Il pastoncino "fai da te"

Aggiornamento del 25 gennaio 2014

salve, mi chiamo marco bianchi ed abito in provincia di como. Mesi fa mi sono imbattuto casualmente sull'articolo riguardante il suo pastoncino. Io ho una trentina di cocorite, e sono molto difficili riguardo i pastoncini in commercio. Da quando faccio il pastoncino basandomi sulla sua ricetta , ho invertito la tendenza. Oltre alla sua ricetta c'aggiungo la farina di grano saraceno , il muesli, ed ultimamente ammorbidisco con carota grattugiata e miele. La ringrazio x aver reso pubblica la sua ricetta. cordiali saluti   marco

Grazie Marco, per il tuo contributo.

Ho pubblicato una delle tante mail, che ancora mi pervengono, in merito al pastoncino "fai da te". Anch'io continuo a somministrarlo e con mia grande soddisfazione ho notato che i miei uccelli stanno bene e lo mangiano volentieri. Addirittura, molti sono arrivati a mangiare persino la "polvere". Il bello del pastoncino fatto in casa sta, anche, nel fatto che lo si può confezionare con i valori nutrizionali che si ritengono i più appropriati in determinate fasi dell'allevamento. Per esempio, in questo periodo (è in corso la riproduzione) confeziono due tipi di pastone; uno per le coppie con pullus, con una maggiore quantità di proteine, e uno per le coppie in cova, o in preparazione di cova, con contenuti proteici più moderati. Il veicolo ideale per aggiungere al pastone integratori vari (in polvere, ovviamente) è costituito dall'uva passita, i fichi secchi e i datteri. Mentre li stagliuzzo sul tagliere aggiungo la quantità di integratore necessario che, in tal modo, si amalgama con i frutti, agevolandone anche il taglio (altrimenti si appiccicherebbe al coltello).

Un consiglio importante: non preparate quantità di pastone per un utilizzo che vada oltre la settimana (soprattutto con alte temperature) perchè l'uvetta, i datteri ed i fichi, una volta tritati, rilasciano una certa quantità di acqua che potrebbe agevolare la formazione di muffe e/o funghi. In alternativa, si può confezione la parte secca in grande quantità per poi aggiungere la parte umida per periodi di consumo più brevi.

Un altro consiglio: una volta miscelata la parte in polvere (farina di mais, cous cous e tritato di ceci o lenticchie) io aggiungo un cucchiaio di olio di oliva per ammorbidire e rendere maggiormente appetibile il tutto.

Aggiornamento del 19 novembre 2010

---Messaggio originale----
Da: xxxxxxxx@virgilio.it
Data: 18/11/2010 21.45
A: <danielezoli@libero.it>
Ogg: Ringraziamenti

Buona sera Daniele, sono Mario, abito in un paesino in provincia di Torino e allevo roseicollis ,ondulati inglesi e da poco tempo anche
barrati e taranta. Sono un assiduo frequentatore del suo sito perche' condivido molte sue idee. Le scrivo semplicemente per ringraziarla di
aver pubblicato sul sito la ricetta del pastoncino, da circa un mese ho cominciato a usarlo in allevamento e devo dire che ad esclusione dei
barrati e' moto gradito da tutti i soggetti.
Aspettando nuovi consigli all'interno del suo sito la saluto cordialmente.
Mario

Grazie Mario, ho approfittato della tua graditissima mail per rilanciare il "pastoncino fai da te".....e per rammentare che anche se da un pò di tempo non se ne parla, so, per certo, che molti amici lo stanno utilizzando con soddisfazione!

....... La scoperta più curiosa, però, è che i piselli sono dei potenti anticoncezionali. Lo ha intuito S.N. Sanyal, ricercatore del Calcutta Bacteriological Institute, dopo aver notato che la popolazione del Tibet, che ha una dieta a base di orzo e piselli, è rimasta stazionaria negli ultimi 200 anni. Anche altri ricercatori indiani avevano osservato in esperimenti di laboratorio che il 20% della dieta sotto forma di piselli diminuisce la prole, il 30% rende sterili le cavie. I piselli, infatti, contengono una sostanza ormonale, lo xiloidrochinone, isolato da Sanyal e provato come anticoncezionale nelle donne (riduzione delle gravidanze dal 50% al 60%) e negli uomini (riduzione del 50% del numero degli spermatozoi). L'azione dei piselli, quindi, è inferiore a quella della pillola anticoncezionale, come ha fatto rilevare N. Farnsworth dell'Università dell'Illinois, ma almeno è esente da qualsiasi controindicazione. ........

Aggiornamento del 24 novembre 2009

Pubblico a lato un interessante stralcio del libro "L'alimentazione naturale" di Nico Valerio, cortesemente inviatomi dall'amico Ettore Calvi, dal quale si rileva la proprietà anticoncezionale dei piselli.

