiara ed il diluito.
Colgo l'occasione per trasferirvi qualche nozione impartitami dagli specialisti sul comportamento genetico delle tre mutazioni alleliche (ala chiara, ala grigia e diluito) soprattutto per quanto riguarda la colorazione delle remiganti. Mentre il "diluito" ha un comportamento del tutto autonomo, le altre due, invece, vivono praticamente in simbiosi ed è praticamente impossibile scinderle. In pratica coesistono e si manifestano sul fenotipo con percentuali sempre diverse fa di loro. Per cui é quasi impossibile ottenere un "ala chiara" o un "ala grigia" puro.
20set2018
ore13:25

ala chiara

diluito
Ringrazio l'amico che mi ha invito una foto di un "diluito" precisando che nell'ala chiara i barbi guanciali sono di colore viola mentre nel diluito sono grigio-azzurro.
20set2018
ore12:50
Queste sono le azioni che mi fanno sentire orgoglioso di appartenere a questo mondo ornitologico. In una fase economica così difficile per tutti resta fermo uno dei princìpi basilari della nostra comunità: la solidarietà. I due Presidenti (SOR e ASOC) hanno firmato un assegno di 7.000 euro e lo hanno consegnato nelle mani dei sanitari dell'Ospedale di Reggio Emilia per la costruzione del nuovo reparto pediatrico (MIRE).
20set2018
ore12:50
Una gran bella notizia ... (>>>)
19set2018
ore20:55
A proposito .... com'è poi andata a finire la storia del membro della C.T.T O&aP, esperto in "altri Psittaciformi", che si mormorava dovesse assentarsi dal Paese per un lungo periodo. Non se ne é saputo più nulla ...
L'unica cosa certa è che era stato convocato in diverse mostre poi gli sono state tutte revocate e sostituito con altri colleghi. Viene naturale pensare che abbia chiesto l'aspettativa e quindi si rafforza la tesi di coloro che sostengono che non sia attualmente disponibile per l'attività ornitologica...
E allora la CTN opera senza un membro?  ma è una cosa normale? ed è normale che questa cosa sia stata secretata e che nessuno ne sappia nulla? (neppure i suoi colleghi e collaboratori giudici).
Mi sa che sia stata una bella "furbata" del PPS che ha raggiunto tutti i suoi obiettivi... complimenti!!
19set2018
ore06:45
Mannaggia! Mi é andata storta. Avrei voluto aprire un interessante dibattito sulle mutazioni alleliche dell'ondulato (ala chiara, ala grigia e diluito) ma non è stato possibile: il Pasquino è un arma potente con un forte potenziale dissuasivo... Visto che l'argomento é apparso di notevole interesse (me l'ha detto il contatore delle visite...) chiederei a qualche amico di buon cuore di fornirci una breve nota tecnica su questo argomento tenendolo completamente slegato dal Pasquino...

Varie&eventuali - Ieri ho ricevuto la lettera con la quale l'Ufficio CITES di Forlì mi comunica la ricezione della denuncia di nascita (allegato B) (protocollo) presentata il 04.05.2018. Con questi tempi immagino che i "CITES gialli" delle mie "cubane" mi arriveranno nel 2020!!
18set2018
ore05:05
Peccato che non ci capisca assolutamente nulla di Ondulati altrimenti mi sarei divertito a dire la mia su questo interessante caso dell'ala chiara-diluito che ho appena postato sul Pasquino, e devo limitarmi a fare il moderatore delle altrui opinioni.
Ho ricevuto e-mail, messaggi e telefonate varie su questo caso che mi hanno fatto capire quanto sia di interesse, ma anche che ci sono opinione leggermente divergenti che sarebbe bello mettere a confronto.
Ringrazio "Ondulato da esposizione" che mi ha inviato gli  standard vigenti nei diversi paesi (chi fosse interessato me li può chiedere) e ringrazio Giovanni Fogliati che mi ha trasmesso una vera e propria relazione tecnica al quale chiederò di poterla pubblicare.
Anche se sul concetto della diluizione ho qualche reminescenza lasciatami dagli Agapornis non mi permetto di proferir verbo e lascerò ad altri l'onere di intervenire, voglio però esprimere il mio parere sulla questione della diversità degli standard.
Campionato mondiale a parte, io credo che vada applicato lo standard vigente nel Paese in cui si giudica, per cui o non si invitano giudici provenienti da paesi i cui standard sono troppo diversi dai nostri oppure il giudice estero invitato è in grado di applicare lo standard locale. Non esiste che un allevatore opera una selezione in base allo standard nazionale poi presenta il soggetto in una mostra tricolore e gli viene declassato perchè fuori standard.
16set2018
ore14:30
Sul Pasquino ho pubblicato la prima "maronata" (>>>)
15set2018
ore21:20
Ultime dalla Mostra di Reggemilia - Parlo di Ondulati. Sono stati giudicati da 4 giudici; Casagrande, Loreti, Montebelli e un tedesco. Allevatori competenti e degni di fiducia mi hanno riferito che i giudizi (a confronto) sono stati complessivamente buoni e che tutto si è svolto senza problemi. Ottima anche la discussione sui giudizi fra i giudicanti e gli stessi allevatori.
Mi dicono che è stato applicato alla lettera il famoso art. 45 che prevede il declassamento di tutti i soggetti ingabbiati con codice errato, oppure con incompleta descrizione del soggetto, sul cartellino. Sono stati davvero tanti i soggetti penalizzati!!
Mentre invito i colleghi allevatori a riservare particolare attenzione ai codici nel momento della compilazione della scheda di ingabbio, voglio rammentare agli stessi giudici la pericolosità dell'art. 45. Se non si sta attenti, si corre il rischio di fare una somarata come quella che ha fatto il giudice tedesco che ha spostato dalla categoria giusta a una sbagliata un esemplare, declassandolo. Non so chi sia il proprietario del soggetto in questione, ma non è difficile immaginare che quando vedrà il capolavoro che gli hanno combinato, si incazzerà (giustamente) come una iena. Domani farò la foto e la posterò.
15set2018
ore10:08
Ho messo in vetrina becchistorti da cedere  (>>>)

Varie&eventuali - ogni tanto qualcuno mi chiede la ragione per la quale da qualche tempo non scrivo più nulla sui giudici, sulla CTN etc. etc.
Ovviamente una ragione c'è. Per ora ce l'ho solo in testa ... appena trovo un po' di tempo e molta calma la metterò anche per iscritto e ve la farò leggere ... 
14set2018
ore09:00
Domenica mattina andrò alla Mostra di Reggio Emilia. Ho in programma una serie di scambi di uccelli (non correrà moneta ... si tratta di veri e propri scambi alla pari) con diversi colleghi. Volevo rammentargli che il regolamento comunale di Reggio vieta l'attività commerciale sul suolo pubblico non autorizzato a tale scopo. Più di uno si è già beccato la salata sanzione. Solo per dire che gli scambi dovranno avvenire all'interno dei padiglioni della fiera.
14set2018
ore09:00
Quella gigantesca testa di cazzo che ha fatto una roba del genere immagino che sia molto fiero di se stesso.... (>>>)
11set2018
ore21:55
Le prime tre voliere sono pronte per ospitare i cardellini. Attendo a giorni la visita degli Ispettori della Provincia per controllarne l'idoneità e per il rilascio della conseguente autorizzazione. Intanto mi sto dando un gran da fare per scegliere gli esemplari da acquistare. Pensavo che il mondo degli indigeni fosse un po' diverso da quello dei becchistorti ... e invece, la musica  é, più o meno, la stessa. Anche qui il denaro e la burocrazia suggeriscono le strade da percorrere...
Io cerco cardellini ancestrali nostrani puri, possibilmente allevati in voliera dai riproduttori, ma non riesco a trovarli. Come dicevo, le ragioni sono: la gestione amministrativa conseguente agli obblighi delle diverse Leggi regionali (domande, registri, controlli etc.) e lo scarso valore di tali soggetti (poche decina di euro). Cerco anche qualche soggetto major, sempre ancestrale puro ed allevato in voliera. Non ha obblighi burocratici ed è più facile da reperire (anche se c'è il  rischio di ritrovarsi i novelli di colore diverso dall'ancestrale) poichè il valore dei major è molto più elevato dei nostrani ed in particolare per quanto riguarda le mutazioni.
In questi mesi ho visitato diversi aviari ma non sono ancora riuscito a trovare soggetti che mi convincano. Naturalmente anche la "qualità" dell'allevatore è importante e siccome sono un giovane principiante mi serve un punto di riferimento serio e competente che mi insegni i segreti del mestiere.
Mi auguro che dopo aver letto questo accorato appello qualche bravo "cardellinaro" accorra in mio soccorso ...
09set2018
ore11:40
Premetto che non ho contatti con i dirigenti dell'AOT di Palermo da quando il mio amico Gianni Matranga, per motivi di salute, ha lasciato la presidenza. Dirò di più ... non mi piace neppure l'aria che si respira nel "nuovo ambiente", tuttavia voglio complimentarmi per la bella iniziativa che i palermitani  hanno saputo organizzare con i colleghi portoghesi.
Ho letto sui social un mare di polemiche sulle iniziative come queste che "spostano" ingabbi fuori dal "mondo FOI", con le quali mi trovo in totale disaccordo. Da questi tempi alzare muri é di gran moda ma io credo che sarebbe meglio agevolare gli scambi con gli altri Paesi, da un lato, e dall'altro applicare una rigida spendig review al bilancio della FOI che permetta il ribasso degli oneri sulle spalle degli allevatori.
Io sono andato per diversi anni ad ingabbiare in Belgio (BVA) e l'ho archiviata come una esperienza bellissima che raccomando a tutti gli allevatori di Agapornis. Anche quest'anno una folta schiera di italici colleghi hanno varcato i confini nazionali per spingersi fin lassù ed hanno fatto benissimo, poichè sono sicuro che alla mostra Forlì troverò becchistorti belgi, olandesi e francesi. 
08set2018
ore14:15
Ecco il catalogo BVA con i risultati ... (>>>)
Torno a ribadire ... in questi casi conviene sempre fare buon viso a cattivo gioco ... e dire che si è felicissimi dei risultati ottenuti anche se si é pieni di amarezza.
Mi aspettavo molto di più dalla truppa tricolore ...
Notavo che il Masters é stato letteralmente invaso dagli spagnoli, ma soprattutto dai portoghesi...
Molti dei soggetti esposti ad Aalst li rivedremo fra qualche settimana a Forlì ... sono proprio curioso di confrontare i giudizi...
08set2018
ore06:50
In questo weekend si sta svolgendo ad Aalst (B) il Masters BVA. La tabella sopra riepiloga i vincitori dei Best in Show 2018 per singola specie. Nonostante la nutrita pattuglia, gli italiani sono andati in bianco ancora una volta, neppure uno appare fra i vincitori del Masters.
Le classifiche ufficiali non sono ancora state pubblicate online ma sbirciando su Facebook ho avuto occasione di leggere alcuni risultati dei colleghi italiani che ho trovato alquanto deludenti.
Mi aspettavo molto di più, anche perchè é mia convinzione che la qualità degli Agapornis sia andata sempre più livellandosi e a tutt'oggi, a parte qualche eccezione, la considero più o meno equivalente. Mai come quest'anno sarei curioso di vedere, non solo la qualità degli uccelli, ma soprattutto quella dei giudizi...
05set2018
ore09:05
Giovanni Fogliati ha apprezzato il progetto che ho evidenziato qui sotto in relazione alla preparazione degli uccelli alle mostre. Anche secondo lui il tema é di grande interesse ed attualità.
Mi suggeriva però di mettere molta attenzione ad illustrare le tecniche per migliorare il piumaggio perchè proprio a lui, in passato, capitò di essere preso di mira da un giovane animalardo che lesse un suo articolo su Italia Ornitologica. Consiglio che giro pari pari agli autori del sito di cui in oggetto.

L'amico Diego mi trasmette la copia di un certificato di analisi fatto presso l'Istituto Zooprofilattico di Bergamo, sui semi confezionati da una primaria ditta di mangimi, per rilevare la presenza di muffe, escherichia coli e stafilococchi. Gli esiti sono risultati ampiamente nella norma. 
Invito tutti gli allevatori a fare, almeno una volta all'anno, un test del genere poichè la somministrazione di alimenti malsani sono convinto che rappresenti la prima causa di problematiche in aviario.
03set2018
ore09:51
E' nato un nuovo sito dedicato agli "Ondulati da Esposizione", sia di forma e posizione che di colore. (>>>). Sta muovendo i primi passi per cui molti spazi appaiono ancora vuoti e dovranno essere riempiti nel tempo. Trovo molto interessante l'obiettivo di provocare l'interesse degli allevatori/espositori attorno alla questione della preparazione dei soggetti per le mostre.
Questo sarà uno di quegli argomenti che in futuro emergerà sempre di più e attorno al quale scaturiranno molte discussioni in particolare per quanto riguarda la linea di demarcazione fra il lecito e l'illecito, fra il rispetto dell'etica ed il maltrattamento animale. 
Consiglierei i dirigenti della FOI di prendere fin da ora in considerazione questo tema (già emerso in mostre importanti) e di aggiornare i regolamenti definendo le diverse casistiche di comportamenti illeciti con le relative sanzioni.
01set2018
ore04:10
Cedo due coppie di Psittacula derbiana (Parrocchetto della Cina) microcippati, anno 2018, con relativo certificato di sessaggio endoscopico. e regolare documentazione CITES.
01set2018
ore04:10
Commissione scientifica CITES: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un Decreto del cazzo del ministro dell'Ambiente .... (>>>)
26ago2018
ore09:09
Oggi piove, per cui posso dedicare qualche minuto al mio blog che si sente abbastanza trascurato per darvi qualche notizia:
- Continua la latitanza dell'Ufficio CITES di Forlì - ho presentato un paio di denunce per l'allegato B) (la piu' vecchia del 3 maggio) ed una per l'allegato A), ma ancora non ho ricevuto nessuna conferma con relativo numero di protocollo. Gli operatori addetti al servizio CITES sono sempre gli stessi ma evidentemente sono cambiate le priorità e, di conseguenza, anche gli umori degli stessi addetti.
So che in altre zone il servizio continua a funzionare bene, come ad esempio a Vicenza, per cui mi viene da pensare che il problema non sia nei capoccioni romani ma nei singoli capoccia locali.
In ogni caso allevare con questo rapporto mi mette a disagio, molto a disagio!!
- Venerdì 24 ho presentato alla ex Provincia di Ravenna (ora Servizio Territoriale Agricoltura,Caccia e Pesca di Ravenna) la domanda di autorizzazione all'avviamento di allevamento ai sensi della Legge 157 dell'11 febbraio 1992 e 8 del 15 febbraio 1994, per i cardellini che presto porterò a casa.
Ho presentato un dossier alto una spanna (domanda, piano di gestione, mappa dell'allevamento, copia del documento di identità, versamento postale di 0,52 euri, 2 marche da bollo da 16 eurini) però l'ho fatto con piacere perchè ritengo sia una cosa seria e che possa realmente servire alla difesa dei nostri uccelli in natura che corrono il rischio di estinzione.
Ho trovato anche addetti preparati e disponibili che mi hanno fatto sentire un cittadino (e non la controparte come succede in altri uffici). Casualmente ho avuto occasione di conoscere l'Ispettore che verrà a verificare se quanto dichiarato corrisponde a verità e se sussistono le condizioni per concedere l'autorizzazione. Gli ho illustrato il mio progetto e l'ho trovato concorde sullo spirito che mi spinge verso questa nuova esperienza. Anche in quella sede è tornato fuori il famoso art. 108 del Regolamento di sanità pubblica poichè, per concedere il permesso, si dovrà chiedere anche il parere del Comune e quindi della USL.  

Fra poche settimane inizierà la stagione mostre e vorrei dare un consiglio agli organizzatori delle stesse per evitare che succedano dei guai durante i giudizi e con gli allevatori subito dopo.... Quest'anno é stata confermata l'applicazione ferma ed integrale del famoso art. 45 per cui, occhio alla penna!!
Per esperienza posso consigliare gli organizzatori di procedere, a fine ingabbio, ad un controllo visivo di ogni singola gabbia per accertare se il codice di ingabbio sia corretto e se siano riportati correttamente i dati richiesti (nomenclatura, tipo, varietà e categoria non riconosciuta ufficiale,,,) In caso di correzione da parte degli organizzatori sarebbe bene annotarsi il numero della gabbia variata al fine di potere attribuire correttamente la responsabilità finale. Mi raccomando, prendete la cosa seriamente perchè farsi declassare un uccello da 93 per una questione amministrativa fa arrabbiare molto...
19ago2018
ore08:40
Anche gli uccelli hanno un'anima!!!
Vado in allevamento e, come al solito, inizio a distribuire gli alimenti. Noto che nella gabbia dove sono ospitati 4
Psilopsiagon aymara (i riproduttori e 2 novelli). a differenza del solito, sono tutti dentro al nido. Mentre lo apro escono tutti ad eccezione del maschio che resta dentro visibilmente arruffato. Richiudo il nido e mi allontano per andare a prendere la camera calda nella speranza di recuperarlo ma quando torno mi trovo di fronte ad una scena a dir poco commovente: il maschio, uscito dal nido, era agonizzante sul fondo, i due piccoli assistevano, uno vicino all'altro, dal posatoio e la femmina tentava di rianimarlo beccandolo sulla nuca....
Ve ne racconto un'altra. Nel maxivolierone c'erano tre femmine di Amazzone di Cuba. Da quando due sono fuggite, quella rimasta, nonostante la presenza di altri pappagalli con i quali vive in buona armonia, é caduta in depressione e si sta deplumando in un modo pesantissimo.
14ago2018
ore15:10
Ooohhh ormai ci siamo. Dopo ferragosto inizierò i lavori di ristrutturazione delle voliere destinate ai cardellini. Voglio creare ambienti che siano praticamente naturali e dove i miei major possano sentirsi completamente a loro agio. Anche il budget che mi ero dato ha funzionato abbastanza bene e ciò mi consentirà di coprire gran parte dell'investimento che dovrò fare.
Senza fare tanta pubblicità ho ceduto quasi tutti i riproduttori (piccoli pappagalli) e i novelli della prima cova. Mi restano ancora 3 coppie di Psilopsiagon aymara (parrocchetto della sierra) 3 coppie di Agapornis canus, 2 novelli maschi di Agapornis nigrigenis, 6 novelli di Agapornis lilianae (DEC, verde scuro, oliva etc.) e pochissimi roseicollis (ancestrali e portatori di faccia arancio).
Ovviamente devo cedere anche i novelli dei pappagalli che continuerò ad allevare: 4 Amazzoni di Cuba, 4 Port lincoln, 4 parrocchetti derbyana, 2 parrocchetti veloci e 1 conuro del sole.
Mentre i "piccoli" sono tutti in possesso del relativo certificato di sessaggio tramite DNA (della FEM2), i "grandi" devono ancora essere sessati.
Nei prossimi giorni tutti gli esemplari di cui sopra li inserirò nella "mia vetrina" (link in HomePage) con tanto di foto e di dettagli.
12ago2018
ore17:09
Vi presento Piero. Questo é il nome che i miei nipoti hanno attribuito ad un piccolo di tortora comune caduto dal nido posto su di un pino sopra casa loro. La foto pubblicata mostra la tortora dopo qualche giorno di cura perchè appena soccorsa si presentava davvero male: un buco in testa e lussazioni ad un ala e ad una zampa. I miei nipoti hanno assistito all'attacco congiunto di due gazze (una l'aveva preso per il collo e l'altra per una zampa) mentre il malcapitato se ne stava nascosto sotto ad un cespuglio. Il loro tempestivo intervento ha scongiurato il peggio.
Appena sarà autosufficiente, sperando che l'ala si aggiusti bene, lo libereremo dove é stato raccolto nella speranza che venga riconosciuto dalla mamma e da un fratello che i miei nipoti mi dicono essere spesso appollaiati sul solito ramo.
Ho raccontato questa storia perchè voglio porre la questione degli uccelli predatori: in particolare delle gazze e delle ghiandaie comuni. Oramai in ampie zone del nostro paese non si vedono più autoctoni di piccola taglia (cardellini, fringuelli, verdoni, verzellini etc. etc.) perchè i loro nidi vengono sistematicamente predati dalle gazze e dalle ghiandaie. La catena biologica è saltata da tempo, grazie anche al lavoro dell'uomo, e siccome non esistono più i suoi naturali aggressori finiscono per monopolizzare il territorio a danno di tutti gli altri.
Ai miei nipoti, che imprecavano contro un'azione così disgustosa, ho spiegato che la natura é stupenda ma é anche violenta ed é giusto che sia così ... una volta esisteva una catena biologica perfetta, nella quale la specie superiore controllava quella inferiore, la selezionava e ne garantiva la sua prosecuzione, oggi invece, che abbiamo squilibrato il sistema, o l'uomo interviene artificiosamente (magari con la caccia selettiva) per ridimensionare quelle in eccesso oppure ci ritroveremo a convivere solo con le specie che si sono imposte sulle altre.
06ago2018
ore22:05
Ora é crisi davvero!!
Fra qualche settimana inizierà la stagione mostre ed avremo l'occasione di rilevare l'andamento del numero degli ingabbi. Io penso che assisteremo ad un calo medio consistente (parlo in particolare degli psittaciformi) per effetto della pesantissima crisi che ci ha colpito da un paio di anni a questa parte.
In particolare per i roseicollis. Non è neppure più questione di prezzo, non vengono proprio assorbiti dal mercato. Più di un collega li ha ceduti a prezzo zero pur di liberare le voliere e di risparmiare sull'alimentazione. Anno scorso molti allevatori, pur di ridurre il numero dei novelli e quindi degli esuberi, avevano ridimensionato il numero dei riproduttori e limitato ad una sola cova la fase riproduttiva, ma alla mostra hanno comunque ingabbiato gli stessi esemplari di sempre nella speranza di arricchire il proprio blasone. Nel corso di quest'anno invece in molti hanno cessato l'attività di allevamento e stiamo assistendo a tutt'oggi ad uno stillicidio senza fine.
 Basta chiedere informazioni a qualche fornitore di mangimi e/o di mezzi tecnici per avere la conferma di riduzioni anche consistenti dei consumi. A questo quadro di difficoltà si deve aggiungere l'incertezza sempre più preoccupante causata dalle diverse legislazioni (CITES, maltrattamento animali, sanitarie, etc. etc.) e dalla loro applicazione sempre più aggressiva ed imprevedibile. L'assorbimento del CFS da parte dei carabinieri ha complicato ulteriormente il quadro ed anche gli Uffici periferici CITES (come Forlì), che in passato davano sicurezza, oggi sono diventati più problematici. 

Sono convinto che le piccole mostre registreranno cali importanti poichè saranno sempre di meno coloro che sposteranno i loro soggetti in 4 o 5 mostre scegliendone poche ma di qualità.
 In questo senso Forlì potrebbe dare importanti indicazioni anche se a mio avviso solo gli organizzatori, avendo le schede di ingabbio a disposizione, potranno valutare con una certa precisione i flussi e le relative ragioni dei movimenti in entrata e in uscita. Ci saranno sicuramente un certo numero di nuovi ingabbi derivanti dall'attività promozionale soprattutto verso l'estero (di sicuro i francesi), ci sarà anche qualcuno che non ingabbia per insoddisfazione verso l'organizzazione (penso ad alcuni allevatori di barrati) ed infine ci saranno le vittime della crisi. Ecco, ci interesserebbe capire l'andamento di questi ultimi...
03ago2018
ore06:15
Fra due giorni scade il termine della pubblicazione sul sito FOI dello, anzi, degli standard dell'Hagoromo. La pubblicazione è obbligatoria al fine di permettere agli allevatori ed ai giudici di avanzare in forma scritta eventuali riserve o proposte.
Pare che nel periodo utile siano arrivate alla segreteria FOI una caterva di e-mail (soprattutto di giudici) con le quali si contesta la formulazione dello standard sia da un punto di vista formale che sostanziale.
Il Consiglio Federale, se riterrà motivate le contestazioni non potrà fare altro che rigettare la bozza proposta nelle mani del presidente della CTN O&aP.
Va a finire che per la prima volta nella storia della FOI, il C.F. rigetta la proposta di un nuovo standard e contemporaneamente procura la prima sconfitta a Maciste...
02ago2018
ore14:38
Vi ricordate i furti di canarini al Campionato Mondiale di Cesena?
Leggete un po' come é andata a finire ... (>>>)
02ago2018
ore14:38
Anche Ornitalia cambia i sacchi che contengono il misto di semi: ora saranno da 20 Kg. e non più da 25 Kg., come tutti i principali concorrenti.
Mi sembra una buona decisione che agevola, da una parte il confronto dei prezzi, e dall'altra allevia le fatiche dei poveri pensionati come me che ogni tre mesi devono sfacchinare decina e decina di sacchi.
I prezzi purtroppo sono rimasti sostanzialmente inalterati.
30lug2018
ore06:00
Una bella iniziativa organizzata dal C.I.A.A. ...vediamo cosa si può fare....

29lug2018
ore07:05
Un bel "vaffanculo day" no eh?.  Ecco perché non arrivano i "CITES gialli" delle mie Amazzoni di Cuba!
Su questa nota di FederFauna (>>>) viene spiegata la ragione del blocco del funzionamento della commissione scientifica che deve esaminare le richieste di emissione di certificati per la nascita di esemplari inseriti in allegato A).
Aggiungo che anche gli Uffici CITES territoriali, a parte qualche rara eccezione, sono in grande affanno. Persino Forlì che è sempre stato fra i migliori denota segni di stanchezza.
Chi sperava che il governo gialloverde risolvesse un po' dei nostri problemi se ne dovrà ricredere ... mentre la potente lobby dei cacciatori ha trovato il sostegno che sperava, per noi allevatori le cose sono addirittura peggiorate ...
E' uno sport nazionale e trasversale, comune a tutte le forze politiche, quello di mettercelo in quel posto... anche perchè non abbiamo mai voluto costruirci una nostra lobby capace di difenderci...
26lug2018
ore06:00
Il nostro eroe a cinque stelle colpisce ancora!!
Uno dei uomini di punta della Casaleggio & Co. ha procurato un disastro ad un negoziante di Salerno, che mi viene descritto come persona seria e rispettosa dei diritti degli animali.
Questa è l'informazione apparsa sulla stampa locale. (>>>)
L'amico Vincenzo mi diceva che il reato principale é costituito da 4 inseparabili  tenuti in una gabbia da 120 cm. Si, avete letto bene, non mi sono sbagliato.
Il Comune di Salerno ha approvato un regolamento che prevede che gli uccelli debbano essere ospitati in gabbie con una superficie superiore di 10 volte all'apertura alare e questo vale sia per le attività commerciali che per gli allevamenti amatoriali. 
Questa norma, se applicata, farebbe chiudere quasi tutti gli allevamenti di Salerno.
20lug2018
ore20:15

Ricevo e pubblico un interessante contributo di Giovanni Fogliati sull'ormai famoso art. 45.

Ciao Daniele,

Quella dell'articolo 45 è una faccenda vecchia che mi ha sempre visto tra i suoi fautori e purtroppo mai ascoltato.

Fin dai primi anni in CTN ho sempre chiesto a che gli allevatori apponessero sulle schede la corretta nomenclatura e mutazione del soggetto esposto e questo per svariati motivi:

1) Non tutti i giudici allevano e conoscono a fondo certe specie e mutazioni e il poter leggere specie e mutazione aiuta nella ricerca dello standard e questo da modo al giudice di evitare qualche casino e di avere più tempo da dedicare al giudizio.

2) In caso di non indicazione e/o ingabbio errato è giusto che il soggetto sia giudicato per il fatto che l'allevatore ha regolarmente pagato, ma poi è altrettanto giusto declassare il soggetto.

3) con il declassamento si insegna all'allevatore il rispetto delle regole e nel contempo si tutelano gli interessi degli allevatori onesti e preparati.

4) Molti "allevatori" non conoscono le mutazioni che allevano e aspettano sia il giudice a battezzare i soggetti e questo non va bene.

5) Il dover riprendere a giudizio soggetti giudicati alcune ore prima solo perchè a fine giudizio il portagabbie ti porta un soggetto risultante poi in categoria errata penalizza gli allevatori preparati.

Per esempio.... negli Ondulati si cerca di giudicare i soggetti diluiti, bianchi e gialli e ino nelle ore migliori che sono tra le 10,00 e le 14,00. A me capitò spesso che verso le 17.00 mi arrivassero dei soggetti ino o diluiti esposti in categoria errata e questo mi obbligava a riprendere i soggetti giudicati prima e rigiudicarli con la luce non idonea.

Purtroppo fatta la legge fatto l'inganno, ma se il giudice chiede all'organizzazione di poter vedere al momento del giudizio come l'allevatore abbia ingabbiato il soggetto, naturalmente oscurando il nome e i dati personali, credo che i tempi di giudizio si velocizzino a favore di un migliore giudizio e meno stress per tutti e per finire io non credo negli errori dell'associazione riguardo la nomenclatura o la mutazione.

20lug2018
ore07:00
La procedura per l'approvazione di nuovi standard prevede la pubblicazione sul sito FOI per un periodo di 30 giorni affinché allevatori e giudici possano prenderne visione e produrre eventuali osservazioni entro 45 giorni.
Se non ho fatto male i conti il termine ultimo dovrebbe scadere il 5 agosto, trascorso tale termine, se non sono pervenute critiche ed osservazioni negative, il Consiglio Federale di norma approva lo standard che diventa così definitivo.
Se volete vedere i tre standard pubblicati, cliccate su (>>>) e poi su ondulato di colore "arricciato".pdf.
In questo caso però so per certo che sono state inviate una valanga di e-mail, da parte di giudici del settore, in cui tutte contestano la modalità, la forma e soprattutto la sostanza del documento.

Ciononostante penso di sapere come andrà a finire ... (accetto scommesse) dei tre standard ne verrà approvato solo uno e sarà reso definitivo a partire dalla stagione mostre 2019.
E così ancora una volta il Maciste ornitologico avrà vinto la sua battaglia ... infatti, al famoso incontro della CTN con il Club Amici dell'Ondulato tenutosi a Reggio Emilia, si é entrati con uno standard e si é usciti con tre...
19lug2018
ore07:15
Con l'art. 45 ho sollevato un casino del 48!!! Fra telefonate (anche a tarda sera) e messaggi ne avrei da scrivere per un mese. Per fortuna vostra, in questo periodo, ho poco tempo a disposizione e devo per forza sintetizzare l'argomento con il rischio di fraintesi come e successo con il post precedente.

