Me li hanno rubati...

(aggiornamenti a fondo pagina del 26.06.2011)

 

il lucchetto tagliato mercoledì 11

Questa mattina (12 maggio 2011) mi sono recato nel mio "porcile", ad un paio di chilometri da casa mia, dove ho costruito alcune voliere che uso per svezzare i novelli e rinvigorire i riproduttori.

Sceso dall'auto mentre mi avvicinavo alla porta di ingresso (il lucchetto nuovo era ancora tutto intero) il silenzio di tomba che proveniva dall'interno mi ha gelato il sangue.

Ho capito subito che il "problema" stava nella voliera esterna e mi ci sono precipitato di corsa...

Appena saltato il fosso ho notato lo squarcio nella doppia rete del sottogabbia...

Tra l'altro soffro di mal di cuore (Ipertrofia al ventricolo sinistro) e per un attimo ho pensato che non avrebbe retto il colpo che quello scenario mi stava dando.

Non auguro a nessuno di trovarsi in quella situazione...

Dentro a quella voliera c'era tutto il meglio del mio allevamento di A. nigrigenis e A. lilianae; oltre a tutti i novelli delle prime due cove c'erano anche le due migliori coppie riproduttrici di nigrigenis.

Passavo ore ad osservarli mentre sfrecciavano nella lunga voliera come siluri ed una buona parte di loro stava già ultimando la prima muta...

Mi piacevano tantissimo ed avevo già individuato i sedici soggetti (due stamm di lilianae e due di nigrigenis) che avrei portato al Masters del BVA.

Mercoledì pomeriggio quando mi sono recato in allevamento per accudire gli uccelli ho trovato il lucchetto della porta tagliato e dalla voliera erano stati prelevati circa una ventina di soggetti (non li ho presi per verificare gli assenti per non spaventarli ulteriormente).

Due marocchini che vivono nella casa colonica attigua al porcile mi sono venuti incontro per dirmi che avevano visto due ragazzi con capelli biondi, di circa vent'anni, e con un'auto azzurra metallizzata armeggiare contro la porta ed alla loro richiesta di chiarimenti si sono dati alla fuga...

Ho sostituito il lucchetto e con tanta preoccupazione sono tornato a casa.

Questa mattina alle 8,30 mi sono recato in allevamento ed ho trovato la sorpresa.

Il mio primo sospetto l'ho diretto ai marocchini però poi due considerazioni mi fanno escludere il loro coinvolgimento: la prima, i ladri non sono entrati nella voliera dei roseicollis che ha lo sportello di ingresso dalla parte della casa; la seconda, il taglio della rete dalla parte posteriore del porcile ha comportato maggiori difficoltà di cattura e la fuga di diversi soggetti, sarebbe stato molto più agevole un nuovo taglio del lucchetto...

Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli amici, veramente tantissimi, che mi hanno espresso la loro solidarietà.

Infine vorrei chiedere a tutti la cortesia di monitorare con attenzione il "mercato" e nel caso qualcuno rinvenisse un anellino con i numeri scritti in fondo a questa pagina, se mi desse un cenno, glie ne sarei infinitamente grato.

 

finestra che si apre sulla voliera esterna

interno della voliera vuota

voliera esterna

squarcio nel fondo gabbia

erba calpestata e ramo che fungeva da posatoio

 

Marcaggio degli uccelli rubati

 

Non avevo ancora ceduto nessun novello anellato 2011 poichè volevo aspettare il completamento della muta, per cui tutti gli A. nigrigenis e A. lilianae con RNA 275P ed anno 2011, che sono attualmente in circolazione, mi sono stati rubati.

Inoltre ci sono i seguenti soggetti, tutti nigrigenis: HF52200934 - U247200950 - EM88200963 - 275P2010201 - 275P2010202 - 275P2010204 - HU272007603

Venerdì 13 maggio - Questa sera mi hanno telefonato i magrebini che abitano la casa vicino al porcile per avvisarmi che alcuni uccelli volevano rientrare in gabbia.

Mi sono precipitato in aviario ed ho notato 7-8 soggetti, (nigrigenis e lilianae) che si sono raggruppati e cercano disperatamente il cibo.

Sono ancora molto vivaci ed è impossibile prenderli con il retino. Ho promesso ai magrebini una ricompensa per ogni soggetto che riusciranno a catturare.

Sono certo che qualcuno lo riprenderanno, soprattutto domani, quando cominceranno ad indebolirsi per la fame. Sapere che almeno uno tornerà a casa mi procura un certo sollievo.

Sabato 14 maggio (ore 9) - L'ottimismo che ho manifestato ieri, forse, era fuori luogo! Quando, questa mattina alle 8, sono arrivato al "porcile" dove ero certo di trovare almeno un uccello dentro la gabbia, non ho trovato nulla!

I magrebini non li ho visti e non gli ho potuto chiedere informazioni sul comportamento del gruppo di fuggiaschi, in ogni caso, non ne ho avvistato neppure uno.

E' un brutto segnale, per molti versi, incomprensibile. La casa è circondata da alti pioppi e da altri cespugli ed è situata a diverse centinaia di metri da altre macchie arboree per cui il fatto che si siano allontanati è, a mio parere, incomprensibile.

