Standard e competenze

Precisazioni su Standard e Competenze

A seguito del mio intervento pubblicato qua sotto ho letto diversi commenti su un profilo facebook che sicuramente non sono centrati, a mio parere, sulle tematiche esposte e sulle quali ho inteso dare un contributo per una migliore organizzazione del settore di cui anch’io faccio parte.

Pensavo di essere stato chiaro ma evidentemente, viste le reazioni, alcune volte anche inconsulte ed offensive, non lo sono stato.

 Sfruttando l’opportunità datami da questo blog allora cerco di fare chiarezza e soprattutto far centrare il problema segnalato attraverso il mio intervento a tutti coloro che vorranno leggerlo ed interpretarlo nella sua vera essenza e correttezza.

Quasi tutti i commenti che ho letto tendono ad evidenziare una questione che io non ho assolutamente preso in considerazione e forse con buona probabilità non sono riuscito a trasferire bene ai lettori.

Il giudice in quanto tale, sia in possesso del solo titolo della scuola dell’obbligo o laureato non costituisce un problema per le funzioni esclusivamente tecniche a lui richieste ed attribuite.

Conosco personalmente tanti colleghi giudici competenti e bravi senza avere titoli o lauree di sorta.

Quindi, sono sicuro che possono benissimo coesistere  per questa funzione tutti  i titoli  che si possono o vogliono avere nessuno escluso.

Sperando di avere fugato ogni dubbio sulla valutazione delle funzioni attribuite ai soli Giudici che, torno a ripetere sono solo tecniche, ben altro significato, e questo era il vero nocciolo del mio discorso, voleva assumere il concetto della preparazione scientifica ecc.. da possedere per accedere  alle CTN che hanno per statuto determinati  compiti  che ho integralmente  riportato in funzione dei propri regolamenti.

Ripeto, come può un componente la CTN argomentare di aspetti scientifici, genetici attribuiti per regolamento, senza avere competenze specifiche.

Quindi in definitiva non ho parlato di intelligenze, capacità o altro ma solo di COMPETENZA.  

Se devo costruire un palazzo chiamo un Architetto o un Ingegnere il quale ha competenze per farlo non chiamo un muratore il quale occorrerà senz’altro per la successiva realizzazione materiale del progetto predisposto però da chi invece è autorizzato dalla legge per realizzarlo.

A tal proposito si possono fare tantissimi esempi ma spero che questo basti per potere capire il significato di quanto esposto.

Pertanto fare i Giudici è una cosa, essere membro di un organismo senza avere competenze per le materie gestite è un’altra cosa.

In quanto alla Commissione Scientifica, ogni organismo che si occupa appunto di risvolti afferenti alla scienza ne possiede una (il WWF e altri organismi simili hanno al proprio interno una Commissione Scientifica che si   occupa delle tematiche sulla conservazione, protezione degli ambienti, degli animali, di proposte legislative ecc..; il Ministero dell’Ambiente ha un Comitato Scientifico che esprime pareri sulla corretta interpretazione dei fenomeni o tematiche scientifiche e così via).

Anche la FOI dovrebbe avere una tale Commissione che fornisca pareri non solo per le materie di cui si occupa il comparto dei Giudici, ma anche per esprimersi sui tanti articoli che appaiono sulla rivista Italia Ornitologica, per esempio, in quanto spesso gli autori con i loro articoli esprimono pareri strampalati e senza corrispondenza scientifica.

Noi invece, con la presunzione tipica di chi non vuole crescere, informarsi, progredire pensiamo di poter fare indifferentemente sia i Muratori che anche gli Ingegneri, gli Avvocati, i Biologi ed altro ancora perché tanto a noi che ci frega se diciamo minchiate, noi ci autodeterminiamo e non ci interessa documentarsi, sapere, conoscere.

Poi però ci troviamo nelle condizioni di essere assenti da tutti gli organismi Istituzionali che decidono per noi perché non abbiamo individuato interlocutori credibili per discutere con loro (Ministeri, Assessorati ecc..).  