Siccome in ricetta è previsto il suo utilizzo, seppure in quantità modestissima (6,25%), sarebbe opportuno tenerne conto.

Per cui nel periodo di preparazione alle cove evitare di inserirli in formula e sostituirli con lenticchie e/o ceci, mentre a fine cova si può anche raddoppiare la dose.

                   Valori nutrizionali x 100 gr. di semi secchi
     
componenti ceci lenticchie piselli
       
Kcal 334 325 306
parte edibile 100 gr. 100 gr. 100 gr.
proteine vegetali 21,8 gr. 25,0 gr. 21,7 gr.
carboidrati 54,3 gr. 54,0 gr. 53,6 gr.
grassi 4,9 gr. 2,5 gr. 2,0 gr.
fibre 6,1 gr. 5,1 gr. 4,5 gr.
ferro 117 mg. 127 mg. 48 mg.
calcio 117 mg. 127 mg. 48 mg.
vitamina C 5 mg, 3 mg. 4 mg.
Alcuni amici mi hanno chiesto se corrispondono al vero alcune affermazioni apparse su di un forum che parlano di possibile tossicità della farina di ceci.

Dopo aver svolto approfondite ricerche ed aver chiesto i pareri di amici esperti in materia posso affermare che nessuno dei tre tipi di semi proposti in ricetta contengono elementi tossici.

Sono invece alimenti (preparati per l'alimentazione umana) ricchi di proteine vegetali, di calcio e di ferro come risulta dalla tabella a fianco.

Fra i suoi principi nutritivi sono presenti anche vitamine del gruppo C.

 

foto 1)

Sono veramente tanti gli amici che, prendendo spunto dalla mia ricetta, si stanno facendo il pastoncino da soli.

Dato che ricevo diverse richieste di chiarimento, soprattutto sulla procedura, ho deciso di aggiornare questa pagina per offrire un contributo di ulteriore chiarezza.

Per quanto riguarda gli ingredienti direi che vanno riconfermati in blocco. Vorrei solo consigliare l'eventuale utilizzo della farina di ceci ad integrazione e/o a parziale sostituzione di quelle di piselli e/o di lenticchie.

L'importante è che il peso totale delle farine di legumi resti complessivamente di circa 150 gr., su 800 gr. di peso totale.

Alcuni amici lamentano la difficile reperibilità dei semi secchi, in particolare dei piselli.

Io riesco a trovarli, quasi sempre e quasi tutti, in un centro commerciale, normalmente nel reparto dei prodotti biologici. La farina di ceci si trova abbastanza facilmente però preferisco prendere i ceci secchi e tritarli con il frullatore per mantenere una grana più grossa.

Siccome gli inseparabili prediligono un pastoncino poco farinoso,  ho individuato varie soluzioni per renderlo il più granuloso  possibile.  (vedi foto 4).

La prima: dopo aver miscelato il cous cous, la farina di mais e le farine di legumi, trito con il coltello i datteri, l'uva sultanina ed i fichi secchi,  (o anche solo uno o due di questi ingredienti) li unisco al preparato farinoso e li miscelo accuratamente.

Ai pezzettini di frutti secchi si appiccicherà la miscela farinosa rendendo il tutto molto granuloso come appare dalla foto 1).

foto 2)

foto 3)

foto 4)

Per quanto riguarda i savoiardi è consigliabile asportare, con l'ausilio di un coltello, la sottile patina di zucchero che li ricopre, (lo zucchero può essere nocivo per gli uccelli) come da foto 2) per poi tagliarli a piccoli dadini (vedi foto 3) e miscelarli con il preparato di cui  sopra.

Anche le fette biscottate integrali le taglio con il coltello perché  sbriciolandole con le mani diventano troppo farinose.

Quindi le aggiungo al preparato, unitamente a qualche pugno di riso soffiato per cani (solo riso), e miscelo il tutto accuratamente.

Con questi aggiustamenti ritengo di aver raggiunto un buon equilibrio tra valori nutrizionali, salubrità del prodotto, appetibilità dello stesso e costi; questi ultimi notevolmente inferiori a quelli dei migliori pastoncini in commercio!

 

 

 

L'appunto che ho recentemente inserito nella Home Page intitolato "Una utile esperienza" , nel quale propongo una ricetta per la produzione del pastoncino artigianale, ha suscitato un interesse particolare.

Numerosi sono sono stati gli amici che mi hanno chiesto procedure e modalità per la preparazione dello stesso ed allora ho ritenuto opportuno illustrarle dettagliatamente.

Ripropongo di seguito la tabella  relativa ai componenti , alle dosi, ai costi unitati e totali ed ai valori nutrizionali.