In quelle condizioni avrebbero dovuto stazionare sempre di più a terra in cerca di cibo e di acqua e neppure gli uccelli predatori (gazze, taccole, rapaci notturni etc.), che sono nei dintorni, avrebbero potuto allontanarli tutti, data la notevole quantità di vie di fuga che gli sono offerte dagli alberi e dai cespugli circostanti.

Più tardi tornerò a controllare, soprattutto per chiedere informazioni ai magrebini dai quali spero di ricevere una telefonata con la quale mi comunichino la cattura di almeno un soggetto!!

Ne approfitto per ringraziare tutti gli amici che, con ogni mezzo, hanno pubblicizzato i marcaggi dei miei soggetti in ogni parte di Italia, ed in particolare sono stati "allertati" anche i trafficanti di zona.

A questo punto ritengo praticamente impossibile il commercio, sul territorio nazionale, dei soggetti che mi sono stati rubati anche grazie ai vincoli imposti dalla normativa CITES.

Se qualcuno dovesse acquistare uno dei soggetti in questione, senza documenti CITES o con documenti contraffatti, incorrerebbe, quanto meno, nel reato di incauto acquisto.

Mi auguro che questa mia esperienza serva almeno a lanciare messaggi chiari al "nostro mercato" per quanto riguarda l'impossibilità di trasformare in denaro la refurtiva.

Domenica 15 maggio  - Tre, i miei amici marocchini me ne hanno preso tre, due nigrigenis ed un lilianae.

Erano (..e lo sono ancora) in condizioni pessime, ma la camera calda ha fatto davvero il miracolo; soprattutto per un nigri che era abbondantemente più di là che di qua!

Li hanno presi mettendo una gabbia senza fondo in cima ad un capanno, con sotto acqua e semi, sorretta da un lato da un bastoncino al quale era legato un lungo filo che arriva fino alla finestra della casa.

Temo che non ne prenderanno più anche perchè ho trovato un lilianae morto dopo aver bevuto il liquame di un mucchio di letame fresco posto vicino al fabbricato.

Probabilmente anche gli altri, spinti dalla sete, avranno fatto la stessa cosa e quindi...la stessa fine.

Ora mi sto coccolando i tre superstiti e conto di rimetterli, in breve tempo, in forma splendida.

foto 1) gabbia per la cattura

foto 2) mucchio di letame con pozzanghera di liquame

Lunedì 16 maggio ore 10,30 - Sono appena tornato dal "porcile"  ma non ho visto nulla. Direi che la storia è proprio finita qui.

I tre catturati stanno bene, li ho tolti dalla camera calda e li ho messi in una gabbietta da 60 piena di leccornie...sono certo che in poco tempo si riprenderanno alla grande.

Sembrerà strano, mai quei tre mi stanno aiutando molto, non so come spiegarlo ma il ritornare in possesso di una parte dei miei uccelli, anche se minima, mi fa sentire meno "violato" rispetto a prima.

Si, si è trattato proprio di una violenza che va ben oltre la sottrazione di semplici volatili...qualcuno si è permesso di mettere le mani, sicuramente maltrattandoli, sui miei uccelli che amo tantissimo.

Dell'aspetto economico non me ne importa assolutamente nulla, per riaverli li ripagherei come se fossero di altri, ma l'immaginare che in questo momento saranno ammassati in qualche trasportino spaventati ed affamati mi fa molto male.

Ne approfitto per ringraziare la mia amica Antonella di Roma che si sta prodigando in tutti i modi per darmi una mano nelle ricerche...

Martedì 17 maggio ore 9 - Questa mattina ho tolto la "trappola" che avevo preparato per la cattura dei fuggiaschi ed ho iniziato a "smontare" il porcile...

I tre superstiti migliorano a vista d'occhio anche se sono ancora un pò spennacchiati...appena saranno in condizioni decenti li fotografo e li metto su questa pagina.

Continuano ad arrivarmi manifestazioni di solidarietà, che molto mi hanno aiutato in questi giorni, e che mi hanno dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto sia potente la rete internet.

Questo mezzo meraviglioso mi ha offerto la possibilità di informare in tempo reale la nostra comunità e, di conseguenza, di fare scattare quei meccanismi di controllo che rendono più difficile il commercio di soggetti rubati.

Anche questa cosa mi sta aiutando a superare lo sconforto...la consapevolezza che da qualsiasi parte di Italia si controllino gli anellini degli uccelli esposti al pubblico mi offre una speranza in più...

In questi giorni di continui contatti, con tantissimi colleghi, mi sono reso conto che il fenomeno dei furti di uccelli è molto vasto, ed ho pure scoperto che esistono vere e proprie organizzazioni dedite a questo tipo di azioni.

Quindi ognuno di noi farebbe bene a rivedere, con occhio più attento, i sistemi di controllo del proprio allevamento.

Per quanto mi riguarda metterò a disposizione di chiunque sia vittima di qualche furto il mio sito, tutta la mia rete di contatti (in particolare quelli con le forze dell'ordine) e l'esperienza che mi sono fatto con questa vicenda!

