Standard e competenze
Precisazioni su Standard e
Competenze
A seguito del mio intervento pubblicato qua sotto ho letto diversi
commenti su un profilo facebook
Pensavo di Sfruttando
l’opportunità datami da questo blog allora cerco di fare chiarezza e
Quasi tutti i commenti che ho letto
Il giudice in quanto tale, sia in
Conosco personalmente tanti colleghi
Quindi, sono sicuro che possono
Sperando di avere fugato ogni dubbio sulla valutazione delle
funzioni attribuite ai soli
Ripeto, come può un componente la CTN argomentare di aspetti
Quindi in
Se devo costruire un palazzo chiamo un Architetto o un Ingegnere il
quale ha competenze per farlo non
A tal proposito si
Pertanto fare i Giudici è una cosa, essere membro di un organismo
senza avere competenze
In quanto alla Commissione Scientifica, ogni organismo che si
Anche la FOI dovrebbe avere una tale Commissione
Noi invece, con la presunzione tipica di chi non vuole crescere,
informarsi, progredire pensiamo di
Poi però ci troviamo nelle condizioni di essere assenti da
Pertanto la
tanto decantata
In questo ultimo caso la composizione delle CTN così per come sono
composte
In caso contrario,
ovvero in
assenza di
un’apposita Commissione
si potrebbe pensare ad una nuova composizione della stessa
(CTN) attraverso figure che rappresentino La Commissione così composta rappresenterebbe tutti i profili del nostro hobby garantendo nel contempo una maggiore competenza e preparazione per i problemi affrontati.
Spero
Le stupidaggini e le insinuazioni li lascio a chi ne ha titolo per
dirle e di Giovanni Matranga
Standard e competenze Fra non molto, in occasione dell’annuale riunione, i Giudici FOI, raggruppati nella loro specializzazione, verranno chiamati a eleggere le Commissioni Tecniche Nazionali, meglio conosciute come CCTTNN. Il sistema di elezione è stato cambiato recentemente alla ricerca della migliore formula possibile per assicurare un proficuo lavoro contestualmente alla migliore rappresentanza per gli scopi per i quali sono stati pensati. Purtroppo ogni volta, al di la del sistema elettivo adottato, si sono formati gruppi che hanno evidenziato delle scollature interne per vari motivi (impreparazione di alcuni componenti, mancanza del tempo necessario, eccesso di protagonismo e soprattutto autoreferenza). Qualche tempo fa con il Presidente Cirmi abbiamo intavolato una discussione circa il ripensare compiti, ruoli, composizione ed ambiti in cui potesse operare una nuova CTN. A seguito di un approfondito studio, consegnai nelle sue mani risultati e proposte che potessero condurre almeno ad un dibattito per riuscire a risolvere i problemi che si venivano a creare e che ad oggi ritengo non si siano stati mai portati a soluzione. Questo, io penso, proprio per problemi di eccesso di autoreferenziamento del settore. In parole povere: io me la scrivo, me la suono e me la canto a prescindere le mie competenze almeno in una di quelle caratteristiche. Le gestione di organi collegiali di solito è affidato a componenti rappresentativi della categoria: anche nel caso dei giudici è così, in quanto, esiste un organismo chiamato Ordine dei Giudici che provvede a disciplinare il comparto. Prima di addentrarci sui commenti vediamo chi sono e come sono regolamentati gli organi del settore. Il primo è appunto l’Ordine dei Giudici che è composto per statuto dai sei Presidenti di Collegio di Specializzazione, uno per ciascun Collegio, fra i quali è nominato il segretario. Come da statuto: “L’Ordine dei Giudici (ODG) è l’organo tecnico esecutivo della Federazione Ornicoltori Italiani-Onlus (FOI) che riunisce e rappresenta gli iscritti ad una Associazione come “soci allevatori” di provata capacità ornitologica, ai quali è stata riconosciuta, secondo le modalità previste nel seguente regolamento, l’idoneità a giudicare gli uccelli partecipanti ai concorsi ornitologici in applicazione dei Criteri di Giudizio”.