Tabella 1)

Composizione, dosaggio, costo e valori nutrizionali 

prodotto

grammi

€/100gr.

costo

Proteine Grassi Carboidrati
pane integrale secco 200 0,321 0,642 14,2 10,0 62,0
biscotti savoiardi 200 0,295 0,590 8,8 3,8 76,5
cous cous  150 0,462 0,693 12,7 1,6 70,5
farina di mais  100 0,063 0,063 7,8 0,8 75,0
piselli secchi 75 0,318 0,238 21,7 2,0 53,8
lenticchie 75 0,230 0,172 22,0 0,7 50,0

formula base

800 ------ 2,398 13,2 4,1 67,0
fichi secchi 60 0,997 0,598 3,5 2,7 58,0
datteri 60 0,316 0,189 1,8 0,5 74,9
pinoli 20 4,875 0,975 13,7 13,1 68,4
uva sultanina 20 0,440 0,088 1,9 0,6 72,0

formula personalizzata

960 ------ 4,248 11,7 3,9 67,0
    costo/Kg 4,425      

 

Dalla tabella 1) si rileva che la formula base (su 800 gr.) viene a costare €. 2,398  equivalente a 2,99 €./kg). Come si evince dai valori nutrizionali la successiva integrazione è stata  fatta solo per rendere l'alimento maggiormente appetibile non subendo variazioni significative.  Puo' benissimo anche essere evitata, o comunque variata rispetto alle componenti ed alle quantità da me indicate.

Chi fosse interessato allo schema (elaborato in excel) sul quale è registrata la ricetta e che potrà  facilmente usare per effettuare eventuali personalizzazioni me lo potrà richiedere.

Il costo a Kg della ricetta artigianale risulta quindi di €, 4,42, pertanto competitiva con i prezzi dei migliori pastoncini, senza considerare che la sola "ghiottoneria" pinoli (assolutamente evitabile) viene a costare ben 1,01 €./kg.

I valori nutrizionali totali sommano a 11,7 g. di proteine, 3,9 g. di grassi e di 67,0 g. di carboidrati. 

Per quanto mi riguarda li considero in perfetto equilibrio nel contesto degli altri alimenti presenti nel mio menù.

La foto 1) mostra il pastoncino pronto per la somministrazione; oltre agli ingredienti di cui alla tabella 1) ho aggiunto una ciotola di riso soffiato per cani.

Il riso è in confezione da 1kg. (solo riso senza altri ingredienti aggiunti) e sulla confezione viene dichiarata  la seguente analisi chimica: Proteina grezza 9,50%, Sostanze grasse grezze 0,50%, Cellulosa grezza 0,23%, Ceneri grezze 0,50%)

Foto 1)

 

foto 2 (pastoncino residuo)

foto 3 (tarassaco tritato)

foto 4  (tarassaco miscelato al pastone) 

Istruzioni per la preparazione.

Con l'ausilio del frullatore frantumo sia i piselli che le lenticchie facendo bene attenzione a non polverizzarli eccessivamente.

Verso in un contenitore il cous cous, la farina gialla, i piselli e le lenticchie e li mescolo accuratamente.

Quindi, con le mani, gli sgrano sopra i savoiardi e le fette biscottare (o pane integrale)  a pezzetti abbastanza grandi come si vede nella foto 1).

Taglio poi con il coltello a piccoli dadini i componenti accessori (fichi,uva, pinoli e datteri)  cospargendoli con un pò di miscela per agevolarne la separazione dei pezzetti .

Miscelo il tutto con l'ausilio di un cucchiaio e facendo ruotare il contenitore.

Modalità di somministrazione:

Il pastoncino così ottenuto lo somministro tal quale, in una piccola mangiatoia, senza aggiungere nient'altro.

Soprattutto nei primi giorni, per effetto della variazione del gusto rispetto a quello precedente, verrà mangiato mal volentieri dalla maggior parte dei soggetti.

Per stimolarne l'assaggio miscelo, soprattutto la polvere ,con alimenti di loro sicuro gradimento (nel mio caso, pyracantha, piselli freschi, frutti di melograno, centocchio, tarassaco etc.)

La foto 3) riprende del tarassaco stagliuzzato pronto per essere mescolato con una parte del residuo del pastoncino prelevato da ogni singola mangiatoia.

Sconsiglio vivamente di prelevare residui di pastoncino da più gabbie e di miscelarlo in un'unico contenitore per evitare di trasmettere ad altri infezioni eventualmente presenti in qualche soggetto 

Nella foto  4)  la miscela pronta per la somministrazione i cui residui, alla mattina successiva,saranno buttati ed il contenitore lavato. 

 

 

11 febbraio 2009