Infatti, so bene che al giudice é fatto divieto di conoscere il proprietario del soggetto in corso di giudizio per cui non è possibile verificare immediatamente la scheda di ingabbio anche se l'organizzazione potrebbe mostrargliela piegata a metà oscurandone la titolarità. Comunque, dato che il giudice dovrà prendere nota degli estremi del soggetto (numero gabbia, codice errato etc. etc.) sull'apposito modello predisposto allo scopo, a fine giudizio sarà possibile controllare le schede di ingabbio sulla base dello stesso.

Un giudice mi confermava che sono stati invitati a rispettare (giustamente) l'intero art. 45 ... anche laddove parla di " indicazioni previste ... quali nomenclatura del soggetto, tipo, varietà e categoria non riconosciuta ufficiale... Beh! Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire questa cosa... anche perchè non credo che sia realizzabile su due piedi senza provocare ingenti danni!!

Infine, in diversi, mi confermano che Forlì sarà per l'art. 45 un banco di prova importante! Mi dicono che uno degli organizzatori, nonché giudice, si sia dichiarato particolarmente determinato nel volere applicare integralmente questo controverso articolo. Mi fa davvero piacere che dalla più grande mostra nazionale di becchistorti venga lanciato un chiaro segnale sul rispetto delle regole!!  
17lug2018
ore20:55

Avviso importante per gli allevatori che presenteranno i propri esemplari alle prossime mostre. Pare certo che l'art. 45 del Regolamento Ordine dei Giudici, che prevede il declassamento (non entra in classifica neppure con 93 p.ti) dei soggetti ingabbiati con un codice errato, verrà applicato con la massima severità. Io condivido questa norma che dovrebbe essere applicata seriamente soprattutto nelle manifestazioni specialistiche di alto livello. Se si ingabbia un soggetto al BVA con il codice errato non verrà giudicato perchè si parte dal presupposto che l'allevatore debba sapere cosa alleva. Forlì sarà sicuramente il banco di prova più importante. Qualcuno va dicendo che si tratta di una pagliacciata perchè gli organizzatori, pur di non sanzionare un concorrente, se ne assumeranno la responsabilità, come lo stesso articolo prevede e come è successo fino ad oggi. Per evitare la solita "Legge all'italiana" (fatta la Legge, trovato l'inganno) si potrà facilmente ovviare permettendo al giudice di visionare la scheda di ingabbio compilata dallo stesso allevatore...
15lug2018
ore07:32
Vi ricordate Maciste? Per molti di noi è stato un mito dei nostri tempi... Era il nostro eroe di riferimento, riusciva sempre a portare a termine missioni impossibili grazie alla sua forza ed alla sua potenza.
Vi chiederete cosa c'entri Maciste con l'ornitologia ... ebbene ascoltando i commenti degli amici su quanto sta avvenendo attorno all'approvazione dello standard dell'Hagoromo mi è venuto naturale l'accostamento del muscoloso gladiatore allo stoico presidente della CTN O&aP che sta difendendo i "suoi molteplici standard" dell'ondulato con i ricci dall'attacco dei suoi colleghi.
E' completamente solo (a parte qualche puntello che gli viene dato ogni tanto dal rappresentante di collegio) i suoi fedelissimi tacciono (compreso il suo braccio sinistro, il membro CTN degli Ondulati) e tutti gli altri stanno mettendo nero su bianco la loro contrarietà alla "cazzata del secolo".
Ma non è detta l'ultima parola, anche nei momenti in cui sembrava che tutto fosse andato perduto, Maciste riusciva a dare il meglio di sé ed a trionfare... Vedremo se il Maciste ornitologico saprà fare altrettanto...
13lug2018
ore07:30
Pensavo che la storia dei molteplici standard dell'Hagoromo fosse chiusa ed invece non é così ....
E' in corso una ribellione da parte dei giudici più preparati che stanno aspramente contestando la presentazione, la discussione e l'approvazione dello standard in oggetto.
So bene che la "schiena dritta" viaggia sempre in compagnia di una "forte competenza" ma non pensavo mai che il "ceppo" dei nuovi giudici avesse il coraggio di osare così tanto!
Di fronte a questi segnali così incoraggianti che sono stati sconfitti, e per il momento accantonati, dai tre "Giuda" (ben individuati) che hanno dichiarato di votare per il nuovo per poi fare il contrario nel semi-segreto dell'urna, mi cresce un forte senso di rabbia!!
Sono sempre più convinto che si debba mantenere unito il gruppo affinché sia pronto a subentrare a quello vecchio, arrogante e superato dal tempo, non appena se ne creeranno le condizioni...
11lug2018
ore12:52
Mah!! Sento parlare di videoconferenze da tutte le parti, persino per le riunioni delle CC.TT.NN.!!
Io non sono contrario a questo nuovo strumento che la tecnologia informatica ci mette a disposizione, ma credo che debba essere utilizzato solo per determinati tipi di discussioni, per esempio, quelle in cui circola solo la parola al netto da qualsiasi documento allegato.
Il lavoro di una CTN si produce su documenti cartacei, bozze di standard, disegni e foto di uccelli, etc. etc.  insomma, non mi sembra che sia proprio il caso...
Inoltre mi sono inoltrato nei meandri del Regolamento per le CCTTNN ma ho trovato solo questo articolo che non fa menzione ai mezzi informatici moderni:
10lug2018
ore12:52
Cari Gemelli del Diritto (ma anche del Rovescio) ... vi state facendo prendere per il culo.....
07ug2018
ore09:02


Questa delibera del consiglio regionale veneto è stata presa in data 3 luglio, ma solo oggi e solo grazie all'on. Andrea Zanoni ne sono venuto a conoscenza. A mio parere è una decisione gravissima che va osteggiata in tutti i modi!! Ora vediamo le dolci donzelle (trasversali) che si sono appena costituite in sotto-gruppo parlamentare per difendere gli uccelli (quelli con le piume) se si strapperanno le vesti ...  
07ug2018
ore09:02
Per la mia volta mi sono sentito a disagio telefonando all'Ufficio CITES di Forlì. Non ho capito la ragione ma il clima mi sembra molto cambiato (in peggio) rispetto a qualche tempo fa. Mi auguro che il mio interlocutore avesse i coglioni che gli giravano per altre ragioni perché sarebbe un vero peccato.
Siccome ho presento una denuncia di nascita in data 3 maggio, e non mi è ancora pervenuta la risposta con relativo protocollo, volevo solo accertarmi che la denuncia fosse stata regolarmente ricevuta dato che dai primi di luglio sono variati i recapiti, compreso l'indirizzo e-mail (vedi post del 4lug).
05ug2018
ore15:09
Mi sa che il mio "collaboratore di giustizia" avesse proprio ragione (vedi post del 28giu) quando affermava che il membro CTN della sezione "altri psittaciformi" sarebbe partito per un lungo viaggio...
In un primo tempo era stato regolarmente inserito in tutte le convocazioni alle prossime mostre poi gli sono state revocate e sostituito con altri colleghi.
Ripropongo pertanto il quesito che avevo avanzato qualche giorno fa ... ossia: cosa succede alla CTN quando un suo membro chiede di essere posto in aspettativa?
Siccome questa vicenda mi sta appassionando molto, mi sono preso la briga di andarmi a leggere tutti i Regolamenti del caso, ma su questa casistica non esistono norme specifiche, per cui si dovrà definire un nuovo orientamento che sarà destinato agli archivi della giurisprudenza ornitologica.
Non sarà cosa facile anche per effetto delle forti tensioni che stanno attraversando il gruppo dei giudici O&aP e non vorrei essere nei panni dei "gemelli del Diritto" che dovranno prendere decisioni importantissime...
05ug2018
ore12:15
Era evidente che dopo il "lancio promozionale" sui tesseramenti da parte dell'AOBF di Frosinone (vedi post del 17giu) anche altre associazioni del Raggruppamento Lazio avrebbero reagito. 

L' A.R.O. ha inventato una formula simile a quella dei cugini dell'AOBF per proteggere i propri associati.
E' evidente che nel breve periodo questa strana concorrenza produrrà effetti benefici alle tasche degli allevatori, ma nel lungo periodo .... esprimo più di una riserva...

E' senza dubbio apprezzabile l'obiettivo di ridurre i costi per gli allevamenti in un periodo molto critico come quello che stanno attraversando, ma questo sforzo sarebbe bene che fosse concordato fra tutti gli organismi che compongono il sistema per evitare una guerra fratricida che porterebbe probabili disgrazie!!

Quando un'impresa attua una strategia commerciale del genere lo fa perchè é convinta di distruggere gli avversari...
04lug2018
ore09:35
Non sono scandalizzato dal fatto che si costituisca un intergruppo parlamentare trasversale che si ponga l'obiettivo di salvaguardare i diritti degli animali, la cosa che mi irrita di più é che, addirittura per acclamazione, sia stata eletta presidente coscialungaconautoreggenti. Tutti sanno che del benessere degli animali non gliene frega assolutamente nulla, per lei conta solo la sua immagine, il suo peso politico e i suoi interessi.
Non poteva mancare la Prestipino, un'altra di quelle che amo da morire.....  (>>>)
04lug2018
ore09:35
Variazione recapiti Uffici CITES di Forlì, ma penso anche di altre zone.
Ormai mi prendeva un coccolone ... provavo di inviare al solito indirizzo e-mail una denuncia di nascita ma mi ritornava sistematicamente indietro. Ho telefonato, ma niente. Ho provato a spedire un fax, ma ciccia... Avevo deciso che questa mattina sarei andato fino a Forlì per consegnare la denuncia a mano quando è arrivato il colpo di fortuna ... Il mio occhio é caduto casualmente sulla intestazione dell'ultima comunicazione pervenutami da Forlì ed ho scoperto che sono cambiati tutti i recapiti.
Vi scrivo i nuovi:
telefono:  0543.410520  fax:  0543.410530  e-mail:  043990.001@carabinieri.it
04lug2018
ore09:35
Comunicazione di servizio per il Gruppo di Acquisto - Ornitalia chiude per ferie dall'11 agosto al 27 perciò ci stiamo organizzando per effettuare un carico prima della chiusura.
Gli interessati sono pregati di contattare il sottoscritto per l'area romagnola e Fabio Vitalbi per quella modenese.
03lug2018
ore08:48
Puntuali come non mai, nel pomeriggio del 29 giugno sono arrivate nella casella di posta dei giudici O&aP le convocazione per la prossima stagione mostre.
Dalle prime informazioni che ho raccolto mi sembra che siano state ben equilibrate, almeno per le mostre specialistiche, e si sia cercato di dividere il male un po' fra tutti evitando di fare troppi danni.
Mi manca la squadra che é stata convocata per la mia mostra, quella di Correggio, e mi auguro che sia stata designata una formazione di buon livello dato che per due anni consecutivi ci sono stati problemi che hanno allontanato diversi espositori.
Spero che gli organizzatori delle manifestazioni rendano pubblici i nominativi dei giudici assegnati.
03lug2018
ore08:48
Secondo me si tratta di criminali comuni che si nascondono sotto l'alibi vegano. In ogni caso serve assolutamente una Legge severa contro i reati di ecoterrorismo!!  (>>>)
29giu2018
ore06:10
Ogni tanto qualche bella notizia!
Coscialungaconautoreggenti dopo i deludenti risultati del 4 marzo vede il suo partito animalista sciogliersi come neve al sole.
Rinaldo Sidoli se ne è andato costituendo un nuovo gruppo denominato:  "Alleanza Popolare Ecologista".
Sidoli era passato nelle fila della rossa dopo aver abbandonato i verdi a poche settimana dalla data delle elezioni.
Ho avuto occasione di leggere in passato qualche suo intervento che avevo trovato competente ed equilibrato poi mi sono stupito dell'incomprensibile "saldo della quaglia" nelle braccia della Brambilla, ora sarà difficile per lui recuperare credibilità...
(>>>)
28giu2018
ore14:08
Un "collaboratore di giustizia" (una volta si definiva "pentito") mi ha confidato che a breve il membro della CTN O&aP eletto recentemente per il settore "altri psittaciformi" (Cristiano Disint) dovrà assentarsi per un lungo periodo.
Sono andato a leggermi il regolamento delle CCTTNN per vedere cosa succederà ora ed ho trovato una risposta parziale alle mie curiosità.
Dall'art. 6 si evince che al posto di Disint subentrerà "il primo dei candidati rimasto escluso", vale a dire Curci Orazio, ma se l'Orazio nazionale dovesse rinunciare alla poltrona, cosa succederà?
Non credo possa operare una CTN monca di un rappresentante di una delle due specializzazioni ..
Decadrà l'intera CTN e si nominerà un nuovo commissario, oppure si effettuerà una nuova elezione per il solo membro mancante?
28giu2018
ore06:20
Il lupo perde il pelo ma non il vizio...
Parte in salita il pontificato della nuova CTN O&aP: al di là delle belle parole e delle promesse formali di apertura e disponibilità, la musica non cambia.
Per oltre un anno la precedente amministrazione aveva lavorato attraverso i Master, coinvolgendo giudici ed allevatori, per preparare lo standard del diluito ... il nuovo governo ha semplicemente ignorato tutto il lavoro fatto, imponendo con la forza del potere lo standard dell'Hagoromo, anzi, gli standard perchè siccome non si sa bene come debba essere, ne hanno fatto ben tre con la speranza che almeno uno ci azzecchi...
Questa soluzione, tutta italiana, ci espone, ancora una volta, alle prese per i fondelli da parte di mezzo mondo.
Ne è un esempio il simpatico post che Perugini ha inserito su Facebook.
Da questa partita ne esce malissimo anche il Club amici dell'ondulato che con arroganza (ha deciso senza sentire l'opinione di tanti che avrebbero voluto contribuire) e servilismo (si chiedeva uno standard, ne sono stati concessi ben tre) ha avallato inspiegabilmente la richiesta della CTN.
27giu2018
ore16:25
Un amico, diseredato e senza il becco di un quattrino, cerca disperatamente dei pannelli (2x1) per costruire delle voliere. Se qualche buon'anima ne avesse qualcuno da cedere mi contatti. Grazie.
26giu2018
ore17:17
Quello sotto è l'art.108 del "Regolamento di igiene e sanità pubblica e veterinaria" proposto dalla AUSL di Ravenna ed adottata da tutti i Comuni della Provincia di Ravenna.
Negli ultimi tempi questo articolo è stato applicato più volte. Un mese fa é stato controllato e sanzionato un allevamento di S. Alberto e qualche giorno fa un altro di Faenza.
Se un vicino di casa avanza qualche rimostranza ai Vigili Urbani, siete fritti ...

Una bella mattina, in seguito alla denuncia di un confinante, si sono presentati davanti a casa dell'allevatore di Faenza in 12 (dodici), c'erano i carabinieri-forestali, i vigili urbani e i veterinari dell'AUSL. I forestali se ne sono andati dopo aver accertato che non erano presenti esemplari inseriti negli elenchi CITES (alleva solo parrocchetti dal collare che sono fuori dal CITES) mentre i veterinari hanno elevato una sanzione di 300 €. ai sensi dell'art. 111 dello stesso regolamento ed hanno invitato il proprietario a rientrare nei termini fissati dal regolamento (4 coppie) entro 30 giorni.

In Provincia di Ravenna coloro che abitano in prossimità di altre abitazioni non possono allevare oltre i limiti fissati dal citato Regolamento. Solo chi risiede fuori dal centro abitato e comunque lontano da altre abitazioni di qualche centinaio di metri può allevare oltre tali limiti.
Deve però presentare richiesta di autorizzazione al SUAP di Lugo (P.za Trisi, 4) che verrà concessa solo dopo un'accurata ispezione che accerti l'idoneità del luogo.
20giu2018
ore09:05
Non si è ancora spenta l'eco dell'abbuffata del 10 giugno che già si parla di come organizzare la prossima! Mi fa davvero piacere ricevere apprezzamenti da tutti i partecipanti circa la riuscita dell'iniziativa. Da più di uno é venuta la proposta di dare all'iniziativa un carattere di annualità.
La 2° edizione potrebbe essere convocata per domenica 9 giugno 2019 ... 
Un amico ha anche proposto un menù diverso dal solito ed un po' particolare, tanto per cambiare ... si potrebbe preparare un menù a base di selvaggina, cinghiale e capriolo, per esempio ...
19giu2018
ore11:00
Amico mio, sulla questione dell'obbligo della denuncia di nascita entro i 10 giorni, un po' tutti (operatori  CITES compresi) non applichiamo la Legge ma il buon senso, però nei casi di palese violazione (come l'allevatore di Ladispoli che l'ha dichiarata e anche firmata, c'è poco da fare...)
Lo stesso operatore che si trova per le mani una autodichiarazione di illecito fa fatica a non rilevarlo.
La legislazione CITES (quella italiana) contiene una quantità industriale di stupidaggini, una delle più eclatanti é proprio quella che obbliga a denunciare i pulli entro 10 giorni dalla nascita. In pratica, ognuno di noi dovrebbe inviare tre denunce di nascita mensili per tutto il periodo della cova, anche con frazionamenti delle stesse nidiate, con conseguente gigantesco ingolfamento degli uffici territoriali.
Gli errori si moltiplicherebbero a tutti i livelli perchè a 10 giorni molti pulli non hanno ancora la zampa sufficientemente grossa per trattenere l'anello, per cui si dovrebbero "battezzare" gli anelli prima di averli inseriti con il rischio che vengano poi persi.
La burocrazia per correggere i numeri di anelli su una denuncia già presentata diventerebbe molto pesante.
Insomma, da buoni italiani, applichiamo la Legge come si può....
17giu2018
ore15:40
Mi dicono che anche i piemontesi organizzeranno per il 7 luglio una abbuffata come quella che abbiamo fatto a casa mia il 10 giugno, Saranno presenti giudici e allevatori.
Mi fa davvero piacere che si organizzino di queste iniziative ... se si mangiasse e scherzasse di più e si litigasse di meno sarebbe meglio per tutti. Buon divertimento!!
17giu2018
ore15:40
Il sasso nello stagno! Il promo di questa associazione, apparso sui social, è rivoluzionario e, per certi versi, anche incomprensibile. Io ho sempre sostenuto che la FOI é sempre stata fuori mercato e che si è protetta alzando i muri a difesa del monopolio di cui ha sempre goduto. Per aderire si spendono dai 60 euro in su (35 di FOI e da 25 in su di quota per l'associazione territoriale). Una somma più che doppia rispetto a qualsiasi altra federazione nazionale ed europea. L'AOBF ha lanciato un proposta provocatoria che metterà in difficoltà le altre associazioni e la stessa FOI, però ne trarranno vantaggio gli allevatori.
Mi chiedo come faccia una associazione a sopravvivere senza neppure un euro di contributo dai propri associati.... da dove prende i soldi per la propria sopravvivenza? Mah!  (>>>)
15giu2018
ore16:50
Vi racconto com'è andata la visita degli operatori dell'USL di Rimini all'allevamento del mio amico. Si è capito che si sono mossi sulla base della lista degli allevamenti amatoriali iscritti presso la USL veterinaria della zona, per un controllo periodico. Erano provvisti di un questionario redatto sulla base della Legge Regionale E/R sul benessere animale che contemplava tutti gli aspetti strumentali ed ambientali (misura delle gabbie, materiale sul fondo, pulizia dei beverini e delle mangiatoie, luminosità e pulizia dell'ambiente etc.). Al termine della verifica, durata circa un'oretta, non avendo riscontrato nulla di anomalo hanno rilasciato una ricevuta di conformità.

Direi che a questo punto si possa escludere completamente l'ipotesi di un disegno "calato dall'alto" come si poteva pensare qualche giorno fa, e che si tratti di una serie di eventi casuali che alla fine possono anche essere valutati positivamente.
Se vogliamo essere dei bravi allevatori dobbiamo riservare una particolare attenzione al benessere dei nostri uccelli e non dobbiamo trascurare il rispetto delle leggi per quanto ingiuste e vessatorie siano.
15giu2018
ore09:32
Aggiornamento sulle ispezioni negli allevamenti - Mentre sto scrivendo è in corso il controllo da parte della USL di Rimini presso l'allevamento di un amico ed appena concluso vi comunicherò l'esito.

Per quanto riguarda i controlli "modenesi" ho sentito uno di quelli che ha subito l'ispezione e mi diceva che la causa scatenante della visita é stata la denuncia di possesso di un cenerino (passaggio da allegato B) ad A)). I controllori hanno "dato un occhio" anche al resto dell'allevamento ma senza approfondire più di tanto. Resto in attesa di conoscere gli esiti degli altri tre visitati in zona.

A Ladispoli invece é tutta un'altra storia: i controlli sono scattati in seguito alle denuncie di nascita di esemplari tutti compresi in allegato B). Gli operatori hanno proceduto a controlli dettagliati rilevando le matricole dagli anelli. Mi risulta che è stato redatto un verbale ad un allevatore perchè sulla denuncia di nascita aveva autodichiarato un periodo superiore ai fatidici 10 giorni dalla nascita. Esempio: dichiaro che un soggetto è nato il 2 giugno e presento la denuncia il 15 giugno. In questo caso nulla da dire, la distrazione è evidente. Ad un'altro allevatore hanno prelevato il libro CITES con relative pezze giustificative per un controllo più approfondito presso gli uffici. Ad altri due non è stato fatto alcun verbale anche se i controlli sono stati approfonditi. Da annotare che ad un allevatore non era stata preannunciata la visita e si è trovato i carabinieri forestali davanti all'allevamento.

Da quanto ho raccontato sopra pare che non ci sia stato un coordinamento fra i diversi fatti e che si tratti di semplice casualità. Questo ci fa tirare un sospiro di sollievo ma ci fa anche capire che dobbiamo applicare la legge e nel contempo contestarla duramente perché é un cesso ed andrebbe cestinata in blocco!.

Sulla questione degli esemplari esteri compresi nella lista dei 35 mi ha telefonato un amico, preparatissimo in materia, che ha subito diversi controlli nel proprio allevamento ed in diverse occasioni si è trovato con soggetti provenienti dall'estero regolarmente inanellati ma non annotati sul registro. I controllori hanno confermato la correttezza dell'interpretazione.
Il problema principale della "macchina di controllo CITES" è che è acefala, non ha una direzione centrale competente in grado di interpretare le Leggi e di istruire gli uffici territoriali preposti alla loro applicazione. Su tutta la normativa CITES ogni ufficio interpreta la Legge a proprio piacimento con il risultato che si verificano differenze e sperequazioni abissali ed inaccettabili.
Il caso che ho sopra esposto ne è una testimonianza. 
14giu2018
ore11:13
Mi ha appena telefonato un amico di Rimini per avvisarmi che ha ricevuto una telefonata da un funzionario della USL di Rimini per concordare un appuntamento (preso per domani) finalizzato alla verifica del benessere dei pappagalli nel suo allevamento.
Lo stesso funzionario avrebbe detto che nella stessa giornata di domani dovrebbe compiere altre ispezioni in altri aviari della zona.
Questa contestualità di ispezioni della forestale e di una USL mi preoccupa e mi fa pensare male....
14giu2018
ore09:23
Questa gente qua andrebbe messa in galera e poi buttate via le chiavi, delinquenti!! (>>>)
14giu2018
ore09:23
In merito al post qui sotto, un amico (che ringrazio) mi confermava che anche l'Ufficio CITES di Trieste non considera valida la sola presenza dell'anello estero per soddisfare il vincolo della Denuncia di nascita, infatti lo stesso Ufficio scrive testualmente sulle conferme di ricevuta della denuncia di nascita che invia agli allevatori: "sono esenti dall'annotazione sul registro mod. EB se nate in cattività in Italia e se anellate".
13giu2018
ore08:45
Questa storia dei controlli a tappeto da parte dei carabinieri forestali è una brutta botta ... viene a cadere in un momento particolarmente difficile per il settore dei becchistorti. Molti allevatori, anche di un certo livello, hanno già chiuso i battenti e questa pressione improvvisa, che comporta rischi molto pesanti dal punto di vista economico, può generare pesanti conseguenze.
Ne approfitto per dire la mia opinione su come ci si deve comportare con le famose 35 specie di pappagalli facilmente e comunemente allevate in cattività (il primo Decreto è stato pubblicato sulla G.U. del 11.3.2011 integrato successivamente con altre specie con Decreto del 16 dicembre 2013).
Il Decreto afferma che queste specie possono non essere annotate sul registro CITES allegato B) se concorrono entrambe le seguenti condizioni: 1) la presenza dell'anello inamovibile; 2) la presenza della Denuncia di nascita.
Di conseguenza i controllori, al momento della verifica, potranno verificare solo gli esemplari presenti in allevamento senza avere nessuna possibilità di incrocio con il registro.
Non sarà possibile in alcun modo verificare la causa dei soggetti usciti dall'allevamento per morte, per fuga oppure anche per cessione, magari senza documento di cessione (in quest'ultimo caso il problema è in capo all'acquirente che non potrà dimostrarne la legittima provenienza).
Faccio un esempio per capirci: il massimo del controllo che i forestali potranno fare sui miei nigrigenis (compresi nella lista dei 35) sarà quello di prenderli uno per uno e di verificare se ad ogni numero di anello corrisponde un documento che ne certifichi la legittima provenienza (documento di cessione oppure denuncia di nascita).
Se qualche soggetto risulta sprovvisto di anello (in Italia eventualità possibile) dovrà risultare annotato sul registro. Attenzione perchè alcuni Uffici periferici CITES considerano gli esemplari di provenienza estera sprovvisti di uno dei due requisiti utili per l'esenzione dal registro (denuncia di nascita, non obbligatoria negli altri paesi) e ne pretendono l'annotazione sul registro.
Questa mi appare una decisione mooolto opinabile e sarei curioso di vedere qualche sentenza su una casistica simile.
12giu2018
ore18:15
Sembra proprio che si tratti di una indicazione proveniente dal CITES centrale. Un amico mi ha appena comunicato che anche la Forestale di Roma, qualche giorno fa, ha ispezionato 3 allevatori della zona di Ladispoli.
Pare che le visite siano avvenute in seguito alle denuncie di nascita presentate relativamente ad esemplari inseriti in allegato B) con l'obbligo di registrazione o meno.
Da alcune telefonate che ho ricevuto mi sono reso conto che sulla materia CITES regna un casino bestiale.
12giu2018
ore17:00
La forestale di Modena ha preavvisato 4 allevatori dell'area modenese (3 di Sassuolo e 1 di Serramazzoni) che giovedi 14 si recherà presso i rispettivi allevamenti per una ispezione.
Sono giunto in possesso di questa info tramite il passaparola lanciato dagli stessi allevatori interessati, ma ce ne potrebbero essere anche altri.
Non riesco proprio a capire il significato di questa azione ... se si tratti di una iniziativa locale oppure più generale .... nei prossimi giorni ne sapremo di più.
Intanto invito tutti i colleghi a sistemare per bene tutta la documentazione CITES e a mettere in ordine il proprio aviario. Se qualcuno ha notizie su questa cosa sarebbe interessante conoscerle... Grazie
11giu2018
ore15:25
Bellissima iniziativa organizzata da Hornemanni Middle European Club per venerdì 22 giugno 2018 alle ore 20, a Collaredo di Monte Albano (UD) - Via Ippolito Nievo, 37 presso la sala convegni del Centro Civico.
Relazionerà il mio Maestro Paolo Gregorutti sulle caratteristiche fenotipiche del cardellino e sulle sue più recenti mutazioni con annessi suggerimenti sul come colorare la maschera del cardellino (non con il colorante per capelli... come succede con i pappagalli).
Può partecipare chiunque, basta preannunciare la presenza al  347.31.52.821

Nota: non appena avrò risolto un piccolo problema tecnico inizierò la pubblicazione delle foto scatatte durante l'abbuffata di domenica.
09giu2018
ore15:20
Lo schemino di cui sopra, relativo alla Mostra internazionale di Reggemilia, mi è stato inviato da un amico che mi chiedeva se i dirigenti reggiani non stessero esagerando con i prezzi... Ha calcolato che ogni centimetro quadrato di un tavolo affittato in mostra scambio viene a costare un botto. E' vero, quasi quasi il tavolo conviene portarselo da casa ...
Io non ho mai visto il bilancio della mostra reggiana tuttavia per organizzare un evento di tale portata servono soldi, tanti soldi (gli organizzatori di mostre che pagano noli nelle fiere mi capiranno) e non so sinceramente quale sia il risultato finale.
Una prima considerazione: praticamente tutte le mostre, anche quelle più blasonate, offrono gratuitamente. o quasi, i tavoli a tutti coloro che intendono fare scambi con scarsissimi risultati, mentre a Reggio i tavoli vanno tutti esauriti a 130 euro l'uno... Non sto qui a spiegarvi la ragione perchè ciò accada, perché l'avrete senz'altro capita tutti. 
Chi ha avuto occasione di visitare il capannone di proprietà della SOR avrà notato che i soldi sono stati investiti in immobilizzazioni funzionali alla attività principale: capannone, uffici e sala ricreativa per i soci, contenitori metallici, gabbie e quant'altro. Non un centesimo è stato sprecato in attività "varie & eventuali". La SOR è l'unica associazione in Italia che ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica proprio sulla base del proprio bilancio. Badate bene, questo non è un particolare: gli amministratori della SOR (membri del Consiglio di Amministrazione) possono dormire sonni tranquilli poiché in caso di dissesto finanziario risponderà la società con il proprio patrimonio e non gli amministratori in solido come succede per tutte le altre associazioni senza personalità giuridica. 
La SOR fa pagare ai propri associati una quota sociale di 6,00 euro ... e non vuole fare pagare di meno, ma potrebbe... Infine, insieme alla mia associazione (l'ASOC di Correggio) ogni anno devolve diverse migliaia di euro ad Enti che svolgono attività di ricerca a fini di pubblica utilità.
Io prenoterò il tavolo senza lamentarmi ... anche perchè mi conviene.. chi mai potrebbe assicurarmi una platea (internazionale) così vasta di potenziali acquirenti?
A proposito, leggete le ultime novità (>>>)
03giu2018
ore15:20
Segnatevi sul calendario: 23-24 e 25 novembre 2018 - Reggemilia. Ebbene si, questi sono i giorni in cui si svolgerà la Mostra Internazionale di Reggio Emilia (>>>). Io spero, a quella data là, di avere pochi pappagalli ancora da cedere (dovrei avere le voliere stracolme di cardellini), in ogni caso prendo un tavolo, anche solo per curare i rapporti con gli amici di mezzo mondo.
02giu2018
ore09:22
Avviso rivolto ai commensali del 10 giugno - Io considero confermate le presenze degli amici ai quali ho rivolto l'invito qualche tempo fa. Se qualcuno é impossibilitato ad essere presente é pregato di darmene comunicazione. Grazie.
02giu2018
ore09:22
Ringrazio l'amico Attilio Casagrande per il suo prezioso contributo in merito alla questione delle "specie ghignose". Anch'io avevo pensato di camuffare gli anelli con il cerotto e di indossare i guanti di lattice ma ho optato per la soluzione che ho sotto descritto. Vedere morire pulli  grossi come un pugno è una cosa terribile...