Pertanto la tanto decantata Commissione Scientifica non deve controllare nessun’altra Commissione ma il solo operato che riguarda quella determinata materia di cui è COMPETENTE per tutte quelle attività che prevedano il loro parere.

In questo ultimo caso la composizione delle CTN così per come sono composte potrebbe essere inalterata.

In caso contrario, ovvero in  assenza di un’apposita Commissione si potrebbe pensare ad una nuova composizione della stessa (CTN) attraverso figure che rappresentino le esigenze e competenze di tutti: i Giudici con un loro delegato, gli allevatori con un loro delegato, un delegato anche per il Consiglio Federale ed un componente esperto in materie scientifiche (Biologia, Genetica ecc..) di provata competenza e di cui la FOI stessa ha figure adatte a ricoprire tali compiti.

La Commissione così composta rappresenterebbe tutti i profili del nostro hobby garantendo nel contempo una maggiore competenza e preparazione per i problemi affrontati.

Spero finalmente di essere stato chiaro consigliando sempre a tutti di non guardare solo il dito che indica la luna ma essa stessa e comunque questa è una proposta che può essere condivisa o no, modificata o completamente ripensata.

Le stupidaggini e le insinuazioni li lascio a chi ne ha titolo per dirle e di cui sicuramente è esperto e facebook ne è lo specchio dei nostri tempi.

Giovanni Matranga

 

 

Standard e competenze

Fra non molto, in occasione dell’annuale riunione, i Giudici FOI, raggruppati nella loro specializzazione, verranno chiamati a eleggere le Commissioni Tecniche Nazionali, meglio conosciute come CCTTNN.

Il sistema di elezione è stato cambiato recentemente alla ricerca della migliore formula possibile per assicurare un proficuo lavoro contestualmente alla migliore rappresentanza per gli scopi per i quali sono stati pensati.

Purtroppo ogni volta, al di la del sistema elettivo adottato, si sono formati gruppi che hanno evidenziato delle scollature interne per vari motivi (impreparazione di alcuni componenti, mancanza del tempo necessario, eccesso di protagonismo e soprattutto autoreferenza).

Qualche tempo fa con il Presidente Cirmi abbiamo intavolato una discussione circa il ripensare compiti, ruoli, composizione ed ambiti in cui potesse operare una nuova CTN.

A seguito di un approfondito studio, consegnai nelle sue mani risultati e proposte che potessero condurre almeno ad un dibattito per riuscire a risolvere i problemi che si venivano a creare e che ad oggi ritengo non si siano stati mai portati a soluzione.

Questo, io penso, proprio per problemi di eccesso di autoreferenziamento del settore.

In parole povere: io me la scrivo, me la suono e me la canto a prescindere le mie competenze almeno in una di quelle caratteristiche.

Le gestione di organi collegiali di solito è affidato a componenti rappresentativi della categoria: anche nel caso dei giudici è così, in quanto, esiste un organismo chiamato Ordine dei Giudici che provvede a disciplinare il comparto.

Prima di addentrarci sui commenti vediamo chi sono e come sono regolamentati gli organi del settore.

Il primo è appunto l’Ordine dei Giudici che è composto per statuto dai sei Presidenti di Collegio di Specializzazione, uno per ciascun Collegio, fra i quali è nominato il segretario.

Come da statuto: “L’Ordine dei Giudici (ODG) è l’organo tecnico esecutivo della Federazione Ornicoltori Italiani-Onlus (FOI) che riunisce e rappresenta gli iscritti ad una Associazione come “soci allevatori” di provata capacità ornitologica, ai quali è stata riconosciuta, secondo le modalità previste nel seguente regolamento, l’idoneità a giudicare gli uccelli partecipanti ai concorsi ornitologici in applicazione dei Criteri di Giudizio”.

I componenti il Consiglio dell’Ordine come dicevamo è composto dai Presidenti del Collegio di Specializzazione che ha come compiti:

- esaminare e valutare le proposte provenienti dalle CCTTNN;

- esaminare e valutare le istanze di qualsiasi natura, provenienti dai giudici, dagli organi istituzionali, dai club di specializzazione e dagli allevatori;

- esporre, con competenza, le richieste di pertinenza della propria specializzazione al Consiglio dell’Ordine.