Se qualche ladruncolo sta leggendo questa pagina vorrei consigliarlo di desistere dalle sue cattive intenzioni perché i rischi di essere individuato, sono oggi molto più elevati di qualche giorno fa: ora in poche ore siamo in grado di fare scattare l'allerta su tutto il territorio nazionale!!

Giovedì 19 maggio - Non mi è ancora "passata" però ora mi sento in grado di ragionare con una certa razionalità e le scelte che dovrò fare richiedono una certa rapidità, quindi è meglio che mi muova...

Alcuni punti li ho ben chiari e da questi devo partire per riorganizzare l'intero mio allevamento:

1) non potrò mai smettere di allevare! Riesco a provare sensazioni che nessun altro hobby potrebbe darmi, sia per quanto riguarda l'allevamento in quanto tale, (l'uovo che si schiude...) che per le relazioni sociali collegate ad esso;

2) abbandonerò il "porcile" anche se ciò potrà comportare lo stravolgimento del mio attuale equilibrio (specie, quantità etc.). Mi rifiuto di pensare che quanto è successo possa ripetersi un'altra volta per cui non prenderò in considerazione altri locali in luoghi non abitati o abitati da persone non affidabili o poco presenti;

3) cercherò un nuovo locale/spazio situato in prossimità di una "abitazione tranquilla" anche se, in passato, ho già fatto questo tipo di ricerca con esiti negativi... Le probabilità di non trovarlo sono molto elevate tuttavia preferisco ridurre drasticamente la dimensione dell'aviario piuttosto che correre i rischi di cui sopra;

4) attualmente allevo quattro Specie di Agapornis (roseicollis, nigrigenis, lilianae e canus) e complessivamente metto in cova una trentina di coppie ma se non trovo la soluzione di cui al punto 3) dovrò ridurre il numero delle Specie ed anche quello delle coppie perchè dentro alla casetta dovrei fare spazio anche per i novelli che attualmente destinavo al porcile;

5) nella scelta che dovrò fare, in relazione alle Specie ed al numero di riproduttori, dovrò tenere conto di un importante  "vincolo ambientale" che, se trascurato, potrebbe crearmi più danni di un eventuale furto; intendo dire le conseguenze nei confronti dei "vicini" che potrebbe causare il baccano che questi volatili fanno quando sono in sovrannumero, stanno mutando (soprattutto nelle prime ore del pomeriggio) ed il locale deve tenere le porte e le finestre aperte per ragioni di aerazione e di temperatura...

Queste sono le direttrici lungo le quali mi muoverò a partire da subito nella speranza di inciampare in qualche colpo di fortuna...vi terrò aggiornati.

Infine ringrazio ancora tutti coloro che continuano ad esprimermi la loro comprensione e solidarietà.

Giovedì 26 maggio - Eccolo il mio nuovo allevamento!!

Fra un certo numero di giorni, appoggiata a quel muro ed al posto delle macerie, sorgerà la mia nuova voliera.

Dista da casa mia 5 km ed è supercontrollata, oltre che dai residenti nella casa, anche dal personale addetto alla stalla (oltre il muro).

Perciò mi sento tranquillo!

La voliera sarà di mt. 6x2x2 all'interno della quale costruirò tre scomparti; due voliere (4x1) ed una stanza (2x2) per le gabbiette da mostra.

Bene, ora vado a lavorare...

Lunedì 30 maggio - Eccoli i tre "recuperati" ...sono ancora un pò strapazzati ma in fase di evidente recupero. Non è escluso che qualcuno di loro mi accompagni in gita ad Aalst!!

La foto a fianco mostra lo stato d'avanzamento dei lavori per la costruzione della nuova voliera.

Mentre spostavo la montagna di pietre, che si vede in foto, ho trovato una bella sorpresa...due nidi stracolmi di topi.

E non topolini di campagna ma pantegane di quelle grosse che prediligono cibarsi di uccelletti piuttosto che di mangime!!

Sto pensando a come costruire una voliera a "tenuta stagna" per evitare che i topi finiscano i lavori iniziati dai ladri...

Venerdi 17 giugno -  Come si vede dalla foto i lavori procedono un pò a rilento, ma procedono...

Oggi ho quasi completato l'involucro esterno e da domani inizierò i lavori di rifinitura (separatori interni, stuccatura con cemento, raddoppio della rete in tutti i pannelli etc. etc.).

Mi sono posto l'obiettivo di metterci dentro gli uccelli il primo di luglio...ma sarà dura...

 
Domenica 26 giugno -  Questo è il panorama che i miei uccelletti possono godersi da una delle finestrelle poste all'interno della voliera; una bella stalla piena di vacche da latte!

Finalmente ho (quasi) concluso i lavori e questa mattina ho potuto liberare nelle due voliere i miei (residui) novelli.

Questa sera sono tornato a controllare e, con grande piacere, ho constatato che si sono ambientati nella loro nuova casa senza nessuna difficoltà.

I quattro metri di lunghezza rendono possibili svolazzi di ogni genere e, soprattutto i roseicollis, la sfruttano con grande gioia.