Ciao Daniele, credo che il problema anelli sia la causa principale su alcune specie diffidenti e cmq giovani alla prima esperienza, la soluzione può essere molto semplice, io coloro gli anelli con tempere all' acqua (acquarelli) di colore rosa - carne, asciugandosi diventano anche opachi, si confondono perfettamente con la zampa, dopo l' uscita dal nido in breve tempo si "lavano da soli" e gradualmente tornano perfetti.

Alcuni li fumigano con una candela rendendoli neri, smalto per unghie, cerotto colorato, vi assicuro che la tempera rimane la più pratica e funzionale, anche per insettivori come tordi ecc, che hanno l' abitudine di togliere dal nido tutti i corpi estranei, per questo tipo di uccelli, mascherare gli anelli diventa quasi obbligatorio

31mag2018
ore21:50
Vi racconto la mia esperienza con i Parrocchetti di Lord Derby o Parrocchetto della Cina (Psittacula derbiana). Acquistai una coppia matura in Belgio qualche anno fa. Dopo pochi mesi depose e nacquero 3 pulli su 4 uova. Imbeccavano ottimamente ed i nuovi nati crescevano a vista d'occhio. Dopo qualche giorno dall'inanellamento ne trovai due morti ed il terzo moribondo, che morì poco più tardi in camera calda. I genitori avevano cessato di alimentarli. 
Qualche mese fa, in seguito ai proficui atti osceni ripresi in foto, hanno deposto 4 uova che si sono schiuse tutte.
Tutti e quattro i giovinastri sono usciti qualche giorno fa da nido e sono in formissima. Naturalmente non li ho inanellati, anche se ho fatto regolare denuncia al CITES precisando che metterò il microchip, e più avanti lo farò inserire unitamente al sessaggio endoscopico da un veterinario.
Ho chiesto a diversi allevatori che conoscono questa specie se si tratta di una caratteristica della specie oppure di un problema della coppia ed ho avuto risposte contraddittorie. Quest'anno altri due amici hanno fatto l'esperienza della riproduzione dei Derbiana ottenendo i seguenti risultati: uno ne ha visto uscire dal nido due dopo averli regolarmente inanellati mentre al secondo è successa la stessa identica cosa che mi era capitata anno scorso. 
Per cui mi verrebbe da pensare che la specie sia particolarmente sensibile all'ingerenza dell'uomo, resta da capire se è un problema di odore, in tal caso basterebbero i guanti di lattice, oppure di presenza di un corpo estraneo, l'anello. Naturalmente ci sono anche esemplari che si comportano in maniera diversa accettando senza problemi la presenza dell'anello.
27mag2018
ore16:54

Caro Daniele,  ho letto il post di oggi. Forse non ho compreso. Quindi secondo te un Fischer non può avere un anello 5. Io penso di sì, purché sia inamovibile.  Che dici? Ciao. Luca

Chiedo scusa, rileggendomi mi sono reso conto di non essere stato per nulla chiaro.
Se il fischer non partecipa a mostre può anche non avere l'anello (va presentata in ogni caso la Denuncia di nascita) mentre se concorre in mostre può portare l'anellino del 5, o di qualsiasi altro diametro, a condizione che sia inamovibile. Tale condizione, a mio avviso, deve essere verificata in sede di controllo anelli tramite una leggera pressione dell'anello verso la zampa.
Il Regolamento Generale Mostre FOI non considera questo caso come atto doloso per cui l'esemplare irregolare va semplicemente squalificato e non si procede a nessuna verbalizzazione.
Io non sono d'accordo, per me sarebbe opportuno considerarlo atto doloso, ma attualmente é così..
Il presidente della CTN O&aP pare che escluda addirittura la possibilità della stessa azione di controllo!!
27mag2018
ore11:42
Mi ha appena telefonato un allevatore per chiedermi se so nulla in merito ad una nuova direttiva diramata dal presidente della CTN O&aP inerente il diametro degli anelli nelle mostre.
A suo dire non sarebbe possibile esercitare nessun controllo alle mostre (verifica dell'amovibilità) poichè si correrebbe il rischio di essere querelati per maltrattamento di animali e che é compito della normativa CITES occuparsi del giusto diametro degli anelli.
Io non credo che quanto sopra corrisponda al vero poichè sarebbe gravissimo che un dirigente FOI sparasse simili castronerie che, oltre ad essere infondate, finirebbero per spianare impunemente la strada ai furbi, ai furbetti e ai loro simili.
Prima di tutto, non solo la normativa CITES non affronta la questione del diametro dell'anello, ma non prevede neppure l'obbligo di apporlo!! L'Italia é l'unico paese in Europa dove non è obbligatorio mettere l'anello inamovibile!!
Per quanto riguarda l'opportunità dei controlli alle mostre credo che non ci debbano essere dubbi, soprattutto considerando la giusta norma diramata dalla FOI scritta in calce alle misure degli anellini consigliate per ogni specie, che recita testualmente:

"Per quanto gli anelli, ribadiamo che il requisito unico dell’anellino federale è l’inamovibilità, pertanto il presente elenco è da considerare come indicativo per l’allevatore che, in ogni caso, rimane l’unico responsabile della scelta.

La presenza di un anellino di diametro inferiore a quello previsto dal presente elenco non darà luogo a penalizzazioni né a squalifiche; le dimensioni degli anellini sono espresse in millimetri."

L'interpretazione di quest'ultimo paragrafo la capisce anche un bambino: se il diametro é più piccolo del consigliato non ci sarà nessuna penalizzazione, mentre in caso contrario, ci sarà. Ma se nessuno può controllare, pena il rischio di una querela, ... come si fa a verificare??  Su questo delicatissimo argomento attendo chiarimenti, soprattutto dai vertici della Federazione!!  

27mag2018
ore08:40
I nostri uccelli sono importanti per noi allevatori, ma la società in cui viviamo lo é molto di più.
Dopo tante stupidaggini che vi propino quasi ogni giorno, oggi voglio proporvi una cosa seria: la lettura di uno dei più bei libri che abbia mai letto in vita mia!
A parte la fluidità e la semplicità della scrittura, che piacerà sicuramente anche a coloro che leggono poco, racconta cosa significhi sfidare il "sistema mafioso" e a quali conseguenze si va incontro, unitamente ai propri cari.
Ma il messaggio che questo libro ci lascia é un messaggio di speranza, ci dice che anche di fronte alle situazioni più difficili, se si sta dalla parte della Legge e della ragione, vale la pena combattere anche se il prezzo da pagare nell'immediato può essere altissimo.
Federica ci indica impietosamente quella parte dei servitori dello Stato (a tutti i livelli) che si é svenduta al malaffare, ma ci dimostra anche che ci sono ancora tanti uomini e donne che stanno dalla parte giusta, che svolgono il loro compito di difesa delle Istituzioni e dei cittadini con grande abnegazione e lealtà.
Il mio abbraccio va, oltre a Federica, a tutti questi "uomini dello Stato" perchè è grazie a loro se possiamo ancora sperare in un futuro da uomini liberi per i nostri figli...
26mag2018
ore18:20
Ed eccole, le quattro anguille da 1 Kg. l'una, che saranno festeggiate all'abbuffata del 10 giugno.
Oggi ho superato (con qualche difficoltà) l'ultimo sopralluogo da parte dei tre cuochi (Aimone, Libero e Sergio) che si divideranno il compito di preparare il pranzo che sarà, a loro dire, indimenticabile.
Sono stati verificati gli ambienti e le attrezzature che serviranno per lavare, pulire, condire e cucinare il pesce ... e qui sono stato promosso. Invece sono stato bocciato per quanto riguarda il tavolo attorno al quale dovremo sederci in una ventina di persone. Ho dovuto promettere che la prossima settimana andrò al Leroy Merlin per risolvere il problema. Ognuno di noi si è fatto la lista della spesa con relativo budget ... beh.. se non abbiamo sbagliato di conti si dovrebbe mangiare con un costo ridicolo in relazione al menù offerto.
Torno a dire che mi è stato tassativamente vietato dai cuochi di superare le venti unità e mi dispiace non potere invitare tutti coloro che avrei voluto. Con questo non voglio dire che avrei invitato chiunque...
Come promesso dedicherò a questo evento una pagina del mio blog con foto e commenti a volontà.   
26mag2018 ore09:08 Maledetti delinquenti!!  (>>>)
26mag2018 ore06:12
So bene che i bilanci dei nostri allevamenti negli ultimi tempi stanno piangendo lacrime amare e la tentazione di tagliare i costi partendo da quello più importante (la miscela di semi) è tanta.
Proprio in questi giorni sto facendo verifiche di mercato per vedere se c'è modo di risparmiare qualcosa, fermo restando il sacro principio della qualità. Da sempre prendo solo ed esclusivamente in considerazione i prodotti certificati sotto l'aspetto sanitario: vale a dire che portino stampigliato sul sacco le caratteristiche come nell'etichetta a fianco.
Questa é relativa al misto del nostro gruppo di acquisto (che può essere acquistata da chiunque) e che ogni tanto ci piace verificare portando qualche campione all'Istituto Zooprofilattico di Lugo. 
L'esperienza di tanti anni di allevamento mi ha insegnato che il maggior pericolo di inquinamento dei semi é dato dalle muffe che provocano conseguenze particolarmente dannose in allevamento, candida in particolare. Consiglio a tutti di portare un campione di semi all'IZS chiedendo analisi su muffe e miceti. Con 12-13 euro ve la caverete ed avrete un importante  riscontro sulla qualità degli alimenti che state somministrando ai vostri pennuti. In ogni caso, acquistate prodotti certificati ... quei pochi euri che pagate in più vi saranno ricompensati dalla sanità del vostro aviario!!
25mag2018 ore11:05 Io ci farei lo standard subito, subito.... (>>>)
23mag2018 ore06:50 Un interessante fascicolo edito dalla SOR che merita sicuramente di essere visionato (>>>).
Non viene però precisato come sia possibile ottenerlo ... 
Opssss... è in formato  .pdf negli allegati (>>>). Grazie 1000 agli amici che mi hanno prontamente avvertito!
22mag2018 ore16:44
La maglietta qui a fianco, con dipinta sopra la cintura di sicurezza (invenzione di un ragazzo napoletano), rappresenta il simbolo perfetto dell'italianità! L'importante é apparire, arrivare primi, dimostrare che formalmente sia tutto a posto  ...
E' esattamente quanto é successo domenica scorsa con l'approvazione da parte del Club dell'Ondulato e della CTN O&aP dei tre standard dell'Hagoromo: siccome nessuno sa perché spuntino ciuffi di penne da tutte le parti ... piuttosto che impegnarci per scoprirne le ragioni di fondo ... si é deciso di fare uno standard per ogni nuovo ciuffo di penne che appaia ...
21mag2018 ore15:33
Mi ha telefonato l'amico con il quale avevo scommesso la cena sull'approvazione o meno dello standard dell'Hagoromo e mi dice: "Ti comunico che di cene me ne devi tre e non una!!!"
Addirittura!, dico io, e che é successo?
E' successo che i dirigenti del Club dell'Ondulato, coadiuvati dai propri consulenti tecnico-scientifici, hanno approvato la stesura di ben tre standard; uno con il backfrilled, uno senza ed uno con ciuffo e backfrilled.
Ora, al di là della/e cena/e che ho perso (forse ... la speranza é l'ultima a morire, perchè manca ancora qualche passaggio prima della pubblicazione) il mio rammarico sta nel fatto che si è persa l'occasione per approfondire davvero la genetica di questa specie.
C'è qualcuno che aveva proposto la realizzazione di un progetto che avrebbe coinvolto i migliori allevatori e genetisti del settore per studiare e comprendere il comportamento genetico per poi descrivere gli standard.
Evidentemente i dirigenti del Club avevano le idee sufficientemente chiare e non hanno sentito l'esigenza di confrontarsi con nessuno.... Mah!!!
21mag2018 ore09:10 Come già detto ho dato avvio alla cessione tutti i piccoli becchistorti, fino all'ultimo. Ho ancora disponibili i seguenti soggetti:
3 coppie di A. canus, 3 coppie di P. aymara, 2 coppie di F. xathops, 1 coppia di A. lilianae (M. blu/DEC - F. verde scuro/blu/?)  2 coppie di A. roseicollis (M. verde/OF/ino - F. lutino/OF) 2 coppie di A. roseicollis (verdi, puri). Diversi novelli 2018.
Chi fosse interessato può contattarmi su danielezoli@libero.it oppure al 338.3649131
20mag2018 ore07:00 Purtroppo oggi non potrò essere presente a Reggemilia. Mi dispiace tantissimo e chiedo scusa agli amici ai quali avevo promesso che sarei andato. Spero che qualche buon anima mi aggiorni sulle novità che sicuramente emergeranno...
19mag2018 ore22:58 Ecco le classifiche della Mostra Colorado  (>>> )
16mag2018 ore08:24 L'altro giorno credevo di aver fatto una battuta simpatica sull'Hagoromo ed invece mi sono cacciato, di nuovo, in un brutto guaio. Ieri per il mio cellulare é stata una giornata campale, ha praticamente esaurito l'abbondante scorta di minuti che aveva a disposizione!
Tutti coloro con i quali ho conversato hanno confermato che la genetica di quella specie é ancora, in gran parte, sconosciuta.
Mi sono preso la briga di telefonare ad uno di quelli che mastica la genetica come fossero caramelle e mi ha confermato che é proprio così. Ha aggiunto che anche nei paesi dove viene riprodotto da diverso tempo ed in grandi quantità non è ben chiaro il comportamento genetico.
Lo standard dell'Hagoromo é diventata una ragione di vita e di morte della nuova CTN O&aP e mi si dice che già domenica a Reggemilia si svolgerà un incontro (di pochi minuti) con i vertici del Club dell'Ondulato per la discussione e l'approvazione dello standard di questa nuova specie.
Conosco la "troika" che incontrerà la CTN in rappresentanza del Club, che considero persone di ottimo livello, e sono certo che prima di mettere il timbro del Club sulla bozza dello standard vorranno vederci chiaro...
Comprendo perfettamente la grande soddisfazione di essere i primi a piantare la bandierina in cima alla montagna ma si deve essere certi che l'asta venga piantata nella roccia e non in un mucchio di sterco, altrimenti si corre il rischio che succeda quanto é già capitato con l'Agapornis fischeri opalino dove ci siamo fatti deridere da tutto il mondo.
Ricordo ancora uno dei più autorevoli studiosi belgi che scrisse su di una rivista specializzata che il fischeri opalino era "sessolegato" in tutto il mondo, mentre in Italia era "recessivo".
NB: questa storia dell'Hagoromo mi sta prendendo molto ... va a finire che oltre ai cardellini mi prendo  anche qualche coppia di questi illustri sconosciuti!
15mag2018 ore15:35 Un applauso agli organizzatori di Colorado!!
Sul portale SOR sono stati pubblicati i nominativi dei giudici che comporranno la giuria chiamata a giudicare gli ondulati a concorso. Mi auguro che l'esempio venga seguito anche da altri. (>>>)
Se gli allevatori non fossero dei "pistola" e si si rifiutassero di ingabbiare "al buio" senza conoscere i nomi dei giudici presenti ... le cose cambierebbero sicuramente in meglio!
14mag2018 ore17:45 Ho appena scommesso una cena (non una pizza ... una roba seria) con un amico giudice sulla sorte dello standard dell'ondulato Hagoromo, il famoso "elicottero".
Lui sostiene che entro la fine di questo mese lo standard in questione vedrà la luce, io invece sono certo che non potrà assolutamente accadere!
Vedremo come andrà a finire....
14mag2018 ore13:50 Domenica 20 maggio tutti a Colorado Springs in Via F,lli Manfredi 57, Reggemilia (presso la sede SOR) - Oltre alla mostra degli Ondulati di colore ci sarà anche la mostra scambio e chi vorrà, potrà concludere la mattinata con qualcosa da mette sotto ai denti accompagnata da un ottimo lambrusco, il tutto per pochi spiccioli.
Per l'occasione si svolgeranno anche incontri tecnici con i massimi esponenti della specializzazione ... peccato che di ondulati non ci capisca una beata .... altrimenti mi sarebbe piaciuto assistere... Tutti mi parlano di questi incontri ... chissà cosa mai potrà accadere ... (>>>)
13mag2018 ore08:10

Bollettino delle ore 08:00 - Mare mosso sulla sezione giudici O&aP con tendenza al peggioramento...
12mag2018 ore13:13 Cosa volete che vi dica ... io ho degli amici così, guardate cosa mi ha appena scritto uno di loro:
"Amico mio, mi sono divertito a spulciare il lunghissimo elenco di coloro che su Facebook ti hanno fatto gli auguri per il tuo compleanno. Bellissimo anche il tuo post con il quale hai ringraziato tutti. Volevo però avvisarti che hai interpretato male gli auguri di molti: non sono per un buon compleanno, bensì per un veloce passaggio a vita migliore!!" ....
Ma si può arrivare a tanto? Io sono, per natura, abbastanza diffidente ... ma una cosa del genere non mi è neppure passata per l'anticamera del cervello!!
Ho gradito qualche "augurio" inatteso perchè l'ho considerato come un segnale di apprezzamento ... nonostante tutto... ma mai sarei arrivato ad una simile conclusione...
11mag2018 ore06:15
Questa è la Rivista trimestrale dell' "Hornemanni Middle European Club", in parole povere, il Club dei fringillidi.
Mi piacerebbe conoscere la ragione per la quale é stato battezzato con un nome così particolare.
Mi sono un po' documentato ed ho scoperto che "Hornemanni" è il nome scientifico dell' organetto artico (Acanthis Hornemanni) così denominato in onore del botanico danese Jens Wilken Hornemann (in primo piano nel logo ovale del club).
Il presidente del Club, da diversi anni, é Roberto Buttolo un giovane friulano molto preparato e con un invidiabile palmares. Il Club conta circa 250 allevatori associati, di cui una buona parte provenienti da quasi tutti i paesi europei.
Il fiore all'occhiello del Club é costituito dalla Rassegna Internazionale (Carduelid'in Show) che ogni anno, a metà novembre, viene organizzata presso la bellissima Villa Rubini a Trivignano Udinese con circa 1.500 esemplari ingabbiati.
Ovviamente alla prossima edizione, sarà la ottava, non potrò mancare dato che per quella data conto di avere già le voliere piene di cardellini...
Chi vuole saperne di più può visitare il sito internet (>>>)
10mag2018 ore20:22 In via del tutto eccezionale mi è stata concessa l'autorizzazione a rubare legittimamente il "DataBase dei pappagalli" dal sito del Gran Galà a condizione che inviti tutti coloro che lo visiteranno a contribuire al miglioramento dello stesso attraverso l'evidenziazione di eventuali errori e/o l'invio di foto di soggetti mancanti non soggette a copyright (quelle scattate nel proprio allevamento, per intenderci) e qualsiasi altra informazione utile da inserire nelle note.
Attilio ha inserito le informazioni base, poi diversi allevatori hanno contribuito al suo completamento attraverso l'invio di materiale e informazioni., Facciamo anche noi!
L'indirizzo per il contatto é il seguente: esoticoweb@libero.it
10mag2018 ore08:35 Rubo dal portale del Gran Galà dei Pappagalli il "Database dei pappagalli", e lo piazzo sul mio blog, per arricchirlo un po' ma soprattutto per dare finalmente ai miei ospiti qualche utile strumento ...
E' un lavoro certosino, composto dal mitico Attilio Casagrande, che fornisce le indicazioni più importanti per tutte le specie di pappagalli (nome scientifico, nome comune, posizione CITES, numero di anello, foto ed eventuali note).
Metterò il link sulla Home page proprio per agevolarne la consultazione.
09mag2018 ore12:00
Oggi sono in vena di bei ricordi .... Questa foto è stata scattata il 13 giugno 2014 presso il Parco d'Orleans a Palermo in occasione della indimenticabile gita ad Ustica organizzata dall' AOT.
Voglio ringraziare il Dott. Nicola Lauricella (proprietario degli uccelli del Parco, cacciato da quello sciagurato di Crocetta) per il graditissimo messaggio odierno, salutare affettuosamente "la storia dell'AOT", il mitico Riccardo Testori ed inviare un messaggio di pronto ritorno sul campo di battaglia al caro amico Gianni Matranga.
Dai Gianni, datti una mossa che sto preparando un bell'intervento per la tua rivista! Un abbraccio a tutti gli amici palermitani!!
08mag2018 ore15:30 Alcuni amici, preoccupati dalle mie recenti effusioni con i carduelis, mi hanno chiesto se sia intenzionato ad abbandonare il mondo dei becchistorti.
Assolutamente no! Nel corso della mia esperienza ornitologica ho allevato di tutto e confermo che i becchistorti possiedono una marcia in più rispetto agli altri.
Con i pappagalli si viene ad instaurare un rapporto particolare, specialmente con i medio-grandi, impossibile per tutti gli altri Generi.
Il pappagallo è un uccello molto intelligente ed in qualche modo riesce a comunicare: quando affermo che l'Ara rappresenta l'intermezzo fra l'uomo e il pappagallo ... non è solo una battuta...
Ogni Specie, addirittura ogni singolo esemplare, ha un proprio carattere e comportamento che deve essere compreso dall'allevatore se si vogliono ottenere buoni risultati riproduttivi.
Allevare grandi pappagalli è una sfida continua che non corre assolutamente il rischio di scadere nella noia. Per cui li continuerò ad allevare con immutata passione.

Mentre l'obiettivo per l'allevatore del grande pappagallo è rappresentato dal successo riproduttivo, quello per i piccoli (Agapornis, in particolare) è costituito dalla capacità di ottenere esemplari il più vicino possibile allo standard di riferimento.
Per raggiungere buoni risultati il buon allevatore (non mi riferisco al semplice "assemblatore" che accoppia due soggetti in base al punteggio segnato sulla scheda di giudizio) deve lavorare sulla selezione e per fare ciò è necessario studiare e comprendere i princìpi della genetica e tante altre nozioni tecniche.
Per me è stata una esperienza entusiasmante, che consiglio a tutti i giovani che entrano nel nostro mondo, anche se è necessario tenere conto che per essere stimolata deve essere finalizzata alla partecipazione alle mostre. 
E' in quella circostanza che ci si rende conto della qualità del proprio lavoro nel confronto con gli altri concorrenti ... dando per scontato che i giudizi siano equi e qualificati.
Io, per tante ragioni, non mi diverto più a partecipare alle competizioni ed il semplice riprodurre Agapornis per il solo piacere dei miei occhi ha finito per annoiarmi.
Perciò ho deciso che li cederò tutti, nessuno escluso, anche quelli "storici". Nei prossimi giorni pubblicherò l'elenco dei soggetti cedibili.

Nel frattempo sto preparandomi per la nuova avventura con i cardellini che partirà fra qualche mese.
Gli voglio costruire un habitat che sia più confortevole di quello naturale... e la scelta di ospitarli in grandi voliere all'aperto mi affascina sempre di più.
07mag2018 ore10:25
Mi sono reso conto che attorno all'abbuffata di anguille che organizzerò a casa mia il prossimo 10 giugno, con la preziosa collaborazione di Aimone e Cortesi, qualcuno si sta chiedendo quale sia la motivazione che ha portato a tale evento e chi saranno gli invitati.
Non ho nessun problema ad esaudire la curiosità degli interessati anche perchè non c'è assolutamente nulla da nascondere, il tutto avverrà con trasparenza ed alla luce del sole:
1) la motivazione - dopo poche settimane dal mio ritorno in Romagna (emigrato da Castelnuovo Rangone - MO) venne a trovarmi Aimone e memore delle mangiatacce di pesce fatte nel mio capanno da pesca (che non ho più) tanti anni fa, mi propose di ripetere l'esperienza per inaugurare la mia nuova residenza. 
Ho volutamente fatto il nome di Aimone perchè è un testimone attendibile al quale chiunque può chiedere conferma;
2) chi saranno gli invitati - Aimone, Cortesi ed io ci siamo divisi i compiti, loro due si occupano delle vettovaglie ed io degli invitati, per cui la responsabilità di chi c'è e di chi non c'è, è tutta mia.
Considerato che i miei collaboratori mi hanno posto il limite massimo di 20 unità (noi compresi) per ragioni di spazio e di portata delle attrezzature, ho già diramato una serie di inviti sulla base del seguente criterio: ho tirato fuori la "scala valori dell'uomo" di Leonardo Sciascia ed ho invitato solo coloro che considero (dal mio punto di vista, ovviamente) ai vertici della piramide. 
Naturalmente il "mio vertice" è molto più ampio di 20 persone, ma i limiti numerici che mi sono stati indicati mi hanno costretto a non invitare tanti altri amici ai quali chiedo scusa fin da ora sperando che comprendano...
3) quali sono le finalità - questo terzo punto lo aggiungo io perchè é molto importante: trascorrere alcune ore gustando una buona cucina ma soprattutto scherzando e ridendo in compagnia. Sono certo che la contestuale presenza di alcune "macchiette" del nostro mondo non manderà deluse le aspetattive.
In ogni caso, come già promesso, dedicherò una intera pagina del mio blog a questo evento con relative immagini nella convinzione che resterà un bel ricordo per tanti.
Intanto vi linko un di quei ricordi a cui faceva riferimento Aimone (>>>)
06mag2018 ore20:10
Eccolo il campione del mondo di Cesena 2018 mentre fa la guardia al nido in costruzione (un major ancestrale). Ha una mascherina rossa ed una croce nera sulla nuca che sembrano dipinte con il pennarello.
Il buon Paolo Gregorutti è stato davvero gentilissimo: mi ha dispensato una valanga di consigli molto utili che mi sono diligentemente appuntato e che cercherò di mettere in pratica adattandoli al mio ambiente.
Ieri ho deciso che alleverò in voliere all'aperto, che già possiedo, e che posso riconvertire a ricovero per cardellini semplicemente apportando qualche leggera modifica. 
Possiedo già sette voliere (4x1x2), ottimamente posizionate per quanto riguarda la luminosità, tre delle quali inizierò a sistemare già dalle prossime settimane.
Inizierò l'avventura con 9 esemplari, di cui 6 carduelis major e 3 carduelis carduelis. 3 maschi e 6 femmine.
Gregorutti mi diceva che voliere di tali dimensioni sono adattissime per ospitare un bel triangolo, due femmine ed un maschio. Mi ha assicurato che le femmine sono di mentalità molto aperta e che accettano di buon grado la condivisione del maschio.
Ora mi metterò al lavoro ed una delle prime cose che dovrò fare sarà la presentazione della domanda alla Provincia di Ravenna per ottenere l'autorizzazione ad allevare fauna indigena ai sensi delle Leggi Reg. E/R. n. 157 dell'11 febb 1992 e n. 8 del 15 febb 1994.
05mag2018 ore22:00
Tra le altre cose oggi abbiamo rinnovato il contratto di fornitura dei prodotti Ornitalia a tempo indeterminato ... Voglio ringraziare, anche per conto di Ago, Paolo Gregorutti per l'apprezzata disponibilità dimostrataci. Oltre ad una indimenticabile presentazione del suo bellissimo allevamento di fringillidi (ne parlerò domani con calma) ci ha fatto visitare la sua azienda.
Nulla da dire: l'ordine e la pulizia sono le cose che maggiormente ci hanno colpito ... nonostante la notevole quantità di referenze raccolte in uno spazio forse troppo piccolo.
Il laboratorio analisi é il fiore all'occhiello di Ornitalia nel quale vengono effettuati i controlli sanitari per la certificazione dei prodotti in entrata.
04mag2018 ore08:54 Continua la preparazione e lo studio per imparare a conoscere il mondo dei cardellini ... oramai mi sono lanciato e più nessuno può fermarmi.
Oltre a leggere libri ed info sul web, ho già visitato alcuni allevamenti e qualche certezza l'ho acquisita.
Per esempio, alleverò solo ed esclusivamente soggetti ancestrali, non solo per un fatto di principio ma perchè sono mille volte più belli di tutte le altre mutazioni, più o meno diluite.
Sicuramente una buona parte saranno "nostrani" e magari qualche coppia, major.
In questo caso la Legge regionale dell' Emilia Romagna per la difesa delle specie autoctone mi viene in aiuto con la limitazione del possesso di ancestrali (per i mutati non c'è nessun limite) a soli 16 esemplari riproduttivi.
Una seconda certezza é che non userò canarini come balie ma dovranno allevare da soli.
La terza decisione che ho assunto é che non prenderò mai cardellini di cattura, neppure di seconda o terza generazione. Anche in questo caso, al di là della questione di principio, non mi piacciono gli uccelli che svolazzano sbattendo da tutte le parti ... e la differenza di comportamento fra quelli nati in cattività e quelli di cattura é abissale.
Mi resta ancora un dubbio basilare ... gabbia o voliera? interna o esterna? in coppia o in colonia?
Domani andrò a Colloredo di Udine per visitare uno degli allevamenti (solo ancestrali) più blasonati in assoluto dove oltre che chiarire il dubbio di cui sopra potrò recuperare qualche "dritta" da chi ne sa davvero tanta!!
03mag2018 ore10:34 Sarà che sono uno spirito ribelle, ma "Obbedisco" ad una disposizioni demenziale scritta da una ciurmaglia da bassi fondi portuali, non lo dirò mai e poi mai!!
Purtroppo noi allevatori italiani siamo stati condannati dalla sorte (e dalle nostre dita) ad essere comandati da questa gente qua ... ed anche se culi nuovi andranno a breve a sedersi sulle poltrone ministeriali, non cambiando la tecnostruttura, per noi, non cambierà nulla.
Leggetevi quanto scrive il buon Banfi in merito alle misure sull'aviaria .... (>>>)
02mag2018 ore17:05  Ahahahhaha ... l'amico che mi ha inviato il seguente screenshot l'ha accompagnato con il seguente auspicio... "speriamo che dicano cose giuste!".  Battute a parte, condivido questo tipo di iniziative, la cosa che deve prevalere su ogni altra é quella di creare momenti di interesse e di attenzione attorno ai becchistorti.

