Dati e considerazioni

 

                    Ingabbi Mostra di PORDENONE  
                                                                    (confronto 2009 su 2008)    
             
RAZZA 2008 2009 diff. +/-% %su tot % su tot
             
Canarini F.P. Arricciati 63 74 11        17,5    
             
Canarini F.P. Lisci 270 236 -34 -     12,6    
             
Canarini di colore 910 743 -167 -     18,4    
             
Totale canarini 1243 1053 -190 -     15,3    75,3 53,6
             
Indigeni, Esotici, Ibridi 210 287 77        36,7    12,7 14,6
             
Agapornis 107 433 326      304,7    
             
Ondulati 13 60 47      361,5    
             
Altri Psitatcidi 77 132 55        71,4    
             
Totale  Psittacidi 197 625 428      217,3    11,9 31,8
             
TOTALE INGABBI 1650 1965 315     19,1   100 100
Quella illustrata a fianco è una "tabella parlante"; fotografa perfettamente il "peso attuale" della mostra e la dinamica che ne ha determinato il successo.

Gli ingabbi complessivi sono stati 1.965 contro i 1.650 del 2008, con un incremento di 315 unità pari al 19,1%.

I canarini hanno registrato un decremento di oltre il 15% a cui ha corrisposto un incremento degli I.E.I del 12,7% (+77 unità) e degli Psittacidi del 217% (+428 unità).

Nel 2009 i canarini, rispetto al totale degli ingabbi sono calati di circa 20 punti,ed ora rappresentano poco più della maggioranza degli ingabbi (53,6%), mentre gli Psittacidi hanno triplicato il loro peso passando da 11,9 a 31,8.

Alcune considerazioni su questa tabella: i canarini registrano un calo, direi quasi a carattere fisiologico, che potrebbe più o meno corrispondere al dato nazionale.

Questo settore è in costante e rilevante flessione con prospettive alquanto incerte.

Per quanto riguarda gli Psittacidi, Agapornis in particolare, l'analisi è un pò più complessa. Innanzitutto va rilevata una delle caratteristiche principali di questa categoria, ovvero sia, la fortissima mobilità. Da un'anno all'altro si sono spostati ben 428 pappagalli (pari al 26% del totale degli ingabbi del  2008) provenienti anche da lunghe distanze (una cinquantina persino da Roma).

Un numero così importante è stato raggiunto, in primo luogo, grazie ai meriti degli organizzatori ma anche grazie alla capacità di aggregazione che gli allevatori hanno dimostrato di possedere, anche in seguito a tutte quelle iniziative (vedi assemblea autoconvocata di Final di Rero) tese a promuovere momenti di eccellenza per questo settore.

I pappagallari hanno creduto alla buona proposta che è stata loro presentata ed in massa hanno risposto positivamente ma si commetterebbe un grave errore se si ritenesse questo dato per consolidato.....

Se non si correggeranno alcune contraddizioni emerse, con la stessa velocità con cui sono arrivati potrebbero ripartire per altri lidi.

Sono certo che i bravi dirigenti di AOP sapranno valutare attentamente i punti critici emersi nel corso della manifestazione e vi metteranno rimedio.

Per quanto mi riguarda, mi sforzerò di mettere in evidenza, secondo il mio punto di vista, tutti quegli aspetti che sarebbe opportuno  migliorare, nella speranza che anche altri amici intervengano su questo importante tema.

   Presenze Agapornis per specie
     
AGAPORNIS num. %
     
Roseicollis 260 60,05
     
Fischeri 92 21,25
     
Personatus 59 13,63
     
Lilianae 8 1,85
     
Nigrigenis 6 1,39
     
Taranta 8 1,85
     
Pullarius 0 0,00
     
Canus 0 0,00
     
Totale 433 100
Inserisco altri dati, molto interessanti, che mi sono stati forniti dall'amico Orazio Curci  relativi al numero degli Agapornis ingabbiati, suddivisi per Specie.

I Roseicollis fanno la parte del leone con un 60% che, a mio parere, tende sempre più ad incrementarsi anche per effetto della penalizzazione a cui sono sottoposte tutte le altre specie, aggravate dell'assurda normativa CITES.

