Il gazzettino ornitologico (2022)
02apr22 ore12:26 |
N. 20 giugno 2003 M. 02 aprile 2022 Tutto, in questo mondo, ha un inizio ed una fine, credo che 19 anni per un sito siano anche troppi! Mi sono sentito in dovere di scrivere questo post perchè, avendo spento le rotative senza alcuna comunicazione, in diversi non ne hanno compreso la ragione e si sono preoccupati per il mio stato di salute. Voglio pertanto rassicurarli e li ringrazio affettuosamente per il garbo (e la preoccupazione) con cui mi hanno inviato e-mail e messaggi per capirne di più. Per me è stata un'esperienza entusiasmante, mi auguro di non aver disturbato troppo l'umore dei miei ospiti. Grazie a tutti e un forte abbraccio! |
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20mar22 ore15:55 |
Sabato 26 marzo si svolgerà a Hardenberg
in Olanda uno dei più grandi mercati ornitologici europei. E' possibile prenotare il tavolo oppure l'ingresso direttamente dal sito online (>>>). Temo che si ripeta il pessimo copione di Zwolle: il biglietto di ingresso costa 8 €. ed è possibile accedere alla mostra dalle ore 9, mentre il costo di un tavolo da esposizione, compreso l'ingresso, costa solo 25 €. ed offre la possibilità di entrare alle ore 6:45. Si consideri inoltre che l'ingresso degli operatori (ore 6.45) è particolarmente veloce mentre quello del pubblico (ore 9) è, a dir poco, problematico. Con una simile impostazione organizzativa succede che in molti prenotano il tavolo esclusivamente per potere entrare prima del grande pubblico, lasciano vuoti tantissimi tavoli (bruttissimo effetto) e selezionano in tutta calma (2 h. e 15 m.) i migliori esemplari esposti. Avrei tanta voglia di rifarmi un viaggetto, ma con una simile impostazione non ne vale certamente la pena. |
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18mar22 ore15:30 |
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18mar22 ore14:44 |
Fra qualche settimana si vota per il rinnovo delle CTN ma di campagna
elettorale non c'è neppure l'ombra, almeno per quella degli O&aP. Forse sarà perchè in molti danno per scontato l'esito della consultazione ma un silenzio così non si era mai sentito. Alcuni amici mi chiedono di lanciare qualche provocazione per rivitalizzare la discussione ma non mi va proprio. E' da troppi anni che seguo questa partita e sinceramente mi sono stancato e non mi diverto più. Un vecchio e saggio proverbio dice che "il pesce puzza dalla testa", ebbene, oggi più che mai sono convinto che con questa "testa" è tempo perso stare lì a lisciare le scaglie della coda ... A proposito, resto sempre in attesa che qualche buon'anima mi trasmetta il bilancio FOI ... |
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16mar22 ore10:00 |
Ho pubblicato un intervento, molto interessante di Gianni Matranga,
sulla mutazione"Diluito" negli Agapornis. E' un intervento particolarmente utile per tutti quegli allevatori che allevano in selezione questo tipo di mutazione. (>>>) |
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14mar22 ore16:45 |
Do un consiglio a voi per darlo a me stesso: non acquistate mai uccelli
importanti che abbiano diversi anni di età riproduttiva. Se un allevatore cede una coppia matura lo fa perchè ha dei problemi, quasi sempre, per non dire sempre, a meno che non ceda l'intero allevamento!! Conviene mettersi in casa uccelli giovani ed avere la pazienza che raggiungano la maturità sessuale! Vi stragiuro che da oggi in poi seguirò il mio consiglio!! |
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13mar22 ore15:25 |
Oggi finalmente ho conosciuto Elena, una allevatrice scatenata, accanita
lettrice del Gazzettino, che da Torino è calata fino alle Alfonsine per
regalarmi una femmina di parrocchetto di Aymara! E' stato un vero piacere scambiare quattro chiacchiere sul nostro mondo impiumato e constatare che, su molte questioni, la pensiamo più o meno allo stesso modo. Mi rendo conto di essere particolarmente contagiato dal virus degli uccelli e dei cani, ma confesso che quando trovo qualcuno che è messo peggio di me provo un certo sollievo. Grazie Elena, a buon rendere! |
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13mar22 ore12:20 |
Sento parlare di collaborazione fra alcune associazioni romagnole per
l'organizzazione comune delle mostre ornitologiche: dico subito che mi
sembra un'ottima cosa e mi auguro che vada in porto nel modo migliore. L'associazione di riferimento è giustamente quella di Cesena che ha dimostrato sul campo di avere tutte le carte in regola per fungere da capofila in questo progetto. (numero di soci disponibili a partecipare, sede della Fiera ottimale, capacità organizzativa etc.) Al di là del recente indimenticabile Campionato mondiale, ha dimostrato di riuscire a venirne fuori anche dalle situazioni più difficili come quella di quest'anno. Nonostante le limitazioni imposte dal COVID ha organizzato una buona mostra, nel rispetto dei vincoli sanitari, riuscendo persino a non perderci. Io sono convinto che se si riescono ad unire le forze cesenati con quelle faentine, magari con un buon management, sia possibile realizzare iniziative importanti. Se io fossi nei dirigenti della nuova compagine cercherei di intervenire nei confronti della Regione Emilia Romagna per rivitalizzare "l'emendamento Banfi", quello che permetteva di effettuare le nostre manifestazioni ornitologiche anche in presenza di infezioni di aviaria in Regione. La presenza della Regione Emilia Romagna fra le 7 considerate a rischio e per le quali possono scattare i divieti di effettuare mostre. fiere e mercati con la sola presenza di un focolaio in qualsiasi parte di Italia impedisce ai designatori di indicare Cesena quale sede per eventuali manifestazioni importanti (campionati mondiali o anche solo italiani). Mi dicono che è probabile che l'A.O.R. di Ravenna non partecipi al progetto unitario: mi dispiace tantissimo! l'AOR è stata la mia prima associazione e ricordo con affetto il Presidente Tiziano Rambelli, non mi permetto di giudicare la decisione che assumeranno i suoi associati perchè non conosco il bilancio, ma se Ravenna dovesse rimanerne fuori, perderebbe un ruolo importante e resterebbe in vita solo per procurare gli anelli ai propri associati, un po' poco... |
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12mar22 ore07:15 |
Che meraviglia!! Una coppia di falchi pellegrini hanno nidificato sul tetto del Pirellone a Milano dove è stata installata una webcam attraverso la quale si può osservare il loro comportamento in tempo reale. La femmina sta covando tre uova, che sembrano feconde, mentre il maschio si fa vivo ogni tanto per portare qualche preda. Io ho condiviso il link sul desktop e tutte le volte che apro il PC do una sbirciatina per vedere cosa succede (>>>) |
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11mar22 ore15:25 |
Per effetto delle polemiche scaturite in seguito alla pubblicazione dell'intervento di Gianni Matranga (Standard e competenze), lo stesso mi ha inviato una precisazione che ho inserito su questa pagina (>>>) | ||||||||
11mar22 ore06:50 |
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10mar22 ore08:58 |
Con questo intervento, a poche settimane dalle assemblee di Chianciano,
Gianni Matranga lancia un sasso in piccionaia per vedere l'effetto che
fa... Questa sua idea della Commissione scientifica, Matranga la propone da quando avevo i calzoncini corti ma dubito fortemente che possa vederla un giorno realizzata ... (>>>) |
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09mar22 ore17:30 |
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07mar22 ore19:45 |
Se noi allevatori di uccelli vogliamo conoscere qualcosa circa gli
sviluppi della Legge 53/21 che dovrebbe trovare applicazione entro l'8
maggio 2022 attraverso la pubblicazione dei Decreti attuativi, dobbiamo
sbirciare sulla pagina degli amici di Italian Gecko Association (IGA),
di SIVAE e di tante altre associazioni che insieme hanno lavorato per
sistemare la brutta situazione, per quanto possibile Naturalmente FOI sta "lavorando" in solitudine e sotto traccia (ma molto sotto) con il suo stile abituale: quello della totale segretezza. Intanto ascoltatevi questo messaggio davvero interessante (>>>) dove Emanuele Scanarini di IGA ci aggiorna sullo stato dell'arte e lancia un messaggio abbastanza rassicurante che si può sintetizzate con questo slogan "non divieti ma regole". Tra le righe dice anche alcune cose che potrebbero crearci dei problemi, per esempio la dimensione dell'allevamento, in ogni caso il fatto che qualcuno ci stia lavorando concretamente deve farci ben sperare. |
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05mar22 ore18:10 |
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04mar22 ore09:38 |
Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra perchè la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire! (Gino Strada) Quando Gino diceva queste cose lo prendevano per matto, perchè le brutalità della guerra i media non ce le mostravano (si svolgevano lontane da noi e commissionate da "amici"), ora che ci fanno toccare con mano il significato vero della guerra, mi auguro che si sviluppi un grande movimento contro la guerra e che faccia invertire la marcia a tutti i paesi (come la Germania) che hanno colto questa occasione per investire ulteriori risorse nelle armi ... |
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03mar22 ore20:45 |
"Cari Amici e tutti voi che mi
conoscete, da tempo sono un allevatore amatoriale di Pappagalli, è una
passione che come chi conosce questo mondo, porta via tempo e
sacrificio, però, come tutte le passioni Ripaga in soddisfazione.