02mag2018 ore09:23
Ogni tanto qualche bella storia ce la dobbiamo pur raccontare.
Parlo della Cyanopsitta spixii  (Ara di Spix) comunemente definita "la piccola ara blu".
L'ultimo esemplare in natura (il suo habitat era in Brasile, lungo il corso del Rio S. Francesco) è stato avvistato nel 2.000, da allora sopravvive e si riproduce (con grande difficoltà) solo in cattività in cinque allevamenti specializzati: presso un emiro del Qatar, in un centro di conservazione a Berlino, al Loro Parque di Tenerife, alla fondazione Lymington in Brasile ed in un altro centro di recupero, sempre in Brasile.
L'obiettivo è quello di reintrodurlo in natura dopo aver ricreato le condizioni ambientali utili per la sua sopravvivenza.
A tal proposito la società "Save Brasil", associata a BirdLife sta lavorando sul progetto "Projeto Ararinha na Natureza" (>>> vi consiglio di visionare il filmato) per realizzare il sogno di tutti i veri allevatori e amanti della natura!!
30apr2018 ore13:10
#nomutazionigrandipappagalli

Anch'io lancio il mio hashtag contro la ricerca di nuove mutazioni nei grandi pappagalli.

Persino l'Amazona leucocephala (Amazzone di Cuba), a rischio di estinzione ed inserita nell'allegato A) del CITES, è già stata riprodotta in diverse mutazioni. Quella in foto è in mutazione lutino.

Noi allevatori abbiamo già massacrato quasi tutti i piccoli pappagalli rendendoli manufatti completamente inconciliabili con la natura.

E questo può anche andare ... ma speravo che almeno i grandi pappagalli ed in particolare quelli a rischio di estinzione non rappresentassero un interesse per il business ma evidentemente mi sbagliavo.
29apr2018 ore19:40 Siamo alle porte del Colorado! Dal 18 al 20 maggio presso i locali della SOR a Reggio Emilia in Via F.lli Manfredi, 57/3 si svolgerà la VII° edizione della mostra riservata agli ondulati di colore.
Ci ritroveremo tutti a Reggemilia nella mattinata di domenica 20!!
28apr2018 ore06:42 Ieri ci siamo ritrovati io, Aimone e Ghiselli per definire il menù da proporre all'abbuffata del 10 giugno.
Ve lo presento anche se potrà subire qualche piccola variazione in relazione alla disponibilità del pesce fresco:
antipasto: tartine di alici e nido di roseicollis (tre uova a testa) - primo: risotto di pesce cucinato dal Maestro Sergio Ghiselli sulla piastra olandese - secondi: anguilla ai ferri delle Valli di Comacchio (1kg circa, l'una) e spiedini di pesce misti (il mago della griglia é Aimone), contorni: diversi. Vino: pignoletto del contadino e lambrusco (da abbinare con l'anguilla) .. l'acqua, portatevela da casa. Dolci, caffè e ammazzacaffè.
Al pranzo farà seguito un torneo di calcio balilla. Gli invitati sono pregati di allenarsi a modo per evitare figure barbine.
27apr2018 ore13:22 Il Consiglio Federale nella seduta del 23-24 marzo ha deliberato, tra le altre cose, le sanzioni da comminare agli allevatori che hanno trasgredito ai regolamenti nelle esposizioni del 2017. Siccome del "reato Dentis", commesso alla mostra di Forlì, se ne è parlato a lungo, mi è parso giusto evidenziarne la conclusione. Per quanto mi riguarda mi limito a prendere atto ... non posso mica polemizzare su tutto!!

26apr2018 ore06:50
Una cosa é allevare Agapornis canus, altra cosa é allevare Ara!!
Il dito della ragazza in foto é stato pizzicato da un'Ara macao ...  e non solo con il becco ma anche con un paio di unghie.
Questo per dire che i grandi pappagalli vanno trattati con molta attenzione e soprattutto quelli "addomesticati".
Come ad ogni essere vivente anche ai pappagalli possono girare le scatole ...


25apr2018 ore09:38 Buongiorno mummia, mi hai fregato! Mi hai tolto il gusto del "nomignolo".
Una delle tante "goleprofonde" mi ha detto che sulla tua pagina Facebook hai scritto che non ti dispiace come appellativo poichè solo i faraoni e i personaggi illustri hanno potuto godere del processo di imbalsamazione. E' vero, hai ragione, ora mi hai rotto il giochino ... dovrò cambiarlo...
A proposito, complimenti per l'onorificenza che ti hanno assegnato a Piacenza; cos'é? ... quella della "mummia più bella dell'ornitologia italiana".
Non te la prendere, l'ironia ci aiuta a vivere meglio....
24apr2018 ore13:28 Mi rivolgo ai 4 giudici che avevano preannunciato il loro voto per Manzoni poi, nel segreto dell'urna, hanno votato per l'avversario, i cui nomi sono oramai noti a tutti.
Date retta a me, mettetevi davanti allo specchio e guardandovi negli occhi ripetete 100 volte senza battere ciglio: "sono una merda, mi faccio schifo!"
Fatelo per voi e per i vostri figli ... se ne avete!!
Vi anticipo che se qualcuno di voi avrà il cattivo gusto di telefonarmi ... ve lo rammenterò in diretta per la centunesima volta!
24apr2018 ore06:55 Dal sito SOR sono visibili le interessanti slides che l'Ing.Banfi ha presentato sul tema dell'aviaria e dell'avifauna protetta all'Assemblea della FOI (>>>)
23apr2018 ore14:10 Amico mio, non hai proprio capito un cazzo!! Se tu ti presenti ad una riunione di giudici sbandierando un fascicolo di fogli che riportano le stampe degli interventi che ho fatto sul mio blog, in merito alle problematiche dei giudici, non fai altro che portare l'acqua al mio mulino. Io ti ringrazio sinceramente perché é il modo migliore per fare pubblicità e propaganda al mio blog. In questo modo hai stimolato tutte le persone che ti stavano ad ascoltare a venire a visitare "La Voce del Popolo" perchè tu stesso lo hai legittimato come strumento di informazione affidabile, poichè non hai contestato la veridicità delle notizie riportate ma le "goleprofonde" che me le hanno fornite.
Ti posso assicurare che il mio blog continuerà a fare informazione ogni giorno ed in particolare sulle notizie che riguardano il mondo dei becchistorti e ti garantisco che farai fatica a tacitarlo.
Capisco bene che a te e a tanti altri del tuo livello dia fastidio l'informazione, ma ve ne dovrete fare una ragione.
Se volete posso darvi un consiglio da amico che sicuramente vi potrà rasserenare la vita... cominciate ad imparare a riconoscere i pappagalli e non combinate porcate e vedrete che non dovrete più temere il mio blog.
Se vuoi che ti spieghi meglio come funziona il giochino puoi anche telefonarmi.... così ne approfitto per darti qualche prezioso consiglio.
23apr2018 ore07:28

Oggi vi voglio proporre una bellissima poesia dello scrittore brasiliano Mario de Andrade, intitolata: "Il tempo prezioso delle persone mature"

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da ora in avanti, rispetto a quanto ho vissuto finora…

Mi sento come quel bimbo cui regalano un sacchetto di caramelle: le prime le mangia felice e in fretta, ma, quando si accorge che gliene rimangono poche, comincia a gustarle profondamente.

Non ho tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, leggi, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla.

Non ho tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto.

Non ho tempo, da perdere per sciocchezze.

Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “EGO” gonfiati.

Ora non sopporto i manipolatori, gli arrivisti, né gli approfittatori.

Mi disturbano gli invidiosi, che cercano di discreditare i più capaci, per appropriarsi del loro talento e dei loro risultati.

Detesto, se ne sono testimone, gli effetti che genera la lotta per un incarico importante.

Le persone non discutono sui contenuti, ma solo sui titoli …

Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali.

Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta…

E con così poche caramelle nel sacchetto…

Adesso, così solo, voglio vivere tra gli esseri umani, molto sensibili.

Gente che sappia amare e burlarsi dell’ingenuo e dei suoi errori.

Gente molto sicura di se stessa, che non si vanti dei suoi lussi e delle sue ricchezze.

Gente che non si consideri eletta anzitempo.

Gente che non sfugga alle sue responsabilità.

Gente molto sincera che difenda la dignità umana.

Con gente che desideri solo vivere con onestà e rettitudine.

Perché solo l’essenziale é ciò che fa sì che la vita valga la pena viverla.

Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle altre persone …

Gente cui i duri colpi della vita, abbiano insegnato a crescere con dolci carezze nell’anima.

Sí… ho fretta… per vivere con l’intensità che niente più che la maturità ci può dare.

Non intendo sprecare neanche una sola caramella di quelle che ora mi restano nel sacchetto.

Sono sicuro che queste caramelle saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.

Il mio obiettivo, alla fine, é andar via soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza.

Ti auguro che anche il tuo obiettivo sia lo stesso, perché, in qualche modo, anche tu te ne andrai…”

22apr2018 ore07:28
Eccoli i tre membri della CTN O&aP (in giacca e cravatta per la foto di rito) che da ieri pomeriggio sono stati chiamati ad amministrare, dal punto di vista tecnico e scientifico, i 31 giudici della sezione "becchistorti".
Le procedure elettorali sono state corrette e non ci sono stati brogli perciò, in democrazia, deve essere accettata la volontà della maggioranza dei votanti anche se, come nel mio caso, si considera la scelta sbagliata.
In ogni caso, questa CTN O&aP é legittima.

Colgo l'occasione per ringraziare Maurizio Manzoni, commissario straordinario fino a ieri e candidato presidente perdente (15 voti contro 17) per l'ottimo lavoro che ha svolto nel corso dell'ultimo anno in veste di commissario e per lo stile che ha palesato anche nel corso della campagna elettorale (non ha fatto neppure una telefonata per chiedere il voto).
Lo ringrazio soprattutto perchè ha dimostrato che sarebbe stato possibile, attraverso la formazione e l'aggiornamento, recuperare in un tempo ragionevole un livello decente di competenza del corpo giudici.
Maurizio non é uomo che mira alla poltrona ma uno di quelli che si innamora dei progetti e li porta a compimento per il piacere di raggiungere l'obiettivo finale, e i fatti gli stavano dando ragione: attorno a sé stavano crescendo molti giovani con ottime competenze e prospettive.
Mi dispiace tantissimo che ieri sia stata decretata la fine di questo percorso e sono convinto che non ci potrà essere un secondo tempo... quando progetti in cui ci si crede profondamente vengono interrotti in questo modo, diventa praticamente impossibile riprenderli... Grazie comunque, Maurizio.

Voglio spendere anche due parole per il presidente della mia associazione (ASOC di Correggio), Roberto Sabattini. Qualche volta ho dissentito pubblicamente su alcune sue decisioni, ma in questa occasione gli voglio esprimere tutto il mio apprezzamento per la netta e chiara posizione che ha assunto in merito a queste elezioni.
Il suo carattere mite e riflessivo lo ha spesso portato ad assumere posizioni di mediazione e mai di scontro ma in questo caso, proprio per le ragioni che dicevo sopra, non ha avuto dubbi a schierarsi fin da subito a favore del "progetto Manzoni".
Sappi, caro Presidente, che hai perso le elezioni ma hai sicuramente aumentato il livello di stima che io e tanti altri ti riserviamo.

Infine, anche ieri il mio nome ed il mio blog hanno avuto l'onore di essere citati più volte nel corso della riunione. Nel ringraziare tutti coloro che in qualche modo fanno riferimento a questo strumento di comunicazione, vorrei rammentarvi che in calce alla Home Page ho pubblicato sia il mio indirizzo e-mail che il numero di telefono per cui chiunque sentisse la necessità di condividere o contestare qualche mia affermazione é il benvenuto. 
21apr2018 ore07:15 Buongiorno a tutti, finalmente é arrivato il grande giorno che ci permetterà di conoscere i membri della nuova CTN O&aP, oltre a quelli di tutte le altre.
Conosceremo il responso delle urne solo nel pomeriggio perchè questa mattina é in programma l'assemblea dei giudici. Intanto mi aspetto di ricevere dai corrispondenti de "La Voce del Popolo" inviati a Piacenza per l'occasione alcuni servizi di carattere generale: per esempio se sono presenti tutti e 33 gli aventi diritto al voto, oltre alle impressioni sul clima ed altre curiosità che possano interessare noi allevatori. Nell'attesa, ringrazio i nostri collaboratori.
Non appena riceverò informazioni aggiornerò questo post.

(ore 12,53) - 33, i votanti saranno 33 - ci sono proprio tutti  ... anche le mummie...

(ore 13:12) lo Stato Maggiore....


(ore 14:30) E' stato nominato Giudice dell'anno 2017 Roberto Sabattini. I miei complimenti a
Roberto  e a coloro che l'hann
o votato. Senza dubbio la scelta migliore!!

(ore 17:00) Con grande rammarico vi comunico che la nuova CTN O&aP è composta da: Pagliasso,
Disint e Roccaro.
19apr2018 ore12:35 Domenica 10 giugno a casa mia organizzerò, con la preziosa collaborazione di Aimone e Ghiselli, una esagerata abbuffata di pesce (in particolare risotto di pesce IGT e anguilla delle Valli di Comacchio).   Ho già iniziato a diramare qualche invito agli amici più stretti ma, nel compilare la lista degli invitati, mi sono reso conto che procurerò sicuramente qualche malumore. I miei collaboratori mi hanno tassativamente posto il limite massimo dei 20 commensali (cuochi, sotto-cuochi e aiuto-cuochi, compresi) e gli amici che vorrei invitare sono molti di più. Mi vedo pertanto costretto a fare delle scelte. Comprendo bene che coloro che non saranno invitati se la prenderanno un po' a male... me ne dispiace molto e spero che ciò non contribuisca ad incrinare i rapporti esistenti.
Dell'abbuffata farò un ampio reportage sul mio blog perchè vorrei trasmettere a tutto il nostro mondo (in particolare dei becchi storti) un messaggio di distensione e di convivialità.
Inviterò i miei ospiti a non parlare di giudizi, di regolamenti e di cose serie ma solo di baggianate e cose piacevoli. A proposito, mi sono reso conto che nella mia lista degli invitati ci sono solo maschi ... che brutta cosa ...
18apr2018 ore07:10 Quando un amore finisce é inutile star lì ad attacar pezze, si volta pagina e se ne inizia una nuova!!
Mi riferisco ai miei piccoli pappagalli. Sono sempre  più convinto che allevare nigrigenis, lilianae e canus senza lo stimolo della competizione abbia poco senso. Non si è più stimolati alla selezione, non si vanno più a visitare allevamenti importanti alla ricerca di esemplari per rinsanguare i propri, insomma, diventa una noia.  
Me ne rendo conto ogni mattina quando vado in allevamento ... l'entusiasmo che provo ad accudire i pappagalli medio-grandi  me lo scordo quando entro nel locale dei piccoli.
Sto valutando seriamente l'ipotesi di cedere tutti i mignon per investire i proventi ricavati nella mia nuova fiamma: il cardellino.
17apr2018 ore06:25 Elezioni CTN del 21 aprile - Ricevo un dispaccio dai Servizi di Intelligence nel quale si fa il punto della situazione sui due partiti in lotta per la conquista della poltrona di Presidente della CTN O&aP.
Pare che l'esercito del PPS (Partito della Pacca sulla Spalla) sia letteralmente allo sbando: non solo i soldati semplici, ma anche alcuni sotto-ufficiali si stanno rendendo conto della lotta impari che dovranno sostenere il 21 e sono perciò fortemente demotivati.
Non credo che ci siano le condizioni per un armistizio prima di sabato, tuttavia se qualche soldato semplice volesse fare un passo indietro, o anche di lato, può sempre farlo...
16apr2018 ore09:15
Mi sa che siamo caduti dalla padella alla brace...
Il comunicato pubblicato qui a fianco non necessita di alcun commento.
Mi ero illuso che il passaggio dei compiti CITES dal Corpo Forestale dello Stato ai Carabinieri avesse migliorato le cose e invece mi sono sbagliato.. e anche di grosso!
Incrocio le dita per Forlì dove si sono limitati a cambiare il colore delle divise ma non gli uomini ... speriamo che duri...
Ogni tanto guardo al sito dei carabinieri per vedere se trovo qualcosa di nuovo di nostro interesse ma niente... e temo anche che mai migliorerà.
Se siete interessati a questa cosa andate su www.carabinieri.it e cliccate su "Cittadino". Qui potete scegliere fra "CITES", dove sono raccontati i principi generali che a poco servono, e "Modulistica-online", dove sono elencati i moduli per le varie denuncie senza commenti di alcun tipo.
13apr2018 ore16:10 Dovete scusarmi se in questo periodo trascuro un po' il mio blog, ma sto facendo la collezione dei problemi (tutti risolvibili) e mi resta poco tempo. Lo dico perché diversi amici mi hanno sollecitato una maggiore presenza che vi assicuro fin da ora, non appena avrò recuperato i miei spazi abituali.

Ne approfitto per dirvi che questa sera a Roma si terrà l'assemblea dei soci del CCIA (Club Italiano Allevatori Agapornis) per la presentazione dell'ottimo bilancio 2017 e del budget 2018. (>>>).
Dopo tanti anni di latitanza mi sono associato anch'io anche se con i tempi che corrono rendere operativo un club non è cosa facile. Da una parte i social network che dispensano in pochi secondi tutte le informazioni necessarie (giuste o sbagliate che siano), e dall'altra una sempre maggiore rivalità fra i più importanti allevatori di Agapornis rendono praticamente impossibile la formazione di gruppi di lavoro in grado di fornire quel supporto tecnico-specialistico che sarebbe utile e necessario.
In ogni caso faccio i miei complimenti all'attuale gruppo dirigente che riesce a mantenerlo vivo in condizioni più che dignitose. 
08apr2018 ore15:47

Molto probabilmente Vittorio ha sbroccato perché alleva parrocchetti barrati e seleziona i propri soggetti tenendo conto principalmente del colore e del disegno e secondariamente della taglia. Dico giustamente perché la stessa scala valori del giudizio attribuisce 35 punti su 100 al “disegno e colore” e solo 15 punti alla “taglia”.

Poi quando espone i suoi esemplari alle mostre si vede battuto da soggetti giganti che hanno perso quasi completamente la “barratura”  perché troppi giudici non conoscono gli standard e molti neppure gli uccelli!!

Dall’intervento di Vittorio colgo solo due dei tanti spunti che si potrebbero approfondire che mi sembrano particolarmente importanti:  1) la manìa del gigantismo; 2) la centralità degli standard.

1)      da diversi anni si va alla ricerca sfrenata della taglia grande. Dapprima si iniziò con gli Agapornis roseicollis (piuma lunga, maggiorati etc.) ai quali seguirono altre specie di Agapornis come i taranta i fischeri ed i personatus.  Ad un certo punto si tentò di virare verso la taglia XXLL anche nelle specie tradizionalmente di taglia piccola come i nigrigenis, i lilianae ed i canus . Ancora oggi si vedono giudizi nelle mostre che denotano valutazioni diametralmente opposte fra un giudice e l’altro, in particolare per quanto riguarda le ultime tre specie.

Di norma l’aumento della taglia determina una perdita di qualità del colore ed allora per recuperare questo effetto collaterale si è aperta la rincorsa alle “pratiche illegali” quali: la colorazione artificiale delle maschere, la somministrazione di estrogeni e anabolizzanti, pratiche di ogni tipo come strappo delle piume e altro… etc. etc.).

Sulla questione della taglia ci sarebbe materiale per organizzare un convegno e credo che sia uno dei temi che la nuova CTN dovrà mettere in agenda come punto prioritario;

2)      Ho sempre sostenuto che gli standard non sono un optional ma rappresentano la “Legge Costituzionale” per tutti coloro che allevano con metodi selettivi e per chi dovrà valutare successivamente i soggetti, in pratica rappresentano il titolo del tema che noi allevatori dobbiamo svolgere e che poi sarà corretto dal giudice tramite l’assegnazione del voto sul cartellino. Per quanto riguarda le ragioni che ci hanno portato ad avere un corpo giudici inadeguato rispetto a queste cose  voglio stendere un velo pietoso e passare oltre.

Mi piace pensare che la nuova CTN che sarà eletta il 21 prossimo affronterà la questione degli standard con molta decisione e determinazione aggiornando e completando le descrizioni attuali, ridefinendo una più adeguata nomenclatura e divulgando i nuovi elaborati con tutti i mezzi possibili sia verso gli allevatori che verso giudici. L’esperienza fatta l'anno scorso nell’allevamento di Roberto Sabattini rappresenta la migliore formula possibile per formare ed aggiornare i giudici ma anche gli allevatori. Vale a dire, gabbiette con i vari soggetti sul tavolo, relativi standard nelle  mani di ognuno e illustrazione da parte di qualcuno che ne sappia.

06apr2018 ore07:30


Il buon Cardellini ha utilizzato un fucile mitragliatore per sparare agli storni, ma gli storni c'erano davvero...
Vorrei sfruttare questa "provocazione" per dire due parole sull'argomento. Appena ho 5 minuti lo farò...
05apr2018 ore09:45 Elezioni per il rinnovo della CTN O&aP - Gli ultimi sondaggi disponibili confermano quelli già pubblicati qualche tempo fa.  Lo scoop falso e strumentale lanciato da influenti membri del PPS (quello dell'accoppiata romana) pare che non abbia alterato in alcun modo le intenzioni di voto: Manzoni consolida i propri consensi (19 o 20), Disint stacca di qualche punto Orazio e Roccaro vince per mancanza di avversari.

Vi anticipo che sabato 21 aprile dalle ore 10 "La voce del Popolo" si collegherà in diretta con la sede di Piacenza in occasione dell'Election Day delle CTN, per informarvi circa l'andamento dei lavori.
Al collegamento "tutto il voto, minuto per minuto" potranno contribuire tutti (compreso i membri del PPS) inviando, messaggi, foto e filmati.  Non si tratta di delazione o spionaggio (come di solito vengono etichettate le info pubblicate su questo blog) bensì di doverosa informazione. Ringrazio anche a nome delle centinaia di allevatori che ci seguono, tutti coloro che vorranno contribuire.
02apr2018 ore09:50
Ieri è venuta a farmi visita la famiglia Culletta al completo.

Il buon Ago dopo avermi scaravoltato tutto l'allevamento, fatto fuori i viveri per una settimana intera e bevuto una boccia di un ottimo rosso toscano, ha preso in braccio il suo innocente figliuolo e si è messo a dargli lezioni per avviarlo alla carriera da ornitologo, nella speranza che voglia seguire le orme paterne.

La foto lo immortala mentre sta illustrando al piccolo lo standard del Barnardius zonarius zonarius e più in particolare le caratteristiche della taglia.

Inoltre ha confermato la sua presenza, unitamente ad una folta rappresentanza modenese-reggiana, "all'anguillata"che organizzeremo non appena saranno ultimati i lavori di ristrutturazione dei locali, sotto la regia del Maestro Rovinetti.

01apr2018 ore19:35 Un amico, per ragioni familiari , è costretto a ridurre il proprio premiato allevamento di Agapornis personatus in diverse mutazioni:
ancestrali, blu, cobalto, pastello, viola, ancestrali portatori di lutino.
Chi fosse interessato può contattarmi.
31mar2018 ore10:05
Questo é uno stralcio del Verbale dei R.R. del 24 settembre 2017 nel quale si è parlato, tra l'altro, dei problemi conseguenti alle misure contro l'influenza aviara. Quella sopra é una delle misure consigliate. Niente. Oggi è il sabato di Pasqua e voglio essere buono: non sono assolutamente d'accordo!
31mar2018 ore10:05 Guai seri per diversi allevatori alla Fiera degli uccelli di Codega (TV) (>>>)
Come ho già avuto occasione di scrivere qualche tempo fa il giochetto degli anellini-elastico é stato scoperto per cui sarebbe bene iniziare a fare un bel ripulisti negli elenchi soci di diverse associazioni!!
30mar2018 ore09:15 Per assicurare la regolarità del voto in occasione della elezione delle C.T.N. del 21 aprile prossimo bisognerebbe richiedere la presenza degli osservatori dell' OCSE!!
Diversi elettori (parlo sempre del settore O&aP) hanno promesso il loro voto ad entrambi i candidati-presidenti per cui la tentazione di andare a verificare il voto reale è sicuramente tanta.
Inoltre, il vizietto di segnalare qualche scheda con una crocetta appartiene già alla cultura elettorale di qualcuno.
Infatti nelle precedenti votazioni, nonostante fosse in vigore il "pensiero unico" imposto dal "partito unico" in un regime autoritario che puniva gli infedeli con la convocazione a poche mostre, geograficamente scomode e con scarso interesse ornitologico, per verificare il grado di affidabilità dei giovani giudici è successo anche questo.

Se proprio non si vogliono scomodare gli osservatori internazionali, consiglio di tenere gli occhi bene aperti e di adottare le seguenti misure:
1) il POC dovrebbe indicare come proprio scrutatore il giudice più "accuorte" (sveglio, per dirla in napoletano) della covata;
2) le schede prima di essere consegnate ai votanti devono essere controllare in ogni loro parte (davanti e dietro) che non portino nessun segno identificativo;
3) durante lo spoglio, le schede portanti segni che possano ricondurre alla personalizzazione delle stesse devono essere annullate senza indugi; (corre voce che in passato, qualcuno dei fedelissimi del regime le firmasse addirittura);
4) le operazioni di voto devono svolgersi in un luogo nel quale sia renda impossibile fotografare il proprio voto;
5) il giudice che venisse trovato a compiere azioni scorrette in questa occasione dovrebbe essere radiato, non dall'elenco giudici, ma dagli associati della FOI.
Personaggi del genere deturpano ed inquinano l'ambiente!!
26mar2018 ore15:00 Comunicazione per i gruppi di acquisto. Abbiamo iniziato la raccolta degli ordini per la fornitura Ornitalia. Per la zona di Alfonsine contattate il sottoscritto mentre per Modena, Fabio Vitalbi.
24mar2018 ore09:38 Ma fate proprio schifo, dovreste vergognarvi! Avete montato una campagna elettorale falsa, strumentale ed opportunista. Siccome non avete argomenti per denigrare Maurizio Manzoni ve li siete inventati di sana pianta.
I massimi esponenti del PPS (Partito della Pacca sulla Spalla) stanno invitando i propri colleghi a non votare Manzoni perchè si trascinerebbe in CTN anche Curci Orazio, il quale viene contestato da alcuni per il suo modo di porsi.
A questo punto mi corre l'obbligo di puntualizzare alcune cose:
1) il sistema elettorale non prevede la elezione di "squadre", bensì di "singoli" (Manzoni si presenta come presidente e Orazio, insieme a Disint, si presentano come membri della sezione "altri psittaciformi", per cui non esiste nessunissimo collegamento elettorale fra i due, si può votare tranquillamente Manzoni come presidente e Disint come membro aP
;
2) sul piano tecnico Manzoni rappresenta il meglio, sul piano comportamentale, in questo anno di attività di commissariamento ha dimostrato di essere equilibrato, corretto e di aver lavorato con l'obiettivo di elevare il livello di competenza dell'intero gruppo dei giudici O&aP senza intenti punitivi nei confronti di nessuno, sul piano elettorale fa anche arrabbiare perchè non sta neppure facendo campagna elettorale, a differenza di quelli del PPS che oramai hanno fracassato gli zebedei a mezzo mondo!!
3) l'unica cosa che ha in comune con Orazio é la città di residenza e non mi risulta in alcun modo che abbia mai caldeggiato e tantomeno sponsorizzato la sua candidatura e lo sapete bene anche voi che state divulgando consapevolmente questa meschina falsità;
4) c'è persino chi ha la faccia tosta (e non solo) di fare circolare un messaggio di stampo mafioso, ossia, qualcuno che chiede di fare ritirare la candidatura di Orazio in cambio del voto a Manzoni! Robe da matti!!  Ma cavolo, se non vi sta bene Orazio eleggetevi Disint !! cosa c'entra Manzoni!!
A questo punto il risultato delle elezioni mi interessa relativamente, quello che avete dimostrato basta e avanza per schifarmi completamente di un mondo fatto di personaggi davvero piccoli piccoli!!
Resta inteso che se qualcuno ha qualcosa da chiedermi in relazione a questo post sarò ben lieto di rispondergli al 338.3649131.
22mar2018 ore17:48
Ieri ho ricevuto la visita degli Ispettori per l'ottenimento del Certificato di Agibilità relativamente al reparto "cucina & ospitaltà". Il presidente della commissione era Aimone Rovinetti il quale ha controllato ed esaminato attentamente ogni parte della filiera; dall'area parcheggi  al disturbo della quiete pubblica, dalla sicurezza del tendone copri-tavoli alla funzionalità del barbecue.
A fine verifica mi è stata rilasciata l'ambìta autorizzazione pur se che corredata da alcune prescrizioni.
In particolare sono stati evidenziati i limiti della graticola: la superficie utile di cottura é di appena 101,7 cmq., ciò significa che non si potranno cucinare più di tre anguille contemporaneamente e che, tra l'altro, non potranno superare una circonferenza di 8-10 cm. cadauna.
Ciò comporta un importante condizionamento all'operato del cuoco il quale non potrà servire più di 20 commensali contemporaneamente.