Credo però che il successo che stanno riscuotendo i Roseicollis sia anche dovuto alle continue nuove mutazioni che vengono presentate per questa specie.

La mutazione Opalino ha ormai raggiunto "livelli di massa"; a Pordenone sono stati ingabbiati ben 51 esemplari  su un totale di 260 che rappresentano il 19,6% di tutti i Roseicollis.

Un'altra nuova mutazione, di gran moda in questo periodo, è quella degli Avorio Blu Faccia Bianca puri (o quasi). Quei pochi allevatori che riescono al allevarla stanno godendo dei tipici benefici che le nuove mutazione offrono quando registrano un buon successo.  

Importante appare anche la presenza dei Fischeri (21,25%) e dei Personatus (13,63%), mentre restano relegate a numeri praticamente irrilevanti le altre cinque mutazioni. 

                  Media ingabbio/espositore  
         
Genere Ingabbi % espos.ri media/esp
         
Agapornis 433 69,28 36 12,0
         
Ondulati 60 9,6 7 8,6
         
Altri psittacidi 132 21,12 17 7,8
         
Totale 625 100 60 10,4
Anche questa tabella è molto interessante; rileva il numero degli espositori in rapporto ai tre Generi di Psittacidi.

Gli espositori che hanno ingabbiato Psittacidi sono stati complessivamente 60, di cui 36  Agapornis, 7 Ondulati e 17 altri Psittacidi.

Mediamente ogni espositore ha ingabbiato 10,4 soggetti con una media più elevata per gli Agapornis (12).

Questo è un bel dato per gli organizzatori  perchè un numero elevato di espositori significa maggiori garanzie per le future presenze!

Tornando alla valutazione della manifestazione, nel suo complesso, direi che è andata molto bene, se dovessi attribuirgli un voto, da 1 a 10, gli darei un bel  9+!

Più o meno lo stesso giudizio è stato condiviso da quasi tutti gli amici con i quali ho avuto occasione di commentare l'evento. Il percorso che i dirigenti dell'AOP hanno seguito è sicuramente quello giusto; l'integrazione della classica esposizione ornitologica con altri eventi rappresenta uno dei punti di forza che andrà sempre più rafforzato.

Per la prima volta ho avuto il piacere di vedere, in mezzo alle "cavalle" piene di gabbie, intere famiglie e tanti ragazzi giovani che mai sarebbero entrati in una mostra di soli uccelli se non fossero stati attratti da tutta una serie di interessanti eventi collaterali..

L'esposizione felina è stato un vero e proprio successo! Per potere ammirare qualche gatto ho dovuto farmi spazio fra i tanti visitatori  che si aggiravano in mezzo alle gabbie, o meglio, alle splendide composizioni artistiche che contenevano bellissimi esemplari. (qualcuno anche bruttino, vedasi nella sezione "foto")

Un'altra attrazione di grande successo è stato il bravissimo artista che lavorava il vetro! Per avere qualche opalino lutino in vetro ho dovuto prenotarlo con largo anticipo.... il suo stand era sempre super affollato.

Anche le farfalle e gli insetti provenienti dalla Casa delle farfalle di Bordano (www.farfalledibordano.it) hanno suscitato molto interesse attirando l'attenzione di molti, come pure gli acquari contenenti diverse specie di pesci autoctoni.

Infine due parole sulla mostra scambio; pur essendo stata la prima esperienza, per quanto riguarda la "mostra scambio alternativa" ,(gestione dei soggetti cedibili direttamente da parte dell'organizzazione) i risultati sono stati veramente positivi.

Una buona parte degli uccelli alloggiati nelle circa 200 gabbiette hanno trovato nuovi padroni, ed anche la mostra scambio tradizionale (tavoli gestiti dallo stesso allevatore) ha registrato un buon successo.

Tutto quanto ho sopra descritto era incorniciato da un abbondante verde arredato con notevole arte e maestria. Complimenti davvero a tutti coloro che hanno curato questa parte!!.

Nella pagina "foto" ho inserito immagini che riprendono tutte le iniziative che ho sopra citato.

Fin qui ho elencato alcuni degli aspetti positivi che, sapientemente mixati, hanno decretato il successo dell'iniziativa ora però vorrei dare un mio contributo esprimendo le mie critiche costruttive sulle cose che andrebbero corrette e/o migliorate per rendere ancora migliore la prossima iniziativa.