Purtroppo nella notte tra il 2/3 ed il 3/3, non saprei dire quante
persone, ma almeno un paio , sono entrate nel cuore della notte nella
mia proprietà ed hanno trafugato danneggiando la struttura dove erano
mantenuti due esemplari di ARA, Chloroptera e Giubileo. entrambi i
pappagalli sono con Anello e Microchip. Sono consapevole del fatto che
il furto, come altri avvenuto nella zona a danno di altri appassionati
come me, potrebbe essere commissionato, dunque con scarse probabilità di
informazioni per il ritrovamento, comunque ci provo, se potete aiutarmi
in qualche modo ve ne sarei molto grato, se avete visto o notato
movimenti del genere strani, tenendo presente che per portare in giro
questi animali ci vuole una discreta attrezzatura, una rudimentale, di
fortuna potrebbe essere segno di qualcosa che non va.La giubileo un
soggetto con caratteristiche di colori particolari, ma con 3 penne
remiganti di colore arancio e quindi parliamo di un pappagallo unico nel
suo genere!! Grazie comunque a tutti per la gentile attenzione che
vorrete offrirmi" A Rosario Barra, autore del messaggio di cui sopra va tutta la mia comprensione e solidarietà. So bene cosa si prova quando ci sottraggono i nostri amici con le penne!!! Oltre a chiedere a tutti i miei lettori di tenere gli occhi aperti e di comunicare prontamente qualsiasi situazione sospetta, voglio esprimere la mia solidarietà anche a Cinzia Matteoli alla quale, pochi giorni fa, hanno rubato tre Ara (2 ararauna e 1 chloroptera). I furti di Ara stanno diventando troppo frequenti e temo che non sarà facile debellare questo fenomeno perchè se i furti vengono commessi su commissione, la Ara finiranno direttamente dentro alle voliere e non sul mercato. di conseguenza sarà molto difficile rintracciarle. Gli unici che potrebbero individuarle potrebbero essere i forestali, se si prestassero a qualche minima collaborazione con gli allevatori. Considerato che tutti i soggetti rubati sono muniti di marcaggio (o anello o microchip) basterebbe che un Ufficio comunicasse gli estremi dei marcaggi a tutti gli altri e quando fanno i controlli negli allevamenti controllassero l'eventuale presenza di marcaggi in black list. |
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02mar22 ore09:40 |
Un allevatore di cardellini mi pone alcune domande circa l'obbligo
dell'autorizzazione regionale in merito all'allevamento dei cardellini
mutati, inoltre mi chiede come si debba comportare nel caso di cessione
di un cardellino major (Carduelis carduelis frigoris), esente da obblighi in Regione Emilia Romagna, ad
un allevatore residente in una Regione richiedente l'obbligo di
registrazione pur non essendo autoctono (e io dico, contra legem,
in qualsiasi regione di Italia). Il primo quesito è di facile soluzione: un cardellino di qualsiasi mutazione (anche se Carduelis carduelis) che si differenzi chiaramente dal tipo ancestrale è esente da qualsiasi obbligo. Infatti la L.R. n.8/1994 parla di restrizioni per la "selvaggina autoctona". Invece il secondo quesito si può tentare di risolvere solo con la logica, io farei in questo modo: - accompagnerei il soggetto in cessione con una dichiarazione nella quale il cedente, dopo aver indicato i propri dati e gli estremi della marcatura del soggetto, dichiara di risiedere in una Regione nella quale non è obbligatoria alcuna registrazione ai sensi della circolare-chiarimento della Dott.ssa Maria Luisa Zanni del 15.3.2019 di cui se ne allega una copia (>>>) e che l'esemplare oggetto della cessione è nato nel proprio allevamento; - il cessionario potrà così effettuare la registrazione in carico nel proprio registro utilizzando come pezza giustificativa la dichiarazione del cedente. Nel caso in cui qualche solerte funzionario dovesse ritenere non corretta tale procedura e provveda a contestare la presunta infrazione resto sempre a disposizione per promuovere il contatto con uno studio legale di Bologna particolarmente preparato su questa materia. |
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01mar22 ore09:20 |
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27feb22 ore09:33 |
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24feb22 ore15:00 |
Dedico ai dirigenti FOI questo fantastico pezzo di Fabrizio De André (>>>).
Trovo particolarmente attuale la seguente affermazione del Faber: "anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti..." Ho sentito la necessità di fare questa dedica perchè sono assolutamente convinto che i dirigenti non si rendano conto della drammaticità della situazione che serpeggia fra gli allevatori, anche fra quelli a loro più fedeli. Le lettere aperte che oramai quotidianamente vengono pubblicate da presidenti di associazioni o di raggruppamenti, che contestano l'operato dei dirigenti centrali, non rappresentano atti di esibizionismo ma sono la logica conseguenza delle pressioni che gli stessi subiscono dai propri allevatori. Fare finta di nulla e pretendere di "sfidare i ribelli" in campo aperto in occasione della prossima assemblea è un atto di totale irresponsabilità. Fare affidamento sulla schiera di yesman sempre pronti a mettersi proni pur di ottenere qualche vantaggio in più, è una tecnica estremamente pericolosa e superata dal tempo. Non vorrei che il vostro attaccamento al potere contribuisse a trascinare il movimento ornitologico italiano in disgrazia. |
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24feb22 ore09:05 |
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21feb22 ore09:13 |
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21feb22 ore09:13 |
La società olandese (Vogelweelde), che organizzerà uno
dei più grandi mercati di volatili d'Europa, ha
comunicato che sabato 26 marzo presso Hardenberg avrà
luogo la manifestazione già più volte rinviata per colpa delle varie
pandemie. (>>>) La cosa che mi sorprende è che gli organizzatori hanno omesso di riportare sul sito una informazione di importanza vitale: dal 1 gennaio 2022 in Olanda sono entrate in vigore una serie di norme che limitano fortemente l'esportazione degli uccelli fuori dal territorio olandese. Sto cercando di approfondirle per capirne meglio il significato di questa nuova normativa ma pare che ogni uccello destinato ad uscire dai confini debba essere tenuto in quarantena per tre settimane per poi ottenere il traces. Il TRACES è una piattaforma informatica veterinaria gestita dai Ministri della Salute degli Stati europei utilizzata per il controllo e la movimentazione degli scambi intracomunitari di animali vivi e altro. E badate bene che non si tratta di semplici formalità superabili "all'italiana" perchè il tutto viene assistito da un sistema informatizzato che controlla i tempi e le certificazioni sanitarie. Per cui, occhio! Prima di attraversare il confine olandese con un inseparabile nel trasportino informatevi bene sul funzionamento di queste nuove norme. Per conto mio cercherò di capirne di più poi vi dirò ... |
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20feb22 ore18:45 |
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19feb22 ore08:00 |
Un passo indietro.... Io penso che se gli attuali dirigenti della FOI hanno a cuore il destino della nostra ornitologia, a questo punto, dovrebbero avere l'umiltà di fare un passo indietro e lasciare ad altri il governo di una barca senza più timone in balìa di onde altissime e molto pericolose. Come ho avuto occasione di scrivere nel post del 3febb, ci sono stati alcuni problemi degenerati per colpa della sfortuna (annullamento campionato di Piacenza, disastro anellini etc.) ma questo gruppo dirigente ci ha aggiunto molto anche di suo. L'autoreferenzialità è una delle principali accuse che gli viene mossa, insieme ad una disarmante carenza di comunicazione (proprio nel momenti più difficili), ma soprattutto la testardaggine con la quale il presidente e 3-4 suoi fedelissimi insistono nel volere portare a termine l'acquisto di un capannone in un momento di estrema incertezza sul futuro stesso del nostro settore. Quando vengono bypassate le legittime occasioni di confronto (quella per eccellenza è l'assemblea dei soci) per arrivare a scrivere lettere aperte indirizzate al presidente ed all'intero C.D. contenenti pesantissime accuse sul loro operato, di forma e di sostanza, ebbene, credo proprio che sia venuto meno il fondamentale legame di fiducia. Alla lettera aperta del Raggruppamento Emilia Romagna, ha fatto seguito una lettera dell'Associazione Ornitologica Salentina e da ultimo, quella del Raggruppamento Lombardia (>>>). |
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18feb22 ore08:05 |
Ogni tanto si leggono interventi competenti e di buon senso in una
materia particolarmente difficile e contrastata come quella della regole
per la detenzione degli animali. Leggetevi questa bella intervista di Stefano Cusaro, presidente di SIVAE (>>>) |
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17feb22 ore14:00 |
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17feb22 ore07:34 |
Il riepilogo sulla situazione della Legge 35/21
sotto riportato, l'ho copiato su Facebook da un post di Tarta
Club Italia. Mi rincuora il fatto che qualcuno si sia
mosso ed abbia lavorato per risolvere questo dannato problema.
Sempre buona notte e sogni d'oro ai Signori della FOI... Dopo oltre un anno, da quando il settore è stato messo in serio pericolo da una legge scellerata e senza alcun senso, troviamo giusto fare un “Recap” di tutto ciò, che il Tarta Club Italia e le associazioni di settore hanno fatto per riuscire a tutelare i nostri animali e la nostra passione. In ordine cronologico: - Ottobre 2020: Italian Gekko Association – IGA
(APS), aveva mosso le prime perplessità, creando un dialogo con la SIVAE
per capire la situazione; - Marzo 2021: il Tarta Club Italia, assieme ad un
gruppo di allevatori (Special Turtles,Tortugamad, Testudo Mugello,
Testudo Enea, Star tortoise e Magnifique Tarta) producono un documento
che presentano in 1 riunione agli On. Erbaggi ed Angelilli di Roma; - Marzo 2021: esce la prima interrogazione
Parlamentare di IGA e Tarta Club Italia (in associata) dell’On. Albano,
ancora in corso; - Aprile 2021: Italian Gekko Association – IGA
(APS) lancia una prima petizione per chiedere di non approvare la
lettera q, nell’articolo 14 del Regolamento Europeo 2016/249; - Aprile 2021: inizia una collaborazione attiva tra
le associazioni: IGA, Tarta Club Italia, APAE, Aracnofilia e Vivascienza.
