Una nuova speranza per l'Ara glaucogularis
articolo di Irene Lorenzo, tradotto da Gianni Matranga
 
 
 
Nuove speranze per la protezione e la conservazione dell’Ara Gola Blu (Ara Glaucogularis) negli areali abituali. La scoperta di un nuovo sito di residenza comune dove vengono ad appollaiarsi gli Ara Gola Blu (Ara Glaucogularis) insieme ad un programma innovativo orientato verso la promozione dell'uso di piume artificiali nei copricapo cerimoniali, infatti, fornisce una rinnovata speranza per la sopravvivenza di questo pappagallo affascinante.
La stima orientativa di questo splendido animale parla di circa 250 individui collocandoli tra i più rari di tutto il continente Sud Americano.
Nell’ultimo decennio sono state studiate ed analizzate le principali cause del declino così rapido di questo pappagallo adottando parimenti degli accorgimenti e soluzioni atte a contenere le perdite.  Come in molti altri casi la perdita repentina del loro habitat con la mancanza quindi
dei loro soliti siti di nidificazione e di raduno uniti ancora al bracconaggio sono le cause di questa estrema rarefazione. 
L’area interessata alle ricerche è un’area particolarmente difficile da attraversare e quindi di difficile accesso almeno per cinque sei mesi all’anno a causa degli acquitrini che si formano a seguito delle copiosissime piogge.
Non essendo possibile quindi gli spostamenti con autoveicoli si è provveduto ad utilizzare il cavallo come mezzo di spostamento per andare a studiare e verificare le segnalazioni di siti di sosta ed appollaiamento del Gola Blu. Il team di ricercatori e studiosi avevano avuto diverse segnalazioni che riportavano un raggruppamento di tali esemplari ma il più delle volte si è trattato di raduni dell’altro Ara molto simile al Gola blu e cioè l’Ararauna.
In una di queste ultime indicazioni invece si è proprio trattato di un gruppo di Gola Blu, circa 15 individui che sostavano in una porzione di foresta scelta come luogo di nidificazione. La notizia di per se è eccezionale in quanto, q
uesto nuovo sito comune è stato segnalato a soli quaranta chilometri a nord della Riserva Naturale Barba Azul: la più grande concentrazione di are in tutto il mondo. Le popolazioni indigene usano adornare i loro fastosi copricapo con penne di Ara gola blu ed altri pappagalli.
Questi indumenti ed accessori vengono utilizzati, come in altre popolazioni dei luoghi, come segni distintivi per delle feste tradizionali e vengono mossi al ritmo di bonghi e flauti. I ballerini, i cosiddetti macheteros, dedicano i loro movimenti e abbigliamento ai colori della natura peccato che le penne appartengono ai pappagalli anch’essi figli di quella meravigliosa natura di quelle zone sempre più in pericolo e sottoposta ad una pressione impressionante dovuta alla deforestazione per l’ottenimento di pascoli. Asociación Armonia (BirdLife Partner in Bolivia) ha pensato di affrontare le emergenze segnalate con spirito protezionistico ed in particolare per i problemi dei copricapi ha pensato di offrire penne artificiali che imitano alla perfezione i colori e le forme di quelle dei legittimi proprietari in natura.
Questo è il programma "Piuma alternativa" adottato da Armoníache si compone di una campagna educativa promuovendo l'uso di piume artificiali fatte di materiali organici tra i macheteros attraverso workshop tenuti nelle scuole locali e finanziati da National Geografic Conservation Trust e La Fondazione del Loro Parque. I Moxenos, popolazione  indigena del luogo, ha compreso subito l’importanza della proposta che consente il rispetto delle loro tradizioni e nel contempo la protezione dell’ambiente, della natura e degli animali che li circondano ritenendosi essi stessi i guardiani della natura e di tutte le sue creature.
Questo sistema volendo fare una proiezione, salva almeno 15 Ara delle diverse specie per ogni copricapo che ne contiene una media di 30 e, pertanto, si può immaginare che tipo di impatto positivo ha ingenerato questo sistema alternativo. Il programma, iniziato nel 2010 con il sostegno della Fondazione Loro Parque, non protegge solo questo Ara in pericolo critico, ma consente anche agli artigiani locali di preservare il loro patrimonio naturale e la loro cultura confezionando tali accessori con le penne fornite dalla Fondazione. Inoltre, dopo aver visto le danze affascinanti, molti turisti acquistano i copricapi alternativi come souvenir, fornendo ai locali un reddito supplementare.

Dal 2010, la popolazione Moxeño e Armonía hanno salvato oltre 6000 individui di quattro specie di ara e impegnati migliaia di persone locali nella conservazione della natura boliviana. La maggior parte delle grandi città della Bolivia del nord ospitano laboratori di produzione di piume alternative, ma le aree rurali utilizzano ancora piume vere ed è li che si concentreranno gli sforzi per introdurre questi nuovi metodi alternativi. Comunque, oggi, i copricapi con piume alternative superano quelli naturali in un rapporto di quasi cinque a uno.