In particolare vorrei soffermarmi su questi argomenti:

- gli aspetti organizzativi;

- i giudizi ed il ruolo dei Clubs di specializzazione;

Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi gli organizzatori devono solo prendere atto che da quest'anno  la mostra è diventata grande e di conseguenza si rende indispensabile l'adeguamento di una parte dell'organizzazione.

Vanno senz'altro riconfermate le innovazioni già apportate quest'anno avendo fornito risultati soddisfacenti, come per esempio la prestampa della scheda di giudizio completa di tutti i dati ad eccezione del solo punteggio, come pure il test, effettuato da un paio di giudici, che prevede la compilazione della scheda di giudizio direttamente a computer.

Dal prossimo anno,  però, credo che sia opportuno richiedere agli espositori la compilazione della scheda di prenotazione  in data antecedente a quella dell'ingabbio per permettere all'organizzazione di inserire preventivamente nel sistema informativo tutti i dati con relativa assegnazione del numero delle gabbie.

E' evidente che si impone una maggiore rigidità agli espositori i quali dovranno, successivamente all'ingabbio, correggere eventuali discordanze fra la scheda di prenotazione dichiarata ed i soggetti realmente ingabbiati attraverso la compilazione di un documento di variazione, ma è l'unica soluzione per rendere più fluida la fase dell'ingabbio.

Inoltre in questo modo è possibile anche organizzare gli ingabbi tenendo conto del Genere e della Specie. Per esempio sarebbe bello potere ordinare l'esposizione in modo omogeneo dividendo gli Psittacidi in tre gruppi (Agapornis - Ondulati e Altri psittacidi).

In questo modo sarebbe molto più gradevole l'osservazione e lo stesso confronto fra i vari soggetti ne verrebbe agevolato.

Per il resto mi sembra che sotto l'aspetto organizzativo tutto abbia funzionato al meglio, compreso la gestione amministrativa della mostra scambio alternativa per la precisione e la puntualità che ha assicurato!

I giudizi ed il ruolo dei Clubs di specializzazione

Per la prima volta ho assistito, dall'inizio alla fine, alla delicata fase dei giudizi e la considero una esperienza interessantissima. Ho imparato veramente tantissime cose. La prima, che già sapevo ma che in quell'occasione ho avuto l'opportunità di verificarla direttamente "sul campo", è quella relativa al comportamento del soggetto in fase di valutazione.

Difficilmente l'esemplare nervoso (che svolazza) oppure pauroso (che si incantona sul fondogabbia) sarà valutato per il suo corretto valore fenotipico.

Anche se il giudice lo stimola affinchè si metta in posizione," l'occhio" finisce per ammirare prevalentemente quei soggetti che stanno belli fermi ed in posizione sul posatoio.

Per quanto riguarda il comportamento dei giudici nelle operazioni di giudizio mi sento di affermare che è stato esemplare; sulla correttezza e sull'imparzialità non c'è assolutamente nulla da eccepire!

Mi ha fatto molto piacere notare, che in diverse occasioni, i giudici, di fronte a soggetti particolari abbiano collaborato fra di loro scambiandosi le reciproche impressioni. Questo è un gran bel segnale che denota la presenza di quella dose di umiltà indispensabile per lavorare al meglio.

Premesso questo, devo però affermare che una parte dei miei colleghi allevatori non sono rimasti soddisfatti dei giudizi! E io dico, giustamente! Diversi espositori (io compreso) hanno ingabbiato nella convinzione di ritrovarsi giudizi particolarmente qualificati, trattandosi di una specialistica, ed invece, in qualche caso, hanno dovuto accontentarsi di valutazioni a dir poco approssimative.

Avendo assistito ai giudizi e conoscendo più o meno tutti i giudici (almeno nel loro operato) non ho avuto difficoltà ad individuare le cause che hanno determinato simili conseguenze.

La ragione principale sta nel fatto che c'era un evidente sproporzione fra i Generi/Specie di soggetti presenti rispetto alla specializzazione pratica dei singoli giudici!