Questa coesione porta a: - Un primo contatto collettivo con le forze
politiche. - Riunione on-line con tutte le associazioni
coinvolte (non solo riguardanti la terrariofilia) e l’On. Briziarelli. - Maggio 2021: l’On. Briziarelli propone il disegno
di legge 2227, che chiede di non vietare la detenzione e riproduzione di
animali esotici, ma di regolamentarla; - Si apre un primo dialogo col Ministero della
Salute. - Luglio 2021: Le 5 associazioni terrariofile in un
unico documento, inviano la propria proposta al Ministero della Salute; - Viene creata una petizione a supporto del disegno
di legge 2227, porta la firma delle 5 associazioni in cordata e si
aggiungono alla firma anche: FOI Treviso, Associazione italiana
allevatori pappagalli, Italy Parrots Club, Associazione Exodomus, Gran
Galà Pappagalli e Passione Pappagalli; - Settembre 2021: si invia una seconda proposta al
Ministero della Salute a firma delle 5 associazioni terraristiche; - Ottobre 2021: PEC per sollecito, sempre a firma
collettiva. - Dicembre 2021: PEC secondo sollecito, a firma
collettiva e in aggiunta, la firma dei legali IGA. A questo punto, ci viene detto di attendere, perché
le cose stanno procedendo e ci viene chiesta pazienza, con l’accordo di
poter visionare le bozze, prima dell’uscita definitiva. Nel frattempo le associazioni terraristiche hanno
prodotto diversi comunicati e mantenuto un dialogo costruttivo con
autorità e associazioni. Per quanto riguarda la legge, sono state esposte le
bozze al Ministero della Sanità, però nulla è ancora confermato, quindi
notizie che la riguardano, sono solo frutto di congetture, anche perché
fino a quando i decreti non saranno firmati, le cose potranno cambiare
dall’oggi al domani, quindi comunicare in positivo potrebbe dare false
speranze, mentre in negativo creerebbe inutile allarmismo. Detto questo, anche nella peggiore delle ipotesi,
nessuno verrà a toccare i vostri animali! Quelli rimarranno a
prescindere nelle vostre case. L’attesa è snervante per tutti, è una situazione di difficile gestione, ma speriamo che il settore sia in grado di collaborare attivamente alla riuscita del tutto con rispetto, con autocritica, buon senso e soprattutto con la voglia di cambiare. |
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16feb22 ore19:15 |
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16feb22 ore10:45 |
Il segreto di Pulcinella Io voglio bene alla SOR perchè è l'associazione che ha difeso concretamente l'allevamento italiano con le sue meritevoli iniziative, prima fra tutte l'Internazionale, orgoglio e vanto dell'ornitologia italiana. Stiamo aspettando tutti che i condizionamenti che fino ad oggi l'hanno costretta ai box si dissolvano affinchè possa riprendere il ruolo che le spetta. E siamo certi che presto arriverà. Proprio perchè mi aspetto tanto dai dirigenti della SOR mi permetto di sottolineare una cosa che non mi è piaciuta e che troverete in questo comunicato (>>>). Sinceramente non ho compreso cosa ci fosse di tanto segreto in questa partita e perchè l'intero Consiglio Direttivo se la sia presa tanto con coloro che l'hanno violato (prima di tutto loro stessi). Io al posto loro avrei pubblicato, a suo tempo, il seguente messaggio: "Stiamo cercando di organizzare la tradizionale manifestazione di S. Valentino, ma siccome i locali fiera di Reggio sono per il momento indisponibili, stiamo lavorando per organizzarla provvisoriamente a Correggio, unitamente alla locale ASOC nei capannoni dove abitualmente si svolge la mostra, per domenica 20 e domenica 27 febbraio. Siamo tutti consapevoli del rischio che non vengano concesse le necessarie autorizzazione sanitarie per colpa dell'influenza aviaria in essere, in tal caso vi daremo pronta comunicazione." E ieri bastava scrivere: "Purtroppo non ci è stato concesso il nulla-osta sanitario. Arrivederci, grazie e tanti saluti alla Signora" |
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16feb22 ore08:00 |
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15feb22 ore18:30 |
Un fenomeno inspiegabile: in Messico cade dal
cielo uno stormo di merli dei quali molti restano a terra morti. Scena davvero raccapricciante (>>>) |
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15feb22 ore13:00 |
Non è servito neppure toccarsi le pxxxx collettivamente, é appena
arrivata la telefonata dalla USL Servizio Veterinario e purtroppo è
negativa. Non si farà nulla né il 20 e neppure il 27. Grande rammarico e grande incazzatura! Io spero che qualcuno trovi il tempo per fare un salto ai piani alti della Regione Emilia Romagna per convincerli che stanno facendo cazzate a ripetizione: i nostri volatili non hanno nulla a che fare con l'influenza aviaria e devono andarsi a rileggere quanto già hanno deliberato in passato. NB: Ciao Elena, mi dispiace, porta pazienza e non cedermi la mia aymara ... vedrai che prima o poi ce la faremo ... un abbraccio (ahahhaha) |
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14feb22 ore17:37 |
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13feb22 ore18:45 |
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12feb22 ore12:20 |
Lunedì 7 febbraio vi avevo consigliato di preparare i trasportini e le
gabbie da vendita perchè si intravvede la possibilità di farne buon uso. Purtroppo non sono ancora in grado di sciogliere la riserva ma è oramai questione di poco tempo. Se fate un salto su questa pagina lunedì 14 vi assicuro che troverete la risposta definitiva, nel bene o nel male ... e speriamo che ci ci possa vedere già domenica 20. Io mi sono già organizzato e ci sarò sicuramente ... A lunedì... |
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11feb22 ore09:05 |
L'ABC dell'imprenditore. Se io sono il titolare della più grande azienda del settore in cui opero, e quindi godo del maggiore potere contrattuale, ed ho intenzione di stipulare una convenzione per alcuni servizi in favore dei miei associati, prima di sottoscriverla: 1) prendo informarmi su quante imprese concorrenti sono presenti sul mercato che offrono il tipo di servizio al quale sono interessato; 2) verifico quante sono le imprese che già prestano quel tipo di servizio ai loro associati; 3) mi informo sul prezzo che propongono e le relative condizioni. Quando vengo a sapere che il Club Italiano Allevatori Agapornis (C.I.A.A.), tra l'altro mio associato, ha in essere una convenzione per i sessaggi tramite DNA con la FEM2 dell'Università Bicocca di Milano al costo unitario di €. 4.70 con un minimo di 5 campioni (>>>) mi viene automatico pensare che per non fare una figura barbina devo stipulare una convenzione che preveda al massimo un costo di €.4,69. Se invece io stipulo con l'Università Federico II di Napoli una convenzione con un costo superiore del 43% a quello della CIAA (6,72 €. con un minimo di 10 sessaggi) (>>>) ditemi voi che figura ci faccio? |
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10feb22 ore15:00 |
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09feb22 ore15:35 |
Oramai chiunque può fare la guardia zoofila: ci si sveglia al mattino,
ci si infila una tuta mimetica e via a fare sequestri a sanzioni al
primo che capita. Non c'è più limite a nulla, leggete un po' a che punto è arrivata la depravazione umana (>>>) |
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09feb22 ore08:35 |
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08feb22 ore14:28 |
C'era una volta l'Ing. Enrico Banfi .... Ricordo bene le battaglie che il mio blog, ma soprattutto Enrico Banfi portò avanti alcuni anni fa sulla questione delle autorizzazioni sanitarie in merito alla influenza aviaria con la Regione Emilia Romagna. Si ottennero risultati soddisfacenti, nel senso che anche se in Regione si manifestava qualche focolaio di aviaria, automaticamente non venivano vietate le mostre e i mercati di tutti volativi, compreso i nostri uccelli, come si era sempre fatto. I funzionari regionali compresero che i nostri uccelli, soprattutto per le condizioni in cui vengono allevati, corrono rischi insignificanti di contaminazione, ed in ogni caso sono tutti immediatamente tracciabili grazie al marcaggio. Venne implementato il Mod. 4 con una una apposita tabella ai sensi del PG/2008/182569 del 28.7.2008 come preteso dalla Regione Emilia Romagna proprio per assicurare il totale controllo della situazione sanitaria. (>>>). Resta inteso che i locali in cui si svolgeva la mostra non potevano ricadere in una zona di restrizione e neppure potevano essere accettati i soggetti provenienti dalle stesse ZUR. Purtroppo in questi ultimi anni siamo andati avanti come i gamberi e non so neppure se qualcuno abbia avuto l'incarico di relazionarsi con le Istituzioni in merito ai problemi sanitari (influenza aviaria) che, sconfitto il COVIDDI, torneranno ad essere il principale nemico delle nostre manifestazioni. |
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08feb22 ore08:45 |
Pubblico un comunicato ufficiale, a firma della
Italian Gekko association IGA in merito alla Legge 53/21
(zoonosi). Si tratta di un'associazione che aggrega gli appassionati di
animali esotici extra uccelli che sta lavorando per cercare di contenere
l'impatto di una Legge assurda sul nostro hobby. Mi sembra un comunicato
che butta fin troppa acqua sul fuoco, in ogni caso spero che abbiano
ragione loro. Intanto auguro buona notte e sogni d'oro alla FOI, completamente assente da questa vitale partita.... "In questi giorni ci stanno arrivando numerosi messaggi preoccupati in merito al regolamento che restringerebbe la possibilità di detenere animali esotici, stiamo assistendo ad una sorta di isteria collettiva basata su illazioni e su convinzioni prive di fondamento. Corre l'obbligo di dire che sì, la legge è stata ultimata in questi giorni e che i dialoghi con il Ministero della Sanità sono in corso. Allo stato attuale NON ci sono documenti ufficiali, NON si parla di divieto assoluto anche se come prevedibile PROBABILMENTE ci saranno delle limitazioni da definire. Scatenare allarmismi e diffondere fake news non è di nessun aiuto, appena ci saranno delle posizioni ufficiali sarà nostra premura comunicarvele immediatamente." |
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07feb22 ore12:55 |
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05feb22 ore07:30 |
Ogni tanto, al termine della lettura di un articolo di giornale mi
capita di chiedermi se il giornalista che l'ha redatto "ci è, o ci fa",
in questo caso coesistono, senza ombra di dubbio, entrambe le
condizioni! Provate un po' a leggere quante falsità e stupidaggini è riuscito ad infilare in così poco spazio! (>>>). Non vale neppure la pena che stia qui a sottolineare le cazzate che ha sparato, la cosa che mi sembra di capire é che l'intervento dell'USL, interpellata per verificare se sussistevano le condizioni per una denuncia penale per il maltrattamento degli animali, non abbia certificato il reato, ma si sia limitata a "prescrivere interventi urgenti..." Non si capisce neppure cosa sia stato rilevato di irregolare in materia di CITES, considerato che gli Agapornis fischeri sono esentati dalla tenuta del registro in quanto specie comunemente e facilmente allevabile in cattività. Per la loro regolarità é sufficiente che siano dotati di anello inamovibile e che sia stata fatta denuncia di nascita, oppure che siano provvisti di documento di cessione. Vorrei solo dire all'ignorante giornalista (per essere buono) che quegli uccelli lì, l'Africa sub-equatoriale non l'hanno mai vista neppure in cartolina per il fatto che sono facilissimi da riprodurre in cattività avendo, tra l'altro, assunto nel tempo una livrea estremamente diversa dal tipo selvatico, ragion per cui nessun allevatore acquisterebbe più esemplari selvatici dal mercato nero. |
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04feb22 ore13:45 |
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04feb22 ore07:42 |
Questi qua sono proprio bastardi dentro!! (>>>) Raccontano balle colossali senza che nessuno osi contestargliele come si dovrebbe. In questa occasione se la prendono con gli animali da pet (esclusi cani e gatti) considerandoli responsabili di una vera e propria pandemia e seminando terrore a mani basse. Una vigliaccata ... Sul loro sito hanno avuto la sfrontatezza di scrivere: "1 animale esotico su 7 presenta zoonosi pericolose e trasmissibili all'uomo, pertanto in casa dei cittadini europei ci sono oltre 71 milioni di animali esotici infetti o potenzialmente infetti". Innanzitutto utilizzano il vocabolo "zoonosi" in modo errato e volutamente ingannevole poiché "zoonosi", secondo Wikipedia, significa: "Con il termine zoonosi si intende una qualsiasi malattia infettiva che può essere trasmessa dagli animali all'uomo." Nel merito delle puttanate che scrivono basterebbe fare riferimento al Regolamento UE che ha regolato il problema zoonosi in modo molto serio e preciso. Una commissione scientifica ha individuato tutte le malattie trasmissibili dagli animali all'uomo (ne ha contate 90) e le ha distinte in cinque gruppi in base al loro grado di pericolosità, ebbene di malattie che riguardano i nostri uccelli ne è stata individuata solo una (il virus della Clamidya) ed è stata inserita nell'ultimo (gruppo E) per quanto riguarda il rischio di trasmissibilità dell'infezione. E' ora che ci organizziamo per smascherare questa manica di farabutti: io ci sono !! |