Tutto ciò per dire che a breve organizzeremo a casa mia una abbuffata a base di anguille delle Valli di Comacchio (docg) ma non potremo invitare più di 20 persone.
Di conseguenza saremo costretti a diramare inviti personalizzati e questo provocherà sicuramente qualche malumore fra coloro che resteranno esclusi .... cercheremo di fare il possibile per rifare un'altra mangiata nel più breve tempo possibile per sanare i mugugni.
21mar2018 ore19:18 Grazie a Clay Valeri che ancora una volta ci ha fornito un utile contributo.
Guardate un po' cosa mi ha scritto in merito al quesito sugli aymara: "
ho colto l'occasione per sentire il parere di Tony Silva, sempre gentilissimo e disponibile, il quale ha risposto che è fatto per attirare coleotteri che svolgano il compito di mantenere pulito il nido, covando la maggior parte nei cactus. In pratica un vero caso di simbiosi mutualistica".
Anche se nel mio allevamento non ci sono coleotteri che possano aiutare gli aymara a pulirgli il nido (al posto loro lo faccio io con la mia palettina) mi fa piacere che abbiamo mantenuto un'abitudine ancestrale. 
20mar2018 ore10:00
Penso proprio che dovrò installare un piccolo water nell'anticamera dello spazio di cova nei nidi dei miei Parrocchetti della Sierra (Psilopsiagon aymara).
Come si può notare in foto, defecano esclusivamente all'ingresso del nido. La camera di cova é perfettamente pulita come pure il fondo della gabbia, e non si tratta di maleducazione di qualche esemplare poichè tutte e quattro le mie coppie si comportano nello stesso identico modo.
Mi viene da pensare che si tratti di un comportamento   adottato in natura per difendere il nido dai predatori.
Ho spulciato tutti i miei libri ed il web ma non ho trovato molto sull'argomento; vive negli altipiani della Bolivia e dell'Argentina ad altitudini notevoli (da 1.500 m. in su, ne sono stati avvistati persino a 4.000 m.) e nidifica scavando tane nei cactus oppure per terra.
Potrebbe trattarsi di un ostacolo per i serpenti o per altri predatori ... ma sono mie supposizioni ... se qualcuno ne sa di più mi farebbe una grande cortesia se mi erudisse.
In ogni caso, feci nell'ingresso a parte, è un simpatico pappagallino che consiglio a tutti. Ho dovuto allevarne uno allo stecco perchè il padre lo aveva aggredito, per poi regalarlo ai miei nipoti ed ha dimostrato un livello di intelligenza davvero notevole!!
19mar2018 ore13:10 Apprendo con imperdonabile ritardo della scomparsa di Cesare Pollastri, il Presidente dell'AOM di Monza. Mi dispiace tantissimo!! Era una di quelle persone che stimavo molto, sia per il suo stile che per la sua rettitudine. Insomma, era uno dei pochi Presidenti di associazione con la schiena dritta che diceva ciò che pensava pur nella consapevolezza che ci avrebbe rimesso qualche "penna".
Ebbi il piacere di ricevere una sua e-mail nell'aprile del 2016, che pubblico con grande tristezza, nella quale puntualizzava alcune affermazioni da me scritte in un articolo apparso sul "Corriere Ornitologico":

In seguito ci siamo scritti e sentiti in diverse occasioni ed ho avuto modo di apprezzare fino in fondo la sua competenza e la sua onestà!
Ciao Cesare, avrei voluto conoscerti meglio, ci eravamo ripromessi di incontraci per fare un po' di chiacchiere ma il tempo ci ha fregato. Conserverò di te un bellissimo ricordo. R.I.P.
19mar2018 ore08:22
La mia coppia di Parrocchetti di Port Lincoln è una gioiosa macchina da guerra, per dirla alla Occhetto... non sbaglia un colpo .... va a finire che mi arricchisco con i proventi derivanti dalla cessione della prole!! (ahahah)

Ho postato la foto della nidiata proprio per mostrare uno dei momenti di massimo piacere per tutti gli allevatori, anche per quelli che gioiscono nel vedere quei batuffoli di piume perchè sanno che presto si trasformeranno in eurini... 

Ecco, uno che gode nel vedere nascere Port Lincoln non è sicuramente attratto dalla valore di cambio "uccello/euro" perciò lo si può definire, senza paura di sbagliare, un allevatore appartenente alla categoria 5)!
16mar2018 ore09:50 Sempre in tema di animalardi... Oramai è diventato uno stile quello di insultare, aggredire, diffamare, senza nessun motivo o ragione, solo con l'intento di provocare "la catena di S. Antonio degli insulti" nei confronti del malcapitato di turno.
Perchè i social ci hanno abituato a prendere per buono tutto ciò che ci può far comodo, o semplicemente ci può piacere, senza andare a verificare se corrisponda o meno al vero.
Da una parte nascono vere e proprie imprese per la produzione di "bufale" e dall'altra, noi utenti, ci stiamo rimbecillendo sempre di più ...
Trovare ogni tanto qualche giudice che riporta le cose al posto giusto riempie il cuore di gioia!! (>>>)
In questo caso il Giudice Tiziana Pasquali del Tribunale di Livorno ha condannato il responsabile dell'Ufficio Stampa della LAV per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del Presidente dell'ANMVI.
15mar2018 ore19:00


Volevo complimentarmi con i Vigili Urbani di Rimini!! Ma vorrei anche fare notare che i nostri amici animalardi con i nostri controllori sono oramai "pappa & ciccia" o se preferite "culo & camicia",  e questo per noi non va assolutamente bene!!
13mar2018 ore20:06 Ci mancava solo questa ... noi allevatori amatoriali siamo dei veri e propri delinquenti, i maggiori responsabili dell'estinzione di molte specie.
Ci hanno beccato ... avremmo dovuto stare più attenti!!
Sto scherzando, ma non più di tanto... andatevi a leggere questo scritto di Banfi (>>>)
12mar2018 ore07:05
In questo periodo i ricci (o porcospini) si stanno risvegliando dal letargo ed affamati vanno alla ricerca di cibo.
Purtroppo, soprattutto di notte, attraversano le strade e molti restano schiacciati.
Il riccio è utilissimo, poiché é un tenace divoratore di parassiti (lumache, limacce, vermi, larve, bruchi etc.), perciò sarebbe bene evitare di calpestarli ed i più sensibili potrebbero addirittura accompagnarli fuori dalla sede stradale. 
Io ne ho almeno uno in giardino che proteggo con la massima attenzione e sono riuscito ad abituare i cani alla sua presenza.
11mar2018 ore19:21 Questa mattina, aprendo la porta dell'officina, mi sono ritrovato una rondine che ci svolazzava dentro. Evidentemente il giorno precedente é entrata, approfittando di una delle rare occasioni in cui la porta era aperta, ed ha trascorso la notte appollaiata su qualche chiodo.
Sono andato a leggermi le notizie in breve di anno scorso ed ho riscontrato che quest'anno la prima rondine è in anticipo di quattro giorni. (per cui l'andamento meteo non influisce più di tanto...)
Ora "a cronometro" arriveranno anche tutte (o quasi) le altre e per qualche settimana mi faranno impazzire perchè pretendono di entrare dove non devono (in casa, in allevamento etc.) e, a parte l'officina, locale a loro prediletto, decideranno di adattarsi ai locali che gli ho riservato proprio quando non avranno alternative.
Comunque allevare rondini è un vero piacere, almeno non avrò il problema di cedere i novelli...
10mar2018 ore06:55 Mah!!! Stanno succedendo cose strane, molto strane... e vorrei esprimere il mio pensiero attraverso lasempre attuale affermazione di Andreotti: "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".
Ogni tanto ricevo la telefonata di qualche collega che si è ritrovato in allevamento la forestale, ma la causa scatenante è sempre stato l'anellino, non accompagnato dal documento CITES, che ha orientato i controllori sulle tracce dell'allevatore all'origine, oppure qualche altra cosa del genere.

Ora invece apprendo che nell'arco di un paio di giorni e in regioni diverse del paese in tre casi sono state effettuate delle ispezioni con controlli prevalentemente mirati al benessere degli uccelli. (dimensione gabbie, pulizia degli ambienti, pulizia dell'acqua, presenza di medicinali non autorizzati etc.) I controllori, in un caso erano funzionari dell'AUSL mentre negli altri due, carabinieri forestali.

Questi fatti mi hanno fornito lo spunto per fare una bella pulizia pasquale nel mio allevamento tirandolo a specchio, ed oggi controllerò ed aggiornerò anche tutta la documentazione CITES.
Consiglio anche a voi di fare altrettanto e se a qualcuno dovesse capitare di ricevere visite è pregato di comunicarmelo tempestivamente!! 
09mar2018 ore07:25 Le sagge raccomandazioni della SOR...  (>>>)
08mar2018 ore12:45 Boni, boni... state bboni!! Il mio caloroso ed affettuoso consiglio é rivolto a tutti i giudici della specializzazione O&aP. Capisco bene che le imminenti elezioni (del 21 aprile) per l'elezione della CTN siano particolarmente importanti e che in seguito alla caduta del "muro", il PPS (Partito della Pacca sulla Spalla) che in passato aveva governato in un regime sostanzialmente dittatoriale, si trovi fortemente a disagio, ma, in ogni caso, vi consiglio di adottare maggiore cautela soprattutto per quanto riguarda gli apprezzamenti sui vostri stessi colleghi del partito avverso.
Vedete, ogni giudizio espresso, soprattutto se dispregiativo, nel giro di poco tempo arriva alle orecchie dell'interessato il quale potrebbe anche rimanerci male...
Dopo il 21 aprile, indipendentemente da chi verrà eletto al vertice, il gruppo dei giudici O&aP dovrà per forza tornare ad essere unito... perciò sarebbe bene scavare meno fossati possibile e se proprio è necessario farlo, che non siano particolarmente profondi.
Datemi retta, lasciate a me e alla mummia la parte del "rompicoglioni" che dal 22 aprile non avremo la necessità di fare squadra per giudicare al meglio!
07mar2018 ore12:12
Qualche giorno fa ho posto in vendita, a prezzo zero, quattro Parrocchetti di Port Lincoln (maschi) puri (Barnardius zonarius zonarius), inanellati 2017 (in foto).

Fino a questo momento non ho ricevuto neppure una richiesta di cessione
ed allora ho pensato bene di rilanciare l'offerta di nuovo temendo di non essere stato sufficientemente chiaro.

Con questo post intendo confermarvi che non sto scherzando, inoltre, a titolo di rimborso viaggio, vi regalo, per ogni pappagallo, una bottiglia di lambrusco del contadino (ottimo!).

Infine, pubblicherò sulla Voce del Popolo la foto del collega che mi farà la cortesia di acquistare uno o più dei miei pappi mentre gli consegnerò la bottiglia di vinello!!
06mar2018 ore12:50 Ho pubblicato due interessanti interventi di Giovanni Fogliati e di Orazio Curci sulla pagina (fondopagina) relativa ai prezzi di mercato dei pappi (>>>)
04mar2018 ore21:05 Ho appena pubblicato un mio intervento su questa pagina (>>>) sul prezzo di mercato dei pappi.
03mar2018 ore10:10 Il buon Marco Cotti ha "rubato" dal mio blog l'offerta di vendita di due conuri (imbeccati a mano) che ho postato qualche giorno fa e l'ha pubblicata sulla sua pagina Facebook.
Siccome ho scritto che li cedo a 200 €. cadauno, ne è scaturita una interessante discussione sul mercato dei nostri becchistorti e sulla dinamica dei prezzi.
Dato che non mi piace affrontare le cose che reputo interessanti sui social, mi riporterò la discussione sulla Voce del Popolo con l'auspicio che si sviluppi una bella discussione.
Appena avrò un po' di tempo vi dirò come la penso...
03mar2018 ore07:30
No! Non è una bufala! E' un articolo apparso mercoledì 28 febbraio sul Resto del Carlino dell'Emilia Romagna. Lascio il commento a Banfi (>>>) nella speranza che, nel frattempo, la ex gloriosa Arma dei Carabinieri abbia provveduto a sottoporre il proprio dipendente al TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). 
Complimenti anche al giornalista autore dell'articolo: questo sì che é vero giornalismo di inchiesta utile a scoprire e a prevenire gli attentati alla collettività!! Povero coglione...
02mar2018 ore20:03 Io credo che sia ora di applicare davvero la Legge 157 del 1992 che vieta la consumazione dei piccoli uccelli nei locali pubblici, aggiungendo anche quelli privati!!
E credo pure che le associazioni/federazioni che associano cacciatori ai quali vengono forniti gli anellini per i richiami vivi debbano essere allontanati!!
E non mi si venga a dire che non si riescono ad individuare!!
Con questa gente qua, gli allevatori che "allevano per proteggere" non ci vogliono avere nulla a che spartire.. (>>>)
02mar2018 ore19:25 L'Ing. Banfi ha scritto una letterina, in nome e per conto di una bella sfilza di sigle, al Dott. Borrello del Ministero nella quale vengono messe in evidenza le ragioni del mondo ornitologico in merito alle misure restrittive a seguito del virus dell'influenza aviaria imposte anche gli uccelli e chiede che almeno ci venga riservata formale risposta.... (>>>)
L'Ing. Banfi però, non ha tenuto conto del vecchio e saggio proverbio che recita: "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere!"
Perchè proprio così farà il nostro caro Dott. Borrello... non udirà, non vedrà e...non risponderà...
01mar2018 ore12:45
C'è qualcosa che mi sfugge...
I due conuri del sole che vedete in foto li sto allevando a mano, avendoli sottratti ai genitori, dopo che un loro fratello era morto dal freddo.
Due giorni fa ho messo due avvisi di vendita, uno su Italypet e l'altro su di un gruppo Facebook specializzato nella compravendita di uccelli (con oltre 3.000 iscritti).
Ebbene, in due giorni ho ricevuto due messaggi che mi chiedevano il prezzo (tra l'altro, bassissimo) più per curiosità che per altro.
Io non sono di certo un bravo commerciante, però se anche i conuri del sole, che fino a due giorni fa erano tra i più  richiesti in assoluto dal mercato, incontrano difficoltà ad essere piazzati significa che la crisi da nera é diventata nerissima!!!
28feb2018 ore09:40 Per nostra fortuna i politici hanno capito che lo "spot animalista" non porta voti, ed allora hanno declassato a sottoprodotto questo tema che fino a qualche mese fa si considerava centrale nella disputa elettorale. Lo "steward napoletano" ha fatto scomparire il punto "animali" dal programma elettorale, con buona pace del Bernini, "l'omino plastificato" ha lasciato in panchina "coscialungaconautoreggenti" che rappresentava una delle tre punte di sfondamento, mentre il "bulletto di Rignano" ha letteralmente oscurato la Prestipino, la "pasionaria animalista", (una delle partecipanti alla congiura per l'accoltellamento del sindaco Marino)....
Ringrazio Clay che mi ha trasmesso questo link (>>>) dal quale si possono leggere i programmi elettorali delle varie forze politiche sul tema di nostro interesse.
27feb2018 ore09:25 Sabato 21 aprile è l'Election day! Quel giorno lì sarà ufficialmente eletta la C.T.N. O&aP composta da: Manzoni (presidente), Disint (psittaciformi), Roccaro (ondulati).

A proposito... qualcuno mi accusa di essere parziale e di parteggiare per il POC.
Ebbene si, lo ammetto, non sono parziale, ma parzialissimo!! ... se dovesse vincere il Partito della Pacca sulla Spalla (PPS) sarebbe un disastro per tutto il settore dei becchistorti. I barboncini, i furieri, i lecchini e i furbastri dell'ultima ora spazzerebbero via in poco tempo ogni tentativo di riesumare la competenza!
26feb2018 ore07:20 Sempre in merito alle misure adottate dai nostri politicanti per prevenire la diffusione dell'influenza aviaria appare una interessante (ed anche allarmante) riflessione dell'Ing. Banfi sul sito della SOR (>>>)che giunge alla seguente conclusione:
"OCCORRE A QUESTO PUNTO LA MASSIMA PARTECIPAZIONE NELL'ESERCITARE CONVINCENTI PRESSIONI AFFINCHE' VENGANO RICONOSCIUTE LE NOSTRE RAGIONI"
E' da sempre che sostengo che la nostra classe dirigente è mentalmente incapace di ragionare sulla base dei dati e delle prove scientifiche e che l'unico argomento convincente sono i "voti"!!
Dobbiamo riuscire a dimostrare che gli allevatori rappresentano un interessante pacchetto elettorale e che intendono farlo valere nelle urne!!!
26feb2018 ore07:20 Molti mi chiedono di pubblicare l'aggiornamento dei sondaggi sulla campagna elettorale in corso per la elezione della nuova CTN O&aP...
Non ho grosse novità ... gli elettori non sono 60 mln, ma solo 33, per cui le variazioni di opinione sono oramai irrilevanti. I miei sondaggi indicano ancora 18 a 15 a favore del POC, anche se ho visto sondaggi fatti da altri Istituti accreditare un 19 a 14. Però poi entrando nei dettagli ho notato che è stato segnato un elettore nella lista del POC che sicuramente voterà per il PPS, mi ci gioco un paio di appendici del mio corpo alle quali tengo molto!!

So che é stata fissata la data delle elezioni, e credo anche che sia stata comunicata ufficialmente, ma alcuni dei miei amici si sono messi a fare gli asini ... e non me l'hanno voluto dire per non infrangere il codice etico...
25feb2018 ore09:50 Sono pronto.... ho rafforzato le difese in tutte le voliere ed ora mi metto seduto ed aspetto che arrivi "Burian". La temperatura é già diminuita di diversi gradi (ora ad Alfonsine è di 1°) e spira un venticello freddo da Nord, ancora non forte. Il meteo del mio smartphone mi dice che alle 14 cadranno un po' di fiocchi di neve poi riprenderanno domani mattina alle 6 e continueranno per tutta la giornata. Le temperature andranno in picchiata fino a toccare -5 questa notte.
Ricordo mio nonno che ogni tanto mi diceva: "senti che vento freddo? questo è la "buriana", un vento che arriva dalla Russia, dalla siberia".
Aveva proprio ragione, sono andato a consultare wikipedia e dice:  
"Il buran, (in russo: буран?) è un vento di aria gelida, a volte molto forte, caratteristico delle steppe della pianura sarmatica, a ovest degli Urali. Viene da N-NE ed è causato da una depressione che sconvolge le condizioni anticicloniche tipiche della zona. È spesso accompagnato da bufere di neve congelata..."
25feb2018 ore09:50 Dal portale SOR.... (>>>) I gamberi, andiamo avanti come i gamberi ....
23feb2018 ore07:45

No!. Mi dispiace ma non sono assolutamente d’accordo!

Con stupore ho letto l’articolo apparso sul primo numero di Italia Ornitologica del 2018 pubblicato sul portale della FOI (>>> cliccare su "mancata comunicazione nascita...) che gioisce perché un giudice ha emesso una sentenza sulla base del “buon senso” e non certo applicando la Legge mandando assolto un allevatore che non aveva presentato denuncia di nascita per un Agapornis fischeri..

Perché la Legge, in questo caso, è di una chiarezza esemplare e recita testualmente:

Art. 8-bis del Decreto Legge 12 gennaio 1992 n.2  - 1. Tutte le nascite o riproduzioni in cattività degli esemplari appartenenti a specie incluse nell'allegato A, appendici I e II nonchè nell'allegato C, parte 1 e 2, del regolamento (CEE) n. 3626/82 del Consiglio del 3 dicembre 1982, e successive modificazioni, devono essere denunciate, entro dieci giorni dall'evento, al Ministero dell'agricoltura e delle foreste - Direzione generale per l'economia montana e foreste - Servizio certificazione CITES….”

Il compito del Giudice non è quello di interpretare la Legge, ma è quello di applicarla senza discutere e senza agire arbitrariamente secondo la propria convinzione come fa capire bene l’art. 101 della Costituzione … è la Legge che sta sopra al Giudice e non viceversa !

Detto ciò, affermo che la Legge in questione è un cesso, un aborto, un capolavoro di burocrazia in salsa animalista, una roba che non esiste in nessun’altro paese europeo e che andrebbe abolita tutta e immediatamente!!

Basterebbe una Legge con un solo articolo, questo:

art. 1 “La presenza dell’anello inamovibile costituisce di per sé prova di nascita in cattività” stop.

Con un simile articolo, si libererebbero diverse centinaia di carabinieri da compiti burocratici per quanto inutili, si taglierebbero una valanga di sprechi e si darebbe tranquillità agli allevatori nella riproduzione di quegli esemplari che la stessa Legge CITES dichiara di voler proteggere.  

Il compito della più grande Federazione italiana è quello di invitare i propri associati al rispetto della Legge, anche se sbagliata, e di farsi carico del problema facendo pressione politica affinché venga cambiata.

Crogiolarsi per una sentenza che non ha né capo, né coda  e che non sposta di un millimetro il problema, anzi che crea ulteriori incertezze fra gli allevatori, che già stanno rispettando poco e male la Legge, non mi sembra assolutamente la strada da seguire!!!
22feb2018 ore12:30
Ecco cosa porterà Burian ad Alfonsine nei prossimi giorni... La temperatura scenderà fino a -5, con uno sbalzo di ben 10° in pochi giorni. Per il mio giardino (molte piante hanno già messo le gemme), ma soprattutto per i miei pappi non sarà per nulla una buona cosa!!
Sto già organizzando le difese nella speranza che tutto vada bene e che finalmente si faccia avanti la primavera!
Per quanto riguarda la parte di aviario coperto metterò stufe elettriche per evitare che la temperatura scenda sotto i 0°, mentre per le voliere esterne mi sono assicurato che tutti i posatoi siano in legno e non in metallo, e possibilmente grossi affinchè possano proteggersi le zampe e le dita (parte più delicata) accovacciandosi, sarò prontissimo a togliere il ghiaccio dai beverini e fin da oggi ho aumentato la percentuale di girasole nei semi. Naturalmente ho rinforzato le protezioni delle voliere con ulteriori pannelli...
Fortunatamente non ho pulli nei nidi esterni, ma solo uova ...
22feb2018 ore09:45 E bravi quelli di Federfauna!! Sul loro portale hanno pubblicato l'elenco di tutti i candidati alle prossime elezioni evidenziando in verde quelli "amici" ed in rosso i "sostenitori degli animalardi".
Io mi sono divertito a sfogliare entrambi gli elenchi ed ho notato la trasversalità del fenomeno, in ogni cesto ci sono le mele marce e quelle buone.... magari potremmo tenerne conto il 4 marzo quando dovremo tracciare la preziosa ics sulla schedina... (>>> a fondo articolo cliccare su "elenco...")
22feb2018 ore07:13 Ne approfitto per fare un saluto ed un augurio di pronta guarigione all'amico Gianni Matranga che da qualche tempo sta lottando per sconfiggere i suoi malanni.
Ultimamente l'ho sentito positivo e determinato nel volersi riprendere il posto che gli spetta nella normalità della vita, ci vorrà ancora un po' di tempo, per cui intende abbandonare alcuni degli incarichi più impegnativi che ricopriva come, ad esempio, la presidenza dell'AOT.
Mi ha promesso che per il momento considera solo "sospesa" l'attività editoriale del Corriere Ornitologico nella speranza che in futuro si ricreino le condizioni per poter riprendere i fili, ma ha tenuto a precisare che costituisce un impegno particolarmente stressante!  

Amico mio, datti una mossa e cerca di rimetterti in forma in tempi rapidi perchè non possiamo rimanere troppo a lungo orfani di uno dei pochi e autentici strumenti di informazione del nostro mondo alato.
21feb2018 ore19:55 La regola fondamentale del mercato dice che: la domanda ordina e l'offerta esegue!!
Ciò vale anche per il nostro settore dove l'offerta di uccelli viene condizionata (nei periodi di crisi, maggiormente) dalla richiesta del mercato, ed in questa fase la domanda assorbe quasi esclusivamente il "pet"
Questa é la ragione principale per la quale si sottraggono i pulli ai genitori per allevarli artificialmente al fine di renderli socievoli con l'uomo.
In questi giorni ho letto sui social discussioni su questo argomento e qualcuno ha persino lanciato una petizione per chiedere l'approvazione di una legge che vieti tale tipo di pratica. In Olanda esiste già.
Come spesso succede su questi temi, c'è chi è favorevole, chi é contrario e chi sta a metà strada... Io sono decisamente contrario e sarei favorevolissimo ad una legge che ne limitasse l'uso, ma soprattutto, l'abuso.
Esistono una quantità notevole di studi scientifici che dimostrano che lo snaturamento dell'imprinting negli uccelli produce uno squilibrio che porta frequentemente a deviazioni importanti quali la depressione (spesso causa di autodeplumazione), la continua deposizione dell'uovo, etc. etc.
Attorno alla filiera dell'allevamento artificiale si sono costruite tutta una serie di attività e di professionalità che procurano un consistente livello di profitti: dal veterinario poco corretto che si approfitta del particolare rapporto fra il proprietario ed il pappagallo, fino ad arrivare alla nuova figura dell'educatore, esperto del comportamento animale, il cui compito é quello di correggere le deviazioni comportamentali. 
Tuttavia in casi particolari, ossia in caso di rischio per la vita dei pulli, l'allevamento artificiale può rappresentare una soluzione che però andrebbe adeguatamente e rigidamente regolamentata.
  Dobbiamo essere consapevoli che acquistare un esemplare di cattura significa contribuire alla morte di almeno 20-30 esemplari sottratti al loro ambiente naturale. 
Il nostro egoismo e la nostra stupidità devono riuscire a darsi un freno e dobbiamo smettere di frequentare alcune mostre-scambio, fuori dall'Italia, dove sono posti in vendita a prezzi stracciati tanti esemplari provenienti dai "paesi dell'Est" (si fa per dire...)
In questo video si vedono 175 piccoli pappagalli sequestrati dalla polizia brasiliana nella zona di Paranà e la stragrande maggioranza di loro è destinata a morte certa, data l'esigenza di cibo e di calore a quell'età.
(>>>)
20feb2018 ore07:20 Ecco il calendario (provvisorio) delle mostre che si effettueranno nel corso del 2018 in Sicilia.

19feb2018 ore11:04
La foto di sinistra é stata scattata al National Park Etosha in Namibia e riprende una coppia di Agapornis roseicollis in natura, mentre quella a destra, sempre di Agapornis roseicollis, è di una recente mostra espositiva.
Come può notare anche l'occhio del profano, sono talmente diversi che non sembrano neppure appartenere allo stesso Genere ... il lavoro di selezione che è stato svolto negli allevamenti amatoriali per renderli sempre più simili ad uno standard da noi inventato, li ha letteralmente stravolti.
C'è da sperare che la specie in natura sopravviva all'infinito poichè non si può certo pensare ad un reinserimento con esemplari prelevati dalla cattività. Ormai è divenuta incolmabile la distanza fra il tipo selvaggio e l'ultimo "modello" allevato in cattività.
Almeno avessimo il buon gusto di cambiargli la denominazione ... eliminando dal vocabolario dell'allevamento amatoriale la parola "ancestrale" per sostituirla con "verde".
Fra le otto specie del Genere Agapornis, a parte il pullarius ed il canus che hanno vissuto storie particolari, l'unica specie che si è discostata poco dal tipo selvatico è il nigrigenis.

La mia conclusione: oramai é inutile tentare il recupero della selvaticità attraverso l'allevamento amatoriale, bisognerebbe prelevare direttamente dalla natura, ma le Leggi che ci siamo dati con l'obiettivo di difendere gli uccelli nei loro habitat naturali ci impediscono di farlo.
Solo Enti con finalità scientifiche di ricerca possono ottenere permessi speciali per l'importazione, e non privati o loro associazioni... e forse é bene che sia così...
Cerchiamo almeno di evitare di stravolgere anche quelle Specie che non sono state oggetto di una selezione sfrenata, in genere i medio-grandi pappagalli, evitando l'ibridazione con specie diverse e la ricerca di nuove e assurde mutazioni...
19feb2018 ore07:30 Un interessante studio sul comportamento dei fringuelli messo a punto da una ricercatrice della Columbia 'University dimostra che i fringuelli maschi imparano canzoni grazie alle quali comunicano con la femmina e quando raggiungono il  massimo livello di compatibilità si formerà la coppia che resterà fedele per sempre... (>>>)
17feb2018 ore11:00 Opssss... In diversi mi hanno contatto per suggerirmi di stare attento a promuovere gli allevamenti e le attività commerciali altrui...
Non so cosa dire, conosco personalmente Massimiliano Santini, anche se non ho mai avuto occasione di visitare il suo allevamento (avrei dovuto farlo, poi per un contrattempo saltò tutto) e non mi sento in grado di aggiungere altro.
Questo per dire che, con il post qui sotto, non ho apposto nessun timbro di convalida e di garanzia ....
16feb2018 ore20:30
Ciao Daniele,
questo argomento degli ancestrali sta molto a cuore anche a me.
Prova a cercare una coppia di cocorite ancestrali: dei verdi che danno solo prole verde... Credo che ce ne sia un ceppo solo in uno zoo in Germania e dei quali è impossibile entrarne in possesso.
Penso sia difficile trovare ora anche Calopsitte ancestrali. Ho dei dubbi anche con le Roselle comuni (Platycercus eximius)...
Sugli inseparabili sei tu l'esperto, ci sono roseicollis e fischeri ancestrali?
Con il tuo blog che è molto seguito, prova a lanciare un sondaggio!
Ciao, Roberto

Ciao, rassegnati, sono 2 anni che li cerco, adesso mi sono messo a " pulirli " cercando di selezionare i più verdi, ma è un' impresa, pensare che i primi che ho avuto circa 25 anni fà erano notevoli anche nella taglia e facevano anche 9 piccoli alla volta, questo purtroppo è successo anche con le roselle e per fortuna ora ho un ceppo bellissimo di 3 coppie  manto oro pure senza traccia di mutazioni che custodisco gelosamente, quest' anno hanno anche riprodotto molto bene , le mutate non dicono proprio niente a confronto come colori.