- Tutte le proposte e le istanze esaminate, devono essere comunque trasmesse al CDF.

Da come si legge quindi, questo Organo sarebbe un soggetto intermedio fra le CCTTNN e l’Ordine dei Giudici

L’art 7  del Regolamento delle Commissioni Tecniche Nazionali ne stabilisce i compiti:

- determina i criteri di valutazione e di giudizio delle specie e razze selezionate a concorso;

- stabilisce i tipi di gabbie destinate ai concorsi approvati dalla Federazione;

- promuove e coordina, con l’ODG, i corsi d’aggiornamento tecnico-pratico per i giudici;

- coordina la scuola allievi giudici; cura la pubblicazione degli standards per i soggetti a concorso;

- predispone, con l’ODG, le categorie a concorso per le manifestazioni ornitologiche;

- stabilisce, con l’ODG, il numero minimo e massimo dei soggetti giudicabili in un giorno, dal singolo giudice;

A questo punto ritengo sia chiaro tutto il quadro che riguarda composizioni e compiti che sono attribuiti a tutti gli organismi coinvolti nella gestione del comparto giudici.

Che ci si lamenti dell’operato dei nostri giudici non è una novità ed in tutti i campi siano essi sportivi, che riguardanti la società civile è la stessa musica.

In tutti, ci si lamenta della impreparazione come tema principale delle insoddisfazioni delle decisioni prese.

A questo punto non ci resta che chiarire quali sono i requisiti richiesti per diventare giudice.

Ce lo dice direttamente il regolamento che all’art.25 chiarisce:

“L’iscrizione ai ruoli avviene su proposta dell’Ordine ratificata dal CDF, all’esito del positivo superamento dell’esame, attestato dalla Commissione d’esame. Possono divenire giudici solo gli allevatori tesserati da almeno cinque anni consecutivi ad un’associazione federata alla FOI.”

All’art. 52 precisa che i requisiti per partecipare ai corsi sono:

a) età non inferiore ai diciotto e non superiore ai cinquantacinque anni;

b) iscrizione quale socio allevatore ad un’Associazione FOI da almeno cinque anni;

 c) aver partecipato quale espositore da almeno cinque anni in manifestazioni riconosciute FOI di soggetti della specializzazione per la quale aspira a diventare Giudice;

d) non aver ricevuto sanzioni disciplinari negli ultimi tre anni;

e) il titolo di studio della scuola d’obbligo;

f) non essere stato condannato in via definitiva per delitto non colposo punito con pena minima non inferiore ai due anni di reclusione o per i reati di cui agli artt. 727 e 727- bis c.p

Potrei cimentarmi in esami più o meno approfonditi negli altri settori ma mi astengo concentrando la mia attenzione quasi esclusivamente nel nostro.

In tutti gli organi di autogestione sono richieste delle prerogative per l’accesso ad esso ed anche da noi per essere eletti bisogna avere delle caratteristiche specifiche che afferiscono soprattutto all’essere allevatore per un certo periodo di tempo così come, una volta nominati giudici, bisogna avere un’anzianità di un tot numero di anni per accedere a delle posizioni come componenti le Commissioni Tecniche ed altro.

Avendo assodato che per farvi parte bisogna essere eletti dai giudici delle rispettive categorie dopo un certo numero di anni di anzianità veniamo sul perché esse vengono istituite.

L’art, 2 del Regolamento delle CTNL recita

Le CCTTNN sono Organi Tecnici della FOI-ONLUS (FOI). Esse sono istituite per:

a) favorire lo studio, la conoscenza e l’approfondimento degli aspetti tecnici e scientifici connessi alle varie specie e razze selezionate di uccelli, con particolare riferimento all’allevamento, alla riproduzione, all’esposizione ed al giudizio nelle gare ornitologiche e per la conservazione del patrimonio genetico;

b) promuovere tutte le attività intese a propagandare l’allevamento domestico a scopo amatoriale e scientifico, curando lo sviluppo tecnico dei giudici e degli allevatori con periodici corsi di formazione e di perfezionamento, avvalendosi anche della collaborazione dei Raggruppamenti Regionali e delle singole Associazioni;

c) pubblicare periodicamente articoli tecnici sulla Rivista Federale;

d) programmare e coordinare le attività connesse all’insegnamento degli allievi giudici nonché promuovere le attività didattiche, di formazione e di aggiornamento di tutti i giudici iscritti nei ruoli.”