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03feb22 ore11:15 |
Questa mattina è un macello: la lettera del ROER ha messo in moto un
meccanismo infernale che non mi ha neppure lasciato il tempo di
custodire i miei animaletti, una telefonata attaccata all'altra. Ne ho sentito un po' di tutti i colori, anche cose molto lontane dalla realtà, perciò mi sento in dovere di raccontare la "storia" dal mio punto di vista. E' vero, in questi giorni nel nostro mondo si vive un malessere generale come mai si era vissuto in passato e le ragioni sono molteplici, si sono accavallati eventi sfortunati ad errori clamorosi che al momento ci impediscono di vedere oltre la folta cortina di fumo che abbiamo davanti agli occhi: 1) la lite fra "Il portoghese" ed "Il signore degli anelli(ni)" si è conclusa con il ritiro del Campionato Mondiale COM alla Spagna a pochi mesi dall'inizio. La COM ha cercato un'alternativa in giro per l'Europa ma i tempi ristretti hanno impedito ad altri di assumersi l'onere, infine è stato chiesto all'Italia di sostituire in corsa il Campionato Italiano con quello mondiale. So che la FOI avrebbe fatto volentieri a meno di prestarsi a questo gioco, anche per non entrare in conflitto con gli allevatori spagnoli, ma suo malgrado ha dovuto accettare; 2) la Ditta Demerio, ha combinato in poco tempo tante di quelle cavolate da non credere. Ricordiamoci che a molti allevatori gliene frega poco o nulla della politica ornitologica, ma guai a toccargli gli anellini. La gestione della questione da parte della FOI è stata da 6-: ad un lungo silenzio, o peggio a scusanti ridicole del tipo "la colpa è dello spray antiacari" ha fatto seguito una comunicazione ufficiale che, in qualche modo, ha tamponato la situazione, ma gli errori reiterati della ditta fornitrice (colore diverso, ritardi etc.) ha rimesso tutto in discussione. Non sarà facile trovare un'alternativa alla Demerio con un volume di anelli così importante (circa 1.800.000) da consegnare in tempi e con modalità particolari; 3) a pochi giorni dall'inaugurazione della manifestazione di Piacenza, che aveva comunque registrato ottimi ingabbi, la AUSL e la sindachessa di Piacenza hanno ritirato il nulla osta per colpa dell'influenza aviaria. Ho seguito questa vicenda abbastanza da vicino e non me la sento di imputare grosse responsabilità ai dirigenti che hanno gestito la situazione. In ogni caso l'annullamento della mostra ha generato forti problemi soprattutto ai commercianti che, avendo necessità di vendere, sono andati fino ad Alicante; 4) ci pende sul collo la spada delle Legge 35/21 che entro maggio, con la scusa della zoonosi, potrebbe farci chiudere gran parte dei nostri allevamenti. Qui il mio giudizio sul comportamento dei dirigenti FOI è impietoso, non mi dilungo oltre poichè chi legge il blog conosce bene il mio punto di vista; 5) per colpa del COVID da ben due anni gli uccelli sono rimasti nelle loro gabbie: non si sono effettuate mostre importanti e soprattutto è saltata la manifestazione di Reggio Emilia che ci permetteva di sfoltire le eccedenze a prezzi ragionevoli. Per ragioni di bilancio diversi allevamenti hanno chiuso ed altri sono in grande sofferenza; 6) la recente "crisi della scagliola" ha ulteriormente lievitato i prezzi degli alimenti spingendoli a livelli davvero insopportabili; 7) la nuova Federazione, anche grazie ad una serie di aspetti favorevoli, sta spingendo sull'acceleratore contribuendo a rendere la situazione ancor più tesa e complicata arrivando persino ad anticipare la caparra all'Ente fiera di Cesena per la realizzazione del loro campionato nel gennaio 2023. Ecco, di fronte a questo scenario tutt'altro che rassicurante, il Consiglio Direttivo per risolvere la situazione tira fuori il coniglio dal cappello e propone di acquistare un capannone in Campania da utilizzare per il ricovero delle gabbie per la bellezza di 1.100.000 (unmilionecentomila) eurini. Come ho già avuto occasione di dire qualche giorno fa, l'unica cosa che poteva fare sarebbe stata quella di proporre un "piano di rimborso" agli associati in 3-5 anni proprio per permettere la sopravvivenza della base sulla quale si regge l'intero castello. Ho esternato queste riflessioni per evidenziare, sempre dal mio punto di vista, quanto sia lontana la sensibilità degli amministratori dalla realtà dei fatti. Mi auguro che la lettera della ROER serva soprattutto a sviluppare riflessioni che vadano ben oltre la questione del capannone. Tenendo anche conto che, come già si può leggere sui social, quando si sente l'odore del sangue, arrivano tutti i predatori di seconda categoria, avvoltoi, sciacalli, iene, etc. etc. |
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03feb22 ore07:30 |
La "diligenza del buon padre di famiglia",
semplicemente! Ho letto con immenso piacere la lettera aperta che il Raggruppamento Ornitologico dell'Emilia Romagna (>>>) ha inviato al presidente della FOI in merito alla decisione di acquistare un capannone in Campania. Nel documento ho letto parole di equilibrio e di buon senso che hanno spinto i presidenti del raggruppamento a compiere un passo particolarmente pesante e grave nei confronti dei dirigenti della Federazione. La sfrontatezza e la irresponsabilità dei dirigenti che hanno spinto questo progetto fino a pochi metri dal traguardo, unitamente alla pletora dei dannosi yes man che lo hanno condiviso, mi fanno pensare che difficilmente saranno capaci di autocritica e di correggere il tiro. Quando penso che una volta, attraverso il mio blog, feci una convinta campagna elettorale a favore di questo gruppo dirigente, mi autoceffonerei! |
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01feb22 ore14:33 |
Dice il sommo poeta nel XXXIII° canto dell'inferno: "poscia,
più che 'l dolor, poté 'l digiuno". Ebbene, sostituite a"dolor", "piacere di allevare" e a "digiuno", "denaro" e ne viene fuori una fotografia perfetta ed attualissima. Io capisco bene che due anni di mancata competizione ai Campionati Italiani e Mondiali, ma soprattutto l'assenza dell'unico grande sbocco commerciale (Internazionale di Reggemilia), mettano in difficoltà gli equilibri ed i conti di tanti allevamenti, ma mai mi sarei aspettato una reazione così scomposta e direi persino, violenta. Anche il più sprovveduto, che bazziga nel nostro mondo, riesce a comprenderne i meccanismi: grazie alla partecipazione alle manifestazioni più importanti si lustra il blasone, si adegua di conseguenza il prezzo degli uccelli e si vanno a vendere a Reggio Emilia. In questi giorni, con un amico, facevamo i conti in tasca ad uno dei più blasonati allevatori (numero degli anelli prenotati moltiplicato per il prezzo di vendita unitario) e saltano fuori dei numeri di assoluto rilievo. Si dice sempre che l'allevamento amatoriale chiuda il bilancio in perdita: è sicuramente vero a casa di coloro che allevano per passione, ma è una colossale bufalona per quelli che allevano per denaro. E' solo grazie a queste considerazioni che si comprendono le reazioni scomposte dei big negli ultimi tempi. |
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30gen22 ore09:36 |
Una domanda per i dirigenti della FOI. Ieri è stato eletto il Presidente della Repubblica e confermato il Presidente del Consiglio con relativo governo al seguito senza nessun rimpasto. Coloro che speravano nella caduta del governo per evitare che fossero pubblicati i Decreti attuativi conseguenti alla Legge n. 53 del 22 aprile 2021 devono urgentemente ripensare ad altre soluzioni. L'ultima informazione che il C.F. FOI ha diramato su questa pericolosa vicenda risale al 31 ottobre 2021 (vedi info e foto sul Gazzettino), da allora silenzio assoluto. Mentre in Spagna e in Francia le associazioni degli allevatori si sono mobilitate, anche con manifestazioni di piazza, contro Leggi restrittive molto simili a quella approvata dal nostro Parlamento, i vertici della nostra Federazione ci hanno somministrato qualche iniezione di anestetico (basta leggere la tranquillità che regna sul gruppo Facebook) ed il problema è stato così risolto. Volevo umilmente rammentare a lor Signori che mancano 3 mesi alla pubblicazione dei Decreti (8 maggio) e che se nulla succederà, da quella data sarà vietata l'importazione, la detenzione ed il commercio di animali esotici, (lettera q) art. 14). Ecco infine la domanda: come stanno le cose? avete intenzione di fare qualcosa? pensate pure di darci qualche informazione? |
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30gen22 ore09:36 |
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29gen22 ore10:25 |
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27gen22 ore 14:58 |
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27gen22 ore 08:07 |
Allora, avete indovinato chi sono i candidati alle prossime
elezioni per la nomina della C.T.N. O&aP? No? Ora ve lo dico io ... Squadra A) Presidente: Pagliasso Roberto membri: Disint, Chindamo, Caligari e Patroncini Squadra B) Presidente: Manzoni Maurizio membri: Capuani, Montebelli, Curci e Vergari. Negli elenchi dei convocati ho trovato giudici che, per varie ragioni, mai mi sarei aspettato di vederli scendere nell'arena a singolar tenzone, ed è anche per questa cosa che mi sono complimentato con l'Araba Fenice. Sono stracurioso di vedere come andrà a finire .... e non solo per quanto riguarda le elezioni ... Comunque, se da una parte la brillante operazione tattica ha ridimensionato la percentuale dei non votanti e delle schede bianche, dall'altra ha ulteriormente approfondito il fossato fra i due schieramenti. Il superamento delle attuali distanze rappresenterà il primo obiettivo che la compagine vincente dovrà porsi. Il secondo, e secondo me quello vitale per la stessa categoria, dovrà essere quello di elevare il livello di competenza medio dell'intero gruppo. Avviso fin da ora la squadra che vincerà che questo sarà uno degli argomenti preferiti del Gazzettino, perchè non si può più sentire la storia che la stessa persona nella veste di giudice sostiene uguaglianza e pari diritti per tutti, poi quando si trova nei panni dell'organizzatore della propria mostra pretende la selezione dei colleghi! |
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26gen22 ore 14:40 |
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26gen22 ore 07:34 |
Elezioni della C.T.N. O&aP A poche ore dalla chiusura della cassetta della posta dell'Ordine dei Giudici (31gennaio), ancora non si conoscono le formazioni dei due candidati che si sfideranno per la conquista dell'ambìta poltrona presidenziale. So per certo che entrambi i concorrenti sono riusciti a completare le formazioni (4 membri, di cui 2 per gli ondulati e 2 per gli altri psittaciformi) che scenderanno in campo. Non me la sento di fare dei nomi perchè non c'è ancora nulla di ufficiale e le voci che girano sono delle più disparate. Vi posso garantire che ne ho sentite di tutti i colori, hanno tirato in ballo persino dei nominativi di giudici che sono convinto che non si schiererebbero per nessuna ragione al mondo. Un amico, in particolare, mi diceva di prepararmi ad osservare vere e proprie magìe che il candidato presidente piemontese sarebbe riuscito a compiere. Vediamo, certo che siete riusciti a destare tutta la mia curiosità. Non appena avrò qualche nominativo ve lo comunicherò. NB: un amico mi ha promesso che in mattinata mi invierà un indovinello sui nominativi... |
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25gen22 ore 09:45 |
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24gen22 ore 12:43 |
Mi auguro che questo sia il primo passo di una lunga (e dura)
camminata!! La FOI ha risposto al demenziale comunicato della LAV (>>>) sull'annullamento della manifestazione di Piacenza. E' un comunicato, senz'altro doveroso, al quale mi auguro facciano seguito tutta un'altra serie di azioni molto più concrete ed efficaci. Per esempio l'organizzazione di un convegno al alto livello, in tempi rapidissimi, che si ponga almeno due obiettivi: dimostrare che le "evidenze scientifiche" degli animalardi sono tutte puttanate e comunicare al mondo, soprattutto politico, la legittimità e l'utilità dei nostri allevamenti. |
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23gen22 ore 10:50 |
Non capisco, ma mi adeguo ... Leggo sui social che la quasi totalità degli allevatori si rifiuta di attribuire il merito dell'annullamento della manifestazione di Piacenza all'azione della LAV. Qualcuno addirittura invoca un'azione legale, non si capisce bene in base a quale articolo di Legge, per un eventuale risarcimento dei danni, ed il presidente FOI che conferma che la questione è in corso di valutazione .... (???) Qui i casi sono due, o siete matti tutti voi, oppure io sono da TSO immediato. Provo a spiegarmi: 1) che la LAV si ponga come uno dei principali obiettivi la chiusura degli allevamenti in cattività di volatili e quindi delle manifestazioni conseguenti, è cosa risaputa; 2) che la LAV sia riuscita nel tempo a penetrare all'interno della burocrazia dello Stato e della politica, è cosa altrettanto risaputa, al punto che è stata capace di farsi approvare dal Parlamento italiano una Legge (53/21) che rappresenta un capolavoro di idiozie e falsità; 3) che la manifestazione di Piacenza fosse a grave rischio di annullamento era un dato di fatto, per il fatto che: - la nota del Ministero della Salute n. 29811 del 18.12.2021 al punto 5 aveva già disposto di fatto la revoca del permesso affermando che andava applicato quanto previsto dal DM 14 marzo 2018 punto 5, ossia l'applicazione del "divieto di effettuare fiere, mostre e mercati di volatili sul territorio delle regioni a rischio". E la Regione Emilia Romagna è una delle sette regioni considerate a rischio; - pochi giorni prima dell'inizio della manifestazione, a Parma sono state individuate 4 gazze morte per H5N1: - mi sembra del tutto normale ed ovvio che anche il più sfigato degli animalardi della LAV abbia potuto sollecitare la semplice applicazione della Legge, niente di più. Dove sta lo scandalo? Di che cosa vogliamo accusarli? E a quale titolo chiediamo i danni? Mah ... non capisco, ma mi adeguo. |