Questo concetto di mantenere puri i soggetti ancestrali è poco diffuso a mio parere proprio perchè i prezzi dei mutati lievitano a dismisura e tutti si fanno illusioni di facili guadagni, ma a me sinceramente rimangono sempre i più belli i colori selvaggi, alla natura non dobbiamo insegnare proprio
Ho pubblicato solo due dei tanti messaggi che ho ricevuto sulla questione degli ancestrali. Noto con piacere che c'è una grande sensibilità attorno a questo argomento e mi piacerebbe tanto riuscire a concretizzare  qualcosa... Qualche tempo fa alcuni dirigenti del CIAA si erano dichiarati interessati a mettere in cantiere un progetto per il recupero dell'ancestrale con la collaborazione di Massimiliano Santini, che già dispone di alcune specie autenticamente ancestrali. Vedremo se sarà possibile riprendere il discorso...
Purtroppo per varie ragioni, non solo economica, il tipo ancestrale è praticamente scomparso in quasi tutte le specie, soprattutto in quelle medio-piccole. Ed anche se si continua a definirli erroneamente ancestrali, non hanno proprio nulla di selvaggio, sono divenute vere e proprie mutazioni!!
I roseicollis, i fischeri, i lilianae che si vedono nelle mostre sarebbe più opportuno denominarli "verdi" piuttosto che "ancestrali", al di là del fatto che siano o meno portatori di altre mutazioni.
Io auspico che prima o poi si costituisca un qualche gruppo che si ponga l'obiettivo di allevare becchistorti, non nel rispetto di qualche standard, ma in quello della natura.
La prima regola dovrebbe essere quella della non partecipazione alle competizioni, la seconda, quella della riproduzione in colonia.
Ho cercato di capire se sia possibile, tramite il DNA, tracciare una matrice base di un soggetto autenticamente ancestrale da utilizzare come riferimento per gli eventuali confronti. La cosa è abbastanza complessa ed anche se é realizzabile, richiede costi talmente elevati da essere fuori dalla portata delle tasche di pochi allevatori.
Comunque su questo argomento ci tornerò quanto prima....
16feb2018 ore09:22 A proposito di kakariki ancestrali ... si sono fatti vivi solo allevatori disponibili ad acquistarli ma nessuno che ne abbia disponibili da cedere... Anzi, nessuno che li allevi.
Questa cosa è davvero grave...
15feb2018 ore07:24 Mi sto documentando sull'allevamento del cardellino chiedendo informazioni agli allevatori di questa specie, recuperando informazioni sul web e leggendo un libro scritto da Giorgio de Baseggio e Massimo Natale intitolato "Il cardellino eurasiatico".
L'età e l'esperienza di allevatore mi dicono che per fare le cose fatte bene ci vuole pazienza, tanta pazienza. E questa volta voglio fare una cosa davvero al top, sia per i cardellini che ospiterò, ma anche per il piacere dei miei occhi.
Alcune idee le ho già chiare: alleverò solo cardellini ancestrali ed in particolare della sottospecie "siberiana" (major), il più grande (cm. 15 circa) ed anche il più bello di tutti.
L'allevamento di questa specie é regolato dalle leggi regionali, nel mio caso dell'Emilia Romagna, (L.R. n.157 dell'11 febbraio 1992 e n.8 del 15 febbraio 1994) che impongono il rispetto di tutta una serie di misure per la salvaguardia e la difesa della specie in natura, in particolare non si possono detenere in cattività più di 16 esemplari riproduttori. Per tutte le altri mutazioni non vi è nessun vincolo di legge.
Io non intendo mettere in allevamento molte coppie, al massimo 4 o 5, perchè le voglio seguire con tutta l'attenzione del caso.
Mi resta ancora un grosso punto interrogativo: che tipo di locale? (con luce artificiale o luce solare?), in gabbia oppure in volierette?
Ora sento la necessità di visitare dei primari allevamenti specializzati in cardellini sia per chiarirmi le idee sul tipo di ambiente che dovrò predisporre ma anche per prenotare le coppie.
14feb2018 ore10:48
Come volevasi dimostrare... Ieri sera alle 23 il termometro esterno di casa mia segnava 0 gradi, questa mattina alle 6, - 4 gradi...
Non era difficile prevederne le conseguenze sia in allevamento che per le piante.
Il primo nido che ho aperto è stato quello dei conuri del sole dove c'erano tre pulli... "c'erano" è il verbo giusto ... perchè uno, il più grande, é morto dal freddo. Oramai sono grandicelli e la madre non riesce più a coprirli tutti, assicurando loro una temperatura adeguata.
Non essendo più possibile applicare uno scaldanido elettrico ho dovuto fare una cosa che non mi piace per nulla, ma che si è resa necessaria per salvare i due sopravvissuti (in foto).
Li ho prelevati, li ho messi in camera calda e li sto allevando allo stecco...
14feb2018 ore07:50 Un amico non riesce a trovare una coppia di kakariki fronte rossa ancestrali (Cyanoramphus novaezelandie).  Se ne trovano di tutti i colori ma di ancestrali puri (non portatori di qualche mutazione) neppure l'ombra.
Anche in questo caso stiamo dimostrando di essere interessati prima agli interessi delle nostre tasche e poi a quelli della natura. (di ancestrali c'è poca richiesta e i prezzi sono al tappeto)
Si consideri che il kakariki é classificato in allegato A) del CITES a seguito del pericolo di estinzione che corre in natura, poi derubricato in appendice X per agevolarne l'allevamento. 
L'appendice X prevede un unico obbligo: quello della presenza dell'anello inamovibile che esonera da qualsiasi compito burocratico CITES (attenzione, perchè un esemplare privo di anello o con anello irregolare si considera automaticamente in allegato A) con tutti gli obblighi del caso.
Comunque se qualcuno possiede kakariki ancestrali da cedere, faccia un fischio... quasi quasi ne prendo una coppia anch'io...
13feb2018 ore11:10 "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca" così diceva il Giulio nazionale...
Sulla questione dell'aviaria io continuo a pensarla esattamente come lui... finchè non verrà smascherato il "giochetto" continueremo a bruciare polli e tacchini, incrementando, in tal modo, uno dei canali commerciali più redditizi dell'allevamento industriale.
In Europa l'infezione é già stata debellata da tempo e senza neppure disturbare l'allevamento amatoriale. (>>>)
11feb2018 ore15:02 C'era una marea di gente questa mattina alla Fiera di Reggemilia. Un intero capannone occupato da tavoli sui quali una moltitudine di allevatori esponevano la loro mercanzia...tantissimi canarini, ma anche becchi storti, indigeni, esotici...
Com'era facile prevedere, sono ancora molti gli allevatori che hanno nel "gozzo" una parte del surplus 2017, quando già é iniziata la stagione riproduttiva 2018, e perciò hanno tentato la carta del S. Valentino reggiano.
Purtroppo molti visitatori hanno fatto come me ... ossia, si sono approvvigionati dei mezzi tecnici necessari per l'allevamento (tutti i commercianti di prodotti avevano la fila davanti ai banchi) e si sono limitati a buttare un occhio sui soggetti esposti ... Ho visto pochi passaggi di mano di uccelli, troppo pochi!!   

In qualità di inviato de "La Voce del Popolo" ho chiesto ed ottenuto una intervista all'Ing. Banfi, il quale mi ha anticipato che sta già lavorando per il grande appuntamento autunnale e che sta concentrando tutta la sua attenzione sulle relazioni con l'estero.
Già anno scorso è stato organizzato un vasto servizio di interpreti che ha permesso di migliorare le relazioni con gli ospiti stranieri e si sta lavorando per rafforzarlo ulteriormente con l'obiettivo di portare a Reggemilia la maggiore quantità possibile di allevatori e commercianti stranieri.
Che dire? Questa è stata la nota più positiva della giornata ... anch'io sono convinto che l'unico sbocco sul quale possiamo ancora puntare per la cessione delle nostre eccedenze, sia l'estero.
10feb2018 ore11:04 Mostra di S.Valentino - Qui troverete l'elenco dei tavoli della mostra-scambio con relativi espositori (>>>).
Questa iniziativa é partita qualche anno fa, sembrava dovesse rimanere un incontro fra pochi intimi ed invece sta diventando una cosa grande.
Al di là della quantità dei tavoli, in questi giorni ho sentito un sacco di gente affermare che andrà a Reggemilia, speriamo che prima o poi anche gli stranieri tornino a concludere buoni affari in Emilia!!
10feb2018 ore07:30 Domani mattina tutti a Reggemilia alla Mostra-scambio di S. Valentino. Leggete bene le istruzioni pubblicate sul portale della SOR e ... coloro che sono intenzionati a comprarsi qualche uccelletto farebbero bene a stamparsi qualche mod. 4  (>>>)
09feb2018 ore10:25 Les jeux son faits, rien ne va plus!!.  La nuova CTN O&aP può già iniziare a lavorare... i risultati dei sondaggi demoscopici sono fin troppo chiari.
Per quanto riguarda la presidenza sono state presentate due candidature: Roberto Pagliasso e Maurizio Manzoni. A partire dall'inizio della campagna elettorale l'ago della bilancia é andato spostandosi sempre di più a favore di quest'ultimo che a tutt'oggi può contare su di un notevole margine di vantaggio.
Per quanto riguarda il membro effettivo degli "altri psittaciformi" si sono candidati Orazio Curci e Cristiano Disint. In questo caso le preferenze hanno premiato Disint, mentre per gli ondulati l'unica candidatura é stata quella di Giorgio Roccaro.
08feb2018 ore07:33 Una buona occasione sfruttata a metà.... Capisco che i montatori taglino e mandino in onda ciò che più li aggrada, ma non credo che lo studio dell'evoluzione genetica del canarino (da quello ancestrale alle attuali mutazioni) rappresenti il messaggio migliore che si poteva lanciare dal Mondiale di Cesena. Buono invece l'intervento di Rossi che ha evidenziato che l'allevamento amatoriale può salvare specie estinte in natura (vedi Ara di Spix). (>>>)
07feb2018 ore10:25 In Nuova Zelanda é morto il maschio di Sula australiana che si era innamorato di una femmina di cemento (>>>)
06feb2018 ore10:20 Mercoledì 28 febbraio scade il termine per saltare sul carro del vincitore. Coloro che sono intenzionati a farlo è bene che ne diano tempestiva comunicazione in segreteria poichè sono disponibili pochi posti e, nel caso in cui andassero esauriti, si procederà in base alla data di avvenuta comunicazione del "salto".
Scherzi a parte, pare proprio che il POC sia irraggiungibile.
Mi ha telefonato uno dei 33 elettori per chiedermi in quale lista lo avessi conteggiato, ed alla mia risposta, mi ha assicurato che pur apprezzando tecnicamente il candidato-premier del PPS, voterà senza dubbio per il candidato premier del POC poichè in questo anno di gestione commissariale ha dimostrato che, oltre ad avere una ottimo livello di competenza tecnica, ha pure una spiccata capacità di gestire le risorse umane, qualità rarissima!.
05feb2018 ore18:30
Oggi ho fatto il guardone... Mi sono accorto che la mia coppia di Psittacula derbiana stava "lavorando" ed ha continuato a farlo per ben 12 minuti.... (chissà da quanto lo stava facendo?). Roba da fare impallidire di invidia un sacco di uomini!!
Si pensi che un ricercatore australiano ha condotto un test di durata su un campione di 500 coppie (uomini e donne) e la media generale é risultata di 5,4 minuti!!
La cosa che mi ha sorpreso maggiormente é stato il comportamento del maschio a fine rapporto.
Per una decina di minuti ha imboccato la femmina rigurgitandole il cibo nel becco. Ma per farsi uscire il cibo sbatteva la testa verso il basso (abbondantemente al di sotto del posatoio) con un'azione ritmica quanto profonda. Davvero particolare!!
02feb2018 ore19:00 E l'11 febbraio andremo tutti alla Mostra scambio di S. Valentino a Reggio Emilia (>>>)
02feb2018 ore19:00 In anteprima dell'anteprima ecco a voi la composizione della nuova C.T.N. O&aP: Maurizio Manzoni (presidente), Cristiano Disint (membro altri psittaciformi) e Giorgio Roccaro (membro ondulati).
Sarebbe una ottima CTN: su Maurizio credo che non si debba aggiungere nulla, rappresenta il meglio del meglio, con Cristiano ho avuto occasione di collaborare per la costruzione del portale dei nigrigenis, ed é persona seria e preparata, Giorgio non lo conosco, come non conosco gli ondulati, e non me la sento di giudicarlo. In ogni caso sarebbe davvero la migliore Commissione possibile che garantirebbe la continuità e lo sviluppo del lavoro di rinnovamento iniziato nell'ultimo anno.

Tranquilli, é solo una mia previsione-fantasia, che mi auguro venga confermata dal responso dell'urna, per cui non agitatevi e continuate pure nella vostra campagna elettorale.... ma datevi una mossa perché il POC mi risulta che stia allungando ulteriormente...
02feb2018 ore07:40 Oggi, 2 febbraio é la festa della "candelora":
Quando vié la candelora dall'inverno semo fora,
Ma se piove o tira vento ne l'inverno semo dentro!
(Oggi piove!)

Qualcuno mi fa notare che la pubblicazione dei verbali del Consiglio Federale FOI é ferma al 7-8 luglio 2017... Se non viene comunicata la ragione per la quale non vengono più resi pubblici, ognuno é legittimato ad interpretare il fatto come ritiene opportuno... (>>>)

Un allevatore mi ha inviato alcune foto e cartellini relativi a parrocchetti dal collare presenti alla mostra di Ladispoli affinché li pubblichi sul "Pasquino".
Ti ringrazio molto, ma non ritengo corretto pubblicare documenti del passato, ti prego di osservare bene i giudizi alle prossime mostre e di documentarmi con la stessa diligenza che hai usato per assemblare il materiale che mi hai inviato. Grazie!
31gen2018 ore11:00 Elezioni CTN O&aP - Oggi scade il termine per la presentazione delle candidature e fra qualche giorno conosceremo ufficialmente i nominativi dei candidati, anche se non sarà una novità per (quasi) nessuno.
Per quanto riguarda i sondaggi non ho rilevato nessuna variazione rispetto a quelli presentati il 25gen2018, il POC continua a precedere il PPS di tre punti, nonostante si sia registrata una vera e propria impennata nell'attività della campagna elettorale condotta dal PPS.
Ho avuto occasione di parlare con un elettore del PPS il quale mi contestava l'esito del sondaggio perchè dalla lista redatta dai sondagisti vicino al loro partito emergevano dati esattamente opposti.
Non ho nessuna difficoltà a crederci poichè se ci si limita a sommare le dichiarazioni degli intervistati si arriva ad un totale di voti, non di 33, quali sono in realtà, bensì di almeno una cinquantina, dato che molti giudici promettono il voto ad entrambi .... perchè non si sa mai come vada a finire e viste le vicende del passato é sempre meglio girare con il culo radente al muro...

Come dicevo, io ho apportato degli aggiustamenti ai numeri delle interviste grezze sulla base dei coefficienti di correzione.
E quali sono questi coefficienti di correzione? La risposta sta tutta nella denominazione che ho attribuito ai due gruppi, da una parte il POC (Partito degli Onesti e dei Capaci) e dall'altra il PPS (Partito della Pacca sulla Spalla).
Tradotto in dialetto per capire meglio: in una parte vige il principio della meritocrazia e nell'altro quello del fideismo.
Non ho inventato nulla, ho solo sintetizzato in due vocaboli la storia del passato che é una realtà e non un'opinione.
La sostanza: ai fini del sondaggio, é sbagliato conteggiare un incapace nella lista del POC anche se ha dichiarato di volerlo votare e viceversa ...
Amico mio, per "aggiustare" le dichiarazioni di voto ho utilizzato il parametro che ti ho appena illustrato, prova ad applicarlo anche tu e vedrai che il tuo risultato finale non si discosterà molto dal mio!! 
31gen2018 ore07:34 Mi auguro che tante cose che mi sono state raccontate in questi giorni sulla questione della manomissione degli anellini siano un po' enfatizzate, altrimenti sarebbe un vero disastro!!
Non avrei mai immaginato che ancora oggi questa piaga fosse così presente in ogni parte del paese.
Mi piace pensare che la stragrande maggioranza degli allevatori sia gente seria, che ama i propri uccelli e che non merita di avere al proprio fianco gentaglia di tale risma.
Credo che sia ora di tracciare sulla lavagna una bella riga dritta e segnare, da una parte gli allevatori e dall'altra i furfanti...
La cosa più sbagliata che potremmo fare é quella di continuare a recitare la parte delle tre scimmiette (non vedo, non parlo e non sento) offrendo, di fatto, la copertura ad attività, a dir poco, ripugnanti.
Azzardo alcune proposte nella consapevolezza di non avere sott'occhio il quadro completo del fenomeno, ma sarebbe importante che se ne cominciasse a parlare seriamente:

- tutte le Associazioni-Federazioni dovrebbero chiaramente e pubblicamente prendere le distanze dall'attività di bracconaggio e di tutte le pratiche conseguenti. Da alcuni già viene fatto e da qualcuno anche con una certa convinzione, ma dovrebbe diventare lo slogan che fa il paio con quell'altro... Sarebbe bello pensare che la FOI invitasse i presidenti delle associazioni a prendere decisamente le distanze dai propri associati che praticano attività illecite e sarebbe bene precisare che la responsabilità, in caso di spiacevoli incidenti, sarebbe prima di tutto, la loro;
- si dovrebbe vietare l'uso a qualsiasi livello degli anellini in alluminio naturale e quindi la partecipazione a qualsiasi tipo di manifestazione;
- si potrebbe imporre l'uso degli anellini in duralluminio o in acciaio a tutti gli allevatori di fauna indigena;
- alle manifestazioni più importanti il controllo anelli dovrebbe essere orientato, in primo luogo, alla verifica della manomissione degli stessi con l'ausilio dei mezzi più adeguati;
- gli organi dirigenti delle diverse Federazioni/associazioni dovrebbero comunicare ufficialmente alle Regioni ed agli organi pubblici interessati le proprie decisioni, affinchè anche le Leggi regionali recepissero l'obbligo dell'utilizzo degli anelli in metallo duro.
30gen2018 ore18:50 Quando uomini dello Stato si fanno infinocchiare dagli animalardi, si ritrovano poi a fare delle figure di cacca come questa... che tristezza!!  (>>>)
30gen2018 ore10:55
Ci sono mattine che esco dall'allevamento con la voglia di cedere tutto... e ci sono altre mattine, come oggi, che esco dall'allevamento e mi sento la persona più felice di questo mondo! Ieri avevo messo in camera calda una femmina di canus con la solita ritenzione dell'uovo (il 2° in questo caso) dopo averle fatto tutti i trattamenti del caso. L'avevo vista molto debole e temevo il peggio, invece, questa mattina, l'ho trovata in forma smagliante!

Per sfizio ho voluto sperare le uova di una mia vecchia coppia di nigrigenis (del 2010) che ho tenuto come coppia-balia poiché allevano benissimo, ma soprattutto perché ci sono soggetti ai quali sono particolarmente legato e che non cederò mai. Ebbene, su 6 uova deposte, ben 5 sono buone!! E' una cosa che sa dell'incredibile perché nella stagione precedente aveva deposto solo uova infeconde!!

Finalmente ho trovato la femmina Conuro del sole fuori dal nido e così ho potuto inanellare 3 batuffoli di piume...
30gennaio2018... da segnare sul calendario....
30gen2018 ore10:22 Un amico mi chiede la ragione per la quale agli allevatori che hanno ingabbiato al Mondiale di Cesena, attraverso il convogliamento organizzato dai R.R. (Raggruppamenti Regionali), sono stati chiesti i denari per il servizio svolto, quando la FOI aveva assicurato che avrebbe offerto il servizio gratuitamente.

Risposta: la FOI ha assicurato gratuitamente solo il trasporto di andata poiché moltissimi allevatori hanno preferito recarsi direttamente a Cesena e sgabbiare direttamente i loro uccelli. Di conseguenza l'organizzazione del trasporto di ritorno é stata demandata ai R.R., anche per quanto riguarda l'aspetto economico.
29gen2018 ore15:25 Grazie Clay, per avermi inviato il link del video a cui facevo riferimento nel post precedente. Ve lo posto, ma vi avviso che può procurare un certo disagio. Se lo guardate, vi consiglio di azzerare l'audio (>>>).
Non me la sento di commentarlo, vi dico solo che ho sentito un amico che conosce un po' questo ambiente e mi diceva che sono in circolazione delle pinze, fino a qualche tempo fa commercializzate alla luce del sole, in grado di fare il servizio completo: dall'allargamento alla ricomposizione degli anelli!!

Un altro allevatore mi diceva che in Veneto è stato beccato dalla forestale uno di questi delinquenti e gli é stata comminata una sanzione di 12.000 €., il sequestro e la denuncia in sede penale...  
Mi diceva anche che, secondo lui, prima o poi le autorità di controllo faranno esplodere qualche caso importante poichè hanno compreso bene il meccanismo ed è prevedibile che lo stiano monitorando. e non sarebbe piacevole che finisse sulle pagine dei giornali anche l'inconsapevole fornitore degli anelli.

Sono sempre più convinto che sia indispensabile fare qualcosa di serio su questa questione, perchè "allevare per proteggere" non ha nulla da spartire con questo mondo e faremmo bene a prendere le distanze con grande determinazione!!
29gen2018 ore10:40
Sto cercando informazioni sull'allevamento del cardellino e quando trovo qualcuno che ne sa, apro le orecchie ed ascolto. Un bravo allevatore mi ha consigliato di fare attenzione, quando li acquisterò, al tipo di anello che portano, di evitare assolutamente l'anello in alluminio non colorato e di osservare bene la regolarità dei bordi di quelli colorati. La ragione? Mi ha detto che, in certe aree del nostro paese, sia al nord che al sud, ci sono tantissimi delinquenti che catturano gli uccelli autoctoni e li "regolarizzano" mettendo l'anello di alluminio.
Sapevo che questa ignobile azione viene ancora praticata ma non immaginavo che fosse così diffusa. Ho chiesto poi informazioni ad alcuni responsabili di associazioni i quali hanno, non solo confermato, ma addirittura rincarato la dose...
Mi dicono che la pratica di inserire o sostituire l'anellino è ampiamente diffusa fra i cacciatori che li mettono agli uccelli da utilizzare come richiami, ed anche fra sedicenti allevatori che sostituiscono gli anelli per gareggiare nelle varie mostre.
Un amico che conosce bene le caratteristiche dei metalli mi diceva che l'alluminio è un metallo particolarmente duttile e si può facilmente modellare senza deformarne la struttura, mentre il duralluminio è un metallo rigido, impossibile da manomette poiché si spezza.
Mi diceva anche una cosa che ritengo estremamente utile e cioè che nell'alluminio colorato, una volta manomesso, restano sicuramente dei segni. Infatti, sull'orlo si vedono le crepe che l'allargamento dell'anello ha prodotto nella vernice. Utilizzando una lente si vede molto bene!! 
Per ora mi fermo qui e continuerò nella mia attività di raccolta informazioni perchè ho deciso che questo argomento non lo mollerò tanto facilmente!!
A proposto, mi ricordo di aver visto sul web un filmato che mostrava la pratica dell'inanellamento abusivo ma non riesco più a trovarlo, se qualcuno lo avesse a portata di mano ... Grazie mille!!
29gen2018 ore07:33 Oggi é il primo dei " tri dé d'la merla", i tre giorni della merla e si diceva che fossero i tre giorni più freddi di tutto l'anno.
Una delle innumerevoli leggende (quella che mi raccontavano i miei nonni) narra che una merla con i suoi piccoli, per ripararsi dal grande freddo, si rifugiarono dentro ad un comignolo dal quale uscirono il 1° di febbraio tutti grigi per colpa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli femmine ed i novelli fino alla muta, hanno un piumaggio di colore grigio.

Ho guardato le previsioni del tempo per i "tre giorni della merla" e si prevede che la temperatura minima (nella mia zona) non scenderà sotto i 5-6 gradi!!
 Altro che giorni più freddi dell'anno.... una volta, forse. L'inverno però non è finito e si prevede il ritorno a temperature attorno allo zero, il che sarà un grosso problema per le piante (molte già partite) ma soprattutto per i nostri allevamenti.
Questi sbalzi di temperatura sono micidiali .. e pensare che ho già un nido con tre pulli di 5-6 giorni di conuri del sole e le femmine di canus che stanno deponendo....
28gen2018 ore17:10

Un po' di meritata pubblicità all'amico Massimiliano Zanetti (detto, genio & sregolatezza) che con il suo socio ha ideato e realizzato la camera calda in foto.
Vediamo brevemente le caratteristiche:
- è di piccole dimensioni, io ne ho acquistata una da 35x18x18, quella in foto è un po' più grande e la gamma ne prevede un altro tipo, ancora più piccola;
- può essere utilizzata per l'allevamento allo stecco di piccoli uccelli (anche per il trasporto) oppure come infermeria;
- funzione con energia a 12V per cui può essere alimentata con una semplice batteria, oppure con l'accendisigari dell'auto (in dotazione l'apposito adattatore), infine con la normale presa elettrica (adattatore in dotazione, simile a quello del cellulare). Il costo energetico è pertanto minimo;
- il display è semplicissimo da usare;
- il prezzo é davvero contenuto.
Per coloro che sono interessati, Massimiliano sarà presente domenica 11 febbraio alla Mostra scambio di S.Valentino a Reggio Emilia.
28gen2018 ore15:00
E' un vero peccato che non si possa trovare uno spazio in qualche manifestazione importante da destinate a quei pazzi del Gran Galà affinché possano  mostrare al mondo come si tengono gli uccelli in gabbia. Capisco bene che trovare spazi (ampi) ai mondiali, agli italiani o, peggio ancora, alla internazionale di Reggio Emilia é praticamente impossibile, ma sono certo che avrebbe un ritorno di immagine importantissimo, non solo per i simpatizzanti "animalisti", ma soprattutto per noi allevatori. Deve passare il concetto che gli uccelli, o si tengono per bene, oppure non si tengono affatto.
Pensate che tutti gli allevatori e commercianti che esponevano i loro esemplari hanno dovuto rispettare scrupolosamente quanto stabilito dal regolamento, ovvero, che gli uccelli vanno esposti. al massimo in coppia, in gabbie sufficientemente ampie e pulite. Proprio questa mattina ad un paio di allevatori, che non erano in grado di rispettare il regolamento, non é stato concesso di esporre.  

Un bel 10 e lode agli organizzatori ci sta tutto, anche se ho notato che il folto pubblico di visitatori sono arrivati fino a Visnà probabilmente per ammirare i meravigliosi pappagalli esposti ma non certo per acquistarne qualcuno... Questo è il dramma.... la moneta non gira più... e l'angoscia su dove mettere i novelli della prossima stagione riproduttiva cresce a casa di tutti...

Infine due parole sul convegno di sabato pomeriggio... il Prof. Loreti mi diceva che è andata molto bene, la cosa mi é stata confermata anche da alcuni amici che hanno assistito di persona alla lezione del Maestro.
27gen2018 ore13:10 Ho riattivato il "Pasquino", buon divertimento!  (>>>)
27gen2018 ore08:25 "Avere la coda di paglia"  - "L’espressione deriva da una favola di Esopo che narra di una volpe cui una tagliola mozzò la coda. La bestiola si vergognava, così deturpata nella sua eleganza, e gli altri animali, suoi amici, decisero di farle una coda di paglia. La coda era così bella che, chi non sapeva della disgrazia, non avrebbe mai potuto sospettare fosse finta". Da qui “avere la coda di paglia”, che significa temere ogni tipo di critica per un comportamento, o un difetto, su cui si teme che gli altri possano infierire."

Gli organizzatori del Campionato Mondiale di Cesena non dovrebbero avere la "coda di paglia" come qualcuno dimostra di avere. Pubblicare una foto con un pappagallo che porta due anelli non significa "attaccare" la manifestazione nel suo insieme, ma solo mettere in evidenza sviste che possono capitare ovunque.
Il giudizio sulla manifestazione è già stato dato, non da me, ma da tutti gli allevatori italiani: al di là del record di ingabbi, una volta tanto l'Italia ha dimostrato al mondo intero come si organizza e come si gestisce una manifestazione gigantesca come quella di Cesena. Tutti gli allevatori italiani (a parte gli imbecilli, sempre presenti in ogni realtà) devono sentirsi orgogliosi ed essere grati a coloro che hanno lavorato per raggiungere un simile obiettivo. Grazie, grazie ancora, ma per l'ultima volta!

Ciò premesso mi sento di poter fare alcune osservazioni che non inficiano assolutamente quanto detto sopra. Per esempio:

- dai giudizi che ho visto attaccati alle gabbie mi sento di poter dire che se il corpo giudici FOI (sempre riferito al settore che meglio conosco) ha problemi di qualità, quello OMJ ne ha molti, molti, di più!!
Finché i capoccioni della organizzazione mondiale non si metteranno in testa di definire gli standard COM e di attivare contestualmente una severissima azione di selezione e di aggiornamento, con i loro giudici, faranno figure ridicole come hanno fatto a Cesena.
Quando dico che partecipare ai Mondiali é come acquistare i biglietti della lotteria, non lo dico per scherzare, lo dico perchè ne sono veramente convinto: a parte i giudizi di 3-4 giudici (parlo sempre di becchistorti) per il resto, chiunque può vincere.

- sulla questione dei controlli, ribadisco la mia convinzione: l'attività di controllo va, non solo fatta, ma enfatizzata!... e soprattutto vanno resi più che pubblici gli esiti! Questa è dimostrazione di serietà organizzativa che va a tutto vantaggio del futuro del nostro hobby!
Purtroppo, non solo nella società civile, ma anche nel nostro mondo si stanno abbandonando le strade della correttezza, del rispetto e della pazienza per imboccare quelle della sopraffazione, della furbizia e del "ogni mezzo è lecito pur di arrivare".
A partire da Cesena si dovrebbe seguire con molta decisione questa strada perchè un mondo senza regole é un mondo che non ha futuro.
26gen2018 ore15:34 Cardellini "imbragati" sequestrati a Napoli (>>>)
26gen2018 ore07:55 Tutto il mondo é Paese.... (>>>)
25gen2018 ore15:21
Cosa volete che vi dica... per me queste sono grandi soddisfazioni! Un applauso agli organizzatori per quanto hanno fatto ed un fischio per non averlo comunicato a tempo debito...
25gen2018 ore11:20 Ci scusiamo con i nostri lettori ma il centralino della redazione di "La Voce del Popolo" è intasato da questa mattina. Se non volete perdere la priorità acquisita attendete in linea oppure richiamate più tardi... Grazie!
Battute a parte.., con gli ultimi messaggi ho combinato un bel casino!, vediamo di fare un po' d'ordine:
un altro autorevole membro del governo ornitologico mi ha confermato che sono stati fatti diversi controlli e che sarebbero stati formalizzati una decina di verbali per gli abusi riscontrati, fra i quali anche qualcuno per tinteggiature di piumaggio!
Al che mi sono arrabbiato ancora di più perchè una roba del genere, prima va pubblicizzata con ogni mezzo ed in ogni dove, e alla fine i risultati ottenuti devono essere resi noti ancor prima della pubblicazione delle classifiche.
A me non interessa conoscere i nominativi degli allevatori che hanno commesso la stupidaggine, mi interessa che finalmente venga lanciato il seguente messaggio: "smettetela di taroccare gli uccelli perchè li controlleremo e ve la faremo pagare cara!" 

Infine, a proposito di controlli, un amico mi ha inviato questo link (>>>) (grazie!!) da cui risulta che, a Cesena, sono stati fatti anche altri tipi di controlli. Se quanto dichiarato dal giornalista corrisponde al vero, non posso che applaudire all'intervento e suggerire ai miei colleghi che dovremmo essere noi i primi ad emarginare coloro che commettono abusi.
25gen2018 ore07:45 Mi ha scritto un importante dirigente cesenate, che ringrazio, per puntualizzare alcune affermazioni da me fatte negli ultimi post.