A questo punto siamo in possesso di tutti quegli elementi che ci consentono di esporre le nostre dissertazioni. Tutto chiaro no? Spero di si. 

Dunque per poter essere nominato giudice, si diceva, basta possedere il titolo di studio della scuola dell’obbligo.

Di conseguenza, un giudice in possesso solo di questo titolo di studio, in base a quanto statuito, potrebbe far parte di un organismo come le CTN? Direi proprio di no.

Il perché è palese e facilmente intuibile. Infatti, quale competenza potrebbe avere per argomentare o presenziare a discussioni che riguardino“…favorire lo studio, la conoscenza e l’approfondimento degli aspetti tecnici e scientifici …….. e per la conservazione del patrimonio genetico” punto a) dell’art 2 citato sopra?

Al punto b) poi si scrive ancora “Promuovere tutte le attività………..a scopo amatoriale e scientifico…………”.

Scientifico, patrimonio genetico queste sono gli ambiti di competenza dichiarati e pertanto, un giudice con il titolo della scuola dell’obbligo come può avere queste competenze? Il buon senso lo escluderebbe.

Quindi ricapitolando, un Giudice membro di una CTN avrebbe come compito, tra gli altri, anche quello di stilare i cosiddetti standard cioè quei criteri che caratterizzano tutti i tratti estetici, chiamati fenotipici, che comprendono disegni, identificazione dei colori e loro distribuzione sulla livrea, ma anche problemi fisici come quelli strutturali, siano essi statici (postura, posizione) che dinamici.

Sulla scorta di quanto rilevato, un giudice con la scuola dell’obbligo non potrebbe nemmeno avere tali competenze per esprimersi sugli standard sia per carenza di preparazione ma anche perché non avrebbe titolo neppure per far parte di una Commissione.

In buona sostanza per fare parte di un organo collegiale bisogna possedere dei titoli o credenziali che ne permettano la funzione specifica.

L’Associazione dei Magistrati ha al suo interno solo giuristi e discute di materie giuridiche e così via.

Pensare di poter disciplinare un settore senza avere i titoli per le materie da regolamentare potrebbe essere una presunzione o peggio sopravvalutazione.

Ecco perché all’inizio parlavo di autoreferenza ovverossia trovare in se stessi competenze che mai potremmo avere in assenza di studi o titoli ben precisi.

A questo punto dopo quest’analisi abbiamo l’obbligo di almeno formulare una proposta.

Se si volesse a tutti i costi mantenere lo status quo, ovvero che i componenti le CTN fossero prelevati ed eletti esclusivamente fra le schiere dei giudici si dovrebbe vincolare la loro eleggibilità solo in presenza di specifici titoli e se queste figure dovessero a mancare rivolgersi all’esterno dei giudici.

Sul come e su chi potrebbe esserci la tante volte segnalata ed agognata Commissione Scientifica a cui fare riferimento con pareri vincolanti prima di deliberare.

L’alternativa viste la complessità di funzioni e di refluenze su tutto il movimento sarebbe quello di formare una Commissione che rappresenti le diverse componenti il settore.

In pratica avere al suo interno persone che rappresentino i giudici, gli allevatori, il mondo scientifico ed un membro scelto direttamente dal Consiglio Federale.

In questa maniera vengono rappresentati tutti per le loro funzioni ed interessi.

Sulle articolazioni, metodi e modalità di elezione precise si rimanda a successivi momenti.

Sarebbe già tanto prendere in considerazione quanto proposto anche a livello di confronto.

Grazie per l’attenzione prestata.

Giovanni Matranga