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22gen22 ore 09:50 |
Elezione della C.T.N. O&aP Avete presente lo spettacolo desolante che i nostri politici ci stanno offrendo in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica?. Ebbene, se possibile, i nostri politicanti ornitologici si stanno tenacemente impegnando per dimostrarci che è possibile fare anche di peggio!! Come più volte ho scritto, la situazione all'interno del collegio O&aP è degenerata al punto tale che oggi vige la più totale anarchia, ognuno va per conto proprio. I due soliti capi-partito (senza più partito) faticano a comporre una squadra di soli quattro elementi da presentare alle elezioni, nonostante il parco giudici ne conti una trentina. Per tentare di recuperare la situazione si era pensato ad un "governo tecnico" che nel corso di una legislatura avesse lavorato per cercare di ricomporre il gruppo, per ridargli quella immagine di dignità che merita. La proposta prevedeva che entrambi i capi-partito avessero ritirato la propria candidatura e che si fossero dichiarati disponibili a collaborare con il gruppo tecnico per il recupero della situazione. La proposta è stata clamorosamente bocciata perchè i due capi-partito (senza più partito) si sono rifiutati di ritirare la candidatura. Ve lo immaginate in quale condizione si troverà il collegio post elezioni? Formulo i miei migliori (e sinceri) auguri al capo-partito (senza partito) che vincerà le elezioni che si troverà a governare la nuova realtà!! |
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21gen22 ore 10:30 |
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21gen22 ore 07:50 |
Sti bastardi ....... (>>>) | ||||||||
21gen22 ore 07:50 |
Ieri, nel giro di poche ore ho ricevuto da 5
amici, che ringrazio, i due file in "pdf" contenenti le classifiche della
mostra di Alicante. Ovviamente, sono tornato più volte, anche questa mattina, sul sito della manifestazione per avere informazioni ufficiali ma non ho trovato un bel nulla. (>>>) Il sito è stato seguito ed aggiornato con estrema puntualità nella fase della promozione e delle iscrizioni fino a lunedì 17, poi è stato completamente abbandonato, per cui non é stato pubblicato né il numero complessivo degli ingabbi, magari divisi per paese, e neppure le classifiche generali. Per una manifestazione che si professa "Campionato del Mondo" non è decisamente un bel segnale, sia per quanto riguarda la comunicazione e sia soprattutto per la trasparenza. In relazione al numero complessivo degli ingabbi mi sono fatto due conti della serva per conto mio, partendo dai pochi dati che si possono vedere, vale a dire il numero di pagine del catalogo che sono 85+32 = 117. Ho contato il numero delle righe (ogni riga corrisponde ad un ingabbio) per ogni pagina (facendo una media per una decina di pagine) e l'ho moltiplicato per il totale delle pagine. Provate a farlo anche voi ed otterrete il numero di ingabbi complessivo approssimativo. Risulta una roba completamente diversa rispetto ai numeri ridondanti che circolavano sul web. |
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19gen22 ore 13:22 |
Alcuni amici mi chiedono di pubblicare il numero degli ingabbi
complessivi realizzati dalla mostra di Alicante, ma io non so proprio
cosa scrivere. Se dovessi dare credito a quanto si dice in una uccelleria di Palermo, darei una cifra, se invece dovessi prendere per buono quanto scritto da un amico francese su di un gruppo facebook, ne direi un'altra. Sono andato sul sito ufficiale della manifestazione spagnola (>>>) ma non ho trovato nulla, nonostante oggi sia già giornata di giudizi. Sinceramente non capisco la riservatezza attorno a questo dato che riveste una notevole importanza per tutti noi. NB: prego gli aficionados italiani dall'astenersi dall'inviarmi "numeri a caso" o"per sentito dire", il dato a cui farò riferimento sarà solo ed esclusivamente quello che, prima o poi, il sito ufficiale della manifestazione pubblicherà. |
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18gen22 ore 07:35 |
L'avevo detto che la giuria aveva fissato l'asticella delle condizioni
per potere partecipare alla gara per l'accaparramento della poltrona da
presidente CTN O&aP troppo alta e che nessuno sarebbe stato capace di
qualificarsi per la finale. Si è pertanto corretta l'esagerazione abbassando l'asticella di una decina di centimetri: (>>>) basteranno 5 anni di iscrizione al ruolo di giudice (prima erano 6) e sarà sufficiente una squadra composta da 4 membri (prima erano 6) di cui 2 per gli "ondulati" e 2 per gli "altri psittacidi". Queste condizioni, a mio parere, si potranno certamente rispettare, per cui è molto probabile che si troveranno di fronte i due candidati delle precedenti elezioni, ma con quale esito non saprei proprio. In questo settore regna la più totale anarchia, ognuno va per conto suo... Mah! |
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18gen22 ore 07:35 |
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17gen22 ore 10:40 |
No, caro Luca Falardi, non è proprio andata come auspicavo: non solo il
presidente non ti ha chiesto di entrare nel C.D. ma ti ha pure
severamente redarguito, poiché in qualità di presidente di una
associazione non avresti dovuto dare voce al dissenso, ma avresti dovuto
telefonare allo stesso che ti avrebbe spiegato tutto per bene e così non
avresti sollevato un simile polverone. Il presidente non sa che dare voce al dissenso rappresenta un segnale di vitalità e di confronto che costringe tutti ad affrontare i problemi alla luce del sole ed evita che la contestazione silenziosa e sotterranea sfoci in una fuga verso altre realtà oppure nella chiusura degli allevamenti. Il presidente dovrebbe riflettere profondamente su questi numeri: il post di Falardi ha raccolto ben 144 like, mentre il suo ne ha raccolti appena 30, dei quali gran parte appartenenti a uomini di palazzo. La tentazione di rispondere alle osservazioni del presidente punto per punto è tanta, ma preferisco concentrare il mio intervento sull'investimento immobiliare in un capannone industriale. Vorrei rammentare al presidente che non è a capo di una società di capitali (una SpA oppure una Srl) il cui obiettivo è quello di remunerare il capitale investito al livello migliore possibile, ma è il Legale rappresentante di una ONLUS il cui obiettivo è quello di fornire servizi di alta qualità a prezzi più bassi possibile ai propri clienti. Li ho definiti "clienti" e non "associati" perchè gli allevatori che vi aderiscono pagano un canone annuo (è sostanzialmente scorretto definirla quota sociale) che va a coprire lo spese di gestione, ma che non rappresenta alcun titolo di proprietà!! In altre parole, in caso di messa in liquidazione della FOI, il patrimonio netto accumulato, grazie soprattutto ai surplus derivati dai canoni degli associati, non potrà essere ripartito fra i soci, ma andrà devoluto a Enti con fini di pubblica utilità. Quindi, quando il presidente dice che gli investimenti immobiliari rappresentano pur sempre "un patrimonio" dice una cosa priva di senso, al lato pratico. In particolare se si considera che la copertura finanziaria di quegli immobili è stata sottratta dalle tasche degli allevatori attraverso i 35 euri di canone e la cresta sugli anellini, e che in parte verrà ipotecata per gli anni futuri (un leasing significa che per un certo numero di anni i clienti della FOI si dovranno accollare il pagamento delle rate di leasing). La motivazione addotta per giustificare l'acquisto dell'immobile napoletano è a dir poco risibile: se la FOI necessita di capannoni al sud per ragioni logistiche il problema si risolve attraverso l'acquisizione di uno, due, dieci, tutti i capannoni che servono, con un semplice contratto di affitto. Se poi alziamo lo sguardo sul futuro che abbiamo di fronte, la decisione diventa addirittura irresponsabile: una Legge in attesa di entrare in vigore che fra qualche mese potrebbe decimare il nostro settore, (vedi Francia) una guerra in atto con una "sedicente" altra federazione che produrrà in ogni caso effetti non certo positivi, un allevamento nazionale stremato da due anni di mancate mostre (e quindi incassi) e da costi in costante crescita. E dire che non dovrebbe essere particolarmente difficile comprendere quale potrebbe essere il modo migliore per investire i "soldi destinati al capannone". Considerato che la FOI è da sempre fuori mercato proponendo canoni che sono i più alti del mondo, mediamente doppi rispetto a tutti quelli europei, visto che una parte dei denari prelevati agli allevatori stagnano nelle casse di Via Caorsana, a mio parere, sarebbe opportuno predisporre un progetto che preveda, come dice Draghi, non di prendere i soldi dalle tasche degli allevatori ma di darglieli o di ri-darglieli indietro. Per esempio si potrebbe fissare l'obiettivo di ridurre la quota sociale di 5 euro all'anno per tre anni e di ridurre il più possibile il prezzo degli anelli, ora nettamente superiore a quello di mercato. Un simile progetto non risolverebbe di certo il problema dell'allevamento italiano ma almeno fornirebbe un segnale importante di sensibilità e di attenzione. In ogni caso, caro Luca Falardi, tieni botta e cerca di tenere la schiena dritta!! |
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16gen22 ore 17:00 |
Ho copiato pari, pari, dal gruppo FOI di Facebook l'intervento di Luca Falardi, presidente dell'associazione ornitologica di Bergamo. Se io fossi il presidente della FOI l'avrei già contattato per chiedergli di entrare immediatamente nel Consiglio Direttivo in sostituzione di uno dei tanti inutili yes man. Trovare un presidente (almeno uno!!) che abbia il coraggio di mettere sul tavolo pubblico una serie di critiche costruttive, che sono poi le contestazioni che muovono molti allevatori, è un evento rarissimo al pari di un'eclissi di luna. Quasi quasi mi verrebbe voglia di prendere punto per punto e di entrare nel merito perchè meriterebbero quanto meno un approfondimento. Io non conosco Luca Falardi ma da questo momento godrà della mia stima incondizionata! "Ragionando sul nostro
amato mondo! È tanto tempo che rifletto ma forse ora è giunto il momento
di farlo con chi ha voglia di condividere questi pensieri! Sono nato e
cresciuto allevatore in Foi e mi piace pensare di poterlo essere per
tantissimi anni ancora! Sono però dell’idea che si stia commettendo
qualche errore in Foi, molto probabilmente in buona fede, ma si sta
sbagliando! Conosco Antonio Sposito e ritengo sia una persona corretta
che va solo ringraziata per quello che fa per tutti noi, per il tempo
che toglie alla sua famiglia per dedicarlo alla Foi! È facile criticare
ma solo chi non fa nulla non sbaglia mai! Ma chi non fa nulla dovrebbe
almeno non permettersi di criticare chi si impegna per gli altri! Detto
ciò voglio indicare ciò che io ritengo siano criticità del nostro
momento! 1) ho letto che si sta organizzando un
convogliamento per portare canarini dal nord al sud e viceversa, per
aiutare gli allevatori che non hanno potuto cedere i propri soggetti a
Piacenza! Non ritengo corretto che le spese siano a carico della Foi, è
un servizio che dovrebbero pagarsi i privati allevatori! Qui in
Lombardia il Presidente del raggruppamento non è nemmeno stato
consultato ed i soggetti vengono consegnati presso un rivenditore che
non è assolutamente al centro della Lombardia! Perché ? C’è forse
qualcuno che ha interessi diversi? Ma soprattutto ciò che mi fa restare
allibito è come si può organizzare un trasporto di uccelli attraverso
l’Italia senza porsi il problema dei contagi che si potrebbero creare
per l’aviaria ? Tutto ciò a distanza di pochi giorni da un provvedimento
che ha impedito di svolgere il mondiale. La Foi non può creare una
situazione del genere, ogni allevatore sia responsabile di ciò che vuol
fare con i propri soggetti 2) mi aspettavo una presa di posizione decisa
della Foi con un comunicato che dicesse chiaramente della responsabilità
della ditta Demerio per la problematica degli anelli che perdono il
colore! Nonché un intervento diretto della Foi nei confronti del Corpo
Forestale e di chi altro di competenza , evitando che un domani ogni
singolo allevatore debba giustificarsi in autonomia in caso di controlli 3) date campionati regionali: in assemblea
per ben due volte è stato chiesto di votare per liberalizzare le date, e
due volte ha vinto il no. È stato poi chiesto, senza averne diritto, di
votare anche ai presidenti di raggruppamento, ed ha vinto ancora il no!