Pur essendo presenti giudici di buon livello, ognuno di loro, anche se non riconosciuto dai regolamenti, possiede una particolare specializzazione ed in diversi casi sono stati costretti a valutare specie e mutazioni a loro poco familiari. 

Devo anche ribadire che i giudizi, nel suo complesso, sono stati assolutamente soddisfacenti  però in una manifestazione che intende collocarsi in cima alla piramide della specializzazione non può permettersi la presenza di nessuna zona d'ombra.

Comprendo anche le difficoltà degli organizzatori che hanno dovuto lavorare su " numeri inventati" e non consolidati visto che non potevano essere presi a riferimento quelli della precedente edizione  (incremento di Psittacidi di 428 soggetti, +217%) per cui la richiesta dei giudici non poteva che non essere approssimativa in relazione alle specializzazioni effettive dei singoli.

Voglio anche sottolineare il fatto che gli allevatori hanno ben compreso le ragioni che hanno causato i problemi di cui sopra e tutti si attendono che dalla prossima edizione vengano apportati i correttivi del caso.

A mio parere, si dovrebbero fare le seguenti cose:

1) gli organizzatori dovranno scegliere uno dei due Clubs di specializzazione, che quest'anno hanno offerto il loro patrocinio, al quale andrà affidato il compito di gestire in autonomia la parte specialistica.

Il Club prescelto dovrà assumersi completamente tutte le responsabilità insite nella gestione della manifestazione di propria competenza.

In futuro si dovrebbe evitare di usare il titolo di specialistica per semplici operazioni di immagine commerciali com'è successo, in gran parte, fino ad oggi.  Appiccicare sui muri e sui cataloghi  loghi e manifesti in cambio di qualche spilla o coccarda, non contribuisce certo a qualificare l'immagine della "specialistica" ......;

2) il Club affidatario dovrà definire con i dirigenti dell'associazione gli aspetti economici ed organizzativi, dopodiche dovrà gestire, in prima persona ed alla luce del sole, tutta la fase del giudizio a partire dalla scelta nominativa dei giudici da invitare.

Questa grande opportunità è assegnata ai Clubs dall'art. 14 del Regolamenti dei Clubs di specializzazione, che gli conferisce la possibilità di richiedere nominativamente la partecipazione sia di giudici italiani che di giudici esteri.

In una manifestazione specialistica non solo tutti i giudici invitati dovranno essere qualificati, ma dovranno essere soprattutto apprezzati e stimati dagli stessi allevatori i quali, in base al grado di fiducia percepito, decideranno se sottoporre o meno i propri soggetti al loro giudizio!

Per questa ragione i nominativi dei giudici che il Club deciderà di invitare dovranno essere ampiamente pubblicati e promozionati proprio per attirare l'attenzione degli allevatori.

Non sto dicendo nulla di nuovo, basta guardare le locandine di avviso di altri Clubs (vedi il Club del Mosaico, dell'Arricciato Padovano etc.) che da tempo stanno applicando la procedura che ho sopra descritto.....certo la proposta potrà risultare rivoluzionaria nell'ambito degli Psittacidi perchè metterà in ulteriore evidenza le lacune esistenti all'interno dell'attuale CTN OP.

Per quanto riguarda la richiesta dei giudici per gli Agapornis distinguerei nettamente l'incarico per i due gruppi, quello degli  "occhi cerchiati"  e quello degli "occhi piumati".

A Pordenone ho avuto l'occasione di parlare con quasi tutti gli allevatori presenti e dalle loro considerazioni ho tratto conclusioni molto positive; sono diversi gli allevatori che apprezzerebbero la presenza di soli giudici nazionali per gli "occhio cerchiati" mentre gradirebbero una integrazione estera per quanto riguarda gli "occhi piumati";

3) i dirigenti del Club che gestiranno la specialistica dovranno presenziare all'intera manifestazione ed in particolare alla fase del giudizio proprio per essere successivamente in grado di dare risposte esaurienti alle eventuali osservazioni degli allevatori.

Proprio le valutazione degli allevatori, depurate da quelle strumentali ed opportunistiche, dovranno rappresentarueste l'elemento basilare su cui apportare le eventuali correzioni per la formazione della squadra che dovrà giudicare l'anno successivo!

 

 

8 ottobre 2009