1) Per quanto riguarda la manifestazione cesenate vi è già stata giustamente tributata una standing ovation, praticamente da tutto il mondo, che resterà nella storia. Siete stati bravissimi e le minutaglie di cui dirò in seguito non inficiano in alcun modo il giudizio;

2) mi si dice che sono stati fatti i controlli sul piumaggio dei soggetti, al contrario di quanto da me sostenuto. Io non ho nessuna ragione per mettere in dubbio la tua parola e sapere che gli uccelli non erano taroccati mi riempie di gioia, tuttavia mi permetto di suggerirti, per la prossima volta, di dare il massimo di pubblicità ad una azione del genere. E' un importantissimo messaggio che deve arrivare a tutti gli allevatori affinché cessino di concentrarsi su quale tipo di colorante utilizzare per la prossima mostra per dedicarsi, invece, sulla selezione. In questo caso agli allevatori non è arrivato proprio nulla, non è arrivato neppure a me che seguivo le operazioni praticamente dall'interno;

3) (ahahhaha) per quanto riguarda la pubblicazione delle due foto invochi la "par condicio" poichè in una appare il nominativo del giudicante e nell'altra no. Quindi significa che tu conosci anche il "giudice anonimo" e sai anche che voteranno, per in rinnovo della CTN, in modo opposto. Buono a sapersi così vado a controllare se sono stati collocati dalla parte giusta nei sondaggi di cui sotto.
Prima però devo farmi dire chi ha giudicato l'ondulato con i due anelli considerato che la foto che mi è pervenuta è esattamente come si vede qua sotto... Evidentemente il mittente, seguendo la logica del mio intervento, ha voluto evidenziare i limiti del controllo anelli piuttosto che l'autore del giudizio. Comunque quella foto è terrificante e dimostra "il mondo"... ha sbagliato l'allevatore, prima a mettere i due anelli, poi ad ingabbiare (a 13 €.) un soggetto palesemente da squalifica, poi ha cagnato il giudice, infine il controllo anelli ha ultimato il capolavoro non vedendo due anelli blu in un soggetto giallo;

4) questa considerazione è una postilla che nulla ha a che fare con il tuo intervento ma che ci tengo a dirla. A proposito di pubblicazione di foto. In passato avevo accennato all'idea di pubblicare sul "Pasquino" gli errori documentati dei giudici O&aP, poi per non creare problemi non ho dato seguito alla cosa.
Ora però non avrò più scrupoli, dalle prossime mostre lo riattiverò e pubblicherò tutto ciò che mi arriverà soprattutto per quei giudici che si ritengono dei fenomeni e si pavoneggiano in modo inaccettabile mentre la realtà è completamente diversa!!     
25gen2018 ore07:45 Eccoli i risultati del sondaggio per le elezioni della C.T.N. O&aP rilevata in seguito alle interviste del 24 gennaio. Fra i due partiti restano sempre tre voti di differenza anche se entrambi aumentano il consenso in seguito al dimezzamento dei votanti indecisi (ora solo due). Un forte contributo alla causa del PPS viene portato dai giudici internazionali: fra tutti, ben il 67% aderisce al PPS.  
 
24gen2018 ore12:54 Io non avrei voluto entrare nel merito dei giudizi espressi alla manifestazione di Cesena perchè. a mio parere, i giudizi approssimativi fanno parte del gioco: si pensi che il collegio giudicante è composto da giudici provenienti da paesi diversi ognuno dei quali giudica in base allo standard del proprio Paese, ognuno diverso dall'altro. La COM, o meglio la OMJ, non è ancora stata capace di approvare uno standard comune, dire che è una vergogna è dire poco!!
Prendiamola sul ridere e diciamo che è una bellissima lotteria internazionale dove chiunque ha la possibilità di vincere, ma soprattutto, di entrare del catalogo che assicura un lustro al proprio blasone come nessun altro.
Dicevo che avrei evitato volentieri questa spiacevole "coda", ma se mi fracassate gli zebedei non posso  certamente tacere e mi trovo costretto a reagire...
Nelle due foto che ho inserito sotto potete osservare l'esemplare con i due anellini ed un altro giudicato come verde oliva mentre in realtà è un grigio verde. A proposito di Ondulati ho ricevuto una valanga di lamentele sui giudizi espressi ed anche se rispondo a tutti che la si deve prendere con più filosofia ...c'è ancora chi si incazza di brutto!
24gen2018 ore10:33 Su ragazzi, non raccontiamo balle interessate!!
Domenica in mezzo alle cavalle cesenati giravano alcuni allevatori che raccontavano ai loro colleghi che agli uccelli risultati vincenti erano stati fatti i controlli con i tamponi all'acetone e che era risultato tutto regolare.
Non é vero! Non sono stati fatti controlli di nessun tipo e se qualcuno li aveva colorati, com'è probabile che sia, si tenga il proprio sospiro di sollievo ma senza esagerare però.... ecchecazzo!!!
Dirò di più... ho l'impressione che anche il controllo anelli sia stata una roba molto, ma molto blanda e superficiale, poichè mi risulta che sia stato fotografato un ondulato di colore, decorato con tanto di medaglia d'oro, che portava alle zampe due anelli, uno nel destro e uno nel sinistro...
24gen2018 ore07:15
Finiti i campionati del mondo, dedicherò un po' di tempo alle elezioni della Commissione Tecnica Nazionale O&aP. Cercherò di spiegare brevemente come funziona il meccanismo per i tanti amici che mi hanno chiesto di essere un po' più chiaro poichè dai precedenti post sull'argomento non ci hanno capito molto.
Entro il 31 gennaio i giudici, con almeno 6 anni di anzianità (art. 5 nuovo Reg. CTN) che intendono avanzare la propria candidatura per la elezione della Commissione tecnica per il prossimo quadriennio, dovranno formalizzare la loro intenzione con una raccomandata da inviare alla presidenza dell'ordine dei giudici.

Per la specializzazione Ondulati ed altri Psittaciformi sono previste tre liste:
- una per la presidenza, per la quale voteranno, a voto segreto, tutti i 33 giudici aventi diritto,
- una per un membro effettivo degli "Ondulati" per la quale voteranno solo i giudici che hanno scelto tale specializzazione,
- ed una per il membro degli "altri Psittacidi" per la quale voteranno solo i giudici che hanno optato per detta specializzazione.

In passato non si era mai verificato che si contrapponessero due schieramenti, come sta succedendo in questa occasione, poichè spadroneggiava, sotto l'occhio benevolo dei vertici della Federazione, un partito unico che imponeva il pensiero unico a tutto il gruppo. Nella ultima tornata elettorale si presentò come candidato presidente anche il giudice Loris Montebelli, non tanto con aspirazioni di vittoria quanto per marcare la propria contrarietà al pensiero unico.

Una serie di eventi capitati nel corso dell'ultimo biennio (decadenza del presidente, rimozione del segretario dalla carica di commissario, progetto di riqualificazione del gruppo perseguito dai nuovi dirigenti etc. etc.) hanno creato le condizioni per cui si formasse un'altra cordata formata dai giudici più giovani e, secondo me, anche più capaci.
Questa è la ragione per la quale ho "battezzato" PPS (Partito della Pacca sulla Spalla) il gruppo dei più anziani, il cui "zoccolo duro" è da ricercarsi fra i giudici internazionali, mentre ho definito POC (Partito degli Onesti e dei Capaci) quello dei più giovani.

Qualche tempo fa mi sono divertito a fare un sondaggio per capire l'orientamento degli aventi diritto, per quanto riguarda l'elezione del presidente, e devo dire che ho rilevato una netta maggioranza di consensi a favore del POC.
Nel corso della recente manifestazione di Cesena, il PPS si è dato un gran da fare proponendosi in ogni modo... a partire da domani rifarò una nuova indagine demoscopica per verificare se si siano verificati cambiamenti o meno...
23gen2018 ore12:40
Inizia sabato pomeriggio 27 la Festa organizzata dal Gran Galà dei pappagalli a Visnà di Vazzola (TV) con un Convegno organizzato presso la sala del Comune di Vazzola che inizierà alle ore 15,30 con una relazione su di un tema estremamente interessante (piante e bacche commestibili per i pappagalli). Seguirà una lezione sulla genetica degli psittaciformi tenuta dal Prof., nonchè giudice O&aP FOI, Dott. Dario Loreti.
Per partecipare a questa iniziativa è indispensabile la prenotazione.

Domenica 28 al Centro Vicinalis di Visnà si terrà la oramai famosa mostra scambio dove si potranno osservare (ed anche vendere e/o acquistare) il meglio dei becchistorti in circolazione.
Se qualcuno è interessato a vedere realizzato in concreto il progetto "benessere degli animali" non può esimersi dal fare una capatina fino a Visnà!
22gen2018 ore20:23 Questa volta ci è andata bene.... coscialungaconautoreggenti avrebbe dovuto rappresentare una delle teste di ariete del nanerottolo plastificato di Arcore con il suo partito animalista, ed invece non è neppure riuscita a raccogliere il consenso minimo per presentare liste proprie. Per cui le è stato offerto un misero posticino nelle liste di Forza Italia. Questo è stato un segnale forte per il mondo politico perché è stato dimostrato che l'animalismo é una moneta che non paga nelle urne. Mi auguro che anche la Prestipino & Co. incontri la stessa sorte della sua collega... (>>>)
22gen2018 ore07:25 Umberto Eco aveva proprio ragione quando diceva che; "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. E' l'invasione degli imbecilli".
Oltre a ciò stanno anche azzerando ogni cespite di cultura; me ne sto rendendo conto in questi giorni mentre vado alla ricerca di nozioni relative all'allevamento del cardellino.
Fino a qualche anno fa c'erano siti e blog utilissimi di allevatori sui quali descrivevano le loro esperienze e dispensavano buoni consigli sulle tecniche di allevamento e altro. C'erano ottimi forum sui quali si affrontavano le diverse tematiche ornitologiche e restavano visibili nel tempo a chiunque ne fosse interessato.
Ora i social, in pochissimo tempo, hanno azzerato tutto... i blog sono stati abbandonati o chiusi almeno 5-6 anni fa, i forum sono oramai un vecchio ricordo e dei social odierni non resta nulla, assolutamente nulla, non lasciano nessuna traccia neppure delle rare notizie utili!!
La velocità della comunicazione, l'immediatezza delle risposte e la semplicità d'uso ci portano a vivere con lo smartphone in mano, a leggere messaggi e titoli di poche righe magari su uno sfondo di qualche foto taroccata che prendiamo per oro colato!!
E così, agli imbecilli di cui parlava Eco, se ne aggiungono ogni giorno altri e altri ancora... 
22gen2018 ore07:25 Questi sono i numeri definitivi del 66° Campionato Mondiale di Ornitologia appena conclusosi a Cesena: allevatori partecipanti 4.002 provenienti da 28 paesi, numero di ingabbi: 32.061. Organizzazione: impeccabile.
Anche la procedura di sgabbio è stato un vero successo ... e sono tanti gli allevatori che chiedono che Cesena diventi la sede permanente per lo svolgimento dei prossimi campionati mondiali...  
21gen2018 ore19:45
Questa foto l'ho presa da Facebook ed é stata postata da Vicente Huet Benavent (un allevatore di un paesino vicino a Valencia in Spagna) in un gruppo di amanti dei nigrigenis.

Questo dovrebbe essere il primo esemplare di F1 di nigrigenis opalino, presumo, traslato dal fischeri.

Le novità sono tutte interessanti però mi sembra di vedere che l'opalino di nigrigenis non sarà proprio bellissimo, almeno per i miei gusti.

La eccessiva concentrazione di melanina sulla gola (caratteristica principale del nigrigenis) rende il colore del cappuccio spezzettato e disomogeneo... sembra quasi un casco da motociclista.. 
21gen2018 ore17:05 Il sipario è appena calato e la festa é finita. Questa volta é stata una festa vera che resterà scritta per lungo tempo negli annali di ornitologia. Dubito che nei prossimi Campionati mondiali si riesca a superare un numero di soggetti così elevato ed una organizzazione davvero impeccabile.
Gli amici presenti a Cesena mi dicono che nonostante il notevole flusso di visitatori non si sono verificati intoppi degni di nota.
L'orario dello sgabbio é stato anticipato di un'ora (dalle 18 alle 17) e sono certo che anche quest'ultimo ostacolo verrà superato senza grandi difficoltà.
20gen2018 ore15:50 Osservando i becchistorti alla mostra di Cesena, in particolare gli Agapornis roseicollis, mi sono convinto di una cosa: mentre fino a qualche anno fa ci si misurava prevalentemente sulla base dell'applicazione della genetica e della selezione, attualmente, la differenza viene fatta quasi esclusivamente dalla tecnica di preparazione.
In passato si notava la diversità fra i vari esemplari dalla struttura, la taglia, il piumaggio, il colore, caratterizzati dal patrimonio genetico, ora invece da questo punto di vista non si vedono più grosse differenze, saltano all'occhio principalmente la taglia (grande) e la tonalità del colore della maschera (carica).
Io non sono un nemico della preparazione ante-mostra, anzi, credo che sia uno dei passaggi necessari ed utili per presentare i propri uccelli nella migliore condizione. Io stesso quando partecipavo alle mostre spendevo un sacco di tempo per fare il maquillage ai miei uccelli; ungendo le zampe, pulendo e ravvivando il becco, estraendo le penne e le piume rotte e/o malmesse, lavandogli il piumaggio per renderlo più lucente, educandoli ad un comportamento adeguato etc. etc.
Credo però che attualmente i trattamenti che vengono riservati agli uccelli siano di ben altro livello: colorante per capelli a parte, temo che vengano utilizzati anche anabolizzanti, si facciano trattamenti per ravvivare i colori e si pratichi uno stripping al limite del maltrattamento animale!  
Temo che l'abilità dell'allevatore si sia spostata dalla capacità di fare selezione a quella di trovare un nuovo prodotto o una nuova tecnica per rendere i propri uccelli più belli, magari sterili, ma vincenti.
E' per questa ragione che avevo consigliato agli organizzatori cesenati di mettere mano all'acetone e di fare qualche controllo, almeno per dare un qualche segnale ad un mondo che, senza nessun intervento limitante, tenderà sempre di più a perseguire la logica della manipolazione piuttosto che quella della selezione.
Io la penso così... mi piacerebbe conoscere il parere anche di qualche collega....     
20gen2018 ore14:55
Quelli al centro della foto sono gli unici due giudici di Psittaciformi della Turchia. Questa mattina ho avuto il piacere di averli ospiti nel mio allevamento, accompagnati dagli indegni colleghi italiani Niccolò Benatelli e Agostino Culletta. Fra una parola in turco e un'altra in dialetto romagnolo, ma soprattutto grazie all'ausilio del traduttore simultaneo, ci siamo compresi perfettamente. Nel 2021 il campionato mondiale si terrà ad Istanbul e gli amici turchi stanno già facendo promozione con le locandine che ci hanno pregato di mostrare in foto. Oltre ad avere ricevuto l'invito per una visita in Turchia, abbiamo constatato importanti interessi reciproci per quanto riguarda un eventuale scambio di becchistorti e ci siamo presi l'impegno di verificare la fattibilità da un punto di vista burocratico e doganale, considerato che la Turchia é extraUE. Spero tanto che la cosa possa andare in porto... 
19gen2018 ore19:42 Mi auguro che gli organizzatori abbiano rammentato alle importanti Autorità presenti alla inaugurazione della manifestazione cesenate che quanto hanno visto è il frutto del lavoro di decina di migliaia di allevatori amatoriali che ogni giorno di ogni anno accudiscono con amore e senza profitto i loro uccelli,  combattendo costantemente contro le Leggi di uno Stato che sono spesso inique, ingiuste e persino persecutorie. I politici locali e nazionali presenti spero abbiano compreso l'importanza di simili eventi per quanto riguarda l'economia del territorio e l'immagine che ne viene proiettata in mezzo mondo. Spero anche che siano stati recuperati un po' di numeri telefonici riservati ai quali chiedere aiuto alla prossima occasione... (>>>)
19gen2018 ore15:25
Sono appena tornato da Cesena e devo fare i complimenti agli organizzatori perchè hanno fatto davvero un gran bel lavoro!! L'Italia che non perde occasione per mostrare al mondo i propri aspetti peggiori, in questo caso sta dando lezione a tutti. 
A parte qualche correzione che dovrà essere fatta alla biglietteria, soprattutto per domenica, per il resto non ho trovato nulla fuori posto.
La scheda di giudizio qui a fianco ne è un esempio: oltre al punteggio dettagliato viene evidenziato il nominativo dell'allevatore con relativa bandiera nazionale, il nome del giudice, e la classificazione...
Con questo tipo di indicazioni apposte su ogni gabbia diventa immediata e molto semplice la valutazione della congruità di giudizio. 
Ho osservato con una certa attenzione le specie e le mutazioni che amo di più (roseicollis ancestrali, faccia arancio, nigrigenis, lilianae e canus) e devo dire che mi trovo abbastanza d'accordo con i giudizi espressi, a parte i lilianae (valutati da un giudice spagnolo o portoghese) che, a mio parere, li ha giudicati malissimo.
Volendo ci sarebbero ragioni per fare qualche osservazione sui giudici ma non mi sembra il caso di aprire la polemica in un contesto così importante e ben riuscito.
Ci saranno mille altre occasioni per farlo.
La qualità dei soggetti esposti, per quanto riguarda gli psittaciformi, è, senza dubbio, di alto livello; a Cesena si può osservare il meglio degli allevamenti di tutti i paesi europei. Sono molto d'accordo anche sugli alti punteggi assegnati, dei 94 e anche 95 se ne vedono a gò gò, magari non tutti appropriati, ma il messaggio dato è quello giusto! 
Vorrei fare una riflessione circa i percorsi seguiti per raggiungere livelli qualitativi così elevati, ma mi ci vuole un po' di tempo e lo farò prossimamente. 
18gen2018 ore20:02
Una proposta di cessione, anzi, una proposta di un grosso affare!! La mia coppia di Barnardius zonarius zonarius (Parrocchetto di Port Lincoln) continua a sfornarmi 4 novelli ogni anno. Ho ancora in voliera quelli del 2017 che sono però tutti maschi (sessaggio endoscopico). Se qualcuno è interessato, purissimo (non meticciato con il semitorquatus, come tanti), di ottima taglia ed a prezzo da "fuori tutto", si faccia vivo.
18gen2018 ore15:55 Mondiali di Cesena - Ho guardato con attenzione al medagliere per ogni singolo allevatore ed ho notato che i primi due sono allevatori di becchistorti: il primo, è l'ungherese Gyerko, con 34 medaglie di cui 21 d'oro, è il boss degli ondulati, mentre il secondo, il belga Rudi Bleyen, con 25 medaglie di cui 13 d'oro, è il boss degli inseparabili. In ogni caso complimenti a tutti i medagliati, e a coloro che hanno vinto poco o niente, soprattutto ai professori del web, gli regalo io virtualmente una bella coppa:
 

 
18gen2018 ore08:00 Fino ad ora l'organizzazione della 66a edizione dei Campionati Mondiali di ornitologia in corso a Cesena non ha sbagliato nulla. Anche le classifiche ufficiali sono state pubblicate dopo poche ore dalla chiusura dei giudizi in un formato semplice, dove appare anche il nominativo del giudice che ha assegnato i punteggi. Mi auguro che la manifestazione cesenate passi alla storia, non solo per il numero degli ingabbi, ma anche per la buona organizzazione e l'efficienza....

I social network sono pieni dei post di tutti coloro che hanno piazzato i loro uccelli sul podio, condivido la loro gioia e faccio i complimenti a coloro che non hanno vinto nulla, pregandoli di non prendere troppo sul serio giudizi non sempre espressi con la sufficiente competenza. Ora non voglio esprimere nessuna valutazione in merito... domani andrò a vedere.

A proposito delle mie previsioni del 28.05.2017: il mediocre allevatore modenese è Fabio Vitalbi ed ha piazzato il suo personatus lutino al primo posto con 91 pt. (gabbia 31728), l'allevatore del piccolo paesino romagnolo é Claudio Ghirlandi ed ha vinto la medaglia d'oro con la sua fantastica fischeri lutino con 93 pt. (gabbia 31581) ed ha mandato sul 3° gradino del podio lo stamm di fischeri lutino con 363 pt.

Anche per "La voce del popolo" ieri é stata giornata di festa... ha polverizzato tutti i precedenti record con 519 visite!!
17gen2018 ore20:50 Ecco la classifica ufficiale del Campionato Mondiale Cesena 2018 (>>>)
17gen2018 ore18:05
Questo è quanto scrivevo il 25.05.2017 in merito alle medaglie d'oro di Cesena. Sono sicuro che almeno una l'ho azzeccata ... Il sistema di giudizio con il tablet rende praticamente impossibile conoscere i risultati in anticipo perchè i cartellini vengono stampati solo a fine giudizio .. per cui dovremo attendere pazientemente ancora qualche ora per potere visionare le classifiche ufficiali dal sito Cesena2018. 
17gen2018 ore12:12 Caro "Anonimo Voce del Popolo" avrei preferito la tua firma in calce alla e-mail, ma va bene anche così... il gioco mi diverte. Pubblico la tua e-mail, della quale ti ringrazio, però devo confessarti che il messaggio che ho postato ieri mi ha offerto l'occasione per ascoltare l'opinione di tante persone, fra le quali anche diversi giudici, e sono giunto alla conclusione che è necessario trattare l'argomento con i guanti di velluto. La mia idea è nata come reazione alle affermazioni fatte da alcuni giudici, che in questo momento stanno giudicando a Cesena mentre dovrebbero stare in tutt'altro luogo, che certificano il loro grado di presunzione e la drammatica sproporzione esistente fra il livello di autostima e la realtà...
Nelle prossime ore rifletterò ulteriormente su questo argomento e qualcosa di sicuro proporrò...  ma devo trovare la formula migliore... quella formula che non produca più danni di benefici....

Sig. Zoli Daniele,

Un “gioco” nello stesso tempo può essere una verità,se fatto con criterio e onestà , ed è quello che succede in tutte le partite di calcio dove un arbitro a fine partita viene dato un voto e con questo a fine anno ci rendiamo conto bene o male quale è stata la media voto del suo lavoro svolto durante la stagione. Questo oltre ad essere un metro per il presidente/responsabile che decide dove far arbitrare, e anche un metro per tutti i giocatori che sanno chi hanno davanti  nel giorno della gara …bè che dire caro Daniele , nel tuo ruolo come giornalista ornitologico (svolto correttamente) potrebbe starci nella voce del Popolo , dove prendi dal popolo i voti di per ogni giudice, che ha svolto il proprio lavoro ad ogni mostra , sicuramente nel tuo caso avendo l’opportunità di avere tantissimi voti (dal popolo ) puoi beccare il voto disonesto, ma sicuramente , la maggioranza prevale nella verità o perlomeno andrà molto molto vicino alla verità.. in più sai cosa ? ogni giudice si renderà conto quanto vale nel proprio lavoro svolto ( che può essere uno stimolo per far meglio ) perché secondo me molti giudici non lo sanno se hanno la sufficienza , e cosi scopriranno una bella verità. I voti possono essere specificati con più modi , ma dal mio punto di vista, sarebbe meglio non andare sotto al insufficiente, perché altrimenti alcuni giudici ci resterebbero molto male.

Un idea , un gioco  ? forse improponibile ….a te il pensiero di risposta ..

Distinti Saluti

Anonimo Voce del Popolo
17gen2018 ore07:50 "La Voce del Popolo" sta andando alla grande!!
Nella giornata di ieri i lettori di questo giornale sono stati ben 391!
Sicuramente l'interesse per la manifestazione cesenate contribuisce non poco al raggiungimento di un numero così elevato, ma la ragione di fondo, per la quale il contatore ha ripreso a girare con grande velocità, sta nel fatto che l'ho applicato anche su questa pagina (vedere a fondo pagina), mentre prima conteggiava solo le visite che passavano dalla Home Page.
Quindi, grande soddisfazione ma anche piena consapevolezza dell'obbligo di scrivere cose, certo fuori dal coro, ma equilibrate e soprattutto che stimolino al miglioramento il nostro mondo impiumato.

In quanto a Cesena, com'era prevedibile, le voci girano ed alcuni risultati si conoscono già. Nel pomeriggio si concluderanno i giudizi e qualcosa potrei anche scrivere... In ogni caso domani avremo la possibilità di leggerci le classifiche online.  
16gen2018 ore08:22 Questa mattina sono iniziati i giudizi a Cesena e si protrarranno fino a domani. Giovedì saranno pubblicate online le classifiche con evidenziati i primi tre per ogni categoria giunti sul podio.

Sto pensando che non vorrei essere nei panni dei nostri giudici internazionali per nessuna ragione al mondo: si troveranno a dover valutare tantissimi soggetti, di proprietà di giudici loro colleghi, che sono stati presentati a concorso nella convinzione che possano vincere! Non ci sono scuse: al campionato del mondo si ingabbia per vincere e non per partecipare!!
Capiterà sicuramente che a qualcuno di questi soggetti gli venga assegnato un punteggio basso e a quel punto si tratterà di capire se l'asino è il giudice che l'ha giudicato oppure quello che l'ha ingabbiato.
Solo per vivacizzare un po' il mio blog farò proprio questa cosa... prenderò il catalogo e pubblicherò il nominativio del giudice giudicante e di quello che ha ingabbiato con relativo punteggio. Bellino il giochino, no? 
16gen2018 ore07:50 In questo articolo i numeri della Manifestazione di Cesena  (>>>)
15gen2018 ore17:45
Ma quanto é bello? E' proprio vero che il primo amore non si scorda mai!!
Ero ancora bambino quando costruivo le gabbie con materiali di fortuna e ci mettevo dentro i cardellini, catturati, non dico come ...
Credo che sia giunta l'ora di rivitalizzare la fiammella... devo ancora ristrutturare un locale che si potrebbe adattare benissimo per i cardellini. Mi sono già informato sulle Leggi che regolano l'allevamento della selvaggina autoctona e sto cercando un buon libro che mi aiuti a prendere confidenza con questa difficile specie.
Se riesco a trovare un buon Maestro che mi aiuti in questa nuova esperienza ... rompo gli indugi e parto!
A proposito, il tipo ancestrale è sicuramente quello che mi piace di più, magari anche major.    
15gen2018 ore07:55 Sempre da Cesena - Standing ovation per gli organizzatori della manifestazione che ieri hanno superato la "prova ingabbi" con il massimo dei voti, dimostrando competenza ed efficienza! 

Ora però una parte importante di allevatori di becchistorti, attraverso "La voce del Popolo", chiede agli stessi organizzatori cesenati di farsi carico di un problema serio e delicato, che non era certamente previsto nel calendario del lavori: quello di indicare se il futuro dell'allevamento dei becchistorti passa attraverso lo studio della genetica e della selezione, oppure se ci si debba concentrare sulle tecniche di preparazione/manipolazione degli uccelli da esporre nelle manifestazioni.
Questa mattina mi sono ritrovato il cellulare intasato di messaggi di colleghi (alcuni di grande spessore tecnico) che mi chiedono di porre all'attenzione del nostro mondo questo argomento. 
A loro dire, diversi esemplari ingabbiati a Cesena appaiono palesemente "taroccati".
Ecco, uscire dalla manifestazione cesenate con questo dubbio irrisolto significherebbe dare un duro colpo al futuro dei nostri allevamenti.
Comprendo bene che l'argomento è di una delicatezza estrema e che in qualsiasi modo lo si affronti si corre il rischio di avere ritorni antipatici, ma bisogna affrontarlo ... assolutamente!!
Considerato che l'organizzazione prevede già il "controllo anelli" per i soggetti premiati, con relativi box e personale addetto, sarebbe sufficiente dotare ogni box di una scodella di acetone e di qualche batuffolo di cotone idrofilo, e passare una veloce strisciatina sul petto del pappagallo.
Se il controllo non dovesse riscontrare nessuna irregolarità saremmo tutti felici e contenti e potremmo così ammirare i soggetti esposti senza dubbi e dietrologie varie. 
14gen2018 ore11:00 Ultime da Cesena - "Si va via lisci" questo è il messaggio che mi ha inviato un amico che ha appena ingabbiato. La prima difficile prova, gli organizzatori la stanno superando alla grande!!

Mi dicono che il solito Rudi Bleyen ha portato uccelli stratosferici ... e che non ce ne sarà per nessuno... Ovviamente la curiosità di vedere questi fenomeni é tanta! 

Vista la grande quantità di pappagalli di media e grande taglia ingabbiati ... si è pensato bene di convocare anche il super esperto degli XXL: Ermanno Guerra, e così la pattuglia tricolore che giudicherà i becchistorti sale a otto!
14gen2018 ore08:10 Per i colleghi che allevano Agapornis canus - E' il terzo messaggio che ricevo in pochi giorni dove mi si comunica la morte della femmina per ritenzione dell'uovo, quasi sempre al tentativo di deposizione del terzo.
La causa non la conosco, anche se in passato ho fatto diverse verifiche con un veterinario, ma la prima cosa che viene da pensare è che una buona parte di responsabilità sia dovuta ad una alimentazione non bilanciata. La difficoltà di somministrare un menù variegato a questa particolare specie di Agapornis può determinare carenze di qualche elemento nutrizionale. Molto probabilmente anche le condizioni climatiche possono incidere in qualche modo.

Anno scorso mi è capitato una sola volta che una femmina andasse in crisi ma fortunatamente sono riuscito a farle espellere l'uovo. Vi dico come mi comporto:
- anche se sarebbe bene non ispezionare il nido tutti i giorni, perchè la femmina sbatte le ali contro il nido e fa volare le uova con il rischio di romperle, per evitare che vada in crisi (al secondo giorno di crisi è già troppo debole e non c'è più nulla da fare) mi accerto delle sue condizioni quotidianamente;
- nel caso di ritenzione, la prendo in mano e premendo delicatamente con due dita sull'addome, faccio ruotare l'uovo affinché le feci possano fuoriuscire dall'unico condotto, poi con un cotton fioc, imbevuto di olio di vasellina, ungo la cloaca, somministro una dose di calcio e la metto in camera calda.  
Questo metodo, se l'uccello non è troppo debilitato (un canus in due, massimo tre giorni va in crisi irreversibile) funziona praticamente sempre.

Ne approfitto per informare i non conoscitori di questa specie che c'è una esagerata sproporzione fra maschi e femmine e capita spesso che qualcuno acquisti un maschio per pochi euro per poi mettersi alla ricerca della femmina che non troverà mai, perchè nessun allevatore cede femmine spaiate.
12gen2018 ore18:15
Questa situazione qua non va per niente bene!
Di solito la mia Chaenomeles japonica metteva i primi fiori verso la fine di febbraio, oggi ho scattato la foto qui a fianco.
Le alte temperature, superiori alla norma mediamente di 6-7°, stanno facendo "partire" tutte le piante con almeno 40-50 giorni di anticipo.
Se nelle prossime settimane dovesse verificarsi qualche gelata, (cosa probabilissima) sarebbe un disastro, soprattutto per le piante da frutto.

Anche i nostri uccelli si trovano disorientati; non mi era mai successo che i conuri del sole e i derbiana deponessero in questo periodo, ed anche ai "becchistorti piccoli" ho dovuto mettere i nidi per evitare che deponessero le uova sul fondo della gabbia.

Non mi piace proprio questa cosa....