Dopodiché è stato deliberato di liberalizzare le date! Ma forse stiamo
dimenticando che l’organo supremo della Foi è l’assemblea delle
associaIoni? Nessuno può deliberare in contrasto con le decisioni
dell’assemblea. 4) acquisto capannone al sud! Purtroppo non
ero presente ma mi chiedo come sia possibile far deliberare ai
presidenti di raggruppamento per l’acquisto di un bene immobile del
valore di 1.000.000 di euro? Non hanno competenza per poterlo fare, lo
dobbiamo deliberare in assemblea ed a fronte di un chiaro progetto ! E mi domando anche quale motivo ci possa
essere per fare questo acquisto ? Non mi si racconti che è un risparmio
per i viaggi perché prima di spendere quella cifra in viaggi non ci
saremo più nè noi nè i nostri nipoti! Sarò legato al passato, ma la sede
Foi è a Piacenza e ci si era presi un impegno per l’acquisto di questa
sede, quindi così deve essere! 5) focasi: noi siamo la Foi e smettiamola di
vivere questa guerra con loro! Se avranno diritto di esistere vadano per
la loro strada e noi per la nostra , magari entrambi faremo qualcosa di
meglio ed un domani le strade si incroceranno! Per ora stanno basando la
loro campagna di crescita solo sul denigrare gli altri, non mettiamoci
sullo stesso piano ! Mi è capitato di dialogare con loro, ma quando ho
detto che avrebbero dovuto almeno avvisare i loro soci che al momento
non potevano partecipare alle mostre in Italia , mi hanno cancellato il
post e bloccato! Se questo è il modo di crescere ! Il mondiale in Italia
è stato un bel sogno , peccato sia saltato, ma se non ci fosse stata
questa guerra con la Focasi avremmo rischiato di farlo in questo periodo
o avremmo fatto il nostro Campionato italiano a dicembre? 6) mondiale Alicante: se è vero che
allevatori italiani hanno ingabbiato o comunque hanno portato uccelli in
vendita in Spagna…..che la Foi faccia una precisa denuncia alle autorità
competenti! E non perché partecipano ad una manifestazione non Com, ma
perché hanno violato le normative e le restrizioni previste per la
movimentazione degli uccelli in presenza di aviaria 7) così detto voto pesante: questa è solo una
mia considerazione , ma come è possibile che la Foi sia rimasta una
delle poche federazioni dove un’associazione con 500 soci abbia diritto
ad un voto in assemblea come un’associazione che ne ha 30? Negli ambiti
sportivi, e non solo, viene concesso il diritto di un voto ogni tot
soci! Ciò mi sembra molto corretto perché chi ha 500 soci porta i pareri
di 500 persone contro i 30 di un’altra, ed è giusto che ogni socio possa
far pesare il proprio pensiero! Scusate lo sfogo , ma giuro che spero sia
solo uno sfogo costruttivo ! Se ho sbagliato e potrò essere smentito ne
sarò lieto ! Buon lavoro a chi lavora per noi e buone cove a tutti! Luca
Falardi , presidente associazione ornitologica bergamasca |
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16gen22 ore 07:50 |
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15gen22 ore 08:02 |
Monta la preoccupazione per quanto riguarda l'approvvigionamento
dei semi per i nostri uccelli. Sono tanti gli amici che mi hanno confermato di trovarsi in difficoltà perchè non riescono più a reperire le sementi necessarie per i loro aviari. Ho chiesto chiarimenti al mio fornitore abituale il quale mi ha confermato che sul mercato non si trovano più due semi, in particolare: la perilla e la scagliola. Mentre la perilla è un "seme accessorio" del quale se ne può anche fare a meno, la scagliola invece è il "seme base" di quasi tutte le miscele e pertanto indispensabile. Già oggi hanno messo fuori listino i due semi singolarmente presi (non cedono più sacchi di sola scagliola) e dicono di essere in grado di assicurarci i "misti" ancora per qualche mese poichè avevano stipulato contratti di copertura a medio periodo. Sempre nella speranza che i grossisti mantengano fede ai contratti. La ragione di questa situazione è determinata dalla speculazione: qualche grossista ha immagazzinato gran parte dei semi e li rimetterà sul mercato solo quando riterrà di aver raggiunto il punto massimo di guadagno, ossia quando da una parte il prezzo sarà lievitato ai massimi livelli e dall'altra, il rischio del deperimento del prodotto non permetterà il prolungamento dello stoccaggio. In concreto, dovremo soffrire ancora qualche mese per il reperimento dei semi e quando li troveremo saranno aumentati di prezzo, di quanto non si sa, ma tempo che non sarà di poco. |
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14gen22 ore 13:00 |
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14gen22 ore 07:50 |
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13gen22 ore 10:30 |
Anche ieri è stata una bella "giornata telefonica" nel corso della quale
mi sono sentito con un sacco di gente. Con un amico, in particolare, mi sono fatto una lunga chiacchierata sul tema della guerra che vi voglio raccontare. Entrambi concordiamo sul fatto che in questo momento è in corso una guerra senza esclusione di colpi all'interno del nostro mondo ornitologico e che alla fine finirà per danneggiare tutti. Io sono contrario alla guerra per principio, per il fatto che arricchisce pochi ma produce distruzione, morte e povertà per intere popolazioni. Ma considerato che tutto il mondo sta investendo ingenti risorse, sempre crescenti, sulle armi e sulla guerra, mi vedo costretto ad adeguarmi. Chiedo però che almeno vengano fissati dei "paletti di umanità" che valgano per tutti: colpire le popolazioni civili inermi con armi terribili, quali i gas tossici e chimici non si può considerare guerra, ma un attacco al cuore dell'umanità. Questo stesso ragionamento lo vedo applicato anche nel caso della nostra "guerra ornitologica", mentre il mio amico sostiene che quando si fa la guerra è legittimo prevedere che vengano utilizzate tutte le armi di cui si dispone, anche quelle più abbiette. E secondo lui sbaglio ad arrabbiarmi tanto se qualcuno usa armi proibite, perchè fa parte della guerra e della natura dell'uomo. Lo so che il mio amico ha ragione, ma non riesco proprio a dargliela .... |
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12gen22 ore 13:00 |
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12gen22 ore 07:40 |
L'amico Marco Cotti, sulla sua pagina Facebook, mi ha indirizzato una lettera aperta e, per evitare la calata delle "legioni di Umberto Eco" l'ho ricopiata sul questa pagina e gli ho risposto. Buona lettura. LETTERA A DANIELE. Caro Zoli, permettimi di scrivere queste
cose, non sono avvezzo ne a rispondere a polemiche inutili, ne, e non me
ne volere, a leggere il tuo Blog. Ci siamo conosciuti parecchio tempo fa
(purtroppo per l'inesorabile scorrere del tempo), alla nascita del Club
Italiano Allevatori Agapornis, e nel corso degli anni ci siamo sempre
compresi senza problematiche di sorta, però dare dati di ingabbio degli
italiani ad Alicante, così alla garibaldina, per no dire una parolaccia
, senza purtroppo per te sapere le cose, non va bene e te lo dico da
vecchio amico, gli ingabbi sono di più e tu da persona intelligente sai
cosa sta succedendo in un momento di incertezza come questo. Arriveranno i dati ufficiali e sono quelli a
cui dovrai attenerti se vuoi fare un'informazione lineare e pulita. Sai che ti voglio bene e mai mi permetterei
di entrare in polemica con te, ognuno ha fatto le sue scelte giuste o
sbagliate che siano e le scelte, lo schierarsi prendendone tutti i
rischi va rispettato, Permettimi di aggiungere questo: trovo molto
riduttivo chiamare i componenti o i simpatizzanti della nuova
federazione "FOCASINI" non ti sembra un pò una presa per il culo nei
loro confronti? se mi sbaglio e il neologismo è esatto e non avevi
quell'intenzione , ho sbagliato io, ma credo invece che sia cosi, NOI
non ci permettiamo minimamente di chiamare i componenti della grande
federazione "FOISINI" non ce ne bisogno e in momenti come questi sarebbe
controproducente. Inoltre mi piacerebbe leggere sul tuo blog (e
sarebbe un modo per farmi tornare a leggerlo) quale è la tua opinione o
meglio ancora la versione di perchè è stato tolto il Mondiale agli
spagnoli, creando addirittura una scissione. Questo sarebbe giornalismo
non il misero numero di ingabbi italiani (notizia tra l'altro
errata).Visto che le tue fonti arrivano solo da una parte ti inviterei
visto che sei come dici tu la voce dell'ornitologia italiana a sentire
anche altre voci schierate da altre parti. Un saluto e una buona
giornata. Hasta la victoria siempre. LETTERA A MARCO. Caro Cotti, tu sostieni di non leggere mai il mio blog, ma ti posso assicurare che fai male, ti consiglio di leggerlo almeno una volta al giorno,altrimenti corri il rischio di arroccarti troppo sulle tue certezze e magari ti lasci sfuggire dei passaggi importanti. Se tu lo seguissi con attenzione avresti capito che continuo da sempre sulla stessa linea: giusta o sbagliata che sia,io ragiono con la mia testa e mi sforzo di distinguere le cose fatte bene da quelle fatte male, indipendentemente da quale parte arrivano. Non solo tu, ma tutti coloro che seguono il mio blog conoscono la mia opinione sulla FOI e sanno pure che non sono più associato a quella federazione da tempo,ma sanno anche che non salto e non salterò mai sul primo carro che passa, se non sono convinto che sia quello giusto. E tu, caro amico mio, conosci bene le ragioni per le quali il tuo carro non mi piace, e ti posso assicurare che ogni giorno che passa mi piace sempre meno. A volte mi stupisce la tua ingenuità: se io ti faccio dei numeri con delle affermazioni ben precise, per esempio: “che gli uccelli FOASI iscritti ai mondiali sono 332”e che “un ingabbio italiano sufficiente sia intorno a 500 soggetti”, dovresti comprendere al volo che sono in possesso di elementi certi. A questo punto devo pensare che non ti sia stata trasmessa la missiva a cui faccio riferimento, in caso contrario mi sentirei preso per il culo e mi dovrei incazzare. Per quanto riguarda la questione della Spagna è bene che soprassediamo perché sarebbe come mettere a confronto un si-vax convinto con un no-vax fondamentalista. Io e te abbiamo due opinioni diametralmente opposte e assolutamente inconciliabili: mentre tu nella “questione spagnola” vedi la rinascita della democrazia e del socialismo io ci vedo un gigantesco interesse personale di qualcuno. Poi, per dirtela fino in fondo, è mia convinzione che al vertice delle grandi organizzazioni ornitologiche non ci siano delle pie verginelle, né da una parte e neppure dall’altra. Infine, sul nomignolo “foasini” che tanto ti fa arrabbiare: anche se non leggi il mio blog sei costretto a leggere la mia pagina Facebook, dato che siamo amici, e dovresti aver capito che quello di affibbiare nomignoli è un mio atavico vezzo al quale non riesco a rinunciare. Non è mia intenzione offendere nessuno, pensa che ho soprannominato il tuo capo spagnolo “Il signore degli anelli(ni)” ed il suo corrispondente “Il portoghese”, dimmi se non sono due nomignoli simpatici ed azzeccati? In ogni caso, se la cosa ti urta così tanto cercherò di resistere e di non scriverlo. Concludo sperando di averti chiarito il mio pensiero e le mie azioni e ti invito, non solo a visitare il mio blog assiduamente, ma ti prometto pure che se ogni tanto mi trasmetti qualcosa di interessante te lo pubblico. Hasta la victoria, siempre!! |