I componenti il Consiglio dell’Ordine come dicevamo è composto dai
Presidenti del Collegio di Specializzazione che ha come compiti:
- esaminare e valutare le proposte provenienti dalle CCTTNN;
- esaminare e valutare le istanze di qualsiasi natura, provenienti
dai giudici, dagli organi istituzionali, dai club di
specializzazione e dagli allevatori;
- esporre, con competenza, le richieste di pertinenza della propria
specializzazione al Consiglio dell’Ordine.
- Tutte le proposte e le istanze esaminate, devono essere comunque
trasmesse al CDF.
Da come si legge quindi, questo Organo sarebbe un soggetto
intermedio fra le CCTTNN e l’Ordine dei Giudici
L’art 7 del Regolamento delle Commissioni Tecniche
Nazionali ne stabilisce i compiti:
- determina i criteri di valutazione e di giudizio delle specie e
razze selezionate a concorso;
- stabilisce i tipi di gabbie destinate ai concorsi approvati dalla
Federazione;
- promuove e coordina, con l’ODG, i corsi d’aggiornamento
tecnico-pratico per i giudici;
- coordina la scuola allievi giudici; cura la pubblicazione degli
standards per i soggetti a concorso;
- predispone, con l’ODG, le categorie a concorso per le
manifestazioni ornitologiche;
- stabilisce, con l’ODG, il numero minimo e massimo dei soggetti
giudicabili in un giorno, dal singolo giudice;
A questo punto ritengo sia chiaro tutto il quadro che riguarda
composizioni e compiti che sono attribuiti a tutti gli organismi
coinvolti nella gestione del comparto giudici. Che ci si lamenti dell’operato dei nostri giudici non è una novità ed in tutti i campi siano essi sportivi, che riguardanti la società civile è la stessa musica. In tutti, ci si lamenta della impreparazione come tema principale delle insoddisfazioni delle decisioni prese. A questo punto non ci resta che chiarire quali sono i requisiti richiesti per diventare giudice.
Ce lo dice direttamente il regolamento che all’art.25 chiarisce:
“L’iscrizione ai ruoli avviene su proposta dell’Ordine ratificata
dal CDF, all’esito del positivo superamento dell’esame, attestato
dalla Commissione d’esame. Possono divenire giudici solo gli
allevatori tesserati da almeno cinque anni consecutivi ad
un’associazione federata alla FOI.”
All’art. 52 precisa che i requisiti per partecipare ai corsi sono:
a) età non inferiore ai diciotto e non superiore ai cinquantacinque
anni;
b) iscrizione quale socio allevatore ad un’Associazione FOI da
almeno cinque anni;
c)
aver partecipato quale espositore da almeno cinque anni in
manifestazioni riconosciute FOI di soggetti della specializzazione
per la quale aspira a diventare Giudice;
d) non aver ricevuto sanzioni disciplinari negli ultimi tre anni;
e) il titolo di studio della scuola d’obbligo;
f) non essere stato condannato in via definitiva per delitto non
colposo punito con pena minima non inferiore ai due anni di
reclusione o per i reati di cui agli artt. 727 e 727- bis c.p Potrei cimentarmi in esami più o meno approfonditi negli altri settori ma mi astengo concentrando la mia attenzione quasi esclusivamente nel nostro. In tutti gli organi di autogestione sono richieste delle prerogative per l’accesso ad esso ed anche da noi per essere eletti bisogna avere delle caratteristiche specifiche che afferiscono soprattutto all’essere allevatore per un certo periodo di tempo così come, una volta nominati giudici, bisogna avere un’anzianità di un tot numero di anni per accedere a delle posizioni come componenti le Commissioni Tecniche ed altro.
Avendo assodato che per farvi parte bisogna essere eletti dai
giudici delle rispettive categorie dopo un certo numero di anni di
anzianità veniamo sul perché esse vengono istituite.