 
12gen2018 ore17:40 Ragazzi miei, non siete mai contenti! Da quando ho pubblicato l'elenco dei giudici convocati a Cesena piovono le telefonate per chiedermi se so chi giudicherà le varie specie... E tutti preoccupati... spero che non siano Pippo e Pluto a giudicare i miei pappagalli, ma piuttosto Castore e Polluce... e via dicendo...
No. Non so nulla e neppure mi interessa saperlo.
Comunque state tranquilli; domenica quando andrete ad ingabbiare vi rilasceranno lo scontrino con i numeri corrispondenti ai vostri uccelli, conservateli con cura, poi giovedì quando verrà pubblicata l'estrazione sul sito di Cesena2018 controllate se i vostri numeri sono stati sorteggiati fra i primi tre di ogni categoria...
12gen2018 ore08:25 Allora, ho capito grosso modo come funziona l'organizzazione del Campionato Mondiale COM; si costituisce un Comitato di gestione nell'ambito del quale confluiscono tutti i flussi finanziari.
A monte esiste un accordo fra la Federazione nazionale e la COM, in base al quale viene riconosciuta a quest'ultima una specie di royaltie per ogni uccello ingabbiato (mi sembra di circa 1,4 €), inoltre il Comitato si fa carico di ospitare un certo numero di invitati COM interamente a spese dell'organizzazione, ovviamente in alberghi di primissimo ordine. Da Cesena mi dicono che i migliori Hotel sono stati prenotati per gli ospiti che sono tantissimi, troppi!!
Tutte le spese sostenute dall'associazione organizzatrice per lo svolgimento della manifestazione vengono rimborsate a piè di lista. 
Pertanto il "rischio di impresa" resta in capo al Comitato di gestione e pertanto, in questo caso, alla FOI.
Se c'è una perdita la ripiana la Federazione, e se c'è un utile lo incamera. Se è vero che il mondiale svoltosi a Bari non generò perdite sono convinto che da Cesena la FOI si porterà a casa un bel gruzzoletto.  
11gen2018 ore19:33 Eccola la squadra al completo dei giudici italiani che giudicheranno i becchistorti al Campionato Mondiale di Cesena. Sono i 7 evidenziati in verde:

Giudici internazionali: (Ondulati:
Montebelli) (altri Psittaciformi: Cuppone, Guerra, Montanari, Patroncini) (O&aP: Caligari, Maronese, Pagliasso, Pocecco, Roccaro, Sabattini, Vergari).
11gen2018 ore08:20 Programma manifestazioni ornitologiche - Il primo appuntamento sarà quello del Campionato Mondiale COM che si svolge a Cesena, con apertura al pubblico da venerdì 19 a domenica 21. Io andrò Venerdì 19 per evitare la prevedibile ressa di domenica. Mi dispiace molto non potere incontrare tutti  gli amici che andranno domenica.
Domenica 28 salirò fino a Visnà di Vazzola (TV) per godermi la manifestazione organizzata dal Gran Galà dei Pappagalli.
Nella mattinata di Domenica 11 febbraio andrò fino a Reggio Emilia per la tradizionale mostra-scambio di S. Valentino dove, oltre ad incontrare amici e concludere buoni fare affari, si potrà anche mettere qualcosa sotto i denti...
10gen2018 ore18:40 Il Paolo Bernini, deputato grillino, è un mito davvero. Ne combina una al giorno... (>>>)
10gen2018 ore08:27 "Se giudice vuoi diventare, in Calabria devi andare", questo è l'indovinato slogan che sta girando e che sintetizza i fatti di Reggio Calabria. Penso di avere "inquadrato" abbastanza bene quello che è successo il giorno delle prove ed in quelli successivi, ma non ve lo racconto per non nausearvi, per non schifarvi!
 
Voglio invece esprimere il mio più convinto apprezzamento per l'operato del Presidente dell'Ordine dei Giudici pregandolo di proseguire nella sua impossibile opera di moralizzazione nel tentativo di ridare al nostro pennuto mondo quella dignità che merita.
09gen2018 ore11:20 Ma che cavolo é successo alla prova di esame per giudici svoltasi di recente a Reggio Calabria? E' già la seconda persona che mi chiede se so nulla del "casino di Reggio Calabria"...
Questa volta mi dichiaro innocente, non so proprio nulla, non sapevo neppure che fosse stata organizzata una prova a Reggio Calabria.
Però siccome sono  molto sensibile all'argomento giudici, soprattutto O&aP, cercherò di informarmi... e se imparerò qualcosa, vi dirò quel che posso..... ahaha ... abbracci...
09gen2018 ore07:50 Campionato Mondiale di Cesena - A Cesena saranno esposti una marea di becchistorti ... oltre che di media taglia (le gabbie tipo 3), sono esaurite) anche di Ondulati di forma e posizione (inglesi). Per valutare queste specie erano stati convocati 8 giudici, 4 italiani e 4 esteri, però per fare fronte alla lievitata quantità, ne sono stati aggiunti altri 5, di cui 2 italiani e 3 esteri.
Pertanto i sei italiani che giudicheranno sono: Montanari, Montebelli, Pagliasso, Patroncini, Roccaro e Sabattini.
Un giudice mi faceva notale che nel mio post del 3gen2018 ho giustamente affermato che i giudici internazionali O&aP sono 12, però é corretto precisare che le specializzazioni che ho indicato sono relative a FOI e non a OMJ. Tanto vi dovevo... per la precisione.
08gen2018 ore10:10 Ciao Daniele,
l'altro giorno sono andato sul sito del Club degli Psittacidi per rinnovare l'iscrizione e mi sono trovato questa bella, si fa per dire, sorpresa:

http://psittacidi.webservice-4u.com/cambiamenti-importanti-nel-club/

La rivista del Club era veramente migliorata tantissimo negli ultimi anni ed era una gioia appena la trovavo nella buchetta delle lettere: la sola ragione per la quale continuavo ad iscrivermi...

Io sono all'antica, ancora mi piace sfogliare tra le mani riviste cartacee e questa notizia mi ha davvero rattristato. Immagino che tale qualità della rivista richieda costi molto alti che il Club non riesce più a sostenere.


Concordo con quanto affermato dal mio amico, negli ultimi anni c'è stato un inserimento nel gruppo dirigente di quel Club di un paio di giovani che lo hanno notevolmente qualificato. Peccato che siamo precipitati in un periodo di "vacche magre" dove l'importanza dei bilanci assume un aspetto prioritario e spesso costringe a scelte dolorose come in questo caso. In passato ho avuto occasione di farmi fare alcuni preventivi per la stampa di riviste sul cartaceo e devo dire che i costi sono davvero proibitivi. Alcuni riescono a leggere interi libri sullo schermo di un computer o di un ebook, io purtroppo appartengo alla tua stessa categoria (all'antica) e non ce la faccio proprio a leggere cose importanti se non sono stampate sulla carta. Il futuro, amico mio, sarà duro per noi "all'antica" perché la comunicazione e l'informazione sarà interamente monopolizzata dal web....
08gen2018 ore09:35 Aggiornamento sondaggi per le elezioni della CTN O&aP - Il post che ho inserito sugli Exit Pool il 4gen2018 ha avuto un buon successo.
Diversi giudici mi hanno interpellato per chiedermi in quale partito li avessi conteggiati e devo dire che dai discorsi fatti mi è parso di capire che sia abbastanza diffusa la convinzione che la vittoria sia nettamente nelle mani del POC.   (Partito degli Onesti e Capaci)
Se non avessi considerato il coefficiente di correzione, che si applica a tutti i sondaggi, avrei dovuto rivedere i numeri allargando ulteriormente la forbice, ma per prudenza preferisco non cambiarli.
Nel coefficiente ho considerato lo scarto esistente fra la dichiarazione di voto e la sua reale assegnazione. Sono certo che qualcuno dichiarerà di votare l'uno per poi votare l'altro e in molti, alla richiesta di voto da parte dei due capi partito, risponderanno positivamente ad entrambi... per poi fare la scelta nel segreto dell'urna...
07gen2018 ore10:32
Io sono convinto che se smettessi di dare ai miei pappi frutta e verdura dichiarerebbero lo sciopero della fame!
Qui a fianco il piatto che ho somministrato questa mattina: mais e girasole immaturi conservati in freezer, carota, mela e finocchio. A parte i canus, stronzi fin dalla nascita, tutti gli altri nel giro di pochi minuti "leccano" la mangiatoia.

Sempre in tema di alimentazione pubblico un messaggio di Attilio Casagrande, indubbiamente uno dei più preparati sull'alimentazione degli uccelli. Le sue considerazioni mi fanno molto piacere...

Ciao Daniele, sai che quando scrivi di alimentazione mi stimoli e proprio dal tuo ultimo post che ho letto con molta attenzione, ho dedotto che la tua osservazione la condivido al 100%.

Specialmente alla fine quando dici " da brillantezza a ingrassamento " questo è in sintesi quello che ogni allevatore deve raggiungere ed io aggiungo solo, refrattari alle malattie.

Per quanto riguarda gli estrusi, idem, a parte il pelettato per polli secondo periodo che io aggiungo in percentuali molto ridotte, ma che trovo un buon alimento a basso costo, non sono mai riuscito a trovare un prodotto che sostituisca egregiamente gli immaturi o gli ammollati, credo cmq che ogni animale, compreso l' uomo fa una sorta di abitudine alimentare che lo porta a vivere più o meno bene e quindi si spiega come mai tanti diversi allevatori raggiungono i medesimi risultati pur usando alimenti molto diversi.  Come dice un mio caro amico che considero un bravo allevatore, ognuno è un piccolo "apprendista stregone."

07gen2018 ore09:55 Campionato Mondiale di Cesena - I dati sono praticamente definitivi, sono 4.019 gli allevatori che hanno ingabbiato per un totale di 32.200 uccelli. Un risultato impensabile fino a poche settimane prima, basti pensare che il 13 dicembre il presidente Rossi aveva pubblicato un post su Facebook particolarmente allarmato perchè le iscrizioni erano appena a 6.000 uccelli!
E invece alla fine é stato letteralmente polverizzato il record precedente che apparteneva a Piacenza 2009 con 27.694 ingabbi, quindi con un incremento di oltre il 16% (+ 4.506).
Anche da un punto di vista economico non è andata certamente male... l'incasso, solo per gli ingabbi (catalogo compreso) sarà di 466.828 €. ciò significa che ogni allevatore ha versato mediamente nelle casse della mostra la bellezza di 116 eurini. 
Il bilancio della manifestazione romagnola assicurerà certamente un consistente utile che non ho mai capito dove vada a finire... é tutta roba COM? o FOI? e alla associazione organizzatrice resta nulla? oppure verrà ripartito in base a percentuali predeterminate?.  
06gen2018 ore07:15

Per quanto riguarda l’alimentazione dei nostri amici piumosi voglio dire anch’io la mia.

Ogni allevatore ha un proprio stile di comportamento in merito all’alimentazione dei propri uccelli; quando visito gli allevamenti dei colleghi una delle principali cose che osservo è la mangiatoia. Ho fatto  centinaia di visite in allevamenti di ogni parte di Italia ed anche all’estero, ma non ho mai trovato nessuno che usi metodi standardizzati o codificati: ognuno somministra un proprio personale menù, diverso da tutti gli altri.

Però mi chiedo: possibile che gli esemplari della stessa specie, che presumo abbiano le stesse esigenze nutrizionali, siano soddisfatti in egual modo da menù così diversi?

Per queste considerazioni e quindi per la necessità di somministrare un menù equilibrato che contenga tutte le componenti nutrizionali per un alimentazione bilanciata, ho sempre preso in considerazione i “mangimi alternativi” con un certo interesse, ed ho provato in diverse occasioni a somministrarli, ma sempre con scarso successo.

Ancora oggi con alcune specie di grandi pappagalli ho inserito nel menù due tipi di estrusi di diversa formulazione, ma non sto ottenendo i risultati che speravo, tantomeno da un punto di vista economico (lo spreco è altissimo, almeno quanto il costo del prodotto)

I fattori di valutazione da prendere in considerazione per bilanciare un menù sono tantissimi, dalla specie al clima (caldo o freddo), dal tipo di attività (precova, cova, muta, riposo etc.) alla dimensione della gabbia (gabbia o voliera) etc. etc.

Nel mio allevamento sono arrivato al punto di servire un menù diverso per ogni coppia, parlo ovviamente dei pappagalli medio-grandi, composto anche da porzioni importanti di frutta e verdura che fornisco sempre di mattina (soprattutto in presenza di pulli).

Io sono un fissato dei semi immaturi e soprattutto nel periodo estivo ne somministro in grande quantità a tutti e per quello invernale ne ho fatto una abbondante scorta in un freezer. Ricordiamoci sempre che i semi immaturi, la frutta e la verdura sono gli alimenti di cui i pappagalli si cibano esclusivamente in natura.

Sono convinto, ma credo che ogni allevatore abbia la mia stessa convinzione, di somministrargli il menù più adeguato possibile ed uso come parametro di valutazione: la brillantezza del piumaggio, la forma fisica, il tasso di mortalità, la longevità, il successo riproduttivo, e per certe specie il non eccessivo ingrassamento.
06gen2018 ore07:15 Sabato 24 febbraio 2018 avrà luogo a Zwolle (NL) il grande e famoso mercatone ornitologico. Mi sembra di vedere che l'eldorado olandese abbia perso un po' del suo fascino ... fino a qualche tempo fa erano diverse le corriere che partivano dall'Italia alla volta del paese dei mulini a vento, oggi, a parte qualche irriducibile, mi sembra che non ci sia una grande ressa.
Se qualcuno intende prenotare un tavolo (a 10 €. al metro) può farlo attraverso questo sito (
>>>) dal quale si può osservare (foto a fondo pagina) che anche in quel mercato si inizia il percorso del benessere animale. 
05gen2018 ore12:25 Ricevo e pubblico volentieri questo interessante contributo che, tra l'altro, dimostra che questo blog è davvero "La voce del Popolo"... 

Ciao Daniele,
mi è molto piaciuto il tuo intervento a piè pagina sull'articolo del Figurella; la penso esattamente come te.
Diversi anni fa, quando in Italia si iniziò a commercializzare l'estruso ci fu una campagna diffamatoria verso l'alimentazione tradizionale.
Alcuni allevatori di Ondulati inglesi passarono gradatamente alla nuova alimentazione pensando di risparmiare denaro e tempo; purtroppo i risultati furono disastrosi.
L'estruso oltre ad essere poco nutriente nei fattori proteici (tanto richiesti dagli Ondulati inglesi) veniva regolarmente sbriciolato dai robusti becchi e una volta ridotto in farina non veniva più consumato.
I costi di mantenimento lievitarono considerevolmente e in proporzione si ottennero annate con pochi pulli e quei pochi decisamente sotto misura.
Questo fece fare un passo indietro e il ritorno all'alimentazione tradizionale.
Personalmente da parecchi anni utilizzo una alimentazione il più naturale possibile; ricca di elementi vegetali freschi.
A parte la miscela di semi, tutto il resto me lo preparo io: Pastoncino, sfarinato di erbe e spezie, blocchetti minerali, misto verdure e frutta fresca, semi ammollati, semi germogliati, preparato vitaminico (Melassa e aceto di mele) e devo dirti che vedo ottimi risultati in robustezza, fecondità, resistenza alle malattie, capacità allevatoria
05gen2018 ore07:37 Un amico mi ha inviato questo intervento del Dott. Figurella chiedendomi cosa ne penso. Ve lo copio:

Il falso mito dell'utilità della frutta nell'alimentazione di pappagalli e lori

Si sente sempre parlare a mo' di mantra di integrare l'alimentazione degli uccelli ornamentali con frutta... ma sarà realmente utile? Un frutto, al di là dell'innegabile effetto di arricchimento ambientale che sortisce, in realtà non ha quel valore aggiunto che ci si aspetterebbe.. Il primo ingrediente infatti è rappresentato dall'acqua (più o meno presente) che si aggira intorno all'80/85%, al secondo posto sono presenti zuccheri semplici (fruttosio, glucosio, saccarosio) in ragione di un 10% (più o meno a seconda del tipo di frutto), il resto è fibra, proteine e grassi, ceneri (messi assieme fanno un 5% circa quindi presenti in dosi trascurabili). Il valore nutritivo di una mela di 100grammi equivale quello di un pezzetto di pane di 10gr (alimento in cui gli zuccheri sono sotto forma di amido ma che metabolicamente hanno lo stesso destino).
Ma ci viene dal tempo della scuola insegnato che la frutta è importante perchè fonte di vitamina C...
E qui viene il bello: gli uccelli, a differenza dell'uomo, non hanno bisogno di vitamina C, la sintetizzano nei reni, nel fegato o in entrambi gli organi a seconda dell'ordine di appartenenza (possono avere forme di carenza solo a seguito di patologie importanti a carico di questi organi o in particolari condizioni di enorme stress ed allora la carenza sarebbe nel primo caso l'ultimo dei problemi dell'animale, nel secondo caso basterebbe eliminare le torture che generano tale stress abnorme). Per quanto riguarda gli antiossidanti naturali, cioè le altre sostanze di un certo interesse che stimolano la libidine dei sostenitori della frutta come alimento quali tocoferoli, betacaroteni, isoflavonoidi ricordo che i primi (vit E) sono contenuti in quantità elevatissime (molto più che nella frutta) negli oli vegetali ed in particolare in quello di girasole (forse l'unica proprietà interessante che ha
questo seme oltre all'appetibilità), i secondi sono disponibili sul mercato a concentrazioni efficaci che l'animale non riuscirebbe mai a raggiungere a meno di non mangiare esclusivamente cibi freschi e non “conservati” come in realtà sono le miscele di semi. I semi infatti rappresentano una forma di resistenza della pianta, una fase nella quale gli antiossidanti (sintetizzati dal vegetale per proteggere il germe dai danni dell'ossidazione dei grassi e non certo per favorire gli animali che si cibano della sua “prole”) decrescono nel tempo e si annullano.
Quale è il vero problema legato al consumo di frutta da parte dei pappagalli? Il problema è legato alla capacità ingestiva degli stessi, è fenomeno ben comprensibile a chi alleva a mano i pulli:
per ogni peso dell'animale esiste un quantitativo di sostanza secca che deve essere ingerita per coprire il fabbisogno plastico (proteine) e soprattutto calorico (grassi e zuccheri). Esempio ipotizziamo che un animale di 1000 grammi in crescita debba mangiare 80 grammi di sostanza secca (pappa secca), diluita 1:3-1:4 a seconda del prodotto in 2/3 somministrazioni al giorno, facciamo 2 siringhe di pappa da 120 (una al mattino ed una alla sera); se allo stesso animale diluiamo la pappa esagerando 1:20 tipo thè alla pesca, dovremmo fargli prendere più di un litro di pappa al giorno per soddisfare le sue esigenze, ma lui non riuscirebbe ad assumerla..il soggetto inizierà a dimagrire ed a salutare tutti quanti.

Arriviamo all'animale adulto: dobbiamo sempre tener conto che abbiamo a che fare con creature piccole, con temperature corporee elevate (42°C), con metabolismi elevati che possono permettersi di cibarsi di solo frutta per periodi brevi, là dove il dispendio energetico è basso (climi tropicali o stagione estiva da noi) ma che alle temperature più basse anche primaverili o autunnali devono nutrirsi di alimenti “densi” da un punto di vista calorico.. caso emblematico è l'allevatore di lori che somministra la frutta in stagione invernale: il lori, animale nevrile ed energico si abbuffa di una coroborante

mela alle cinque di sera, poco prima dell'oscurità...si è riempito lo stomaco di acqua e deve affrontare le lunghe ore notturne senza più mangiare (non vedendoci al buio), inizierà a mettere mano alle sue riserve e per “buttare legna nella caldaia” dimagrirà e/o patirà il freddo con rischio per il suo stato di salute. Anche se somministrata al mattino può non essere un toccasana a basse temperature perchè l'uccello si, mangerà anche il mangime, ma in quantità minori perchè lo

stomaco è occupato in parte da una “calorica mela” e non avrà le ore di luce sufficienti per recuperare questo deficit calorico. La frutta “toglie spazio” ad alimenti più densi ed avendo gli organismi delle capacità ingestive limitate può essere a volte pericolosa.

Stefano Figurella

Io non me la sento di entrare nel merito, anche perchè non ne ho le competenze scientifiche, ognuno se lo interpreti come vuole ... per quanto mi riguarda non cambierò di certo il mio menù. Dico solo che l'Ordine dei Veterinari farebbe bene a vietare ai propri associati di svolgere attività commerciali (produzione e/o vendita mangimi, sfarinati, pellet, estrusi etc. etc.) oltre a quella della professione principale...
04gen2018 ore08:50 Primo EXIT POOL commissionato dal quotidiano virtuale "La voce del Popolo" sulle Elezioni per il presidente della CTN O&aP:
Votanti: 33 (compreso mummie, cariatidi e quant'altro)
POC   : 48,5% (16)
PSP    : 39,4% (13)
Incerti : 12,1% ( 4)
Dai primi sondaggi, elaborati su di un campione rappresentativo di votanti, emerge una netta prevalenza del candidato del POC che potrebbe insediarsi ai vertici della Commissione portandosi dietro almeno uno dei due membri effettivi. Fra qualche giorno aggiornerò i dati relativi alle intenzioni di voto con un nuovo sondaggio.

Nota: qualcuno mi chiede di pubblicare i nomi dei giudici "appioppati" ai due partiti, ma non lo farò di certo poichè questa non è una cosa seria, è solo un gioco che sto facendo per rendere meno noiosa la consultazione del giornale. Il voto sarà segreto pertanto solo gli aventi diritto sapranno a quale dei due partiti affideranno le sorti della commissione. Io non mi permetterei mai di etichettarli pubblicamente!! 
03gen2018 ore15:27
Mi ha appena telefonato un amico tutto eccitato per invitarmi a visitare il portale della FOI dove è stato appena pubblicato qualcosa di interessante a cui tengo molto. Sono andato... e guardate cosa ho trovato:

Finalmente si può iniziare la campagna elettorale. Come qualcuno poteva intuire il mio blog sosterrà, con la massima determinazione, il POC (Partito degli onesti e capaci), Ora si dovrà lavorare per presentare le candidature di tre giudici, un candidato presidente (votato da entrambe le specializzazioni), ed un candidato per ognuna delle due specializzazioni (votati dai soli giudici della specializzazione prescelta o primaria) come previsto dal nuovo Regolamento (>>>).
Mi sono divertito a fare due conti con la matita circa il numero dei votanti e le ipotesi di voto. Beh, devo dire che sarà una bella gara. Dipenderà molto da come si condurrà la campagna elettorale ma ho l'impressione che la vittoria sia a portata di mano, anzi, si deve vincere assolutamente!! Se dovesse prevalere il PPS (Partito della Pacca sulla Spalla) significherebbe fare un drammatico salto all'indietro.
03gen2018 ore11:08
Scusatemi, ma su questa questione ho deciso che romperò i coglioni quasi tutti i giorni fino al momento in cui verranno pubblicate le variazioni all'art. 5 del Regolamento CCTTNN... sempre sperando che vengano pubblicate come più volte promesso!!. Non avrei voluto schierare il mio blog in questa campagna elettorale ma le insopportabili discriminazioni che si stanno consumando mi costringono a farlo!! Mentre il PPS (Partito della Pacca sulla Spalla) sta già conducendo una campagna elettorale porta a porta, o meglio, telefono a telefono, quell'altro, l' OeC (Onesti e Capaci) non può neppure iniziare la raccolta delle firme perchè l'attuale Legge gli impedisce di farlo. 
Intanto che sono qui voglio anche evidenziare una cosa che mi lascia alquanto perplesso... possibile che il Consiglio Federale non si riunisca da più di 5 mesi? L'ultimo verbale pubblicato risale al 7-8 luglio del 2017... spero che si tratti di un ritardo di pubblicazione degli atti perchè se davvero non si fosse mai riunito significherebbe l'accensione di una brutta spia sul cruscotto!!

COUNTDOWN (mancano alla scadenza del termine di presentazione delle liste)
giorni ore minuti secondi
28 14 45 15
03gen2018 ore11:08 Uuuuhhmmmm ... questa cosa non mi piace... Leggo su questa "Decisione della Commissione Europea", pubblicata su sito della SOR, novità che mi sanno di ritorno all'oscurantismo del passato  (>>>)
03gen2018 ore07:58 Campionato Mondiale di Cesena - Un po' di chiarezza sui giudici tricolori O&aP convocati a Cesena. I nominativi di coloro che giudicheranno sono già noti alla intera comunità da diverse settimane, ora però, siccome sono stati ingabbiati un sacco di becchistorti, ci si pone il quesito di chi altro verrà eventualmente aggregato. Sento circolare nomi dei più disparati e qualcuno si arrabbia anche perchè non sono stati inseriti Tizio, Caio e Sempronio piuttosto che, Ics, Ipsilon e Kappa.

Tutti dovrebbero sapere che ai Campionati Mondiali posso giudicare solo i giudici che hanno la qualifica di internazionali. In Italia sono 12 e sono i seguenti: (Ondulati: Montebelli) (altri Psittaciformi: Cuppone, Guerra, Montanari, Patroncini) (O&aP: Caligari, Maronese, Pagliasso, Roccaro, Sabattini, Vergari).
I quattro evidenziati in giallo sono i convocati, ora fra i restanti si tratterà di convocare quelli che serviranno, ma solo fra questi....tutti gli altri non c'entrano proprio....
02gen2018 ore14:40 Questa mattina sono andato con Margherita (mia nipote) fino a Fabbrico (RE), dal Vet. Bertoni, per togliere una crosta dalla testa del parrocchetto della Sierra, come preannunciato nel post del 25dic2017.

Orario dell'appuntamento: 10:30 - orario di arrivo: 10:15 - orario di accettazione in ambulatorio: 11:24 (nel frattempo sono entrati due clienti-amici arrivati dopo di me)  - tempo di impiego per l'intervento: 3 secondi (con due dita)  - tempo di digitazione e stampa della ricetta e della fattura: 3 min. - costo: 25 euro - atteggiamento verso il cliente: da scorbutico a maleducato.

Questa é stata l'ultima volta che mi sono avvalso delle prestazioni del dott. Bertoni, da ora in poi mi rivolgerò a qualcun altro, probabilmente meno bravo, ma sicuramente più educato!
02gen2018 ore07:05 Campionato Mondiale di Cesena - Mi confermano da più parti che il numero degli ingabbi di Cesena sarà davvero importante, molto al di sopra delle aspettative. Se da un lato è motivo di orgoglio per gli organizzatori e per tutta l'ornitologia italiana, dall'altro comporta tutta una serie di complicazioni organizzative che non sarà facile gestire. 32-33.000 uccelli a concorso rappresentano una quantità mai vista prima la cui gestione, a partire dalle procedure di ingabbio, dovrà essere particolarmente attenta ed intelligente.
Non basterà la collaborazione di tutti per risolvere il problema dell'intasamento delle auto che inevitabilmente si creerà nei parcheggi e nelle strade di accesso, come sarà difficilmente gestibile la ressa che miglia di persone provocheranno in mezzo alle cavalle, probabilmente troppo ravvicinate per fare spazio ad un numero così esagerato di gabbie.
Questo per dire che gli organizzatori dovranno usare la testa e fare le cose nel miglior modo possibile, noi visitatori dovremo tenere un comportamento responsabile ma soprattutto dovremo andare a Cesena portandoci appresso una buona scorta di pazienza...
01gen2018 ore09:52 Fra i tanti messaggi che abbiamo ricevuto (io e il mio blog) voglio farvi leggere questo perché, oltre ad essermi stato inviato da un amico che stimo molto, mi ha dato una bellissima idea... Sentite cosa dice, tra l'altro:
"...
Una cosa però non dovrebbe cambiare e proseguire con lo stesso entusiasmo, non  sempre e non da tutti condivisibile, ma importantissimo: il tuo quotidiano "La voce del popolo". Un abbraccio e un grandissimo augurio per il 2018..."

"La voce del popolo", bello, mi piace! Pensandoci bene é così, e vuole essere proprio così... La stragrande parte delle notizie che compaiono su questa pagina siete proprio voi a darmele. Io non faccio altro che selezionarle, metterle in bella copia e pubblicarle. Nel momento in cui non ci sarà più la vostra disponibilità questo blog non avrà più nulla da dire...
Perciò da domani il "mio quotidiano" sarà vostro non solo per i contenuti ma anche nel titolo che assumerà: "La voce del Popolo"
01gen2018 ore00:55 Se andate in Home Page e cliccate sul pulsante in fondo a sinistra, relativo ai "Link" degli amici, vedrete che l'ultimo aggiornamento é fermo al 29.04.2014. Fino a quella data quasi tutti i miei colleghi si costruivano, o si facevano costruire, siti spendendo una barcata di soldi, perché era l'unico mezzo per comunicare al mondo la propria esistenza in vita unitamente a quella del proprio allevamento.

L'avvento dei social network, nel giro di pochissimo tempo, ha letteralmente spazzato via quella che sembrava essere una inossidabile tecnologia futuristica. Il mio blog é uno dei pochi che si é salvato e, incurante della maratona tecnologica, da ben 15 anni (ha visto la luce la mattina del 20.06.2003) continua ogni giorno a fare girare il contatore delle visite fino ad arrivare a 467.000 ospiti.

Nel corso del 2017 l'ho seguito con una certa discontinuità, vi confesso che in certi periodi l'ho mantenuto in vita solo perchè molti di voi mi hanno stimolato a farlo, ciononostante ogni giorno sono venuti a dare una sbirciatina alle mie "Notizie in breve" dalle 200 alle 300 persone.

Vi posso assicurare che non è facile, praticamente ogni giorno, trovare qualcosa da dire che non sia una stupidaggine e che interessi il nostro mondo. E' solo grazie alla vostra preziosa collaborazione se riesco ad essere aggiornato sulle News di interesse ornitologico (cercando di evitare le Fake).

Purtroppo tante notizie che ricevo non posso pubblicarle poiché quando si lanciano osservazioni e critiche a qualcuno, non solo si deve avere la certezza che corrispondano al vero, ma si devono possedere anche gli elementi probanti, cosa non sempre facile.

Purtroppo a volte, pur mettendoci tutta la prudenza del caso, mi é capitato di fornire interpretazioni non perfettamente rispondenti alla realtà, in tal caso non ho mai esitato a correggere il tiro, anche scusandomi, se del caso.

Concludo qui il mio "pistolotto" d'occasione augurandovi un Buon 2018, nella speranza che anche nel corso di quest'anno passiate ogni tanto a farmi visita!

 

 

Tu sei l'ospite n. dal 20.06.2003