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11gen22 ore 14:15 |
Oplà, ho avuto l'onore di vedermi recapitata su Facebook una bella
"Lettera aperta" dall'amico Marco Cotti della FOASI. Purtroppo oggi pomeriggio sono fuori casa e non ho tempo per rispondere, ma domani lo farò certamente. Ovviamente pubblicherò la lettera di Marco unitamente alla mia risposta. A domani. |
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11gen22 ore 13:11 |
A Roma, un macello hanno combinato le guardie zoofile dell' OIPA!! (>>>) Hanno sanzionato una trentina di negozi per complessivi 140.000 euro per il mancato rispetto delle norme sul rispetto degli animali. Dall'articolo non si capisce bene di quale tipo. Io non intendo difendere i 30 negozi sanzionati a prescindere, senza conoscerne le motivazioni. Può anche darsi che ci siano tutte le ragioni per sanzionarli ma la cosa che non sopporto è che lo Stato (non so se mettere la "s" minuscola o maiuscola) "abbia incaricato i lupi di proteggere il gregge"!! In realtà le guardie zoofile non sono altro che animalardi travestiti da guardie, alle quali è stata riconosciuta la qualifica di "polizia giudiziaria", ed io aggiungo, fino a prova contraria. Chi ha due minuti da perdere può andarsi a leggere questo interessante intervento sull'argomento (>>>). Tra l'altro queste "guardie zoofile", ossia animalisti pagati dallo Stato per difendere la natura e l'ambiente, non possono intervenire in alcun modo nell'attività venatoria. In altre parole, se transitando per la strada a bordo della panda verde che noi gli paghiamo, oltre a divise, stipendio e tutto il resto, vedono un cacciatore in zona protetta sparare ad un uccello protetto non possono intervenire. |
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11gen22 ore 10:35 |
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11gen22 ore 08:03 |
Il "Gazzettino" sei tu, chi può darti di
più!! In questo momento il contatore segnala 683.710 contatti, il che significa che ieri è stato polverizzato il precedente record con 703 visite e che dal 1° di gennaio i visitatori sono stati mediamente 371 ogni giorno (683.710-680.001/10). Davvero una grande soddisfazione che voglio condividere con i tanti corrispondenti che mi hanno costantemente inviato informazioni e documenti di ogni genere permettendomi di costruire un percorso di aggiornamento di quanto stava accadendo a Piacenza sostanzialmente rispondente ai fatti. Questa vostra collaborazione è preziosa, senza la quale il Gazzettino sarebbe destinato a fermare i rulli delle stampanti in poco tempo. Ovviamente conto che anche nei prossimi tempi continueremo a lavorare insieme con la stessa serietà che abbiamo dimostrato in questa occasione. Grazie, grazie mille! NB: ora non ho tempo, ma appena posso colgo l'occasione per ringraziare un altro paio di amici... |
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10gen22 ore 18:17 |
E dopo una lunga e penosa malattia
é arrivata la decisione che doveva arrivare almeno tre giorni fa. |
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10gen22 ore 16:37 |
Il virus dell’influenza
aviaria (parte 2) Su questo blog, una decina di anni orsono condussi una feroce campagna contro la commistione esistente nella normativa in essere per il contenimento dell’influenza aviaria fra i volatili da cortile e selvatici e quelli da allevamento amatoriale. Nella formula attualmente in vigore “sono vietate fiere, mostre, e mercati di volatili sul territorio delle zone a rischio” contenuta al punto 5 del DM 14 marzo 2018 è compreso il mondo intero, anche i nostri canarini e inseparabili, che non risultano essere mai stati infettati. I nostri uccelli non possono essere
fonte di contagio, per il semplice fatto che vivono in ambienti chiusi e
super controllati ed è praticamente impossibile il contatto con polli,
tacchini o anatre infette. A suo tempo l’ottimo Enrico Banfi in qualità di Presidente della SOR di Reggio Emilia, dovendo organizzare la più grande manifestazione internazionale d'Europa, riuscì a fare digerire questo semplicissimo concetto ai funzionari della Regione Emilia Romagna, i quali emanarono un’ordinanza (che non riesco a trovare, ma sono certo che esiste e credo che non sia mai stata abrogata) che separava gli uccelli ornamentali dai volatili in genere. Qualcuno di voi si ricorderà sicuramente quando per iscrivere i soggetti alle mostre in Emilia Romagna si integrò il vecchio Modello 4 rosa con una dichiarazione in calce firmata dall’allevatore. Ebbene, quella integrazione venne imposta dalla prescrizione delle autorità sanitarie a seguito della nuova autorizzazione. Grazie a quella documentazione ogni uccello presente in mostra, obbligatoriamente marcato con anello parlante inamovibile, poteva essere facilmente tracciato nella remota ipotesi di qualche improbabile infezione. Ecco, terminata la vicenda di Piacenza, a mio parere, sarebbe bene riprendere a mano quella pratica lì e verificare con le Istituzioni interessare (Comuni, Regioni e Ministero) la possibilità di correggere questa evidente stortura. E’ evidente che con una regolamentazione così corretta ne guadagnerebbero non solo le grandi manifestazioni, ma anche quelle territoriali e particolarmente quelle residenti nelle sette Regioni considerate a rischio. |
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10gen22 ore 10:00 |
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10gen22 ore 07:25 |
Oggi è lunedì 10 gennaio. Mercoledì 12 gennaio il programma prevede che dal Portogallo parta il primo convoglio che, passando dalla Spagna e dalla Francia, dovrebbe portare gli uccelletti a Piacenza; Nei capannoni di Piacenza i lavori di preparazione dei locali sono fermi in attesa della decisione della sindachessa; La prima cittadina di Piacenza, tipico esemplare da prima pagina da rotocalchi rosa, continua a non avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità; Gli organizzatori restano immobili in attesa delle decisioni della sindachessa (che a mio avviso non verranno mai...) Io credo che il tempo si sia assunto la responsabilità di decidere ciò che gli uomini non sono stati capaci di prendersi. E l'esperienza mi dice che quando l'uomo lascia che siano gli eventi a decidere in vece sua, non va mai a finire bene... |
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09gen22 ore 14:20 |
Il virus dell’influenza aviaria
(parte 1) Il Virus dell’influenza aviaria, classificato come HPAI, che con il tempo ha sviluppato una quantità notevole di sottotipi (H5Nx) è presente nel nostro paese da decenni. Anche con questo virus, così come con tanti altri, dovremo imparare a convivere, cercando di limitare i danni il più possibile. E’ stato accertato che i principali responsabili del mantenimento e del trasporto del virus sono gli uccelli selvatici (oche ed anatre in particolare) che stazionano nelle zone umide dei vari paesi europei ed africani. La parte di mondo più colpita in assoluto è l’Africa occidentale, ricca di zone umide e con una notevole presenza di pollame (rappresenta una delle principali fonti alimentari) dove gli uccelli migratori vanno a svernare. Chi ha voglia di approfondire questa tematica può andare a leggersi un interessante articolo apparso su “Nature communications” (>>>) Il passaggio del virus dai selvatici ai volatili domestici avviene principalmente attraverso il contatto fra i polli o i tacchini allevati all’aperto e gli stessi selvatici che vanno a cibarsi nelle stesse mangiatoie. Una volta infettato l’allevamento industriale questo è in grado di trasmettere il virus a qualsiasi altro volatile che lo frequenti, persino alle gazze, come dimostrato dai rilevamenti effettuati dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie (>>>). La trasmissione dell’infezione dagli allevamenti all’aperto a quelli al chiuso avviene attraverso il trasporto dell’uomo, oppure dei mezzi di trasporto (indumenti, scarpe, auto, camion, etc.). Per contenere l’espandersi dell’infezione è stato approntato un piano di contenimento nazionale che ritengo di buona fattura e che ha dimostrato di riuscire ad isolare e reprimere il contagio anche se a costi notevoli. Oltre a prevedere cordoni di isolamento ai focolai rilevati che non permettono lo spostamento di nessun volatile dall’area sotto controllo fino a cessato allarme, si sono pure individuate le Regioni che risultano particolarmente sensibili a questo problema in base alla presenza contestuale di zone umide e di allevamenti industriali di pollame e simili. Le Regioni considerate a rischio dal Decreto Ministeriale del 14 marzo 2018 (>>>) sono sette: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Umbria e Lazio. Grazie a questo dispositivo è possibile che il Ministero della Salute o gli Organi regionali vietino lo svolgimento di fiere, mostre e mercati di volatili, a titolo precauzionale, anche se nella Regione interessata non risulta attivo neppure un focolaio. Appare del tutto evidente che se le cose restano così come sono oggi e non si interviene per apportare alcune giuste e doverose correzioni alla normativa di riferimento, nelle sette Regioni a rischio, nessuno più avrà il coraggio di organizzare manifestazioni ornitologiche che richiedano ingenti anticipazioni finanziarie per la loro realizzazione. In altri termini, io credo che in futuro un campionato mondiale o anche solo un campionato italiano difficilmente potrà essere organizzato nelle regioni a rischio. (segue) |
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09gen22 ore 07:44 |
E per non farci mancare nulla .... ecco che arriva la Peste