L’art, 2 del Regolamento delle CTNL recita
”Le
CCTTNN sono Organi Tecnici della FOI-ONLUS (FOI). Esse sono
istituite per:
a) favorire lo studio, la conoscenza e l’approfondimento degli
aspetti tecnici e scientifici connessi alle varie specie e razze
selezionate di uccelli, con particolare riferimento all’allevamento,
alla riproduzione, all’esposizione ed al giudizio nelle gare
ornitologiche e per la conservazione del patrimonio genetico;
b) promuovere tutte le attività intese a propagandare l’allevamento
domestico a scopo amatoriale e scientifico, curando lo sviluppo
tecnico dei giudici e degli allevatori con periodici corsi di
formazione e di perfezionamento, avvalendosi anche della
collaborazione dei Raggruppamenti Regionali e delle singole
Associazioni;
c) pubblicare periodicamente articoli tecnici sulla Rivista
Federale; d) programmare e coordinare le attività connesse all’insegnamento degli allievi giudici nonché promuovere le attività didattiche, di formazione e di aggiornamento di tutti i giudici iscritti nei ruoli.” A questo punto siamo in possesso di tutti quegli elementi che ci consentono di esporre le nostre dissertazioni. Tutto chiaro no? Spero di si. Dunque per poter essere nominato giudice, si diceva, basta possedere il titolo di studio della scuola dell’obbligo. Di conseguenza, un giudice in possesso solo di questo titolo di studio, in base a quanto statuito, potrebbe far parte di un organismo come le CTN? Direi proprio di no. Il perché è palese e facilmente intuibile. Infatti, quale competenza potrebbe avere per argomentare o presenziare a discussioni che riguardino“…favorire lo studio, la conoscenza e l’approfondimento degli aspetti tecnici e scientifici …….. e per la conservazione del patrimonio genetico” punto a) dell’art 2 citato sopra? Al punto b) poi si scrive ancora “Promuovere tutte le attività………..a scopo amatoriale e scientifico…………”. Scientifico, patrimonio genetico queste sono gli ambiti di competenza dichiarati e pertanto, un giudice con il titolo della scuola dell’obbligo come può avere queste competenze? Il buon senso lo escluderebbe. Quindi ricapitolando, un Giudice membro di una CTN avrebbe come compito, tra gli altri, anche quello di stilare i cosiddetti standard cioè quei criteri che caratterizzano tutti i tratti estetici, chiamati fenotipici, che comprendono disegni, identificazione dei colori e loro distribuzione sulla livrea, ma anche problemi fisici come quelli strutturali, siano essi statici (postura, posizione) che dinamici. Sulla scorta di quanto rilevato, un giudice con la scuola dell’obbligo non potrebbe nemmeno avere tali competenze per esprimersi sugli standard sia per carenza di preparazione ma anche perché non avrebbe titolo neppure per far parte di una Commissione. In buona sostanza per fare parte di un organo collegiale bisogna possedere dei titoli o credenziali che ne permettano la funzione specifica. L’Associazione dei Magistrati ha al suo interno solo giuristi e discute di materie giuridiche e così via. Pensare di poter disciplinare un settore senza avere i titoli per le materie da regolamentare potrebbe essere una presunzione o peggio sopravvalutazione. Ecco perché all’inizio parlavo di autoreferenza ovverossia trovare in se stessi competenze che mai potremmo avere in assenza di studi o titoli ben precisi. A questo punto dopo quest’analisi abbiamo l’obbligo di almeno formulare una proposta. Se si volesse a tutti i costi mantenere lo status quo, ovvero che i componenti le CTN fossero prelevati ed eletti esclusivamente fra le schiere dei giudici si dovrebbe vincolare la loro eleggibilità solo in presenza di specifici titoli e se queste figure dovessero a mancare rivolgersi all’esterno dei giudici. Sul come e su chi potrebbe esserci la tante volte segnalata ed agognata Commissione Scientifica a cui fare riferimento con pareri vincolanti prima di deliberare. L’alternativa viste la complessità di funzioni e di refluenze su tutto il movimento sarebbe quello di formare una Commissione che rappresenti le diverse componenti il settore. In pratica avere al suo interno persone che rappresentino i giudici, gli allevatori, il mondo scientifico ed un membro scelto direttamente dal Consiglio Federale. In questa maniera vengono rappresentati tutti per le loro funzioni ed interessi. Sulle articolazioni, metodi e modalità di elezione precise si rimanda a successivi momenti.
Sarebbe già tanto prendere in considerazione quanto proposto anche a
livello di confronto.
Grazie per l’attenzione prestata. Giovanni Matranga
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