Suina Africana!! Sono stati rilevati in Piemonte ed in Lombardia alcuni focolai di PSA, in particolare nei cinghiali selvatici. (>>>) E' un virus estremamente contagioso che colpisce i suini ed i cinghiali, anche se a tutt'oggi pare non essere trasmissibile all'uomo. Sono già stati allertati i "cacciatori selezionatori" autorizzati alla caccia al cinghiale perchè nei prossimi giorni saranno approntati corposi piani di abbattimento per contenere l'infezione. Per completare la gamma ci mancherebbe solo una spolveratina di afta epizootica .... A proposito, l'amministrazione comunale di Piacenza fa proprio schifo, anzi, di più!!! |
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08gen22 ore 14:50 |
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha pubblicato
l'ultimo aggiornamento della situazione epidemiologica in Italia ed è
stato rilevato un focolaio a Parma con 4 gazze (>>>). Non faccio commenti perchè superflui .... |
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08gen22 ore 10:15 |
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08gen22 ore 08:04 |
Buongiorno a tutti, il Gazzettino sta vivendo momenti di grande euforia,
sta vendendo un sacco di copie, anche ieri ha superato le 500!! Sono davvero contento, mi hanno detto che persino i fo-casini vengono su questa pagina per prelevare qualche utile informazione: grande soddisfazione davvero!!! Oggi speriamo che sia la giornata buona nella quale la sindaca partorisca la sua dolorosa decisione perchè credo che sia arrivato il momento di chiudere la partita in via definitiva. Ho allertato la mia efficientissima rete di collaboratori che ci permetterà di sostituire i puntini nel post di ieri ... in assoluta anteprima. |
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07gen22 ore 16:20 |
Cara sindaca, (con la "s" minuscola) per fare il tuo mestiere ci vuole
il coraggio di assumersi le proprie responsabilità (che
sono tante, gravose ed anche rischiose). Se non ce l'hai puoi benissimo andare a fare qualcos'altro come impiegata d'ordine poiché per fare quel lavoro lì è il requisito basilare. |
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07gen22 ore 13:00 |
In attesa del pronunciamento della Sindaca e dopo aver letto lo scarnissimo comunicato ufficiale della FOI, ne approfitto per rispondere ad alcuni amici che mi hanno chiesto che decisione prenderei se fossi al posto della prima cittadina di Piacenza. Questo è il mio pensiero: se avessi deciso ieri considerando, da una parte, il danno economico che avrei prodotto alla mia città e dall’altra, i rapporti epidemiologici delle AUSL competenti, avrei scelto di concedere una proroga di qualche settimana, ma se dovessi decidere oggi, negherei decisamente l’autorizzazione. Non per colpa dell’influenza aviaria (si tratta di una colossale baggianata con relativa bastardata al seguito, o viceversa. come preferite) ma perché la nuova variante COVID sta producendo effetti devastanti ampiamente superiori a quelli preventivati. Gli ospedali napoletani parlano già di “codice nero”, il che significa che terminati i posti letto disponibili si dovranno scegliere i pazienti da curare da quelli da lasciar morire, la presenza dei contagi è notevolmente sottostimata perchè i tamponi veloci non rilevano la nuova variante, "l'Istituto Gates” prevede che in febbraio avremo 500 morti al giorno. Ecco, per queste ragioni eviterei di autorizzare la concentrazione, anche minima, di persone, in ogni caso stiamo a vedere cosa deciderà la Sindaca. |
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07gen22 ore 11:32 |
In attesa della decisione della Sindaca, leggiamoci il comunicato appena pubblicato dall'Ufficio Stampa, dopo giorni e giorni di incomprensibile latitanza. (>>>) | ||||||||
07gen22 ore 00:00 |
La Sindaca di Piacenza ha firmato una ordinanza che .................. la manifestazione ornitologica in programma dal 14 al 23 gennaio. | ||||||||
07gen22 ore 07:33 |
Buongiorno, il contatore del "Gazzettino" mi ha detto che anche ieri ci
avete dato sotto, ma la Befana ha messo tutti in festa e non ci sono
state novità di rilievo. Oggi invece dovrebbe essere la giornata buona: queste questioni, alla fine della fiera, finiscono sempre sul tavolo del primo cittadino, in questo caso cittadina, che dovrà apporre la propria firma sul documento che taglierà la testa al toro. La sentenza che verrà pronunciata potrebbe essere di tre tipi, favorevole, contraria oppure di rinvio: speriamo che sia almeno del terzo tipo. In ogni caso, non vorrei essere per nessuna ragione al mondo nei panni della Sindaca di Piacenza!! E' evidente che terrò le orecchie dritte ed appena si saprà qualcosa ve lo scriverò qui sopra, anzi preparo già il post così sarò anche più veloce. |
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06gen22 ore 08:05 |
Buongiorno e Buona Befana a tutti/e, ieri il "Gazzettino" ha svolto, credo, abbastanza bene la sua funzione di organo di pseudo-informazione dell'ornitofilia italiana. In un giorno solo avete cliccato sul link di questo blog per ben 518 volte, ovviamente molti di voi lo hanno fatto più volte per trovare qualche aggiornamento in più, in ogni caso è un ottimo risultato che mi spinge a fare sempre meglio. Certo il Gazzettino è stato agevolato anche dal vuoto abissale che la Federazione ha lasciato per quanto riguarda la comunicazione nel momento più delicato, ma non è una novità, su questo versante non ci siamo proprio. Tornando al nostro "problemone": torno a dire, secondo me questa volta è stata fatta la giocata giusta, ora stiamo a vedere se il nostro avversario rilancia oppure molla il piatto. Mi auguro che entro oggi si concluda la partita e che. al di là del risultato finale, si faccia tesoro di questa brutta (ma utile) esperienza per tentare di riposizionare la FOI nel giusto rapporto con le Istituzioni e con la politica. Colgo l'occasione per inviare un caro saluto ed un augurio di un Buon 2022 all'Ing. Enrico Banfi che non finirò mai di ringraziare per l'ottimo lavoro che ha svolto in passato, in particolare, nei rapporti con la Regione Emilia Romagna. |
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05gen22 ore 19:45 |
Naturalmente quello che scrivo io lo dovete prendere con le molle perché
non ho informazioni dirette dalla fonte, ma raccolgo indiscrezioni in
tanti modi e da canali diversi e le metto insieme, ed anche se cerco di
ponderarle è possibile che dica qualche inesattezza. Per chiudere la giornata vi voglio esternare la mia impressione serale dopo una lunga giornata di contatti: questa mattina mi aspettavo che da un momento all'altro venisse pubblicato il fatidico comunicato, poi con il passare delle ore ho visto nascere e crescere la speranza fino a prendere una certa consistenza. Voi sapete che, quando se le meritano, non risparmio critiche ai dirigenti FOI, ma in questo caso, al di là di come possa andare a finire, ho l'impressione che stiano lavorando bene! Con ciò non intendo accendere facili entusiasmi, perchè la partita che si sta giocando è davvero dura, ma almeno la si sta giocando .... A domani. |
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05gen22 ore 16:00 |
In queste ore in tantissimi vi state collegando al Gazzettino per trovare qualche aggiornamento. Non posso dirvi nulla se non che "vedi il cartello qui sotto". Fra non molto potrebbero esserci notizie, intanto incrociamo le dita .... |
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05gen22 ore 12:53 |
Campionato mondiale COM di Piacenza. So bene quello che sta succedendo e comprendo altrettanto bene le difficoltà nel prendere decisioni particolarmente importanti in poco tempo, però mi permetto di darvi un consiglio: pubblicate subito un comunicato, magari anche solo interlocutorio. che informi circa la situazione che si è venuta a determinare. Il vostro silenzio, se possibile, rende ancora più complicata la situazione!!! |
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05gen22 ore 10:05 |
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04gen22 ore 13:55 |
Da fonte attendibile mi è appena giunta una brutta notizia che non pubblico perchè è troppo grossa, ma soprattutto perché mi sembra giusto che siano gli organi ufficiali a farlo... | ||||||||
03gen22 ore 16:19 |
332 ... beh, direi che c'è ampio spazio per migliorare ..... (messaggio subliminale) |
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02gen22 ore 09:40 |
Elezione CTN O&aP. |
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01gen22 ore 18:30 |
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01gen22 ore 09:45 |
Legge 53/21 (Legge zoonosi) Ho avuto una bella discussione con un amico il quale si dichiara tranquillo in quanto, a suo dire, la Legge 53/21, che entrerà in vigore a maggio 2022, non interesserà i canarini ma solo gli animali esotici e selvatici. Riporto qui gli approfondimenti che sono seguiti alla discussione perché mi sembrano molto chiari e comprensibili. La lettera q) dell’art.14 della Legge 53 del 22 aprile 2021 (Legge già approvata e pubblicata in G.U. che attende la pubblicazione dei Decreti attuativi entro l’8 maggio 2022), parla di: “(omissis) uno specifico divieto di importazione, conservazione e commercio di fauna selvatica ed esotica (omissis)”. Che cosa si intende per fauna selvatica e fauna esotica?. Secondo la lettera g) dell’art. 8 sexies della Legge n. 150 del 7 febbraio 1992 (nota come Legge CITES) per fauna selvatica si intende: “esemplare di origine selvatica o esemplare animale proveniente dalla nascita in cattività limitato alla prima generazione”. Questo concetto è chiarissimo ed esclude, non solo il canarino, ma anche quasi tutti gli altri uccelli che deteniamo in cattività. Invece la
fauna esotica,
praticamente tutte le Leggi regionali relative
alla protezione della fauna autoctona la definiscono in questo modo: “Specie
animali delle quali non esistono popolazioni viventi stabilmente o
temporaneamente in stato di naturale libertà sul territorio nazionale
facente parte della fauna selvatica esotica”.
Anche questo concetto, purtroppo, è molto chiaro ed esclude dalla fauna esotica solo quella autoctona, ne consegue che se a maggio entrerà in vigore la Legge non potremo più allevare canarini e neppure inseparabili, ma solo cardellini nostrani (non major), fringuelli, basettini etc. etc. |
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01gen22 ore 01:00 |
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Tu sei l'ospite n. dal
20.06.2003